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Presentato in Provincia dai registi Gian Luca Carretti e Stefano Raspini insieme agli attori Silverio Scognamiglio, Silvia Manfredini e Stefano Papa, sarà proiettato all'Uci Cinemas ai Petali da giovedì 23 febbraio.

Reggio Emilia, 20 febbraio 2017

Si intitola "Hide", gli autori lo definiscono un thriller esistenziale ed è il primo film interamente made in Reggio a sbarcare sul grande schermo, quello della sala principale dell'Uci Cinemas ai Petali dove sarà proiettato da giovedì 23 febbraio (première alle 20) fino al primo marzo. Prodotto dalla Gandalf Movie, casa indipendente nata nel 2006 da un gruppo di cineamatori reggiani, "Hide" – primo esperimento di apertura alle produzioni local da parte di un colosso global dell'entertainment – è stato presentato questa mattina in Provincia dai registi Gian Luca Carretti e Stefano Raspini insieme agli attori Silverio Scognamiglio, Silvia Manfredini e Stefano Papa, che è anche autore delle musiche.

Per la Gandalf Movie è il modo migliore per festeggiare il decennale di "Riflesso nell'ombra", il primo lungometraggio prodotto dalla casa indipendente reggiana: un giallo incentrato sul furto del tesoro di Matilde di Canossa proiettato al Rosebud appunto nel 2007. Da allora la Gandalf ha realizzato altri tre film – tra cui "La leggerezza della farfalla" che ottenne una menzione alla mostra cinematografica di Venezia del 2011 – ai quali ora si aggiunge "Hide", che vede affiancarsi nella regia a Gian Luca Carretti l'istrionico Stefano Raspini. Performer, poeta vincitore di numerosi poetry slam in mezza Italia e a sua volta autore di due film in super8, Raspini è anche attore nel film, in un cast che annovera Silvia Piccinini - già componente della compagnia reggiana che porta in scena il format newyorkese "Monologhi della vagina" - un interprete teatrale di lunga esperienza come Antonio Grieco e Martina Forioso, ballerina della compagnia di danza Aterballetto che di "Hide" è la protagonista "con una prova di maturità recitativa davvero notevole". Con loro, tanti altri attori dilettanti reggiani, in gran parte provenienti dalla compagnia teatrale San Prospero, tra cui Stefano Papa, che è anche autore delle musiche: "La colonna sonora, completamente originale e cucita addosso al film, sarà a sua volta uno degli attori di "Hide", oltre ai 14 del cast", ha detto Carretti, mentre Papa ha sottolineato "l'impegno tecnico maggiore che, anche dal punto di vista musicale, il debutto sul grandissimo schermo ha richiesto per adeguarsi agli standard elevati di surround di Uci Cinemas".

La realizzazione di "Hide" – "un thriller esistenziale dalla trama contorta e dal finale inatteso", come lo definiscono i due autori – ha comportato due anni di lavoro, ma è stato quasi uno scherzo rispetto all'impegno richiesto per poter sbarcare sui maxischermi dell'Uci Cinemas di Reggio Emilia, dove il direttore Fabio Fontana ha deciso di avviare proprio con "Hide" un interessante progetto di apertura della multisala alle produzioni local. "Per settimane abbiamo lavorato in uno studio di riversaggio a Bologna per trasformare la pellicola nel formato dcp, digital cinema package, indispensabile per il grande schermo: è stata una corsa contro il tempo, ma ce l'abbiamo fatta", hanno spiegato Carretti e Raspini. Il risultato è che si vedrà Reggio Emilia bella e...grande come non è mai stata: sul maxischermo dell'Uci Cinemas - dove giovedì alle 20 la prima verrà ospitata nella sala 11, quella principale da 297 posti – scorreranno immagini del teatro Valli, di piazza san prospero e vicolo Trivelli, ma anche della nostra pedecollina, di Marola e Votigno per finire con un misterioso monastero in Asia. Ma soprattutto, per la prima volta, un film indipendente reggiano se la vedrà in un multiplex con kolossal come "The grat wall" con Matt Damon, che debutta proprio giovedì, o con stelle della commedia all'italiana come Paola Cortellesi e Antonio Albanese di "Mamma o papà?".

Top secret, ovviamente, trama e finale del film, nonché il ruolo che avrà l'eclettico Stefano Raspini: "Solo un indizio: seguite l'accappatoio rosa", ha concluso Carretti ringraziando insieme agli attori Uci Cinemas per "questa opportunità davvero straordinaria, frutto di un'attenzione che purtroppo non abbiamo trovato da parte del circuito locale".

HIDE
Una produzione Gandalf Movie
Anno 2017, colore, 115 min. circa

Regia
Gian Luca Carretti
cooregia Stefano Raspini

Interpreti
Martina Forioso
Andrea Bagni
Stefano Raspini
Antonio Grieco
Silvia Piccinini
Stefano Papa
Silvia Manfredini
Silverio Scognamiglio
Silvano Grisendi
Camilla Renzi
Sebastiano Agricola
Luca Zanni
Shanti Grieco
Michela Rivetti

Musiche di Stefano Papa
Computer grafica a cura di Gandalf Magic Light

Il film è incentrato sul successo, sulla depressione, sulla avidità: un thriller esistenziale, un enigma, una soluzione. E' la storia di una ballerina di danza classica preda della depressione e degli oscuri disegni di potere delle persone a lei più vicine: l'amica, il fidanzato, il direttore dei teatri. Il tentativo di guarire e sopravvivere al mal de vivre la porta a contatto con un terapista molto particolare, che usa terapie e filosofie orientali, ma inevitabilmente forze più oscure prendono il sopravvento.
La ballerina, incapace di affrontare la sua malattia, si affida ad un prodotto illegale proveniente da una industria farmaceutica che opera nella oscurità della dark net, la rete internet clandestina. Gli sviluppi della vicenda assumono contorni inquietanti con risvolti drammatici e grotteschi che porteranno ad un finale assolutamente inaspettato. Un dipanarsi della vicenda fra la provincia padana e il Tibet.

 

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Udienza processo Aemilia, presenti numerosi sindaci dei comuni reggiani. Il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi: "Siamo parte civile e cerchiamo di stare davvero "dentro" al processo: la prevista deposizione dell'ex prefetto motivo in più per essere presenti e riaffermare il nostro apprezzamento al suo lavoro."

Reggio Emilia, 3 febbraio 2017

Anche il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi ha presenziato, in pratica per l'intera giornata, all'udienza di ieri del processo Aemilia, apertosi lo scorso marzo nell'aula-bunker appositamente allestita nel cortile del Palazzo di giustizia.

"Come noto la Provincia di Reggio Emilia si è costituita parte civile insieme ai Comuni di Bibbiano, Brescello, Gualtieri, Montecchio e Reggiolo: la nostra non è stata un'iniziativa formale, ma è una vera e propria assunzione di responsabilità in nome e per conto di tutti i comuni del territorio, pertanto questo significa cercare, nei limiti dei nostri impegni istituzionali, di stare davvero "dentro" al processo, partecipando il più possibile alle udienze al fianco dell'avvocato Salvatore Tesoriero del Foro di Bologna che ci rappresenta – dichiara il presidente Manghi – Ovviamente, la prevista deposizione dell'ex prefetto di Reggio Emilia Antonella De Miro rappresentava un motivo in più per essere presenti oggi in aula e riaffermare l'apprezzamento e la vicinanza delle istituzioni reggiane a questa servitrice dello Stato che ha aperto una stagione importante per la nostra comunità, come proprio questo processo dimostra".

Non a caso, insieme al presidente Manghi, nell'aula-bunker allestita nel cortile del Palazzo di giustizia di Reggio Emilia erano presenti non solo i sindaci di Bibbiano e Montecchio, Andrea Carletti e Paolo Colli, parte civile insieme alla Provincia, ma anche i sindaci Enrico Bini (Castelnovo Monti), Nico Giberti (Albinea) ed Alessio Mammi (Scandiano).
La Provincia e Comuni di Bibbiano, Brescello, Gualtieri, Montecchio e Reggiolo si sono costituiti parte civile al processo Aemilia come "persone offese e danneggiate rispetto a tutti i capi di imputazione che hanno ad oggetto i delitti commessi nel territorio del rispettivi enti o la cui manifestazione abbia comunque arrecato un danno all'ente stesso".

Avanzata, e accolta, all'udienza preliminare per tutti i procedimenti relativi ai reati di associazione a delinquere di stampo mafioso e di concorso esterno, è stata poi estesa anche ai delitti e ai reati di scopo. "Al di là del puntare a ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e non subiti dai rispettivi enti, la nostra iniziativa, che si affianca a quella di Comune di Reggio Emilia e Regione Emilia-Romagna, intende ribadire l'impegno delle istituzioni nel rifiutare e contrastare qualsivoglia forma di prevaricazione e di infiltrazione da parte della criminalità organizzata – aggiunge il presidente della Provincia – L'identità delle nostre comunità si fonda su legalità e convivenza e insieme a forze dell'ordine, magistratura e società civile intendiamo continuare con sempre maggiore impegno e tenacia a combattere ed estirpare ogni forma di insediamento mafioso nei nostri territori".

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Venerdì, 27 Gennaio 2017 15:14

Giorno della memoria, Manghi: 'Ancora troppi muri'

Il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, ha commemorato questa mattina in sinagoga la Giornata della memoria, riferendosi a quanto sta accadendo al confine tra Usa e Messico, "ma anche il dramma dei migranti del Mediterraneo, che chiama in causa tutti noi rispetto al tema dell'eguaglianza e sulle possibilità di essere solidali e prossimi agli altri", al centro delle riflessioni del presidente della Provincia.

Reggio Emilia, 27 gennaio 2017

Ricordare sì - "e posizionare il nostro pensiero sulla inaudita gravità della Shoah - ma anche e soprattutto riflettere su un'attualità" che ci chiama tutti in causa, a partire da chi rappresenta le istituzioni, perché di muri in questo mondo se ne continuano ad innalzarne tanti: muri di pensiero, di sensibilità, muri materiali di separazione tra persone che per definizione sono tutte uguali".
E' un passaggio dell'intervento con il quale il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, ha commemorato questa mattina in sinagoga la Giornata della memoria: il riferimento è ovviamente al muro che il nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta realizzando al confine con il Messico - "un fatto del tempo che viviamo, che credo non abbia bisogno di commenti" - ma anche "a quello che accade nei confronti dei migranti del Mediterraneo, perché c'è anche un muro legato alla disponibilità o meno all'accoglienza che chiama in causa tutto il popolo di un continente e un mondo nella sua interezza rispetto all'atteggiamento da tenere sull'eguaglianza tra le persone e sulle possibilità di essere solidali e prossimi agli altri".
Nel portare il suo saluto "in particolare agli studenti, perché la scuola è la destinataria principale dei nostri sforzi e delle nostre energie nella convinzione che una comunità che cresce non può che crescere investendo sulle nuove generazioni per essere matura e all'altezza di un tempo complesso e complicato", Manghi ha definito la Shoah "un fatto storico di una gravità inaudita nel portato di un'azione attraverso la quale l'uomo ha cancellato l'uomo e lo ha sopraffatto per motivazioni ovviamente irrazionali e inesistenti". "Questo deve rimanere il punto di partenza delle nostre riflessioni in giornate come oggi, insieme alla considerazione che la storia ha forse indagato molto sul come quell'orrore sia avvenuto, un po' meno sul perché, per capire come mai, al di là della follia di chi ha ordito tutto ciò, ci sia stato un contesto che lo abbia consentito – ha proseguito il presidente della Provincia - Ricordava Primo Levi che tra gli aguzzini che lui incontrò in campo di concentramento c'erano anche persone comuni, dunque il perché quelle persone si siano asservite a tale aberrante progetto e sostanzialmente lo abbiano reso possibile è un interrogativo che ci deve accompagnare ancora oggi proprio perché il nostro obiettivo, in giornate come queste, è l'adoperarci affinché non si ripeta".
"Un saggio di Hilberg dimostra invece come la reiterazione purtroppo sia avvenuta e come la storia non sia stata maestra di vita, penso al dramma dei Tutsi in Ruanda che è uno dei tanti genocidi avvenuti sul solco di quanto accadde agli ebrei – ha proseguito il presidente Manghi - L'attualizzazione ci consegna, per altro, tante pagine, dalle più serie alle più apparentemente banali: a Praga esce in questi giorni un exit game denominato 'Fuga da Auschwitz' nel quale i giocatori devono fingere di essere prigionieri in un campo di sterminio nazista e devono tentare di uscire da una camera a gas. Ma se non si considerano nel giusto modo aspetti di questo tipo, la sbrigatività di pensiero neutralizza tutto e rende possibile ciò che purtroppo continua ad inverarsi intorno a noi, ovvero i tanti muri che in questo mondo si continuano ad innalzare".
Contro questi muri, "deve esserci una azione di conoscenza fondata su uno spunto culturale e le scuole, insieme a chi come Istoreco sa coinvolgerle in maniera straordinaria attraverso ad esempio i viaggi della memoria, svolgono un ruolo fondamentale". "Le scuole reggiane sono molto sensibili e sanno generare occasioni straordinarie: io vengo da lì e a quel mondo appartengo, so quante sollecitazioni ricevono le scuole, ma non c'è soluzione alternativa al chiamarle in causa per generare percorsi formativi che risultano determinanti nella vita e nella crescita delle persone", ha concluso il presidente Manghi annunciando che "per la quarta volta, come sindaco, accompagnerà i ragazzi di terza media di Poviglio in un viaggio della memoria, una esperienza che lascia una traccia indelebile nell'animo e nel cammino di vita e spero anche nell'orientare un pensiero" e definendo "valida e meritoria di approfondimento, perché si iscrive in questo solco, la proposta lanciata dal vicepresidente di Istoreco Matthias Durchfeld di trasformare la sinagoga in un luogo vivo, di studio, ricerca e ricordo, dodici mesi all'anno".


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Notte nazionale del liceo classico, all'Ariosto tra gli ospiti il presidente della Provincia e il sindaco Vecchi. Manghi: "Cultura umanistica punto di riferimento essenziale nella costruzione del cammino dell'uomo".

Reggio Emilia, 16 gennaio 2017

Anche il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi ha preso parte sabato, insieme al sindaco Luca Vecchi, alla Notte nazionale del liceo classico che ha coinvolto 367 scuole italiane, tra cui l'Ariosto-Spallanzani.
Manghi e Vecchi hanno di fatto avviato la notte, dopo una introduzione con l'arpa e la lettura di un brano dell'Antigone di Sofocle, portando il saluto delle istituzioni alla dirigente Maria Rosa Ferraroni. "Sono qui davvero volentieri, anche perché sono molto legato alla cultura umanistica e ne riconosco appieno il valore fondante, che rischia di essere ottenebrato da un tempo che avanza e brucia tutto – ha tra l'altro detto il presidente Manghi - Greci e latini rappresentano un punto di riferimento essenziale nella costruzione del cammino dell'uomo e iniziative come questa, frutto di una bella sinergia tra docenti e studenti, permettono non solo di promuovere la scuola, ma anche di attualizzare il fondamentale apporto della cultura classica".
Da parte sua, il sindaco Vecchi ha ricordato come "dal liceo classico sia passata e si sia formata una parte fondamentale della vita della nostra città, in molti e importanti campi".
Davvero ricco il programma della lunga notte del liceo allestito da dirigenti e docenti insieme agli studenti, a partire dai rappresentanti d'istituto Luca Bertani, Carlo Gemelli, Annalisa Perricone e Francesca Tosi. Dall'intervista della regista e attrice Monica Morini a Gabriele Vacis, direttore artistico dei Teatri di Reggio Emilia, alle "Visioni di Antigoni contemporanee" attraverso i cortometraggi con il regista Alessandro Scillitani, dai concerti delle band "Seven Up" ed "Elememphis" a esperimenti interattivi di fisica e chimica, mostra di fotografia realizzata dagli studenti della scuola, lezioni e disquisizioni filosofiche con le professoresse Claudia Carri e Valeria Zini; dalla rappresentazione teatrale de "L'uomo dal fiore in bocca" di Pirandello a cura del professor Massimo Carloni a esibizioni di danza contemporanea. A mezzanotte, il gran finale con la lettura del brano "Lamento di Danae" di Simonide.

(Fonte: Provincia di Reggio Emilia)

Il presidente della Provincia alla commemorazione dell'eccidio: "Reggio, l'Italia e l'Europa non possono sottrarsi al dovere della solidarietà verso i migranti in fuga da guerre e fame".

Reggio Emilia, 29 dicembre 2016

Attualizzare l'accoglienza di casa Cervi, preservando e reiterando quel patrimonio di solidarietà che rappresenta il lascito dei fratelli Cervi e di tanti altri eroi e martiri della Resistenza nonché un valore fondante della nostra comunità.
Questo - unitamente alla necessità di pacificazione nel mondo di cui abbiamo quanto mai bisogno, anche alla luce dei recenti tragici accadimenti che hanno interessato l'Europa e non solo - il nucleo centrale dell'intervento con il quale il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, ha commemorato ieri mattina al Poligono di tiro l'eccidio dei fratelli Cervi e di Quarto Camurri. "È certo che si tratti di un tema delicato e scomodo, ma l'attuale situazione internazionale, che non genera ancora una società di eguali, impone un atteggiamento di responsabilità verso i migranti in fuga dalle guerre e dalla fame e anche Reggio Emilia è chiamata a proseguire nell'adempimento di un dovere di solidarietà al quale nessuno può sottrarsi. L'argomento è indubbiamente complesso ed è per certi aspetti il vero terreno di sfida di questi anni: a maggior ragione, dunque, va affrontato senza slogan e sbrigatività di pensiero, in un atteggiamento di responsabilità e coinvolgimento corale, accompagnato da impegni e regole precise, dall'Europa, all'Italia a ogni comune della nostra provincia", ha detto il presidente Manghi sottolineando "la necessità di fare accoglienza oggi, nella nostra quotidianità, proprio come casa Cervi assicurò rifugio e ospitalità a tanti che erano in cerca di difesa e protezione".
Il presidente della Provincia - che dopo la deposizione di una corona di fiori al poligono si è recato al Museo Cervi di Gattatico per un dibattito sul tema 'Dalla Resistenza alla Costituzione. Attualità del sacrificio dei Sette Fratelli Cervi' - ha concluso riprendendo un passaggio del discorso di Piero Calamandrei al Teatro Eliseo di Roma in occasione di una manifestazione dedicata proprio ai fratelli Cervi: "La storia è fatta di una serie continua di scelte: anche l'Italia, dieci anni fa, fece una scelta. Tra la libertà e la servitù, tra il privilegio e la giustizia, tra l'umanità e la ferocia, il popolo italiano fece la sua scelta; e questa si chiamò Resistenza. Questa è ancora la nostra scelta, questa sarà la scelta del nostro avvenire".

Ufficio Stampa Provincia di Reggio Emilia telefono 0522.444343 email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  Provincia di Reggio Emilia - Corso Garibaldi 59, 42121 Reggio Emilia www.provincia.re.it 

La Provincia di Reggio Emilia conferma anche quest'anno il progetto che integra, anche a casa, l'attività degli insegnanti di sostegno. Tutte le 12 palestre di Reggio dotate dell'apparecchio salva-vita.

Reggio Emilia, 21 dicembre 2016

Anche in quest'anno scolastico la Provincia di Reggio Emilia riuscirà a garantire la prosecuzione del progetto Tutor, che ormai da una decina d'anni assicura un importante sostegno a favore degli studenti disabili. Lo farà – come hanno illustrato ieri mattina il presidente e la vicepresidente con delega all'Istruzione Giammaria Manghi e Ilenia Malavasi, insieme alla dirigente del Servizio Scuola Anna Campeol - attraverso uno stanziamento di circa 55.000 euro che permetterà di attivare una settantina di queste "preziose figure di coetanei, spesso universitari, che non sostituiscono gli educatori e soprattutto gli insegnanti di sostegno, ma integrano la loro attività a scuola e a casa contribuendo alla crescita degli studenti disabili".
"Una riproposizione non scontata, considerando le difficoltà finanziarie delle Province, di un progetto innovativo avviato da tempo ed al quale teniamo particolarmente, con il quale surroghiamo quanto dovrebbe fare lo Stato – ha sottolineato il presidente Giammaria Manghi – Qui in Emilia il rapporto tra alunni disabili e insegnanti di sostegno è ancora favorevole, ma comunque insufficiente, e da tempo sono gli enti i locali a sopperire: dai Comuni con gli educatori introdotti alla fine dello scorso millennio alle Province con progetti come il Tutor".

Nell'occasione, il presidente della Provincia di Reggio Emilia ha poi annunciato un altro importante sforzo prodotto da Palazzo Allende a favore delle scuole, che sarà particolarmente apprezzato anche dalle società sportive: "Abbiamo dotato tutte e 12 le palestre di scuole superiori della città di un defibrillatore, adeguandoci alla norma, ma soprattutto alla sostanza – ha detto Manghi – Si tratta infatti di uno strumento importantissimo per salvare, in caso di arresto cardiaco, la vita non solo di chi quotidianamente frequenta le nostre scuole, ma anche delle migliaia di giovani, e non solo, che dopo l'orario scolastico utilizzano le nostre palestre. Ovviamente spetterà ai singoli istituti far sì che i defibrillatori vengano correttamente posizionati, così come le società sportive che gestiscono le strutture dovranno provvedere agli opportuni corsi di formazione".

Queste le dodici palestre di Reggio Emilia dotate di defibrillatore: le 2 del liceo scientifico Moro, Zanelli, Filippo Re, Scaruffi-Levi-Tricolore (l'unica che ne era già dotata grazie a una donazione), Iti Nobili, Secchi e Matilde di Canossa al polo di via Makallè, liceo Ariosto-Spallanzani, Motti (Scuole Verdi) di via Cialdini, Galvani-Jodi e liceo Chierici.

Tornando ai Tutor, la vicepresidente Ilenia Malavasi ha ribadito come questo progetto confermi – al pari di quello attivato con il sostegno dell'Associazione italiana dislessia a favore degli studenti con disturbi specifici di apprendimento – "una volontà politica di grande attenzione verso la disabilità all'interno della scuola da parte di chi, come la Provincia, crede fermamente nel diritto allo studio e nelle pari opportunità". "Pur non avendo potuto coprire, per carenza di risorse, tutte le oltre 300 domande presentate dalle scuole, la settantina di tutor che potremo attivare garantiranno comunque un sostegno prezioso ad altrettanti ragazzi e alle loro famiglie", ha aggiunto Malavasi ricordando anche i "650mila euro di fondi ministeriali che la Provincia ha potuto da poco ripartire tra i Comuni, che ogni anno sostengono tra educatori e trasporti una spesa di ben 1,8 milioni a favore dei disabili".
Infine, la vicepresidente ha presentato l'ultima edizione della guida di Polaris, in distribuzione proprio in queste giorni nelle scuole medie, "strumento fondamentale per i circa cinquemila ragazzi che tra il 16 gennaio e il 6 febbraio dovranno iscriversi alle superiori, che avranno così modo di valutare la ricca offerta formativa delle nostre scuole per una scelta, si spera, il più possibile consapevole".

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Martedì, 06 Dicembre 2016 15:17

Terremoto, anche due ingegneri reggiani nelle Marche

Maurizio La Macchia della Provincia e Francesco Boni del Comune di Montecchio a Camerino con il Nucleo di valutazione regionale integrato per eseguire i rilievi di agibilità degli edifici.

Reggio Emilia, 6 dicembre 2016

Non c'è solo l'aiuto economico, quello che – attraverso la raccolta di fondi avviata dalla Provincia di Reggio Emilia – punta a ricostruire la scuola elementare di Montegallo. Il sostegno alle popolazioni terremotate del Centro Italia assicurato da Provincia e Comuni reggiani passa anche attraverso il personale inviato in queste settimane per partecipare alle attività di esecuzione dei rilievi di agibilità degli edifici, al fine di consentire al più presto il rientro dei cittadini nelle proprie case o – in caso negativo - confermare lo stato di inagibilità delle abitazioni.
Sono state 6 le squadre di tecnici di pubbliche amministrazioni emiliano-romagnole coordinate dall'Agenzia regionale di Protezione civile da poco rientrate, dopo una settimana trascorsa al Centro operativo comunale di Camerino, uno dei paesi più colpiti della provincia di Macerata. Tra di loro anche due ingegneri reggiani - Maurizio La Macchia del Servizio Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia e Francesco Boni del Servizio Lavori pubblici del Comune di Montecchio – che fanno parte del Nucleo di valutazione regionale integrato (Nvri) avendo conseguito l'apposita idoneità di agibilitatori presso la Regione Emilia Romagna.

(Fonte: Provincia di Reggio Emilia)

Mega-assegno a favore delle popolazioni terremotate del Centro Italia consegnato al presidente Manghi: contribuirà alla ricostruzione della scuola elementare di Montegallo. 

Reggio Emilia, 2 dicembre 2016

Un mega-assegno da 10.000 euro a favore delle popolazioni terremotate del Centro Italia è stato consegnato ieri pomeriggio a Palazzo Allende al presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi. La somma è il frutto della bella iniziativa che Riomania e tutte le altre associazioni di Rio Saliceto hanno realizzato, con il patrocinio del Comune, il 23 ottobre scorso al Centro polivalente Delfino. A consegnare l'assegno, il presidente dell'associazione di promozione sociale Riomania Ivan Russo, accompagnato dal sindaco Lucio Malavasi e da Laura Terribile del Comune di Rio Saliceto.

"Questo è uno dei tanti, generosi contributi attraverso i quali il territorio reggiano, grazie alla sensibilità dei Comuni e delle associazioni, intendono aiutare in maniera concreta le popolazioni del Centro Italia colpite dalla terribile sequenza di terremoti di questi mesi – ha detto il presidente Giammaria Manghi nel ringraziare Ivan Russo – Una meravigliosa gara di solidarietà che ci permetterà di raggiungere l'obbiettivo di 200.000 euro con i quali ricostruire la scuola elementare di Montegallo, il comune di Ascoli Piceno che i reggiani hanno "adottato" d'intesa con la Regione Emilia-Romagna".
"Sono davvero orgoglioso del risultato raggiunto da Riomania e da tutte le altre associazioni di Rio Saliceto, che conferma lo spirito fortemente solidale della nostra comunità - ha aggiunto il sindaco Lucio Malavasi – Riomania, che da un quarto di secolo compie un lavoro davvero prezioso a favore dei nostri giovani e delle crescita sociale e culturale di Rio Saliceto, rappresenta una delle più belle esperienze di associazionismo a livello provinciale".

Come effettuare le donazioni

Il conto è intestato a "La Provincia di Reggio Emilia per le emergenze e la solidarietà" ed è attivo presso la filiale Unicredit di via Emilia Santo Stefano 18/e con le seguenti coordinate Iban: IT 12 I 02008 12800 000100658213 (per pagamenti disposti dall'estero BIC SWIFT: UNCRITM1075).
Nella causale è necessario indicare "Terremoto Centro Italia 2016": le somme versate saranno destinate a progetti di assistenza e ricostruzione seguiti direttamente dalla Provincia di Reggio Emilia. Con il sindaco di Montegallo e l'Assemblea dei sindaci della Provincia di Reggio Emilia, l'obbiettivo concordato è la ricostruzione della scuola elementare del piccolo comune ascolano.

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E' previsto per lunedì mattina il transito in territorio reggiano del colmo della piena del Po originata dall'ondata di maltempo che si è abbattuta nelle scorse ore sul Piemonte.

Reggio Emilia 26 novembre 2016 - E' quanto emerso in base alle stime di Aipo questa mattina in Prefettura, dove si è già messa in moto l'ormai rodata macchina del sistema di Protezione civile che coinvolge istituzioni e forze dell'ordine.

"Anche in questa occasione la Provincia di Reggio Emilia darà il proprio supporto al prefetto e ai sindaci nel fronteggiare ogni eventuale emergenza e proprio nel nostro Centro unificato provinciale di Protezione civile in via del Chionso domani mattina verrà allestita l'Unità di crisi", spiega il presidente Giammaria Manghi sottolineando come "questa piena, in base alle stime di Aipo, non dovrebbe essere paragonabile a quella del 2014 e tanto più a quella del 2000".

Il livello di colmo previsto all'idrometro di Boretto per lunedì mattina è infatti compreso tra i 7,50 e gli 8,20 metri. "Come Provincia siamo già attivati per predisporre l'eventuale chiusura a tutti i mezzi del ponte tra Boretto e Viadana e della strada arginale (Sp 62R e Sp 2) da Brescello a Luzzara al raggiungimento dei 7,50 metri", aggiunge il presidente Manghi.

Con l'eventuale chiusura del ponte e della strada arginale, i collegamenti tra il Reggiano e il Mantovano saranno comunque garantiti attraverso il ponte di Guastalla-Dosolo sulla Sp 35, quelli tra il Reggiano e il Parmense attraverso il ponte sull'Enza a Sorbolo. Si ricorda che il ponte Guastalla-Dosolo è raggiungibile dalla Variante Cispadana (uscita di San Giacomo) percorrendo via Sacco e Vanzetti: la stessa Cispadana garantirà anche i collegamenti tra tutti i cinque comuni rivieraschi.

Per info in tempo reale sulla piena del Po e sulla viabilità è possibile consultare il profilo Twitter @ProvinciadiRE della Provincia di Reggio Emilia.

La Provincia di Reggio Emilia torna a investire in una delle sue principali competenze: viabilità e sicurezza stradale. In arrivo interventi per 3,2 milioni. Il dettaglio degli interventi è stato illustrato questa mattina dal presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, insieme al consigliere delegato e al dirigente alle Infrastrutture Andrea Tagliavini e Valerio Bussei.

Reggio Emilia, 10 novembre 2016

Grazie all'avanzo registrato nell'ultimo assestamento di bilancio e al programma di alienazione del patrimonio immobiliare non più strategico per l'ente – nonché a finanziamenti regionali e statali – la Provincia di Reggio Emilia torna a investire in una delle sue principali competenze: viabilità e sicurezza stradale. Il dettaglio degli interventi - per un ammontare di 3 milioni di euro, che movimenteranno ulteriori 200.000 euro da parte dei Comuni – è stato illustrato questa mattina dal presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, insieme al consigliere delegato e al dirigente alle Infrastrutture Andrea Tagliavini e Valerio Bussei.

La somma più consistente – 1,9 milioni - arriva proprio dalla Provincia grazie agli 1,4 milioni (comprensivi di 75.000 euro di risorse regionali) dell'avanzo registrato nell'ultimo assestamento di bilancio, cui si sommano ulteriori 500.000 euro derivanti dal piano di alienazione degli immobili non più strategici per l'ente. "Un piano che è stato davvero fondamentale per permetterci di realizzare opere importanti nei due settori, strade e scuole, che rappresentano il fulcro dell'attività delle 'nuove' Province", ha sottolineato il presidente Giammaria Manghi, ricordando che, sempre grazie alla vendita dei magazzini ex-Car e della caserma dei carabinieri di Reggio, "abbiamo già potuto avviare tra settembre e ottobre interventi di manutenzione stradale per circa 2 milioni di euro e sarà possibile completare la Variante di Ponterosso e iniziare la costruzione del nuovo polo scolastico in via Fratelli Rosselli".

"Oggi è dunque un momento di grande soddisfazione in questo complicato cammino di riforma di un ente che ha alle spalle una lunga stagione in cui le risorse arrivano tramite i trasferimenti dello Stato, ora sostanzialmente venuti meno, e che ha dunque dovuto cercare strade nuove strade per garantire servizi ai cittadini in particolare per stradee scuole", ha concluso sottolineando come questi 3 milioni siano stati reperiti "in gran parte grazie a un avanzo libero di bilancio, frutto di una gestione oculata dell'annualità finanziaria 2016, al quale si aggiungono 1,1 milioni di contributi stanziati dal Governo per la manutenzione delle strade provinciali con la Legge stabilità 2016".

Ulteriori 200.000 euro arriveranno "da cofinanziamenti decisi dai Comuni per interventi di messa in sicurezza di tratti particolarmente pericolosi che la Provincia ha individuato sulla base delle indicazioni delle stesse amministrazioni comunali", ha spiegato il consigliere provinciale delegato alle Infrastrutture Andrea Tagliavini, che nell'occasione ha tracciato anche un bilancio del suo mandato, giunto ormai a scadenza (il 17 dicembre si terranno le elezioni indirette per il rinnovo del Consiglio provinciale). "Due anni di lavoro davvero impegnativi", ha detto ricordando che "quando siamo entrati come sindaci a guidare la Provincia, nell'ottobre 2014, mancavano le risorse per affrontare la stagione invernale che era alle porte e per fare manutenzione, ma soprattutto avevamo due opere appaltate e non avviate, Variante di Ponterosso e nuova scuola in via Fratelli Rosselli, e altri cinque cantieri bloccati dal Patto di stabilità: i ponti di Boretto e Ligonchio, la Variante di Osteriola, il completamento dell'asse Bagnolo-Novellare e la ristrutturazione antisismica del liceo Chierici". "Dopo due anni, grazie in particolare al piano di alienazione degli immobili, tutte queste sette opere sono state sbloccate", ha concluso ricordando che la Provincia continuerà a provare a vendere "nonostante la difficoltà del mercato anche Palazzo Palazzi-Trivelli e ex Opg".

Con i 3,2 milioni di euro previsti complessivamente dalla manovra saranno finanziati ben 16 interventi. Tra questi - ha elencato il dirigente Valerio Bussei - interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria di ponti e strade provinciali per 925.000 euro che potranno essere avviati già la prossima primavera, dunque con una stagione favorevole, senza dover aspettare l'approvazione del bilancio 2017; 300.000 euro per il recupero del fabbricato rimasto in proprietà alla Provincia dopo la vendita dei magazzini ex Car di via Lombroso (un capannone di 1.500 metri quadrati che verrà bonificato dall'amianto e ristrutturato per essere destinato ad archivio documentale e magazzino in condivisione con il Comune di Reggio); 200.000 euro per gli appalti del servizio neve; quasi 100.000 euro per rifare l'impianto antincendio del polo scolastico di Scandiano e adeguare l'impianto di irrigazione del campo sportivo del polo di via Makallé.
D'intesa coi Comuni – e quasi tutti con la loro compartecipazione finanziaria - saranno inoltre realizzati interventi di messa in sicurezza di punti critici della viabilità, compresi alcuni sottopassi, a Bibbiano, Correggio, Poviglio, Quattro Castella, Reggio, Rio Saliceto, Rubiera, San Polo, Sant'Ilario d'Enza e Vetto.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)