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Bologna, 8 novembre 2013
 
Nelle linee di sviluppo dell'ultimo Rapporto di monitoraggio della mobilità e del trasporto regionale, si dice di puntare a un incremento dei passeggeri su rotaia del 100% entro il 2020, ottenibile attraverso il potenziamento delle infrastrutture e "l'aumento del valore complessivo della produzione annua di servizi"; rispetto a queste intenzioni appaiono contraddittorie le decisioni che la Regione starebbe per assumere, in collaborazione con Seta, Amo e Tper, di creare un servizio di bus sostitutivo del treno Modena-Sassuolo, il cosiddetto "Gigetto", destinato ad essere soppresso alla fine dell'anno perché considerato improduttivo.
Lo afferma Mauro Manfredini, capogruppo Lega Nord Padania, presentando un'interrogazione alla Giunta, finalizzata a verificare se corrisponda al vero l'aumento dei passeggeri sulla tratta ferroviaria Modena–Sassuolo nel 2012; se si intendano sostituire le vecchie macchinette obliteratrici, consentendo a tutti gli utenti del "Gigetto" di obliterare i biglietti; e quali iniziative la Giunta intenda intraprendere per impedire la paventata soppressione della tratta ferroviaria Modena–Sassuolo.
Secondo Manfredini, alcuni organi di stampa hanno rilevato che il numero dei passeggeri sulla linea ferroviaria sarebbe aumentato, trattandosi di una tratta particolarmente frequentata dai pendolari nel periodo invernale, mentre "l'idea di sostituire un treno con un autobus va nella direzione opposta rispetto alle politiche ambientali e dei trasporti da sempre sbandierate dalla Regione Emilia-Romagna, in quanto aumenterebbero i disagi, il traffico, l'inquinamento e gli incidenti stradali".
 
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Sabato, 26 Ottobre 2013 16:51

Foto curiose dal mondo...

Sindacalista cercasi ....

 

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Sabato, 26 Ottobre 2013 17:38

Trasporti, Grafici a confronto

Confronto tra i prezzi del Petrolio (WTI) e della media del gasolio nazionale scorporato tra costo industriale, accise e IVA. (Ministero Sviluppo Economico - Dipartimento per l'Impresa)

(aggiornamenti al 22 ottobre 2013)

wti vs gasolio

 

Andamento ORO in confronto con il Petrolio WTI

oro vs WTI

 

Costi di esercizio di impresa - Ministero dei Trasporti  Ottobre 2013 costo acquisto autocarro 75.000€ - percorrenza oltre 500 km - massa complessiva superiore a 26 tonnellate. 

costi minimi composizione costo

 

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Sabato, 26 Ottobre 2013 18:14

TruckNews n° 10 26 ottobre 2013 - Sommario

Sommario TruckNews n° 10 26 ottobre 2013

(scaricabile in pdf) 

TRUCK 10 COP



1. Pensieri in... coda - liberi pensieri di un professionista dei trasporti -

2. Codice cosa? "Quattroruote" svela l'ignoranza dei tutori della strada

3. Auto, dal possesso al noleggio

4. Pomodoro da conserva, il Ce.PIM lo trasporta via treno

5. Conftrasporto: infondata la possibilità che l'UE modifichi il recupero delle accise per l'autotrasporto

6. Sosta in corsia di emergenza. mai oltre le tre ore

7. Texas Truck Rodeo Parla Italiano

8. Volkswagen, in pensione definitivamente il bulli t2 -Transporter

9. Stangata sulle accise sui carburanti? Autotrasporto a un passo dal fermo nazionale

10. Grafici e tabelle di confronto (aggiornamenti al 22/10/2013)

- Confronto tra i prezzi del Petrolio (WTI) e della media del gasolio nazionale scorporato tra costo industriale, accise e IVA. (Ministero Sviluppo Economico - Dipartimento per l'Impresa)

- Andamento ORO in confronto con il Petrolio WTI

- WTI $/bar

11. Costi di esercizio di impresa - Ministero dei Trasporti Ottobre 2013 costo acquisto autocarro 75.000€ - percorrenza oltre 500 km - massa complessiva superiore a 26 tonnellate.

12. TABELLA MINISTERIALE -

Costi di esercizio di impresa - Ministero dei Trasporti Ottobre 2013 costo acquisto

autocarro 75.000€ - percorrenza oltre 500 km - massa complessiva superiore a 26 tonnellate.

13. Foto Curiose dal Mondo...
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Sabato, 26 Ottobre 2013 11:42

CODICE, COSA?

Quattroruote svela l’ignoranza dei tutori della strada.

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Ottobre 2013 – Treni speciali dedicati per la distribuzione nel Sud Italia del prodotto trasformato, con ricadute positive sulle emissioni di CO2. E intanto si prospetta un aumento di traffici anche verso il Nord della Francia.

La campagna del pomodoro ha presentato quest'anno importanti risvolti di ecosostenibilità anche sotto il profilo logistico-distributivo. CePIM spa ha attivato, infatti, per la campagna del pomodoro 2013 una serie di treni speciali per conto di alcune aziende conserviere clienti, per la distribuzione del prodotto già trasformato e inscatolato in diverse regioni d'Italia, soprattutto al Sud e in Sicilia.

L'attività è il frutto di un'iniziativa della Società di logistica intermodale dell'Interporto di Parma che ha proposto un servizio distributivo tarato sulla particolare tipologia di prodotto. "Abbiamo attivato treni speciali dedicati – ha spiegato l'amministratore di CePIM Luigi Capitani – per conto di aziende con sedi sul territorio, come Star e Boschi. Questo significa, in termini numerici, un totale di circa 10mila tonnellate di merce trasferita via ferro e 400 Tir in meno sulle strade italiane, con un abbattimento delle emissioni di CO2 di oltre 400 tonnellate".

Intanto, un deciso incremento dei flussi di traffico intermodali è quello che si prospetta nel breve e medio periodo per la Società coordinatrice dell'Interporto di Parma e operatore logistico essa stessa: sta infatti portando avanti su una serie di tavoli distinti altrettanti progetti, che potrebbero portare in un arco temporale abbastanza ristretto all'aumento di traffico via ferro all'interporto. 
L'operazione coinvolge alcune società con le quali CePIM ha già in essere delle partnership: si tratta di sviluppare su altre traiettorie di traffico servizi di collegamento ferroviario da e per l'Interporto di Parma, sull'esempio di quello già attivato all'inizio dell'anno con la Sicilia e il centro intermodale di Catania Bicocca in particolare.

In quel caso, il nuovo collegamento frutto di un accordo tra CePIM spa e Versalis, ha permesso di portare al Nord dalla Sicilia materie prime plastiche di quest'ultima, provenienti dai diversi siti produttivi dell'Azienda nell'Isola e convergenti su Catania e, nel percorso inverso, prodotti di diverso genere provenienti dal bacino produttivo emiliano-romagnolo: soprattutto alimentari, beverage e ceramica. "CePIM costituisce il partner logistico di questa operazione – spiega l'amministratore delegato Luigi Capitani – che ci vede al centro di una rete di collaborazioni con i distributori locali delle aziende".

Un processo analogo dovrebbe interessare ora anche il Nord della Francia e il Sud Italia. In quest'ultimo caso le strategie logistiche dell'Azienda stanno lavorando ad un'operazione di ottimizzazione dei flussi per evitare tratte a vuoto su linee di traffico già esistenti verso la Puglia.

(CePIM - Interporto di Parma )



"È "assolutamente priva di fondamento" e "frutto o di scarsa conoscenza delle cose" la notizia che l'UE possa aumentare la base su cui calcolare il rimborso degli aumenti delle accise sul gasolio, andando così a ridurre l'importo per le imprese beneficiarie. A sostenerlo è Conftrasporto, che in una nota risponde quindi direttamente all'allarme lanciato da TrasportoUnito.

L'associazione di categoria guidata da Maurizio Longo aveva infatti diffuso la notizia che Bruxelles starebbe valutando una modifica alla direttiva comunitaria 96/2003, ora in vigore, che fissa il valore delle accise su cui calcolare i rimborsi degli aumenti a quota 403,21 euro per mille litri, portando invece la base di calcolo a 607,40 euro per mille litri, con la conseguenza di ridurre il rimborso a una quota di 10 euro per mille litri.

Per Conftrasporto, infatti, la proposta di modifica della direttiva non è recente, bensì risalente al 13 aprile 2011. Inoltre, spiega ancora l'associazione, dato che la tassazione energetica (che comprende le accise) fa parte della "procedura legislativa speciale", richiede l'unanimità di tutti gli Stati membri e la consultazione del Parlamento Europeo per essere modificata. <div">"Dire che c'è il rischio di ritrovarsi un provvedimento del genere direttamente sulla Gazzetta della Unione Europea – conclude il segretario nazionale di Conftrasporto, Pasquale Russo, sempre riferendosi a quanto paventato da TrasportoUnito nella nota in questione - è pura fantasia".

(fonte Trasportonline)

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La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso,



Inaccettabile per Conftrasporto la decisione di tagliare sul recupero degli aumenti di accise che, "una volta applicati ridurranno la competitività delle nostre imprese".

di Redazione -  Ottobre 2013 -

Conftrasporto ha scoperto che nelle pieghe del Decreto Stabilità c'è una drastica riduzione del recupero dell'aumento delle accise sul gasolio, assicurata finora agli autotrasportatori. L'entità del taglio sarà fissata da un altro decreto. E Uggè parla di fermo.
"L'ultima versione della suddetta legge, commenta Conftrasporto sul proprio sito WEB, prevede un intervento che riduce il recupero dell'accisa alle imprese di trasporto. La norma rinvia al DPCM la percentuale di riduzione, anche se già stabilisce che, qualora tale decreto non fosse emanato, la percentuale di riduzione è fissata al 25%."
Una decisione grave alla quale il Governo dovrà dare una rapida risposta, magari già il 22 ottobre in occasione dell'incontro programmato al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
"Non è accettabile, infatti, - prosegue la nota di Conftrasporto - che da un lato non si emanino misure di carattere amministrativo per rendere applicabili le norme in vigore e dall'altro si decidano unilateralmente riduzioni sul recupero degli aumenti di accisa che, una volta applicati, ridurranno la competitivà delle nostre imprese."

Trascriviamo di seguito il comunicato stampa a firma del Presidente FAI-Conftrasporto Paolo Uggè.

"Se il Governo voleva uno scontro frontale con il mondo dell'autotrasporto ha certamente compiuto la manovra migliore per ottenerlo: la decisione di tagliare il recupero dell'accisa sui carburanti non potrà infatti che avere una risposta immediata e decisa e ognuno dovrà assumersi poi le proprie responsabilità in caso di un fermo nazionale dell'autotrasporto. Un fermo che le associazioni di categoria potrebbero essere costrette a proclamare di fronte a questo ennesimo schiaffo. Il Governo Letta evidentemente pensa di poter fare liberamente quello che neppure il governo dei tecnici ha osato fare, ma sta compiendo un clamoroso errore". Con queste durissime parole il presidente nazionale di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè ha commentato l'introduzione, nel decreto di stabilità, di un decreto del presidente del consiglio dei ministri, "con il quale il Governo si prepara a ridurre il recupero dell'accisa sui carburanti del 25 per cento. Una nuova decisione che la dice lunga sull'incapacità del Governo di trovare la strada giusta per uscire dalla crisi", ha proseguito Paolo Uggè. "È semplicemente incredibile che da un lato non si riesca a comprendere che basterebbe approvare semplicissime norme amministrative (lo sportello doganale unico, la cancellazione dall'Albo delle imprese di circa 50mila realtà che non possiedono i requisiti, i controlli mirati per colpire gli evasori...) per aumentare automaticamente le entrate per le casse dello Stato e dall'altro si possano approvare soluzioni in grado solamente di generare un ulteriore decremento della produttività del sistema Paese. La tragica verità è che siamo di fronte a decisioni improvvisate, che neppure il peggior amministratore di condominio potrebbe immaginare. Il Governo sappia però che imboccando questa strada si assumerà un carico di pesantissime responsabilità di cui dovrà rispondere a tutto il Paese. Il mondo dell'autotrasporto si attende una risposta chiara e definitiva nella giornata di domani nella quale è previsto l'incontro fra esponenti del ministero e del mondo dell'autotrasporto. Dopodiché agirà di conseguenza".
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Domenica, 29 Settembre 2013 09:48

Un altro passo verso la navigabilità del PO.



NAVIGABILITA' DEL PO: PRESENTATA A CREMONA LA PROPOSTA PROGETTUALE AIPO CO-FINANZIATA DALL'UE

Cremona,  settembre 2013 -

E' stata presentata , lo scorso 20 settembre, a Cremona la proposta progettuale di AIPo finalizzata a elaborare le soluzioni per rendere navigabile il Po 365 giorni all'anno.

L'Unione Europea ha infatti approvato la richiesta presentata dall'Aipo di finanziamento di studi ed attività in merito alla navigabilità del Po da Cremona al Mare Adriatico ("365 Po River System - Preliminary Project to improve navigation from Cremona Port to the Adriatic Sea") per un budget complessivo di 2 milioni di euro, cofinanziandolo al 50 per cento. I rimanenti fondi sono stati stanziati da Regione Lombardia (400.000 euro), Emilia-Romagna (500.000 euro) e Veneto/AIPo (100.000 euro).

Alla presentazione è intervenuta l'Assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo della regione Lombardia, Viviana Beccalossi, Componente per regione Lombardia del Comitato di indirizzo di AIPo.

Ha presieduto l'incontro il direttore dell'Agenzia, Luigi Fortunato, mentre la parte tecnica è stata illustrata dagli ingegneri di AIPo Luigi Mille e Marcello Moretti. Ha portato un saluto anche il Vicepresidente della Commissioe trasporti del Consiglio regionale della Lombardia Claudio Malvezzi.

Sono intervenuti inoltre il Prefetto di Cremona Paola Picciafuochi, il Sindaco di Cremona Oreste Perri, il Presidente della Provincia di Cremona Massimiliano Salini, il Presidente della Provincia di Mantova Alessandro Pastacci, il Presidente della Camera di Commercio di Cremona Gian Domenico Auricchio, Matteo Manara della Katoen Natie Italia s.r.l., Riccardo Bernini della San Marco Shipping s.r.l, Carlo Pedrazzini del Consorzio Navifare l'Adda.

Secondo l'Assessore Beccalossi, è anche dalla navigabilità del Po che passa il progetto di "macroregione", intesa non in senso politico ma come ampia realtà amministrativa che vede unite dagli stessi obiettivi le regioni attraversate dal Po. "Intendiamo riuscire a far diventare un punto di forza i comuni interessi di un territorio vasto - ha spiegato Beccalossi - con la capacità di superare le logiche di campanile o i diversi schieramenti di appartenenza delle amministrazioni. Aipo, da questo punto di vista, è un 'laboratorio' delle potenzialità di una collaborazione sovraregionale riuscita e capace di pesare".

Beccalossi non ha nascosto che si sente parlare di questo progetto da diversi anni, ma ha sottolineato come "oggi sia invece è cambiato l'approccio istituzionale". "Ci troviamo sul Po - ha aggiunto - con altre Regioni: l'Emilia-Romagna e il Veneto. Quando i problemi sono concreti le soluzioni sono concrete e la concretezza deve caratterizzare anche questo progetto". (AIPO)