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Sabato, 07 Settembre 2013 11:45

Prosciutto, 50 anni di Consorzio "Parma"



Il Festival del Prosciutto entra nel vivo. E dal 14 al 22 sarà in concomitanza con il "Salone del Camper".

Parma, 07 settembre 2013 -

50 e non li dimostra. Dal 6 e sino al 22 settembre a Parma e in alcuni  comuni della provincia saranno il palcoscenico di eventi per celebrare il 50esimo anno del Consorzio del Prosciutto di Parma.

L'edizione 2013 del Festival, coordinato ancora una volta da Fiere di Parma, si colora di un significato diverso perché la Corona ducale del Parma compie 50 anni: 50 anni di storia che saranno celebrati anche nel corso della manifestazione con alcune iniziative che aiuteranno a promuovere e valorizzare ancora una volta il Prosciutto di Parma. In particolare tra queste, Parma ospiterà presso i Portici del Grano per tutto il mese di settembre, una mostra fatta di immagini, documenti e altri materiali per raccontare la storia di tutte le famiglie dei produttori che hanno reso celebre il Prosciutto di Parma e che continuano a dedicarsi con la stessa passione di un tempo al proprio lavoro.
Quale migliore occasione del Festival per coinvolgere poi la ristorazione di Parma e provincia? 50 per il Parma è l'attività che vedrà 50 ristoranti creare dei menu dedicati a base di Prosciutto di Parma e giocare anche con il numero "50". Ci sarà anche un concorso on-line rivolto sia ai ristoratori sia alla loro clientela.
Tra le attività più tradizionali invece, Finestre Aperte resta la forza attrattiva della manifestazione. Una settimana in più quest'anno per assistere al ciclo di lavorazione e respirare i profumi delle cattedrali dei Prosciutti di Parma. Turisti e appassionati potranno contare su servizio di bus navetta gratuito (per info: IAT Comune di Parma, tel. 0521 218889,
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) che li accompagnerà nella zona di produzione.
Il centro città sarà poi animato da una prosciutteria che permetterà a tutti i cittadini e turisti di degustare il dolce Parma all'aperto nella splendida cornice del centro storico. Anche quest'anno inoltre, come consuetudine, il Consorzio accoglierà un gruppo di giornalisti provenienti da tutto il mondo per un tour formativo volto alla conoscenza del Prosciutto di Parma e del suo territorio.
Gli altri comuni coinvolti svilupperanno inoltre specifiche iniziative per le colline parmensi, attività sportive, stand con le eccellenze culinarie locali, degustazioni, la tradizionale gara di taglio e non mancherà la musica come ad esempio il concerto di Elio e le storie tese e Fedez a Langhirano o quelli organizzati a Collecchio in Piazza Repubblica o la rassegna Concerti a Corte, a Talignano di Sala Baganza.
Tra le numerose escursioni a contatto con la natura è da segnalare i Salti del Diavolo, una spettacolare formazione sedimentaria di strette guglie e pareti rocciose in direzione di Berceto; per la cultura invece la Fondazione Magnani Rocca, a Mamiano di Traversetolo, la Pieve romanica di San Biagio a Talignano e il Castello Pallavicino di Varano de' Melegari.
Da non perdere la visita al Museo del Prosciutto e dei Salumi di Parma, nell'antico Foro Boario di Langhirano, così come – su tutto il territorio - le degustazioni del Prosciutto di Parma in abbinamento ai migliori vini.

 

Dalla Edizione 2003 - il 40esimo anno

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Sabato, 07 Settembre 2013 11:25

Barilla per i giovani



10 borse di studio da 40.000€ ciascuna messe in palio da “Barilla”.

Parma, 08 settembre 2013 --
In occasione del centenario dalla nascita di Pietro Barilla, fondatore della multinazionale della Pasta, la società ha avviato tutta una serie di iniziative volte a celebrare un uomo, il Signor Pietro, appassionato della propria azienda e della propria città.
L'azienda ha scelto di celebrarlo con una serie di attività che concretizzano il suo pensiero e i suoi valori. In questo contesto si inserisce 'Barilla per i giovani', dedicata a ragazzi fra i 18 e i 28 anni, realizzata in collaborazione con CentroMarca e Unione Parmense degli Industriali.


-dedicato ai giovani-
Se hai un'idea su come migliorare il pianeta e la qualità della vita delle persone, puoi raccontarla su barillaperigiovani.it, includendo il percorso formativo ideale per realizzarla. Gli autori delle idee più interessanti potranno ricevere dieci borse di studio, del valore di 40 mila euro ciascuna, per intraprendere il percorso formativo indicato.
Barilla per i giovani intende supportare i percorsi formativi di giovani talenti nelle categorie in cui 
Pietro Barilla eccelleva:
• Business Management • Qualità e Innovazione • Arte, Comunicazione e Design • No Profit.

1. Se hai un'età compresa tra i 18 e i 28 anni, un cursum studiorum con votazione pari o superiore a nove decimi del punteggio massimo (90/100 per la maturità e 99/110 per la laurea) e un'idea su come migliorare il pianeta e la vita delle persone, scarica il bando e iscriviti a "Barilla per i giovani".
2. Scegli la categoria nella quale s'inserisce la tua idea, descrivila e illustraci il percorso formativo che intendi intraprendere per acquisire le competenze che ti aiuteranno a realizzarla.
3. Completa la tua candidatura entro il 30 settembre 2013. Non è necessario compilare tutto il form al primo accesso: i dati possono essere salvati e integrati in momenti successivi.


DICHIARAZIONI RASSICURANTI INUTILI E FUORI LUOGO. SUBITO INTERVENTI SU ALLEVAMENTI A RISCHIO

 

Dopo il primo caso di contagio umano da aviaria, che ha visto protagonista un lavoratore presso un allevamento di Mordano, il Codacons critica fortemente l'operato del Ministero della Salute.
"Come sempre avviene in questi casi, quando un virus passa dagli animali agli uomini il Ministero si appresta a fornire dichiarazioni rassicuranti, che appaiono inutili quanto fuori luogo – afferma il Presidente Carlo Rienzi – Già lo scorso aprile, in occasione dell'allarme mondiale relativo al virus H7N9, avevamo chiesto al dicastero misure d'emergenza a tutela della salute dei cittadini, per evitare contagi e il diffondersi della malattia nel nostro paese. E anche allora il Ministero aveva minimizzato l'allarme fornendo rassicurazioni agli italiani".
"A seguito del contagio umano registrato presso l'allevamento di galline di Mordano, il Ministero della salute deve ora intervenire per arginare la diffusione della malattia, individuando prodotti, animali e allevamenti a rischio e adottando, se necessario, provvedimenti anche drastici" – conclude Rienzi.
(Codacons)

 

Export agroalimentare può essere traino con record 34 miliardi nel 2013


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"I dati dell'Istat sulla fiducia delle imprese sono la migliore notizia dopo l'abolizione dell'Imu e il sostegno a cassintegrati ed esodati. E in questo contesto fa piacere rilevare che la crescita delle esportazioni nell'agroalimentare conferma un trend estremamente positivo, con un aumento del 7 per cento registrato sempre dall'Istat nel primo semestre. Quindi nel 2013 supereremo il record di esportazioni, raggiungendo i 34 miliardi".

Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, commenta i dati Istat sulla fiducia delle imprese e quelli sull'export agroalimentare nel primo semestre 2013, dai quali si può stimare una crescita su base annua fino a 34 miliardi di euro. 

"Preoccupano, invece, i dati odierni sulla disoccupazione, in particolare su quella giovanile. Abbiamo l'obbligo - prosegue il Ministro - di accelerare e portare in porto entro Natale risposte in tema di semplificazione e accesso al credito, che sono problemi reali che rendono complessa la vita degli imprenditori agricoli. Mi auguro di avere subito un confronto con le organizzazioni di categoria per stilare un calendario preciso delle azioni concrete da fare e per discutere insieme anche della Pac e conseguenti ricadute".

"Ma la cosa più importante adesso è che tutti, davvero tutti favoriscano il ritorno della fiducia. Il premier Letta ancora una volta ha compreso perfettamente quale importanza possa avere, ai fini del ritorno della fiducia, la cancellazione di una tassa e l'immissione di liquidità immediata nel circuito virtuoso dei consumi. L'agricoltura non vuole giocare in difesa - conclude il Ministro -, ma trainare l'intero Made in Italy sui mercati esteri. Il giudizio sul nostro operato, ancora una volta, sarà dettato dalle cose che faremo o non faremo nell'interesse pubblico".
(Mipaaf)

 

Il 40% destinato ai DOC e DOCG, il 30% a IGT, il resto a a vini da tavola.

Roma, 2 settembre 2013 -
Qualità più che buona e una produzione stimata tra i 42 e i 44,5 milioni di ettolitri, in leggera crescita rispetto allo scorso anno. Sonoi numeri della vendemmia 2013 secondo una prima analisi della Coldiretti sulla base delle stime Assoenologi. Rispetto agli scarsi raccolti del 2012 si prevedono aumenti fino al 5 per cento per Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio e Umbria, fino al 10 per cento per Sicilia, Sardegna, Valle d'Aosta, Liguria, Molise, Basilicata e Calabria, fino al 15 per cento per Trentino Alto Adige, Campania e Puglia ed una punta fino al 20 per cento in Abruzzo mentre cala la produzione nel Friuli Venezia Giulia (-5 per cento) dove il raccolto è in calo.
Le operazioni sono scattate con quindici giorni di ritardo rispetto allo scorso anno ma in linea con i tempi tradizionali della vendemmia, per effetto dell'andamento climatico con temperature estive, non eccessivamente bollenti e con escursioni termiche, che hanno favorito una ottima maturazione delle uve. L'attività di raccolta è iniziata con le uve pinot e chardonnay mentre tra settembre e ottobre sarà la volta delle grandi uve rosse autoctone Sangiovese, Montepulciano, Nebbiolo, fino a novembre quando si chiuderà con le uve di Aglianico.
Le previsioni saranno progressivamente aggiornate perché molto dipenderà dalle prossime settimane in cui si inizierà a raccogliere tutte le altre uve ma se non ci saranno sconvolgimenti si prevede una buona qualità con la produzione che sarà destinata per oltre il 40 per cento ai 331 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 59 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento a vini da tavola. La produzione di vini bianchi quest'anno dovrebbe superare leggermente quella dei rossi.
L'Italia con la vendemmia 2013 è quindi il secondo produttore mondiale di vino dopo la Francia in cui la produzione è stimata pari a 46 milioni di ettolitri in aumento del'11 per cento rispetto allo scorso anno. Al terzo posto tra i Paesi produttori si classifica la Spagna seguita dagli Stati Uniti e dalla Cina che è in forte crescita anche nei consumi.
La vendemmia attiva un motore economico che genera oltre 9 miliardi di fatturato solo dalla vendita del vino e che da occupazione a 1,2 milioni di persone. Sono coinvolti 650mila ettari di vigne e oltre 250mila aziende vitivinicole dove quest'anno rispetto al passato si prevede la presenza di un maggior numero di italiani rispetto agli extracomunitari, come confermano le richieste di lavoro.

(fonte Coldiretti)

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Dal 2007 - inizio della crisi - ad oggi hanno chiuso in Italia oltre settemila allevamenti.

 

di Virgilio - Parma, 5 Settembre 2013 -

Unica variazione sensibile si è registrata alla borsa di Parma relativamente al prezzo del burro zangolato ricavato da panna fresca. Dopo diverse settimane di stasi con un secco +5,45%, la preziosa materia prima di diretta derivazione dalla lavorazione del latte destinato alla caseificazione in formaggio Parmigiano Reggiano, ha quotato 2,90€. Un allineamento alla borsa milanese che nella settimana precedente aveva fatto registrare un +4,76% quotando il burro zangolato a 3,30€/kg e confermato nell'ultima seduta borsistica del 2 settembre.
Invariati invece i prezzi delle due principali DOP - Grana Padano e Parmigiano Reggiano - su tutte le piazze. Un aggiustamento del Grana Padano si è registrato a Milano che ha visto migliorare di 5 centesimi la quotazione del 9 mesi portando il prezzo minimo a 6,75€/kg (contro i 6,70€/kg) pur confermando la massima quotazione fissata a 7€/kg.
Come da diverse settimana veniva anche da noi rilevato il maggior fermento lo si è indubbiamente registrato fermento sul latte spot alla Borsa di Verona. Nella due seduta post ferragostane si è assistito a un rimbalzo del 3,16% subito seguito da un ulteriore aumento del 3,16% registrando così il record di sempre a 51,03€/100 litri di latte.
Si tratta del valore massimo mai registrato - sottolinea la Coldiretti - per il latte italiano con un aumento del 22 % rispetto allo scorso anno. L'andamento crescente delle quotazioni è stato determinato a livello internazionale dalla scarsità dell'offerta nei principali Paesi produttori che ha condizionato le importazioni in Italia dove peraltro è in calo il latte raccolto. Dall'inizio della crisi, prosegue la nota, nel 2007 ad oggi hanno chiuso in Italia oltre settemila allevamenti con la produzione di latte che nei circa 38mila allevamenti rimasti nei primi sei mesi del 2013 si è ridotta in media di oltre il 3% rispetto allo scorso anno, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Agea, ma è possibile che il deficit possa ulteriormente aggravarsi.
Il taglio della produzione è stato del 2,45%, in Lombardia, 2,15% in Emilia Romagna, del 2,73% in Piemonte, del 5,86% in Friuli, del 4,70 in Veneto, del 7,86% nel Lazio, del 5,40% in Puglia, del 4,89% in Campania e del -4,76% in Sardegna, con il record negativo fatto segnare nelle Marche (-10,32%).

latt8SPOTVR

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Domenica, 01 Settembre 2013 15:57

"Cibus on Line" n° 35 del 2 settembre 2013

 

 

SOMMARIO - Anno 12 - n° 35 2 settembre 2013

(scaricabile pdf in ALLEGATO)

cibus35-02 settembre13
1.1 editoriale
Promessa mantenuta o la solita bufala? Storditi dal TASER
2.1 marketing
Porte aperte in Irlanda il 10 ottobre
3.1 lattiero caseario
Leggera ripresa per il Grana Padano
3.2 lattiero caseario
Grillo? "Un atto di terrorismo". Dura replica del CFPR al leader politico
4.1 agricoltura
IMU agricola, No Grazie!
5.1 aviaria
Aviaria, la salute prima di tutto poi pensiamo alla ricaduta economica
6.1 sicurezza
Mais OGM, la mozione di Barbati (IDV) in Regione Emilia Romagna
6,2 crisi
Crolla la spesa degli italiani a tavola

7.1 sanita' 

Quarto caso di aviaria a Mordano

 

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Domenica, 01 Settembre 2013 09:30

Porte aperte in Irlanda

Agroalimentare: iniziativa con importatori e buyer irlandesi a Dublino.

 

Il 10 ottobre a Dublino, le aziende agroalimentari potranno entrare nel mercato irlandese dalla porta d'ingresso grazie alla FIBI. La formula è quella degli incontri B2B, atti a favorire lo sviluppo di rapporti di collaborazione commerciale tra aziende italiane e potenziali compratori irlandesi interessati ad inserire i prodotti Made in italy nel mercato Irish.

La FIBI - Federation of Italian Business in Ireland - è una struttura di collegamento tra Italia e Irlanda e organizza periodicamente queste iniziative per favorire i contatti commerciali delle aziende italiane.

Il progetto prevede un'azione iniziale di selezione degli importatori in Irlanda in base alle tipologie di prodotti offerti dalle aziende partecipanti e alle specifiche richieste di prodotti sul mercato.
Successivamente verrà strutturata, per ogni singola azienda partecipante, una serie di incontri B2B con i partner selezionati al fine avviare i primi accordi commerciali.
L'azienda sarà assistita dal personale bilingue della FIBI durante in tutto il processo degli incontri e nella fase di follow-up dei contatti realizzati in Irlanda.
Gli operatori che parteciperanno agli incontri diretti rientrano nelle seguenti categorie: Manager di Ristoranti, Importatori Specializzati, Head Chef, Floor Manager, Distributori Specializzati, Titolari di negozi gourmet, Titolari di take away, Wine shop, Delicatessen shop, Negozi off-licence, Catene di supermercati, Scuole di cucina.
L'iniziativa si svolgerà presso il "Pinocchio Italian Restaurant" a Dublino.

Il precedenti incontri BtoB hanno registrato la partecipazione di oltre 100 aziende agroalimentari italiane ed oltre 70 buyer irlandesi ottenendo la chiusura di importanti accordi commerciali.

Per vedere le foto dei BtoB: http://www.ita.fibiltd.com/galleria-foto.html 

Per vedere tutti i video dei precedenti BtoB: www.youtube.com/subscription_center?add_user=FIBIDUBLIN 

Per informazioni e partecipazione contattare: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Brevi note sull'Irlanda
Dall'adesione all'Unione europea, nel 1973, la Repubblica di Irlanda (Éire) si è trasformata da paese prevalentemente agricolo in "Tigre celtica", ossia in un'economia moderna e tecnologicamente avanzata.
Il territorio agricolo pianeggiante domina la maggior parte dell'interno del paese, che è inframmezzato da bassi rilievi collinari e comprende vaste aree di paludi e laghi. A ovest sono presenti montagne costiere che in alcuni punti superano 1 000 metri di altezza. Una popolazione di circa 4,5 milioni di abitanti che per circa un terzo risiede a Dublino. Piatti semplici a base di carne e verdure bollite (patate, carote, rape e pastinaca) sono gli elementi principali della cucina tradizionale irlandese.

di LGC e informazione.it - comunicati stampa -

 

Domenica, 01 Settembre 2013 10:21

Grillo? "Un atto di terrorismo".


 Dura replica del CFPR al leader politico

- "Un atto di terrorismo nei confronti dei consumatori, originato da affermazioni gratuite legate alla politica e prive di qualsiasi fondamento scientifico". Così il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Giuseppe Alai, commenta le affermazioni di Beppe Grillo a proposito dell'inceneritore di Parma e dei sui effetti sui prodotti tipici locali, tra i quali proprio il Parmigiano Reggiano.
"Decine di migliaia di operatori economici e di lavoratori, così come milioni di consumatori - osserva Alai - meritano ben altro rispetto, così come lo merita un'eccellenza agroalimentare come il Parmigiano Reggiano; a nessuno sono dunque permesse basse strumentalizzazioni come quella che, in nome di una contesa politica, ha messo in atto Beppe Grillo con dichiarazioni della cui gravità è chiamato a risponde".

(Fonte CFPR)

Beppe Grillo

Domenica, 01 Settembre 2013 09:34

IMU agricola, No Grazie!



La posizione delle organizzazioni di categoria sull'abrogazione dell'IMU in agricoltura.


Agrinsieme: "La cancellazione dell'Imu agricola incoraggia la ripresa e gli investimenti nel settore primario"
Coldiretti: Ora completare iter per la dismissione dei terreni pubblici


- Agrinsieme -
"Una decisione che incoraggia la ripresa e gli investimenti in agricoltura". Questo il primo commento di Agrinsieme (il coordinamento di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane) all'abolizione della prima rata dell'Imu 2013 e alla decisione di una sua definitiva cancellazione per l'anno in corso.
Il Governo ha mantenuto un impegno: il ministro Nunzia De Girolamo ne aveva fatto la priorità del suo incarico ed il premier Enrico Letta, con il vice premier Angelino Alfano, hanno condiviso quella impostazione, attribuendo al settore primario un ruolo strategico.
Hanno così risolto il problema che Agrinsieme aveva posto fin dalla prima istituzione della tassa sugli immobili: cioè averla applicata su beni produttivi e in una misura insostenibile rispetto ai redditi d'impresa del settore. Una denuncia tempestiva che ha trovato nei molti documenti prodotti in questi mesi ragioni evidenti.
Ora il Governo sarà impegnato ad una revisione complessiva della tassazione immobiliare nel quadro della Legge di stabilità: dal confronto necessario il settore si attende una linea coerente di valutazione delle proprie possibilità impositive per non ripercorrere quanto accaduto con l'Imu, tema oggi finalmente risolto, e con l'Ici che è stata fonte di forte sperequazione per la tassazione dei terreni agricoli
- Coldiretti -
Ora completare iter per la dismissione dei terreni pubblici
"L'abolizione dell'Imu spinge l'occupazione dei giovani in agricoltura dove uno dei principali ostacoli all'ingresso è proprio determinato dalla disponibilità di terreni e fabbricati rurali colpiti ingiustamente dalla tassa". E' quanto ha affermato il delegato dei giovani della Coldiretti Vittorio Sangiorgio nel commentare l'abolizione dell'Imu sui terreni e i fabbricati rurali. E' stata finalmente eliminata una delle ragioni che - ha sottolineato Sangiorgio - ha frenato gli investimenti nel settore di tantissimi giovani che desiderano oggi fare impresa in agricoltura ma anche la crescita delle oltre 59mila imprese condotte da giovani under 35 già presenti in Italia. Questo importante intervento sul piano fiscale - ha concluso Sangiorgio - contribuisce ad aumentare l'efficacia del piano di dismissioni dei terreni pubblici a favore dei giovani agricoltori il cui iter ci auguriamo possa essere completato a breve. Il Governo, nonostante le oggettive difficoltà che vive il Paese, ha mantenuto l' impegno assunto con determinazione dal Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo davanti ai nostri soci nel patto per l'agricoltura, dimostrando di credere nell'agricoltura quale perno per una nuova stagione di crescita sostenibile del Paese" ha affermato con soddisfazione il presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che si tratta di "una scelta responsabile che riconosce il ruolo ambientale, sociale e culturale della nostra agricoltura che contribuisce a produrre quei beni comuni che il mercato non remunera". Il gettito 2012 dell'Imu agricola è stato di 692 milioni di euro, di cui 628 per i terreni e 64 per i fabbricati strumentali. L'Imu agricola è stata pagata da circa 3 milioni di contribuenti, di cui 600mila agricoltori professionali (aziende agricole) secondo i dati divulgati dal ministero delle Politiche Agricole e Forestali.

- Roma, 29 agosto 2013 -