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Giovedì, 24 Ottobre 2019 17:03

A Cibus Tec dai (co)robot alla sicurezza alimentare

“Siamo nella capitale della food valley emiliano romagnola: a Parma, a Cibus Tec, è stato unito il meglio dell’agroalimentare, dell’enogastronomia e del cibo mondiale con il meglio dell’innovazione tecnologica e digitale, fondamentale per competere in futuro con i territori più avanzati d’Europa e del mondo. Quattro giorni straordinari che segnano anche la grande capacità di questo territorio di sapersi proporre al mondo come terra di innovazione”. E' con queste parole che Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia Romagna, ha commentato, a margine della sua vista in fiera, Cibus Tec, l'appuntamento internazionale di Koeln Parma Exhibitions - JV Koelnmesse GmbH e Fiere di Parma SpA - dedicato alle tecnologie Food & Beverage in programma fino al 25 ottobre.

Il presidente ha quindi concluso il suo tour con un coffee break curioso: offerto da un robot, anzi no, un co-robot, uno degli esempi di robot collaborativi presenti in fiera. ‘’Si tratta di una nuova generazione di robot – commenta Andrea Bellini, amministratore dell’azienda Comega con sede a Cesena – in grado di sentire il peso e quindi in grado di fare un lavoro di precisione come porgere una tazzina di caffè”. E’ già al lavoro nelle ditte di cioccolato per movimentare e confezionare praline.

Non solo automazione e robotica - come pure quella di Homberger, un braccio mobile che solleva e sposta pesi evitando all'uomo i lavori più usuranti - ma anche sicurezza alimentare, focus centrale della seconda giornata di Cibus Tec. A partire dalla normativa sui MOCA, termine per intendere tutti gli oggetti e i materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti (che in quanto tali sono regolamentati da normative specifiche).
Il focus è stato spiegato dal tecnologo alimentare, Serena Pironi. Il tema: le alternative all’uso della plastica come contenitore di alimenti e bevande: “Oggi - commenta Pironi - è richiesto materiale 100% riciclabile o materiale compostabile. Siamo in una fase di completa evoluzione. Sul mercato ora ci sono biopolimeri da fonti naturali, polimeri derivati da sintesi o biopolimeri che derivano da microorganismi anche ogm. Ma la strada è ancora lunga”.

Il tema della plastica e del suo riciclo è tornato nell’incontro organizzato dall’International Fruit and Vegetable Juice Association (IFU) dal titolo “The Future Of Juice” dove David Berryman, CEO di David Berryman Ltd, ha lanciato un monito: “Nel Regno Unito vengono vendute 15.000 bottiglie di plastica al minuto. I rifiuti dell’Europa e degli Stati Uniti vengono portati in Cina, la più grande discarica del mondo. La scienza ha causato questi problemi, la scienza deve essere in grado di risolverli”.

Ed è proprio in questa direzione che sta lavorando l’industria del succo con una serie di offerte di packaging alternative. Non è tutto. Altro trend dell'industria emerso in occasione del convegno riguarda l'affermarsi di nuove tendenze che sfruttano sinergie con prodotti a base di frutta secca e latte vegetale, oggi non più ad uso esclusivo di persone con intolleranze alimentari. Un mercato - un tempo considerato di nicchia - oggi in grande fermento e in grande crescita anche grazie all’ingresso sul mercato delle grandi multinazionali (come Coca Cola).
Un comparto strategico, questo, per il quale l'Università di Parma e IFU si stanno già muovendo con un corso di formazione estivo che partirà nel 2020 (29 giugno - 2 luglio) destinato ai neolaureati.

La giornata si è quindi conclusa con l'evento “DIU design for intended use for food packaging showcases”. In un periodo storico in cui sta cambiando il modo di portare il cibo sulle nostre tavole, anche il packaging si deve adeguare. Materiali, design e logistica inclusa e con un occhio rigorosamente al green.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Mercoledì, 23 Ottobre 2019 09:51

Cibus Tec nelle foto di Francesca Bocchia

 Si è aperta questa mattina l’edizione 2019 di Cibus Tec, alle Fiere di Parma, in scena fino al 25 ottobre. 

 

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Pubblicato in Cronaca Parma
Martedì, 25 Ottobre 2016 16:13

Aperta la 51ma edizione di Cibus Tec

Cibus Tec: l'appuntamento ad alta specializzazione di Fiere di Parma e Koelnmesse (Fiere di Colonia) dedicato alle tecnologie più raffinate delle principali filiere alimentari.

Parma, 25 ottobre 2016

Aperto oggi Cibus Tec, l'appuntamento ad alta specializzazione di Fiere di Parma e Koelnmesse (Fiere di Colonia) dedicato alle tecnologie più raffinate delle principali filiere alimentari. La 51ma edizione di Cibus Tec, in programma sino al 28 ottobre, ha già fatto registrare numeri senza precedenti: aumento degli espositori del 30%, (1200 in totale) presenza di 3000 top buyer internazionali provenienti da 75 nazioni (5 continenti) - con nomi come Barilla, Brf (Brasile), Cremonini-Inalca, Fonterra (Nuova Zelanda), Kagome (Giappone), Lactalis-Galbani, Leche Pasqual (Spagna), Parmalat, Solico e Kalleh (Iran), The Morning Star e Coca Cola (Usa), Unilever (Ue), Arcor (Argentina) e Amul (India) e l'arrivo previsto di oltre 35 mila visitatori, alla ricerca delle migliori soluzioni per le loro aziende.

D'altra parte Parma è al centro di un sistema agroalimentare che intorno ai prodotti della tradizione ha visto nascere e sviluppare fin dal secolo scorso l'industria del food processing & packaging, ad oggi, tra i settori più dinamici del made in Italy.

Molti nel complesso gli appuntamenti e i forum in agenda; 12 workshop internazionali dove si confronteranno fondi di investimento, imprenditori e università: si va dal Tomato Day, al Meat Day, dal Milk day al Vegetable Innovation Lab fino ad incontri sulle tecnologie 4.0 e su modelli alternativi di business fondamentali alla competitività del Paese.
Ma è soprattutto tra gli stand che si potrà avere la percezione concreta di cosa significa Cibus Tec: sono infatti oltre seicento le novità di prodotto da scoprire nei quattro giorni d'apertura.

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Tutte le foto continuano in fondo alla pagina, ph. Francesca Bocchia

 

Pubblicato in Cronaca Parma

Cibus Tec: tecnologie 4.0, 600 novita' di prodotto e start up. Fiere di Parma chiuderà il 2016 con ricavi caratteristici per 40 milioni di euro e un Ebitda che sfiorerà i 16 milioni. Cibus Tec uno degli strumenti per crescere ancora.

Parma, 22 ottobre 2016

La strada della competitività passa dagli investimenti in innovazione. Lo ha ribadito il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, presentando il pacchetto Industria 4.0. Lo confermano sul campo i numeri di Cibus Tec, l'appuntamento ad alta specializzazione di Fiere di Parma e Koelnmesse (Fiere di Colonia) dedicato alle tecnologie più raffinate delle principali filiere alimentari.

Perchè la 51ma edizione di Cibus Tec, in programma dal 25 al 28 ottobre, ha già fatto registrare numeri senza precedenti: aumento degli espositori del 30%, (1200 in totale) presenza di 3000 top buyer internazionali provenienti da 75 nazioni (5 continenti) - con nomi come Barilla, Brf (Brasile), Cremonini-Inalca, Fonterra (Nuova Zelanda), Kagome (Giappone), Lactalis-Galbani, Leche Pasqual (Spagna), Parmalat, Solico e Kalleh (Iran), The Morning Star e Coca Cola (Usa), Unilever (Ue), Arcor (Argentina) e Amul (India) e l'arrivo previsto di oltre 35 mila visitatori, alla ricerca delle migliori soluzioni per le loro aziende.

D'altra parte Parma è al centro di un sistema agroalimentare che intorno ai prodotti della tradizione ha visto nascere e sviluppare fin dal secolo scorso l'industria del food processing & packaging, ad oggi, tra i settori più dinamici del made in Italy: il fatturato 2015 delle macchine per il packaging ha sfiorato infatti 6,2 mld euro, l'80,7% è stato realizzato all'estero (Stati Uniti, Francia, Germania Cina e Turchia i primi mercati di destinazione) ma è in Emilia Romagna dove è localizzata la maggior parte delle aziende (36,2%) che produce il 62,8% del fatturato totale*.

"Cibus Tec è immersa in un territorio, la food valley emiliana, che non è certamente rimasto immobile a gustare il proprio successo, ma ha saputo integrare l'eccellenza della materia prima con l'innovazione industriale. Qui non solo produciamo le migliori conserve ma prodotti elaborati e innovativi come gastronomia e quarta quinta gamma. Anche da questa capacità deriva il successo della manifestazione, un passaggio ormai imprescindibile per ogni operatore del settore che da noi trova innovazione, tecnologie sostenibili e qualità tailor-made", spiega Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di Parma.

L'amministratore delegato ha almeno due buoni motivi per essere soddisfatto: nel 2016 Fiere di Parma avrà ricavi caratteristici per 40 milioni di euro (l' Ebitda che sfiorerà 16 milioni) e Cibus Tec rappresenta senza dubbio uno degli strumenti per crescere ulteriormente. Questa è inoltre la prima edizione in cui è operativo l'accordo con Koelnmesse (Fiere di Colonia), gli organizzatori di eventi di caratura mondiale come Anuga, Ism e Anuga FoodTec. Da aprile è infatti attiva la società Koeln Parma Exhibitions (Kpe), con alla presidenza Thomas Rosolia, amministratore delegato di Koelmesse Italia, e lo stesso Cellie come Ceo. Un'alleanza che ha già contribuito ad aumentare il numero di espositori esteri e buyer e a perfezionare strumenti di promozione digitali a servizio delle imprese.
"La nostra intesa sta già funzionando in modo fattivo sulla strada di una forte internazionalizzazione di Cibus Tec con un 20% in più di espositori esteri e un 40% in più di visitatori stranieri. Ora andiamo avanti perchè il futuro è nel segno di una sempre maggiore sinergia anche sui nuovi mercati".

Il processo di miglioramento continuo del mondo del food processing passa attraverso appuntamenti come quello che aprirà la manifestazione di Parma dedicato alle start up. Lo cura il Parco Tecnologico Padano di Lodi, che ha lanciato realtà come Orange Fiber Srl, per sviluppare tessuti sostenibili utilizzando le bucce di arancia o Impatto Zero Srl, impianti a tecnologia Acquaponica per un'agricoltura "in door" sostenibile.
Molti nel complesso gli appuntamenti e i forum in agenda; 12 workshop internazionali dove si confronteranno fondi di investimento, imprenditori e università: si va dal Tomato Day, al Meat Day, dal Milk day al Vegetable Innovation Lab fino ad incontri sulle tecnologie 4.0 e su modelli alternativi di business fondamentali alla competitività del Paese.
Ma è soprattutto tra gli stand che si potrà avere la percezione concreta di cosa significa Cibus Tec: sono infatti oltre seicento le novità di prodotto da scoprire nei quattro giorni d'apertura.

Lunedì, 20 Giugno 2016 17:01

Nasce Koeln Parma Exhibitions

Koelnmesse e Fiere di Parma rafforzano il loro rapporto di collaborazione costituendo una società - Koeln Parma Exhibitions S.r.l - al fine di consolidare nel lungo periodo la propria leadership nel settore delle tecnologie per l'industria alimentare.

Parma, 20 Giugno 2016 -

Con l’inizio dell’attività della Koeln Parma Exhibitions S.r.l (KPE) Koelnmesse e Fiere di Parma portano avanti lo stretto rapporto di collaborazione avviato sin da maggio 2012. Il primo passo della nuova società è l’organizzazione congiunta di Cibus Tec a Parma che, insieme ad Anuga FoodTec a Colonia, è una delle rassegne leader nel settore delle tecnologie per l’industria alimentare. Alla guida di KPE, Antonio Cellie, già AD di Fiere di Parma, e Thomas Rosolia, amministratore delegato di Koelnmesse Italia, nel ruolo di Presidente della nuova società.

La costituzione della Koeln Parma Exhibitions S.r.l costituisce il perfetto completamento delle attività congiunte di Koelnmesse e Fiere di Parma e ci consente di mettere in campo tutta la nostra esperienza nell’ambito delle tecnologie per l'industria alimentare”, dichiara Gerald Böse, presidente e CEO di Koelnmesse.Con Anuga FoodTec abbiamo sviluppato una delle fiere leader al mondo, driver di una crescita stabile e sostenibile, grazie alla nostra strategia di internazionalizzazione. L’organizzazione congiunta e lo sviluppo strategico di Cibus Tec costituiscono il passo successivo più logico nella direzione di un’altra fiera leader, dato che il mercato italiano di food e foodtec è di primaria importanza per i nostri clienti.”

Cibus Tec si svolgerà a Parma dal 25 al 28 ottobre e fa già registrare ottimi dati in termini di espositori. Per soddisfare l'aumento del 30 % previsto nel solo settore del packaging, la capacità ricettiva della rassegna è stata potenziata aggiungendo un altro padiglione.

Ci siamo posti un preciso obiettivo: dare ancora maggiore visibilità a Cibus Tec, ricorrendo anche alla rete di competenze e di eventi che Koelnmesse può vantare in tanti mercati strategici per le imprese italiane ed europee”, ha commentato Thomas Rosolia, amministratore delegato di Koelnmesse Italia e presidente di Koeln Parma Exhibitions srl.Cibus Tec è un’ottima rassegna con protagonisti eccezionali, espositori a cui possiamo offrire nuove opportunità di business espandendo ulteriormente la notorietà e l’attrattiva di questo evento nel mondo”.

Koeln Parma Exhibitions S.r.l, braccio operativo della partnership italo-tedesco, punterà a creare una community virtuosa tra Cibus e Cibus Tec, Anuga e Anuga FoodTec che costituisca una piattaforma di business unica al mondo – conclude Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di Parmariportando l’Italia, anche fieristicamente, protagonista assoluta pure nel comparto meccano-alimentare”.

Il potenziamento della cooperazione fra Koelnmesse e Fiere di Parma punta anche alla realizzazione di manifestazioni in mercati come Brasile, India, USA e Colombia e all'armonizzazione del calendario fieristico internazionale, affinché tenga in massima considerazione le esigenze di espositori e visitatori.

Pubblicato in Cultura Parma

Approda in Italia TensorTip MTX, un prodigio tecnologico creato dalla ricerca israeliana della CNOGA: in una scatoletta di 99,9 grammi è concentrato un laboratorio di analisi ematochimiche ed emodinamiche capace di restituire in tempo reale e senza prelievo di sangue 14 parametri fondamentali per valutare la condizione del paziente.

Giovedì 02 Giugno 2016 -

Approda in Italia TensorTip MTX, un prodigio tecnologico creato dalla ricerca israeliana della CNOGA: in una scatoletta di 99,9 grammi è concentrato un laboratorio di analisi ematochimiche ed emodinamiche capace di restituire in tempo reale e senza prelievo di sangue 14 parametri fondamentali per valutare la condizione del paziente: frequenza cardiaca (battiti al minuto), pressione arteriosa, saturazione di ossigeno, emoglobina, pH capillare, pressione parziale di O2, pressione parziale di CO2, Ossigeno ml/dL, Biossido di Carbonio mmol/L, pressione arteriosa media, portata cardiaca, gittata cardiaca, ematocrito, viscosità ematica, eritrociti oltre al flusso d’onda dal vivo della pressione ematica e il polso, mostrati sul display da 2,2 pollici.

 E' sufficiente inserire un dito della mano sinistra all'interno del dispositivo e in pochi secondi si ottengono i valori dei parametri e il grafico dell'elettrocardiogramma. Collegando "MTX" a un computer, i dati possono essere trasmessi a un centro di monitoraggio remoto. Una delle prime applicazioni potrà infatti coinvolgere medici di base che, dall'ambulatorio, potranno chiedere una valutazione del paziente agli specialisti ospedalieri.
 
​I valori dei parametri principali si ricavano dal polpastrello che viene "fotografato" con una micro camera agli infrarossi; i dati di emodinamica vengono invece calcolati attraverso complessi algoritmi. La misurazione deve essere svolta da personale sanitario appositamente formato e l'accuratezza dei dati vede un margine di errore inferiore al 10% nella quasi totalità dei parametri.

Il dispositivo non invasivo TensorTip MTX è il primo al mondo in grado di misurare la pressione arteriosa emodinamica senza il pompaggio d'aria. Il Prof. Sergio Pillon, Presidente dell’ONSET, Osservatorio Nazionale Sanità Elettronica e Telemedicina, e membro del panel consultivo di eHealth Ventures, ha affermato: “Queste nuove tecnologie consentono il monitoraggio di parametri che finora potevano essere monitorati soltanto con test invasivi, condotti esclusivamente presso laboratori specializzati e in ospedale. Le opportunità offerte dalla tecnologia CNOGA possono ridurre enormemente le visite al pronto soccorso e valorizzare la figura del medico. Nel giro di pochi secondi, il medico può salvare sul computer una dettagliata valutazione del paziente e, se necessario, trasmetterla allo specialista per una seconda opinione”.

 Il Prof. Pillon ha osservato inoltre: “L’analisi del flusso d’onda può fornire dati ancora più significativi, salvando parametri continui di pressione del sangue, saturazione ossigeno, portata cardiaca, gittata cardiaca e tutti gli altri parametri, per un’analisi offline “.

Il dispositivo è marchiato CE ed è registrato nel database del Ministero della Salute con codice CND Z1203020202 - REP DM NO. 1255142/R.


Il TensorTip Matrix sarà distribuito in Italia dalla Artech di Cavezzo (Modena), l'azienda rasa al suolo dal sisma emiliano del 2012, rinata con le proprie forze e oggi proiettata, attraverso la controllata al 100% Artech Virtual Clinic, verso il settore dei servizi evoluti nel campo della telemedicina.

Pubblicato in Nuove Tecnologie Emilia

Arriva anche a Parma e provincia l'innovativa T-Frutta, la prima app in Italia a introdurre il cash-back, meccanismo che permettere ai consumatori di risparmiare denaro quando acquistano prodotti in promozione presso la grande distribuzione.

Parma, 23 Maggio 2016 

Arriva anche a Parma e provincia l'innovativa T-Frutta ( www.t-frutta.it ), la prima app in Italia a introdurre il cash-back, meccanismo che permettere ai consumatori di risparmiare denaro quando acquistano prodotti in promozione presso la grande distribuzione.

Come? Il sistema è semplicissimo: si fotografa lo scontrino e lo si invia a T-Frutta.

A spiegarlo meglio sono i promotori di questo servizio, ovvero Ubiq la start-up nata da uno spin-off dell'Università di Parma e acquisita poi da Sia all'inizio del 2016: "l'accredito del denaro - spiegano - avviene in modo facile e veloce, su conto corrente bancario, PayPal o tramite assegno, ed è spendibile liberamente, senza alcun vincolo o obbligo di nuova spesa o conversione in buoni. L'app è scaricabile gratuitamente dall'App Store o da Google Play". 

La tecnologia utilizzata da T-Frutta è quella di un sistema, proprietario e brevettato, che si basa sul riconoscimento dei dati contenuti negli scontrini di cassa cosiddetti "parlanti", ossia quelli che riportano le indicazioni dei prodotti acquistati).

Il servizio è già disponibile a Bologna, Ferrara, Milano, Modena, Reggio Emilia, Roma, Torino e nell'area Monza-Brianza. Oggi arriva anche Parma ed il passo successivo è quello di estenderlo su tutto il territorio nazionale entro l'estate. I numeri parlano di un vero successo: oltre 47mila utenti attivi, più di 385mila scontrini gestiti, per un cash-back erogato ai consumatori di oltre 486mila euro. E tutto questo a soli 12 mesi dal lancio della App.



"Con questa iniziativa – ha commentato Davide Pellegrini, Co-founder di T-frutta – intendiamo rivolgerci da un lato ai consumatori più orientati all'uso di strumenti digitali come app, wallet, mobile payment e interessati alle promozioni personalizzate, dall'altro alle industrie di marca che cercano nuove modalità di contatto e di fidelizzazione della clientela".

 Ad oggi sono circa 25 le aziende del largo consumo che hanno già utilizzato T-Frutta, tra queste Unilever, Barilla, Ferrero, San Pellegrino, Bolton Food, Lavazza, Grandi Salumifici Italiani, Heineken, Nivea Beiersdorf, Conserve Italia, ParmaReggio, Monini, Ponti, Branca, Campari, Fater, Rana, Alpro, Procter & Gamble, Auricchio, Yakult, A&D e Industrie Cartarie Tronchetti.

Come funziona l'App?

Si scarica gratuitamente dall'App Store o da Google Play, la si installa sullo smartphone e si possono vedere le promozioni sui prodotti che fanno risparmiare. Gli acquisti possono essere effettuati in tutti i negozi che utilizzano scontrini riportanti i dettagli dei prodotti comperati. Una volta scelto, si fotografa lo scontrino e lo si invia attraverso l'App a T-Frutta che, dopo aver letto le informazioni contenute nella ricevuta, accredita il denaro che potrà essere ricevuto con la modalità prescelta e speso liberamente.

Pubblicato in Nuove Tecnologie Emilia
Domenica, 18 Ottobre 2015 10:26

Il primo cellulare della storia compie 31 anni

Siamo una generazione tecnologica, ma come è iniziata l’era dei cellulari? E’ stata la Motorola ha commercializzare il primo modello

Di CM – Domenica 18 Ottobre 2015 - (Guarda il video in fondo all'articolo)

Ormai non ci facciamo più caso, siamo travolti dalla tecnologia, dipendenti da social network, cellulari, tablet e pc capaci di creare un mondo parallelo nel quale vivere una vita a parte.

Ogni giorno il mondo è connesso, si cammina con gli smartphone sempre in mano, si fotografa e condivide ogni minuto della quotidianità che viviamo, le sensazioni e le novità. Aggiorniamo  e siamo aggiornati costantemente.

Sembra non ci sia stato un prima, sembra di non poterne fare a meno. Ma un prima c’era e non ci si sentiva persi ed abbandonati.

Pochi se lo ricordano, ma c’è stato un tempo in cui uscivamo di casa senza poter essere rintracciati in ogni dove, senza poter comunicare istantaneamente e se si desiderava telefonare a qualcuno fuori di casa, allora l’unica soluzione era cercare una delle tante cabine telefoniche ormai scomparse nelle città moderne.

In fondo era bello, probabilmente c’era più libertà. Certo, l’arrivo dei telefonini ha portato anche tanti benefici e maggiore tranquillità nella vita di tutti i giorni.

Ma vi ricordate quanto tempo fa è uscito il primo cellulare della storia?

Dynatac 800x

Esattamente 31 anni fa, era il 1984 quando veniva messo in vendita il DynaTAC 800x della Motorola: pesava quasi un chilogrammo, impensabile oggi data la leggerezza dei dispositivi in commercio, era lungo più di 30 centimetri e permetteva chiamate per non più di un’ora. Il prezzo si aggirava intorno ai 3.995 dollari.

Anche il design si faceva notare e certo chi ne possedeva uno poteva vantarsi di avere un’aria futurista. Non a caso, lo si può ritrovare in molti dei film presenti nelle sale cinematografiche in quel periodo, inutile dire che dava quel tocco in più ai divi.

DynaTAC 800x  - 1

Oggi, a torto o ragione, lo si guarda con tenerezza, e magari con un sorriso, ma la sua nascita ha dato il via a quella generazione iper-tecnologia nella quale ci troviamo a vivere. Colpa o merito?

Pubblicato in Cultura Emilia

Neve carbonica e microonde: tecnologie italiane innovative per l'estrazione dell'olio d'oliva.

Verona, - L'Italia è sempre un passo avanti in tema di estrazione olearia. Le aziende che producono i macchinari con cui si ricava l'olio in tutto il mondo hanno infatti sede nel nostro Paese. È da qui che vengono le idee più innovative e originali che potrebbero cambiare il modo per molire le olive.

Estrarre l'extra vergine di oliva grazie all'utilizzo della "neve carbonica", cioè dell'anidride carbonica allo stato solido, è l'ultima idea alla base del brevetto dei ricercatori del Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari Agro-ambientali dell'Università di Pisa. Il nuovo sistema di estrazione permette, tra l'altro, di ottenere una migliore qualità nutrizionale, col 6% di vitamina E in più rispetto a un olio estratto secondo il metodo tradizionale. Inoltre, con questa tecnica l'extra vergine sarà anche più resistente ai processi ossidativi e migliora anche l'efficienza del sistema frantoio, con una resa maggiorata del 9% rispetto ai sistemi ordinari.

Ricerca della massima efficienza, senza intaccare le qualità del prodotto, anche per l'Università di Foggia che invece si è concentrata sulle microonde (onde elettromagnetiche non ionizzanti con una frequenza da 300 MHz a 300 GHz). Le microonde sono una tecnologia applicata in molti processi alimentari che consente di ridurre i tempi di lavorazione. Infatti oggi per scaldare la pasta d'olive, processo necessario per poterla poi estrarre attraverso le centrifughe, è necessario tenerla nelle gramole per tempi compresi tra i 30 e i 45 minuti. Uno spreco di tempo che invece può essere ottimizzato attraverso il nuovo processo che consente di ridurre i tempi di gramolazione della metà, fino anche a soli 5 minuti, a tutto vantaggio dell'efficienza e dell'economicità del processo estrattivo.

VeronaFiere, 26/11/2014

Questa domenica allo Spazio Gerra chiude Creativity Circus, la mostra che spazia tra arte, tecnologia e produzione industriale. L'esibizione raccoglie i progetti premiati dal bando "Il prodotto della creatività", dell'Associazione Giovani Artisti dell'Emilia Romagna. Presenti anche alcuni progetti reggiani.

Reggio Emilia, 2 agosto 2014 – di Ivan Rocchi

Arte, startup, progetti di rigenerazione urbana e tanta Rete. E' Creativity Circus, la mostra che ospita i progetti premiati dal bando Gaer (Associazione Giovani Artisti dell'Emilia Romagna) Il prodotto della creatività, insieme a una selezione di progetti reggiani. L'esposizione, visitabile fino a domenica presso lo Spazio Gerra, si suddivide in tre sezioni: "Art Projects", "Showcase" e "Urban Projects". (continua sotto)

Urban Creatures Spazio Gerra Reggio Emilia Ultimi giorni mostra Creativity Circus Spazio Gerra mostra arte tecnologia web gazzettadellemilia

"Art Projects" propone esplorazioni e relazioni tra le varie discipline artistiche. Come in Burn Clear di Anna Deflorian, dove il fumetto si contamina con altri linguaggi. Oppure come nel progetto Siliqoon, dell'artista ravennate Andrea Magnani e in collaborazione con il Mambo di Bologna, dove l'arte si incontra con la produzione artigianale e industriale. Ma l'arte apre anche una porta tra lo spettatore e l'opera. Questo rapporto è ben evidente nei due progetti riminesi esposti allo Spazio Gerra: Ri///Flux, di Leila Sadeghol Vaad, e Paisa(j)e, l'installazione di Laura Rastelli.

La seconda sezione, "Showcase", è dedicata invece alle startup creative e a progetti legati al web. Che non è così etereo come si potrebbe pensare. Infatti ci sono i mobili in open source Play Wood, del reggiano Stefano Guerrieri. Ma anche Nutworks, il progetto di editoria web e cartacea con sede presso l'Officina delle Arti. E con il computer si può fare anche arte, come dimostra Giulia Morselli con i suoi DrifDraf, oggetti di design realizzati con tecnologie digitali. E poi i Quadri fonoassorbenti di Enea Negri, gli strumenti prodotti con materiali di recupero dei MiaTralVia e l'applicazione sull'alimentazione consapevole Plate Room, a cura della parmigiana Stefania Solari. Grazie alle Musical Postcards di Gloria Annovi, invece, gli appassionati di musica potranno organizzare fantastici viaggi a tema. (continua sotto)

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Nell'ultima parte della mostra, "Urban Projects", gli interventi di rigenerazione urbana temporanea portati avanti dall'associazione forlivese Spazi Indecisi saranno messi a confronto con il progetto reggiano Urbanauti, che punta a esplorare gli spazi periferici e marginali della città. Si chiude con il progetto Mini partenze. L'impertinenza tra Musica e Arti Visive, che raccoglie elaborati multimediali ideati da studenti della scuola media Dalla Chiesa di Reggio Emilia, e i prototipi tra design ed elettronica realizzati dagli studenti del corso di Industrial Design dell'Università di Modena e Reggio, in collaborazione con il FabLab di Reggio Emilia.

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