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Domenica, 08 Giugno 2014 09:03

Efsa, 100 esperti per discutere sugli OGM

 

Seminario internazionale per approfondire le implicazioni per la valutazione del rischio di una tecnica emergente di modificazione genetica.

Di redazione - Parma 2 giugno 2014 -
Oltre 100 scienziati di quattro continenti si riuniranno infatti a Bruxelles il 4-5 giugno per prendere parte al seminario scientifico organizzato dall'EFSA sull'RNAi (interferenza genetica mediata da acido ribonucleico) nelle piante GM (geneticamente modificate).L'acido ribonucleico (RNA) funge da messaggero nell'organismo trasportando le informazioni genetiche a quella parte della cellula che sintetizza le proteine, i costituenti essenziali della vita. L'RNAi è un processo naturale che blocca o interferisce con tale attività negli animali e nelle piante. Alla fine degli anni '90 gli scienziati scoprirono come utilizzare tale meccanismo per controllare il flusso delle informazioni genetiche.
L'EFSA ha organizzato questo seminario internazionale con l'intento di precorrere i tempi e valutare se tale tecnica abbia dei riflessi sul suo attuale approccio di valutazione del rischio.
Elisabeth Waigmann, responsabile dell'Unità GMO dell'EFSA, ha chiarito: "E' possibile che la tecnica RNAi comporti effetti indesiderati sulla pianta GM stessa o su altre specie. Condividendo le nostre conoscenze sulla RNAi, vorremmo cercare di capire come prevedere se tali effetti siano plausibili e quali potrebbero essere. In un secondo tempo ciò potrà fornire le basi per perfezionare l'attuale metodologia di valutazione del rischio da OGM, onde poter rilevare eventuali effetti indesiderati ".

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 23 Marzo 2014 10:08

Peste suina africana

 

L'EFSA valuta le misure di controllo per prevenirne la diffusione della peste suina africana

 

Parma,  marzo 2014 –

 

La caccia non costituisce uno strumento per ridurre drasticamente il rischio di introduzione e diffusione del virus della peste suina africana tra le popolazioni di cinghiali. Alimentare artificialmente il cinghiale selvatico potrebbe aumentare anziché ridurre il rischio di diffusione. Occorrono ulteriori conoscenze per capire se le recinzioni possano essere utilizzate come eventuale elemento di un programma di controllo e per valutarne l’effettiva attuabilità. Sono questi alcuni dei risultati emersi dal parere scientifico dell'EFSA sulle misure di controllo atte a ridurre la diffusione del virus tra i cinghiali selvatici, emesso a seguito di una richiesta urgente della Commissione europea. La peste suina africana è una malattia virale innocua per l'uomo, ma letale per maiali e cinghiali. Alla fine di gennaio scorso la Polonia e la Lituania avevano riferito casi di peste suina africana in alcuni cinghiali selvatici. 

(EFSA)

 

 

convalida inoltre il piano pluriennale 2014-2016 - 

 

Parma, dicembre 2013 -
Il consiglio di amministrazione dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha adottato un nuovo documento di programmazione che include un piano pluriennale 2014-2016 nonché il programma annuale particolareggiato di lavoro e il bilancio preventivo per l’esercizio 2014.

Il piano pluriennale (in breve MAP) mira a rafforzare le modalità con cui  l’EFSA fornisce consulenza scientifica,  onde fare un uso ottimale delle capacità insite nella comunità UE dei valutatori del rischio , mettere in atto una maggiore trasparenza e ispirare una maggior fiducia nel pubblico. Il documento prende in considerazione una serie di obiettivi strategici, nonché le raccomandazioni del CdA del dicembre 2012 basate sui risultati della seconda valutazione esterna dell'EFSA.

Nonostante una riduzione delle risorse disponibili nell’arco temporale 2014-2016, il piano è stato concepito per garantire l’efficace compimento dei programmi di lavoro dell'EFSA con una riduzione dei costi, una più estesa cooperazione e la creazione di sinergie nel sistema europeo di sicurezza alimentare. Le attuali misure di austerità che interessano tutte le istituzioni dell'UE implicheranno la perdita nel periodo in questione di 21 posti di lavoro all’EFSA , mentre il suo bilancio  rimarrà relativamente stabile a circa 79,6 milioni di euro.

“Il consiglio di amministrazione ha appoggiato questo nuovo approccio alla pianificazione all’interno dell’EFSA per contribuire a garantire che essa possa operare efficacemente, proteggendo i consumatori in vari campi.  Ciò è particolarmente impressionante alla luce dei recenti cambi ai vertici dell’Autorità, che mettono in risalto la sua abilità di continuare a produrre atti scientifici di alta qualità”, ha dichiarato il presidente del consiglio di amministrazione Sue Davies.

Il MAP confluirà nella più ampia revisione della strategia istituzionale EFSA 2009-2013, che per il periodo 2014-2018 verrà ridefinita sotto la responsabilità di un nuovo direttore esecutivo e sarà indirizzata dal quadro finanziario pluriennale dell'UE.

Il MAP comprende una serie di iniziative nel campo della scienza, della comunicazione e dell’ottimizzazione delle risorse quali:

- confezionare un programma pluriennale di valutazione del rischio dell'UE, in collaborazione con la Commissione europea, gli Stati membri e i partner dell'UE basato sulle priorità in termini di salute pubblica e rischi emergenti;

- rafforzare il ruolo dell'EFSA come collettore europeo di  dati sulla sicurezza alimentare, sviluppando la politica EFSA relativa a data warehouse e accesso ai dati;

- ottimizzare il ruolo degli esperti, del personale e di altri partner all’interno del processo di valutazione del rischio;

- definire il ruolo internazionale dell'EFSA e migliorare la cooperazione;

- potenziare le modalità con cui l’EFSA fornisce consulenza scientifica migliorando l’interazione con i gestori del rischio e altre parti interessate, attuando al contempo gli utili commenti pervenuti dagli utenti;

- aumentare la fiducia nelle attività dell’EFSA adottando una politica aggiornata di apertura e trasparenza, e rivedendo la politica di indipendenza dell'EFSA con le sue norme attuative;

- migliorare la comprensione, la definizione e la soddisfazione delle esigenze del pubblico di riferimento;

- accrescere la chiarezza della comunicazione EFSA e migliorare la diffusione delle informazioni;

- sensibilizzare, far comprendere e far riconoscere l'EFSA e il suo ruolo di valutatore del rischio nell'UE;

- promuovere l’omogeneità nella comunicazione del rischio assieme all’UE e ai partner internazionale.

 

Parma -

Rischio cancro - Fissati i principi per le ricerche scientifiche atte a dimostrare la pericolosità degli alimenti assunti interamente.

L'EFSA ha fissato i principi guida che saranno di ausilio agli scienziati nell'eseguire studi biennali di alimentazione con alimenti interi, finalizzati a valutare il rischio di cancro e/o la tossicità derivanti dal consumo prolungato di tali cibi da parte dell'uomo. La relazione contiene raccomandazioni sul disegno e la conduzione di esperimenti di alimentazione a lungo termine con alimenti interi nei roditori, in linea con gli standard riconosciuti a livello internazionale, e individua le limitazioni di questo tipo di studi. Inoltre l'Autorità sottolinea che decisioni sulla necessità di condurre tali studi o meno vanno prese caso per caso e solo dopo aver valutato tutti i dati tossicologici, nutrizionali e relativi alla composizione esistenti. È inoltre fondamentale definire obiettivi chiari e specifici prima di avviare uno studio. L'EFSA ha dichiarato con l'occasione che tali principi guida contribuiranno alla futura istituzione di protocolli per studi di alimentazione biennali relativi a cancerogenicità e tossicità cronica da alimenti/mangimi interi.
La Commissione europea ha chiesto all'EFSA di sviluppare questi principi dopo aver rilevato l'assenza di linee guida sulla conduzione di studi di alimentazione biennali per la valutazione della sicurezza di alimenti/mangimi interi. È stato concordato che l'Autorità avrebbe valutato l'applicabilità ai test sugli alimenti/mangimi interi delle linee guida consolidate, attualmente utilizzate per valutare la sicurezza delle singole sostanze chimiche. L'EFSA ha individuato nelle linee guida (TG) 453 in materia di sperimentazioni dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE) il migliore documento quadro per questa finalità. Nella sua relazione scientifica, l'Autorità valuta l'idoneità di questo metodo di prova concordato a livello internazionale nel fornire informazioni sui potenziali effetti tossici o cancerogeni legati al consumo a lungo termine di un singolo alimento intero. Nella formulazione dei suoi principi guida l'EFSA ha tenuto conto anche delle opinioni degli esperti degli Stati membri dell'UE, consultati tramite la rete scientifica per la valutazione del rischio da OGM.
Nel fornire la valutazione, l'EFSA ha confermato l'importanza essenziale per gli scienziati che mettono in atto i suoi principi guida di definire obiettivi chiari e specifici, prima di iniziare uno studio biennale di alimentazione relativo ad alimenti interi. Individuare l'esatta natura del rischio che lo studio cerca di valutare è fondamentale per questo processo, se sono stati individuati potenziali pericoli che giustifichino ulteriori indagini. La decisione sulla necessità o meno di uno studio biennale deve basarsi sull'analisi di tutte le informazioni disponibili, quali gli esiti di precedenti analisi della composizione dell'alimento e i risultati derivati da studi nutrizionali e tossicologici condotti in passato. Poiché il disegno dello studio dipende dalle domande specifiche a cui si cerca di dare risposta, l'EFSA raccomanda per questo processo un approccio "caso per caso".
Sulla base delle linee guida 453 dell'OCSE, l'EFSA si esprime in merito all'applicabilità dei parametri di base quali metodologia, procedura e osservazioni, nonché ai dati e al modo in cui essi vengono presentati. L'Autorità conclude che i principi generali stabiliti nelle linee guida 453 dell'OCSE possono essere applicati agli studi biennali di tossicità e cancerogenicità.
L'EFSA riconosce, tuttavia, l'esistenza di una serie di limitazioni di cui è necessario tenere conto nell'utilizzo delle linee guida 453 dell'OCSE per questa finalità, dovute alle fondamentali differenze tra la sperimentazione di sostanze chimiche singole e quella di alimenti interi. La differenza principale è che le sostanze chimiche possono essere somministrate agli animali a dosi molto più elevate rispetto ai probabili livelli di esposizione umana, facilitando la rilevazione di eventuali effetti avversi. Questo approccio sperimentale spesso non è possibile con gli alimenti interi, a causa della loro voluminosità e della concentrazione relativamente bassa delle singole sostanze chimiche in essi contenute. Di conseguenza, la somministrazione di dosi di alimenti più elevate negli animali da esperimento può provocare effetti avversi causati da uno squilibrio alimentare, più che da una potenziale tossicità dell'alimento intero in sé. Una raccomandazione essenziale espressa nella relazione prevede infatti un'attenta elaborazione delle diete sperimentali, al fine di evitare squilibri alimentari.
Esiste un limite alla quantità di alimenti che un animale sperimentale può assumere, il che comporta una minore sensibilità di questi studi nel rilevare possibili effetti tossicologici, rispetto agli studi su sostanze chimiche singole. Di conseguenza gli scienziati che conducono studi sugli alimenti interi devono utilizzare un numero maggiore di animali per confermare in modo affidabile bassi livelli di tossicità. Un'ulteriore limitazione è data dal fatto che, in uno studio di alimentazione condotto su animali, i potenziali effetti degli alimenti interi possono essere rilevati solo ai livelli presenti nell'ambito di una dieta sperimentale bilanciata. Gli effetti avversi che comparirebbero a dosi superiori a tali livelli non vengono rilevati dallo studio.
La relazione dell'EFSA raccomanda una serie di principi da considerare nella pianificazione di uno studio biennale su animali con alimenti interi. L'Autorità sottolinea che la decisione di condurre un tale studio deve essere presa caso per caso e basarsi sulla valutazione di tutte le informazioni disponibili sugli alimenti interi. Queste raccomandazioni sono in accordo con le linee guida già elaborate in precedenza dall'Autorità e presentate in un parere scientifico sulla conduzione di studi di tossicità orale di 90 giorni su roditori relativamente ad alimenti/mangimi interi[1].

NOTE:
Per alimenti o mangimi interi s'intendono prodotti destinati a essere consumati nella loro interezza da esseri umani o da animali, e non specificamente alimenti grezzi o non lavorati, quali ad es. i cereali integrali. Essi spaziano da prodotti vegetali come granoturco o patate a prodotti più raffinati come succhi di frutta o farina. Comprendono inoltre alimenti e mangimi composti da microrganismi, nonché prodotti alimentari di origine animale, quali carne e latte.
L'OCSE è un organismo internazionale che ha come obiettivo la promozione di politiche finalizzate a migliorare il benessere economico e sociale delle persone in tutto il mondo. Le linee guida dell'OCSE sulle sperimentazioni (OECD Test Guidelines) sono una raccolta dei più importanti metodi di sperimentazione concordati a livello internazionale, usati da organismi pubblici, aziende e laboratori indipendenti per determinare la sicurezza di svariate sostanze, quali organismi geneticamente modificati (OGM), sostanze chimiche e preparati chimici, inclusi i pesticidi.

(fonte EFSA)


di Virgilio -
Parma, 25 luglio 2013 - -
A metà percorso del secondo mandato il Direttore esecutivo dell'Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), Catherine Geslain-Lanéelle, lascia per assumere la Direzione Generale del Ministero francese dell'Agricoltura, Alimentazione e Foreste dal 1 settembre.
Ad annunciarlo un comunicato stampa dell'EFSA attraverso il quale la direttrice uscente ringrazia il personale e gli esperti scientifici dell'EFSA che "attraverso il loro lavoro, contribuiscono ogni giorno a rafforzare la sicurezza alimentare in Europa."
Sue Davies, presidente del consiglio di amministrazione dell'EFSA, ha dichiarato: "A nome del consiglio di amministrazione, vorrei ringraziare Caterina per l'enorme contributo che ha dato al lavoro dell'EFSA nel corso degli ultimi sette anni. Durante questo periodo, l'EFSA si è sviluppata notevolmente, producendo migliaia di pareri di alta qualità per garantire che i consumatori europei hanno cibo sicuro da mangiare.
Catherine Geslain-Lanéelle è stato direttore esecutivo dell'EFSA dal luglio 2006. Nominata dal consiglio di amministrazione dell'EFSA, a seguito di un concorso pubblico, nel luglio 2011 le fu rinnovato l'incarico per un nuovo quinquennio.
In precedenza, la signora Geslain-Lanéelle, aveva ricoperto diverse posizioni di responsabilità nel settore alimentare, sia in Francia che a livello internazionale, tra i quali il ruolo di Direttore generale per l'alimentazione all'interno del Ministero dell'Agricoltura francese, al culmine della crisi della BSE.
La Commissione europea lancerà un concorso pubblico per il rinnovo della carica di direttore esecutivo dell'EFSA. Il direttore esecutivo è nominato dal consiglio di amministrazione dell'EFSA sulla base di un elenco di candidati proposto dalla Commissione europea, e a seguito di una audizione al Parlamento europeo.

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