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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 18 3 maggio 2015

SOMMARIO Anno 14 - n° 18 3 maggio 2015

(In allegato la news letter in formato pdf scaricabile)

SOMMARIO
Anno 14 - n° 18 3 maggio 2015
1.1 editoriale Festa per il Lavoro. Altro che "choosy"
3.1 cereali Mercati internazionali ancora incerti
4.1 Lattiero caseario Lenta ma costante ripresa del "Parmigiano"
5.1 nutrizione Expo. Inventata la pizza dimagrante
5.2 Expo2015 Parmigiano Reggiano protagonista a EXPO2015
5.3 Expo 2015 Expo2015. Una vittoria dei lavoratori che i Black Block non devono rovinare
6.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano, prossimi obiettivi qualità, quantità, export e vigilanza
6.2 Expo2015 Val Tidone a Expo2015
7.1 pomodoro Le tante opportunità per il pomodoro.
8.1 Finanza Credito alle imprese, L'Emilia Romagna fanalino di coda.
9.1 Consorzi agrari La bandiera gialla sventola anche sul Consorzio Agrario di Cremona.
10.1 greenpeace Greenpeace cerca fondi sola da privati.
10.2 promozioni "vino" e partners

Cibus 18 2015 COP

Domenica, 03 Maggio 2015 09:39

Parmigiano Reggiano protagonista a EXPO2015.

Dalla presenza nel "supermercato del futuro" alla "piazzetta", a Cibus Italia", alle visite in caseificio

Reggio Emilia – Dalla presenza nel "supermercato del futuro", alle attività nella "piazzetta", alla collaborazione con Slow Food, al coinvolgimento di 70 caseifici del comprensorio di produzione, il Parmigiano Reggiano sarà tra i grandi protagonisti di Expo 2015.

"L'Esposizione universale - afferma Riccardo Deserti, direttore del Consorzio - rappresenta una importantissima opportunità per le eccellenze gastronomiche e per la tradizione agroalimentare del nostro paese, ed è proprio in questa prospettiva che il Parmigiano Reggiano parteciperà in maniera attiva per sensibilizzare il pubblico proveniente da tutto il mondo e per diffondere la cultura del nostro prodotto, totalmente naturale e caratterizzato da un legame indissolubile con il suo territorio di origine."

In particolare, il Consorzio sarà presente, con un'area dedicata ed in esclusiva merceologica, nello spazio"Coop – Future FoodDistrict" (Supermercato del futuro), un'area di 2500 mq che permetterà ai visitatori di vivere una nuova esperienza di acquisto grazie alla presenza di tecnologie all'avanguardia volte ad informare in modo approfondito il consumatore e aumentarne la consapevolezza riguardo alle filiere. In quest'area, da maggio a fine ottobre, saranno quotidianamente organizzate degustazioni di prodotto e verrà svolta un'intensa attività informativa con personale multilingue. Per rendere più completa l'esperienza del visitatore all'interno del Future FoodDistrict, ogni giorno sarà ospite un caseificio che presenterà in prima persona la propria realtà e offrirà in degustazione il proprio prodotto.

"La presenza del prodotto sarà importante – prosegue il direttore del Consorzio- ma non lo è di meno il presentare il valore del fattore umano e la sua incidenza su un prodotto assolutamente artigianale e unico: proprio questo, dunque, avverrà grazie al coinvolgimento di oltre 70 caseifici produttori che parteciperanno in prima persona a Milano e si impegneranno ad accogliere nel territorio di origine i visitatori per veder nascere dal vivo il "re" dei formaggi e toccare con mano la realtà produttiva".

Il Parmigiano Reggiano sarà poi autorevolmente presente all'interno del padiglione "Cibus è Italia", la struttura dedicata al Made in Italy e alle produzioni di eccellenza della nostra nazione. All'interno di questo spazio verrà allestito un vero e proprio percorso museale con supporti multimediali e materiali inerenti la storia, la produzione e le caratteristiche del prodotto.
Nel corso dei sei mesi di Expo verranno poi organizzate iniziative dedicate alla diffusione della cultura del nostro prodotto e del territorio: in particolare, dal 9 al 14 settembre, presso lo spazio "Piazzetta" messo a disposizione dalla regione Emilia Romagna, si terrà la "Settimana del Parmigiano Reggiano", dove per 6 giorni verranno organizzate attività e degustazioni. Altre degustazioni di Parmigiano Reggiano verranno condotte in collaborazione con l'associazione internazionale SlowFood.

"Expo richiamerà in Italia visitatori da tutto il mondo – conclude Deserti – che verranno nella nostra penisola alla scoperta del grande patrimonio che ci caratterizza, e il nostro auspicio, ma soprattutto il nostro impegno, è orientato a far sì che la presenza del prodotto a Milano invogli i visitatori a recarsi in visita nella zona d'origine per vivere l'emozione della visita in caseificio"
Per accrescere il desiderio dei visitatori e per rendere più agevole questo processo, il Consorzio ha sviluppato una App, scaricabile gratuitamente, che funzionerà come una vera e propria audioguida disponibile in ben 11 lingue e accompagnerà i visitatori da tutto il mondo alla scoperta della produzione del Parmigiano Reggiano.

Tutti gli aggiornamenti sulle iniziative di Expo 2015 saranno disponibili in un'apposita sezione del sito www.parmigianoreggiano.it che sarà attiva da inizio maggio.
(Fonte CFPR)

 

Un piano strategico che il Consiglio ha presentato a metà mandato per intensificare sforzi e azioni istituzionali. Approvato anche il bilancio con 290 voti favorevoli, 4 astenuti e 20 contrari. -

Reggio Emilia, 29 aprile 2015 -

Si gioca primariamente sulla regolazione della quantità dell'offerta, sulla qualità del prodotto (con azioni previste entro l'autunno, incluse modifiche al disciplinare di produzione) e su alcune operazioni immediate sull'export e sulla comunicazione la nuova piattaforma di lavoro del Consorzio del Parmigiano Reggiano, approvata ieri dall'assemblea dei caseifici.
Un piano strategico che il Consiglio ha presentato a metà mandato per intensificare – come ha detto il presidente Giuseppe Alai – sforzi e azioni istituzionali che contribuiscano a far fronte all'attuale difficile congiuntura e a creare, in prospettiva, condizioni di maggiore stabilità dei redditi dei produttori".

Anche in quest'occasione, il primo riferimento va alla regolazione dell'offerta, chiamando in causa sia allevatori che caseifici. "Dopo aver dato certezze anche patrimoniali agli allevatori con l'assegnazione delle quota latte da destinare a Parmigiano Reggiano – sottolinea la piattaforma di lavoro messo a punto dal Consiglio del Consorzio – ora occorre dare certezze ai caseifici, cioè la possibilità e la capacità di usare il Piano di regolazione dell'offerta in funzione delle indicazioni che emergono dal mercato".

Rispetto al 2014 (approvazione del quantitativo di produzione previsto nel 2015 da parte dei caseifici e successiva insufficiente adesione degli allevatori rispetto al quorum previsto), il Consorzio giocherà d'anticipo: le proposte, infatti, prevedono le modifiche al piano di regolazione dell'offerta 2017-2019 entro il prossimo autunno, con strumenti aggiuntivi che affideranno ai caseifici la possibilità di modulazioni temporanee. "Questi tempi – spiega il Consorzio – consentiranno di espletare il percorso di raggiungimento del quorum e le successive verifiche e approvazioni da parte delle commissioni ministeriali entro il 2016 (quando si esaurirà il piano attualmente in vigore), in tempi utili a non indurre incertezze nella filiera".

Sempre entro l'autunno saranno poi sottoposte all'assemblea dei soci una serie di modifiche al disciplinare di produzione finalizzate ad accrescere ulteriormente gli elementi di conoscenza e garanzia per i consumatori, ad accentuare il legame tra prodotto e territorio, a recuperare efficienza negli allevamenti con semplificazioni ed ammodernamenti, ad accrescere la qualità nella stagionatura e a rafforzare l'efficacia dei controlli e della vigilanza.
In tema di vigilanza, comunque, scatta già ora una serie di nuove azioni soprattutto legate al prodotto esportato, con l'ampliamento dei Paesi in monitoraggio (che da gennaio sono 62), lo stanziamento di un budget aggiuntivo sui controlli e un piano di vigilanza specifico per la ristorazione privata e collettiva.

Già entro maggio sarà poi attivo un team dedicato a progetti speciali sull'export, con azioni dirette sugli operatori della Gdo e della ristorazione per sviluppare nuove opportunità commerciali dirette per caseifici e aggregazioni di caseifici. In queste settimane sarà messo a punto anche un nuovo piano strategico per la comunicazione sul mercato interno che decollerà a settembre e, infine, è in avvio immediato un gruppo consultivo dedicato ai giovani imprenditori, finalizzato non solo ad un loro maggiore coinvolgimento, ma alla formazione vera e propria di futuri dirigenti del settore.

"Un insieme di azioni – sottolinea il presidente del Consorzio, Giuseppe Alai – che guarda alle emergenze legate all'attuale negativa congiuntura e, contemporaneamente, è destinato a creare condizioni più stabili di sviluppo fondate sui capisaldi rappresentati dalla regolazione dell'offerta, dalla qualità del prodotto, da un legame sempre più forte con il territorio e gli andamenti di mercato e lo sviluppo di ogni potenzialità sull'export.
Nel corso dell'Assemblea, i caseifici hanno approvato anche il bilancio 2014 del Consorzio, con 290 voti favorevoli, 4 astenuti e 20 contrari.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Dalle 10,00 alle 18,00 a Polesine Parmense l'evento con 50 grandi cuochi dell'Associazione Chef to Chef emiliaromagnacuochi

Parma, 20 aprile 2015 - Oggi, all'Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense, 9 caseifici del Parmigiano Reggiano saranno presenti alla grande kermesse della cucina e dei prodotti enogastronomici di eccellenza di Chef to Chef emiliaromagnacuochi.

In un contesto rurale ancora intatto e in edifici risalenti al 1300, andrà infatti in scena l'evento "Centomani di questa terra", che accoglierà giornalisti, foodies, esperti e produttori per una giornata all'insegna dell'enogastronomia e della cucina di qualità dell'Emilia-Romagna.
Dalle ore 10,00, oltre 50 chef dell'associazione Chef to Chef emiliaromagnacuochi saranno all'opera per offrire al pubblico la possibilità di assaggiare, scoprire e conoscere i prodotti del territorio reinterpretati e abbinati in varie declinazioni.

Il Consorzio del Parmigiano Reggiano, che per due anni ha confermato il proprio sostegno alla manifestazione come sponsor principale, sarà presente quest'anno, accompagnato da 9 caseifici (3 di Modena, 3 di Reggio Emilia, 2 di Parma e uno di Mantova), per presentare in anteprima la "Parmigiano Reggiano Identity".

Questa manifestazione, che si terrà all'inizio del prossimo anno, sarà una giornata di incontro tra i produttori e gli operatori dell'alta gastronomia per accorciare ulteriormente la filiera con i principali interpreti del prodotto. La "Parmigiano Reggiano Identity", infatti, offrirà ai protagonisti della ristorazione d'alta qualità la possibilità di conoscere direttamente le diverse realtà artigianali e permetterà agli chef e agli operatori di scegliere in modo consapevole il Parmigiano Reggiano più adatto alle proprie esigenze (tipo di cucina e caratteristiche del locale) e ai gusti dei clienti.

"A 10 giorni dall'avvio di Expo 2015sottolinea il Consorzio del Parmigiano Reggiano - il presentare in anteprima questo evento assume un significato strettamente legato a quelli che saranno alcuni dei temi portanti dell'esposizione universale che prenderà vita a Milano dal 1 maggio".
"Il Parmigiano Reggiano, infatti – prosegue il Consorzio - è caratterizzato da una forte biodiversità che verrà sottolineata in modo particolare proprio in occasione dell'evento del 20 aprile, visto che ognuno dei caseifici partecipanti all'anteprima sarà rappresentativo di una particolarità che lo contraddistingue: dalle razze diverse di bovine (dalla bruna alpina alla bianca modenese, passando per la rossa reggiana), alle lunghe e diverse stagionature, alle diverse zone produttive, che toccano montagna, pianura e collina.

Tra i protagonisti dell'evento in programma il 20 aprile all'Antica Corte Pallavicina, come si è detto, vi sono nove caseifici; due caseifici parmensi (il Caseificio Gennari Sergio e Figlie l'Azienda agricola Iris), tre caseifici reggiani (il Caseificio sociale di Cavola di Toano, il Caseificio Sociale Castellazzo e l'azienda Grana d'Oro), tre caseifici modenesi (la Cooperativa casearia del Frignano, il Caseificio Rosola di Zocca e il caseificio Dismano), e un caseificio mantovano (la Latteria agricola Begozzo).

Dalle 10 alle 18, un ricco programma di incontri e dibattiti animerà le cantine della prestigiosa struttura di Polesine parmense.

Alle 18,00 il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti, interverrà nel dibattito dal titolo "Il futuro. Per una piattaforma gastronomica regionale, il cibo è solo surplus di godimento o modello culturale ed economico?"


(Fonte CFPR)

Domenica, 19 Aprile 2015 09:10

Parmigiano Reggiano. Torna "Caseifici Aperti"


15.000 visite nell'edizione precedente (+50%). Il 5% stranieri

Reggio Emilia, 14 aprile 2015 - Dopo l'edizione dei record dell'ottobre scorso (oltre 70 strutture coinvolte e 15.000 visitatori, con un incremento del 50% rispetto alla precedente), decine di caseifici del Parmigiano Reggiano si preparano ad un nuovo week end di accoglienza dei consumatori all'insegna della tradizione, del sapore e dell'artigianalità.

Il 25 e il 26 aprile, infatti, tornerà in scena l'iniziativa "Caseifici aperti", promossa dal Consorzio del Parmigiano Reggiano per offrire ai consumatori la possibilità di entrare direttamente in quel mondo di piccole strutture in cui artigianalmente si produce un'eccellenza alimentare italiana conosciuta in tutto il mondo, caratterizzata da volumi di export in continua crescita (+3,6% nel 2014) e da consumi interni che lo scorso anno hanno ripreso la via della crescita (+1,7%) dopo la sostanziale stabilità del biennio precedente.

In questo contesto decisamente favorevole per i consumi, ma in presenza di quotazioni all'origine ancora insoddisfacenti, la nuova edizione di "Caseifici aperti" vuole dunque rafforzare proprio il legame con i consumatori, "con l'obiettivo - spiega il presidente del Consorzio di tutela, Giuseppe Alai – di favorire una più ampia e precisa conoscenza del Parmigiano Reggiano sia nelle sue caratteristiche intrinseche che per altri elementi assolutamente esclusivi e ben verificabili attraverso le visite, a partire dal profondo ed esclusivo legame con il territorio".

"A questa conoscenza legata alle visite, che rappresentano una sorta di "Expo della qualità" – prosegue Alai – si associa anche la spinta che si imprime sulle vendite dirette da parte dei caseifici (supportate anche dai servizi online del Consorzio, con 50.000 contatti attivi), che sono quelle che attualmente garantiscono una redditività che premia il lavoro e gli investimenti e interessano circa 300.000 forme".
L'iniziativa – come si è detto – nell'ottobre 2014 ha registrato un vero e proprio record, non solo per le 15.000 visite registrate, ma soprattutto per la provenienza dei visitatori, che è andata ben oltre i confini del comprensorio di produzione.

Caseici aperti 2015 PRRE

Dalle province di produzione è giunto il 15% delle visite, mentre la quota più consistente (il 65%) ha interessato consumatori italiani provenienti da altre aree del Paese (da Torino a Venezia, da Firenze a Milano, e via via Ferrara, Siena, Verona, Trieste, Treviso, Roma, la riviera romagnola, le Marche e la Puglia).

Per la prima volta da quando l'iniziativa è stata lanciata (all'indomani del terremoto del maggio 2012, quando venne istituita come occasione per ringraziare i consumatori della concreta solidarietà espressa ai caseifici pesantemente danneggiati dal sisma), anche i visitatori stranieri (provenienti, in particolare, da Francia, Svizzera e Austria) hanno affollato i caseifici del Parmigiano Reggiano, portandosi ad una quota del 5% sul totale.

Con questi numeri alle spalle, i "Caseifici aperti" il 25 e 26 aprile attendono ora i consumatori con un intensissimo e diversificato programma di iniziative: degustazioni e vendite dirette, infatti, saranno affiancate da visite guidate, eventi speciali per adulti e bambini, giochi e sorprese.

Partecipare da protagonisti all'iniziativa è semplicissimo: sul sito web del Consorzio di tutela è presente una sezione ( http://www.parmigianoreggiano.it/dove_trova/caseifici_aperti_1/ext/CaseificiAperti/default.aspx ) con l'elenco dei caseifici aderenti al progetto, quotidianamente aggiornata sia sulle strutture interessate che sulle attività proposte in ciascuna.

Un comodo sistema di geolocalizzazione, inoltre, permette di trovare la struttura più vicina e più affine alle proprie esigenze.

Per rendere ancora più coinvolgente ed emozionante questa edizione di "Caseifici aperti", tutti i consumatori che visiteranno i caseifici artigianali del Parmigiano Reggiano sono invitati a condividere la loro esperienza attraverso l'hashtag #caseificiaperti da utilizzare su tutti i Social Media del Consorzio (Twitter, Facebook, Instagram e Pinterest).
A ricordo della giornata, il Consorzio ha anche ideato un piccolo gadget per tutti i visitatori.
(Fonte CFPR)

Se dal 1 aprile si chiuderà il controverso capitolo delle Quote latte comunitarie, in queste settimane si è scatenata una vera corsa contro il tempo degli allevatori della filiera del Parmigiano Reggiano per aderire alle quote stabilite dal nuovo Piano regolazione offerta proposto dal Consorzio entro la scadenza del 31 marzo 2015

Reggio Emilia - Si susseguono a ritmo intenso le adesioni degli allevatori della filiera Parmigiano Reggiano alle quote latte da destinare alla trasformazione in formaggio Dop, istituite dal Consorzio di tutela nel novembre scorso in attuazione del Piano regolazione offerta 2014-2016.

Le adesioni giungono ora al ritmo di 100 al giorno, e a due settimane dalla scadenza (31 marzo) hanno già superato le 2.400 unità, corrispondenti ad oltre il 70% degli allevamenti interessati.

"In un momento di grande riflessione e di preoccupazione per lo smantellamento del regime delle quote latte comunitarie – osserva il Consorzio – l'istituzione delle quote latte per il Parmigiano Reggiano si conferma così una risposta concreta ed apprezzata dagli allevatori per dare nuovo valore al loro lavoro, grazie ad un valore reale di cui entrano in possesso".

"Il Consorzio del Parmigiano Reggiano – prosegue l'Ente di tutela - ha deciso di mettere al centro della filiera gli allevatori, attribuendo direttamente ad essi le quote latte per la trasformazione nella nostra Dop: la grande adesione riscontrata in queste settimane dimostra che la scelta fatta viene ritenuta indispensabile per rinsaldare il rapporto con il territorio e con i produttori storici, che sono i tratti distintivi di una dop eccellente".

"Con l'accettazione delle quote – spiega il Consorzio - diventa operativo lo strumento di regolazione dell'offerta, e attraverso la gestione attenta del potenziale in base alle condizioni di mercato sarà ora possibile operare affinché gli obiettivi di crescita non si trasformino in squilibri di mercato".

"Le sfide del comparto – conclude l'Ente - non finiscono, ovviamente, con l'assegnazione e l'accettazione della quota agli allevatori e l'adesione al Piano di regolazione dell'offerta, ma è su questa base di concreta coesione di filiera che si compie un vero balzo in avanti per costruire il futuro del nostro prodotto".

(Consorzio Parmigiano Reggiano 18 marzo 2015)

Da domenica 22 a mercoledì 25 marzo il Parmigiano Reggiano è nell'area dedicata all'alimentazione di qualità in coincidenza con la manifestazione più importante del panorama vinicolo (stand in Sol&Agrifood B 14 / 1) -

Reggio Emilia, 21 marzo 2015 -

Ci sarà anche il Parmigiano Reggiano all'edizione 2015 di Vinitaly, con un ampio stand collocato a Sol&Agrifood, l'area destinata all'alimentazione di qualità.

"Una scelta – sottolinea il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti – che si lega innanzitutto all'importanza di questa vetrina internazionale, che richiama annualmente a Verona decine di migliaia di visitatori e centinaia di operatori delle catene distributive di tutto il mondo, configurandosi come veicolo formidabile per diffondere la conoscenza del nostro prodotto e stabilire contatti che si possono trasformare in opportunità commerciali".
In tal senso – spiega il direttore dell'Ente di tutela – riteniamo rilevante, oltre che nuovo, il filone dell'abbinamento del Parmigiano Reggiano con vini d'eccellenza per sostenere la diffusione internazionale del prodotto e delle esportazioni".
"Contemporaneamente – prosegue Deserti – con questa presenza puntiamo ad evidenziare anche l'ampia versatilità del Parmigiano Reggiano, che ne favorisce l'uso nelle più svariate situazioni di cucina e, grazie alle diverse stagionature, permette ottimi abbinamenti per un pubblico che vuole accompagnare prodotti di eccellenza a vini di prestigio".

Insieme al Consorzio e al Parmigiano Reggiano, in vetrina a Sol&Agrifood nell'ambito del Vinitaly si alterneranno, ogni giorno, due caseifici scelti tra quelli che solitamente partecipano alle iniziative di "Caseifici in tour" e che, pertanto, si presentano a fiere e manifestazioni rappresentando di tutto il settore.
"In questo modo osserva Deserti – metteremo in evidenza non solo l'alta qualità del prodotto, garantita da un disciplinare particolarmente restrittivo che pone le condizioni per una produzione autenticamente espressione del territorio di origine, ma anche il valore del lavoro dei caseifici artigianali che sono protagonisti di questo sistema".

Domenica 22 marzo saranno in scena il Caseificio sociale Nuovo Malandrone (MO) e la Società agricola Saliceto (PR), mentre lunedì 23 toccherà al Caseificio sociale Palazzo (PR) e al Caseificio sociale di Cavola di Toano (RE).
Martedì 24 marzo sarà la volta del Caseificio Gennari Sergio & Figli (PR) e del Caseificio Sociale Castellazzo (RE), mentre mercoledì 25 marzo saranno impegnate la Società agricola Butteri (PR) e la Cooperativa casearia del Frignano (MO).

Particolarmente importanti, nei giorni della manifestazione, saranno le collaborazioni instaurate dal Consorzio del Parmigiano Reggiano con eccellenze della produzione enologica italiana e internazionale, tra cui il Consorzio di tutela dei vini della Valpolicella, Première wines&food e i vini della regione Emilia Romagna.

Il Parmigiano Reggiano sarà quindi accompagnato da grandissimi vini, ma non mancheranno appuntamenti dedicati all'alta cucina. Presso lo Spazio Première Wines&Food (Cittadella del Gusto), per tutto il periodo di Vinitaly, Alma – Scuola Internazionale di Cucina con sede a Colorno (Parma), elaborerà 4 ricette di panini gourmet per il progetto "PANinMo" con ingredienti di eccellenza. Questa location ospiterà anche due show cooking con chef di prestigio come Michele Bacilieri del Ristorante Mezza Luna di Ferrara che preparerà la ricetta "uovo croccante con crema di Parmigiano Reggiano e Yoji Tokuyoshi del Ristorante Tokuyoshi di Milano che proporrà "Cucina Italiana Contaminata: Omaggio al Parmigiano Reggiano".

Gli appuntamenti del Parmigiano Reggiano a Vinitaly 2015

Domenica 22 marzo

ore 9.30 – 18.30 Caseifici in Tour Possibilità di conoscere direttamente due produttori di Parmigiano Reggiano, assaggiare il prodotto e apprenderne le particolarità. Saranno presenti: Caseificio sociale Nuovo Malandrone (MO) e Società agricola Saliceto (PR) presso lo stand B 14 / 1 (Sol &Agrifood)
ore 10.30 La degustazione dei formaggi: un mondo di profumi e aromi Degustazione di due stagionature di Parmigiano Reggiano con l'associazione Onaf presso area Cheese Experience
ore 12.30 Cacio e Champagne Degustazione di 5 Champagne Blanc de Blancs abbinati a 5 stagionature di Parmigiano Reggianopresso lo Spazio Première wines&food (Cittadella del Gusto)
ore 15.00 Show Cooking Abbinamento di due grandi classici in chiave moderna: il Valpolicella Ripasso Superiore Tenzone 2010 di Eleva e l'"Uovo Croccante con Crema di Parmigiano Reggiano e Tartufo Nero" di Michele Bacilieri del Ristorante Mezza Luna di Ferrarapresso lo Spazio Première wines&food (Cittadella del Gusto)
ore 17.30 Il Parmigiano Reggiano incontra il Franciacorta Brindisi tutto italiano con due stagionature di Parmigiano Reggiano in abbinamento a Franciacorta presso lo stand del Mipaaf

Lunedì 23 marzo

ore 9.30 – 18.30 Caseifici in Tour Possibilità di conoscere direttamente due produttori di Parmigiano Reggiano, assaggiare il prodotto e apprenderne le particolarità. Saranno presenti:
Caseificio sociale Palazzo (PR) – Caseificio sociale Cavola (RE)presso lo stand B 14 / 1 (Sol &Agrifood)
ore 14.30 Il Parmigiano Reggiano incontra i vini della Valpolicella Abbinamento di 3 stagionature di Parmigiano Reggiano con i vini del Consorzio di tutela del Valpolicella presso Pad. 8 stand H- H3
ore 14.30 "Cucina Italiana Contaminata": omaggio al Parmigiano ReggianoShow Cooking diYojiTokuyoshistorico sous chef di Massimo Bottura e attuale patron del Ristorante Tokuyoshi di Milano, che proporrà "Cucina Italiana Contaminata": omaggio al Parmigiano Reggiano presso lo Spazio Première wines&food (Cittadella del Gusto)
ore 16.30 Il Parmigiano Reggiano incontra le birre strutturate Degustazione guidata di tre stagionature di Parmigiano Reggiano in abbinamento alle birre del birrificio Angelo Porettipresso spazio Agorà (Sol &Agrifood)

Martedì 24 marzo

ore 9.30 – 18.30 Caseifici in Tour Possibilità di conoscere direttamente due produttori di Parmigiano Reggiano, assaggiare il prodotto e apprenderne le particolarità. Saranno presenti: Caseificio Gennari Sergio & Figli (PR) – Caseificio Sociale Castellazzo (RE)presso lo stand B 14 / 1 (Sol &Agrifood)
ore 9.30 Caffè Press
ore 10.30 La degustazione dei formaggi: un mondo di profumi e aromi Degustazione di due stagionature di Parmigiano Reggiano con l'associazione Onaf presso area Cheese Experience
ore 14.30 Nel confronto tra formaggi vince l'assaggio guidato Degustazione guidata con l'associazione Onafpresso spazio Agorà (Sol &Agrifood)
ore 15.30 Il Parmigiano Reggiano incontra i vini della Valpolicella Abbinamento di 3 stagionature di Parmigiano Reggiano con i vini del Consorzio di tutela del Valpolicellapresso Pad. 8 stand H2-H3

Mercoledì 25 marzo

ore 11.00 Il Parmigiano Reggiano incontra i vini della Valpolicella Abbinamento di 3 stagionature di Parmigiano Reggiano con i vini del Consorzio di tutela del Valpolicellapresso Pad. 8 stand H2-H3
ore 12.00 A caccia di miti: la verità sui formaggi nella dieta Degustazione guidata di Parmigiano Reggiano con l'associazione Onaf presso area Cheese Experience

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

La soddisfazione del Consorzio. Caso raro in Italia. Rafforzare l'azione politica europea contro le leggi che nel mondo ancora consentono quelle che per noi rappresentano frodi. -

Parma, 10 marzo 2015 -

"Siamo molto soddisfatti di questa sentenza di condanna: sebbene ci siamo trovati di fronte ad un caso davvero raro in Italia, riteniamo sia un buon esito rispetto non solo perché si è stroncato un fenomeno di contraffazione, ma perché costituirà un ulteriore deterrente rispetto ad altri eventuali fenomeni simili".
Così il Consorzio del Parmigiano Reggiano commenta la sentenza del Tribunale di Mantova, che ha condannato a 18 mesi di reclusione, ad una multa e al risarcimento dei danni (sia nei confronti del Consorzio del Parmigiano Reggiano che del Consorzio del Grana Padano, costituiti parte civile nel procedimento) il responsabile di un caseificio nel quale erano stati individuati fenomeni di contraffazione.
Il beneficio della sospensione condizionale della pena è stato subordinato al pagamento, entro 3 mesi dal passaggio in giudicato della sentenza, delle somme liquidate a titolo di risarcimento del danno.

I fatti risalgono al 2008, quando nello stabilimento in questione, situato al di fuori dell'area di produzione del Parmigiano Reggiano, fu individuata la presenza di circa 150 forme marchiate Parmigiano Reggiano ma non conformi al disciplinare e prodotte in violazione delle norme dell'Unione Europea a tutela del Parmigiano Reggiano e del noto marchio collettivo a "puntini".

"Un caso di contraffazione - spiega il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti – molto raro nel nostro Paese, ma anche nell'ambito dell'Unione Europea, dove semmai sussistono ancora casi – stroncati anche recentemente – di un uso improprio di denominazioni che, evocando quello del Parmigiano Reggiano o il nostro territorio, possono indurre in inganno il consumatore o comunque richiamare alla sua mente il nostro formaggio".

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                                        il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti

"Fenomeni – spiega Deserti – completamente diversi e da non confondere con quello dei formaggi a pasta dura d'importazione (peraltro in calo da due anni), che esercitano concorrenza sui prezzi ma non costituiscono affatto frodi o contraffazioni, come i consumatori potrebbero essere indotti a pensare". "In verità – prosegue Deserti - si tratta di prodotti che si collocano nella tipologia dei formaggi a pasta dura prodotti nella piena legalità e rispetto ai quali l'unica azione possibile è il rafforzamento dell'informazione nei punti vendita sulle caratteristiche distintive del Parmigiano Reggiano, che non a caso abbiamo moltiplicato in questi anni.
"Anche a fronte della sentenza del Tribunale di Mantova – conclude Deserti – ci auguriamo che prenda ulteriore vigore l'azione negoziale ed essenzialmente politica che deve impegnare l'Italia e l'Unione Europea a tutela delle nostre denominazioni, soprattutto laddove (come negli Usa, ad esempio) quelle che per noi rappresentano casi di inganno dei consumatori sono invece tollerate, andando a limitare il potenziale delle esportazioni delle nostre Dop nel mondo".

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)


Reggio Emilia - Sono già oltre 70 i caseifici che affiancheranno il Consorzio da maggio ad ottobre durante tutto il periodo di Expo 2015. Il dato – ancora in crescita, è emerso dall'incontro avvenuto nella sede consortile con una grande partecipazione di esponenti delle strutture di trasformazione.

Fra le iniziative ritenute più qualificanti ed efficaci, da parte di Consorzio e caseifici, spiccano le azioni previste all'interno del "Supermercato del futuro", all'interno del quale il Consorzio avrà una costante e stabile presenza.

Infatti, il FFD (Future Food District) ha scelto il Parmigiano Reggiano come unico prodotto rappresentativo della filiera lattiero casearia. Nello spazio dedicato al prodotto verranno organizzate azioni didattiche e degustazioni con lo scopo di far conoscere le caratteristiche distintive del Parmigiano Reggiano. I visitatori potranno letteralmente andare "a scuola di Parmigiano Reggiano".

E i visitatori di Expo, italiani e stranieri, avranno anche la possibilità di acquistare un pezzo di Parmigiano Reggiano. Infatti, i potenziali acquirenti saranno all'interno di un vero e proprio supermercato, unico in tutto Expo, dove - lo spazio del Consorzio sarà anche vetrina per un'ampia gamma delle varie tipologie di Parmigiano Reggiano per stagionatura, origine e certificazione.

Inoltre il Consorzio parteciperà assieme ad Afidop al padiglione "Cibus è Italia", organizzato da Federalimentare e dalle Fiere di Parma; in collaborazione con Slow Food sarà presente nell'area delle biodiversità per offrire il Parmigiano Reggiano all'interno del tagliere dei formaggi di eccellenza, e non mancherà inoltre la presenza all'interno del momento espositivo della Regione Emilia Romagna che sarà vetrina di tutta la ricchezza dei prodotti del territorio regionale.

E proprio il tema del territorio, insieme a quello dell'artigianalità, sarà al centro dell'attività di accoglienza dei turisti e dei visitatori di Expo nei caseifici. Infatti, per un prodotto artigianale come il Parmigiano Reggiano la visita alla zona di origine e al momento produttivo rappresenta il naturale completamento dell'esperienza degli ospiti di Expo.

Diversi sono i caseifici già in grado di ospitare visitatori e appassionati del cibo; e il Consorzio svolgerà un'azione di coordinamento in rapporto con gli operatori che sviluppano attività turistica e supporterà i caseifici con azioni di comunicazione mirate per sostenere le visite.

(Consorzio Del Parmigiano Reggiano 14 febbraio 2015)


Alai, "non è pensabile che possa essere lasciata al mercato una selezione fra allevatori e caseifici che indebolirebbe tutto il sistema".

Reggio Emilia, 20 gennaio 2015 - Si è aperto con un ampio spaccato sulla situazione del comparto l'intervento del presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Giuseppe Alai, nel corso dell'audizione avvenuta oggi in Commissione Agricoltura del Senato sulle problematiche della filiera nell'ambito della più ampia situazione lattiero casearia italiana.
Alai ha evidenziato, in primo luogo, l'eterogeneità delle caratteristiche degli allevamenti e delle diverse condizioni produttive che connotano (anche in termini di costi) le imprese del territorio.
Nelle aree montane - ha sottolineato il presidente del Consorzio - la media produttiva annua di un allevamento è pari a 2.900 quintali rispetto ad un dato medio comprensoriale pari a 4.900 quintali. I primi 5 allevamenti - ha aggiunto - producono 535.000 quintali di latte, cifra pari a quella che realizzano, insieme, i 750 allevamenti più piccoli; una situazione analoga si registra anche a livello di strutture di trasformazione, laddove i primi 6 caseifici producono 360.000, corrispondenti a quelle che annualmente escono dai 130 caseifici più piccoli del comprensorio.
"In una situazione che registra pesanti difficoltà a carico di tutti gli allevamenti, ma con aggravi specifici per quelli operanti in montagna e per i giovani allevatori che si sono insediati più recentemente – ha proseguito Alai – non è pensabile che possa essere lasciata al mercato una selezione fra allevatori e caseifici che indebolirebbe tutto il sistema, perché non esistono condizioni che possano avvantaggiare un modello o una dimensione rispetto ad un'altra in una filiera in cui il protagonista è un prodotto artigianale, alle cui quotazioni si legano le prospettive di reddito di ogni tipologia d'impresa".
Il presidente del Consorzio ha poi sottolineato la delicatezza del passaggio che sta avvenendo sul versante produttivo: da una parte, infatti, con la cessazione del regime delle quote latte si passerà da una produzione contingentata per trent'anni ad un regime libero le cui ripercussioni segneranno profondamente il futuro del settore in Europa, mentre dall'altra si è già arrivati, nell'ambito del sistema Parmigiano Reggiano, alla gestione volontaria di una regolazione dell'offerta legata direttamente ai produttori, visto che proprio il Consorzio del Parmigiano Reggiano è l'unico ente di tutela che ha assegnato le quote latte da trasformare in formaggio direttamente agli allevatori.
A fronte della debolezza che i caseifici scontano sul versante della commercializzazione diretta (con il passaggio del prodotto a commercianti stagionatori che a propria volta si relazionano con il mondo della distribuzione), proprio il governo della produzione – ha detto Alai – è un elemento strategico, attraverso il quale, come se fossimo di fronte ad un'unica "fabbrica" – si punta ad orientare e governare il mercato, con una diretta ricaduta sull'esito delle contrattazioni e delle quotazioni, i cui andamenti sono positivi o negativi proprio in base all'entità quantitativa dell'offerta.
Nel successivo dibattito (interventi dei senatori Ruta, Latorre, Pagliari, Gaetti, Vaccari) sono stati poi affrontati diversi temi (dalle iniziative per l'export alla modulazione dell'offerta, a eventuali funzioni del Consorzio nel campo degli acquisti collettivi), riprese ampiamente, e con ulteriori richieste di approfondimento, dalla vicepresidente della Commissione Agricoltura del Senato, Leana Pignedoli, con particolare riguardo alle funzioni istituzionali del Consorzio, alla possibilità di costituire società commerciali, alla convivenza, all'interno del Consorzio, di produttori e stagionatori-commercianti.
Nel corso dell'audizione si è parlato anche delle azioni a supporto dell'export che possono essere messe in atto da parte del Governo e dell'esigenza di nuove azioni di coordinamento della filiera che consentano al sistema legato al Parmigiano Reggiano di presentarsi sul mercato in modo più compatto e coeso.
(Fonte Centro Stampa Comunicazione Integrata)