Visualizza articoli per tag: lavoro

Preoccupazioni per la tenuta dei livelli produttivi. Al lavoro per riattivare il tavolo ministeriale. -

Parma, 7 agosto 2015 –

Si è svolto stamattina in Provincia un incontro per approfondire le problematiche dello stabilimento Heinz Italia spa di Ozzano Taro.

Presenti: il Delegato provinciale alle Attività produttive Cantoni, i parlamentari on. Patrizia Maestri e Romanini, il sen. Pagliari, la consigliera regionale Barbara Lori, il sindaco di Medesano Ghidini, il vice sindaco di Collecchio Dodi, il vice sindaco di Fornovo Valenti, il vice sindaco di Terenzo Cariboni le organizzazioni sindacali Flai-Cgil, Fai-Cisl e UILA-Uil, una rappresentanza delle Rsu aziendali; a questo incontro l'azienda ha ritenuto di non partecipare.

Si è discusso delle preoccupazioni dei lavoratori per il futuro dello stabilimento, in particolare la tenuta dei livelli produttivi e la mancanza di investimenti per l'innovazione tecnologica. L'azienda è interessata da una crisi e da una vertenza che nel novembre del 2013 aveva portato ad un incontro presso il Ministero dello Sviluppo economico.

Stamattina in Piazza della Pace gli intervenuti hanno auspicato che si possa proseguire in continuità con quanto convenuto in quell'incontro, sancito nel relativo verbale, e che sia quindi possibile condividere con l'azienda il quadro generale di riferimento e le informazioni sul piano industriale.

A questo scopo si lavorerà per riattivare il tavolo ministeriale.

(fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

A Modena già raccolte oltre 2 mila firme a sostegno di una proposta di legge ad hoc. -

Modena, 7 agosto 2015 -

«La guerra contro le false cooperative è la guerra di tutti». Così Gaetano De Vinco (presidente dell'Alleanza delle Cooperative Italiane e di Confcooperative Modena) interviene sul fenomeno delle coop spurie anche a nome di Lauro Lugli (presidente di Legacoop Modena) e Mauro Veronesi (presidente Agci Modena e Reggio Emilia). «Da tempo denunciamo la presenza delle false cooperative nel nostro territorio. Lo scorso anno – ricorda De Vinco – l'Alleanza delle Cooperative Italiane di Modena ha presentato, insieme alla Fondazione Mario Del Monte, una ricerca sulle imprese cooperative operanti nel settore facchinaggio, trasporto e logistica. La ricerca evidenzia una diffusa presenza di false cooperative; basti dire che, su un campione di 195 cooperative, è emerso che solo l'11 per cento aderisce alle tre centrali cooperative ed è, quindi, regolarmente soggetto a revisione. Le false cooperative, come denunciano giustamente i sindacati, – continua De Vinco - agiscono illegalmente su più fronti: sfruttano i ‪lavoratori, non applicano i contratti collettivi nazionali, non rispettano la sicurezza nei posti di lavoro, eludono il ‪fisco, chiudono e riaprono l'attività con nomi diversi, flirtano con la criminalità organizzata. Agendo in questo modo, riescono spesso ad aggiudicarsi gare al massimo ribasso, scavalcando in modo sleale tutte le imprese, non solo cooperative, che rispettano le regole e che non usano furbescamente gli ultimi provvedimenti legislativi in materia di lavoro per tagliare i costi. Per questo anche a Modena partecipiamo attivamente alla raccolta firme promossa in tutta Italia da Agci, Confcooperative e Legacoop a sostegno della proposta di legge per mettere fuori gioco le false cooperative depositata in Corte di Cassazione dall'Alleanza delle Cooperative. Abbiamo già ottenuto l'adesione di oltre 2 mila modenesi, tra cui molti rappresentanti delle istituzioni; chiediamo condivisione e sostegno anche agli Ordini professionali, perché c'è chi usa la forma cooperativa in modo improprio avvalendosi a volte di consulenti poco scrupolosi. Quella contro le false coop – conclude De Vinco - è una lotta di tutti per la moralizzazione del mercato, il rispetto dei diritti e una società più giusta».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

Dettagli, requisiti e candidature per le figure professionali vacanti presso il Teatro Franco Tagliavini di Novellara. -

Novellara, 5 agosto 2015 -

E' aperta la RICERCA di PERSONALE per le figure di Direttore artistico e Responsabile organizzativo del Teatro Franco Tagliavini di Novellara. Per ulteriori dettagli, requisiti e candidature consultare il sito: www.novellaraservizi.it/chi-siamo/ricerca-di-personale 

(Fonte: ufficio stampa Comune di Novellara)

Martedì, 04 Agosto 2015 12:18

Modena celebra il suo "Tax free day"

Domani l'ultimo giorno in cui i nostri imprenditori lavoreranno per il fisco. Le imposte nella nostra provincia si mangiano il 63,5% del reddito d'impresa.-

Modena, 04 agosto 2015 -

La notizia non è nuova, nel senso che lo studio di CNA Nazionale dal quale trae origine è datato aprile, ma suscita comunque un certo scalpore notare che domani, mercoledì 5 agosto, sarà l'ultimo il giorno in cui i piccoli imprenditori modenesi lavoreranno per pagare le tasse. Sì, perché le imposte nella nostra provincia si mangiano il 63,5% del reddito d'impresa.
C'è chi sta peggio – tra tutti gli imprenditori bolognesi - ma anche chi sta meglio (quelli reggiani, ad esempio). In ogni caso non si tratta di una classifica particolarmente lusinghiera:

la tassazione 2015 nelle città emiliano-romagnole

tasse tab 1

A fotografare l'andamento della tassazione complessiva è l'Osservatorio permanente della Cna Nazionale sulla tassazione delle Pmi, curato dal Centro Studi Cna e dal Dipartimento politiche fiscali. Al centro dell'analisi, l'andamento della tassazione locale e nazionale tra il 2011 e il 2015, sulla base di una simulazione riferita a una impresa manifatturiera rappresentativa del tessuto economico italiano (nel caso specifico, un'azienda individuale con quattro operai e un impiegato, operante in un laboratorio artigiano di 250 metri quadrati, con un negozio destinato alla vendita di 175 mtq e relativi macchinari e arredamenti, oltre che di un automezzo).
A Modena scopriamo così che in cinque anni il peso dell'Imu più la Tasi è aumentato di oltre 80 punti percentuali, l'addizionale comunale Irpef di un decimo (più o meno l'aumento fatto registrare dall'addizionale regionale rispetto all'anno scorso). Le buone notizie arrivano dal sensibile calo dell'Irap, che si è più che dimezzata. E' proprio grazie all'intervento sull'Irap se il reddito netto disponibile di questa impresa campione (di cui si ipotizzano ricavi per 431mila euro, costi del personale per 165mila, costo delle materie prime per 160.000, altri costi ed ammortamenti per 56mila con un reddito ante-imposte di 50mila euro), rispetto al 2014 sia in aumento del 5,5% (mentre su base quinquennale la perdita si attesta al 3,6%).

tasse tab 2

Numeri che consentono a Modena di collocarsi nelle zone di bassa classifica, per una volta quelle "migliori", perché è nella coda della graduatoria che troviamo le città più virtuose.
La classifica, stilata su 113 città, ci vede, infatti, all'81esimo posto, dietro, in termini di economicità, alle sole Ferrara (90esima) e Reggio Emilia (99esima).

A livello nazionale, nel 2015 la media del peso fiscale complessivo sulle piccole imprese si attesterà al 62,2%, in leggerissimo miglioramento rispetto al 2014: un calo dell'1,7% insufficiente a portare il valore della tassazione a quel 59,2% raggiunto nel 2011, l'anno zero del federalismo fiscale. Peraltro questa diminuzione va ascritta interamente all'abolizione della componente lavoro dell'Irap.

Tante, invece, le differenze tra le diverse città a causa dell'elevata variabilità dei valori catastali degli immobili di impresa, su cui vengono calcolate Imu e Tasi, e dalle forti differenze della tassazione sui rifiuti solidi urbani, la Tari. A Reggio Calabria, la città prima nella classifica 2015 per fiscalità, il Total Tax Rate tocca il 74,9% (percentuale che costringere gli imprenditori calabresi a versare il fisco quanto prodotto sino al 29 settembre), Bologna è seconda posizione con il 72,9% davanti a Napoli (71,9%), Roma (che l'anno scorso deteneva il poco invidiabile primato), con il 71,7%. Quinta Firenze con il 70,9%. All'opposto, i comuni più virtuosi, si fa per dire, sono Cuneo (dove il Total Tax Rate si ferma al 54,5%, e dove le tasse si "mangiano" il lavoro dell'impresa sino al 17 luglio), Gorizia (55,2%), Sondrio e Belluno (55,3%), Udine (55,7%).

"Sono numeri – commenta Umberto Venturi, presidente della CNA di Modena – che testimoniano come le vere emergenze del nostro Paese, per ciò che riguarda la politica economica, siano due: il lavoro e il fisco, appunto. Peraltro il primo incide sul secondo, perché meno tasse significherebbero più assunzioni, e meno imposte sul lavoro anche maggiori consumi. Invece le politiche di spending review si ripercuotono sui comuni, causando un circolo perverso nel quale i pochi decimali di tagli alle imposte praticate a livello centrale sono più che riassorbiti dagli aumenti impositivi negli enti locali. Come se ciò non bastasse si assiste a follie burocratiche come la norma che introduce una sanzione dal 10% al 50% delle somme prelevate dai conti bancari intestati alle imprese qualora, in caso di accertamenti da parte dell'Agenzia delle Entrate, le modalità di utilizzo di tali prelievi non siano giustificate dalle imprese stesse. Pure incomprensibile è la reintroduzione dell'anatocismo con la previsione che gli interessi di mora, oltre ad essere dovuti sull'imposta non versata, siano dovuti anche sulle sanzioni e sugli interessi. Ecco perché non è esagerato parlare non solo di un eccessivo peso impositivo, ma anche di un fisco vessatorio".

(Fonte: l'Ufficio Stampa CNA MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

Domani a Milano workshop di una cooperativa sociale modenese. L'iniziativa è di Aida, una cooperativa sociale aderente a Confcooperative Modena e specializzata nella progettazione e sviluppo di ausili informatici per disabili e anziani per consentire loro di utilizzare il computer senza mani. -

Modena, 3 agosto 2015 -

Grazie a una cooperativa sociale modenese, domani – martedì 4 agosto - all'Expo di Milano si parla di metodi per facilitare la comunicazione per i disabili. L'iniziativa è di Aida (Ausili informatici per disabili e anziani), una cooperativa sociale aderente a Confcooperative Modena e specializzata nella progettazione e sviluppo di ausili informatici per disabili e anziani per consentire loro di utilizzare il computer senza mani. Su questi temi i dirigenti della cooperativa hanno organizzato un workshop in programma domani – martedì 4 agosto – all'Expo di Milano (Cascina Triulza) dalle 18.30 alle 20.30. Lo staff di Aida presenta strumenti per comunicare qualunque tipo di messaggio e innovativi ausili adattabili a qualunque disabilità motoria.

«L'uso del computer tramite l'ausilio informatico è spesso fondamentale per chi ha un handicap motorio grave e, a maggior ragione, per chi ha anche impedimenti nel linguaggio – spiega Simone Soria, presidente della cooperativa fondata nel 2005 insieme all'amico Emanuele Perini – Attraverso il computer si può comunicare, scrivere, studiare, lavorare, giocare e navigare in internet. Mediante l'ausilio tecnologico il disabile può esprimere la propria autonomia, per esempio scegliendo egli stesso cosa mangiare. Può sembrare una banalità, ma per molti di noi questa è una conquista di grande valore. In altre parole, l'ausilio giusto permette di sentirsi parte del mondo». Lo sa bene lo stesso Soria, che dieci anni fa si è laureato in ingegneria informatica con 110 e lode nonostante una grave disabilità motoria (non cammina, non usa le mani e articola le parole con fatica).
Info: tel. 3890596888; www.paralisicerebraleinfantile.it

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

Luca Vedrini, direttore di Confesercenti Parma: "Esprimiamo molta delusione per non aver "premiato" le imprese che pagano di più e che stanno collaborando fattivamente, sopportando ogni disagio, al successo della raccolta differenziata." -

Parma, 31 luglio 2015 -

Tariffa dei rifiuti sempre a livelli stellari per le imprese di Parma. Gli importi approvati dall'Amministrazione Comunale, non hanno concesso alcuno sconto alle imprese del settore alimentare, ai bar e ristoranti. Purtroppo si conferma una tendenza che vede le imprese oggi con due problemi: il primo le tariffe crescenti, il secondo problema dato invece dal servizio imposto con le metodologie attuali, che ha evidenziato tante criticità e problemi, come abbiamo avuto modo di esporre all'Assessore Folli non più tardi della settimana scorsa.

Luca Vedrini, direttore di Confesercenti Parma afferma che - "Come ben ha espresso il nostro Presidente nazionale Massimo Vivoli, presentando nei giorni scorsi una indagine sui costi proprio della Tari, più che una tassa legata ad un servizio, la Tari sembra essere ormai diventata un'imposta locale basata sulla superficie dell'attività e del tutto slegata dalla effettiva produzione di rifiuti e dall'efficienza dei sistemi di raccolta. Un tributo salatissimo, che praticamente in tutti i comuni non appare proporzionato né ai consumi prodotti né al servizio ricevuto e che sta mettendo in ginocchio le imprese del commercio e del turismo, comprese quelle ambulanti che occupano per poche ore gli stalli pubblici.
Mentre attendiamo risposte per la raccolta differenziata, esprimiamo molta delusione per non aver "premiato" le imprese che pagano di più e che stanno collaborando fattivamente, sopportando ogni disagio, al successo della raccolta differenziata. A Salsomaggiore Terme, quest'anno riconoscono uno sconto del 3% alle imprese per i risultati conseguiti nella differenziata, a Colorno è accaduto l'anno scorso, -5%, Felino è stato il primo ad applicare sconti, perché il Comune di Parma, pur sempre in gestione Iren, non fa la stessa cosa, avendo inoltre attivato il termovalorizzatore proprio nel nostro Comune?"  – evidenzia in conclusione Luca Vedrini, direttore Confesercenti.

(Fonte: ufficio stampa Confeserecenti Parma)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Parma


Alla ricerca di una giornata di lavoro. L'ufficio sulla panchina di Piazzale Boito.

di Lamberto Colla, Parma 2 agosto 2015 - -
Sono le nove del mattino e Circe ha lasciato in eredità, finalmente, una temperatura mite. Qualche ora di tregua dal gran caldo afoso e opprimente di Caronte tutta da gustare in quest'ultimo lunedi di luglio.

Per errore sono in anticipo di mezz'ora sull'appuntamento e decido, perciò, di gustarmi il fresco all'ombra di piazzale Boito sfruttando la panchina come fosse l'ufficio e nell'attesa, mi dico, farò "un paio di telefonate di ricontatto". Chissà se riuscirò a prendere qualche appuntamento di lavoro prima dell'interruzione agostana.

Faccio per comporre il numero quando, oltre la strada, sul marciapiede che scorre proprio a fianco delle "Orsoline", un'amica che non vedevo da tempo mi viene incontro e dopo i baci convenevoli, l'argomento cade, come è ovvio, sulle rispettive famiglie, sui problemi dei figli e sulla salute dei genitori anziani ma anche, inevitabilmente, sulla crisi economica e sui connessi problemi lavorativi. Tra una lamentela e un incoraggiamento alla fine ci salutiamo augurandoci buone ferie chiedendo di portare i saluti ai rispettivi compagni.

PR Piazzale Boito2

Già la crisi, questa maledetta crisi che, come un tarlo, sta minando la salute e la resistenza delle famiglie. Ormai non si parla d'altro. E più se ne parla più emergono le piccole e grandi difficoltà che la gran parte della popolazione, anche quella più fortunata, subisce.

Non voglio pensarci oltre perché stamattina, forse, firmo un contrattino e questo mi deve tirare su il morale per i prossimi 15 giorni. Giusto il tempo di riuscire a trascorrere e a fare trascorre serenamente la settimana di ferie programmata con la famiglia. "Non posso essere sempre cupo", mi cerco di convincere.
Mi risiedo sulla panchina con i soliti pensieri che cominciano a prendere il sopravvento e allora, mali estremi estremi rimedi, li soffocherò con una Winston Blue che mi accendo prontamente.

Forse il rumore inconfondibile del "Bic" o forse la fiamma dell'accendino che rischiara l'ombra delle piante o forse entrambe le cose, attira l'attenzione di un signore che stava anch'egli andandosi ad accomodare sulla panchina a fianco, che perciò devia verso di me e, guardandomi timidamente negli gli occhi, mi chiede una sigaretta.

"Sa, dice con una forte inflessione tipica dei fidentini e in tono imbarazzato, sono disoccupato".

E' un approccio timido ma nello stesso tempo confidenziale quello con il quale quest'uomo, in jeans, mocassini marron accompagnati da calze scure e una polo ben stirata color petrolio, mi avvicina.
"Dalla mattina alla sera a cercare qualche giornata di lavoro, non so più dove sbattere la testa" continua mentre faccio il gesto di accendergli la sigaretta che gli avevo poc'anzi offerto dal pacchetto che faceva bella vista di sole due bionde che quest'uomo, dagli occhi dolci, stava per rifiutare quando lo incoraggio dicendogli che "ho la scorta nella borsa".

"E' dura, prosegue, ho 55 anni e faccio il muratore e a questa età non trovo nulla. Dopo il primo periodo di sostegni pubblici siamo totalmente abbandonati".

Nessuna polemica verso il Governo o chissà chi altro, nel tono delle sue parole interpreto solo disillusione e paura ma, al contempo, percepisco il coraggio di non farsi sopraffare dalla vergogna e dal peso, anche psicologico, della disoccupazione.

"Per fortuna qualche amico, ogni tanto, mi trova qualche giornata. Ma anche loro sono appesi a un filo perché, per vendere, devono fare prezzi stracciati. E tra un montaggio di una piscina e il cambio di un telo in un'altra, qualcosa riesco a racimolare per fare un pasto al giorno ma non riesco a sostenere la casa. Potrei andare alla mensa della Caritas ma ancora non riesco e guardi che non è per orgoglio ma... non so, è ancora presto".

Crisi edilizia

E' un fiume in piena, forse pensa di essere in compagnia di un suo amico d'infanzia che non vedeva da tanti anni e col quale può confidarsi e sfogarsi, finalmente. Vista l'età, in effetti, avremmo potuto essere stati compagni di marachelle, lui è più giovane di me di soli due anni. Ci fumiamo le nostre sigarette e proseguiamo, lui a parlare e io prevalentemente ad ascoltare.

Di quest'uomo, più passano i minuti,  più ammiro la tenera solidità, la pacatezza e i visibili tentativi di non impietosire, anche se a volte la voce gli trema e lo sguardo si abbassa in segno di vergogna. Ciononostante parla e si confida.

E' strano ma mi sento sempre più "amico" di questo che potrebbe essere veramente stato un mio compagno di scorribande infantili consumate in quella periferia Est di Parma che tanto mi ricordava la Via Gluck di Celentano.

L'ora dell'appuntamento è scattata e devo salutare questo nuovo amico e con un sorriso sincero, finalmente, gli auguro in bocca al lupo e gli offro la mia scorta di sigarette "a titolo di solidarietà tra fumatori" allungando il braccio alla cui estremità c'è il pacchetto bianco e blu con la scritta "nuoce gravemente alla salute".

Lui mi guarda con gli occhi di un bambino che riceve il più bel regalo di Natale, non ha parole e gli esce solo un "Grazie ma..." e, dopo la sospensione interrotta dal mio "per così poco non deve nemmeno ringraziare", lui con gli occhi lucidi aggiunge "spero di incontrarla ancora in uno stato diverso. Grazie di tutto".

Lo saluto e faccio per riprendere la direzione di vicolo Politi quando mi sento richiamare, "Signore, io mi chiamo Fabrizio e lei?", "Lamberto" gli rispondo tornando sui mie passi e, allungandogli nuovamente la mano destra mentre la sinistra si appoggia sulla sua spalla destra ricambio il suo sorriso, e gli dico, credendoci veramente "Forza che un colpo di fortuna non può non passare da lei".

Ci salutiamo definitivamente ma non posso andare diretto all'incontro perché, nel frattempo, nascosto alla vista di Fabrizio, gli occhi si sono gonfiati anche a me accompagnandosi a quella strana sensazione di formicolio che viene alle guance quando si cerca di trattenere le lacrime.

Mi viene da pensare da quanto tempo quel grand'uomo di Fabrizio sia orfano di coccole, o almeno di parole di stima, ma ricchissimo di preoccupazioni e di paure inconfessabili. Tutte le mattine, probabilmente, gli si alza il sipario del dramma e la speranza, immagino, è che giunga rapidamente la sera per addormentarsi sognando che l'indomani sia diverso dall'oggi.

In bocca al lupo Fabrizio, so che non leggerai mai quest'articolo perché troppo occupato a scorrere gli annunci di lavoro pubblicati dalla Gazzetta di Parma sfogliata, gratuitamente, al bar.

In bocca al lupo ai tanti "Fabrizio" che, in silenzio, soffrono la disoccupazione in religiosa solitudine mentre, nella ricerca ossessiva del lavoro, cercano di mettere al riparo la propria dignità.

Una giornata di lavoro, solo una giornata di lavoro, può fare il miracolo!

PR bar Boito

Pubblicato in Lavoro Emilia

Dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.30. Interessati i Centri per l'Impiego di Parma, Fidenza, Langhirano, Borgotaro, l'Agenzia per il Lavoro di Fornovo e il Servizio Inserimento Lavorativo.

Parma, 27 luglio 2015 –

La Provincia di Parma comunica che, per tutto il mese di agosto, i Centri per l'Impiego effettueranno l'apertura al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30. Interessati i Centri per l'Impiego di Parma, Fidenza, Langhirano, Borgotaro, l'Agenzia per il Lavoro di Fornovo e il Servizio Inserimento Lavorativo Disabili.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato una nota di chiarimento relativa ai dispositivi di ancoraggio per la protezione contro le cadute dall'alto. -

Parma, 27 luglio 2015 -

In risposta alle numerose richieste di spiegazioni, come specifica la circolare, riguardanti l'utilizzo, durante l'esecuzione dei lavori in quota, dei dispositivi di ancoraggio a cui vengono collegati i sottosistemi per la protezione contro le cadute dall'alto, il Ministero, in accordo con il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, sentito l'INAIL, precisa che esistono due tipologie di dispositivi distinguendoli in dispositivi di protezione individuale, che sono quelli che seguono il lavoratore e non sono installati in maniera permanente nelle opere di costruzione, e i dispositivi installati nelle opere stesse, che hanno la caratteristica di essere fissi e non trasportabili, ovvero, quei dispositivi e sistemi che non seguono il lavoratore alla fine del lavoro ma restano attaccati alla struttura.

I primi sono portati in loco e messi in opera dal lavoratore e sono rimossi al termine del lavoro dal lavoratore stesso. I secondi invece, "destinati ad essere installati permanentemente in opere di costruzione sono da considerare prodotti da costruzione e come tali rientrano nel campo di applicazione del Regolamento UE n.305/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 marzo 201 che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio."

Fonte: Polistudio Azienda Sicurezza sul Lavoro

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia
Martedì, 21 Luglio 2015 17:27

Kale di Borgo Taro: trovata intesa in Regione

Stabilimento di Borgo Taro del Gruppo Kale: stop alla mobilità e avvio della cassa integrazione in deroga. -

Bologna, 21 luglio 2015 –

Ritiro della procedura di mobilità e firma della richiesta di Cassa integrazione in deroga per i prossimi 5 mesi che potrà interessare un massimo di 120 lavoratori, operai e impiegati. E' il risultato raggiunto al tavolo istituzionale per la crisi dello stabilimento Kale di Borgo Val di Taro (Parma), riunito oggi nella sede della Regione, dopo gli incontri dello scorso 8 giugno sempre a Bologna e in sede aziendale il 15 luglio.

Al tavolo, oltre la Regione Emilia-Romagna, erano presenti i rappresentanti del Comune di Borgotaro e i rappresentanti sindacali di categoria e dei lavoratori nonché della direzione aziendale di Kale Italia srl.

"Significativo e non scontato il risultato dell'intesa", sottolinea l'assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi. "Importanti sono stati il ruolo e il lavoro congiunto delle istituzioni locali e del Governo, che hanno sollecitato anche la proprietà turca affinché rivedesse la sua posizione e si arrivasse a salvaguardare sia l'occupazione sia un sito produttivo molto importante per il territorio. Fondamentale inoltre il ruolo delle organizzazioni sindacali e delle Rsu che, con la direzione aziendale, hanno posto le basi per l'accordo. L'auspicio ora è che questi mesi siano utili all'individuazione di soluzioni idonee per la ripresa della produzione e al rilancio dello stabilimento di Borgo Val di Taro".

Pubblicato in Cronaca Parma