Mercoledì, 18 Ottobre 2023 15:56

"Piacenza non tratta". Lo slogan sul Municipio nella Giornata europea contro il traffico di esseri umani e il lavoro costante del progetto "Oltre la strada" In evidenza

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In occasione della Giornata europea contro la tratta di essere umani di cui ricorre oggi, 18 ottobre, la 17° edizione, anche il Comune di Piacenza espone sulla facciata del Municipio lo striscione che segnala l'adesione alla campagna internazionale promossa dalla Commissione UE per sensibilizzare e far riflettere l'opinione pubblica sulle gravissime violazioni dei diritti umani di cui questo fenomeno, complesso e in costante evoluzione, è causa.

"Piacenza non tratta" è lo slogan che campeggia sul banner, omologo a quelli affissi in tantissime città italiane per l'occasione, non a caso affiancato alla frase #liberailtuosogno, per sottolineare come l'impegno congiunto di istituzioni e forze dell'ordine, per la prevenzione e il contrasto di questo crimine, si accompagni sempre alla protezione delle vittime. In Italia, attraverso il sistema nazionale anti-tratta che si articola nei progetti territoriali finanziati dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, centinaia di persone vengono prese in carico e affidate a un percorso di liberazione, verso l'acquisizione dell'autonomia. Punto di riferimento fondamentale è il numero verde nazionale, disponibile in più lingue: 800-290290.

A livello locale, si può contattare anche il 334-1124627 dell'Unità di strada affidata alla cooperativa "Lotta contro l'emarginazione" Onlus, che ha il proprio sportello presso la sede comunale di via Taverna 39, al piano terra, aperto dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 15. Grazie al progetto "Oltre la strada" - i cui primi dieci anni di attività, in Regione, saranno raccontati in una pubblicazione che dedicherà un capitolo anche all'esperienza sul nostro territorio – nel 2022 sono state intercettate a Piacenza 251 persone, tramite tutti i canali attivi: 152 nel corso delle uscite notturne e diurne a contatto diretto con il mondo della prostituzione; 31 utenti che, pur avendo abbandonato la vita di strada, hanno mantenuto un rapporto con il servizio mediante contatti telefonici o accessi allo sportello di via Taverna; 12 donne che, pur estranee allo sfruttamento sessuale, hanno chiesto aiuto mediante passaparola, 15 uomini tra partner e clienti, 7 minori appartenenti ai nuclei familiari di prostitute e 34 persone per le quali l'accattonaggio rappresenta un mezzo di sussistenza.

I dati delle Nazioni Unite attestano che il 50% delle vittime di tratta è soggetto a sfruttamento sessuale: una quota che sale al 92% nei Paesi dell'Unione Europea, dove donne e bambine costituiscono il 72% delle vittime.

"Il progetto "Oltre la strada" è molto importante – sottolinea l'assessora Nicoletta Corviperché rappresenta un primo, fondamentale presidio socio-sanitario anche per la diffusione di informazioni essenziali in termini di prevenzione, tutela della salute e consapevolezza anche sull'abuso di alcol e sostanze stupefacenti; oltre la metà delle persone contattate dall'Unità di strada durante le uscite, ad esempio, ha aderito alla possibilità di sottoporsi a visite mediche e screening grazie alla collaborazione con l'Ausl. Altrettanto significativi sono stati gli interventi per risolvere situazioni di emergenza abitativa nel caso di donne sole con figli, grazie alla disponibilità e generosità delle comunità religiose del territorio che hanno permesso all'équipe del progetto di trovare sistemazioni temporanee, ma accoglienti e dignitose, per questi nuclei in condizioni di estrema difficoltà. Ricorrenze come quella odierna – aggiunge Nicoletta Corvihanno un valore simbolico essenziale per far conoscere realtà che nella maggior parte dei casi sono nascoste agli occhi della nostra società, ma rappresentano un fenomeno cui non si può restare indifferenti. Colgo l'occasione per ringraziare la Regione, tutti gli operatori e i soggetti che, in sinergia con il Comune, portano avanti questo percorso: Forze dell'ordine sotto l'egida di Prefettura e Questura, Azienda Usl e associazioni di volontariato".