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Le aziende moderne vivono le loro esperienze quotidiane all'interno di un mercato dinamico e altamente competitivo che chiede ogni giorno la messa in pratica di strategie innovative per crescere in competitività ed eccellenza.

di Guido Zaccarelli

15 novembre 2017 

Il valore di una azienda e il modo con il quale viene comunicato all'esterno consente all'impresa di accrescere il posizionamento nei mercati di riferimento e godere di attrattività in relazione ad altri competitor che adottano al proprio interno strategie comunicative mirate a promuovere emozioni in chi le riceve.

Per molti anni, il valore di una impresa è sempre stato valutato osservando due grandezze importanti e fondamentali, la dimensione tangibile, ciò che si vede, e quella intangibile, ciò che non si vede.

Se diventa intuitivo per tutti comprendere la parte visibile dell'impresa, ai più potrebbe risultare più difficile individuare quella che non appare ai proprio occhi.

I brevetti, il capitale intellettuale, il capitale umano sono alcuni tra gli ambiti maggiormente coinvolti nel completare il valore dell'azienda.

Gli sforzi imprenditoriali sono sempre stati orientati a incrementare le due dimensioni con approcci sistemici differenti in ragione del core business nel quale l'impresa aveva indirizzato le proprie strategie.

Il tempo ha cambiato le linee guida che da sempre gli imprenditori e il management in generale hanno adottato nel tempo frutto di una impennata della crisi che negli anni 2000 ha spiazzato gli analisti economici e spazzato come un urgano le imprese che avevano fatto della sola produzione il loro riferimento.

La parola cambiamento, significativa di ciò che cambia di stato in forma stabile, è stata sostituita dalla parola mutamento che impone un continuo miglioramento dei prodotti e dei servizi offerti.

Le imprese devono comunicare ai mercati in una modalità adeguata nei modi e nelle forme affinché nasca in tutti la consapevolezza che l'azienda ha saputo cogliere il momento come una opportunità di crescita, virando in modo deciso verso una nuova direzione di marcia.

In quel momento, nel quale la decisione è stata assunta, l'imprenditore e il management avevano colto che la frase: "abbiamo sempre fatto in questo modo" era superata.

Era necessario impostare una nuova rotta laddove l'animo comune guidava l'equipaggio verso la scoperta di nuovi mari sapendo di essere nel cuore di una tempesta senza precedenti. Il modo con il quale si veicolano i valori dell'azienda, effetto framing, determina una differente percezione nelle persone che vivono in senso positivo o negativo l'esperienza d'ascolto.

La comunicazione cambia quindi i paradigmi di riferimento con la quale le persone assegnano il valore all'azienda.

Un passo in avanti fondamentale, che le aziende dovrebbero iniziare ad applicare e a condividere, è stato compiuto dall'UNI, Ente Italiano di Normazione, che il 14 luglio 2016 ha emanato un documento tecnico UNI T/R 11642 dal titolo "la Conoscenza Condivisa" dove si fa riferimento specifico al valore della persona in ambito aziendale.

Le imprese che desiderano rimanere sul mercato e crescere in termini numerici di prodotto e di servizio ed eccellere nella qualità devono necessariamente esplicitare che l'azienda valorizza le persone e, come dimostrazione di un impegno assunto, adotta al proprio interno il T/R 11642.

Questo consente di dimostrare non solo a parole, ma con un documento formale, la responsabilità dell'azienda nel porre le persone al centro dell'organizzazione.

Il mercato, innanzi ad un impegno formale molto forte e dovendo preferire tra differenti clienti / fornitori sceglie, chi oltre ad eccellere nello specifico ramo di attività, eccelle anche nel valorizzare le maestranze.

Il capitale umano accresce il proprio valore contribuendo ad elevare il valore complessivo dell'azienda agevolando il mercato che, nell'era digitale, sanziona e premia molto rapidamente le imprese.

Scegliere di investire sulle persone è un punto unico a favore delle aziende nel legittimare il proprio dovere nel generare valore e benessere sociale.

Pubblicato in Economia Emilia
Domenica, 12 Novembre 2017 06:57

Vinitaly presenta gli espositori anche in Cinese.

All'interno, ogni azienda ha un suo mini sito con un format comune, contenente le principali informazioni richieste dai buyer. Facile da compilare, viene tradotto automaticamente in inglese e cinese. È una delle prime novità della 52ª edizione di Vinitaly, per dare visibilità agli espositori e focalizzare le ricerche dei potenziali compratori.

Verona, 6 novembre 2017 – Offrire sempre nuovi servizi per migliorare ogni anno l'esperienza a Vinitaly per espositori e operatori. Con questo obiettivo Veronafiere ha intrapreso un processo di digitalizzazione che, per l'edizione 2018 del Salone Internazionale del Vino e dei Distillati, in programma dal 15 al 18 aprile ( www.vinitaly.com ), propone un nuovo concept di catalogo online.

La novità tecnologica consiste in un sistema di compilazione facilitata per gli espositori e di traduzione immediata dall'italiano all'inglese e al cinese.

Il nuovo catalogo di Vinitaly è stato progettato per essere un portale contenente mini siti di tutte le cantine espositrici. Il format comune mette in evidenza in maniera omogenea le principali informazioni richieste dai buyer, per semplificare le loro ricerche.

Il catalogo è stato pensato anche come strumento di promozione e divulgazione del vino italiano all'estero.

Con la scelta del cinese come terza lingua, Vinitaly crea la prima presentazione completa della vitivinicoltura italiana per il grande mercato asiatico, con i vini di tutte le regioni, proposti da oltre 4.000 cantine, offrendo a importatori e consumatori del Paese della Grande Muraglia uno strumento di conoscenza delle Doc, Docg e Igt made in Italy, con la visualizzazione delle relative aree di produzione.

Attraverso questo nuovo strumento, ricco di immagini, l'espositore potrà anche promuovere propri eventi e degustazioni organizzati nel corso di Vinitaly e durante il resto dell'anno, inserire video e condividerli sui social, garantendosi una visibilità lunga 365 su una piattaforma consultata in un anno da 790.380 utenti da 195 Paesi, per un totale di 4.958.499 pagine visualizzate.

Il catalogo di Vinitaly 2018 sarà online a metà dicembre, inizialmente con la descrizione di tutti gli espositori diretti; seguiranno, mano mano, gli espositori indiretti.
Per scoprire come sarà il nuovo catalogo, a questi link i demo delle prime aziende che hanno completato l'inserimento delle proprie informazioni:
Villa Spinosa – Veneto
Italiano - http://preview.vinitaly.com/it/preview/20/260182849/ 
Inglese - http://preview.vinitaly.com/en/preview/20/260182849/ 
Cinese - http://preview.vinitaly.com/zh/preview/20/260182849/ 
Angoris – Friuli Venezia Giulia
Italiano - http://preview.vinitaly.com/it/preview/146/043728000/ 
Inglese - http://preview.vinitaly.com/en/preview/146/043728000/ 
Cinese - http://preview.vinitaly.com/zh/preview/146/043728000/ 
Arione - Piemonte
Italiano - http://preview.vinitaly.com/it/preview/49/002205000/ 
Inglese - http://preview.vinitaly.com/en/preview/49/002205000/ 
Cinese - http://preview.vinitaly.com/zh/preview/49/002205000/ 
Azienda Uggiano – Toscana
Italiano - http://preview.vinitaly.com/it/preview/8/073162000/ 
Inglese - http://preview.vinitaly.com/en/preview/8/073162000/ 
Cinese - http://preview.vinitaly.com/zh/preview/8/073162000/ 
Azienda Nicola di Sipio - Abruzzo
Italiano - http://preview.vinitaly.com/it/preview/447/260181464/ 
Inglese - http://preview.vinitaly.com/en/preview/447/260181464/ 
Cinese - http://preview.vinitaly.com/zh/preview/447/260181464/ 
Barberani - Umbria
Italiano - http://preview.vinitaly.com/it/preview/128/093910000/ 
Inglese - http://preview.vinitaly.com/en/preview/128/093910000/ 
Cinese - http://preview.vinitaly.com/zh/preview/128/093910000/ 
Terredora – Campania
Italiano - http://preview.vinitaly.com/it/preview/157/026122000/ 
Inglese - http://preview.vinitaly.com/en/preview/157/026122000/ 
Cinese - http://preview.vinitaly.com/zh/preview/157/026122000/ 

Gurriere – Sicilia
Italiano - http://preview.vinitaly.com/it/preview/282/260209008/ 
Inglese - http://preview.vinitaly.com/en/preview/282/260209008/ 
Cinese - http://preview.vinitaly.com/zh/preview/282/260209008/ 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 12 Gennaio 2014 10:57

Incivili. Ma dove è finita la pietas?

di Lamberto Colla ---

I casi di Caterina e di Bersani evidenziano un  malore sociale figlio non solo della crisi ma anche della perdita di valori etici e di rispetto e amore del prossimo.   

Parma, 12 gennaio 2014 -

Il caso di “Caterina” mi aveva talmente colpito che non ero riuscito a scrivere nulla al riguardo. Sarei caduto nelle banalità di rito ed ho ritenuto che già troppo risalto era stato dato a quell’incivile comportamento di taluni grafomani. 

Pochi giorni dopo un simile comportamento si manifestò per Bersani colpito da malore.

Insulti sul profilo Social di “Caterina” per avere difeso la sperimentazione sugli animali che da quella sperimentazione deve la vita, auguri di morte all’ex segretario PD postati a commento degli articoli che divulgavano la notizia del suo ricovero.

Non sono certamente un ammiratore politico di Bersani, come d’altronde non lo sono più nemmeno di coloro che dovrebbero essere oppositori della sua area politica, ma quando ho letto degli auguri di morte a lui diretti mi è tornata la rabbia che avevo avuto leggendo il caso di Caterina. 

Però alcune riflessioni questi due casi ravvicinati me le hanno stimolate.

La prima, scontata, che esiste una gran massa di imbecilli, maleducati, arroganti, esibizionisti e insensibili. Una fascia di soggetti che probabilmente si sta allargando e che attraversa più strati sociali. 

Una seconda considerazione è che la radicalizzazione delle opinioni sta diventando “fede integralista”. Animalisti nel primo caso e  nuovi movimentisti (lungi dal parlare di politica che è ben altra cosa) nel secondo i quali, pur di difendere la propria appartenenza e fede, sarebbero disposti a tutto. E si sa che dalle parole ai fatti il passo è breve.

La terza e più  consolante considerazione è legata ai mezzi di informazione che hanno dato evidenza del fenomeno: i nuovi media, giornali digitali e social media.

Se fossimo ancora nell’epoca analogica dell’informazione non avremmo potuto rilevare una stima del fenomeno, ovvero, di quanti siano portatori di sentimenti negativi, aridi e privi di quel senso di  “pietas” che consentirebbe di approcciare il dolore altrui in modo solidale e soprattutto libero da ogni   condizionamento religioso, sociale, politico, razziale o, men che meno, partitico. Come si diceva, se fossimo vissuti nell’era dell’informazione pre digitale, nessun organo di informazione avrebbe riportato di quegli insulti e se l’avessero fatto non avrebbe avuto la possibilità di misurare la portata del fenomeno;  sia per il fatto che in pochi si sarebbero presi la briga di scrivere , affrancare e spedire alla redazione il loro commento, sia perché, proprio in ragione di ciò sarebbe sorto il sospetto che si trattasse di fenomeno isolato o quantomeno marginale e perciò  non degno di pubblicazione.

Il digitale, invece, ha consentito di misurare il fenomeno. Senza spese (carta, busta e francobolli) il popolo - almeno quello “bue”, si scatena e si sente libero di manifestare e sfogarsi senza inibizioni e senza vergogna. 

Un’ultima riflessione. Consola il fatto che,  attraverso il digitale, si può dare “un nome” a ognuno di questi inqualificabili soggetti. 

 

 

 

 

Pubblicato in Politica Emilia
Domenica, 14 Luglio 2013 12:09

Editoria, tira solo internet

di Lamberto Colla ---
Agcom, crolla la pubblicità. Investimenti scesi del 19%. L'online una opportunità non una minaccia.

Pubblicato in Politica Emilia
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