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Chicza... Un brand che ti fa sentire bene con te stesso. L'Etica, le Persone e l'Ambiente prima del... business

Beati i primi...!!! Aprire una nuova via ha sempre un sapore speciale, serve coraggio, orgoglio, si corrono grandi rischi, ma se l'intuizione è giusta e ci si muove con determinazione, con cautela ed elasticità mentale, i vantaggi possono essere enormi... anche per chi seguiranno la via già aperta dopo di noi.

Nell'ultracentenaria storia dei chewing-gum il mercato è cambiato molto; certo i chewing-gum si sono evoluti, il progresso e i desideri dei Consumatori hanno prodotto nuove richieste, soddisfatte con nuovi gusti e nuove funzionalità più o meno salutari. Ma la sostanza di cui è composto il chewing-gum oggi non è più la stessa, oggi è Inquinante.

In questo mondo intriso di Polimeri del petrolio utilizzati come gomma base, biossidi come coloranti, edulcoranti chimici come dolcificanti, l'unico forte scossone arriva dal Messico dove i Chicleros Messicani, silenziosi, coraggiosi e umili, hanno avuto l'idea semplice ma geniale: riportare in auge il chicle Maya (Gomma 100% naturale) creando dalla A alla Z il loro chewing-gum con il brand ... Chicza.

Nei primi mesi del 2009 i Chicleros parteciparono alla loro prima fiera del biologico, a Londra, dove ottennero il primo premio. Di seguito in soli 6 anni e mezzo Chicza ha ricevuto ben 24 tra premi e riconoscimenti in Italia e all'estero.

Lo Staff di Ecolbio s.r.l. Azienda di Ostia, applica la stessa filosofia, la stessa passione e umiltà dei Chicleros, distribuendo il chewing-gum Chicza in tutta Italia, Malta, Svizzera italiana a macchia di leopardo. E proprio in considerazione degli ottimi risultati ottenuti, il Consorzio Chicleros Messicano ha voluto premiare la Ecolbio s.r.l, concedendo l'esclusiva per il Portogallo e l'Albania, gratificazione che Ecolbio s.r.l. ha accettato con orgoglio.

Molta strada è stata percorsa da quando abbiamo ricevuto il primo sconfortante diniego, una frase che ha segnato il nostro cammino rendendoci più forti, più caparbi, più incisivi: " Un chewing-gum interessante... ma non prenderà mai piede; le multinazionali saranno sempre più forti".
Invece non è stato così, in brevissimo tempo quella che sembrava un'utopia è diventata una realtà.

La Ecolbio s.r.l. azienda tutta italiana è riuscita a trovare valori aggiunti a Chicza, già certificata Biologica e biodegradabile al 100% ( con queste due particolari ed uniche caratteristiche era stata immessa nel mercato dai Chicleros nel 2009 ) l'azienda Italiana ha avuto alcune importanti intuizioni, applicando del resto la "nostra fantasia tutta italiana" rinvenendo nel prodotto attraverso la certificazione, le importanti peculiarità del Senza Glutine, del Senza Lattosio, del Vegan, del Kosher, intuendo e certificando che Chicza è adatta anche a pazienti nefropatici, peculiarità che hanno attirato le simpatie di altri segmenti di Consumatori.

La simpatia, l'affetto e la fiducia del mercato rappresentano per noi continui stimoli per il futuro che si preannuncia ricco di altre sfide e nuovi gusti, stimoli che creano un impegno al fine di offrire sempre un prodotto sano, unico nel suo genere, sempre al passo con i tempi, aumentando nel contempo la produzione, la commercializzazione e la logistica senza rinunciare mai alla Qualità, al Rispetto per l'Ambiente e al Rispetto per le Consumatrici e per i Consumatori, da noi considerati tutti paradigmi imprescindibili, pilastri della nostro pensiero e delle nostre azioni.

Mai potremo avvelenare l'Ambiente o nuocere alla Salute dei consumatori!!! Mai abbasseremo la Qualità per il vile dio denaro!!!

Chicza, il "magico" chewing-gum, che continuerà a restituire bellissimi sogni, continuerà a proteggere l'Ambiente e la Salute dei consumatori, continuerà ad alimentare il sorriso dei bambini e delle Donne Chicleros.

Ci auguriamo che Chicza possa continuare ad essere un prodotto "messaggero" di positività e di sogni, sogni che rimangono l'unica cosa che nessuno potrà mai portarci via, in una società che tutto prende e poco o niente restituisce.
Si, è vero, ci sentiamo tutti un po' stanchi e sfiduciati per il futuro lavorativo, per il futuro sociale, per il futuro ambientale, ma non dobbiamo cedere e dobbiamo essere sempre positivi come Chicza.
Chicza vuole essere una fonte di ottimismo e gioia per tutti, Chicza è positiva...

"E' nelle crisi che emerge il meglio di ognuno di noi,
perché senza crisi tutti i venti sono lievi brezze".
Albert Einstein

Speriamo che questa citazione di Einstein possa diventare anche nostra.

Chicza, anche se non può compiacere tutti (per il gusto o per la sua durata, per la consistenza o altro, come del resto tutti gli altri prodotti in commercio) vuole comunque essere costantemente fonte di gioia, di forza e di ottimismo, per un mondo migliore e per... ognuno di noi; vi sembra uno sforzo o un'emozione da poco?
Quindi, come spesso accade in tutte le belle storie, Chicza, in Italia è partita cauta, ha inciampato come un bimbo, per poi rialzarsi e accelerare, senza esitazioni. Chicza si è fatta conoscere, Chicza ci ha messo il cuore, Chicza si è fatta apprezzare, si è fatta... amare, è decollata provando a stimolare la pseudo-concorrenza a non inquinare l'Ambiente, rimanendo con l'animo ingenuo di un bimbo:
"Il chewing-gum biodegradabile è la soluzione del futuro" l'Ambiente e la tutela della Salute lo esigono!!!

Pubblicato in Ambiente Emilia

Approvato il bilancio di previsione dalla bonifica che destina i proventi della contribuenza consortile e i fondi risparmiati attraverso un'attenta gestione dell'ente in investimenti di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Reggio Emilia – 12 Gennaio 2018 - Oltre 10 milioni di euro provenienti dai contributi dei consorziati e dai risparmi di gestione dell'ente sono pronti da investire nei prossimi dodici mesi per la difesa e lo sviluppo del comprensorio idraulico governato dal Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale a seguito dell'approvazione unanime del bilancio di previsione per il 2018.

20180112-Bonifica-centrale.RE-2Una somma ingente e quanto mai necessaria per fare fronte in modo adeguato a tutte le criticità ambientali che investono periodicamente il nostro territorio. Ed è proprio in quest'ottica, volta a potenziare progressivamente i finanziamenti destinati alla salvaguardia e alla manutenzione preventiva, che il Commissario Straordinario Franco Zambelli, contando sul parere favorevole sia della Consulta in rappresentanza dei Consorziati sia del collegio dei Revisori dei Conti, ha deciso di incrementare la già ingente somma di dieci milioni di euro con altri 530 mila frutto di una oculata politica amministrativa della governance consortile coordinata dal direttore generale Domenico Turazza.

Un impegno del tutto significativo per le manutenzioni ordinarie e straordinarie che rimarca lo sforzo progressivo di razionalizzare i costi strutturali e del personale ottimizzando al contempo l'azione concreta sul territorio in un arco temporale che nel 2017 non ha sicuramente regalato scenari di semplice gestione.

Siccità prolungata e fenomeni alluvionali e di dissesto idrogeologico, come ripercussione diretta dei mutamenti climatici in atto, stanno sempre più rientrando nella quotidianità e pertanto possono richiedere sforzi economici del tutto eccezionali. La stagione irrigua da poco ultimata per esempio ha visto il costo energetico utile per il sollevamento delle acque destinate alle colture tipiche del Reggiano e del Modenese incrementare di oltre 700.000 € rispetto al budget di previsione dello stesso anno.

Nonostante questi imprevisti straordinari che impongono un percorso obbligato per far fronte ai bisogni del territorio dal bilancio licenziato si riscontra chiaramente un'inversione di tendenza importante - che peraltro ha già caratterizzato gli ultimi esercizi - ovvero che le risorse destinate all'intervento diretto sul territorio superano i costi del personale impiegato generando un evidente aumento dell'efficienza del Consorzio, misurata dell'aumento della produttività del personale dipendente. Per un approfondimento trasparente e mirato su queste tematiche è possibile consultare tutta la documentazione inerente i bilanci di esercizio sia preventivi sia consuntivi sul sito internet del Consorzio alla sezione Amministrazione trasparente ( www.emiliacentrale.it ).

"Stiamo definendo i dettagli tecnici dei numerosi interventi prioritari e di miglioria che realizzeremo nel corso del 2018 nel nostro comprensorio – ha commentato il Commissario Straordinario regionale Zambelli - e prestissimo presenteremo agli amministratori locali, consorziati e a tutta la cittadinanza la mappa precisa e la ripartizione dei fondi con particolare attenzione alla definizione delle opere che andremo a realizzare nelle singole aree montane , collinari e di pianura. Siamo particolarmente soddisfatti perché in un anno non facile dal punto di vista emergenziale siamo riusciti a rispondere alle attese e gestendo le risorse in modo oculato abbiamo anche individuato più finanziamenti per il comprensorio. Sono soddisfatto".

Consorzio di Bonifica, Villanova e Castelvetro insieme per un progetto di percorso ciclabile integrato in un nuovo piano di difesa idraulica

Piacenza, 9 gennaio 2018 - Questa mattina alle 11.00, nella Sala del Consiglio del Municipio di Castelvetro Piacentino, è stata posta la firma alla convenzione (fra Consorzio di Bonifica di Piacenza e comuni di Castelvetro Piacentino e Villanova d'Arda) per un importante progetto di percorso ciclabile, integrato in un più ampio progetto di difesa idraulica del suolo (riguardante un impianto di sollevamento idraulico a Soarza).

Nell'ambito del programma #Italiasicura, coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono state infatti prodotte le "Linee guida di progettazione integrata per le opere idrauliche in difesa del suolo".

Tali linee prevedono anche che le nuove opere di difesa del suolo siano inserite nei contesti territoriali in modo armonico rispetto alle componenti del paesaggio, dell'ambiente e delle risorse locali. Nell'adempimento di queste linee guida si inserisce il progetto del Consorzio di Bonifica di Piacenza per la costruzione di un nuovo impianto idraulico di sollevamento da realizzarsi a Soarza, sull'argine maestro del Po. La nuova pista ciclabile sarebbe dunque parte di tale progetto integrato. Inoltre, seguendo proprio l'andamento dei tracciati dei canali di bonifica, il percorso ciclabile si collegherebbe all'itinerario nazionale chiamato VENTO (uno dei più lunghi d'Europa).

La firma di stamane ha dunque suggellato un'importante coordinamento con gli amministratori locali, come ha sottolineato Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza. "Abbiamo incontrato sindaci che hanno abbracciato la visione del domani ed è grazie ad una visione del futuro, alla progettualità e al coordinamento con gli amministratori che è poi possibile dare attuazione ai progetti".
"Va creata", -ha proseguito Zermani- "una cultura del territorio, una consapevolezza, nei cittadini, sull'importanza di una virtuosa interazione fra uomo e natura".
Il Sindaco di Castelvetro Piacentino, Luca Giovanni Quintavalla, dopo aver ricordato l'iter che ha portato alla firma della convenzione, ha ringraziato il Consorzio di Bonifica di Piacenza.
Romano Freddi, Sindaco di Villanova d'Arda,, dopo i ringraziamenti al Consorzio, ha sottolineato l'importanza della mobilità sostenibile e di nuovi collegamenti.

Il progetto di percorso ciclabile, che ha come responsabile l'architetto Pierangelo Carbone del Consorzio di Bonifica di Piacenza, consentirà di collegare il ponte sul Po (Castelvetro Piacentino) con Soarza e Ongina (Villanova sull'Arda).

(Nella foto,  Romano Freddi, Fausto Zermani e Luigi Giovanni Quintavalla)

Consorzio di Bonifica, Villanova e Castelvetro insieme per un progetto di percorso ciclabile integrato in un nuovo piano di difesa idraulica.

Piacenza, 9 gennaio 2018

Questa mattina alle 11.00, nella Sala del Consiglio del Municipio di Castelvetro Piacentino, è stata posta la firma alla convenzione (fra Consorzio di Bonifica di Piacenza e comuni di Castelvetro Piacentino e Villanova d'Arda) per un importante progetto di percorso ciclabile, integrato in un più ampio progetto di difesa idraulica del suolo (riguardante un impianto di sollevamento idraulico a Soarza).

Nell'ambito del programma #Italiasicura, coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono state infatti prodotte le "Linee guida di progettazione integrata per le opere idrauliche in difesa del suolo". Tali linee prevedono anche che le nuove opere di difesa del suolo siano inserite nei contesti territoriali in modo armonico rispetto alle componenti del paesaggio, dell'ambiente e delle risorse locali. Nell'adempimento di queste linee guida si inserisce il progetto del Consorzio di Bonifica di Piacenza per la costruzione di un nuovo impianto idraulico di sollevamento da realizzarsi a Soarza, sull'argine maestro del Po. La nuova pista ciclabile sarebbe dunque parte di tale progetto integrato. Inoltre, seguendo proprio l'andamento dei tracciati dei canali di bonifica, il percorso ciclabile si collegherebbe all'itinerario nazionale chiamato VENTO (uno dei più lunghi d'Europa).

La firma di stamane ha dunque suggellato un'importante coordinamento con gli amministratori locali, come ha sottolineato Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza. "Abbiamo incontrato sindaci che hanno abbracciato la visione del domani ed è grazie ad una visione del futuro, alla progettualità e al coordinamento con gli amministratori che è poi possibile dare attuazione ai progetti".
"Va creata", -ha proseguito Zermani- "una cultura del territorio, una consapevolezza, nei cittadini, sull'importanza di una virtuosa interazione fra uomo e natura".
Il Sindaco di Castelvetro Piacentino, Luca Giovanni Quintavalla, dopo aver ricordato l'iter che ha portato alla firma della convenzione, ha ringraziato il Consorzio di Bonifica di Piacenza.
Romano Freddi, Sindaco di Villanova d'Arda, dopo i ringraziamenti al Consorzio, ha sottolineato l'importanza della mobilità sostenibile e di nuovi collegamenti.

Il progetto di percorso ciclabile, che ha come responsabile l'architetto Pierangelo Carbone del Consorzio di Bonifica di Piacenza, consentirà di collegare il ponte sul Po (Castelvetro Piacentino) con Soarza e Ongina (Villanova sull'Arda).

Roma 19 dicembre 2017 - Dall'olio extra vergine di oliva bio "funzionale" arricchito di vitamine, con effetti benefici contro l'osteoporosi, alla fattoria sociale per l'inclusione di giovani e adulti con disabilità che promuove il "turismo etico". Dall' "orto in adozione" ai tirocini per l'inserimento lavorativo dei soggetti con status di rifugiato politico.

E ancora, la prima Scuola di Multifunzionalità agricola familiare che, oltre ad essere una piccola oasi della biodiversità con più di 350 varietà, utilizza la cucina agrituristica del "riuso" e, infine, la coltivazione di prodotti diventati presidio "Slow Food". Sono queste le caratteristiche delle aziende, tutte a conduzione femminile, premiate anche quest'anno dal concorso nazionale "De@ Terra".

Il "Premio De@Terra" (XVI edizione) è finalizzato all'individuazione di 6 imprenditrici agricole operanti sul territorio nazionale che si siano distinte per la propria iniziativa. Le vincitrici del premio 2017 parteciperanno ad una visita di studio per lo scambio di buone prassi presso alcune realtà agricole dell'Unione europea, creando i presupposti per lo sviluppo e il consolidamento di effettive opportunità di crescita imprenditoriale.

La premiazione si è svolta il 18 Dicembre presso la Sala Cavour del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Le vincitrici 2017:
PETRINI Francesca
"Az. Agr. Fattoria Petrini"
Monte San Vito (AN)

BISCHETTI Martina
"Az. Agr. Fabioland"
Nerola (RM)

MASTROGIUSEPPE Annalisa
"Az. Agr. Le Favole di Gaia"
Pratola Peligna (AQ)

MIGLIACCIO Immacolata
"Soc. Agr. ABIM"
Santa Maria Capua Vetere (CE)

GASTALDI Elisa
"Azienda agricola Elilu
Scuola di Multifunzionalità Agricola Familiare"
Castelnuovo Scrivia (AL)

INVIDIATA Grazia Sandra
"Az. Agr. Invidiata Grazia"
Collesano (PA)

Lunedì, 11 Dicembre 2017 07:48

11 dicembre Giornata Internazionale della Montagna

L'11 dicembre ricorre la Giornata Internazionale della Montagna, istituita dall'ONU. Dal 2003 la celebrazione è stata osservata ogni anno per creare consapevolezza sull'importanza della montagna. Il nostro Consorzio è molto attivo nelle aree montane della nostra provincia: sono 30 i comuni montani coinvolti (riportiamo più avanti le dichiarazioni dei sindaci della nostra provincia).

Piacenza, 11 dicembre 2017 - Diverse sono le attività del Consorzio di Bonifica di Piacenza nel comprensorio montano:
- gestione degli acquedotti rurali
- manutenzione della viabilità rurale
- lotta al dissesto idrogeologico

Acquedotti rurali
Sono 46 gli acquedotti rurali da gestire attraverso interventi di: sfalcio e lavaggio di numerosi manufatti acquedottistici, di ripristino di rotture sulle linee, di trasporto di acqua con autocisterna e di ristrutturazione di alcuni serbatoi di riserva/opera di raccolta.

Viabilità rurale
125 i chilometri di viabilità rurale da mantenere e da mettere in sicurezza consolidandone i versanti. Queste le tipologie di interventi: realizzazione e manutenzione del manto bitumato, messa in sicurezza, consolidamento delle scarpate, ripristino della viabilità e regimazione delle acque superficiali di scolo.

Difesa idraulica e presidio nella lotta al dissesto idrogeologico
Fondamentale in questa azione è la sinergia con le amministrazioni locali mediante tavoli tecnici comuni. L'obiettivo è di regimentare i corsi d'acqua con briglie che ne riducano la velocità, consolidarne le sponde e diminuire l'erosione in alveo.
Diverse sono le tipologie di interventi: sistemazione funzionale delle pendici, consolidamento dei versanti, contenimento o recupero di zone franose, ripristino degli argini (mediante infissione di pali di castagno, drenaggi o posa di massi), prevenzione e controllo dell'erosione dei terreni, contenimento e rallentamento (mediante briglie, gabbionate, difese spondali, ...) del deflusso delle acque, controllo e sorveglianza delle situazioni di criticità geomorfologica, drenaggi sui versanti.

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Coordinamento con le amministrazioni locali
Il Consorzio di Bonifica di Piacenza interviene sia direttamente che a seguito di una strutturata concertazione con le amministrazioni locali.

"Il nostro territorio montano" commenta Simone Maserati Sindaco di Gazzola "rappresenta un'importante riserva sia per le attrattive turistiche sia per i tanti prodotti tipici ma anche per le tradizioni della sua gente che rappresentano i nostri valori e la nostra memoria; per questo risulta un patrimonio degno di essere manutenuto, valorizzato e supportato, soprattutto nelle iniziative di chi decide con entusiasmo, ma anche coraggio, di mettere in gioco le proprie risorse per investire in attività legate alla salvaguardia dell'ambiente montano ed alla produzione di prodotti locali".

20171207-montagna-7 b 1"Le montagne" dice il Sindaco di Nibbiano Giovanni Cavallini e le loro comunità sono sistematicamente trascurate a livello globale ma i nostri compaesani hanno chiesto una forte alleanza, la fusione dei comuni, per tornare ad essere protagonisti ed incidere direttamente sulle scelte del loro futuro. La scelta della comunità è stata chiara e netta: un maggiore impegno per uno sviluppo dell'Alta Val Tidone, un impegno sia delle istituzioni che della società civile per lo sviluppo delle attività agricole, commerciali e per il ben essere delle comunità. Con questa forte motivazione il referendum popolare ha stabilito la fusione dei Comuni di Nibbiano, Pecorara e Caminata. Il nuovo Comune Alta Val Tidone prevede ed auspica il coinvolgimento dei giovani perché possano costruire, con vari progetti di sviluppo sostenibile, il loro futuro in questa valle fantastica. Per questo motivo desidero ringraziare tutti i compaesani che hanno deciso di diventare protagonisti del loro futuro in Alta Val Tidone".

Sergio Copelli Sindaco Ponte dell'Olio ricorda che "il tema di quest'anno "Montagne sotto stress: cambiamenti climatici, fame e migrazione" ci porta ad affrontare il tema delle aree marginali e di come valorizzare i servizi ecosistemici-ambientali. Per l'Alta Val Nure il cammino intrapreso si chiama Strategia Nazionale Aree Interne: 13 Comuni dell'Appennino Piacentino e Parmense hanno deciso di accettare la sfida di far parte di un progetto pilota proposto dall'Agenzia Ministeriale di Coesione Territoriale e dalla Regione. Con un intenso lavoro di consultazione e di pianificazione di possibili interventi per invertire gli indicatori demografici e socioeconomici, si è arrivati alla formulazione di una strategia che riguarda i settori della scuola, del sociosanitario e della mobilità attraverso un innovativo patto che consideri l'ambito ottimale il territorio formato da tutti i Comuni coinvolti. L'impegno riguarderà anche lo sviluppo economico, le buone prassi forestali e gli interventi legati al dissesto ed alla protezione civile. Un nuovo approccio capace di assicurare a chi resta e a chi vuole tornare a una maggiore qualità della vita".

"Attenzione alla tutela della montagna, valorizzazione e salvaguardia del patrimonio forestale, prevenzione del dissesto idrogeologico, sono le parole che più frequentemente si odono ogniqualvolta i territori di montagna sono interessati da frane o quelli a valle da inondazioni," dice Carmine De Falco Sindaco di Caminata. "Ma non meno importanti sono anche i fenomeni che investono i territori di montagna: spopolamento, scarsità di servizi, isolamento. Questi sono, in sintesi, alcuni dei fattori che riguardano la montagna e sui quali occorre riflettere ed intervenire per una inversione di tendenza. Ritengo perciò che, gli amministratori nazionali e locali, specie i sindaci di montagna, nell'agenda dei propri lavori, devono inserire, tra le priorità, investimenti ed accorgimenti mirati se si vuole mantenere integro il territorio e salvaguardare la bellezza della montagna e tutelare i suoi abitanti. Pertanto, occorre finalizzare gli interventi salvaguardando il patrimonio forestale, pulendo i sentieri, evitando il formarsi di frane, sostenendo le attività agricole, assicurando servizi essenziali, telecomunicazioni, trasporti, servizi sanitari e scolastici, e considerare la montagna una risorsa che va salvaguardata per il benessere dei cittadini che vi abitano, per la potenzialità di turisti che può attrarre e per usufruire dei prodotti sani sulle nostre tavole. Tutto ciò si può ottenere se ogni amministratore ha veramente voglia di investire in attività che non producono effetti immediati, quindi non portano voti, ma avranno per sempre la riconoscenza di quanti beneficeranno, fosse anche per una passeggiata, in un bosco pulito.
Molti di noi sindaci, purtroppo, siamo assillati da mille problematiche: dobbiamo convivere con le esigenze di bilancio, con opere, a volte, costose, dobbiamo assicurare servizi efficienti e spesso la tutela della montagna e dei suoi abitanti per forza di cose passa in secondo piano, ma io dico a tutti i sindaci di montagna: se i nostri concittadini sono rimasti a coltivare i campi in zone disagiate, a portare le mandrie in zone difficilmente raggiungibili è perché amano il territorio e lo proteggono, allora aiutiamoli e i risultati arriveranno, loro possono rappresentare la spinta per avere territori sani, maggiori attività commerciali, numerose attività artigianali e turismo di qualità.
Io sono nato in un paese di montagna, Ospedaletto D'Alpinolo in provincia di Avellino, posto a 700 metri di altezza e ricordo sempre, con nostalgia, quando nei mesi estivi, un piccolo paese di mille abitanti, si trasformava in una comunità di cinquemila persone amanti della buona aria del buon cibo e desiderosi di passeggiare nei boschi dai sentieri ben tracciati e puliti. Se vogliamo che la montagna viva, amiamola".

Claudia Borrè sindaco di Zerba, commenta: "Come Sindaco del più piccolo comune della Regione, 77 residenti, credo fortemente nelle opportunità che il territorio montano possa offrire ma sono consapevole delle enormi difficoltà di poter strutturare tali risorse. Manca un progetto serio unitario del territorio e concreto. Bisogna che tutte le Istituzioni ripensino a uno sviluppo dei piccoli borghi montani. Dietro alle grandi città, ad una Pianura Padana sempre più inquinata ci siamo noi, montagna, fragile, per molti mesi quasi disabitata ma che può essere territorio ricco se aiutata a riportare lavoro, senza possibilità di occupazione non si può pensare a nessun progetto.
Riportare la gente a vivere qui, ricreare una microeconomia, un aiuto a chi vuol tornare, perché qualcuno ci vuole provare.
Poi i servizi, le strade, il dissesto: credo che solo con la presenza sul territorio delle persone che lo lavorano e lo curano siano temi risolvibili.
Se tutti i paesi diventano solo seconde case per poche settimane all'anno si perde il concetto di comunità, di borgo vivo, e quindi le risorse per mantenerlo aumenteranno sempre di più ma non si fermerà l'abbandono e il degrado dell'ambiente montano.

"Le comunità rurali" interviene Lorenzo Burgazzoli Sindaco di Piozzano, "che risiedono nelle zone alpine ma anche collinari,sono economicamente e socialmente molto importanti perché svolgono una funzione di presidio e salvaguardia dell'ambiente, attuando, inoltre, un'agricoltura capace di offrire dei prodotti di qualità certificata ben apprezzati sul mercato. Le Istituzioni di ogni ordine e grado dovrebbero impegnarsi alla promozione di queste aree iniziando a pensare e ragionare non solo in base alla densità abitativa ma in base alla peculiarità del territorio, talvolta marginale,con i suoi problemi e le proprie potenzialità. I nostri territori sono unici, molto spesso incontaminati e vanno preservati per le future generazioni ma per evitare il progressivo spopolamento vanno create le infrastrutture e le condizioni favorevoli affinché i cittadini ci possano abitare e lavorare serenamente".

Ivano Rocchetta Sindaco Castell'Arquato ci ricorda che "La gestione dell'acqua è elemento essenziale per lo sviluppo dell'agricoltura. E un'agricoltura fiorente si pone come baluardo, stimolo e motivazione per far restare i giovani sul territorio. Dunque l'agricoltura diventa non solo presidio a valenza economica ma anche sociale. Ed è rimanendo sul territorio che lo si può proteggere e salvaguardare".

Paolo Negri Sindaco di Bettola ricorda "una frase del celebre letterato tedesco Johann Wolfgang von Goethe 'i monti sono maestri muti e fanno discepoli silenziosi'.
Mi tornano alla memoria i nostri anziani, uomini e donne di poche parole, ma che hanno sempre amato le loro terre e con la loro esperienza quotidiana hanno tramandato lo stesso amore ai nostri giovani. Questi nostri giovani che, senza slogan e senza clamore, hanno ritrovato la voglia e la volontà di fare rivivere le nostre montagne, sempre bistrattate e dimenticate, speranzosi di ritagliarsi un proprio spazio e di costruirsi una propria vita. Questi giovani che si stanno impegnando per cercare culture alternative, culture biologiche ed ecosostenibili, per cercare di valorizzare e far conoscere i prodotti e le tipicità locali che le nostre montagne ci permettono di creare e realizzare. Quello che tutti uniti possiamo fare per loro è: 'Aiutarli' per non far crollare le loro illusioni, per non distruggere i loro sogni".

Giovanni Malchiodi Sindaco di Ferriere dichiara che "La montagna è quella splendida parte del territorio che tutti noi conosciamo. Averla abbandonata con lo spopolamento degli anni scorsi nella ricerca di una vita migliore è stato a mio avviso un errore gravissimo. Questo ha causato oltre a un grave danno ambientale con le conseguenze e i costi che anche di recente (alluvione 2015) abbiamo affrontato, un grande danno sociale in quanto il continuo calo di popolazione ha determinato la perdita di molti servizi e reso le città invivibili con enormi problemi di sicurezza e di inquinamento. Ora per potere salvare la montagna non occorre altro che grandi investimenti mirati a far rimenare i pochi rimasti e tentare, attraverso la creazione di posti di lavoro, di portare i giovani ad insediarsi. Solo in questo modo si potrà avere il presidio e la custodia di questa importantissima parte della terra".

Paolo Calestani Sindaco di Morfasso esorta a "promuovere e valorizzare la montagna. Gli amministratori locali fanno tanto ma c'è la necessità che anche governo e regioni intervengano con il supporto di fondi. Noi crediamo che sia fondamentale mantenere sul territorio i servizi essenziali. A Morfasso, per esempio, abbiamo infatti asili, nidi, doposcuola, un sevizio di scuolabus che va a prendere bambino per bambino: si tratti di servizi alla famiglia che aiutano a radicare la comunità nel territorio senza spingerla a cercare altrove gli stessi servizi. Fondamentale è poi potenziare l'agricoltura e il turismo locale. Gli obiettivi si raggiungono grazie alla sinergia. Con il Consorzio di Bonifica di Piacenza lavoriamo attivamente per la lotta contro il dissesto idrogeologico per arrivare a coprire capillarmente il territorio."

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Piacenza, 7 dicembre 2017 - San Giorgio Piacentino, Ponte Dell'Olio, Lugagnano, Alseno, Carpaneto Piacentino, Vernasca, Gropparello, Pontenure, Vigolzone e Castell'Arquato. Sono i comuni (o parte di essi) che sono entrati a far parte del comprensorio del Consorzio di Bonifica di Piacenza.

Sono tanti gli interventi svolti nelle nuove zone. Opere che hanno avuto diverse finalità e che sono state per lo più concentrate:

- nella gestione e nella manutenzione del reticolo idraulico (regimazione delle acque)
- negli interventi di presidio idrogeologico (lotta al dissesto in montagna)

Interventi in linea con una delle attività principali del Consorzio di Bonifica che è quella di riduzione del rischio idraulico.

20171206-intubamento canaleRegimazione delle acque
Diverse sono le opere finalizzate alla regimazione idraulica nei nuovi territori, per far sì che il corso dell'acqua, sapientemente convogliato, non danneggi centri abitati o strade: l'obiettivo è di incanalare le acque piovane per far sì che non allaghino i nuclei abitati, gli edifici agricoli, le strade e i fabbricati rurali.
Si tratta di interventi idraulici ben armonizzati con il contesto naturale (per il tipo di progettazione, l'utilizzo dei materiali utilizzati, l'esito, ...) e che permettono, mediante canalizzazione, di far sì che le acque piovane non rechino danni.
Le tipologie di interventi sui canali sono molteplici: decespugliamento, spurgo, pulizia, sagomatura, risezionatura, ricostruzioni, costruzioni di nuovi scarichi, inserimento di valvole o manufatti, difese spondali, tombinature. Una serie di opere per garantire la sicurezza delle persone e la conduzione di attività vitali e produttive anche nelle più piccole frazioni, evitando pericoli di allagamento e problemi legati al ristagno delle acque.
Una fitte rete di canali indispensabile per abitare, per produrre e per muoversi e che si deve adattare, di volta in volta, alla configurazione di nuovi centri abitati o ai cambiamenti in atto.

Lotta al dissesto idrogeologico in montagna
Nei nuovi territori montani si è provveduto a contenere situazioni di degrado del territorio per poter riparare quanto distrutto o deteriorato a causa di frane, smottamenti ed erosioni.
Anche in questo ambito si è trattato di diverse tipologie di interventi: sistemazione funzionale delle pendici, consolidamento dei versanti, contenimento o recupero di zone franose, ripristino degli argini (mediante infissione di pali di castagno o posa di massi), prevenzione e controllo dell'erosione dei terreni, contenimento e rallentamento (mediante briglie, gabbionate, difese spondali, ...) del deflusso delle acque, controllo e sorveglianza delle situazioni di criticità geomorfologica, drenaggi sui versanti.
Lavori indispensabili in tema di assetto idrogeologico per risolvere situazioni innescate da eventi piovosi di particolare durata e intensità, da caratteristiche del suolo o geomorfologiche locali.

Coordinamento con le amministrazioni locali
Il Consorzio segue una pianificazione ben precisa a proposito degli interventi da eseguire ma accoglie anche le segnalazioni di privati, amministrazioni locali o associazioni di categoria.
Per gli interventi in montagna finalizzati alla lotta contro il dissesto idrogeologico è fondamentale la concertazione fra Consorzio e amministrazioni locali per la pianificazione degli interventi, che stabilisca gravità e priorità degli stessi. Proprio recentemente si è riunito, presso il nostro Consorzio, il Nucleo Tecnico Politico per la Montagna. Durante tale tavolo tecnico sono stati evidenziati gli interventi compiuti (pulizia di corsi d'acqua, interventi di drenaggio o consolidamento di versanti). Per l'operatività futura invece sono state fatte diverse proposte fra le quali un censimento delle infrastrutture pubbliche del territorio per meglio indirizzare gli interventi di manutenzione.
La necessità di un forte coordinamento fra le parti è d'altronde anche volontà esplicita della nostra regione che si è espressa in un protocollo d'intesa fra Regione Emilia Romagna, UNCEM e ANBI Emilia Romagna.

Costi
Per il nuovo comprensorio gestito dal nostro Consorzio, dal 2016, è stato adottato il Nuovo Piano di Classifica degli immobili per il riparto della contribuenza consortile che stabilisce i criteri con i quali calcolare il contributo economico.
Il Nuovo Piano di Classifica stabilisce, nel rispetto della legislazione in materia, i criteri in base ai quali i singoli immobili ricevono benefici dalle opere del Consorzio di Bonifica. A seconda dell'entità del beneficio ricevuto dall'immobile viene stabilito l'importo del contributo che il beneficiario è tenuto a corrispondere.

 

Giovedì, 30 Novembre 2017 11:17

Cinquestelle contro lo smog della Pianura Padana

Dell'Orco annuncia emendamenti in legge di Bilancio e Sassi prepara risoluzione in Regione Emilia-Romagna

"Smog e pessima qualità dell'aria in Pianura Padana, è ora di correre ai ripari". Lo dichiarano i pentastellati Michele Dell'Orco, deputato modenese, e Gianluca Sassi, consigliere regionale dell'Emilia Romagna, che annunciano che il Movimento 5 Stelle sta 20171130-M5S-On-michele dellorcoconducendo una forte campagna nei confronti del Governo e delle Regioni interessate, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte, affinchè si predispongano misure per fronteggiare l'inquinamento atmosferico in primis ma anche quello dei suoli e delle falde acquifere della Pianura Padana.

Spiegano i Cinquestelle: "La qualità dell'aria del nostro Paese costituisce un urgente problema sanitario, ma anche un grave problema sociale ed economico; secondo OMS e OCSE gli oltre 90 mila decessi prematuri annui causati della pessima qualità dell'aria ci costano 88,5 miliardi di euro ogni anno, quasi il 5% del PIL. Abbiamo tre procedure di infrazione comunitarie in corso che coinvolgono tutte le Regioni della pianura Padana compresa l'Emilia Romagna perchè presentano livelli di inquinamento superiori alle soglie fissate".

20171130-M5S-RER-SassiIn Regione – annuncia Sassi- ho depositato una risoluzione per impegnare il Presidente Bonaccini ad attivarsi con una serie di misure, a partire dalla richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza che significherebbe l'intenzione di affrontare seriamente il problema, con risorse e tempi certi per una bonifica dell'area e per la realizzazione di interventi, anche strutturali, per la riduzione del rischio, tra cui una moratoria degli impianti più inquinanti, nonché una seria pianificazione ecologica, ai fini della reale tutela della salute pubblica".

"In Parlamento –aggiunge il deputato Dell'Orco- il Movimento 5 Stelle, presenterà un pacchetto di emendamenti alla legge di bilancio per affrontare sin da subito l'emergenza smog in Pianura Padana. Proporremo misure per investire nelle energie rinnovabili, sviluppare il verde e la riforestazione urbana, potenziare i controlli, il monitoraggio e la ricerca ambientale, investire su mobilità sostenibile, incrementare la flotta dei veicoli elettrici per il trasporto pubblico urbano. Le soluzioni tampone come il blocco delle auto e le domeniche ecologiche non bastano più, c'è bisogno di un'azione coordinata tra Governo, Regioni e Comuni che interessi il trasporto, gli impianti industriale ma che arrivi a coinvolgere anche le azioni e le abitudini quotidiane dei cittadini perché la salute di noi tutti non può più essere considerata un aspetto secondario delle programmazioni politiche".

29 novembre 2017

Michele Dell'Orco
Cittadino Deputato
Movimento 5 Stelle

Mercoledì, 29 Novembre 2017 11:09

Premio Vivere a Spreco Zero 2017

BOLOGNA – Le buone pratiche contro lo spreco alimentare: Bologna premia Enti pubblici, aziende e scuole virtuose in Italia con la V edizione del Premio Vivere a Spreco Zero vinto dal Comune di Milano "per la portata internazionale dei progetti avviati negli ultimi anni, culminati attraverso Expo con l'attivazione del Milan Urban Food Policy Pact, il network internazionale di 160 città impegnate per lo sviluppo di Sistemi Alimentari Sostenibili a partire dalla creazione di una Politica Alimentare Urbana in cui la lotta allo spreco alimentare è uno dei principali obiettivi".

Nella categoria "Amministrazioni pubbliche" erano in gara quest'anno anche i Comuni di Modena e Cremona.

La categoria "Buone pratiche Imprese" ha premiato Dalma Mangimi, per l'innovazione di processo che ha portato alla riduzione dello spreco, convertendo in materia prima i prodotti che sarebbero diventati rifiuto. Menzione speciale per la tecnologia Gio' Style di conservazione, cottura e riutilizzo del cibo.

Nella categoria Scuole, infine, premiati gli studenti della Fondazione Casa del Giovane Don Mario Bottoglia di Castiglione delle Stiviere (Mantova), del circuito Scuola Centrale Formazione, per il progetto "Cucino con ciò che ho".

I vincitori della V edizione del Premio Vivere a Spreco Zero, i piccoli 'Oscar' della sostenibilità assegnati dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market e dal progetto Reduce del Ministero dell'Ambiente e Università di Bologna – Distal, sono stati annunciati e premiati martedì 28 novembre, a Bologna - Palazzo Magnani, sede UniCredit, presente il Sottosegretario al Ministero dell'Ambiente Barbara Degani con il fondatore di Last Minute Market Andrea Segrè e con Livio Stellati responsabile Centro-Nord Relazioni Istituzionali UniCredit partner storico di Spreco Zero, Eliana Farotto responsabile Ricerca & Sviluppo Comieco e Diego Pagani, presidente Conapi-Mielizia.

E al geniale cartoonist Francesco Tullio Altan, grande Maestro della satira e sguardo acuto e ironico sull'evoluzione del costume in Italia, va quest'anno il Premio Vivere a Spreco Zero 2017 nella categoria testimonial: "per aver illustrato con fulminea incisività il paradosso del nostro tempo bulimico e sprecone, dando voce e matita, nell'ultimo decennio, ai temi dello speco alimentare, idrico ed energetico. E per aver così contribuito a sensibilizzare adulti e giovani, amichevolmente ma con straordinaria efficacia, intorno ad una questione tema centrale e ineludibile del nostro tempo". Altan raccoglie dunque il testimone dei riconoscimenti consegnati nel 2015 a Susanna Tamaro e nel 2016 a Paolo Rumiz e Moreno Cedroni. Altan, che dal 2010 illustra la campagna Spreco Zero, sarà a sua volta motore di nuove buone pratiche attraverso una borsa di studio assegnata dal Premio Vivere a Spreco Zero.

«Sono i nostri comportamenti che fanno la differenza in tema di ambiente - ha dichiarato Barbara Degani, Sottosegretario al Ministero dell'Ambiente - E' un concetto che vale a maggior ragione per i temi dello spreco di cibo e dell'educazione alimentare alla base del Premio "Vivere a Spreco Zero" cui sono felice di aver contribuito e partecipato anche nelle passate edizioni. Il cambiamento passa in primis per le persone e le organizzazioni di cui fanno parte, si tratti di istituzioni come le amministrazioni comunali o le aziende e le scuole, che sono le categorie premiate oggi. I dati Waste Watcher dimostrano che c'è un'attenzione crescente in questo campo da parte dei cittadini in occasione di una ricorrenza come il Natale in cui lo spreco risulta evidente: 4 italiani su 10, il 41% degli intervistati, afferma che il rischio di spreco è dietro l'angolo del 'cenone'. Le azioni che da anni abbiamo messo in atto per la riduzione degli sprechi, dalla family bag alle campagne di educazione alimentare e ambientale, dimostrano che stiamo andando nella giusta direzione».

Nel corso dell'incontro sono stati infatti illustrati i nuovi dati dell'Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market/Swg, che rilevano i comportamenti dei consumatori in vista del Natale.

Cosa si spreca a Natale? «Denaro e cibo, secondo gli intervistati dell'Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market/Swg – ha spiegato Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market e del movimento Spreco Zero - Anche se la sensazione di gettare il cibo è andata calando nelle ultime rilevazioni, segno dell'attenzione crescente a comportamenti virtuosi in questo campo: ma non dobbiamo abbassare la guardia: lo spreco domestico ci costa infatti ogni giorno all'incirca 1 euro, pari a 145 kg di cibo gettato in casa ogni anno, per 6,9 € la settimana e 360 € ca ogni anno. Lo spreco è un tema su cui si gioca il futuro della terra, per questo dobbiamo sensibilizzare innanzitutto i giovani, dai bimbi ai millennials della generazione Z».

I nuovi dati Waste Watcher evidenziano che in Emilia Romagna la percezione di sprecare cibo a Natale è lievemente inferiore alla media nazionale, indice di sensibilizzazione più forte intorno al cibo e al suo valore. Cresce anche l'attenzione al proprio tempo: 1 italiano su 20 ritiene di sprecarlo, a Natale, era 1 su 100 lo scorso anno! E Natale, di per sé, cosa rappresenta per gli italiani? Un periodo di 'abbondanza e ricchezza' più per i cittadini dell'Emilia Romagna (48% degli intervistati) che per gli italiani (45%). In Emilia Romagna il Natale genera più piacere (30% contro 28% degli intervistati in Italia), si fanno più regali (23% contro 19% del resto d'Italia) e si dà più attenzione al cibo (21% contro 18%).

«Le azioni condotte in questi anni per la riduzione degli sprechi, in particolare quelli alimentari, producono un loro effetto - conferma il curatore del progetto reduce Luca Falasconi - La sensibilità sullo spreco alimentare è aumentata, ma tanta strada ancora deve essere fatta. Proprio per questo motivo abbiamo pensato a "Waste Notes" un piccolo diario che ha l'obiettivo di affiancare le famiglie nel monitorare cosa succede nelle proprie cucine e di poter condividere attraverso i portali sprecozero le buone pratiche che ognuno adotta per prevenire e ridurre lo spreco domestico. Osservare e 'copiare' le buone pratiche delle cucine degli altri è sicuramente un ottimo strumento per vincere sullo spreco».

«UniCredit – ha spiegato Livio Stellati, responsabile Centro-Nord Relazioni Istituzionali UniCredit - considera la sostenibilità un concetto fondante per il successo delle proprie attività e agisce per perseguire l'obiettivo di una crescita sostenibile non soltanto dal punto di vista bancario. Così la banca è attiva anche nel supporto a progetti culturali e sociali come "Spreco Zero" che UniCredit sostiene da cinque anni e nella quale si riconosce in virtù del proprio impegno per la crescita del territorio che non può prescindere dall'attenzione al risparmio a tutto campo. UniCredit è quindi entusiasta di ospitare la cerimonia di consegna del Premio "Vivere a Spreco Zero". Un'occasione per promuovere le buone pratiche valorizzando le esperienze più rilevanti e favorendone la diffusione».
Eliana Farotto responsabile Ricerca & Sviluppo Comieco ha annunciato i vincitori della categoria enti pubblici sottolineando che «la lotta allo spreco è uno degli strumenti portanti dell'economia circolare: solo riducendo l'uso indiscriminato di risorse le successive azioni di raccolta e riciclo possono essere efficaci. Il Comune di Milano affronta da anni, anche con il sostegno di Comieco, la gestione sostenibile del territorio e i progetti premiati oggi sono il riconoscimento dei risultati finora raggiunti e di come Milano possa rappresentare su questo fronte l'Italia anche in ambito internazionale».

«Partecipiamo volentieri a questo appuntamento che mette in evidenza le tante aziende che in Italia realizzano idee ingegnose utilizzando tecnologie avanzate. Rispettando il semplice principio non si butta il cibo, che nonne e mamme avevano insegnato per millenni - ha dichiarato Diego Pagani presidente di Conapi-Mielizia, annunciando i vincitori della categoria Imprese - Il premio Vivere a Spreco Zero nutre e stimola le nostre coscienze, mostrandoci come anche un gesto semplice, come questo, sia importante a innescarne mille altri virtuosi, in grado di dare obiettivi concreti e raggiungibili per il futuro dell'umanità».

I vincitori della categoria Scuole sono stati annunciati da Giuseppe Zuliani, Direttore Customer Marketing e Relazioni Esterne Conad, che ha dichiarato: «combattiamo lo spreco per recuperare e donare i prodotti che sono ancora perfettamente commestibili ma sono a ridosso della data di scadenza. Tramite le associazioni che operano nei vari territori in cui siamo presenti con i nostri soci forniamo un aiuto a tante persone bisognose offrendo loro un pasto e un sostegno alimentare quotidiani. E' uno dei modi in cui ci mettiamo a servizio della comunità, perché per noi il legame sociale è un elemento fondamentale della vita e della competitività della nostra impresa. E' un lungo filo che ci lega a ogni comunità, al mondo della scuola, alle istituzioni, all'imprenditoria locale... avendo sempre come riferimento delle nostre attività la relazione con la persona, con cui vogliamo ora iniziare a fornire un ulteriore aiuto in più per combattere anche lo spreco in casa».

«I consum-attori sono l'elemento cardine della politica antispreco e premiare le virtuose esperienze e' doveroso, darne evidenza una missione – ha osservato Myriam Finocchiaro, responsabile Comunicazione e Corporate Affairs Granarolo SpA - Per questo ci piace essere vicini al progetto da tanti anni e in tanti modi diversi. Il Gruppo Granarolo ha da tempo avviato politiche interne ed esterne tese alla progressiva riduzione del consumo di risorse naturali e di emissioni nell'ambiente mediante il controllo delle attività che promuove alla stalla, in produzione e sulla tavola dei consumatori. Benvenuto anche al quaderno delle buone pratiche, strumento utile e intelligente, che abbiamo contribuito a riempire con qualche piccolo suggerimento sulla gestione domestica del frigorifero».

Con la V edizione del Premio Vivere a Spreco Zero è stato presentato il progetto Waste Notes. Un Diario per Amico, quaderno di buone pratiche realizzato dalla campagna Spreco Zero con Reduce – Ministero dell'Ambiente e Università di Bologna – Distal. Sarà distribuito in 10mila copie ad altrettante famiglie campione, già impegnate in progetti di prevenzione dello spreco alimentare.

La giuria 2017 del Premio Vivere a Spreco Zero, presieduta dal fondatore Last Minute Market Andrea Segrè, è composta dal Sottosegretario al Ministero dell'Ambiente Barbara Degani con il curatore del progetto Reduce Luca Falasconi, i giornalisti Antonio Cianciullo e Marco Fratoddi, il conduttore di Caterpillar Radio2 Rai Massimo Cirri e inoltre Eliana Farotto responsabile Ricerca & Sviluppo Comieco, Diego Pagani, presidente Conapi e Giuseppe Zuliani, Direttore Customer Marketing e Relazioni Esterne Conad. Sostiene la campagna Spreco Zero, con UniCredit, un pool di aziende dell'agroalimentare italiano e del packaging nazionale: Alce Nero, Camst, Comieco, Conad, Conapi-Mielizia, Granarolo SpA, Istituto Nazionale Imballaggio.

Al rush finale la V edizione del Premio Vivere a Spreco Zero per le migliori buone pratiche italiane nella prevenzione degli sprechi, in programma a Bologna martedì 28 novembre.

Annunciate oggi le terne finaliste, che sono:

- nella categoria Enti Pubblici il Comune di Cremona, il Comune di Modena e il Comune di Milano.

- Per la categoria Imprese la terna finalista include Dalma Mangimi, Giò Style e il consorzio Bestack.

- Tre scuole in finale: sono la Fondazione Casa del Giovane di Castiglione delle Stiviere (MN), il CTF Francesco d'Assisi di Cadoneghe (PD) e il Centro Servizi Formativi "Stimmatini" di Verona.

Il geniale cartoonist Francesco Tullio Altan è il Testimonial 2017 del Premio. Dal 2010 illustra la campagna Spreco Zero e sarà motore di nuove buone pratiche che annuncerà a Bologna nel corso del Premio.

 

BOLOGNA, 28 NOVEMBRE 2017
PROCLAMAZIONE E PREMIAZIONE
DEI VINCITORI 2017: A PALAZZO MAGNANI sede UniCredit
ORE 12 CONFERENZA STAMPA, DALLE 15 LE PREMIAZIONI.

 

BOLOGNA – Saranno proclamati martedì 28 novembre, a Bologna, i vincitori della V edizione del Premio Vivere a Spreco Zero, i piccoli 'Oscar' della sostenibilità che dal 2013 assegna la campagna Spreco Zero di Last Minute Market, in sinergia con il progetto Reduce del Ministero dell'Ambiente e Università di Bologna - Distal.

Enti pubblici, imprese e scuole italiane concorrono all'edizione 2017 del Premio, che annuncia oggi le sue terne finaliste.

I vincitori saranno comunicati martedì 28/11 alle 12, nel corso dell'incontro stampa in programma a Palazzo Magnani, sede UniCredit, presente il Sottosegretario al Ministero dell'Ambiente Barbara Degani con il fondatore di Last Minute Market Andrea Segrè e con Livio Stellati responsabile Centro-Nord Relazioni Istituzionali UniCredit, Luca Falasconi curatore del progetto Reduce e Matteo Guidi, AD Last Minute Market.

Nel corso dell'incontro saranno anche illustrati i nuovi dati sullo spreco alimentare dell'Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market/Swg: le rilevazioni sono legate ai comportamenti dei consumatori in vista del Natale, con dati sia a livello nazionale che per la regione Emilia Romagna.

Sarà inoltre presentato il progetto Waste Notes, un Diario per Amico, quaderno di Buone pratiche realizzato dalla campagna Spreco Zero con Reduce – Ministero dell'Ambiente e Università di Bologna – Distal.

Ed ecco i finalisti del Premio Vivere a Spreco Zero 2017: per la sezione riservata alle amministrazioni pubbliche sono in gara tre Comuni: Cremona, per l'impegno multidirezionato dalle cucine alle scuole alla differenziata; Milano, per l'approccio e la portata dei progetti che porta avanti rappresentando il Paese a livello internazionale; e Modena, per aver attivato reti multiattori sul territorio, sostenendo e promuovendo un nuovo paradigma della lotta alla povertà alimentare. Nella categoria Imprese si contendono il titolo Dalma Mangimi, per l'innovazione di processo che ha portato alla riduzione dello spreco convertendo in materia prima i prodotti che sarebbero diventati rifiuto; Giò Style, per aver sviluppato una tecnologia finalizzata a conservare ma anche, nell'ordine, a conservare, cuocere e conservare di nuovo quando avanzato; e il Consorzio Bestack, per l'innovazione tecnologica introdotta e per la capacità di legare tra loro mondo dell'impresa e Università. Tre i progetti in finale per gli Istituti superiori del Centro Scuole Formazione: sono la Fondazione Casa del Giovane di Castiglione delle Stiviere (MN), il CTF Francesco d'Assisi di Cadoneghe (PD) e il Centro Servizi Formativi "Stimmatini" di Verona.
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Al geniale cartoonist Francesco Tullio Altan va il Premio Vivere a Spreco Zero 2017 nella categoria testimonial, "per aver illustrato con fulminea incisività il paradosso del nostro tempo bulimico e sprecone, dando voce e matita, nell'ultimo decennio, ai temi dello speco alimentare, idrico ed energetico. E per aver così contribuito a sensibilizzare adulti e giovani, amichevolmente ma con straordinaria efficacia, intorno ad una questione tema centrale e ineludibile del nostro tempo". Dal 2010 Altan illustra la campagna Spreco Zero e sarà motore di nuove buone pratiche che annuncerà a Bologna nel corso del Premio.
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Della giuria 2017 fanno parte, con i curatori scientifici del Premio Andrea Segrè e Luca Falasconi, il Sottosegretario al Ministero dell'Ambiente Barbara Degani, i giornalisti Antonio Cianciullo e Marco Fratoddi, il conduttore di Caterpillar Radio2 Rai Massimo Cirri e inoltre Eliana Farotto responsabile Ricerca & Sviluppo Comieco, Diego Pagani, presidente Conapi e Giuseppe Zuliani, Direttore Customer Marketing e Relazioni Esterne Conad.