Redazione

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Sabato, 03 Marzo 2018 14:40

Operazione “Security Breath”

La Polizia di Stato ha concluso l'operazione ad alto impatto chiamata "SECURITY BREATH" che ha coinvolto tutto il territorio nazionale al fine di combattere i fenomeni di criminalità diffusa soprattutto nei luoghi dove maggiormente vengono realizzati reati e dove si riscontrano situazioni di disagio sociale e di marginalità.

L'operazione della Polizia di Stato, coordinata dal Servizio Controllo del Territorio della Direzione Centrale Anticrimine, si è sviluppata nelle giornate del 26, 27 e 28 febbraio c.a. ed ha visto il concorso di tutte le Questure ed il supporto dei nuclei dei Reparti Prevenzione Crimine, nonché del personale della Polizia Stradale e di quello della Polizia di Frontiera negli ambiti di specifica competenza, con l'impiego di oltre ventimila agenti.

Sul territorio della Provincia di Parma l'operazione "SECURITY BREATH", ha visto l'impiego coordinato degli equipaggi delle Volanti della Questura, di quelli del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e della Polizia Stradale per un totale di 12 veicoli e 20 agenti.

Nel corso dell'attività sono stati controllati, grazie anche al sistema "Mercurio", 47 veicoli, sono state identificate 80 persone, di cui 64 italiani e 16 stranieri. Tra tali persone 7 erano già gravati da precedenti di polizia. Nel corso delle operazioni è stato sottoposto a sequestro un veicolo e sono state contestate 4 contravvenzioni al Codice della Strada.

I controlli sul territorio di tutta la provincia di Parma continueranno ad essere garantiti dalla Polizia di Stato, al fine di aumentare il livello di percezione della sicurezza.

Parma si prepara ad accogliere per la quarta volta la 1000 Miglia. I 91 anni ruggenti della corsa più bella del mondo presentati alla città a Palazzo del Governatore.

Quasi 450 macchine, costruite tra il 1927 e il 1957, per il quarto anno faranno tappa a Parma per la 1000 Miglia. Parma, Capitale della Cultura 2020, sarà nuovamente attraversata dalla "corsa più bella del mondo". A presentare l'edizione 2018 sono stati il Sindaco Federico Pizzarotti, l'assessore Cristiano Casa, Gianmarco Beltrami Direttore Marketing e Comunicazione di Dallara e Alessandro Cocconcelli Presidente Aci Parma insieme a Giuseppe Cherubini Vicepresidente del Comitato Operativo 1000 Miglia all'Auditorium di Palazzo del Governatore.

Nel calendario la prima novità. La corsa, rompendo una lunga tradizione, partirà con un giorno d'anticipo rispetto alla consuetudine. La vettura numero 1, tradizionalmente una OM, lascerà la pedana di Viale Venezia a Brescia nella giornata di mercoledì 16 maggio ed arriveranno a Parma nella serata di venerdì 18 maggio. La carovana delle vetture farà ritorno a Brescia sabato 19 maggio mantenendo la formula del percorso Brescia – Roma – Brescia, oltreché alcune tappe fondamentali, come il passaggio per la Repubblica di San Marino, la storica Piazza del Campo di Siena e da quattro anni Parma.

Il tracciato della Freccia Rossa sarà, però, molto diverso dal solito in particolare per il percorso parmense. Le auto raggiungeranno la nostra città percorrendo la SS62 della Cisa anziché dalla Via Emilia. Un percorso affrontato, nella lunga storia della gara, solo nell'edizione del '49. Come sarà per le vecchie signore il passaggio sul Valico? I parmigiani d'Appennino, c'è da scommettere, faranno il tifo lungo i tornanti.

"Presentiamo la 1000 Miglia in tutto il suo fascino e il suo percorso attraverso Parma. La quarta volta per la nostra città" ha commentato il Sindaco Federico Pizzarotti "conferma una sinergia che sta crescendo tra Parma e la 1000 Miglia". "Parma sta diventando un punto fermo nell'evolversi della manifestazione" ha confermato Giuseppe Cherubini a capo del comitato organizzativo di 1000 Miglia.

Oltre alle conferme di una felice collaborazione sono state annunciate anche le novità dell'edizione 2018 che ha registrato la punta massima di iscritti nella sua storia (725 equipaggi) e prenderà il via da Brescia il prossimo 16 maggio alle 14.30 e lo spirito della gara attraverso il Bel Paese. "La manifestazione impiega 50 pattuglie di polizia stradale e in ogni città ha il supporto delle pattuglie locali e di migliaia di volontari. Senza questo contributo, mi piace sempre ricordare, la gara non potrebbe esistere. In passato solo nel '57 la 1000 Miglia attraversò la Cisa, poiché, in quel momento, non erano agibili ponti sul Po. La 1000 Miglia ha il potere di portare in vita la storia del nostro Paese e di valorizzare città e piccoli Comuni che spesso sono più conosciuti e apprezzati all'estero che non nel Paese". Ha proseguito Cherubini.

Alessandro Cocconcelli di Aci Parma che fornisce una collaborazione strategica alla manifestazione ha raccontato come con il passare delle edizioni "La 1000 Miglia sia entrata nel costume di Parma. Non è più un evento possibile, è una certezza nel calendario della città cui un contributo importante viene dato da Cesare Lorenzani a capo dell'ufficio sportivo di Aci che dirige il numeroso team degli ufficiali di gara che coordinano il percorso".

Gianmarco Beltrami Direttore Marketing e Comunicazione di Dallara Spa (azienda che sostiene l'evento) ha annunciato l'esposizione delle prime auto Dallara non da competizione "Quella di quest'anno è un'edizione particolarmente sentita per l'azienda Dallara, perché il passaggio sulla Cisa farà sfiorare le "vecchie signore" alla nostra sede. Sarà l'occasione per mostrare un importante novità: le prime auto targate prodotte dalla Dallara. Appena prima delle auto storiche in corsa per la 1000 Miglia 2018, lo stesso percorso sarà attraversato da alcuni modelli da competizione particolarmente affascinanti e dalle nuovissime vetture da strada realizzate dalla Dallara".

Il tracciato della Freccia Rossa sarà, quindi rinnovato. Come avviene dal 2016, sono previste quattro tappe:

1. Brescia – Cervia / Milano Marittima. Passaggi: Desenzano, Sirmione, Parco Sigurtà di Valeggio Sul Mincio, Mantova, Ferrara e Comacchio.

2. Cervia / Milano Marittima – Roma. Passaggi: Pesaro, Repubblica di San Marino, Arezzo, Cortona, Orvieto.

3. Roma – Parma. Passaggi: lago di Vico, Viterbo, Bolsena, San Quirico d'Orcia, Siena, Lucca, Sarzana, Passo della Cisa.

4. Parma – Brescia. Passaggi: Fidenza, Piacenza, Lodi, Autodromo di Monza, Bergamo.

Già da ora stanno rombando i motori della macchina organizzativa e il tam tam della comunicazione che segue una corsa che è simbolo di storia, eleganza e valori positivi del nostro Paese.

"La 1000 Miglia risposa Parma, per la quarta volta, scegliendola tra le località italiane più ricche di bellezze artistiche e di storia, una città capace di un'accoglienza calorosa e di un'offerta gastronomica eccellente." vuole sottolineare l'assessore Cristiano Casa "E' con soddisfazione che annunciamo alla città questo "rosso" ritorno, con la promessa di una festa popolare e dello spettacolo gioioso di un'eccellenza italiana. Toccheremo la Cisa, ma anche l'Oltretorrente e, il Comune di Pontetaro-Fontevivo e Salsomaggiore Terme. Abbiamo in programma un ricco weekend per rendere il passaggio della corsa un'occasione allettante e a livello turistico, culturale ed enogastronomico. Coinvolgendo anche la provincia, faremo sì che la 1000 Miglia 2018 diventi un'occasione per residenti e turisti di vivere una serie di iniziative attrattive che vanno dall'offerta enogastronomica a suggestivi tour con auto d'epoca tra i castelli del Ducato, ad un ricco programma, che anticiperà la gara e creerà un clima da "Aspettando la 1000 Miglia". Parma non sarà solo attraversata dalla gara più bella del mondo, ma la vivrà come una delle città più belle del mondo."

 

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Sempre più elisoccorso in Emilia-Romagna: altre 142 elisuperfici operative nel biennio 2018-2019, di cui oltre la metà in zone montane. Si passa dalle 17 attuali a 159 nell'intero territorio regionale.  A Reggio Emilia in totale saranno 21. La mappa dei punti di atterraggio da Piacenza a Rimini

Altre 142 aree per il decollo e l'atterraggio delle eliambulanze su tutto il territorio regionale, anche di notte, di cui oltre la metà (83) in zone montane e un nuovo elicottero dotato di tecnologia NVG (Night Vision Goggles, visori a intensificazione di luce) che consentirà di utilizzare anche basi di atterraggio non illuminate. Tutto ciò allo scopo di arrivare in tempi sempre più rapidi e sempre più vicino alle persone che hanno bisogno di ricevere un soccorso sanitario tempestivo, in condizioni di emergenza, in cui anche qualche minuto può fare la differenza. L'elisoccorso in Emilia-Romagna nel 2017 ha effettuato 3mila 213 missioni e 1.960 ore di volo. Nato nel 1986 con la prima base, quella di Bologna, a giugno 2017 è stato esteso alle ore notturne (con 17 aree a disposizione per il decollo e l'atterraggio) e ora viene ulteriormente ampliato e rafforzato.

Solo tre mesi fa, nello scorso mese di novembre, l'elisuperficie di Castelnovo né Monti era stata autorizzata dall'Ente nazionale per l'aviazione civile (ENAC) per il volo notturno. I costi di adeguamento dell'elisuperficie sono stati interamente sostenuti dall'Azienda Usl e ammontano a circa 300mila euro. La recente dotazione consente un più rapido trasferimento di pazienti con patologie complesse tempo-dipendenti (cardiache, neurologiche, politraumi, etc) verso i principali centri di riferimento quali gli ospedali di Reggio Emilia, Modena, Bologna e Parma.

Ora al termine di un percorso di condivisione tra Regione, Ausl e Conferenze territoriali socio-sanitarie è stato raggiunto un accordo per individuare 142 nuove aree che diventeranno operative nel biennio 2018-2019.

Al termine di questo periodo l'Emilia-Romagna potrà contare complessivamente su 159 superfici attrezzate per l'elisoccorso, anche notturno, comprese quelle ospedaliere. Grazie a questa intesa alla provincia di Reggio Emilia saranno attribuite 19 nuove aree che si vanno ad aggiungere a quella di Reggio presso l'ospedale Santa Maria Nuova e a quella di Castelnovo né Monti, per un totale a fine biennio di 21. Già all'inizio dell'estate inoltre, l'elicottero oggi in servizio anche di notte sarà sostituito con un nuovo mezzo dotato di visori a intensificazione di luce, tecnologia militare adattata all'uso civile, che permetterà l'utilizzo del mezzo anche su aree di atterraggio non illuminate.

 

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Aree di atterraggio e decollo delle eliambulanze nelle varie province

PIACENZA
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Farini, Ottone, Morfasso, Nibbiano, Rivergano, Castel San Giovanni, Fiorenzuola d'Arda, Vernasca, Corte Brugnatella, Monticelli d'Ongina, Ferriere, Pecorara, Zerba, Cerignale, San Giorgio Piacentino, Agazzano, Piacenza (ospedale)

Aree già attive di notte da giugno 2017:
Bobbio

PARMA
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Bedonia, Bardi, Berceto, Bore, Corniglio, Tornolo, Varsi, Monchio delle Corti, Varano de' Melegari, Pellegrino Parmense, Calestano, Tizzano Val Parma (Lagrimone), Neviano degli Arduini, Solignano, Busseto, Polesine Parmense/Zibello, Sissa/Trecasali, Palanzano, Fornovo di Taro, San Secondo Parmense, Fidenza (ospedale di Vaio)

Aree già attive di notte da giugno 2017:
Ospedale Parma, Ospedale Borgo Val di Taro

REGGIO EMILIA
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Carpineti, Vetto, Toano, Villa Minozzo, Villa Minozzo (Civago-Febio), Ventasso (Collagnana), Ventasso (Ligonchio), Ventasso (Busana), Ventasso (Ramiseto), Baiso, Ventasso (Succiso), Canossa, Casina, Toano (Cerredolo), Castelnovo ne' Monti (loc. La Gatta), San Polo d'Enza, Reggiolo, Brescello (Lentigione), Guastalla

Aree già attive di notte da giugno 2017:
Ospedale Reggio Emilia, Ospedale Castelnovo ne' Monti

MODENA
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Pieve Pelago, Finale Emilia, Fanano, Fiumalbo, Prignano sul Secchia, Serramazzoni, Carpi, Marano, San Martino Spino/Gavello, Zocca, Sassuolo, Novi, Nonantola, Sestola, San Felice sul Panaro, Campogalliano, Castelvetro, Sorbara, Frassinoro, Formigine, Mirandola

Aree già attive di notte da giugno 2017:
Policlinico Modena, Ospedale Baggiovara, Aeroporto Pavullo nel Frignano, Palagano, Montese

BOLOGNA e IMOLA
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Loiano, Monghidoro, Castiglione dei Pepoli, San Benedetto Val di Sambro, Lizzano in Belvedere, Vergato, Castel di Casio, Galliera, Monterenzio, Savigno, Molinella, Marzabotto, Budrio, Crevalcore, Bentivoglio, Medicina, Sassoleone, Borgo Tossignano, Castel del Rio, Imola, Mordano

Aree già attive di notte da giugno 2017:
Ospedale Maggiore di Bologna (2 elisuperfici), Gaggio Montano

FERRARA
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Goro, Jolanda di Savoia, Cento, Copparo, Bondeno, Argenta, Mesola, Portomaggiore, Tresigallo, Sant'Agostino, ospedale Ferrara (ex Sant'Anna), Poggio Renatico

Aree già attive di notte da giugno 2017:
Ospedale Ferrara - Cona, Ospedale Delta - Lagosanto

RAVENNA
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Brisighella, Casola Valsenio, Alfonsine, Lugo, Faenza, Russi, Cervia

Aree già attive di notte da giugno 2017:
Ospedale Ravenna

FORLI'-CESENA
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Santa Sofia, Rocca San Casciano, San Benedetto in Alpe, Modigliana, Bagno di Romagna, Premilcuore, Sogliano al Rubicone, Cesenatico, Mercato Saraceno, Verghereto, Meldola, Forlì (ospedale)

Aree già attive di notte da giugno 2017:
Ospedale Cesena

RIMINI
Comuni in cui saranno attivate le nuove aree per il decollo e l'atterraggio anche notturno:
Mondaino, Sant'Agata Feltria, Riccione, Ponte Verucchio, Cattolica, Sant'Arcangelo di Romagna, Morciano di Romagna, Casteldelci, San Leo, Bellaria, Novafeltria, Rimini (ospedale)

 

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Le tappe del servizio
1986: viene attivata a Bologna (ospedale Maggiore) la prima base di elisoccorso regionale, cui fanno seguito l'apertura della base di Ravenna (ospedale Santa Maria delle Croci, 4 luglio 1987) e di Parma (ospedale Maggiore, 17 luglio 1988). Nel 2000 si aggiunge quella di Pavullo nel Frignano (Modena), caratterizzata dalla presenza di un elicottero dotato di verricello e di personale, oltre a quello sanitario, appartenente al Soccorso alpino. Attualmente sono quattro gli elicotteri che prestano servizio sul territorio regionale.
2017: in volo anche di notte, pronte le prime 17 elisuperfici. Dal primo giugno 2017 si aggiunge un'importante novità: l'impiego di una eliambulanza 24 ore su 24 (con estensione del servizio della base di Bologna) e quindi anche di notte. L'avvio di questa nuova modalità ha coinciso con la realizzazione delle prime 17 aree idonee al decollo e all'atterraggio notturno degli elicotteri; ciò ha consentito di qualificare ancora di più il sistema di intervento per l'emergenza/urgenza, soprattutto a favore dei cittadini che vivono nelle località più decentrate. Con un investimento della Regione di 3,2 milioni di euro in più nel 2017.

Le prospettive future
Il progetto regionale prevede per i prossimi anni (2020-2021) un'ulteriore estensione della rete dei punti atterraggio notturni dell'elisoccorso, in modo da renderla ancora più capillare. Inoltre, grazie allo sviluppo tecnologico che consente agli elicotteri di nuova generazione di effettuare la navigazione in spazi aerei con livelli di accuratezza sempre più elevata, è in programma uno studio di fattibilità per creare rotte dedicate per il volo strumentale a bassa quota. Queste modalità operative, caratterizzate da elevati livelli di precisione e affidabilità, permetteranno di attivare l'elisoccorso regionale anche in condizioni meteorologiche critiche, tali per cui oggi non è consentito il servizio.