Venerdì, 05 Aprile 2024 05:08

Questione Stadio: I tecnici ripassano la palla ai politici… In evidenza

Scritto da Gabriele Majo
  • Di Gabriele Majo Parma, 4 Aprile 2024 - (Gmajo) – La Gazzetta di Parma di oggi, giovedì 4 aprile 2024, annuncia (se lo dice la Gazzetta vuol dire che è vero, almeno così si diceva quando io ero piccolo…) in pompa magna che a maggio il Consiglio Comunale voterà sul nuovo stadio (titolo).

Tutto questo perché (occhiello) è chiusa la Conferenza dei Servizi sul “definitivo”. E così (catenaccio, non nella accezione di HH) all’esame dell’aula ci sarà la durata della concessione ed il dibattito sulla variante urbanistica.

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I più attenti tra i nostri lettori, interessati alla telenovela, ricorderanno certamente la puntata in cui avevamo parlato di criticità emerse durante la fase dei lavori, con uno (o più) tra i dodici enti preposti che avrebbero sollevato obiezioni sui contenuti delle tavole – oggi il giornale locale ci specifica, con dovizia di particolari, che erano 670 in prima battuta, poi integrate da altre 150 – per cui nell’apprendere che, invece, per il consesso tecnico va tutto bene, madama la marchesa, prima si sarebbe fatto tanto fumo per nulla…

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A mio modo di vedere, invece, come spesso capita in questa vicenda, siamo di fronte (adesso) a molto fumo e poco arrosto. Di carne bruciante, infatti, sarò orbo, ma non ne vedo, giacché non abbiamo uno straccio di documento ufficiale (“carta canta”) a sostegno delle tante parole che stanno alla base, dalla scorsa puntata di Parma Europa con ospite l’assessore De Vanna, sino all’articolo di oggi che su quello si basa. Ossia sull’annunzio ufficiale, sotto i riflettori del suddetto che sono scaduti i termini per il deposito dei pareri degli enti che sono coinvolti nella Conferenza dei Servizi, che hanno preso visione della nuova versione del progetto definitivo che è stato depositato nelle settimane scorse.

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Termini scaduti: dunque stop, fermi tutti, basta integrazioni, anche perché di tavole ce ne sono già anche troppe, peccato che reiterino sempre le stesse cose, quasi come quando, interrogato, io cercavo di menare il can per l’aia con la mia parlantina dinnanzi al professore, quando, sotto-sotto, di effettivamente studiato ci fosse ben poco… Dunque, esiste un privato proponente ed un ente pubblico capofila della Conferenza, appunto il Comune di Parma, che gli domanda la documentazione, che poi il consesso dei tecnici esamina. Mi pare di capire, ascoltando De Vanna, che i tempi chiusi riguardino le richieste di integrazione (non è, in effetti, che si possa andare avanti all’infinito…) e dunque non ne sarebbero necessarie altre, secondo i tecnici che le hanno esaminate, prima del passaggio successivo.

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Qual è il passaggio successivo? Quello politico, in Consiglio Comunale, come aveva spiegato, sempre a Parma Europa l’assessore ai lavori pubblici e legalità: “adesso sulla base dell’articolo 53 della Legge Regionale 24 del 2017 ci sarà un passaggio dovuto in consiglio comunale, anche per la variante urbanistica”, ma non solo, perché l’altro scoglio è la famosa durata della concessione del diritto di superficie, per la quale è facile prevedere un ampio ed articolato dibattito (ossia che ci si scanni sugli scranni)…

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Attenzione, però, perché la famigerata Conferenza dei Servizi, che ora ripassa il pallone ai politici, poi tornerà di nuovo in gioco, come scrive Pierluigi Dallapina oggi sulla Gazza“In caso di via libera, l’aula dovrà anche nominare un delegato – sicuramente si tratterà di un dirigente del municipio – che dovrà rappresentare il Comune durante l’ultima seduta (sincrona) della Conferenza dei Servizi. Poi si potrà parlare di cantiere”. Sarà, dunque, in quella occasione, adesso siamo ancora endo-procedimento, che le famose prescrizioni (che per ora restano solo nell’ariadovranno tassativamente essere attuate, ma non dovrebbero essere un problema per l’investitore, anche qualora gli dovessero costare qualche quattrino in più del previsto, per sistemare le cose come gli chiedono.

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L’importante, a questo punto, era salvare la faccia dell’assessore Bosi che, dopo i tanti ritardi sulle previsioni del passato, non voleva aggiungere una figuretta con un nuovo spostamento in avanti dei tempi rispetto a quel mese di maggio per il passaggio politico che aveva annunziato, sempre a Parma Europa, nella puntata del 12 marzo scorsoIn quella di martedì 2 aprile il suo collega De Vanna si era affrettato a precisare: “confermo i tempi che erano già stati indicati dall’assessore Bosi, entro la fine di aprile, arriveremo praticamente al tratto finale e poi a maggio in consiglio comunale”. Da ingenuo, però, non riesco a capire tutto il gaudio tra le parti interessate, circa i (supposti) tempi scaduti per integrazioni o chiarimenti.

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Al di là delle apparenze, cercando di intravvedere qualcosa oltre il fumus (l‘ultima volta che lo feci, tradito dal navigatore, precipitai giù per una scarpata a Monte delle Vigne con la Nissan Qashqai d’ordinanza, rimanendo, sia io che il mezzo, fortunatamente illesi), mi pare di capire che sia stato dato un ulteriore calcio in avanti al pallone con questo passaggio in verticale dai tecnici ai politici (come per dire: adesso strigatevela voi… quando, magari, qualcuno in maggioranza sperava di avere da loro una foglia di fico di protezione…) ma la partita non è certo conclusa. E neppure la telenovela… Gabriele Majo

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gabriele-majo-per-slide.jpegGabriele Majo

Gabriele Majo, 60 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 a Dicembre 2023 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società. Dal 2010, a conferma di una indiscussa poliedricità, ha iniziato un percorso come attore/figurazione speciale di film e cortometraggi: l'apice l'ha raggiunto con il cammeo (parte parlata) all'interno del pluripremiato film di Giorgio Diritti "Volevo Nascondermi" (con presenza nel trailer ufficiale) e partecipazioni in "Baciato dalla Fortuna", "La Certosa di Parma", "Fai bei sogni" (del regista Marco Bellocchio), "Il Treno dei bambini" di Cristina Comencini, "Postcard from Earth" del regista Darren Aronofsky, "Ferrari" del regista Michael Mann. Apparizioni anche nei cortometraggi nazionali "Tracce", "Variazioni", "L'Assassinio di Davide Menguzzi", "Pausa pranzo di lavoro"; tra i protagonisti (Ispettore Majo) della produzione locale della Mezzani Film "La Spétnèda", e poi nei successivi lavori "ColPo di Genio" e "Franciao".