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di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 03 ottobre 2016 - Il mercato ha ben tenuto ai dati pubblicati dall'USDA venerdi scorso. Le serie sono in positivo e le prossime ore saranno determinanti per meglio valutare le reazioni dei grandi investitori.

 

Cereali-3ott16

Indicatori internazionali 03 ottobre 2016


l'Indice dei noli è sceso a 875 punti, il petrolio si muove attorno verso l'alto a 48,0$ e l'indice di cambio ruota attorno a 1,12304.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Domenica, 02 Ottobre 2016 15:16

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 15 - n° 39 02 ottobre 2016

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 15 - n° 39 02 ottobre 2016 -
Editoriale: 80 anni ricordati da tutti o quasi, con qualche sorpresa. Listini positivi per il "Parmigiano" e il latte spot. Cereali e dintorni. Mercati innervositi in attesa dei dati USDA . Prezzo a riferimento II quadrimestre 2015. Cia, cibo made in italy un "must" quasi sconosciuto per gli stranieri.

SOMMARIO Anno 15 - n° 39 02 ottobre 2016
1.1 editoriale 80 anni ricordati da tutti o quasi, con qualche sorpresa.
2.1 Lattiero Caseario Listini positivi per il "Parmigiano" e il latte spot
3.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano. L'incremento di produzione non spaventa Alessandro Bezzi
3.2 acqua val d'enza Acqua, la Val d'Enza in cerca di risposte al fabbisogno idrico
4.1 cereali Cereali e dintorni. Probabili sorprese dai dati USDA del prossimo 30 settembre
5.1 cereali Cereali e dintorni. Mercati innervositi in attesa dei dati USDA
6.1 latte prezzo riferimento Prezzo a riferimento II quadrimestre 2015
6.2 Made in italy Cia, cibo made in italy un "must" quasi sconosciuto per gli stranieri
7.1 parmigiano reggiano Sabato e domenica torna caseifici aperti
8.1 promozioni "vino" e partners
8.2 promozioni "birra" e partners

Cibus-39-2ott16-COP

Sabato 1 ottobre all'agriturismo Corte Bebbi di Barco di Bibbiano con il Ministro dell'Ambiente Galletti. Incontro presso l'agriturismo Corte Bebbi a Barco di Bibbiano.

Sarà il Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti l'ospite principale al convegno che il coordinamento Agrinsieme (Cia, Confagricoltura, Copagri, Aci agroalimentare), il Comune di Bibbiano e l'Unione Comuni Val d'Enza organizzano sabato mattina 1 ottobre presso l'agriturismo Corte Bebbi a Barco di Bibbiano, per affrontare l'argomento che da anni agita la valle ed in particolare gli agricoltori: "Acqua in Val d'Enza Quali risposte al fabbisogno idrico?".

Associazioni del comparto agroalimentare ed istituzioni, partendo dalla condivisione di alcune premesse come "la quantità e qualità dei raccolti è per gran parte condizionata dalle fonti e dal governo delle provviste idriche, a maggior ragione per un territorio come quello della Val d'Enza, che vanta un prodotto unico al mondo quale il Parmigiano Reggiano, e per i prati stabili polifiti, garanti della biodiversità locale", cercano quindi una risposta condivisa, in grado di corrispondere alle diverse esigenze di agricoltura e salvaguardia del territorio.

A discutere con il Ministro, dopo il saluto del Sindaco Andrea Carletti e la relazione di Antenore Cervi per Agrinsieme saranno, moderati dal giornalista Gianni Montanari, il prof. Alberto Montanari dell'Università di Bologna, il Commissario al Consorzio Emilia Centrale Franco Zambelli, la consigliera regionale Luciana Serri ed il presidente della Provincia Giammaria Manghi. E' previsto anche un saluto della Sen. Leana Pignedoli e dell'Assessore regionale Agricoltura Simona Caselli.

(Fonte CIA Reggio Emilia)

Alla vigilia della pubblicazione dei dati USDA i mercati mostrano segnali di nervosismo, concentrati a inseguire le fughe di notizie, le stime e le previsioni meteo.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 30 settembre 2016 -
Il mercato mostra segnali di nervosismo per il susseguirsi di dati, stime e previsioni meteo che, pur non segnalando allarmi, hanno stimolato i fondi che continuano a restare lunghi sulle posizioni di seme e di farina di soya. Nelle ultime sedute la soglia di resistenza dei 300 dollari base per tonnellata corta relativamente alla farina soya, si era rotta ma immediatamente recuperata la posizione, e così pure per i 950 centesimi per bushel di seme di soya.

I fondi tengono le posizioni sostenuti dalle vendite. Ieri sera (27/9 ndr) il mercato ha tentato una fuga verso l'alto raggiungendo anche  un sensibile + 5 dollari ma poi ha chiuso praticamente invariato. Motivo dell'impennata temporanea le notizie di vendite a Cina e Messico.

l'Usda di oggi fornirà maggiori informazioni e da lunedi si vedrà quali venti tireranno.

I prezzi dei proteici nel frattempo hanno subito un leggero rincaro di due tre euro tonnellata e lunedì si svelerà se la fase di calo sarà giunta a termine o se continuerà sulla base dei dati delle vendite e degli stock di fine campagna.

Sul mercato domestico i consumi non riprendono e si prospetta un autunno complesso dal punto di vista della logistica con l'estero, continuano infatti a scarseggiare le opportunità di ritorno a pieno carico per i camion.

I cruscami intanto hanno smesso di scendere ma non trovano la forza di ripartire fatto salvo il pellet. Il farinaccio di grano duro è offerto da molti ma con differenze qualitative sensibili. Orzo ancora statico e il mais prosegue il suo stato confusionale; dal 160-163 euro partenza per il 103 al 187 arrivo per la merce certificata. Posizioni di mais estero da ottobre a dicembre sui 176 euro e il gennaio giugno a 180/182, ma con pochi dispostia vendere.

Il comparto delle bioenergie sta invece apprezzando la stagnazione dei cruscami e i favori di un mais tossinato le cui farine sono vendute a 160 euro circa.

Indicatori internazionali 28 settembre 2016


l'Indice dei noli è sceso a 902 punti, il petrolio cresce a 47,0$ e l'indice di cambio vede il rafforzamento del euro quotare 1,12171 con punte anche inferiori.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Il mercato sta prendendo le misure alle probabili sorprese che potrebbero rivelare i dati USDA che saranno resi pubblici il prossimo venerdi. L'atteggiamento anomalo dei fondi lancia sospetti sulla consistenza degli stock di fine campagna.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 27 settembre 2016 -
Il mercato mostra segnali di apparente tranquillità con soglie di resistenza sui 300 dollari base per tonnellata corta della farina di soya, e di 950 centesimi per bushel relativamente al seme di soya, mais a 330 centesimi per bushel e grano a 400.

Un atteggiamento anomalo che potrebbe fare presumere che i fondi di investimento siano a conoscenza dei dati che l'USDA rilascerà solo il 30/9 riguardo a volumi di stock di fine campagna che potrebbero risultare molto inferiori alle attese, con conseguente corsa ai rincari sul comparto soya.
Le quotazioni accessibili: 333 euro per la farina di soya proteica sino a fine 2017 e potenzialmente anche per il 2018 mentre per la normale la quotazione si aggira intorno a 324 sino a tutto il 2017.

Per il 2018 la soya proteica quota 332 euro tonnellata ma solo per il gennaio-giugno, una posizione sgombra da molti fattori esterni, clima, eventi geopolitici, o monetari e probabilmente basata su statistiche e riporti. Una occasione favorevole per gli acquisti vista la combinazione favorevole del cambio a 1,12 e mercati con valori contenuti che, molto probabilmente, non potrà protrarsi in eterno.

Per le farine di soya ogm free il trimestre ottobre-dicembre è quotata 353 euro partenza stabilimenti produttivi nord Italia.

Riguardo il mercato domestico, i ridotti consumi influenzano il tenore del mercato che continua a languere. I cruscami hanno interrotto la fase discendente e al momento non trovano sufficiente energia per ripartire fatto salvo il pellet, i grani migliori di alta qualità, l'orzo è statico e il mais vive ancora uno stato confusionale, dai 163 euro partenza per il 103 ai 190 arrivo per la merce certificata.

Posizioni di mais estero da ottobre a dicembre sui 178 euro e il gennaio giugno a 183. Foraggi disidratati in aumento.

Il comparto delle bioenergie si avvantaggia della stagnazione dei cruscami e del mais tossinato le cui farine sono vendute a 160 euro circa.

Indicatori internazionali 26 settembre 2016


l'Indice dei noli è a 941 punti, il petrolio si muove attorno il basso a 45,0$ e l'indice di cambio vede il rafforzamento del euro quotare 1,12389.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Domenica, 25 Settembre 2016 14:10

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 15 - n° 38 25 settembre 2016

SOMMARIO Anno 15 - n° 38 25 settembre 2016 - Editoriale: Una farsa olimpica. Grana Padano, eppur si muove. Mele e salute. Parmigiano Reggiano in scena a Torino. Frena l'export a luglio. Nasce Motor valley.

1.1 editoriale Una farsa olimpica
2.1 Lattiero Caseario Grana Padano, eppur si muove.
3.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano. Se ne parlerà con il presidente Alessandro Bezzi martedi 27 a Noceto
3.2 Salute e alimentazione La salute vien mangiando...mele
5.1 cereali Cereali e dintorni. I mercati hanno chiuso la settimana con un colpo di coda.
6.1 Parmigiano e Slow Food Lotta alla contraffazione. Parmigiano Reggiano in scena a Torino
6.2 Motor Valley, turismo Turismo. Nasce Motor Valley Development
7.1 export Frenata dell'export a luglio
8.1 promozioni "vino" e partners
9.1 promozioni "birra" e partners

Domenica, 25 Settembre 2016 08:46

Frenata dell'export. -7,3% a luglio

A luglio rallenta l'export agroalimentare italiano. Meno 7,3% l'export complessivo italiano. Flessioni di intensità minore per le vendite all' estero dei prodotti agricoli (-5,5%) e dell'industria alimentare (-2,4%).

Dopo l'andamento positivo registrato nei mesi di maggio e giugno, a luglio le spedizioni all'estero dei prodotti agroalimentari registrano una frenata, perdendo 2,8 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2015 (in valore).

Il calo è stato più evidente per le esportazioni dei prodotti dell'agricoltura (-5,5%) mentre per quelli dell'industria alimentare la flessione tendenziale è stata meno marcata (-2,4%), ma tuttavia la più significativa degli ultimi due anni.

La battuta d'arresto registrata a luglio non inficia, tuttavia, la positività del dato complessivo dei primi sette mesi dell'anno: la performance dell'export agroalimentare segna infatti una crescita del 2% rispetto ai primi sette mesi del 2015, grazie soprattutto al buon andamento delle vendite dei prodotti dell'industria alimentare, cresciute più di quelle dei prodotti agricoli (rispettivamente, +2,35 e +0,8%).
Naturalmente, sottolinea l'Ismea, Il rallentamento del commercio internazionale, unito al lieve apprezzamento dell'Euro sul Dollaro Statunitense, non lascia intravedere per l'intero anno una performance esportativa del food and beverage italiano pari a quella avuta nel 2015 (+7,4%).

Ciononostante, il confronto col totale export nazionale (che nei primi sette mesi del 2016 ha perso 1,2 punti percentuali rispetto al dato corrispondente dello scorso anno) mette in evidenza il posizionamento della componente agroalimentare, per il suo trend positivo e dinamico sui mercati esteri.

L'analisi temporale, d'altronde, mostra una diminuzione del grado di dipendenza dall'estero dell'Italia per i prodotti agroalimentari: il saldo normalizzato del valore degli scambi - indicatore elaborato per misurare tale variabile - passa infatti dal -8,2% dei primi sette mesi del 2015 al -6,4% di quest'anno: si riduce l'incidenza delle importazioni sul totale degli scambi, in ragione della flessione degli acquisti dall'estero di prodotti lavorati; rimane elevata invece la dipendenza dall'estero di prodotti agricoli.


(Fonte Ismea, Roma 19 settembre 2016)

Il lungo ciclo di crisi che ha contraddistinto negli ultimi anni il Parmigiano Reggiano, e più ampiamente tutto il settore lattiero caseario, ha fortemente segnato gli allevatori del comprensorio di produzione del Re dei formaggi.

Noceto 26 settembre 2016 -
Come ormai è tradizione, a Noceto si farà il punto della situazione del settore. Allevatori e presidenti di caseificio, martedi 27 settembre a partire dalle ore 10,00, avranno l'occasione di confrontarsi con i dirigenti del Consorzio del Parmigiano Reggiano.

Al convegno, organizzato dal Centro Servizi Agriverde, hanno dato conferma di partecipare il neo Presidente Alessandro Bezzi e la Vice Presidente Monica Venturini.

Il Programma di lavoro
MARTEDI' 27 SETTEMBRE 2016 dalle ore 10,00 alle ore 13,00 presso la SALA CIVICA del comune di NOCETO.

Interverranno:
- il Presidente del Consorzio del formaggio Parmigiano – Reggiano Alessandro Bezzi;
- la Vicepresidente del Consorzio del formaggio Parmigiano – Reggiano Monica Venturini.

I principali argomenti in discussione

- Andamento del mercato del formaggio Parmigiano Reggiano: prospettive attuali e future alla luce dell'aumento produttivo dell'annata.
- Contraffazione del prodotto: i controlli effettuati e quelli da proporre ex – novo.
- Nuovo piano produttivo: aspettative dei giovani per programmare il futuro.
- La qualità del prodotto: incrementi o decrementi?

Alla riunione, aperta al pubblico, sono invitati gli allevatori ed i Presidenti di caseificio.

Il lungo ciclo di crisi che ha contraddistinto negli ultimi anni il Parmigiano Reggiano, e più ampiamente tutto il settore lattiero caseario, ha fortemente segnato gli allevatori del comprensorio di produzione del Re dei formaggi.

Noceto 25 settembre 2016 -
Come ormai è tradizione, a Noceto si farà il punto della situazione del settore. Allevatori e presidenti di caseificio, martedi 27 settembre a partire dalle ore 10,00, avranno l'occasione di confrontarsi con i dirigenti del Consorzio del Parmigiano Reggiano.

Al convegno, organizzato dal Centro Servizi Agriverde, hanno dato conferma di partecipare il neo Presidente Alessandro Bezzi e la Vice Presidente Monica Venturini.

Il Programma di lavoro
MARTEDI' 27 SETTEMBRE 2016 dalle ore 10,00 alle ore 13,00 presso la SALA CIVICA del comune di NOCETO.

Interverranno:
- il Presidente del Consorzio del formaggio Parmigiano – Reggiano Alessandro Bezzi;
- la Vicepresidente del Consorzio del formaggio Parmigiano – Reggiano Monica Venturini.

I principali argomenti in discussione

- Andamento del mercato del formaggio Parmigiano Reggiano: prospettive attuali e future alla luce dell'aumento produttivo dell'annata.
- Contraffazione del prodotto: i controlli effettuati e quelli da proporre ex – novo.
- Nuovo piano produttivo: aspettative dei giovani per programmare il futuro.
- La qualità del prodotto: incrementi o decrementi?

Alla riunione, aperta al pubblico, sono invitati gli allevatori ed i Presidenti di caseificio.

Inizio di settimana (lunedi 19/9) che sta replicando la chiusura di venerdi scorso con una generalizzata ondata di rialzi.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 19 settembre 2016 -
Dopo l'ondata di cali ecco che, con un colpo di coda, i mercati hanno chiuso in rialzo proprio in chiusura di settimana, lo scorso venerdi sera.
Le ragioni sono, come spesso accade, determinate dalle informazioni meteo e dalla conseguente reattività dei "Fondi" che la fanno da assoluti padroni. Le previsioni meteo che indicano una stagionalità piovosa con conseguenze per i raccolti di mais e di seme di soia, affiancate ai dati di rese di USDA, hanno determinato le reazioni di chiusura come di seguito illustrato:

Venerdì 16 / 9 /2016
SEMI nov 966,00 (+15,4) gen 971,20 (+15,4)
FARINA ott 313,70 (+5,1) dic 312,80 (+5,6)
CORN dic 337,00 (+7) mar 347,20 (+7)
GRANO dic 403,20 (+3,6) mar 425,00 (+2,6) mag 439,00 (+2)

Nella mattinata di Lunedi il mercato telematico segnava ancora in positivo (una decina di punti per i semi di soia,+12-15€ le farine di soia, +3-5 dollari per farine, mais e grano).

Sul mercato interno prosegue il clima di incertezza, per non dire di confusione, sulle posizioni di mais. Il prodotto contratto 103 sino a 20 ppb di aflatossina è in calo, mentre per il mais di qualità la situazione è inversa. Il grano si presenta sul mercato più resistente specie per le qualità superiori, Orzo stazionario, e crusche iniziano a dare segni di ripresa sull'onda delle esportazioni, altrettanto dicasi per i foraggi disidratatati.

Per le bioenergie si è di nuovo aperta la possibilità di acquistare granella di mais fuori dai limiti di legge previsti per le micotossine, nonostante i quantitativi siano ancora limitati anche in ragione delle selezionatrici ottiche che consentono una migliore lettura con sensibili recuperi in termini quantitativi di prodotto rispondente alle normative.

Indicatori internazionali 19 settembre 2016

l'Indice dei noli è sceso a 800 punti, il petrolio si muove verso il basso a 44,0$ e l'indice di cambio vede il rafforzamento del dollaro quotare 1,11645.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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