Giovedì, 22 Ottobre 2020 06:43

I consulenti del lavoro e le assicurazioni RC professionali In evidenza

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I consulenti del lavoro che sottoscrivono una polizza assicurativa di responsabilità civile professionale sono tutelati rispetto a eventuali richieste di risarcimento

che potrebbero essere avanzate da terzi per negligenze, omissioni o errori compiuti nell’esercizio della professione. La sottoscrizione di questa assicurazione è prevista dalla legge ed è obbligatoria in base alla normativa del DL 138 del 13 agosto del 2011. All’interno della polizza sono comprese non solo tutte le richieste di risarcimento che possono essere avanzate dai clienti, ma anche la tutela legale, fino alla soglia del 25% del massimale, in sede civile. Inoltre la polizza include gli infortuni dei dipendenti e dei collaboratori.

Chi deve sottoscrivere la polizza

Questo sito fornisce tutte le informazioni utili per chi deve stipulare la polizza RC consulente del lavoro, che copre la perdita di documenti, la trattazione del contenzioso tributario, la conduzione dei locali, la trasmissione dei dati in modalità telematica, l’RCO, il curatore, il mediatore per la conciliazione delle controverse, l’operatore dei collaboratori e dei dipendenti, le fusioni e le acquisizioni. Ovviamente, è sempre opportuno verificare che tali garanzie siano specificate nel contratto e richiamate in polizza. La RC professionale può essere richiesta non solo da un consulente del lavoro che opera in proprio, ma anche da uno studio associato.

La retroattività

Nella maggior parte dei casi le polizze che vengono messe a disposizione comprendono una retroattività di almeno due anni, se non di più. Inoltre è possibile prolungare questo periodo, pagando un sovrappremio, in modo da renderlo illimitato. Come sempre, vale la pena di verificare con la massima attenzione tutte le indicazioni riportate nel fascicolo informativo per conoscere gli importi riguardanti le estensioni e la durata del periodo di retroattività.

Il principio del claims made

Il principio del claims made è quello in base al quale viene prestata la copertura assicurativa. Esso consiste nella copertura dei danni che possono derivare dalle richieste di risarcimento che provengono da terzi nei confronti del soggetto assicurato per la prima volta e che vengono notificate alla compagnia durante il periodo di validità della polizza, a condizione che le richieste in questione riguardino un atto illecito che sia stato compiuto nell’esercizio della professione di consulente del lavoro e di cui la persona sia responsabile a livello civile.

Le estensioni possibili

Ogni consulente del lavoro ha la possibilità di personalizzare la propria polizza assicurativa con un vasto assortimento di estensioni: per esempio quella relativa al visto leggero (cioè il visto di conformità) e al visto pesante, ma anche quella per l’attività di libera docenza. Inoltre, vale la pena di menzionare l’estensione all’attività di perito del tribunale, l’estensione alle funzioni di revisore contabile di società e l’estensione a funzioni svolte di fronte alle commissioni tributarie. Ma non è ancora tutto, perché ci sono anche le estensioni alle funzioni di amministrazione per i membri dei consigli di amministrazione e le estensioni alle attività di gestione contabile e di consulenza fiscale che i soggetti assicurati svolgono per conto dei CAF, i Centri di Assistenza Fiscale.

Cosa si deve fare per rinnovare la polizza

La durata di una polizza di responsabilità civile professionale per un consulente del lavoro è annuale. In alcuni casi è garantito il tacito rinnovo, mentre in altri il rinnovo automatico non è previsto. Di conseguenza, nei giorni che precedono la data di scadenza della polizza, il soggetto assicurato può essere contattato da un consulente in modo da poter procedere al rinnovo in maniera rapida. Come sempre, è utile leggere con cura e attenzione tutte le condizioni contrattuali che riguardano la polizza per saperne di più.

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