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Il presidente Osservatorio Vino, Zonin: "Evoluzione passa da organizzazione, competenza, sistema. Osservatorio con Vinitaly è strumento ancora più strategico per aziende, in Italia e all'Estero". Il direttore generale di VeronaFiere, Mantovani: "Osservatorio è risposta concreta per sviluppare business. Insieme a Vinitaly, voce univoca, autorevole e internazionale".

Verona, 11 aprile 2016 – "Abbiamo voluto rendere omaggio a questa 50a edizione di Vinitaly con un convegno che ripercorresse gli ultimi 50 anni del vigneto Italia, analizzandolo sotto differenti punti di vista con gli approfondimenti dei partner dell'Osservatorio del Vino: ISMEA, Wine Monitor, SDA Bocconi, CREA Viticoltura Enologia. Un'analisi che ha sottolineato come il mondo del nostro vino si sia evoluto, investendo in qualità e concentrando la produzione nelle aree più vocate proprio per valorizzare al meglio un prodotto che sempre più è riconosciuto all'estero come ambasciatore d'eccellenza".

Con queste parole Domenico Zonin, presidente dell'Osservatorio del Vino, interviene al Convegno dal titolo: "Cantine e vigneti, consumi e mercati: cinquant'anni di storia del vino italiano", organizzato oggi dall'Osservatorio e da Veronafiere presso la Sala Conferenze dello Stand Mipaaf. Dopo i saluti introduttivi di Domenico Zonin, di Giovanni Mantovani, Direttore Generale Veronafiere, Raffaele Borriello, Direttore Generale Ismea, sono intervenuti: Fabio del Bravo di Ismea, Andrea Rea di SDA-Bocconi, Denis Pantini di Wine Monitor Nomisma e Diego Tomasi di CREA - Viticoltura Enologia. I partner dell'Osservatorio hanno messo a fuoco diversi aspetti dell'evoluzione-rivoluzione del vino italiano: dalla trasformazione della geografia produttiva, che ha visto cambiare radicalmente la tipologia dei vitigni coltivati nel nostro Paese, all'analisi di come è cambiato il marketing del vino delle imprese italiane per arrivare a capire come sono evoluti stili di consumo e strategie distributive. Un cammino di successo che ha portato il vino italiano da commodity a specialty.

"Ora ci aspettano altri cinquant'anni di sviluppo – aggiunge il presidente Zonin - nei quali grazie all'Osservatorio del Vino e ai suoi partner potremo essere più puntuali e tempestivi nell'orientare le nostre aziende con dati certi e letture approfondite, per studiare strategie aziendali e attività istituzionali aderenti alle necessità del nostro mondo con l'obiettivo di affrontare il mercato senza doverlo subire come, purtroppo, ancora in qualche caso avviene. A tal proposito – conclude Domenico Zonin - siamo lieti di annunciare oggi un nuovo agreement che ci consentirà di essere ancora più efficaci. Verona Fiere, con Vinitaly, entra a pieno titolo tra i partner dell'Osservatorio del Vino. Da un lato, quindi, avremo l'Osservatorio quale primo e unico punto di riferimento istituzionale per la raccolta, l'analisi, il commento e la diffusione dei dati statistici del settore vitivinicolo, sia sul fronte produttivo che su quello dei mercati interno e internazionale. Dall'altro, con Vinitaly, potremo contare su uno strumento di estrema utilità ed efficacia per l'internazionalizzazione delle nostre aziende che avrà a disposizione dati certi per definire le migliori strategie da mettere a disposizione del vigneto Italia".

"La firma di oggi, nel contesto di questo storico 50° Vinitaly, costituisce un ulteriore passo in avanti nel gioco di squadra per far crescere il nostro sistema vitivinicolo nazionale – commenta Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –. Il premier Renzi ha indicato l'obiettivo di 7,5 miliardi di export nel 2020. Per raggiungerlo, alle aziende del vino servono strumenti sempre nuovi ed efficaci. Vinitaly da 50 anni rappresenta la piattaforma di promozione all'estero per eccellenza. Ma per sviluppare il proprio business servono anche statistiche e dati di mercato sempre aggiornati. L'Osservatorio del Vino promosso da UIV in questo senso costituisce una risposta concreta. E da oggi può contare anche sulla partnership di Vinitaly, aprendo una finestra di monitoraggio permanente sul comparto che ci aiuterà ad orientare le attività e le strategie a favore del vino italiano, con una voce univoca, autorevole ed internazionale".

Domenica, 17 Aprile 2016 10:00

Vino, e piattaforme digitali

Vinitaly e Cina, Danese: "Il futuro viaggerà anche su piattaforme digitali". Mantovani: "Veronafiere in Cina da 20 anni con azioni di promozione"

Verona, 11 aprile 2016. «Non possiamo non condividere la posizione del premier Matteo Renzi e del fondatore del portale di e-commerce Alibaba, Jack Ma, perché il futuro viaggerà anche sulle piattaforme digitali. Veronafiere, infatti, è stata tra i primi con la sua piattaforma Vinitaly Wine Club a promuovere online le vendite delle migliori etichette italiane e siamo fermamente convinti che i margini di crescita per il nostro agroalimentare – e per il vino in particolare – siano piuttosto ampi»

Così ha commentato il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, al termine dell'incontro – moderato dal direttore di Repubblica, Mario Calabresi e organizzato dal ministero delle Politiche agricole – fra il presidente del consiglio italiano, Matteo Renzi, e l'imprenditore cinese Jack Ma. «La sfida si gioca su due fronti – ha proseguito Danese – sul piano della tutela del Made in Italy e sulla promozione, attraverso azioni coordinate per spiegare la peculiarità del vino italiano. E una giornata del vino pianificata per il 9 settembre mi sembra un'idea interessante».

Secondo i dati Istat, nel 2015 l'Italia ha esportato vino in Cina per un controvalore di circa 90 milioni di euro, con una crescita pari al 18% rispetto all'anno precedente. Dal punto di vista quantitativo, invece, l'aumento è stato del 5,5 per cento.

«Si tratta di uno scenario che Veronafiere segue con attenzione – ha specificato il direttore generale, Giovanni Mantovani – presidiando il mercato cinese da 20 anni, attraverso iniziative promozionali e di accompagnamento di aziende vitivinicole italiane, senza dimenticare le attività di formazione della VIA-Vinitaly International Academy, che mirano a far conoscere la biodiversità dei vitigni italiani ai consumatori e agli importatori cinesi e che stanno riscuotendo notevole interesse».

(FotoCrediti ©FotoEnnevi_Veronafiere)

Domenica, 17 Aprile 2016 09:53

Vino e cooperazione

Mercuri (Alleanza cooperative): Ringraziamo il Presidente Mattarella per avere ricordato il ruolo della cooperazione

Vinitaly - Verona, 10 aprile 2016. "Non si può che apprezzare quanto detto dal Presidente della Repubblica nel suo intervento dedicato al vino in occasione dell'inaugurazione del 50° Vinitaly. E agli apprezzamenti si aggiungono i ringraziamenti per aver ricordato come 'le strutture cooperative realizzino oltre la metà del prodotto enologico italiano'". Lo ha detto al Vinitaly il presidente di Alleanza delle Cooperative – settore agroalimentare, Giorgio Mercuri. "Il Presidente Mattarella – ha proseguito Mercuri - ha ricordato che la storia del vino 'dimostra l'interdipendenza positiva tra produzioni e rafforzamento delle reti sociali'. Paradigmi, questi, che rappresentano i capisaldi della cooperazione"..

Domenica, 17 Aprile 2016 09:18

Il Premio Angelo Betti per il 50esimo di Vinitaly

Il Premio, che dal 1973 viene riconosciuto su base regionale a coloro che abbiano contribuito e sostenuto il progresso qualitativo dell'enologia italiana, viene intitolato da quest'anno ad Angelo Betti, ideatore di Vinitaly negli anni '60. Per i premiati fotografia con il Presidente della Repubblica Mattarella, che oggi ha inaugurato il 50° Vinitaly

Verona, 10 aprile 2016 – Nell'anno della sua cinquantesima edizione, Vinitaly (Veronafiere 10-13 aprile 2016, (www.vinitaly.com) celebra questo importante traguardo intitolando al suo ideatore, Angelo Betti, il Premio "Benemeriti della Vitivinicoltura Italiana". Già Premio Cangrande, il riconoscimento, anch'esso ideato da Betti, viene assegnato fin dal 1973 ai grandi interpreti del mondo enologico italiano.
Nella seconda metà degli anni '60, quando prese vita l'idea di realizzare una fiera esclusivamente dedicata al vino, Angelo Betti era capo ufficio stampa e responsabile nuovi progetti di Veronafiere, successivamente ne divenne anche segretario generale.
«Quella di Angelo Betti fu una vera e propria intuizione che anticipava i tempi – dichiara Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –. Non tutti in quel momento storico capirono l'importanza del progetto e del nome scelto, ma Betti fu perseverante nella sua visione, tanto che Vinitaly diventò subito un punto di riferimento internazionale, che si è consolidato nel corso di cinquanta edizioni».
Il Premio "Benemeriti della Vitivinicoltura" è un prestigioso riconoscimento che viene assegnato seguendo le indicazioni degli Assessorati regionali all'agricoltura; a loro il compito di segnalare coloro che, con la propria attività professionale o imprenditoriale, abbiano contribuito e sostenuto il progresso qualitativo della produzione viticola ed enologica della propria regione e del proprio Paese. Consegnato tradizionalmente durante l'inaugurazione di Vinitaly, nel 1990 venne assegnato per la Regione Veneto anche allo stesso Angelo Betti. → Scarica la foto di Angelo Betti, premiato dalla Regione nel 1990.

Per il 50° Vinitaly, le insegne del Premio Angelo Betti vengono attribuite a: Francesco Paolo Valentini (Abruzzo); Tenuta Parco dei Monaci di Rosa Padula (Basilicata); Carmine Maio (Calabria); Azienda Agricola San Salvatore 1988 (Campania); Alessandro Morini (Emilia-Romagna); Flavio Basilicata (Friuli Venezia Giulia); Azienda "Agricoltura Capodarco" (Lazio); Azienda Agricola "Cognata Gionata" (Liguria); Cristina Cerri Comi (Lombardia); Cantina Terracruda (Marche); Loredana Dragani (Molise); Franco Roero (Piemonte); Paolo Foradori (Provincia Autonoma di Bolzano); Anselmo Martini (Provincia Autonoma di Trento); Gianfelice d'Alfonso del Sordo (Puglia); Cantina Sociale Dorgali (Sardegna); Leonardo Taschetta (Sicilia); Gabriele Da Prato (Toscana); Filippo Peppucci (Umbria); Stefano Celi (Valle d'Aosta); Gianni Borin (Veneto).
I nomi di questi professionisti ed imprenditori premiati vanno ad arricchire un Albo d'Oro composto da personalità che hanno fortemente contribuito alla crescita del sistema viticolo ed enologico italiano, tanto da farne un modello di riferimento internazionale.

Per i premiati foto con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha inaugurato la cinquantesima edizione di Vinitaly. Benemeriti con il Presidente Mattarella (©FotoEnnevi_Veronafiere)

 

Danese: a Vinitaly Business e relazioni politiche internazionali. Il Forum è stato organizzato dal Ministero italiano delle Politiche agricole e ha visto la presenza, accanto al ministro Maurizio Martina e al viceministro Andrea Olivero.

Verona, 13 aprile 2016. «Vinitaly si conferma una fiera internazionale dove, accanto al business, si definiscono le linee politiche italiane e si discutono ad alto livello i progetti europei; segno che il futuro del vino passa sempre più da Verona».

Lo dice il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, a margine dello European Forum of wine-producing Countries, il Forum dei ministeri dell'Agricoltura dei principali paesi europei produttori di vino, convocato dal ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina.

«Dopo l'inaugurazione di Vinitaly da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ringraziamo per il tributo che ha voluto riconoscere a questi primi 50 anni di attività e la presenza del presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ci ha onorato – prosegue Danese – grazie all'intenso lavoro del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, la rassegna di Verona è stata teatro di un altro evento di grande profilo istituzionale, segno del prestigio internazionale di cui gode Vinitaly e il comparto vitivinicolo italiano».

Positiva, per il presidente Danese, l'individuazione del Forum internazionale – che ha rappresentato oltre l'80% dei produttori europei - di «elementi chiave per il futuro, come la semplificazione, la competitività e la qualità, aspetti sui quali Vinitaly da tempo pone l'attenzione per affrontare sia il mercato interno che la sfida dell'internazionalizzazione».

Il Forum è stato organizzato dal Ministero italiano delle Politiche agricole e ha visto la presenza, accanto al ministro Maurizio Martina e al viceministro Andrea Olivero, di ministri e delegati da Francia, Portogallo, Spagna, Slovenia, Ungheria, insieme a Paolo De Castro in rappresentanza del Parlamento europeo.
(Fonte Veronafiere)

Domenica, 17 Aprile 2016 08:39

Vinitaly 2016: il bilancio dell'Emilia Romagna

Molti gli aspetti positivi, ne parlano Presidente e Direttore di Enoteca Regionale. «Sono molti gli aspetti positivi che abbiamo riscontrato in questo 50esimo Vinitaly.

Quello che però ci preme sottolineare particolarmente è la grande affluenza che abbiamo riscontrato, nonostante la nuova politica di accesso all'evento stabilita da Verona Fiere. Mentre prima si poteva pensare che il Padiglione 1 Emilia Romagna fosse frequentato, oltre che per il business, per la grande accoglienza e l'ospitalità, che certo non sono mancate, quest'anno abbiamo avuto la conferma che è alto l'interesse per i nostri vini anche da parte degli addetti al settore che per tutte e 4 le giornate hanno affollato il Padiglione 1. Conferma che ci è arrivata anche dai 200 produttori presenti, tutti unanimi a sottolineare il successo ottenuto», commenta a caldo Pierluigi Sciolette, Presidente di Enoteca Regionale, in chiusura della manifestazione italiana fra le più importanti a livello internazionale per il settore vino. «L'Emilia Romagna è una delle poche regioni italiane ad avere all'interno del Vinitaly un'identità e un'idea di insieme. Riusciamo ad avere sotto uno stesso "tetto" piccole, medie e grandi imprese, gruppi privati e cooperative: siamo una regione che fa sistema e, insieme, raggiungiamo traguardi importanti».

Conclude Sciolette: «Nell'organizzazione abbiamo avuto attenzione per il territorio, il vino e il food nel suo insieme, attraverso lo slogan della "via Emilia, dal 187 A.C. un viaggio nel buon gusto" che accompagna e unisce tutte le entità enogastronomiche, e non solo, della nostra regione, da Rimini a Piacenza, passando per il ferrarese».

Per dare la dimensione del successo, ma anche del grande lavoro che prende vita all'interno del Padiglione 1, il Direttore di Enoteca Regionale, Ambrogio Manzi, racconta: «è una macchina organizzativa importante quella del nostro Vinitaly, con 500 vini nei 7 banchi d'assaggio, tante iniziative in programma nei vari stand nell'area eventi (tra le quali la presentazione dall'App "Via Emilia Wine & Food", con l'intervento dell'Assessore regionale all'Agricoltura Simona Caselli), moltissime le degustazioni tutte fatte in modo professionale con un'attenzione minuziosa anche ai dettagli, come la fornitura di ghiaccio (in 4 giorni ne sono stati distribuiti circa 40 quintali!), di spumantiere personalizzate, bicchieri sempre perfetti. L'Emilia Romagna è l'unica a dare l'opportunità agli espositori di fare incontri di lavoro all'interno del proprio ristorante (che "sfornava" circa 350 coperti al giorno)».

Prosegue Manzi: «C'è un grande lavoro già prima dell'apertura della fiera: abbiamo 1000 persone da gestire tra addetti ai lavori e aziende, 30 persone dedicate ai 15.000 bicchieri, 40 persone dedicate al ristorante, 20 sommelier addetti alle degustazione e ai banchi d'assaggio, oltre a quelli presenti nelle singole aziende, un ufficio comunicazione dedicato al Vinitaly composta da 10 persone tra giornalisti, blogger, operatori TV, un ufficio segreteria permanente di 6 persone. Numeri che sottolineano la complessità di questo grande evento»
(fonte Regione Emilia Romagna - enoteca emilia romagna)

Giovedì, 14 Aprile 2016 10:30

50° Vinitaly, vinta la sfida della qualità

Ha chiuso ieri a Verona, dopo quattro giorni, la 50ª edizione del Salone dedicato a vini e distillati. 130.000 operatori, dei quali 50mila da 140 Paesi esteri con 28.000 top buyer accreditati. Bene anche il fuori salone con 29mila presenze.

Nella top ten dei buyer esteri in crescita Stati Uniti (+25%), Germania (+11%), Regno Unito (+18%), Francia (+29%), Canada (+30%), Cina (+130%), Giappone (+ 21%), Paesi del Nord Europa (+8%), Paesi Bassi (+24%) e Russia (+18 per cento).

Verona, 14 aprile 2016 – In crescita buyer e affari, con visitatori sempre più qualificati. È la cifra di Vinitaly 2016 che chiude oggi con 130mila operatori da 140 nazioni e ha visto superare lo storico record di 100mila metri quadrati netti espositivi, prima rassegna al mondo per superficie con più 4.100 espositori da più di 30 Paesi. Quasi 50mila le presenze straniere, con 28mila buyer accreditati dai mercati internazionali in aumento del 23% rispetto al 2015, grazie al potenziamento delle attività di incoming di Vinitaly e del Piano di promozione straordinaria del Made in Italy ( www.vinitaly.it ).

Il fuori salone Vinitaly and the City ha registrato 29mila presenze, interpretando la strategia di diversificazione dell'offerta per gli operatori professionali a Vinitaly, da quella rivolta ai wine lover, appassionati e giovani con degustazioni, spettacoli ed eventi culturali nelle piazze del centro storico di Verona.

«L'obiettivo era quello di dare un segnale chiaro alle aziende espositrici e ai visitatori, per fare in modo che la 50ª edizione di Vinitaly fosse quella che proiettava la rassegna nei prossimi cinquant'anni – commenta il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese –. L'aver saputo mantenere la parola data e creare un format che ha soddisfatto in pieno le attese, sia per il wine business in fiera sia per il wine festival in città, con una edizione di Vinitaly and the City dai grandi numeri, è motivo di orgoglio e di impegno per migliorare ulteriormente il prossimo anno».
«Questa edizione è stata l'occasione, inoltre, per celebrare la storia di una manifestazione che da 50 anni promuove nel mondo il vino italiano e la sua cultura – continua Danese –. Per la prima volta, infatti, un Capo dello Stato ha inaugurato ufficialmente Vinitaly. Il Presidente Mattarella ha ricordato la funzione del Vinitaly quale "vettore e simbolo della qualità vitivinicola italiana, apprezzata nel mondo", nell'ambito di un progetto di "internalizzazione e sostegno dell'export verso nuove aree di consumo"».

Vinitaly 2016 ha ricevuto lunedì la visita anche del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha discusso degli sviluppi delle vendite digitali del vino, insieme a Jack Ma, fondatore di Alibaba, il colosso dell'e-commerce cinese che proprio da Verona ha lanciato il 9 settembre la Giornata del vino in Cina. Con loro anche il ministro alle Politiche agricole Maurizio Martina, che nella giornata conclusiva ha organizzato in fiera il Forum dei ministeri europei dei principali paesi a vocazione vinicola.

«Da questa edizione emergono segnali interessanti sia dall'estero che dal mercato interno – spiega il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani – confermando la capacità del Salone di interpretare le tendenze, mettere a frutto il lavoro di internazionalizzazione e capitalizzare esperienze importanti, come la realizzazione del Padiglione del Vino ad Expo 2015. In particolare, a questo Vinitaly, aumentano in modo significativo, ed in ordine di rilevanza quantitativa delle presenze, i buyer da Stati Uniti (+25%), Germania (+11%), Regno Unito (+18%), Francia (+29%), Canada (+30%), Cina (+130%), Giappone (+ 21%), Paesi del Nord Europa (+8%), Paesi Bassi (+24%) e Russia (+18 per cento). Dati positivi anche dal fronte interno, con gli operatori dal Centro e Sud Italia cresciuti mediamente del 15 per cento».
Nei quattro giorni, oltre agli incontri b2b, si sono tenuti più di 300 appuntamenti tra convegni, seminari, incontri di formazione sul mondo del vino. In primo piano, come ogni anno, le esclusive degustazioni, tra cui quella della Vinitaly International Academy che ha ricordato la figura di Giacomo Tachis, uno dei più grandi enologi italiani recentemente scomparso,


In contemporanea a Vinitaly, si sono svolte come ogni anno, Sol&Agrifood, la manifestazione di Veronafiere sull'agroalimentare di qualità ( www.solagrifood.com ), ed Enolitech, rassegna su accessori e tecnologie per la filiera oleicola e vitivinicola (www.enolitech.it).
Sono stati 2.357 i giornalisti accrediti da 47 nazioni che hanno seguito la manifestazione.

La 51ª edizione di Vinitaly è in programma dal 9 al 12 aprile 2017.

Mercoledì, 13 Aprile 2016 17:02

Dalla Svizzera con amore

Non è propriamente un piatto di stagione e tantomeno a basso contenuto calorico, d'altronde il cibo da degustare magari con un buon abbinamento di vino è privo di preconcetti!

Di Cecilia Novembri

Montagne, laghi, orologi.
Questo è quello che salta in mente pensando alla Svizzera, ma esiste anche un'arte culinaria e di vinificazione, limitata ma di nicchia e di qualità.

svizzera viaggi cucina fonduta rid

Un caposaldo dell'edonismo culinario è la Fondue, che più che una ricetta viene considerato un rito conviviale!
Nasce come piatto di recupero del comparto lattiero-caseario, attività prevalente delle comunità alpine occidentali, viene quindi collocata inizialmente in ambito cittadino e borghese, per diventare piatto alla moda chic e informale solo negli anni Cinquanta/Sessanta, sull'onda dei primi flussi turistici e del boom degli sport invernali in zona.

La materia prima è un misto di formaggi duri, fusi in una casseruola calda chiamata caquelon, la cottura è rapida alla quale dovrà provvedere ciascuno dei commensali riuniti a tavola, munito di apposita forchetta con la quale attingere a turno dal recipiente centrale posto su fornello.

svizzera viaggi cucina fonduta 2

Oggi è l'Emmental il formaggio più utilizzato, ma tutte le tipologie svizzere si prestano bene, al punto che diversi cantoni rivendicano, per distinguersi, una propria Fondue: oltre alla Savoyarde classica, troviamo la Fribourgeoise a base di Vacherin, la Neuchâteloise metà Gruyère e metà Emmental, l'Appenzeller al 100% del formaggio omonimo, mentre nella Svizzera centrale si usa 1/3 ciascuno di Gruyère, Emmental e Sbrinz.
Nel Vallese si usa il locale Raclette, che viene direttamente "raschiato" dalla forma ("raclé", da cui il nome) su una fonte di calore, che subito lo fa fondere.

Per accompagnare questo piatto, che rallegra le giornate fredde e grigie, un buon bicchiere di Fendant del Valais, una bella freschezza, con aromi di glicine e frutta bianca. Ha una struttura elegante con note floreali a sfumature di frutta bianca, buccia d'arancia e di limone. Il corpo è morbido ed equilibrato. Se si vuole provare un'alternativa made in Italy un ottimo Verdicchio dei Castelli di Jesi sicuramente non deluderà!

svizzera viaggi cucina fonduta vino

Cronachemaceratesi.it – myswissroom.com – mondovino.ch – castelwine.com

La cooperativa è il primo produttore modenese di vino a ottenere il certificato Viva. La cooperativa vitivinicola aderente a Confcooperative Modena è il primo produttore modenese di vino a ottenere questa certificazione, nata nel 2011 dal ministero dell'Ambiente come progetto nazionale pilota allo scopo di misurare e migliorare le performances di sostenibilità della filiera vite-vino.

Parma, 13 aprile 2016

La Cantina Settecani di Castelvetro ha ricevuto ieri al Vinitaly la certificazione Viva Sustainable Wine, che valuta l'impatto della vitivinicoltura sull'ambiente.
La cooperativa vitivinicola aderente a Confcooperative Modena è il primo produttore modenese di vino a ottenere questa certificazione, nata nel 2011 dal ministero dell'Ambiente come progetto nazionale pilota allo scopo di misurare e migliorare le performances di sostenibilità della filiera vite-vino.
Sono 23 finora i produttori italiani che hanno sottoposto il loro processo produttivo a una valutazione dell'impronta ambientale dal campo al consumo.

Grazie all'individuazione di quattro indicatori (aria, acqua, territorio e vigneto) e accompagnati dai relativi disciplinari, la Cantina Settecani – secondo produttore di Lambrusco ad aderire al progetto - ha potuto misurare l'impatto della sua produzione in termini di sostenibilità e intraprendere, su base volontaria, un percorso di miglioramento.

«Siamo molto soddisfatti per aver raggiunto questo risultato, frutto del lavoro iniziato due anni fa – dichiara il presidente della Cantina Settecani Paolo Martinelli – In questo periodo sei aziende socie, e la stessa nostra cantina, hanno privilegiato l'acquisto di materie prime locali, la coltivazione di uve di collina, l'utilizzo di acqua piovana e l'adozione di buone pratiche agricole per proporre un nuovo prodotto, che si chiamerà "7bolle" e sarà un Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Dop spumantizzato che esalterà il legame sempre più stretto con il territorio.

Aderendo al progetto Viva - continua Martinelli - pensiamo di ottenere vantaggi economici e di immagine. I valori ambientali associati a un prodotto, infatti, aiutano la competitività nel mercato nazionale e, soprattutto, internazionale. Inoltre le misure per la riduzione di gas serra e dei consumi idrici prevedono interventi di efficienza energetica e rinnovamento tecnologico in grado di attenuare non solo l'impatto dell'azienda vitivinicola sull'ambiente, ma anche di abbassare i costi di produzione e lo spreco di risorse. Il lavoro svolto, verificato da un ente terzo indipendente, viene riconosciuto dalla distribuzione e dai consumatori a livello internazionale, permettendo, oltre all'accesso a incentivi e bandi, di concorrere su mercati esteri molto attenti alle questioni ambientali.
Infine – conclude il presidente della Cantina Settecani - la divulgazione dei dati contribuisce a sensibilizzare il consumatore e orientare le sue scelte in modo consapevole».

I dati ottenuti sono accessibili grazie all'etichetta del ministero che rimanda con il suo Qr code a una pagina web dedicata, contenente la descrizione approfondita del prodotto, valori numerici e grafici. L'etichetta rappresenta, dunque, uno strumento trasparente sulla performance ambientale dell'azienda produttrice del vino e dà conto sia dei risultati attuali che del percorso compiuto dall'azienda nel tempo.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Martedì, 12 Aprile 2016 11:58

Parma: in arrivo la Festa del Vino e dei Sapori

Sabato 16 e domenica 17 aprile degustazioni e acquisti negli stand di 16 cantine provenienti da tutta Italia, in compagnia di specialità gastronomiche e street food di qualità.

Parma, 12 aprile 2016

Sabato 16 e domenica 17 aprile Piazza Ghiaia diventa "Il Cantiniere del Gusto": degustazioni e acquisti negli stand di 16 cantine di tutta Italia, in compagnia di specialità gastronomiche e street food di qualità. I protagonisti di questa particolarissima Festa del Vino e dei Sapori – promossa da PromoGhiaia con il patrocinio del Comune di Parma e organizzata da Rebus Eventi – sono produttori vinicoli provenienti da tutto lo Stivale: dalle campagne del Veneto ai Colli Piacentini o di Canossa, dalle pendici della Maremma alle dolci colline del Conero, per arrivare ai vigneti accarezzati dal mare e dal sole di Sicilia.

Sabato dalle 17 alle 24 e domenica dalle 9 alle 23 i Maestri del Vino italiano proporranno presso i loro stand degustazioni e acquisti di oltre 80 etichette; in particolare il pubblico avrà la possibilità di comprare presso l'Infopoint della manifestazione un kit degustazione composto da calice di vetro e una tracolla porta-bicchiere personalizzati, grazie al quale potrà godere di una serie di assaggi gratuiti agli stand che partecipano all'evento.

Completano l'offerta della manifestazione una mostra-mercato gastronomica (con specialità regionali come prodotti al tartufo, caramelle gommose, liquirizia, riso e cosmetica a base di riso, olio, formaggi, confetture, bombardino e grappe trentine, golosissime torte, frutta esotica, pasta di mandorle e altro ancora) ma soprattutto le proposte dello street food.

I food truck, i coloratissimi furgoncini-cucina diventati icona dello street food in tutto il mondo, saranno infatti all'opera per produrre golosità da gustare passeggiando tra un banco e l'altro oppure comodamente seduti ai tavolo degli stand. Per fare qualche esempio: panini gourmet con ingredienti DOP, olive ascolane, brezel tirolese, porchetta romana, piadina romagnola, birra artigianale, fritture per tutti i gusti, Tex Mex , focaccia genovese, grigliate di carne, arrosticini...senza dimenticare gli stand di specialità gastronomiche locali, dalla torta fritta con il salume al panino con il "cavàl pìst". Il tutto rigorosamente preparato sul momento, in un'atmosfera in cui i gesti esperti degli operatori diventano già di per sé "spettacolo".

Entrambe le serate saranno animate da un'adeguata colonna sonora per l'aperitivo, la cena e il dopocena di giovani e famiglie.
Info: www.facebook.com/PiazzaGhiaiaParma  - www.facebook.com/rebuseventi 

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