Mercoledì, 22 Febbraio 2023 06:15

Dopo un anno di guerra... Il presidio davanti alla Prefettura In evidenza

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Dopo 12 mesi dallo scoppio del conflitto in Ucraina, diventa sempre più insostenibile accettare di proclamarsi fautori di pace tramite l'invio di armi e mezzi militari sempre più pesanti.

Il sesto decreto per l'invio di armi sancisce l 'assoluta continuità tra i governi Draghi e Meloni e si traduce per  l'Italia nel ruolo di Stato belligerante, confermato sia in termini militari che economici. Questa situazione pone lo stato oltre la morale, oltre la legge, oltre la Costituzione.

La rinuncia dell'Europa a rendersi interlocutrice e mediatrice in favore di soluzioni diplomatiche è una sconfitta per la democrazia e i valori della Liberazione.

L'invio di armi è ancora più paradossale in un contesto mondiale di conflitti di diffusi e di catastrofi, quale quella che ha recentemente accaduta alle porte d'Europa.

Di concerto e in continuità con le altre mobilitazioni cittadine previste per

-venerdì 24/02 in Piazza Garibaldi alle ore 12, con gli eventi di Europe4Peace

-sabato 25/02 con la partenza del pullman da Parma in sostegno alla manifestazione del Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali di Genova

Promuoviamo

PRESIDIO CONTRO LE GUERRE E CONTRO L'INVIO DI ARMI

venerdì 24/02 ore 18 davanti alla Prefettura 

per ribadire il nostro NO alle guerre, all'aumento delle spese militari e all'invio di armi. Non c'è pace senza disarmo.

Officina Popolare Parma

Rifondazione Comunista

Movimento 5 Stelle

Casa della Pace

Ciac Onlus

Libera Contro Le Mafie

Cigno Verde Coop. Soc.

Avalon Coop. Soc.

Fondazione Tommasini

ANPI sez. Parma

Ass. Tuttimondi

L'Ottavo Colore

Coro dei Malfattori

Donne In Nero

Casa delle Donne Parma

Parma Città Pubblica

CDC Coordinamento Democrazia Costituzionale

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