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Martedì, 30 Settembre 2014 15:24

Opel Adam Rocks per l'outdoor

Piccola ma elegante, la Adam Rocks, è una vera cabrio tutto-terreno. Tanto di cappello per il motore che spinge la vettura sino a 196 km/h con la piccola motorizzazione di 1.000 a tre cilindri da 115 CV

di redazione Parma 30 settembre 2014 --
Si fa notare subito per l'assetto rialzato, il tetto in tela e le dimensioni compatte. E' la nuova versione Rocks della Opel Adam. In linea con il look aggressivo e outdoor, la nuova versione della i cerchi della Adam sono da 17 pollici ma si possono avere anche da 18". Piccola muscule car, per dirla alla americana, ma elegante come una francesina grazie al tetto elettrico apribile in tela che scopre quasi tutto il padiglione, la Adam è una vera cabrio tutto-terreno. Prezzo di lancio da 14.750 euro.

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Opel Adam Rocks int

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Lunedì, 29 Settembre 2014 09:16

Con la Pulsar, Nissan rientra nel segmento C

Un segmento abbandonato da diversi anni, da quando è uscita di produzione la Almera, torna a essere occupato da Nissan con la Pulsar.

di redazione Parma 29 settembre 2014 --
Attacco al segmento C di Nissan con la nuova Pulsar. Una vettura dalle linee tese eppur morbide, che non ha sicuramente ambizioni aggressive né ostili ma potrà dire la sua con autorità.
Guidarla è una immediata sensazione di sicurezza per la capacità di mantenere le traiettorie con precisione come per la facilità di trovare la giusta posizione di guida per tutte le stature.
Per chi ama le sensazioni forti dovrà attendere la motorizzazione di 1.600 cc da 190 CV euro 6 la cui uscita è prevista per il prossimo mese di maggio.

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Nissan pulsar int

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Venerdì, 26 Settembre 2014 09:00

Il debutto della Jeep Renegade

Il nuovo Jeep Renegade associa ottime performance stradali a capacità "off road" duo nella sua versione Rock.

di redazione Parma 26 settembre 2014 --
Debutta la Jeep totalmente costruita a Melfi. Un miracolo, il prodotto riesce a coniugare l'aspetto di una Jeep classica con capacità di tecniche stradali a doti fuoristradistiche che nulla hanno da invidiare a quelle di modelli più classici del marchio ma con costi di gestione più contenuti rispetto alla gamma più convenzionale.
Versioni a due e 4 ruote motrici consentono a tutti di trovare il modello più congeniale alle proprio esigenze.

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Jeep renegade front

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Mercoledì, 24 Settembre 2014 08:20

Nuova Yaris. Amore a prima vista

Yaris, un amore a prima vista. La nuova sfida di Toyota. Investimenti di oltre 85 milioni di euro per la piccola ammiraglia. Silenziosa, rispettosa dell'ambiente e tecnologica.

di redazione Parma 24 settembre 2014 ----
Yaris torna alla ribalta con modifiche apparentemente non esagerate, non sostanziali ma che in realtà hanno significato molto. Quella più visibile è quella X che probabilmente tornerà a essere il segno distintivo delle nuove Toyota.
La nuova sfida è fare diventare la nuova Yaris una di quelle auto per cui è amore a prima vista.
Migliorata la silenziosità di bordo. Gli interventi operati sulla piccola ammiraglia sono numerosi. Hanno comportato investimento di oltre 85 milioni di euro per realizzare questa che non è una riedizione ma, secondo Toyota, una nuova Yaris. La Yaris si allinea quindi al nuovo corso inaugurato dalla Aygo.

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(in collaborazione con www.videomotori.eu)

Toyota yaris int

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Martedì, 23 Settembre 2014 09:57

Volvo XC90 2014

La nuova Volvo XC90 mostra linee asciutte essenziali in pieno stile svedese con quel tocco di eleganza, lusso e esclusività che non guasta mai.

di redazione Parma 23 settembre 2014 --
Completamente rinnovata nel design è la prima auto al mondo a adottare sistemi di sicurezza che si avvicinano molto alla guida autonoma.
La nuova Volvo XC90 mostra linee asciutte essenziali in pieno stile svedese con quel tocco di eleganza, lusso e esclusività che non guasta mai.
Il risultato di tre anni di studio e di investimenti importanti è un SUV 7 posti possente, filante, robusto, chic e sicuro come un guscio.

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(in collaborazione con www.videomotori.eu)

Volvo xc90 2

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Domenica, 21 Settembre 2014 12:18

Mercedes CLS 2014

Grazie ai nuovi dettagli hi-tech i due modelli si pongono nuovamente in una posizione di spicco nel campo della tecnica.

di redazione - Parma 21 settembre 2014 --
La versione originale di Mercedes ha riscosso subito un considerevole successo sia nella versione coupé 4 porte sia nella versione shooting-brake, una sorta di station dalle linee molto filanti.
Arriva ora però un restyling, soprattutto tecnologico, a rinverdirne fascino.

Grazie ai nuovi dettagli hi-tech come gli innovativi fari al led, il nuovo cambio a 9 marce o il nuovo sistema multimediale, i due modelli si pongono nuovamente in una posizione di spicco nel campo della tecnica.


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(in collaborazione con www.videomotori.eu)

Mercedes CLS Int

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Lunedì, 15 Settembre 2014 10:06

Ferrari, la fine di un'era.

L'imminente avvicendamento al vertice Ferrari fra Montezemolo e Marchionne non può che segnare la fine di un percorso vincente sotto tutti i punti di vista.

Parma, 15 settembre 2014 - di Matteo Landi -

Era l'8 ottobre del 2000. Schumacher vinceva il suo terzo titolo mondiale, il primo con una Ferrari in attesa di questo risultato da 21 anni. Un trionfo atteso e sofferto che avrebbe inaugurato una striscia di risultati vincenti senza uguali nella storia della massima espressione automobilistica. Al comando di quell'armata vincente c'era Luca Cordero di Montezemolo. Aveva preso per mano la squadra come Presidente nel 1991, dopo averne fatto parte sin dal 1973, anno in cui iniziò come braccio destro del fondatore Enzo Ferrari.

Le dimissioni annunciate pochi giorni fa segnano la fine di un'era contrassegnata da sconfitte ma soprattutto da tanti successi. Nei suoi anni da Presidente nessun altra squadra in Formula 1 ha vinto altrettanto. Lo sostituirà Sergio Marchionne, il quale, poche ore prima dei baci e abbracci scambiati con Montezemolo in occasione del saluto, aveva posto l'attenzione della stampa solo su gli ultimi anni della Scuderia, contraddistinti più da sofferenze che da gioie. Una dichiarazione roboante ad uso e consumo dei media per giustificare un cambio di vertice che, risultati sportivi ed economici alla mano, potrebbe essere insensato se non fosse prevista a breve la quotazione a Wall Street di Fiat Chrysler Automobiles. In quest'ottica la gestione fin troppo indipendentista dell'azienda di Maranello da parte di Montezemolo veniva, dai vertici Fiat, ritenuta contrastante con la necessità di una gestione integrata del gruppo.

ll 13 ottobre, data prevista per la scadenza del mandato di Luca Cordero di Montezemolo e per il debutto del gruppo FCA sulla borsa di New York, se ne andrà un uomo che ha saputo valorizzare il marchio Ferrari e portare l'azienda a livelli di eccellenza con numeri record sia dal punto di vista commerciale, basti pensare all'utile netto di 246 milioni di euro raggiunto nell'esercizio 2013, che dal punto di vista sportivo con ben 14 titoli mondiali, fra piloti e costruttori, conquistati dal 1991 ad oggi.

Sono state principalmente due le scelte vincenti del Presidente uscente: l'assunzione di Jean Todt nel 1993 e di Schumacher nel 1996. Decisioni lungimiranti che han contribuito a cambiare la mentalità di una squadra che appariva smarrita ed alle prese, nei primi anni '90, con lotte di potere interne estremamente distruttive. Se un 2014 di difficoltà sportive è bastato a far saltare qualche testa nell'organigramma Ferrari, è parso invece totalmente ingiustificato renderlo una delle cause principali dell'allontanamento di un Presidente, e di un uomo, di tale spessore. A posteriori l'addio dell'ex Direttore della Gestione Sportiva Ferrari Stefano Domenicali a vantaggio del Direttore di Ferrari North America Marco Mattiacci, inesperto sul fronte Formula 1, e l'arrivo di Marchionne, sembrano mosse montate ad arte per rendere ancora più forte il marchio Ferrari negli States.

Dal punto di vista sportivo la Ferrari adesso sembra avviarsi verso un inesorabile, imminente, declino. La squadra di Maranello perde un uomo sempre sul campo, pronto a contrattare con Ecclestone e con tutti gli altri team principal e che aveva posto la Ferrari al centro della sua vita, contribuendo a darle un peso politico importante all'interno del Circus, a vantaggio di un uomo che non avrà mai la possibilità di mettere al centro dei suoi impegni la causa sportiva di Maranello. Finisce così una lunga storia d'amore fra un'armata a tratti invincibile ed il suo comandante per motivazioni tutto tranne che sentimentali. Addio e grazie Presidente. Speriamo di non dover dare l'addio anche al marchio italiano più famoso al mondo.

 

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Hamilton approfitta delle sbavature del compagno Rosberg per vincere su uno degli ultimi circuiti storici del mondiale davanti ad un pubblico in festa, nonostante le disgrazie Ferrari.

Parma, 8 settembre 2014 - di Matteo Landi -

C'era una volta una macchina rossa che sfrecciava per prima sotto la bandiera a scacchi ed una folla dello stesso colore in festa sotto al podio. Quella folla c'è ancora, l'auto rossa anche, ma solo nona al traguardo dopo essere sembrata per tutta la gara solo di impiccio ai più veloci avversari. La Scuderia Ferrari sembra una scatola, bella e rossa, ormai svuotata da tutti quegli elementi che la rendevano un composto chimico esplosivo. Questo 2014 passerà probabilmente alla storia come il ritorno della squadra di Maranello ad un campionato senza vittorie: l'ultimo campionato avaro di soddisfazioni per il cavallino fu quello del 1993. I due cavalieri Alonso e Raikkonen, ormai senza spada ed armatura, sono stati costretti, il primo al ritiro per un problema alla power unit, il secondo ad una galoppata quasi in solitaria lontano dalle posizioni che contano. In tutta questa situazione sono da ammirare i tifosi ferraristi accorsi numerosi sotto il podio pronti ad applaudire i vincenti di giornata, anche se senza una casacca rossa. Oltre a render loro merito c'è anche da capirli, in quanto si è trattato, vicende Ferrari a parte, di un Gran Premio d'Italia particolarmente avvincente ed emozionante sin dalle prime battute.

Hamilton, scattato male dalla pole position, dopo essersi ritrovato addirittura quarto riesce con dei sorpassi decisi a portarsi alle spalle del compagno di squadra, e rivale per il titolo, Rosberg. Dopo una lotta fra i due a suon di giri veloci è stato il tedesco a compiere l'errore decisivo: arrivato lungo alla prima curva non ha potuto far altro che vedersi sfilare da Hamilton. Per il box Mercedes è stato quasi un sollievo: un'altra lotta estrema fra compagni di squadra sarebbe stata troppo per i tedeschi e l'errore di Rosberg, identico a quello compiuto dallo stesso alcuni giri prima, è sembrato il modo (fin troppo) perfetto per rendere indietro al compagno di squadra quello che il tedesco figlio d'arte gli aveva portato via due settimane fa. Da lì in avanti per l'inglese è stata una cavalcata trionfale fino alla bandiera a scacchi.

In un mondiale in cui la Ferrari, probabilmente il marchio automobilistico più conosciuto al mondo, non riesce a giocare un ruolo di primo piano, la rivalità fra i due compagni di squadra Mercedes e le mille sfaccettature che la rappresentano costituiscono sicuramente l'anticrisi di questa Formula 1. La gara ha portato sotto la luce dei riflettori anche altri piloti. Uno su tutti l'ex-ferrarista Felipe Massa: al volante di Williams velocissima sui lunghi rettilinei monzesi è riuscito ad arrivare sul podio raggiungendo quindi un obiettivo che quest'anno non aveva ancora centrato. A fine gara il brasiliano è parso commosso di fronte a quella folla rossa che una volta guardava dall'alto vestito dei colori Ferrari, allora molto più brillanti di adesso.

Ha beneficiato di un analogo mezzo veloce ed affidabile anche il suo compagno di squadra Bottas che dopo una partenza disastrosa, con sorpassi sul filo dei 360 km/h, è riuscito a tagliare il traguardo in quarta posizione. Alle sue spalle è giunto Daniel Ricciardo: su un tracciato non congeniale alla sua Red Bull ha guadagnato nel finale la quinta posizione con un bellissimo sorpasso ai danni del quattro volte campione del mondo Vettel, apparso visibilmente deluso al termine della corsa. Ma mai quanto i due ferraristi Raikkonen ed Alonso ed i festosi, nonostante tutto, spettatori accorsi sul circuito: grazie Monza!

 

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Vittoria dell'australiano e grande gara di Raikkonen. Fra un litigio e l'altro vincono lo spettacolo e la Formula 1.

Emilia, 24 agosto 2014 - Dopo quasi un mese di sosta è ripresa la stagione agonistica di Formula 1. Da un circuito lento e tortuoso ad una pista veloce e complicata per i piloti. Cambia tutto ma non il vincitore: Ricciardo. L'uomo del "chi l'avrebbe mai detto?!". Quella belga doveva essere una gara dominata in lungo e in largo dalle due Mercedes: in qualifica, sul bagnato, si erano guadagnate la prima fila ed allo start della gara, dopo un'impennata d'orgoglio di Vettel erano, nel giro di poche curve, tornate ad occupare le prime due posizioni. Rosberg però, scattato male dalla pole position, dopo aver passato Vettel ha provato subito un attacco, alquanto ottimista, sul compagno di squadra. I due sono così arrivati al contatto, con Hamilton costretto al rientro ai box a causa di una gomma tagliata e Rosberg in prima posizione ma in difficoltà con l'ala danneggiata. Per Hamilton è stata la fine di ogni velleità di vittoria: sprofondato in fondo alla classifica con una macchina danneggiata, demoralizzato ha addirittura optato per un ritiro volontario in modo da poter conservare il motore in vista della velocissima pista di Monza. Rosberg invece, rientrato dopo poco ai box per poter cambiare l'ala anteriore è rimasto spesso invischiato nel "traffico" ed avrebbe alla fine anche vinto se davanti a se non si fosse trovato un Ricciardo perfetto sotto tutti i punti di vista. Veloce, ma soprattutto sempre concentrato con una guida esente da sbavature, al contrario del blasonato compagno di squadra Vettel: il tedesco dopo un'ottima partenza è arrivato lungo a Les Combes e da lì non ha più avuto il passo necessario per poter combattere per la vittoria. I 52 secondi di distacco dal vincitore rimediati al traguardo bruciano al tedesco più di uno scialbo quinto posto. Sebastian è il campione di sempre, quattro titoli mondiali non si vincono per caso o grazie solo ad un'ottima vettura, ma è palese che la sua guida non sia adatta a questo tipo di monoposto dotate di tanti cavalli e di un carico aerodinamico minore rispetto a quello che generavano le monoposto degli anni scorsi. Chi invece è parso a suo agio su un circuito che ama è il ferrarista Kimi Raikkonen: una gara superba, senza errori, in cui ha ottimizzato il potenziale della sua vettura arrivando quarto dopo avere lungamente occupato la seconda e la terza posizione. Questa volta ha messo in ombra il compagno Alonso, giunto settimo. Quest'ultimo è rimasto attardato da una penalità di cinque secondi inflittagli dai commissari a causa di un problema alla partenza del giro di ricognizione che ha tenuto i suoi meccanici in griglia oltre al consentito. Tuttavia è parso decisamente più in difficoltà rispetto al finlandese. Stavolta i ruoli si sono invertiti ed il risultato dimostra che basta un piccolo problema tecnico per ribaltare i valori in campo fra compagni di squadra. Raikkonen ha accusato quest'anno così tanti problemi tecnici da lasciar pensare che la squadra di Maranello non sia più capace di gestire allo stesso livello due vetture. Il finlandese ha dimostrato che, in una gara in cui gli va tutto liscio, può lottare per le prime posizioni tanto quanto il compagno asturiano. Tuttavia questo è un mondiale che si presta bene alle polemiche "pseudo-giornalistiche" gratuite, come quelle rivolte alle prestazioni del pilota finlandese e più sensate, come quelle inerenti alla guerra di nervi che vi è all'interno del box Mercedes. A fine gara i boss della squadra tedesca, Toto Wolff e Niki Lauda, piuttosto scuri in volto per una vittoria gettata al vento dai suoi piloti e tramutata in "appena" un secondo posto, hanno avuto parole piuttosto dure specialmente nei confronti di Rosberg. Sicuramente ci aspetta un finale di stagione esaltante, considerando che adesso Hamilton si trova costretto a dover recuperare ben 29 punti al compagno. Per la Mercedes sarà una situazione da gestire estremamente delicata, per lo spettacolo decisamente un bene.

Matteo Landi

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Sabato, 23 Agosto 2014 16:46

Rally, RAAB aperte le iscrizioni

Da oggi aperte le iscrizioni al Rally Alto Appennino Bolognese (RAAB). Chiusura iscrizioni il 15 settembre. Il programma.

Porretta Terme, 23 agosto 2014
Da oggi, sabato 23 agosto 2014 si aprono ufficialmente le iscrizioni per la 26^ edizione del Rally Alto Appennino Bolognese - RAAB organizzato, dopo lo stop di un anno, dalla Prosevent di Gabriele Casadei e sarà possibile inoltrare le domande di partecipazione fino a lunedì 15 settembre.
Sono ammesse vetture di classe Super1600, N4, N3, N2, N1, N0, A7, A6, A5, A0, R3T, R3D, R3C, R2C, R2B, R1B, R1A, Kit Car K10, K9 e K0, Vetture Diesel non superiori a due litri, Racing Start, oltre che alle Auto Storiche dal 1° al 4° Raggruppamento dal periodo E al periodo J1 e vetture del raggruppamento "Classic".
Per la "1^ PARATA - RAAB", ove non saranno previste classifiche in quanto non si tratta di gara, sono ammesse vetture costruite fino al 1994 anche senza documenti sportivi, unica indispensabile e doverosa richiesta, la presenza di un estintore brandeggiabile da almeno 2 Kg.
Le domande dovranno essere inviate a: "PROSEVENT" s.r.l., Via Ceriana 475 – 47522 Cesena (FC). Per informazioni: Tel. 0547 1860282 – Fax. 0547 1860266, indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Gabriele Casadei 333 8389615 – 333 6555961. Il modulo per inoltrare la domanda di adesione è possibile scaricarlo sul sito internet della Prosevent all'indirizzo: http://www.prosevent.com/wp-content/uploads/2014/07/scheda-iscr..pdf dove saranno anche riportati gli estremi per i dovuti versamenti della tassa di iscrizione.

Il programma prevede:
-Apertura Iscrizioni Sabato 23 agosto 2014 – ore 12,00.
-Chiusura Iscrizioni Lunedì 15 settembre 2014 – ore 20,00.
-Distribuzione Road-book Sabato 20 settembre dalle 7,30 alle 12,00 presso Hotel Italia Piazza Libertà 2, Porretta Terme.
-Verifiche Sportive Sabato 20 settembre dalle 14,00 alle 18,30 presso Hotel Italia Piazza Libertà 2, Porretta Terme regolamentato da orario per classi.
-Verifiche Tecniche Sabato 20 settembre dalle 14,30 alle 19,00 in Piazza Monte dei Paschi di Siena, Via Stazione a Porretta Terme ad orario concordato.
-Shakedown Sabato 20 settembre dalle 16,45 alle 19,30 con vetture da gara in località Bombiana con percorso di 2,900 Km.
-Pubblicazione elenco Sabato 20 settembre alle 19,30 Direzione Gara c/to Hotel Italia Piazza Libertà 2, Porretta Terme.
-Verifiche auto "Parata" Domenica 21 settembre dalle 8,00 alle 9,00 c/to Hotel Italia Piazza Libertà 2, Porretta Terme.
-Partenza prima vettura Domenica 21 settembre alle ore 9,30 da Piazza Libertà - Porretta Terme.
-Arrivo Domenica 21 settembre alle ore 17,30 in Piazza Libertà - Porretta Terme con cerimonia delle premiazioni.
-Prova Speciale 1 – 6 Bombiana Km 6,710 - PS1 ore 9,52 – PS6 ore 16,34.
-Prova Speciale 2 – 4 Castel di Casio Km 6,750 – PS2 ore 10,58 – PS4 ore 13,34.
-Prova Speciale 3 – 5 Baigno Km 6,510 – PS3 ore 11,39 – PS5 ore 14,25.
-Chilometri di gara Totale Km 168,750 – Tot. Km PS 39,940 – Tot. Km trasferimento 128,810.
-Albo d'Oro 2012 Francesco Bettini – Luca Acri su Renault New Clio R3

(Fonte Prosevent)

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