Redazione

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Senso unico alternato con semaforo sulla Sp 308 Fondovalle Taro. Per una decina di giorni, causa lavori. Serpagli: "Bisogna mettere in sicurezza la strada, consolidando il muro danneggiato da neve e pioggia di questi giorni."

Parma, 8 marzo 2018 – La Provincia di Parma – Servizio Viabilità comunica che è stato istituito il senso unico alternato con semaforo sulla SP 308 di Parma di Fondovalle Taro, in corrispondenza dell'ingresso alla galleria artificiale di Citerna.

La misura si è resa necessaria a seguito del cedimento del muro in controripa della strada per effetto dello scioglimento della neve e della pioggia di questi giorni.
Si prevede che i lavori, e quindi il senso unico alternato, dureranno una decina di giorni.
Si tratta di lavori di ripristino del muro a monte della strada, rimozione del materiale depositatosi sopra la galleria paramassi e sistemazione della carreggiata.
Al contempo si provvederà ad un controllo di tutta la galleria paramassi e dei piloni di sostegno della stessa.

"Ci rendiamo conto del disagio che dovranno sopportare coloro che devono transitare in loco – afferma il Delegato provinciale alla Viabilità Gianpaolo Serpagli – ma è indispensabile mettere in sicurezza la strada. Inoltre si tratta di un intervento particolarmente difficoltoso perché il tratto di strada su cui lavorare è stretto. I tecnici della Provincia sono sul posto dalle 22 di ieri sera, mercoledì"

Personale del Commissariato di P.S. di Mirandola ha denunciato in stato di libertà un cittadino italiano di anni 31 per il reato di lesioni gravissime.

Il fatto è avvenuto all'interno di un campo nomadi di Mirandola; la vittima, un uomo di 54 anni, raggiunta da un pugno, è caduta rovinosamente a terra. Trasportato da personale del 118 presso l'Ospedale di Baggiovara le sue condizioni sono peggiorate. Sottoposto ad intervento chirurgico, attualmente si trova ricoverato nel reparto di rianimazione in stato di coma.

Sono in corso le indagini da parte del Commissariato per fare chiarezza sulla vicenda ed individuare ulteriori eventuali soggetti coinvolti.

Presentata stamane nella sede dell'Emilia Centrale la mappa dettagliata dei lavori che il Consorzio di bonifica realizzerà nel 2018 con i fondi consortili - derivanti dai contributi dei cittadini consorziati - nelle aree appenniniche di Reggio Emilia e in alcuni comuni del Parmense. Interventi per oltre 2,3 milioni di euro

Reggio Emilia - 8 Marzo 2018- La lotta in prima linea contro il dissesto idrogeologico in Appennino si traduce in un impegno costante votato all'operatività quotidiana proprio in quelle aree più fragili costantemente alle prese con i gravi rischi di movimenti franosi. Per questo è fondamentale la manutenzione di carattere ordinario, ma anche e soprattutto quelle opere straordinarie che consentono, se realizzate per tempo, di anticipare le emergenze.

Oggi le ripercussioni dei cambiamenti climatici sui territori montani certo non favoriscono le condizioni di uno scenario già pesantemente sotto scacco a causa della sua formazione morfologica e dal progressivo abbandono delle attività agricole e di pastorizia a presidio e difesa delle terre alte.

Per questa ragione e per stare al fianco delle comunità e delle amministrazioni comunali che le governano che il Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale (in un periodo di crisi globale di risorse pubbliche da destinare alle piccole e medie manutenzioni essenziali però per prevenire i danni più ingenti) presenta oggi una dettagliata mappa di opere da realizzare entro la fine del 2018 finanziate coi proventi dei contributi stessi dei consorziati.

Un'operazione trasparenza, già promossa negli anni scorsi, che indica in modo preciso dove le risorse finiscono e come sono impiegate come reale antidoto contro il dissesto idrogeologico in montagna. Gli interventi che lo staff tecnico consortile operante sulla montagna ha individuato dopo una fase di studio e monitoraggio delle zone più colpite in collaborazione con gli uffici tecnici dei comuni interessati riguarderanno per lo più le seguenti attività:

- rispristino movimenti franosi
- regimazione idrauliche
- consolidamento dei versanti
- sistemazione strade di bonifica
- messa in sicurezza delle scarpate
- manutenzioni del reticolo dei rii minori
- pulizia degli alvei fossi e rii
- sistemazione e rafforzamento ponti sedi stradali pubbliche

Quest'anno le attività tecniche montane concertate si realizzeranno nelle municipalità di: Castelnuovo Monti, Carpineti, Castellarano, Vezzano sul Crostolo, Baiso, Viano, Ventasso, Veto, Canossa, Scandiano, Toano, Casalgrande, Villa Minozzo, Casina, Palanzano, Tizzano .

Gli importi che il Consorzio di Bonifica andrà ad investire sul territorio montano saranno di 1,55 milioni di euro a cui se ne aggiungeranno altri 750 mila per gli interventi finanziati da terzi (Comuni, Regione, Iren, ecc.) e naturalmente realizzati dall'Emilia Centrale per un ammontare complessivo di 2,3 milioni di euro.

"I lavori capillari che eseguiamo dopo i monitoraggi del territorio effettuati dal nostro staff tecnico e concertati con le amministrazioni locali - che in questa fase storica ne hanno particolare necessità – ha evidenziato il Commissario Straordinario regionale del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale Franco Zambelli – vanno a sostenere la vita reale in queste zone e l'economia locale che a volte fa conti salati con l'abbandono dei territori".

Territori in cui il Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale è sempre stato presente: "Abbiamo rafforzato progressivamente la nostra azione sull'Appennino e oggi possiamo proprio dire di agire in modo omogeneo e anno dopo anno siamo in grado di fornire risposte concrete alle comunità e naturalmente ai nostri consorziati".

Tutte le attività montane infatti vengono svolte in ottemperanza e attuazione di quanto previsto dall'articolo 3 della Legge Regionale n. 7/2012 e dal successivo protocollo di intesa tra Regione Emilia Romagna , Uncem e Urber (attuale ANBI ER).

 

(In allegato: l'elenco delle Opere Finanziate dal Consorzio e delle principali collaborazioni. )

 

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