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Un suggestivo viaggio nella storia, quello fra le rocche e i castelli della Bassa parmense.

di Sara Bondani - Parma 05 novembre 2014 --

Iniziamo dai luoghi del "Culatello di Zibello DOP" e, come prima puntata, i paesi che ospitano il circuito del "November Porc". Non si può comunque, non partire con un cenno sulla seconda, per importanza dopo il palazzo Ducale di Parma e prima del Casino dei Boschi di Sala Baganza, residenza ducale, la Reggia di Colorno.

Sontuosa e monumentale residenza dei Farnese, dei Borbone e di Maria Luigia d'Austria, fonde la bellezza dei cortili interni con la ricchezza delle sale affrescate e stupisce il visitatore con i giochi d'acqua dello splendido giardino alla francese; il Castello di Roccabianca, fatto edificare a metà del XV secolo da Pier Maria Rossi per l'amata Bianca Pellegrini - da cui trae il nome - imponente e al tempo stesso elegante, custodisce al suo interno numerosi dipinti di pregio; la Rocca dei Rossi di San Secondo, fatta erigere da Pier Maria Rossi nel 1450-1460 con la struttura del fortilizio, è in pratica il punto d'incontro di tutte le strade di accesso al paese. Accresciuta e restaurata nel corso del Cinquecento, la massiccia residenza nobiliare celebra nei grandiosi affreschi dell'interno le gesta e la potenza del casato dei Rossi; la Rocca di Sissa, imponente rocca difensiva fu fatta erigere dalla potente famiglia Terzi, che un tempo dominava sul piccolo paese, sul luogo di una preesistente torre quadrangolare, eretta ai tempi del Capitolo. La Rocca conobbe un periodo di grande potenza sotto il dominio di Ottobono Terzi, gran capitano di Gian Galeazzo Visconti che comportò innumerevoli e sanguinosi attacchi specialmente da parte dei Rossi di San Secondo.

Zibello porticato rid cibus

Zibello - La vera e propria storia ha inizio nel Medioevo, per tutta la durata del quale esso rimase legato a Cremona. Nel 1249 Zibello passò, insieme ad altre terre e castelli, tra i quali anche Busseto e Polesine, al marchese Uberto Pallavicino il Grande che ne fu investito da Federico II Imperatore. Da allora, salvo alcuni periodi, i marchesi Pallavicino vi dominarono incontrastati.
Sulla sponda destra del Grande Fiume, fra le città di Parma, Piacenza e Cremona, è famoso per essere la patria, del re dei salumi: il Culatello.
Però pochi sanno che questa è l'unica zona al mondo dove, dal maiale, viene tratta la maggior varietà di salumi, le cosiddette "immagliature" prima di macinare la carne residua e le rifilature per ottenere, il salame. Una fama che deve la sua fortuna ai freddi inverni umidi e nebbiosi e alle estati assolate ed afose.

Sissa - La Rocca -

Sissa - Lungo un millenario tracciato storico il territorio ha conosciuto momenti di fama, di distruzione, di abbandono e di intensa vita civile, politica e culturale. I Terzi, i Simonetta, i Rangoni, famiglie dominanti in un lungo arco di tempo, si sono avvicendati nel possesso di un feudo non secondario nel quadro generale delle dispute militari e legali che hanno caratterizzato le lotte di predominio nel parmense dal Quattrocento all'Ottocento.
Tanto c'è da vedere nel territorio del Comune di Sissa: dalla Rocca dei Terzi a Corte Sala, dalla Villa Simonetta nella frazione di Torricella all'importante area rivierasca detta "Boschi di Maria Luigia" che sorge poco distante dal centro abitato di Coltaro, al mitico "ponte del diavolo" di Gramignazzo che nemmeno un bombardamento alleato durante il secondo conflitto mondiale è riuscito ad abbattere. Nella frazione di Torricella si può trovare forse il più importante porto nautico della Provincia di Parma.

Antica Corte Pallavicina - Polesine Parmense
Polesine Parmense - Il Paese della Bassa che più lega le origini a quelle del fiume Po, è l'unico infatti, il cui nome deriva proprio da quello del Grande Fiume.Il nome deriva dal fatto che il borgo anticamente sorgeva su un polesine, vale a dire una piccola isola del Po che, trascinata dalla corrente, arrivò ad espandersi e a congiungersi poi con la riva. A testimonianza della storia il ritrovamento, di reperti all'interno del Po di questo centro sommerso e ormai completamente corroso dalle acque.

Precise documentazioni storiche affermano, in particolare, che due chiese in secoli diversi, furono corrose e demolite dal Po; nel fiume è finito pure l'antico castello di cui alcuni resti di un merlo sono oggi esposti nei pressi della sede municipale.
Soggetto al potere temporale del Vescovo di Cremona, attorno alla metà dell'anno mille, divenne feudo dei Pallavicino sino al 1731, dei quali rimane la residenza,Il Palazzo delle Due Torri, monumento più importante del paese. Passò poi sotto il ducato dei Farnese, mantenendo a lungo una notevole importanza come porto commerciale fluviale e centro agricolo.
Il porticciolo di Polesine è un comodo approdo per i turisti che navigando sul Po e possono visitare le "Terre Verdiane" gustando i sapori tipici della zona.
Per un turismo slow e sostenibile si può inoltre utilizzare la pista ciclabile, di oltre 50 chilometri, che unisce Mezzani a Polesine Parmense, passando per Zibello, Roccabianca, Sissa, Colorno o l' area verde adiacente al fiume Po, opportunamente recintata e organizzata con percorso.
Curiosità - Nella parte superiore dello stemma comunale è rappresentato il Po nelle vesti di un vecchio Re che versa la sua brocca dalla quale sgorga l'acqua che dà origine al fiume.
Polesine è sempre stata una delle mete preferite di Giovannino Guareschi, il grande scrittore che di fronte alla grandiosa varietà di paesaggi e di sfumature create dall'ambiente fluviale era solito dire: "si sta meglio qui, su questa riva". Ed è sempre a Polesine che Guareschi, di fronte alle memorabili battaglie tra il parroco don Davighi e il Sindaco Carini, trovò l'ispirazione per dar vita ai celebri personaggi di Peppone e Don Camillo.

Castello di Roccabianca

Roccabianca - Non è da sempre che Roccabianca porta questo nome.
Pare che il primo nucleo abitativo del centro sia da rintracciare nel vicino villaggio di Rezinoldo o Arzenoldo, e che troviamo nominato per la prima volta in un diploma di Federico Barbarossa, come facente parte del feudo di Oberto Pallavicino. Nella contesa tra i Pallavicino, della marca bussetana e i Rossi, conti di San Secondo, che si protrae lungo tutto l'arco del XIV e del XV secolo, i primi si appropriano di Zibello e Rezinoldo, che nel 1417 viene bruciato. Nel 1449, però Francesco Sforza conferma solennemente la proprietà dei Rossi sulle terre contese. E' a questo punto che entra in scena Roccabianca: Pier Maria Rossi, infatti attorno alla metà del secolo, fa erigere un castello nei pressi di Rezinoldo, a difesa delle terre che possiede presso il Po. Secondo alcuni il suo nome deriverebbe da quello di Bianca Pellegrini, per la quale il Rossi, suo amante, avrebbe in realtà fatto costruire il castello.
Francesco Luigi Campari, il maggiore storico del paese di Roccabianca, invece, sostiene che il nome della rocca deriva dal fatto che essa fosse interamente intonacata di bianco e a questo proposito cita cenni storici.

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Per maggiori informazioni sulla manifestazione "November Porc".

Per scoprire altri luoghi della nostra meravigliosa Italia: Italian Tourism Expo

In Mezzo al PO - località Sacca di Colorno - ottobre 2013

Pubblicato in Ambiente Emilia

Tour operator di Polonia, Russia, Repubblica Ceca, Ungheria, Marche, Lazio, Lombardia, Piemonte e Veneto in visita al Comprensorio del Cimone -

Modena, 4 novembre 2014 -

E' stato un successo l' "educational tour" organizzato da Valli Del Cimone e dal Consorzio Albergatori del Cimone in collaborazione con Modenatur in occasione di Skipass.

Un incontro di lavoro tra il nostro territorio e 20 tour operator, italiani e stranieri, che, come riferito dal Presidente di Valli del Cimone Alessandro Tebaldi, "non conoscevano il nostro territorio".
Una tre giorni incominciata a Skipass in cui membri di Cral (Circolo Ricreativo Aziendale dei Lavoratori) e Tour Operator si sono presentati come "buyers" e hanno dato vita ad un workshop con gli operatori turistici del nostro territorio (in veste di "sellers") per aprire nuovi mercati e importanti nuove sinergie. Un'opportunità, quindi, di vedere da vicino le bellezze di casa nostra, delle strutture ricettive e gustare le eccellenze della cucina locale.

Il tour è continuato al sabato con la visita eccezionale al Centro Meteorologico dell'Aeronautica del Monte Cimone e al museo Ferrari di Maranello.

"Ci è parso di vedere un grande interesse dei tour operator presenti all'evento non solo per lo sci, ma anche per le bike e il trekking- dichiara Alessandro Tebaldi, Presidente di Valli del Cimone e anche 'Cicerone' di lusso nella tre giorni tutta modenese-. Siamo stati baciati dal "bel tempo" e quindi è stato possibile fare visitare tutte le strutture del Consorzio della Stazione Invernale del Cimone. Questa, comunque, è solo una delle tante iniziative promosse dal Consorzio Valli Del Cimone focalizzate sulla stagione invernale e, ovviamente, anche su quella estiva del 2015. E' molto importante per noi promuovere il prodotto sciistico e le tante opportunità turistiche estive. Insomma, un'esperienza da ripetere presto anche con altri club di prodotto e operatori del nostro territorio. Vorrei ringraziare particolarmente il Tenente Colonnello Patrizio Emiliani direttore del Camm-Monte Cimone per la disponibilità e l'ospitalità offerta".

(Fonte: Ufficio Stampa Valli Del Cimone)

Superare le barriere mentali: l'accessibilità come chiave della qualità del turismo sulle colline piacentine. Un progetto vincente mirate a favorire la fruibilità a turisti e cittadini con disabilità cognitiva, motoria, sensoriale, con problemi di alimentazione e per la popolazione anziana -

Piacenza, 29 ottobre 2014 –

Un nuovo progetto per l'accessibilità turistica per le colline del nostro territorio. E' un'iniziativa che vede l'amministrazione comunale di Ziano come ente capofila di un gruppo di associazioni che ha ottenuto il finanziamento regionale per l'attuazione di un percorso partecipativo per promuovere un turismo favorevole ai diversamente abili, per chi ha problemi di intolleranza alimentare e per gli anziani.

"E' una piano di notevole rilevanza – dichiara Manuel Ghilardelli, sindaco di Ziano Piacentino e già assessore provinciale all'agricoltura, durante la conferenza stampa di presentazione – arrivato primo in Regione, battendo la concorrenza di una novantina di progetti, che ci permetterà di migliorare l'accoglienza del nostro territorio e soprattutto è la prima volta che viene pensato puntando l'attenzione alle colline. Desidero ringraziare tutti gli enti e le associazioni che hanno contribuito ad ideare e stendere questo piano".
In questo processo partecipativo sono numerose le realtà coinvolte: Club di prodotto "Terre Francigene Piacentine e dell'Emilia, Associazione Europea delle Vie Francigene, Pro Loco di Ziano, Piccoli al Centro, Vivere con lentezza, Avis sezione di Ziano, Made in Ziano, Amici di Pont de l'Isére.

"Grazie a questo intervento – interviene Rossana Fornasier, assessore al turismo di Ziano – potremo superare le barriere mentali che precludono l'accessibilità al territorio, come chiave della qualità del turismo sulle colline piacentine. Si andrà ad attuare una progettazione partecipata per individuare soluzioni condivise per la creazione di linee guida specifiche, mirate a favorire la fruibilità a turisti e cittadini con disabilità cognitiva, motoria, sensoriale, con problemi di alimentazione e la popolazione anziana. Il progetto ha ottenuto il finanziamento massimo possibile dalla Regione Emilia Romagna di 20 mila euro a fondo perduto, sarà utilizzato per avviare un processo basato sul partneriato tra pubblico e privato e sulla partecipazione dei cittadini alla definizione di indirizzi e progetti concreti per la realizzazione lo sviluppo delle linee guida.

"Il comune di Ziano – prosegue Ghilardelli – coinvolgerà più cittadini possibili nel proseguire questo obiettivo e non ci limiteremo alle associazioni firmatarie, ma sarà esteso a chiunque voglia portare il proprio contributo".
Dopo l'ideazione e il finanziamento, il progetto passa al concreto: saranno organizzati tavoli, convegni, incontri, assemblee che porteranno a stendere le linee guida per il turismo accessibile, attraverso un percorso partecipativo dal basso in cui tutti porteranno le proprie esperienze, le esigenze e la conoscenza del territorio. Ogni associazione manderà un suo rappresentante e al termine di questo percorso sarà effettuata una verifica della fattibilità. Il tutto sarà quindi sintetizzato in un documento finale, le cosiddette linee guida, che il Comune deve recepire. Fino a tale momento ogni decisione sul tema sarà sospesa fino all'adattamento definitivo, assunto nei piani regolatori che l'amministrazione dovrà seguire.

"L'idea forte di questa iniziativa – conclude il sindaco – è il coinvolgimento di numerose associazioni, a cominciare dall'Associazione Europea delle Vie Francigene che fino ad ora non aveva ancora adottato. Si tratta di un progetto pilota, che ancora non si era visto sul nostro territorio".

(Fonte: ufficio stampa Comune di Ziano)

In attesa dell'apertura della stagione invernale, le stazioni sciistiche dell'Emilia Romagna e Toscana presentano le novità 2014/2015 a Skipass. Al salone della Montagna e degli Sport Invernali, giunto alla 21° edizione, da giovedì 30 ottobre a domenica 2 novembre, Apt Servizi, Unione di Prodotto Appennino e Verde Emilia Romagna e Toscana Promozione promuoveranno in anteprima i nuovi pacchetti e le nuove offerte vacanze –

Modena, 27 ottobre 2014 -

Prezzi imbattibili, pacchetti per tutti i gusti e per tutte le tasche, attrazioni, tanti eventi e proposte: le stazioni sciistiche dell'Emilia Romagna e della Toscana presentano tutte le novità neve 2014-2015 a Skipass, il Salone della Montagna e degli Sport Invernali giunto alla 21° edizione, in programma a Modena Fiere dal 30 ottobre al 2 novembre 2014.
Anche quest'anno in seguito all'accordo siglato per la promozione congiunta nella fiere per la promozione della vacanza "bianca" sulla montagna tosco – emiliana Apt Servizi, Unione di Prodotto Appennino e Verde Emilia Romagna e Toscana Promozione, sono presenti insieme alla kermesse in uno stand di 320 mq: una vasta area espositiva dove gli operatori della Montagna sia emiliana che toscana promuoveranno accattivanti proposte per le vacanze invernali. Il pubblico potrà ricevere brochure e materiale promozionale riguardante tutte le località sciistiche del territorio, si susseguiranno ogni giorno animazioni e degustazioni di prodotti tipici dell'Appennino. Per la prossima stagione la filosofia è "Sciare nell'Appennino Tosco Emiliano è bello e conviene". Ci sono tante offerte per gli sciatori e per gli appassionati degli sport invernali.

L'offerta invernale dell'Emilia Romagna comprende: 15 stazioni invernali, da Piacenza alla Romagna, 300 chilometri di discese, 3.000 km di percorsi a disposizione degli appassionati del fondo, tanti snowpark, sempre più attrezzati, per gli scatenati dello snowboard, due palazzi del ghiaccio (di cui uno con pista olimpica).
In Emilia Romagna si possono fare "voli" a raso terra con il kite surf, sleddog, ciaspolate notturne, nordic walking nei luoghi più suggestivi, arrampicate sul ghiaccio, trekking. Si può provare il ciaspoleering ovvero l'orienteering su ciaspole.

Ci sono i corsi per imparare a "leggere" la neve. Si può uscire di notte e provare lo sci di fondo sotto le stelle, percorrendo le strade di antichi borghi.
Le tribù degli snowboarder si scateneranno su snow park con sequenze di salti di centinaia di metri. E poi ancora tanti week end in rifugi in alta quota, lezioni di kite surf o di iceclimbing. Continueranno le ciaspolate magari con degustazione inclusa oppure sotto le stelle nel silenzio dei boschi di notte. E poi tante iniziative per i fan dello sci di fondo e di trekking sulla neve. Spulciando sul sito tutti troveranno appuntamenti nella natura, spesso unici: dal trekking sui crinali ai percorsi per antichi borghi o alla scoperta delle tracce degli animali.

Tanti i pacchetti e le novità: al Cimone l'offerta "Voglia di neve" parte da 139 euro a persona per 3 giorni e 2 notti (dal 9 gennaio al 3 aprile 2014); a Corno alle Scale la nuova gestione Otto Lupi ha già annunciato numerosi interventi di riqualificazione degli impianti sciistici, di ampliamento dei servizi e di rilancio turistico; al Cerreto la settimana bianca è a partire da 250 euro, tutto compreso skipass, hotel 3 stelle, animazione e maestro di sci. Nella vicina Toscana, all'Abetone si può trascorrere un weekend, a partire da 99 euro a persona, 1 pernottamento con trattamento di mezza pensione, 2 giorni di Abetone Multipass (dal 9/12/2014 al 30/04/2015 - eccetto periodo natalizio dal 20 dicembre 2014 al 6 Gennaio 2015, vacanze di Pasqua ed eventi particolari come il Pinocchio sugli Sci a metà marzo); alla Doganaccia si possono prenotare 2 giorni a partire da 109 euro in hotel 3 stelle, camera doppia con mezza pensione, 2 giorni di skipass più funivia (dal 9/12/2014 al 30/04/2015 eccetto periodo natalizio dal 20 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015 e vacanze pasquali).

Venerdì 31 ottobre si svolgerà lo "Skipass Matching Day": dalle 15.30 alle 17 sono in programma incontri tra gli operatori dell'offerta regionale di Emilia Romagna e Toscana con i buyer italiani e stranieri e in galleria per tutta la durata della kermesse sarà promossa la campagna "Sciare nell'Appennino tosco- emiliano è divertente e conveniente" con la distribuzione di gradite sorprese allo stand per i visitatori.

"Skipass è la manifestazione di riferimento per il comprensorio turistico tosco-emiliano ed è un appuntamento importante per gli appassionati di sci che ogni anno si ritrovano al Salone – afferma Pierluigi Saccardi, presidente Unione di Prodotto Appennino e Verde Emilia Romagna - E' un evento che valorizza l'offerta turistica invernale dell'Appennino agli oltre 100.000 visitatori della Fiera". "Quest'anno l'offerta invernale della Toscana si presenta profondamente integrata all'intera gamma di possibilità di viaggio che siamo in grado di offrire agli amanti del turismo attivo – spiega Alberto Peruzzini di Toscana Promozione- dagli itinerari enogastronomico elaborati assieme alla Federazione Strade del Vino, dell'Olio e dei Sapori di Toscana, a quelli culturali che toccano le nostre principali città d'arte, che distano meno di un'ora dalle località sciistiche toscane, passando per il wellness. Il pubblico di Skipass, a cui presentiamo in anteprima tutte queste novità, potrà così scoprire a pieno il valore aggiunto di una vacanza bianca nella nostra regione".

"L'offerta della neve si allarga e la montagna tosco emiliana offre un grande comprensorio sciabile per i giovani e gli appassionati dello sci e del dopo sci- conclude Liviana Zanetti, presidente Apt Servizi Emilia Romagna – sono tanti gli eventi e le proposte per divertirsi e conoscere un territorio vasto e ricco di fascino all'insegna di una vacanza sulla neve che anche quest'anno inaugura a partire dall'8 dicembre, Ponte dell'Immacolata".
Info su: www.appeninoeverde.it - www.toscanapromozione.it - www.turismo.intoscana.it

(Fonte: Ufficio Stampa APT Servizi)

Sono 40.000 i soci delle 320 Pro Loco dell'Emilia Romagna che da ieri grazie a una speciale convenzione, potranno usufruire di sconti fino al 20% nei centri termali dell'Emilia Romagna -

Parma, 17 ottobre 2014 -

L'accordo fra Unpli, (Unione delle Pro Loco) dell'Emilia Romagna e l'Unione Terme, Salute e Benessere è stato firmato ieri nella sede di Apt Servizi. Reciproci i vantaggi: le 320 Pro Loco aderenti all'Unpli inseriranno le Terme dell'Emilia Romagna nei propri programmi e attività di valorizzazione del territorio, in particolare sul portale www.prolocoemiliaromagna.it.

Le Terme praticheranno sconti su soggiorni e trattamenti ai soci (sono tutti volontari) delle Pro Loco.
Alla firma erano presenti il Presidente dell'Unione Terme, Salute e Benessere Iglis Bellavista, il Coordinatore Unione Terme, Salute e Benessere Tiziano Tanzi, il Presidente Coter-Consorzio del Circuito Termale dell'Emilia Romagna Lino Gilioli.
Per UNPLI c'erano il Vice Presidente dell'Unione Nazionale Pro loco d'Italia Mauro Giannarelli, il Presidente del Comitato Regionale UNPLI Emilia Romagna Stefano Ferrari oltre al Presidente dell'APT Emilia Romagna Liviana Zanetti.

(Fonte: ufficio stampa Apt Servizi)

Dal 17 al 19 ottobre la cittadina reggiana ospita la quinta edizione della Borsa del Turismo Fluviale e del Po, che accoglierà una ventina di tour operator da tutta Europa. Sabato 18 ottobre a Palazzo Bentivoglio workshop tra domanda e offerta con 150 seller specializzati in vacanza fluviale, da Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte. Previsti 4 educational tour per i TO alla scoperta del territorio del Grande Fiume, tra enogastronomia, bike tourism e tanto altro -

Reggio Emilia, 16 ottobre 2014 -

Gualtieri (RE) diventa per un weekend capitale internazionale della vacanza sul fiume. L'occasione è la quinta edizione della Borsa del Turismo Fluviale e del Po, che dal 17 al 19 ottobre darà il benvenuto nella cittadina reggiana a una ventina di tour operator provenienti da 11 nazioni: Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Olanda, Polonia, Regno Unito, Scandinavia, Spagna e Svizzera.
Si tratta di operatori di nicchia, fortemente interessati a vacanze "slow" declinate su cicloturismo, enogastronomia tipica e contatto con la natura, selezionati sulla base dei riscontri dalle precedenti edizioni della Borsa (ma anche su indicazioni fornite dalle aziende della domanda) e individuati anche in base alle strategie di promozione turistica regionali e nazionali.

Momento clou della manifestazione -promossa da Confesercenti Emilia Romagna, Unione dei Comuni della Bassa reggiana, Apt Emilia Romagna, Camera di Commercio di Reggio Emilia, Unione di Prodotto Appennino e Verde, con la collaborazione di E.B.N. Ente Bilaterale del Turismo- il workshop tra domanda e offerta ospitato, sabato 18 ottobre, a Palazzo Bentivoglio (dalle 9 alle 13) che vedrà i tour operator incontrare circa 150 "seller" specializzati in vacanza fluviale, in rappresentanza di Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte.

«Oltre ad esprimere soddisfazione nel constatare il consolidamento di questa manifestazione –sottolinea Stefano Bollettinari, direttore di Confesercenti Emilia Romagna- occorre riconoscere che con essa è cresciuto l'interesse per il turismo fluviale, con progetti e proposte commerciali sempre più significative, che senza dubbio valorizzano ulteriormente la già variegata offerta di prodotti turistici dell'Emilia Romagna. Questa quinta edizione della Borsa del Turismo Fluviale e del Po dovrà segnare una svolta importante per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi».

Quattro educational tour alla scoperta del Grande Fiume

La Borsa costituisce un importante momento di visibilità per i territori emiliani legati al Po e la loro offerta di vacanza: quattro gli educational tour previsti, tra venerdì 17 e domenica 19, a cui prenderanno parte i tour operator presenti a Gualtieri.
Venerdì 17 gli operatori da Austria, Francia, Germania, Regno Unito, Scandinavia, Spagna e Svizzera andranno "Alla scoperta del Parmigiano Reggiano e del Culatello di Zibello", con la visita alle cantine della Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR), dove si stagionano il Parmigiano e il Culatello DOP, l'incontro con produttori locali e la degustazione di prodotti tipici del territorio. Sempre venerdì è previsto anche l'educational "Terre del Gusto reggiano", cui parteciperanno operatori da Belgio, Italia, Olanda e Polonia, con la visita ad aziende produttrici d'eccellenza della bassa reggiana e degustazione di Aceto Balsamico Tradizionale, vini e Lambrusco di Gualtieri e formaggi di Guastalla.

Sabato 18 spazio alla vacanza sui pedali, con l'eductour "Itinerari fluviali e Cicloturismo nel reggiano". I tour operator da Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Olanda, Polonia, Regno Unito, Scandinavia, Spagna e Svizzera prenderanno parte ad una gita in bicicletta lungo le ciclabili del Po della bassa reggiana, con visita al Parco "Forestavventura" di Luzzara e alle Golene del Po. A seguire, navigazione fluviale in motonave e visita al Museo del Po e della Navigazione Interna a Boretto. Ultimo educational domenica 19, dal tema "Itinerari fluviali, Cicloturismo e Gusto tra Ferrara e Bondeno". In programma navigazione fluviale e percorso cicloturistico, con tappa alla Rocca Possente di Stellata (FE), visita di Ferrara e delle sue mura in bicicletta e degustazioni di piatti a base di tartufo locale. Presenti operatori da Austria, Belgio, Francia, Germania, Olanda, Polonia, Regno Unito, Scandinavia, Spagna e Svizzera.

(Fonte: Ufficio Stampa Apt Servizi)

Il Consorzio Valli Del Cimone ha esportato il prodotto del territorio, incontrando i Cral Aziendali, Scuole e Tour Operator. Grande novità: il nuovo skipass che nascerà da questa stagione formato tessera personalizzata, che sarà ricaricabile online -

Modena, 13 ottobre 2014 -

Un tour di promozione turistica per portare e mostrare il nostro territorio in zone strategicamente chiave. Quattro città (Ancona, Pisa, Firenze, Roma) in cui sono state organizzate serate promozionali in alberghi e sale convegni a cura dell'Apt Emilia Romagna, braccio operativo dell'Assessorato al Turismo della Regione Emilia Romagna, oltre alla presenza al TTG Rimini, la più importante fiera del turismo business to business in Italia. Il Consorzio Valli Del Cimone ha quindi esportato il prodotto del nostro territorio, incontrando i Cral Aziendali, Scuole e Tour Operator vari per mostrar loro i pacchetti turistici dell'imminente stagione invernale con un occhio sempre rivolto alle altre stagioni. Non saranno certo queste le uniche tappe promozionali di Valli Del Cimone che sarà presente anche a Skipass presso Modena Fiere dal 30 ottobre al 2 novembre.

"La cosa che ha destato molto interesse è il nuovo skipass che nascerà da questa stagione – spiega Alessandro Tebaldi, Presidente di Valli Del Cimone -. Uno skipass formato tessera personalizzata, che sarà ricaricabile online ed eviterà code all'acquisto stesso dello skipass e un accesso più rapido agli impianti. E' un'innovazione molto importante del Consorzio del Cimone che farà sì che lo sciatore abbia più tempo da passare sulle piste anziché ... in fila. E' un ulteriore segnale della grande vitalità dei nostri operatori turistici che, negli ultimi mesi, hanno dato vita anche a due club di prodotto come "Cimone Holidays" (Fanano, Montecreto, Riolunato e Sestola) e "Monti Del Frignano" (dalle Piane di Mocogno all'Abetone). Possiamo senza dubbio dire che il nostro territorio stia cercando di accogliere in maniera sempre migliore i propri turisti...".

(Fonte: Ufficio Stampa Valli Del Cimone)

Domenica, 12 Ottobre 2014 10:12

Maremma, da godere in relax

Natura selvaggia e ospitalità calorosa. Difficile non rimanere affascinati dalla Maremma e dalle sue straordinarie ricchezze.

di Virgilio - Parma 9 ottobre 2014 --
L'estate sta finendo... cantavano i Righeira sul finire dei spensierati anni '80 e, seppure questo 2014 quasi non abbia registrata un'estate degna per il bel Paese, salvo per le bombe d'acqua sparse qua e là su tutta la penisola, con l'arrivo di settembre e i primi giorni di ottobre il meteo sta regalando straordinari colori associati a miti temperature che, sul litorale toscano tra Alberese e il Monte Argentario, si esaltano mettendo in mostra la spettacolarità delle colline impervie e selvagge che fanno da cornice e protezione a spiagge bianche e acque cristalline.

Argentario panoramica ITE

La Maremma, questo incredibile luogo che si estende dal sud della Toscana al Lazio, esprime una natura incontaminata e selvaggia difficilmente confrontabile con altre parti d'Italia.

L'incontro con la Maremma perciò è di quelli che difficilmente si dimenticano.
Caratterizzata da grandi spazi poco abitati, la Maremma abbraccia, oltre alla costa tirrenica e le colline interne da Massa Marittima fino a Capalbio, anche la zona del Monte Argentario e le isole dell'Arcipelago grossetano, fino a Saturnia e alla Zona dei Tufi di Sovana, Sorano e Pitigliano.
Borghi di incantevole bellezza e originalità ognuno dei quali in grado di raccontare una storia plurimillenaria a testimonianza delle civiltà etrusca, romana, medievale e rinascimentale che si sono l'una sull'altra sovrapposte e sedimentate .

E pensare che sino a meno di un secolo fa l'area era nota più per ospitare la malaria piuttosto che un turista desideroso di fare un bagno nella natura incontaminata nell'imbarazzo della scelta tra mare, monti e, perché no, nella mondanità aristocratica e riservata dell'Argentario.
Non è infrequente, infatti, incontrare i tipici cognomi veneti, diretti discendenti di quelli che, all'epoca del fascismo, si trasferirono da quella regione del nord per bonificare le paludi maremmane restituendole alla società e all'economia locale. Un progetto di Bonifica già avviato all'epoca di Giovanni Giolitti al quale va attribuito il grande merito di avere dato vita e organizzato il secondo più importante, dopo quello olandese, programma di bonifica europeo.

Argentario Porto Ercole ITE

Di quel periodo rimane solo la bassa densità di popolazione, sparsa come è in questo immenso territorio.
Il Parco della Maremma è un cofanetto di gioie naturalistiche, architettoniche e storiche di straordinaria ricchezza.

Impossibile non lasciarsi affascinare dalla spiaggia di Marina di Alberese che si spalanca dopo avere percorso circa 5 chilometri all'interno del bosco tra mandrie di cavalli e bovini maremmani al pascolo ove è normale incontrare le volpi che, come i centurioni del Colosseo, si lasciano fotografare a ricordo e testimonianza della perfetta armonia raggiunta, all'interno di quest'area protetta, tra l'uomo con le sue attività e la natura.

Volpe in Parco della Maremma

Distesi sulla spiaggia a contemplare quel tratto di mare con l'Argentario che svetta in mezzo al mare e di fronte l'isola del Giglio e più in là quella di Montecristo coccolati dal fruscio delle onde del mare cristallino e ricco di fauna, ci si riesce ad abbandonare ai pensieri più positivi ricoverando, almeno per qualche ora, le quotidiane preoccupazioni. Ma il fascino della spiaggia di marina di Alberese sta nella spiccata "antropizzazione" declinata dalle decine di capanne, di varia foggia e dimensione, assemblate con i legni residuali delle mareggiate invernali, che assolvono al compito di riparare dal sole gli indumenti o consentire il riposino pomeridiano del turista più ozioso.

"Antropizzazion" nel Parco della Maremma

E la sera, una vasta scelta di agriturismi, consente di apprezzare l'ospitalità maremmana e le specialità gastronomiche rigorosamente originali e prodotte nel territorio. A partire dall'aperitivo, consumato a bordo piscina insieme alla famiglia ospitante e a tutti gli altri ospiti con i quali immediatamente si instaura un rapporto semplice, gioviale, quasi familiare. Infine la cena, ancora tutti insieme, e con i quali si consumerà anche il dopo cena a conclusione di una giornata trascorsa senza mai avere, per una sola volta, guardato l'orologio.
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(Per approfondire le ricerche dei più bei siti italiani connettiti a Italiantourismexpo

Per info sugli itinerari e percorsi all'interno della "Parco della Maremma"

Se vuoi diventare un Blogger di Italian Tourism Expo guarda qui)

Saturnia "Terme Naturali" - Cascate del Mulino

Pubblicato in Comunicati Turismo 2.0

L'assessore al turismo dell'Unione dei Comuni del Frignano Leandro Bonucchi presenta le tante iniziative della seconda metà del mese in attesa della stagione "bianca"

Modena, 10 ottobre 2014 -

Ottobre è il mese che fa da ponte fra l'estate e l'inverno. Il periodo nel quale, in modo particolare, nel Frignano, si festeggia e si rende omaggio al frutto più caratteristico dell'Appennino, la castagna che tanta parte ebbe nella storia e nella tradizione della nostra montagna. Sono numerosi, così, nei Comuni dell'Unione del Frignano, gli appuntamenti dedicati alla castagna e agli altri prodotti tipici mentre, contemporaneamente, sono in programma altre iniziative, illustrate dal neo Assessore al turismo dell'Unione e Sindaco di Montecreto Leandro Bonucchi.

"Nella seconda metà del mese, sono davvero tantissime le feste, le sagre e le occasioni per scoprire il Frignano - spiega - in un periodo diverso da quelli tradizionalmente legati al turismo, ma ricco di colori e suggestioni. Si parte da questo fine settimana, quando sabato 11 e domenica 12 ottobre a Sestola prosegue la "Festa del Cioccolato"' mentre a Riolunato ci sarà la "Festa della Ricotta". Per entrambe si taglia il prestigioso traguardo della decima edizione. Un appuntamento anche a Polinago con la sesta edizione, al Castello di Brandola, della "Marronata". La settimana successiva, 18 e 19 ottobre, invece, a Pavullo va in scena la "Festa della Castagna" e a Fanano "Ste Sróden", che in dialetto significa "questo autunno" con ancora la castagna e gli altri prodotti tipici a essere protagonisti. L'ultimo week end, il 25 e 26 ottobre, ci sarà la "Festa della Castagna" di Montecreto, una delle più antiche e che festeggia il 29simo compleanno. Ma non ci saranno solo appuntamenti dedicati alla gastronomia e ai prodotti tipici - prosegue l'assessore -. A Lama Mocogno, infatti, il 31 ottobre ci sarà "La Notte Nera", una rivisitazione della festa di Halloween".

"Tante iniziative - conclude Bonucchi - che dimostrano la vitalità del Frignano e che intendono da un lato allungare la stagione dopo il periodo estivo e dall'altro far conoscere il territorio a un numero sempre maggiore di persone in attesa dell'avvio della stagione invernale".

(Fonte: Comune Pavullo nel Frignano)

Quattro regioni, tra cui l'Emilia Romagna, unite nel segno della vacanza d'arte: nascono le "Terre di Piero della Francesca" per la promozione congiunta del primo "museo a cielo aperto" dedicato al padre della prospettiva pittorica e alle sue opere. Tanti itinerari lungo i sei comuni che ospitano i capolavori del maestro quattrocentesco consultabili su un sito dedicato, una guida e un app per smartphone con i consigli di viaggio -

Parma, 10 ottobre 2014 -

L'offerta turistica italiana d'arte e cultura adotta un approccio sempre più interregionale con il nuovo prodotto turistico "Terre di Piero – Sulle tracce del maestro itinerante – Piero della Francesca", dedicato al maestro quattrocentesco della prospettiva pittorica, Piero della Francesca, e che vede coinvolte, per la prima volta, quattro regioni che l'artista toscano frequentò e che ospitano i suoi capolavori: Toscana, Emilia Romagna, Marche e Umbria.
Sei i comuni (Rimini, Urbino, Sansepolcro, Monterchi, Arezzo, Perugia) coinvolti nel Progetto, che promuoverà itinerari alla scoperta dei capolavori di Piero, dal Polittico di San'Antonio alla Madonna del Parto, attraverso i suggestivi paesaggi e panorami che lo ispirarono.

L'iniziativa è stata presentata ieri alla Fiera di Rimini nella giornata inaugurale delle rassegne fieristiche TTG-TTI.
"E' un progetto molto bello - ha detto il ministro del Turismo Dario Franceschini nel suo saluto durante la presentazione - che dimostra come investire in cultura e turismo sia il contributo migliore che si possa offrire per la crescita del Paese. L'idea è altresì importante, perché permette di far conoscere ai turisti, che ogni anno visitano l'Italia, percorsi nuovi e bellezze straordinarie. Complimenti per questo vostro Progetto, dove sono coinvolte diverse regioni, che senz'altro copieremo per valorizzare altri talenti artistici italiani".

Strumenti dell'iniziativa "Terre di Piero", un sito internet dedicato www.terredipiero.it in italiano e inglese, video di presentazione dei singoli comuni che ne illustrano, oltre ai dipinti esposti, anche l'offerta turistica (con le proposte d'arte e cultura, l'enogastronomia tipica e il folklore), nonché una app per smartphone che proporrà itinerari anche in base alla geolocalizzazione dell'utente. Il Progetto prevede anche la stampa e distribuzione di una breve guida alla scoperta delle Terre di Piero in italiano e inglese (con logo e grafica coordinati per le 4 regioni) e una segnaletica urbana ed extraurbana ad hoc.

Piero della Francesca costituisce a tutti gli effetti uno degli assoluti vanti culturali dell'Italia nel Mondo. L'idea alla base del progetto "Terre di Piero" è offrire ai turisti stranieri ed italiani una full immersion nel mondo del pittore. Vedere dal vivo, attraversandoli, i paesaggi che sono diventati scenario dei suoi quadri, assaporare i cibi tipici di cui lui stesso si nutriva, ripercorrere le sue tappe tra le regioni e le signorie del suo tempo, dai Malatesta ai Medici passando per i Montefeltro: tutto per rendere la visione -e comprensione- dei suoi capolavori un'emozione unica ed irripetibile.
Dal punto di vista promozionale, l'iniziativa verrà presentata in occasione dei più importanti appuntamenti fieristici europei del 2014-2015 dedicati al mercato delle vacanze -dal WTM di Londra all'ITB di Berlino- nonché all'interno dell'Expo 2015 di Milano. Sono inoltre previsti educational tour per la stampa italiana ed estera e diverse forme di comunicazione, anche sul web.

Terre di Piero: viaggio da Rimini a Perugia sulle orme del maestro

Sei comuni, 11 dipinti, oltre 2.000 strutture ricettive. Un viaggio tra le più importanti signorie del '400 di Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Marche. Tanti itinerari diversi che, partendo da Rimini e dal Montefeltro, con le sue splendide rocche e castelli (come San Leo e Urbino), proseguono attraverso paesaggi e scenari di straordinaria bellezza in Valtiberina Toscana -toccando Sansepolcro, Monterchi e Anghiari- per spostarsi ad Arezzo e ritornare in Valtiberina, costeggiando il Tevere fino a Perugia. Se gli occhi del turista si riempiono dei colori e delle suggestive fughe prospettiche dei capolavori di Piero, il palato si abbandona piacevolmente ai sapori dei piatti tipici, dalla romagnolissima Piadina alla carne Chianina e le minestre di pane toscane come la panzanella, la ribollita e l'acquacotta, dalla Casciotta di Urbino alle tipiche zuppe di legumi umbre. Piatti e prodotti perfettamente abbinati con le produzioni vinicole DOC dei singoli territori, dal Chianti dei Colli Aretini al Bianchello del Metauro, dal Sangiovese ai rossi e bianchi dei Colli del Trasimeno. E poi ancora artigianato tipico, monumenti e luoghi storici, folklore e tanta natura.

Passando poi ai capolavori di Piero che si possono ammirare, ecco "Sigismondo Pandolfo Malatesta in preghiera davanti a San Sigismondo" (custodito nel Tempio Malatestiano di Rimini), "la Flagellazione di Cristo" e "la Madonna di Senigallia" (esposte alla Galleria Nazionale delle Marche), "la Resurrezione", "il Pollittico della Misericordia", "San Giuliano" e "San Ludovico" (tutti e quattro custoditi nel Museo Civico di Sansepolcro), "la Madonna del Parto" (ospitata nell'omonimo museo a Monterchi), "la Leggenda della Vera Croce" e "la Maddalena" (esposte rispettivamente nella Basilica di San Francesco e nella Cattedrale ad Arezzo), nonché "il Polittico di Sant'Antonio" (in mostra alla Galleria Nazionale dell'Umbria a Perugia).
Da non perdere infine la tappa alla casa natale di Piero della Francesca a Sansepolcro (sede della Fondazione dedicata al pittore, un centro studi, ricerche e documentazione che promuove mostre ed esposizioni sulla cultura del Rinascimento) e la Cappella di San Leonardo, dove ha chiesto di essere sepolto.

Nel Montefeltro i "balconi" di Piero

C'è un'opportunità in più per il turista sulle tracce di Piero della Francesca che visita il Montefeltro, splendido paesaggio che si estende nell'entroterra della Provincia di Rimini, ai confini fra la Provincia di Pesaro e la Toscana. La possibilità di ammirare, dal vivo, i paesaggi che fanno da sfondo ad alcuni suoi celebri dipinti, quali il "Dittico dei Duchi" o "Il Battesimo di Cristo". Grazie alle ricerche di due studiose di storia dell'arte, sono stati localizzati ed identificati, ad oggi, sette panorami che Piero ritrasse nelle sue opere, tutti attrezzati con una speciale postazione, veri e propri balconcini a cui ci si può affacciare avendo sott'occhio un'immagine del dipinto in questione per confrontare i punti di contatto fra l'opera dipinta e la realtà che si ha davanti a gli occhi. Se nel panorama verso la Toscana si ritrova il paesaggio del ritratto di Battista Sforza, sposa di Federico da Montefeltro, nel celeberrimo "Dittico dei Duchi", un secondo balcone vicino, rivolto verso il mare, rivela il paesaggio che fa da sfondo al dipinto "San Girolamo e il Devoto". Il terzo balcone si trova a Urbania (PU), in località Pieve del Colle: qui le pianure e le colline di San Lorenzo e Farneta, con le alture di Mondelce, rivelano il Paesaggio che Piero della Francesca ha voluto per lo sfondo de "I Trionfi", l'opera dipinta sul retro del "Dittico". A questi tre balconi se ne sono recentemente aggiunti altri quattro: il Balcone a Monteboaggine (nel Comune di Montecopiolo) per l'opera "la Natività di Cristo"; Balcone a Pugliano Vecchia (Comune di Montecopiolo) per l'opera: "Resurrezione di Cristo" e il Balcone di Petrella Guidi (Comune di Sant'Agata Feltria) per l'opera: "Il Battesimo di Cristo". Anche nelle Marche la scorsa estate è stato aperto un nuovo punto di osservazione attrezzato, il Balcone Cà Mocetto (nel Comune di Urbania) per l'opera "profilo di Federico da Montefeltro – Dittico dei Duchi di Urbino".
Tutte le informazioni sul sito ufficiale www.montefeltroveduterinascimentali.eu.

Nella Primavera 2015 a Reggio Emilia una grande mostra su Piero della Francesca

Il progetto "Terre di Piero della Francesca" risulta un'opportunità ancora più invitante in vista dell'appuntamento, tra Marzo e Giugno 2015, con la Mostra "Piero della Francesca. Il disegno tra arte e scienza" ospitata a Reggio Emilia a Palazzo Magnani. L'esposizione si articola intorno al codice del "De Prospectiva Pingendi ", conservato alla Biblioteca "Panizzi" di Reggio Emilia, uno dei più importanti testimoni della fondamentale opera prospettica di Piero, ed esporrà un centinaio di opere provenienti da importanti musei italiani e stranieri e da collezioni private, tra cui il San Ludovico di Piero della Francesca e il "Ritratto di Piero della Francesca" di Santi di Tito, prestati dal Museo Civico di Sansepolcro. In mostra anche manoscritti, libri, incisioni, disegni, dipinti, sculture, calchi, maioliche, medaglie, che accompagneranno il visitatore in un percorso che segue a grandi linee i capitoli del trattato.

La Madonna del Parto di Monterchi: Madre Donna e Madonna

Una donna come tutte le altre, incinta, giovanissima e immersa nell'attesa del figlio che cambierà la sua vita: la Madonna del Parto di Piero della Francesca è un elogio alla maternità, alta e bellissima nella sua gravidanza avanzata, resa evidente dalla posizione a tre quarti, posa la mano destra con gesto protettivo, sul ventre rigonfio che preannuncia l'arrivo del Salvatore e con la sinistra puntata sul fianco si aiuta a sostenere quel dolce peso che tutte le madri ben conoscono. E' uno dei pochi prodotti d'arte sacra capace di mantenere immutata la propria originaria sacralità; numerosi infatti i turisti che si recano a Monterchi proprio per questo aspetto legato all'opera d'arte. Tante visitatrici lasciano lettere e biglietti sotto l'immagine, perché la credenza della funzione protettiva della Madonna era molto sentita in passato e per molte donne ancora oggi è di profonda attualità. Le signore in stato interessante entrano gratuitamente al Museo della Madonna del Parto di Monterchi.

L'amore per Piero salva la città

La storia del capitano Anthony Clarke -che nel corso della seconda guerra mondiale, ricordandosi le parole dello scrittore Aldous Huxley (che aveva definito la Resurrezione di Piero della Francesca la più bella pittura del mondo), impedì che Sansepolcro venisse bombardata- è rimasta nel cuore di tutti gli abitanti della Città. Ogni volta che si nomina Piero della Francesca, che nacque a Sansepolcro e le cui spoglie sono nella cappella di San Leonardo, i borghesi ricordano l'ufficiale inglese, ricordano come il genio di Piero salvò la città grazie al soldato che sfidò la corte marziale pur di salvare dalla distruzione l'affresco più bello del mondo.
Nelle pagine del suo diario, l'ufficiale inglese annota come, arrivando a Sansepolcro, in lui, grande amante dell'arte, sia sopraggiunto il ricordo del saggio di Huxley che descriveva l'incredibile potenza della Risurrezione, l'affresco del maestro rinascimentale Piero della Francesca definita "la più grande pittura del mondo". Clarke allora non ricorda molti dettagli del saggio ma rammenta che l'affresco è a Sansepolcro. Nonostante avesse ricevuto dai superiori l'ordine di attaccare il Borgo prende tempo. "Non ci sono obbiettivi tedeschi" avrebbe detto scrutando la valle col binocolo e rassicurando il suo comandante che lo chiamava via radio. Il giorno dopo questi fatti Sansepolcro fu liberata e così messo in salvo il "masterpiece" tanto caro a Clarke e con lui tutta la città. Clarke negli anni '60 tornò a Sansepolcro, che volle ringraziarlo con gradi onori e celebrazioni, e in quell'occasione l'inglese volle rivedere la Resurrezione. Clarke morì negli anni 80 e in sua memoria fu intitolata una strada, appena fuori le antiche mura della città.

(Fonte: Ufficio Stampa Apt Servizi)