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Tredici, complessivamente, gli istituti superiori reggiani che hanno aderito all'iniziativa con quasi 400 studenti iscritti. Esperienze vissute fianco a fianco con imprenditori e professionisti. Negli interessi dei giovani prevalgono le professioni sanitarie, socio-assistenziali e le attività degli studi professionali. -

Reggio Emilia, 25 gennaio 2016

Sono le professioni sanitarie ad esercitare il maggior fascino sui quasi 400 studenti reggiani che hanno partecipato in queste settimane al "JobDay" della Camera di Commercio, l'originale esperienza di orientamento al lavoro che consente ai giovani che si avvicinano al diploma di maturità di entrare a diretto contatto con imprenditori e professionisti, vivendo al loro fianco l'esperienza di una giornata di lavoro.
Ben 100 dei quasi 400 partecipanti al "JobDay", infatti, sono stati protagonisti degli incontri che, grazie alla collaborazione del Servizio Formazione, Qualità, Rapporti con Università e Terzo Settore dell'Arcispedale "Santa Maria Nuova", hanno vissuto una testimonianza diretta sulle competenze richieste ogni giorno per lavorare come chirurgo, fisioterapista, logopedista, ostetrica, rianimatore, patologo, psicologo, oculista, bio-informatico e neuropsichiatra infantile.

Incontro all Arcispedale Santa Maria Nuova rid

Nelle scelte degli studenti hanno largamente prevalso, oltre al settore sanitario, anche il socio-assistenziale, della libera professione, di marketing e dei servizi turistico-commerciale, ambiti nei quali sviluppare il percorso di orientamento e tutoraggio. Numerosa inoltre la richiesta di affiancare figure istituzionali come quelle delle forze dell'ordine, di formazione e istruzione e culturali.

Un dato - sottolinea la Camera di Commercio - che si spiega alla luce di un quadro complessivo delle iniziative di orientamento attivate nella provincia di Reggio Emilia nel quale l'interesse per il lavoro nell'industria manifatturiera viene soddisfatto attraverso altri canali che chiamano in causa l'intenso lavoro sviluppato dalle associazioni imprenditoriali reggiane del comparto e dagli Istituti tecnici e/o professionali.
Tredici, complessivamente, gli istituti superiori reggiani che hanno aderito all'iniziativa con quasi 400 studenti iscritti - il dato più rilevante dall'avvio del "JobDay" (nel 2012) ad oggi - per la maggioranza dei quali è stato poi possibile realizzare questa esperienza diretta e coinvolgente (e alcune sono ancora in corso) nel mondo del lavoro.

Affiancamento con un imprenditore agricolo rid

Fra le richieste più singolari spicca l'esperienza - realizzata - di una giovane aspirante sceneggiatrice, insieme a quelle di fumettista, restauratore, designer di gioielli.
"Siamo molto grati – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi - agli enti, alle imprese e ai professionisti che si sono resi disponibili per ospitare i ragazzi, consentendo loro di allargare orizzonti di conoscenza e di verificare sul campo quali siano le possibilità concrete e gli impegni richiesti per un inserimento nel mondo del lavoro".
Sono già partite le operazioni preliminari per il JobDay 2016. Le aziende e i professionisti disponibili ad ospitare gli studenti, possono inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

A fianco della Polizia di Stato rid

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

L'azienda si era aggiudicata nel 2010 un importante appalto per la realizzazione del Parlamento del Governo di Malta. Ieri a Roma la riunione, con gli on. Maestri e Romanini e il sen Pagliari, il consigliere regionale Cardinali, il sindaco Berni, il Delegato provinciale Cantoni.

Parma, 21 gennaio 2015 

A seguito della lettera inviata lo scorso dicembre dalla Provincia di Parma al Ministero dello Sviluppo Economico, anche a nome del Comune di Bedonia, si è tenuto ieri 20 gennaio a Roma il tavolo dell'azienda Filiberti.
La CFF Filiberti di Bedonia, azienda di eccellenza a livello mondiale nella estrazione e lavorazione di pietra, marmo e granito, si era aggiudicata nel 2010 un importante appalto per la realizzazione del Parlamento del Governo di Malta; ma una significativa parte di questi lavori, già realizzati, dell'ordine di alcuni milioni di euro, non è stata pagata ed è in atto da tempo un complesso contenzioso con le istituzioni maltesi per tale pagamento. La questione era già stata peraltro portata all'attenzione del Governo italiano attraverso interrogazioni parlamentari presentate sia alla Camera che al Senato.

L'incontro di ieri ha avuto un primo momento di tipo politico, con la presenza del senatore Giorgio Pagliari e degli onorevoli Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini e con la rappresentanza di Regione e Provincia (rappresentati dal Consigliere regionale Alessandro Cardinali e dal Delegato Gianpaolo Cantoni) e del Sindaco del Comune di Bedonia Carlo Berni. E' seguito un tavolo tecnico con l'azienda, accompagnata dall'Unione Parmense Industriali e dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.

"Si è finalmente aperto un tavolo al MISE – ha detto il Consigliere delegato allo Sviluppo Economico della Provincia di Parma Gianpaolo Cantoni - ed il Ministero, cui è stata compiutamente rappresentata la problematica, ha dato disponibilità a farsi carico delle necessarie azioni di verifica con il Governo maltese e con i soggetti del caso. Esprimo grande soddisfazione per questo importate passo avanti che abbiamo fatto, grazie al contributo sinergico di tutte le Istituzioni e delle parti coinvolte, per risolvere questa annosa e delicata questione".

Il Ministero ha comunicato che il tavolo sarà riconvocato a Roma tra quindici giorni, dopo le verifiche effettuate, per discutere degli esiti delle consultazioni attivate.

(fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Al via mercoledì 20, all'interno di Spazio 2 a Piacenza, quattro seminari promossi dal Centro per l'Impiego della Provincia in collaborazione con Amministrazione comunale, Azienda Usl e Direzione territoriale del Lavoro, dedicati alle tematiche nel mondo del lavoro. Gli incontri sono gratuiti e con iscrizione obbligatoria. 

Piacenza, 19 Gennaio 2016 -

Un ciclo di seminari informativi e di orientamento promossi dal Centro per l'Impiego della Provincia in collaborazione con Amministrazione comunale, Azienda Usl e Direzione territoriale del Lavoro.

Questa è l'iniziativa che partirà mercoledì 20 gennaio e si svilupperà in quattro incontri, presso la sede di Spazio 2 in via XXIV Maggio 51-53, rivolti a giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni. Diversi i temi che saranno approfonditi, a cominciare dal seminario di mercoledì 20 gennaio, dalle 10 alle 11, incentrato sul progetto Garanzia Giovani, indirizzato in particolare ai ragazzi che non stiano studiando o lavorando, né siano inseriti in percorsi di tirocinio o formazione.

Nuovo appuntamento giovedì 21 dalle 9 alle 13, dedicato alla sicurezza sul lavoro, per le persone disoccupate ai sensi del Decreto legislativo 150/2015.

Sempre dalle 9 alle 13, lunedì 25 gennaio si parlerà di tecniche di ricerca attiva del lavoro; venerdì 29, per tutta la mattinata, sarà la volta delle regole del mercato del lavoro per chi è attivamente in cerca di occupazione.

Il percorso di orientamento e conoscenza rientra nell'ambito delle attività previste dal recente patto di contrasto alla disoccupazione giovanile sottoscritto da Comune e Provincia di Piacenza.

La partecipazione è gratuita, ma è necessaria l'iscrizione: per ulteriori informazioni, si può contattare il Centro per l'Impiego allo 0523-795716, Spazio 2 al 392-3319001 o scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Ulteriori dettagli sulla pagina Facebook spazio2piacenza.

seminario spazio2 locandina

Pubblicato in Cronaca Piacenza
Mercoledì, 13 Gennaio 2016 15:56

Confcooperative Modena elegge il nuovo presidente

Gaetano De Vinco non si ricandida. All'assemblea congressuale, in programma dopodomani Venerdì 15 Confcooperative Modena elegge il nuovo presidente. Il programma dell'assise, convocata per eleggere i nuovi organismi, prevede una prima parte pubblica e una seconda parte riservata ai cooperatori. -

Modena, 13 gennaio 2016

Ci sarà anche il presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini all'assemblea congressuale di Confcooperative Modena, in programma dopodomani – venerdì 15 gennaio - dalle 10 alle 14 all'Una Hotel Modena di Baggiovara. Il programma dell'assise, convocata per eleggere i nuovi organismi, prevede una prima parte pubblica e una seconda parte riservata ai cooperatori. La prima parte si aprirà con la relazione del presidente uscente Gaetano De Vinco che, eletto per la prima volta il 13 dicembre 2003 e riconfermato nel 2008 e 2012, ha deciso di non ricandidarsi. «Intendo favorire l'ingresso di una nuova generazione di cooperatori, peraltro già affermatisi sia nei livelli sindacali della nostra organizzazione che alla guida delle più significative cooperative – spiega De Vinco – Questa mia scelta appartiene alla logica del bene comune e risponde all'esigenza di testimoniare con i fatti quello che scriviamo nei documenti e statuti. Sono certo che la nuova dirigenza saprà rinnovare la nostra associazione, riscattare la reputazione della cooperazione e favorire un nuovo sviluppo imprenditoriale delle cooperative». Dopo De Vinco porterà il saluto ai cooperatori l'Arcivescovo di Modena-Nonantola mons. Erio Castellucci. Nella seconda parte dell'assemblea, durante la quale interverrà il presidente di Confcooperative Emilia-Romagna Francesco Milza, i cooperatori modenesi saranno chiamati ad approvare modifiche allo statuto, a eleggere il nuovo presidente, il consiglio generale e gli organi di controllo. Confcooperative Modena rappresenta 208 cooperative che hanno complessivamente 31.500 soci, danno lavoro a 5.400 persone (per due terzi donne) e fatturano quasi 500 milioni di euro.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

Si è conclusa il 31/12/2015 la possibilità per le lavoratrici che hanno maturato 57 anni di età e 35 di contributi di aderire a Opzione Donna. L'estensione al 2018 è stata bocciata durante l'approvazione della Legge di Stabilità. E' stata, tuttavia, inserita una sperimentazione "a tempo" con una prima verifica al 30 settembre 2016. -

Di Manuela Fiorini

Modena, 12 gennaio 2016

Alla fine, la proroga al 2018 della legge sperimentale Opzione Donna, che consentiva alle lavoratrici di scegliere di andare in pensione a 57 anni di età e 35 di contributi, seppure con un "taglio" all'assegno pensionistico, non c'è stata. La possibilità di aderire è scaduta, infatti, il 31/12/2015 e ora il rischio per tante donne che si trovano nella fascia di età 55-57 anni, tra cui le autonome, chi ha versato i contributi nella Gestione Separata dell'Inps e le lavoratrici precoci non dipendenti, potrebbero dover attendere ancora molto tempo per poter andare in pensione, a causa della legge Fornero, che ha posticipato l'uscita dal mondo del lavoro di sette anni e più.

Tra queste c'è la modenese Daniela Bagni, classe 1958, membro del gruppo Opzione Donna Proroga 2018, nato su Facebook per scambiarsi esperienze e opinioni e che, in soli quattro mesi, ha raccolto in tutta Italia, più di 4000 adesioni, diventando un vero e proprio movimento attivo nel portare avanti le proprie richieste. "Secondo le attuali leggi", dice Daniela, che si è fatta portavoce delle iscritte partecipando alla trasmissione Mi Manda Rai Tre, "dovrei andare in pensione nel 2024, a 66 anni. Come molte donne, ho cominciato a lavorare a 17 anni e al 31 dicembre 1995 ho maturato più di 18 anni di contributi Inps, prima di mettermi in proprio e vorrei avere la possibilità di scegliere".

In questi mesi, sono state tante le iniziative del Gruppo Opzione Donna Proroga 2018. Tra queste, la partecipazione alla manifestazione della Fiom, a Roma, durante la quale due delle amministratrici, Germana Giani e Giuia Molinaro, hanno incontrato l'On. Stefano Fassina e l'On. Walter Rizzetto, ottenendo la promessa di presentare alcuni emendamenti nella Legge di Stabilità. Emendamenti che, alla luce della recente approvazione della legge, tuttavia, sono stati bocciati.

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Non proprio un "fulmine a ciel sereno", dal momento che lo stesso Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano, confrontandosi con Giulia Molinaro, esponente del Gruppo Opzione Donna Proroga 2018, durante la puntata di Mi manda Rai Tre dello scorso 23 dicembre, aveva dichiarato pubblicamente che la proroga non ci sarebbe stata. Sempre a Mi manda Rai Tre, la carpigiana Lorenza Pallavicini, si era confrontata con il Sottosegretario all'Economia Paola De Micheli sulla mancata proroga di Opzione Donna. De Micheli, in quell'occasione, aveva sostenuto che prorogare la sperimentazione avrebbe "messo a rischio l'equità sociale".
Affermazione che aveva subito scatenato le proteste delle iscritte. "Di quale equità si sta parlando quando abbiamo il sistema pensionistico più iniquo del pianeta?- Aveva commentato sulla pagina del gruppo un'utente arrabbiata - "Perchè allora non si inizia parlando delle pensioni d'oro e degli ex baby pensionati? E' come se si dicesse che prorogare l'Opzione Donna andasse a intaccare un sistema equo! Allora sarebbe equo che chi è nata nel 58 va in pensione ora e chi è nata nel 59 lavorerà fino a 66/67 anni?

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Così, invece, Maria Antonietta Ferro, rappresentante delle iscritte al gruppo, sulla mancata proroga di Opzione Donna: "Al di là dal ritenere che, probabilmente, si tratta di una scelta politica, restiamo convinte che uno Stato lungimirante debba concedere alle "vecchie generazioni" di uscire dal mondo del lavoro per dare spazio alle giovani di crearsi un futuro più solido. Quello che mi preme sottolineare, tuttavia, è che molte esponenti politiche, tranne qualche rara eccezione, non hanno dimostrato sensibilità verso la richiesta di rendere strutturale il regime Opzione Donna per sempre. Sorge il dubbio che molte di loro, con un'età inferiore ai 50 anni, siano lontane anni luce dai problemi delle donne della nostra generazione. Anziché considerare le nostre richieste, si continua a parlare con noncuranza dell'aggiornamento costante dell'aspettativa di vita, meccanismo assolutamente perverso che non esiste in altre nazioni europee".

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Non tutto è perduto, però. La speranza è tutta nel "contatore" che prevede uno stanziamento di 2,5mld di euro a conclusione della legge sperimentale Opzione Donna con una prima verifica al 30 settembre 2016. "Sulla base dei dati di consuntivo e di monitoraggio effettuato dall'INPS", si legge nel testo dell'emendamento, " il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in concerto con il Ministero delle Finanze, entro il 30 settembre di ogni anno, trasmette alla Camere una relazione in ordine all'attuazione della sperimentazione (...) con particolare riferimento al numero delle lavoratrici interessate e agli oneri previdenziali conseguenti (...).Qualora dall'attività di monitoraggio dovesse risultare un onere previdenziale inferiore rispetto alle previsioni di spesa (...) con successivo provvedimento legislativo verrà disposto l'utilizzo delle risorse non utilizzate per interventi con finalità analoghe a quelle di cui al presente comma, ivi compresa la prosecuzione della medesima sperimentazione".

"Per quanto riguarda l'attività del Gruppo Opzione Donna Proroga 2018", concludono le amministratrici, non ci daremo per vinte e ci muoveremo intensificando i contatti interpersonali con il maggior numero di parlamentari per sollecitarli a riconsiderare l'estensione dell'opzione donna come pilastro fondamentale nell'ambito del prossimo provvedimento ad hoc sulla flessibilità in uscita, a cui il Governo dovrebbe iniziare a lavorare nel corso del prossimo anno".

Pubblicato in Lavoro Emilia

Incontro creativo "E' un paese per giovani" di sabato 23 gennaio promosso dal Comune di Novellara e dall'associazione Pro.di.gio insieme ad Impact Hub, l'innovativo spazio di coworking per innovatori sociali di Reggio Emilia. Entro il 19 gennaio è possibile iscriversi all'evento promosso dal Comune per creare nuove sinergie tra giovani ed imprese locali. -

Novellara, 12 gennaio 2015

Giovani diplomati, laureandi o neo laureati hanno tempo fino a martedì 19 gennaio per iscriversi all'incontro creativo "E' un paese per giovani" di sabato 23 gennaio promosso dal Comune di Novellara e dall'associazione Pro.di.gio insieme ad Impact Hub, l'innovativo spazio di coworking per innovatori sociali di Reggio Emilia.
L'incontro del 23 gennaio presso il Centro Giovani di Novellara (via Gonzaga, 9) dalle ore 9.00 alle 18.00 punta a coinvolgere i giovani mettendoli in contatto per tutta una giornata con imprenditori e amministratori delegati del territorio, per sviluppare insieme progetti creativi e innovativi.

I giovani partecipanti verranno suddivisi in gruppi con competenze trasversali e verrà proposto loro un problema reale riscontrato dalle aziende locali presenti e coinvolte nell'iniziativa. Il compito dei partecipanti sarà quello di tentare di risolvere questo problema, mettendo in campo diverse competenze e le proprie capacità. In questo verranno aiutati dai tutor di Impact Hub, che proporranno loro di lavorare secondo modalità innovative sviluppate da aziende mondiali come Google, Twitter e Facebook.

"L'obiettivo è quello di iniziare a mettere in contatto i giovani con le nostre aziende, dare la possibilità ai ragazzi di mettersi alla prova e far emergere così le loro competenze e capacità" afferma l'assessore alle politiche giovanili Milena Saccani Vezzani "Questa giornata sarà per i ragazzi un momento formativo, attraverso il lavoro di squadra e il confronto con le aziende, sarà un primo approccio con le sfide reali che si incontrano nel mondo del lavoro oltre che uno stimolo per il proprio futuro. E' soltanto il primo appuntamento per lanciare un progetto più ampio e a medio/lungo termine che l'assessorato alle Politiche Giovanili intende portare avanti a partire dal 2016."
La lunga ed intensa giornata di esperienza e di lavoro terminerà alle 18.00 dopo l'esposizione dei progetti realizzati dai giovani e la valutazione a cura degli imprenditori presenti.

Le iscrizioni vanno inviate a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  allegando un breve curriculum.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Novellara)

Martedì, 05 Gennaio 2016 11:10

Il capodanno si è portato via l'azienda

Ancora una volta il rientro dalle vacanze si trasforma in un incubo per i lavoratori. L'ultimo in ordine temporale è il caso della cooperativa Carpigiana. Alla riapertura i lavoratori hanno trovato i cancelli chiusi e l'azienda svuotata dei macchinari.

di Redazione Modena 5 gennaio 2016 - 
Era già accaduto in almeno altre tre circostanze ma in quei casi furono le vacanze estive a lasciare un brutto ricordo. Prima furono la Firem di Formigine e la Dometic di Rimini alle quali seguì la Italia Alimentari Spa di Palliano del Gruppo Cremonini, colosso alimentare con sede a Busseto (PR).

Due anni e mezzo dopo invece è appunto il caso della Cooperativa Carpigiana a salire agli onori della cronaca e a lasciare basiti i 38 lavoratori che, al rientro delle festività natalizie, hanno trovato i cancelli chiusi, l'azienda completamente svuotata e un ingente schieramento di carabinieri e Digos a presidio del sito produttivo.

Il Comunicato FIOM CGIL 4 gennaio 2016
LA CARPIGIANA: I LAVORATORI TROVANO I CANCELLI CHIUSI

Stamattina, al rientro al lavoro dopo le feste natalizie, i 38 lavoratori della cooperativa La Carpigiana si sono trovati con l'azienda completamente svuotata del materiale di lavorazione restituito alla ditta CBM in qualità di committente unica, i cancelli chiusi e un ingente schieramento di carabinieri e Digos a presidiare il capannone. L'atto unilaterale assunto dai vertici della cooperativa di accelerare gli esiti della liquidazione coatta mentre si era avviato un tavolo di trattativa rende il gesto ancor più grave ed inaccettabile. Da stamattina 38 lavoratori si trovano in mezzo ad una strada.
La Fiom-Cgil nel proclamare lo stato di agitazione delle maestranze chiede la riapertura immediata dell'azienda, l'intervento immediato delle istituzioni, in particolare della Provincia, per ricercare una soluzione condivisa per tutti i lavoratori.
Fiom CGIL Modena
(foto repertorio da Sito CGIL-Fiom)

Pubblicato in Economia Modena
Martedì, 29 Dicembre 2015 09:24

In Emilia-Romagna 700 posti per nuovi ricercatori

Più di 700 posti di lavoro per nuovi ricercatori: è uno dei primi risultati delle scelte strategiche della Regione. A sostegno della ripresa economica, 165 milioni per attivare investimenti e generare nuovi posti di lavoro. A beneficiarne anche le piccole imprese. -

Bologna, 29 dicembre 2015 –

Si chiude l'anno con la certezza di poter sostenere più di 700 posti di lavoro per nuovi ricercatori. Sono questi i risultati dei primi due bandi del Programma operativo del Fondo di sviluppo regionale (Por Fesr 2014-2020) già conclusi, le cui graduatorie usciranno tra gennaio (laboratori) e febbraio (imprese).
Complessivamente la Regione Emilia-Romagna stanzia 107 milioni per ricerca industriale e sviluppo, internazionalizzazione, start up e attrattività di imprese. A questo 'pacchetto' di investimenti si aggiungono i 58 milioni per il tecnopolo di Bologna a completamento della Rete Alta Tecnologia regionale. I risultati sono stati presentati ieri mattina in conferenza stampa dal presidente della Regione Stefano Bonaccini e dall'assessore alle Attività produttive Palma Costi.
"Due bandi per la ricerca e l'innovazione a distanza di pochi mesi dal via libera di Bruxelles alla programmazione dei fondi europei fino al 2020 è uno straordinario risultato – ha detto il presidente Bonaccini - Andare in velocità significa mettere a disposizione da subito decine di milioni di euro per le imprese, le università e i centri di ricerca e garantire la creazione di centinaia di posti di lavoro per i ricercatori e le ricercatrici. Nel corso del 2016 ci saranno inoltre importantissimi investimenti per sostenere l'internazionalizzazione delle nostre imprese e per attrarne di nuove che vogliano venire ad investire in Emilia-Romagna. I dati sulla disoccupazione scesi dopo tanto tempo sotto l'8 per cento, ci dimostrano che stiamo andando nella direzione giusta".
"Con questi due primi bandi vogliamo essere protagonisti del cambiamento – ha detto l'assessore Costi – Crediamo sia importante dare risposte in velocità, per dare un segnale al territorio e per supportare la ripresa dall'economia regionale legata all'incremento occupazionale.

Bandi ricerca industriale

Si sono chiusi negli ultimi mesi dell'anno i primi bandi del nuovo Programma operativo che, in linea con le priorità della strategia regionale dei prossimi sette anni, hanno riguardato la ricerca: uno era rivolto al sostegno di progetti di R&S realizzati dalle imprese e l'altro ha riguardato progetti di ricerca industriale strategica realizzati dai laboratori della Rete regionale alta tecnologia con il coinvolgimento delle imprese.
Il bando Progetti di ricerca e sviluppo delle imprese è finalizzato a rafforzare le strutture di ricerca e sviluppo interne e la competitività, attraverso nuovi prodotti, servizi e sistemi di produzione a elevato contenuto tecnologico. Su un totale di 316 progetti presentati, significativa la partecipazione delle piccole imprese (108 contro 110 grandi e 98 di medie dimensioni). La maggior parte delle domande sono pervenute dal settore della meccatronica e motoristica (163), seguito da agroalimentare (49), salute e benessere (38), edilizia e costruzioni (33), industrie culturali e creative (33). Si stima che la realizzazione dei progetti coinvolgerà 300 ricercatori, darà luogo a 384 contratti con laboratori della Rete regionale per un valore di 24,9 milioni di euro e 177 contratti con altri laboratori per 8,3 milioni di euro (graduatorie a fine febbraio).
Per quanto riguarda il bando Ricerca industriale strategica dei laboratori, sono 124 i progetti presentati di cui 114 ammessi alla valutazione che prevedono il coinvolgimento di 104 laboratori e centri di ricerca, 446 imprese e di 400 ricercatori. Anche in questo caso la maggior parte dei progetti riguardano il settore della meccatronica-motoristica (38), seguito da salute e benessere (27), agroalimentare (26), edilizia e costruzioni (20), industrie culturali e creative (13).

Tecnopoli

Con il finanziamento di 58 milioni per il Polo ex-Manifattura Tabacchi di Bologna si completa la rete dei Tecnopoli regionali (uno per ogni città).

Bandi Internazionalizzazione

Il bando sull'internazionalizzazione (10milioni di euro) è finalizzato a sostenere i processi di internazionalizzazione di piccole e medie imprese che non hanno mai affrontato, o solo saltuariamente, i mercati esteri.
Il Bando apre il 15 marzo 2016 e resterà aperto per tutto l'anno. Saranno sostenuti progetti dal valore minimo di 50 mila euro con un contributo pari al 50% del costo, fino a un massimo di 100 mila euro per le imprese singole e fino a 400 mila euro per le reti d'impresa. Sono ammesse a partecipare al bando le imprese con un milione di euro di fatturato. Il bando è comunicato e pubblicizzato tramite il sito web www.investinemiliaromagna.eu in italiano e inglese e con contenuti tradotti in 11 lingue.
Sono ancora aperti altri 3 bandi, sempre per l'Internazionalizzazione, per 8,3 milioni di euro.

Bando Start Up

Alle start up innovative il Por Fesr destina in questo primo bando 6 milioni di euro sia per supportare la nascita di nuove imprese a elevato contenuto di conoscenza che per progetti di espansione di quelle già esistenti. Il bando aprirà il 1° marzo fino al 30 settembre. Potranno presentare domanda le start up tecnologiche per sviluppare i risultati di attività di ricerca, le start up digitali dell'industria creativa, del wellness e dell'innovazione sociale e dei servizi ad alta intensità di conoscenza. Si continuerà poi a investire su fablabs, incubatori e hubs a servizio della creazione di impresa, dell'innovazione e delle piccole imprese, con una dotazione nel Bilancio 2016 di 3,2milioni di euro.

Bando Legge Attrattività

Le opportunità offerte dai bandi del Por si integrano con altre azioni e altri fondi tra cui il bando per la promozione degli investimenti (legge regionale 14/2014) che con una dotazione di 25 milioni di euro mira a sostenere progetti di ricerca e sviluppo che comportino un incremento dell'occupazione, così come le riconversioni e le ristrutturazioni industriali con una rilevanza energetico-ambientale, sempre accompagnata dall'aumento del livello occupazionale.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Uno specifico bando con il quale vengono finanziate iniziative di mobilità sostenibile a favore di aziende, enti pubblici e privati con sede nel territorio provinciale. Domande entro il 15 febbraio 2016. Obiettivo: ridurre le emissioni inquinanti, incidendo sugli spostamenti casa – lavoro.

Parma, 19 dicembre 2015 -

La nuova Provincia che sta delineandosi con la riforma istituzionale conserva funzioni proprie in materia di mobilità sostenibile.
"E' proprio in questo ambito della mobilità sostenibile che si collocano gli interventi che stiamo mettendo in campo per ridurre le emissioni inquinanti, in particolare quelle derivanti dall'uso dei mezzi di trasporto privati negli spostamenti casa-lavoro – spiega il Delegato ai Trasporti della Provincia Andrea Censi – La Provincia ha infatti emanato in questi giorni uno specifico bando con il quale vengono finanziate iniziative di mobilità sostenibile a favore di aziende, enti pubblici e privati con sede nel territorio provinciale, escluse quelle con sede nel capoluogo, che sono già oggetto di un analogo bando emesso dal Comune di Parma."

Il bando è pubblicato sul sito internet della Provincia (sezione Avvisi, raggiungibile dalla home, sulla sinistra) e le domande potranno essere presentate entro il 15 febbraio 2016.

Gli interventi di mobility management cofinanziati (fino al 70% delle spese sostenute) dalla Provincia riguarderanno:
redazione/aggiornamento dei Piani Spostamento Casa Lavoro (PSCL);
azioni operative di mobilità sostenibile (es. acquisto abbonamenti TPL, organizzazione servizi di mobilità aziendale, azioni di comunicazione volte a promuovere l'utilizzo di mezzi pubblici o di forme di trasporto alternative all'auto privata, etc.);
azioni operative per sostituzione mezzi aziendali con mezzi a basso impatto ambientale (es. Mobilità elettrica, gas metano, etc.).

L'iniziativa della Provincia è stata resa possibile da un contributo di 45 mila euro di Smtp Spa (Società per la Mobilità e il Trasporto Pubblico).

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Più posti di lavoro a tempo indeterminato, poca cassa integrazione e licenziamenti collettivi in caduta, ma non aumentano le assunzioni. Il Rapporto presentato stamattina in Provincia dai Delegati Censi e Vescovi, illustrato da Ghirardini e Pellinghelli dell'OML. -

Parma, 17 dicembre 2015 

Non si perdono più posti di lavoro e migliora la qualità dell'occupazione. Sono questi i principali elementi positivi nel Rapporto trimestrale dell'Osservatorio sul Mercato del Lavoro, nei dati aggiornati al 30 settembre 2015, presentato stamattina in Provincia dai Delegati alla Statistica Andrea Censi e al Lavoro Maurizio Vescovi, illustrato da Pier Giacomo Ghirardini e Monica Pellinghelli dell'OML, alla presenza di esponenti di istituzioni, associazioni di categoria, mondo del lavoro e della formazione.

"Va bene il processo di stabilizzazione dei posti di lavoro – spiega il Delegato provinciale al Lavoro Maurizio Vescovi – grazie al Jobs Act continua la sostituzione del lavoro a tempo determinato con quello indeterminato a tutele crescenti (+ 2.066 posti). Inoltre non si perdono quasi posti di lavoro, (96 in meno, dato poco significativo, a fronte dei 2.073 dell'anno scorso) e va meglio pure rispetto alle aspettative delle aziende, che prevedevano invece un calo di 780 unità, secondo il Sistema informativo Excelsior. Altro elemento positivo: c'è sempre meno cassa integrazione e licenziamenti collettivi."

Quindi il lavoro nel parmense nel 3° Trimestre 2015 non cala e si qualifica.
L'unico elemento negativo è che diminuiscono le assunzioni, quindi l'occupazione non cresce e aumentano le persone in cerca di lavoro.

"Vediamo il bicchiere mezzo pieno – spiega il Delegato provinciale alla Statistica Andrea Censi – perché i dati a consuntivo sono meglio di quello che ci si aspettava, ma non ci nascondiamo una preoccupazione per il futuro a causa del calo di assunzioni. Erano aumentate nel primo trimestre 2015, ma diminuiscono nel secondo e nel terzo. Questo dato è ancor più negativo se consideriamo il quadro congiunturale positivo: il Parmense fa segnare un + 10% nell'export, molto meglio del resto della Regione e di quanto avviene a livello nazionale. In prospettiva non si vede a breve una riduzione della disoccupazione."

I più avvantaggiati in questa situazione sembrano i giovani dai 25 anni in poi, che hanno titoli di studio più elevati e che hanno avuto una carriera flessibile; i più svantaggiati: i giovani stranieri di 15-24 anni, con basso livello di istruzione.

I DATI OML

Nel terzo trimestre 2015 la crescita reale del Pil nel Paese si presenta in decelerazione, segnando solo una variazione dello 0,2% rispetto al secondo trimestre 2015 e dello 0,8% nei confronti del terzo trimestre del 2014. Ciò dipende dal fatto che nel terzo trimestre la crescita italiana è stata sostenuta prevalentemente dai consumi (0,4%, sempre in termini congiunturali) accresciutisi per i precedenti miglioramenti del mercato del lavoro, ma in presenza di una diminuzione degli investimenti (-0,4%) e di segnali di indebolimento del ciclo internazionale che hanno condizionato negativamente le esportazioni (-0,8%), a fronte di una crescita delle importazioni (0,5%). Ciò ha comportato una revisione al ribasso della previsione di crescita per il 2015, oggi stimata allo 0,7%.

Il mercato del lavoro dipendente, in provincia di Parma, nel terzo trimestre 2015, pare riflettere il fenomeno del rallentamento della crescita nel Paese. Le assunzioni hanno registrato una variazione congiunturale negativa (-2,0%), più ampia di quella registrata nel secondo (-1,5%), ed una variazione tendenziale ancora positiva (5,0%) ma in decelerazione rispetto al dato del secondo trimestre (8,3%). Ciò, a fronte di una diminuzione delle cessazioni, ha prodotto un decremento netto di rapporti di lavoro alle dipendenze limitato a sole 119 unità, come saldo assunzioni-cessazioni destagionalizzato. Va evidenziato che l'aggiornamento al terzo trimestre 2015 ha comportato una revisione al rialzo dei saldi destagionalizzati assunzioni-cessazioni dei due trimestri precedenti: la valutazione della perdita netta di rapporti di lavoro dipendente, per i primi tre trimestri del 2015, ammonterebbe solamente a 96 unità, dato scarsamente significativo e assai lontano, non solo rispetto al saldo assunzioni-cessazioni registrato nel 2014, negativo per ben 2.073 unità secondo le nostre stime più aggiornate, ma anche dal prognostico formulato dalle imprese parmensi nella prima metà dell'anno e registrato dal Sistema informativo Excelsior, in cui si prefigura per il 2015 un saldo occupazionale negativo per 780 unità. Sotto questo punto di vista, in poche parole, le cose stanno andando meglio del previsto.

Il fenomeno centrale, che domina l'andamento del mercato del lavoro locale, resta ancora la crescita netta delle posizioni di lavoro dipendente a tempo indeterminato, conseguente alle importanti novità normative introdotte dal Jobs Act e dalla legge di stabilità 2015, in particolare per l'incentivazione delle assunzioni a tempo indeterminato «a tutele crescenti». Il fenomeno è continuato anche nel terzo trimestre 2015: la crescita netta di questi rapporti di lavoro, al netto dei fenomeni di stagionalità, è stata di 644 unità, anche per effetto di trasformazioni di precedenti rapporti a tempo determinato, il cui stock è diminuito di 638 unità. Il bilancio per i primi tre trimestri dell'anno contabilizza ben 2.066 unità, come saldo destagionalizzato. Il fenomeno pare però destinato ad avvicinarsi ad una soglia di saturazione, dal momento che, nello stesso trimestre, si è rilevata una significativa variazione congiunturale negativa delle assunzioni a tempo indeterminato (-3,1%).

È la diminuzione delle assunzioni che sta mettendo in forse la ripresa occupazionale locale. Nel terzo trimestre 2015 le assunzioni nelle attività manifatturiere hanno segnato una variazione congiunturale molto negativa (-7,1%) e una variazione tendenziale modesta ma comunque negativa (-1,2%) e il forte peggioramento della congiuntura internazionale sta penalizzando i suoi settori chiave: le assunzioni diminuiscono in termini congiunturali nell'industria alimentare (-15,3%), nel settore chimico-farmaceutico (-29,7%), nella meccanica generale (-10,2%) e nella meccanica strumentale (-2,5%). In diminuzione tendenziale (-13,0%) e congiunturale (-1,2%) le assunzioni nelle costruzioni, nel commercio (rispettivamente -3,8% e -7,1%) e negli alberghi e ristoranti (-15,4% e -8,7%). Si apprezza una crescita solo nella sanità e nei servizi sociali e personali.

E la disoccupazione sta tornando a crescere: i patti di servizio dei Centri per l'impiego provinciali, stipulati a favore di cittadini disoccupati o precariamente occupati, hanno evidenziato una variazione tendenziale del 14,8%, facendo registrare, al 30 settembre 2015, un ennesimo massimo storico corrispondente a 25.252 patti attivi.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

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