Sabato, 20 Gennaio 2024 09:17

26.000 ettari di foreste in gestione sostenibile In evidenza

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Anche il parmense nella certificazione di oltre 26.000 ettari in Appennino per Gestione forestale sostenibile e Servizi ecosistemici 

Reggio Emilia 19 gennaio 2024 - Sono ben 30 i proprietari e gestori di foreste aderenti al Gruppo di Certificazione “Appennino Tosco-Emiliano” che oggi, venerdì 19 gennaio 2024 hanno ottenuto i Certificati di Gestione forestale sostenibile/Responsabile dei Servizi ecosistemici presso la sede del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano a Sassalbo. 

Questo gruppo di imprese grazie anche al progetto Green Community Lunigiana coordinato dall’Unione Montana di Comuni Lunigiana è stato così in grado di certificare per la gestione forestale sostenibile e responsabile oltre 26.200 ettari di territorio ricompresi all’interno del perimetro della Riserva di Biosfera MAB UNESCO Appennino Tosco Emiliano. I certificati sono stati consegnati da CSI, Ente certificatore di parte terza incaricato dal Parco nazionale, che ha verificato come la gestione di queste foreste rispetta tutti i principi, i criteri e gli indicatori previsti dagli standard internazionali per la gestione sostenibile/responsabile quali sono il Programme for Endorsement of Forest Certification schemes (PEFC) e il Forest Stewardship Council (FSC). 

Alla luce del risultato raggiunto, il Gruppo di certificazione Appennino Tosco-Emiliano (allargatosi da 13 a 30 proprietari e gestori e a complessive 37 unità di gestione forestale) risulta essere il più esteso in Italia tra tutti quelli che possono vantare la duplice certificazione PEFC e FSC per la gestione forestale sostenibile/responsabile. Le 37 foreste ad oggi complessivamente certificate si trovano distribuite nell’Appennino Tosco-Emiliano tra le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Lucca e Massa Carrara.

Sono stati certificati anche i Servizi ecosistemici della conservazione della Biodiversità, di regolazione idrica, di conservazione del suolo, i servizi turistico-ricreativi e di Sequestro e stoccaggio del Carbonio (Carbonio forestale). Nel dettaglio sul fronte della valorizzazione economica del Servizi ecosistemici, essendo state certificate da PEFC ben 14.933 tonnellate equivalenti di Anidride Carbonica (C02) assorbite in più dall’atmosfera grazie alle scelte gestionali realizzate dai 30 proprietari e gestori del Gruppo, sarà possibile mettere sul mercato, a disposizione di aziende che intendono acquistarli allo scopo di raggiungere obiettivi di Responsabilità sociale di impresa (CSR), un equivalente quantitativo di Crediti di sostenibilità. Occorre precisare, spiegano dal Parco nazionale, che non si tratta infatti di Crediti di Carbonio, bensì del riconoscimento del valore economico di mercato di tutti i Servizi ecosistemici certificati, sequestro della CO2 compresa, ed er ogati a beneficio della collettività dalle proprietà forestali del Gruppo.

“I nostri consorziati ritengono di fare una gestione oculata di miglioramenti forestali, riducendo il più possibile i tagli di utilizzazione che, ora, saranno limitati a piante che non hanno altra soluzione – commenta Stefano Zanzucchi direttore tecnico Consorzio forestale Monte Vitello Monte Montagnana, 250 ettari nei comuni di Calestano e Corniglio (Parma) –. Avvieremo quindi boschi (faggete e querceti) all’altofusto; questo consentirà di tutelare la biodiversità forestale, di stoccare di Carbonio nel suolo e nella massa legnosa e salvaguardare gli elementi caratteristici del paesaggio (alberi monumentali es.), ma anche il contrato al dissesto idrogeologico. Con le risorse che arriveranno cercheremo di mantenere operativo e autonomo il Consorzio quindi cofinanziare interventi di miglioramento forestale verso la ricettività turistica e interventi ulteriori per la conservazione della biodiversità floristica”.

DOVE SI TROVANO LE 37 FORESTE CERTIFICATE

Si tratta di n. 3 proprietà demaniali (foreste Ozola-Abetina Reale, Val Cedra e Val Parma), n. 1 foresta provinciale (Prato Spilla) e n. 1 foresta di proprietà di ENEL (Lagastrello) in gestione al Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano; n. 3 proprietà demaniali in gestione all’Ente per i Parchi e la Biodiversità dell’Emilia Centrale (foreste di Pievepelago, Piandellagotti e Capanna Tassoni); n. 1 proprietà demaniale in gestione all’Unione dei Comuni della Garfagnana (demanio Alto Serchio), n. 1 proprietà demaniale in gestione all’Unione Montana di Comuni Lunigiana (Foresta demaniale del Brattello); n. 6 proprietà comunali (Comano, Minucciano, Pontremoli, Bagnone, San Romano Garfagnana, Sestola e Fosdinovo); n. 3 Consorzi Volontari Forestali (Prampa-Luccola, Terre Medio Appennino Reggiano e Monte Vitello Monte Montagnana); n. 8 proprietà forestali ad Uso Civico (Succiso, Miscoso, Vico, Giuncugnano, Sillano, Soraggio, Barga e Cerreto Alpi); n. 3 proprietà fore stali collettive gestite come Beni Sociali (Crespiano, Viano e Lusignana); n. 2 Aziende agricole (Carra e Del Pogetto).

Alla data del 28 dicembre 2023 è risultato prenotato l’acquisto di 3.500 Crediti di Sostenibilità da parte di ben 27 aziende/imprese non solo locali. Poiché il Gruppo ha confermato di mantenere a riserva il 20% dei Crediti generati nel 2023, restano a disposizione di imprese virtuose oltre 8.440 Crediti di Sostenibilità che potranno essere acquistati attraverso la Piattaforma www.creditisostenibilità.it

 

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