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La settimana scorsa si sono chiuse le iscrizioni; sono 75 gli aspiranti imprenditori che, partecipando a Imprendocoop, hanno la possibilità di usufruire di un percorso formativo di alto livello, assistenza, consulenza e servizi gratuiti. Domani a Cantina Formigine seminario sull'economia della condivisione. -

Modena, 17 novembre 2015

Dalle nuove tecnologie ai servizi alla persona, dalla promozione turistica del territorio ai prodotti biologici e solidali. Guardano a settori innovativi, ma anche tradizionali, i 25 progetti d'impresa che hanno chiesto di partecipare a Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca.

La settimana scorsa si sono chiuse le iscrizioni; sono 75 gli aspiranti imprenditori che, partecipando a Imprendocoop, hanno la possibilità di usufruire di un percorso formativo di alto livello, assistenza, consulenza e servizi gratuiti. Il progetto si sviluppa tra l'autunno 2015 e la primavera 2016. Domani – mercoledì 18 novembre – alle 17 alla Cantina Formigine Pedemontana è in programma un seminario sull'innovazione frugale e l'economia della condivisione, ovvero i nuovi modelli economici che possono aiutare le neo imprese a creare valore partendo da risorse limitate. Ricordiamo che al termine del percorso formativo avverrà la selezione di tre progetti d'impresa che saranno premiati con 2.500, 1.500 e mille euro. L'erogazione dei premi e servizi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa aderente a Confcooperative Modena.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

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Continuano gli incontri di CNA per fornire una panoramica sulla corretta gestione della sicurezza e del modello aziendale, per ottenere importanti risparmi sul premio annuale INAIL. L'appuntamento questa volta è per domani, martedì 17 novembre, alle 15.30, presso la sede CNA di Castelfranco, in via Emilia. -

Castelfranco, 16 novembre 2015 -

Nuova iniziativa CNA per fare il punto sulla sicurezza nei cantieri e cercare di sintetizzare e condividere la documentazione minima per essere sicuri e in regola con leggi e normative. L'appuntamento questa volta è per domani, martedì 17 novembre, alle 15.30, presso la sede CNA di Castelfranco, in via Emilia.
L'iniziativa passerà in rassegna i diversi modi con i quali è possibile ottenere importanti risparmi sul premio annuale INAIL, mentre la presenza dei tecnici dell'AUSL Guido Besutti e Leo Di Federico permetterà di illustrare gli aspetti più importanti della corretta gestione della sicurezza.
La seconda parte del seminario invece vedrà gli esperti del sistema CNA, parlare di come una corretta gestione della sicurezza e del modello aziendale possa, oltre che rendere più efficiente la vita in azienda, permettere importanti risparmi sul premio annuale INAIL.
La partecipazione all'incontro garantirà crediti formativi a geometri e periti industriali.
Alle imprese partecipanti sarà proposto un check up gratuito sulla corretta gestione della sicurezza aziendale e verrà fornita una check list che l'AUSL utilizza durante le attività di controllo.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

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Calano le assunzioni nell'industria e crescono nei servizi. Aumenta il ricorso al contratto a tempo indeterminato e cresce la domanda di diplomati e di personale con qualifica di formazione professionale o diploma professionale. Ancora debole la domanda di giovani. -

Parma, 13 novembre 2015 -

Il mercato del lavoro in provincia di Parma si contrae ancora: il saldo occupazionale risulta infatti negativo per 780 unità. Il dato è però meno pesante di quello del 2014.
Le assunzioni programmate sono 6.150, lo stesso numero previsto lo scorso anno. Complessivamente verranno assunte 89 persone ogni 100 in uscita. Solo il 18,8% delle imprese prevede di assumere personale e la riduzione della base occupazionale sarà maggiore nelle micro imprese. In aumento il ricorso al contratto a tempo indeterminato e a tempo determinato non stagionale; le forme contrattuali flessibili (contratto a tempo determinato non stagionale e a carattere stagionale) vengono utilizzate in quasi 6 casi su 10. Cresce la domanda di diplomati mentre è in lieve flessione quella di laureati. Sempre in calo la domanda di professioni tecniche e di impiegati mentre cresce quella di professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi.

Questo, in sintesi, è quanto emerge dal Rapporto Excelsior 2015, elaborato dall'Ufficio studi della Camera di Commercio, presentato oggi dal presidente Andrea Zanlari da Giordana Olivieri, con un intervento conclusivo di Guido Caselli, responsabile del Centro studi di Unioncamere Emilia-Romagna. Il Rapporto è basato sui dati forniti dall'indagine Excelsior, giunta quest'anno alla sua 18esima edizione e realizzata da Unioncamere e da tutte le Camere di commercio ital in accordo con il Ministero del Lavoro. Circa 100.000 le imprese dell'industria e dei servizi con almeno un dipendente intervistate in tutta Italia.

PARMA: I DATI

I movimenti nel mercato del lavoro (entrate, uscite e saldi)
In provincia di Parma, a fronte di 6.510 assunzioni (di cui 5.120 non stagionali), sono previste 7.290 uscite con un saldo negativo di 780 unità, pari ad una flessione dello 0,7%, uguale al calo medio regionale e nazionale (-0,7%). Va meglio rispetto al 2014 (quando si era registrato una contrazione dello 0,8% su Parma, pari a 920 posti di lavoro persi) e al 2013 (quando la contrazione era stata del 2%, con 2.260 posti di lavoro persi).

A livello nazionale lo scenario occupazionale si presenta con saldi negativi per 99 province e Parma figura al ventiduesimo posto. In regione si colloca al quarto posto insieme a Reggio Emilia, preceduta da Piacenza (-0,2%), Bologna (-0,5%) e Modena (-0,6%). Rimini ultima con -1,5%. A livello nazionale si menzionano in crescita Milano (+0,2%) e Catania (+0,5%). Fanalino di coda, Crotone con –2,5%.

Sul versante delle entrate crescono quelle di carattere non stagionale (+17,7%) mentre le assunzioni stagionali calano del 35,3%. Il 78,6% delle 6.510 assunzioni previste nel 2015 sarà rappresentato da lavoratori non stagionali. Le assunzioni crescono dell'8,6% nei servizi mentre calano del 13,9% nell'industria.

Le dimensioni d'impresa
La diminuzione di posti di lavoro si concentra nelle piccolissime imprese, quelle cioè con meno di 10 dipendenti (-440 unità, quindi -1,7%) che rappresenta quindi il 56% del saldo occupazionale negativo della provincia di Parma. Nelle imprese di maggiori dimensioni il saldo risulta negativo di 190 unità (rispetto a +30 dell'anno scorso, quindi -0,3%), mentre le aziende da 10 a 49 dipendenti passano da -270 dell'anno scorso a -140 (-0,5%).

I settori economici
Sul versante delle entrate il 32,3% delle nuove assunzioni è riconducibile alla domanda proveniente dal manifatturiero e dall'edilizia, mentre per il 67,9% dal terziario.
Il comparto dell'industria evidenzia una flessione del tasso di crescita occupazionale pari allo 0,5%, meno pesante del dato medio provinciale. Rimane particolarmente critico l'andamento del settore delle costruzioni (-250 unità) che continua a registrare cali occupazionali dal 2009. All'interno del comparto manifatturiero spicca il saldo occupazionale ampiamente positivo di +110 unità delle industrie meccaniche.
Complessivamente i servizi segnano una flessione occupazionale dello 0,8%, leggermente superiore al dato provinciale. Il calo è determinato dai settori del commercio, trasporti e logistica, tempo libero/servizi alle persone. Una conferma di come la crisi riducendo i consumi, abbia pesantemente inciso sul versante occupazionale. All'interno dei servizi, solo il settore della sanità e assistenza sociale esprime un saldo positivo (+10), mentre il quadro occupazionale nei servizi operativi appare stabile: entrate ed uscite si eguagliano.

Le imprese che assumono
Le imprese che prevedono assunzioni nel corso dell'anno sono il 18,8%, dato di poco superiore al 2014 ma comunque superiore a quello regionale e nazionale. Le assunzioni si concentrano tra le aziende con oltre 50 dipendenti. La motivazione principale per la ricerca di lavoratori è la sostituzione di lavoratori temporaneamente non disponibili, ma si assume anche per prepararsi a una crescita della domanda del mercato.
L'altra faccia della medaglia è un 81,2% di imprese che esclude qualsiasi assunzione. Si tratta di imprese molto piccole (fino a 9 dipendenti) che ritengono di possedere un organico già adeguato (7 risposte su 10).

Le forme contrattuali
Crescono soprattutto i contratti a tempo indeterminato e a tempo determinato non stagionale, netta contrazione invece dello stagionale. Indeterminato al 36,3% (+6,1%), soprattutto nel settore dell'industria (41%). Il determinato stagionale è in netto calo del 35,3% (da 2.150 previsioni di assunzione nel 2014 a 1.390 nel 2015). Il determinato non stagionale invece rappresenta la seconda modalità di assunzione, con quote che vanno dal 35,5% per Parma (rispetto al 30,5% del 2014), al 32,2% per l'Emilia-Romagna e al 28,4% per l'Italia.
Il contratto a tempo determinato, nel complesso, aggregando quelli a carattere stagionale con quelli legati ad altre esigenze, rappresenta quasi 6 casi su 10, sia a livello provinciale che regionale e nazionale.

I titoli di studio
Si registra una lieve flessione di personale laureato al 16,1% (contro il 19,2% del 2014) e una crescita di diplomati (37% contro il 34,6% del 2014). Anche quest'anno però a Parma la percentuale di assunzioni con laurea supera la media regionale (14,0%) e nazionale (15,4%) e nel confronto con le altre province italiane si piazza al sedicesimo posto con il 16,1%. In regione è al secondo posto dopo Bologna (18,2%).

Cresce di quasi 5 punti percentuali la quota di lavoratori con qualifica professionale (16,9% rispetto al 12% del 2014), mentre si riduce la quota di personale con nessuna formazione specifica (30% rispetto al 34,2% del 2014).
La richiesta si orienta verso laureati in ingegneria (240 unità) per il 29,3% (contro il 28,6% del 2014); in particolare sono ricercati laureati a indirizzo ingegneria elettronica e dell'informazione (110), ingegneria industriale (100), altri indirizzi d'ingegneria (30). Decisamente in aumento i laureati a indirizzo economico (250 unità, pari al 30,5% del totale) contro le 100 unità del 2014 (pari all'11,9%). Seguono in misura minore gli altri indirizzi, tra cui chimico-farmaceutico (40), sanitario-paramedico e insegnamento-formazione (30 ciascuno).

Le professioni
L'intensificazione della domanda di lavoro che le imprese prevedono nel corso del 2015 ha rafforzato la richiesta di "medium skills" (cioè professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi) e "low skills" (operai specializzati e conduttori di impianti).
Nella provincia di Parma si prevede che il 22,6% (contro il 27,2% del 2014) delle nuove assunzioni rientri nel gruppo con maggiore specializzazione, ovvero dirigenti (0,4%), professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione (7,4%) e professioni tecniche (14,8%).
Complessivamente la quota di assunzioni di professionalità maggiormente qualificate "high skills" (tecnici, impiegati con alta specializzazione, dirigenti) si riduce di quasi 5 punti percentuali rispetto al 2014.

I giovani
In flessione la propensione delle imprese ad assumere personale "giovane" (fino a 29 anni). E' un dato inferiore sia al valore medio regionale (27,5%) sia a quello nazinale (29,2%).

I canali
Relativamente ai canali di ricerca del personale oltre il 50% delle imprese ha scelto il personale da assumere nel 2014 partendo da una conoscenza diretta del candidato. La modalità maggiormente utilizzata dalle imprese per individuare e selezionare il personale risulta essere la conoscenza diretta, da intendere come la possibilità di "testare" attraverso contratti a termine o di collaborazione, tirocini o stage il candidato prima di procedere all'assunzione. Il 54,3% delle aziende provinciali nel 2014 ha effettuato un'assunzione per conoscenza diretta del candidato, in aumento rispetto all'anno precedente.
La seconda modalità di selezione è quella legata alle banche dati aziendali, dove vengono conservati i curriculum dei candidati: ad esse fanno riferimento il 27,4% delle aziende. Questi due canali coprono la quota dell'81,7% nella nostra provincia, dell'82,7% in Emilia-Romagna e 85,1% in Italia.
Diminuisce la rilevanza della segnalazione da parte di conoscenti e fornitori che passa dal 7,4% di utilizzo da parte delle imprese nel 2013 al 5,1% nel 2014.
Risulta in lieve flessione il ricorso ad intermediari privati, come le società di lavoro interinale (vi si è rivolto il 3,7% delle imprese nel 2014).
Ricoprono un ruolo residuale le società di selezione e associazioni di categoria e internet (3,1%). Solo l'1,5% delle imprese si sono rivolte ai Centri per l'impiego.

(Fonte: ufficio stampa Camera di commercio)

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Parte oggi, venerdì 13 novembre e si svilupperà fino alla prossima primavera, il progetto del gruppo Donne Impresa di Confartigianato sulla valorizzazione della figura femminile 'Arte, bellezza, lavoro e sicurezza: riflessioni al femminile'. Il progetto si articola fra eventi e iniziative culturali, il primo dei quali, in collaborazione con Formart (l'ente di formazione di Confartigianato), è dedicato all'immagine e si svolgerà oggi a partire dalle 16.30. -

Parma, 13 novembre 2015 -

Mettere in risalto aspetti specifici dell'artigianato e le peculiarità dell'animo femminile non solo in ambito lavorativo, ma nell'affrontare le problematiche quotidiane, sono questi gli obiettivi di 'Arte, bellezza, lavoro e sicurezza: riflessioni al femminile', il progetto di Donna Impresa di Confartigianato Imprese Apla Parma che partirà oggi, venerdì prossimo 13 novembre e si svilupperà fino alla prossima primavera.

Il gruppo, che si è formato anche a Parma nel marzo dell'anno scorso, ha lo scopo di sostenere la partecipazione delle donne all'attività economica e sociale nel settore dell'artigianato e favorire lo sviluppo della imprenditoria femminile e delle pari opportunità.

Il progetto si articola fra eventi e iniziative culturali, il primo dei quali, in collaborazione con Formart (l'ente di formazione di Confartigianato), è dedicato all'immagine e si svolgerà oggi a partire dalle 16.30 da 'Creazioni Jacono' in viale Europa, 108\A. Sarà replicato il 5 dicembre da Locale Parma Express Couture, in via XXII Luglio, 22 a Parma.

Il 'consulente di bellezza e d'immagine' è colui o colei che si dedica al miglioramento e alla valorizzazione delle persone, per offrire un servizio in grado di mettere in risalto i punti di forza di ciascuno.

Questa figura professionale sarà in grado di accompagnare la cliente, partendo dal suo desiderio di cambiamento, in un percorso di trasformazione armoniosa ed equilibrata attraverso lo studio dei colori, delle forme del corpo, degli accessori, del make-up.

(Fonte: Ufficio stampa Confartigianato Imprese Apla Parma)

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Domani, venerdì 13 novembre, la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli ospite d'onore di CNA Industria. "L'imprenditore conta? Il ruolo della rappresentanza oggi", l'incontro, aperto al pubblico, si concluderà con un buffet. -

Modena, 9 novembre 2015 -

C'è ancora spazio per associazioni che ambiscono ad avere un ruolo rappresentativo? In particolare, ha senso una nuova rappresentanza esercitata direttamente da quel mondo di piccole e medie imprese che è indicato come il vero motore del Paese, ma che fatica a trovare una sua identità? Secondo CNA Industria Modena sì, a patto di cambiare le vecchie logiche sui si è sviluppata la rappresentanza.
Sono questi i temi del dibattito che CNA Industria ha organizzato domani, venerdì 13 novembre, alle 18.45, presso la sede provinciale di CNA (a Modena, in via Malavolti, 27).

"L'imprenditore conta? Il ruolo della rappresentanza oggi" il titolo dell'iniziativa alla quale parteciperanno il presidente dei piccoli industriali di CNA, Giorgio Carretti, la vicepresidente provinciale dell'Associazione, Emanuela Cargioli, poi Franco Mosconi, docente di economia industriale all'Università di Parma (che avrà il compito di inquadrare la valenza economica di questa realtà imprenditoriale), e Francesco Cancellato, direttore del quotidiano on line Linkiesta. L'ospite d'onore sarà Valeria Fedeli, che si occupa appunto di piccole e medie imprese e che sarà l'interlocutore giusto per approfondire il ruolo di queste aziende e il loro coinvolgimento nella individuazione delle politiche economiche del Paese.

"Economicamente credo che non ci siano dubbi sulla funzione che hanno le piccole e medie imprese industriali – spiega Giorgio Carretti - aziende che rappresentano spesso il "motore" di quelle filiere, di quelle reti d'impresa che stanno piano piano sostituendo i distretti geograficamente intesi e sulle quali si sta sviluppando il cambiamento del nostro sistema economico. Con l'incontro di domani cercheremo di spiegare perché queste imprese hanno bisogno di essere rappresentate e cercheremo di comprendere gli spazi sociali e politici che questa rappresentanza può ambire ad avere".

L'incontro, aperto al pubblico, si concluderà con un buffet.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

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Il secondo incontro gratuito di FITA CNA, domani 12 novembre, con l'esperto Franco Medri, Sostituto Commissario della Polizia Stradale. Un seminario gratuito e aperto a tutti quelli che fanno della strada il loro quotidiano posto di lavoro per dare informazioni chiare, concrete e soprattutto utili. -

Modena, 11 novembre 2015 -

Sulla scia del successo della prima serata di martedì con una sala Arcelli gremita di persone, FITA Modena (l'associazione degli autotrasportatori aderenti a CNA) replica con un secondo seminario gratuito e aperto a tutti quelli che fanno della strada il loro quotidiano posto di lavoro. Appuntamento quindi per domani (giovedì 12 novembre) alle ore 20.45, presso la Sala Arcelli del Provinciale, in via Malavolti 27 a Modena.

L'obiettivo dell'incontro è quello di fornire una risposta alle esigenze della categoria, tramite informazioni chiare, concrete e soprattutto utili, grazie alla presenza di uno dei massimi esperti del settore, Franco Medri, Sostituto Commissario della Polizia StradaleUfficio Studi ASAPS. Se nel primo incontro si è parlato di violazioni specifiche e sanzioni, dell'utilizzo del cronotachigrafo (analogico e digitale), dei tempi di guida, dei controlli e della responsabilità concorsuale, questo secondo incontro sarà invece dedicato alla sicurezza e al codice della strada. Guida del veicolo in stato di alterazione, tasso alcolico, contratto di lavoro che lega il conducente all'impresa, trasporto di persone per fini privati su autocarro, documenti prescritti durante la guida, la responsabilità concorsuale e le norme di comportamento: questi alcuni dei temi trattati nell'arco della serata.

"Una sala gremita di persone è sicuramente un ottimo risultato – commenta Franco Casadei, presidente di FITA CNA Modena – e un segno evidente di come questi temi siano tuttora di grande interesse. Chi si vuole distinguere deve puntare su qualità e conoscenza. Con queste tipologie d'incontri speriamo di fornire loro un aiuto concreto".

L'ingresso è gratuito e aperto al pubblico interessato, previa registrazione sul sito www.mo.cna.it 

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

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Due incontri gratuiti in CNA, domani e giovedì 12 novembre, per scoprire tutte le regole e i segreti di questo settore. Naturalmente, nel corso di entrambe le serate, gratuite e aperte a tutti, è previsto il dibattito con i partecipanti. Nei prossimi giorni un seminario dedicato al trasporto persone. -

Modena, 9 novembre 2015 -

Informazioni chiare, concrete, utili a tutti quelli che fanno della strada il loro quotidiano posto di lavoro. È questa la proposta che Fita Modena, l'associazione degli autotrasportatori (cose e persone) aderenti a CNA, fa ai propri iscritti: due seminari condotti da uno dei massimi esperti del settore, Franco Medri, Sostituto Commissario della Polizia Stradale – Ufficio Studi ASAPS e autore di alcune fra le più importanti pubblicazioni e prontuari sul Codice della strada.

Due incontri, il primo in programma domani, martedì 10 novembre, il secondo due giorni dopo, giovedì 12 novembre (entrambi presso la sala Arcelli della CNA provinciale di Modena, in via Malavolti 27, dalle 20.45 in poi) dove sarà illustrata in modo chiaro e dettagliato tutta la normativa relativa al trasporto cose e al codice della strada. Quindi, in ordine sparso: le violazioni specifiche e relative sanzioni, l'utilizzo del cronotachigrafo (analogico e digitale), i tempi di guida, i controlli, la responsabilità concorsuale. Si parlerà inoltre, nel modulo dedicato alla sicurezza e codice della strada, la definizione di tasso alcolico, il contratto di lavoro, il trasporto di persone per fini privati su autocarro, i documenti che devono accompagnare la guida, eccetera eccetera.
Naturalmente, nel corso di entrambe le serate – gratuite e aperte a tutti – è previsto il dibattito con i partecipanti.

Nei prossimi giorni si terrà inoltre un seminario questa volta dedicato al trasporto persone, con contenuti molto interessanti anche per coloro che stanno accarezzando l'idea di aprire una attività di taxi o noleggio con conducente. Anche in questo caso, l'iniziativa sarà gratuita e aperta a tutti. Tutte le informazioni saranno reperibili nei prossimi giorni sul sito CNA.
"Si tratta della risposta concreta – commenta Franco Casadei, presidente di FITA CNA Modena – alle attese dei nostri associati. Oggi, infatti, l'autotrasporto è sempre di più un'attività dove a fare la differenza sono qualità e conoscenza, gli unici fattori che distintivi rispetto alla concorrenza di prezzo effettuata, talvolta – e più di una volta – in modo illegale dai trasportatori esteri.
L'ingresso è aperto al pubblico interessato, previa registrazione sul sito www.mo.cna.it

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

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Domenica, 08 Novembre 2015 12:39

Lavoro è fatica... non per tutti

"Un dipendente pubblico che dice che va a lavorare e poi non ci va, deve essere licenziato". Il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, è stata molto chiara esprimendo il pensiero che la stragrande maggioranza dei cittadini, lavoratori, inoccupati e disoccupati vorrebbero accadesse. Ma dal sensazionalismo delle indagini alla punizione per colpa provata non vi è un passaggio diretto e lineare.

di Lamberto Colla - Parma, 8 novembre 2015 -

Staremo a vedere se i dipendenti comunali di Sanremo, colti con le mani nel sacco, sapranno cantare e soprattutto se ci sarà un seguito coerente con il risultato atteso.
Le immagini acquisite dalla Guardia di Finanza erano eloquenti e il numero di persone coinvolte così elevato che risulta difficile credere che nessuno dei vertici sanremese non sapesse nulla.

35 arresti e 196 indagati. Possiamo sorridere per il dipendente / custode che andava a timbrare in mutande ma non vorrei che fosse l'unico a pagare esposto alla gogna mediatica colpevole, almeno questo è certo, di avere messo in scena comportamenti di cattivo gusto. Abitazione e luogo di lavoro, separati da una sola porta interna, erano diventati per il custode un ambiente unico e c'é da scommetterci, quando era in casa si sentiva ancora custode e al lavoro ancora in casa sua.
Alla fine il vigile urbano custode dell'anagrafe comunale, a causa della notorietà dovuta alle immagini che lo riprendevano in mutande, passerà alla storia come l'emblema del fancazzismo della città dei fiori anche allorquando dovesse venire assolto.

Tutti gli altri circa 200 invece, bene o male, riusciranno a restare all'ombra dell'anonimato sino a fine processo quando, la statistica viene a loro favore, la stragrande maggioranza di loro verrà assolta lasciando nella memoria dei cittadini tre elementi a ricordo dell'episodio: un lavoro enorme di pedinamento e registrazione dei fatti da parte della Guardia di Finanza, un dipendente in mutande che timbra il cartellino e la magistratura che assolve quasi o addirittura tutti gli indagati.
La giustizia farà il suo percorso e, c'è da augurarselo, punirà i disonesti e scagionerà coloro che non hanno commesso alcun reato ma con la diffusione e l'enfatizzazione delle immagini della Guardia di Finanza è già passato il messaggio di colpevolezza per tutti.

Fermo immagine video GdF Imperia

Una domanda sorge spontanea. Dov'erano il Sindaco, gli Assessori competenti (Personale e Bilancio ad esempio) e i Dirigenti Comunali responsabili del controllo e vigilanza? Non si erano accorti che tra malattie, permessi e, a giudicare dalle immagini della GdF, probabili assenze ingiustificate, mancava all'appello quotidiano un buon numero di operatori?
Ebbene questi dove erano? Anche loro assenti ingiustificati sottratti al flagello digitale solo per fatto che non avevano l'obbligo di timbrare il cartellino? Oppure se c'erano dormivano?
Forse varrebbe la pena coinvolgere e ascoltare anche costoro, cosa che sicuramente la magistratura farà ma ai quali è stato risparmiato il "processo mediatico" che, a differenza del vero processo, normalmente si conclude con la colpevolezza e raramente con il reintegro della dignità offesa.

Un paese veramente civile non avrebbe dato in pasto all'opinione pubblica una notizia montata in modo sensazionalistico che, come racconta la storia giudiziaria, si conclude con un quasi nulla di fatto.

Infatti, dal monitoraggio della Funzione Pubblica, dati relativi al 2013, emerge come su quasi 7 mila procedimenti, quelli conclusi con licenziamento, siano solo 220 e tra questi solamente un centinaio per assenteismo.

Troppo alto il gap tra il numero di procedimenti e il risultato finale. O le accuse erano quasi totalmente ingiustificate o la giustizia non ha fatto il suo lavoro.
In tutti i modi una sono sconfitta per lo Stato e per i suoi cittadini che vorrebbero continuare a credere sia nelle forze dell'ordine e sia nella giustizia.
Ma questi numeri lasciano molto perplessi e comunque, vero o falso che sia, la sensazione diffusa è che l'assenteismo nel pubblico impiego sia elevatissimo e che sia vissuto dagli attori come una sorta di benefit.

Purtroppo la piaga dell'assenteismo nel pubblico impiego non è una favola.
L'analisi dell'intervento di riforma applicato dal Ministro Brunetta ne è una tragica conferma che, al di là della colorazione politica, non può essere tralasciato dai Governi.

«Dopo il primo anno di applicazione della legge Brunetta la riduzione media è stata del 38 per cento», hanno scritto Maria Laura Parisi e Alessandra Del Boca su Lavoce.info. La cura Brunetta, antica ormai di circa otto anni, aveva dato il suo benefico effetto e consisteva nel rendere dura la vita ai "furbetti" del pubblico impiego, colpendoli al "cuore del portafoglio" e nella possibilità di utilizzare a proprio piacimento il tempo sottratto al lavoro stipendiato.

Sul primo fronte aveva stabilito la perdita di ogni componente accessoria del salario (in media, il 20 per cento della retribuzione) per i primi dieci giorni di assenza continuativa per malattia (norma ancora in vigore).
Sul secondo, aveva ampliato le fasce di reperibilità, cioè i periodi di tempo in cui il lavoratore deve restare chiuso in casa per consentire le visite fiscali (da 4 a 11 ore) e poi ridotte a 7 allargando un po le maglie del controllo.
Fatto sta che appena è stata allentata la presa il malcostume ha ripreso nuovamente gli spazi lasciati vacanti e il caso di Sanremo è l'ultimo eclatante accorso in termini di tempo.

Gli episodi di cronaca non mancano. Dal Nord al Sud l'assenteismo estremo è equamente distribuito sul territorio.

A Boscoreale, nell'area vesuviana, un sistema di telecamere sull'ingresso del comune ha permesso di smascherare 125 assenteisti cronici su 170. Allo Iacp di Messina sono finiti sotto processo 81 furbetti del badge su 96 impiegati.
Nella sede di Rovigo della Regione Veneto 170 ore di filmati sono servite a incastrare 98 lavoratori su 115, mentre a La Spezia le Fiamme gialle hanno scoperto sei addetti alla commissione tributaria provinciale che se la filavano a casa ogni mattina, direttore dell'ufficio compreso.

Da risultare quasi incredibile il caso della dipendente del policlinico del Sant'Orsola di Bologna la quale era riuscita a inventarsi due gravidanze riuscendo a percepire lo stipendio per nove anni avendo lavorato solo 6 giorni. In questo caso la condanna fu di due anni senza nemmeno il beneficio della condizionale.

Un Paese spaccato in due...
da un lato assistiamo alla dignità massacrata dal lungo periodo di inattività, che troppo spesso porta al suicidio, mentre dall'altra alla assenza di dignità dei "senzavergogna" i quali, oltre a sottrarre efficienza e lavoro onesto, vivono la presunzione che la "frode" sia un loro diritto acquisito.

Fermo immagine2 GdF Imperia

Pubblicato in Politica Emilia
Giovedì, 05 Novembre 2015 13:26

Ultimi giorni per iscriversi ad Imprendocoop

Imprendocoop è il progetto di Confcooperative Modena per favorire l'occupazione e l'imprenditorialità. A disposizione degli aspiranti cooperatori un percorso formativo di alto livello, premi in denaro, assistenza, consulenza e servizi gratuiti per un anno. La raccolta delle candidature termina il 10 novembre. -

Modena, 5 novembre 2015

Si sono presentate al pubblico due delle cooperative nate dalla prima edizione di Imprendocoop, il progetto di Confcooperative Modena per favorire l'occupazione e l'imprenditorialità. L'evento si è svolto il 15 ottobre presso lo spazio Coop Working inaugurato a giugno a palazzo Europa e messo a disposizione delle neo cooperative. I soci di InTandem e Stars&Cows, due delle cooperative che si sono costituite grazie a Imprendocoop 2014, hanno raccontato la loro esperienza e scambiato idee con persone interessate a creare nuove cooperative in settori innovativi.

Ricordiamo che Confcooperative Modena mette a disposizione degli aspiranti cooperatori un percorso formativo di alto livello, premi in denaro, assistenza, consulenza e servizi gratuiti per un anno. L'erogazione dei premi e servizi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa e all'adesione a Confcooperative Modena. La raccolta delle candidature avviene on line su www.imprendocoop.it  e termina il 10 novembre. Info: tel. 059.384602

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena
Mercoledì, 04 Novembre 2015 10:27

Pensioni, niente Opzione Donna per la Gestione Separata

Dopo l'articolo pubblicato da Gazzetta dell'Emilia sulla richiesta di proroga al 2018 dell'Opzione Donna, viene messo in luce un altro problema che coinvolge le lavoratrici con versamenti nella Gestione Separata dell'INPS: non sono compatibili con la pensione anticipata. -

Modena, 4 novembre 2015 - di Manuela Fiorini -

La Gestione Separata dell'INPS, quella in cui convergono i contributi al 27% di lavoratori con partita IVA, specialisti non iscritti agli ordini professionali, collaboratori esterni di enti pubblici, privati, associazioni professionali, contratti a tempo determinato, Co.Co.Co e Co.Co.Pro non è compatibile con l'Opzione Donna, la possibilità che il Governo offre alle lavoratrici, che al 31/12/2015 hanno maturato 57 anni di età e 35 di contributi, di andare in pensione.
A metterlo in luce è, ancora una volta, Opzione Donna Proroga 2018, il gruppo nato su Facebook con l'intento di unire le donne di tutta Italia e portare all'attenzione delle istituzioni la situazioni di tante lavoratrici che hanno necessità sia di conciliare lavoro e famiglia, sia di vedersi riconoscere il diritto di poter usufruire dell'opzione di lasciare il mondo del lavoro avendo versato gli stessi contributi di altre lavoratrici alla Gestione Separata.

Elisabetta Cozzani rid

"Essendo una lavoratrice autonoma", spiega Elisabetta Cozzani, membro di Opzione Donna Proroga 2018, "ho una contribuzione mista Ago/gestione separata, con 35 anni totali di contributi e 58 anni di età. Quindi, secondo le proposte dell'attuale Legge di Stabilità, potrei utilizzare l'Opzione Donna e andare in pensione. Invece no. La Gestione Separata, secondo l'INPS, non dialoga con le altre forme contributive obbligatorie, sicché, il cumulo non è previsto. I miei 19 anni pagati all'Inps con la destinazione pensione, avendo la causale gestione separata, restano lì, congelati, in attesa di giungere alla data per la pensione di anzianità: 66 anni, per adesso. Credo sia chiaro il disastro che ne viene fuori: discriminazione di genere nel genere. I soldi li hanno incamerati, perché anche per la Gestione Separata i contributi sono obbligatori. In più, la percentuale di calcolo, pari al 27%, grava tutta sulla lavoratrice, che non ha titolari se non se stessa, ma la tenuta in conto dall'ente percipiente, di fatto, è pari a zero".

Il danno è ancora più evidente se si tiene presente che i contributi versati alla Gestione Separata de'l'INPS sono quelli di persone, in questo caso donne, che hanno perso il lavoro e che si sono dovute reinventare, magari mettendosi in proprio, con tutte le difficoltà, e le spese, che questo comporta. Senza contare che, spesso, non possono usufruire dei benefici del welfare, come congedi di maternità, malattia, cassa integrazione o sussidi di disoccupazione.

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"Queste lavoratrici", continua Elisabetta Cozzani, "oltre alle notevoli difficoltà intrinseche nella stessa natura delle proprie attività, ben più che precarie, direi, si ritrovano anche l'ulteriore e demolente beffa di venire messe di lato dallo Stato. Eppure hanno versato, per intero e sempre, i medesimi contributi delle altre categorie di lavoratori".
L'incompatibilità dei versamenti alla Gestione Separata con l'Opzione Donna e le conseguenze sono state portate all'attenzione delle istituzioni.
"Qualche mese fa", spiega ancora Elisabetta, "ne ho parlato con l'Onorevole Luisa Gnecchi, che è stata la prima disposta ad ascoltarmi, poi con Tito Boeri, che mi ha confermato la necessità di porre rimedio alla questione da parte del Governo. Infine, è stato messo al corrente della situazione, e della discriminazione che essa crea, anche l'Onorevole Walter Rizzetto, che si è dimostrato molto sensibile all'argomento e sta ponendo il problema in discussione. Sia lui che l'On. Luisa Gnecchi, qualche giorno fa, mi hanno risposto via mail: la faccenda sembrerebbe oggetto di messa a punto. Gliene sono molto grata, anche se rimane, comunque, un interrogativo: quando verrà sistemata questa ingiustizia?".

In attesa delle risposte del Governo, Elisabetta e, probabilmente, anche altre donne nella sua stessa situazione, non intendono stare a guardare, ma continuare a lanciare segnali forti.

"Io voglio utilizzare Opzione donna!", dice convinta, "Intendo avvalermi dell'opzione offerta dalla legge 243/2004 in considerazione del seguente fatto ovvio: possiedo i requisiti al 31.12.2015. Per questo proporrò domanda attraverso Patronato, che quasi certamente verrà respinta. Motivo? Non mi riconoscono 19 anni di versamenti obbligatori eseguiti, costati notevole fatiche e rinunce, come a tutti, questo è chiaro. La chiamerei appropriazione indebita, a occhio e croce. E io farò ricorso giudiziale per più d'una ragione lesionata in diritto".

Pubblicato in Lavoro Emilia