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Secondo della Porsche Carrera Cup Italia, in programma questo fine settimana all'Autodromo Enzo & Dino Ferrari di Imola, dove il team Dinamic Motorsport sarà presente con sei Porsche 991 GT3 Cup affidate al romagnolo Mattia Drudi, al romano Daniele Di Amato, al bresciano Eric Scalvini, tutti e tre selezionati da Porsche Italia per lo Junior Scolarship Programme; in Michelin Cup, le altre tre GT di Stoccarda saranno portate in gara da Alex De Giacomi, Marco Pellegrini e Stefano Zanini, tutti con l'obiettivo di replicare i podi conquistati nel primo appuntamento di Monza, forti anche delle ottime performance riscontrate sul circuito in riva al Santerno nei test invernali.

Reggio Emilia, 26 maggio 2016

Sarà un week end decisamente impegnativo quello che si appresta ad affrontare il team Dinamic Motorsport in quel di Imola, a partire da venerdì 27 Maggio. Sul circuito di casa, la squadra reggiana sarà infatti divisa su due fronti, accomunati da un unico brand, quello di Porsche.

Nella Porsche Carrera Cup Italia, Dinamic Motorsport torna all'attacco con le sue sei Porsche 991 GT3 Cup nel secondo appuntamento stagionale: dopo il positivo esordio di Monza, dove ha colto due secondi posti assoluti, Mattia Drudi (Centro Porsche Modena) punta al successo sul tecnico tracciato emiliano dove nei test aveva mostrato ottime performance; anche gli altri due giovani, il romano Daniele Di Amato e il bresciano Eric Scalvini, ambiscono a migliorare i risultati ottenuti nel round di apertura, dove lo stesso Scalvini aveva ottenuto un'ottima terza piazza in Gara 1. Tra i gentleman della Michelin Cup, occhi puntati sul veterano Alex De Giacomi, voglioso di riscattare il weekend monzese dove la sfortuna non gli ha permesso di concretizzare al meglio la competitività dimostrata al volante della GT tedesca; feeling in crescendo per Stefano Zanini (Centro Porsche Bologna) e Marco Pellegrini che saranno al via per incamerare ulteriore esperienza e punti importanti in ottica campionato, con il monegasco che attualmente occupa la terza posizione tra i gentlemen drivers.
Il fine settimana imolese per i protagonisti della Porsche Carrera Cup Italia si aprirà venerdì 27 Maggio con le due sessioni di prove libere (ore 9.10 e 13.05) a cui seguiranno le qualifiche (18.25 e 18.55); sabato le due gare sprint da 25' + 1 giro, con la prima che scatterà alle 11.10 mentre la seconda vedrà accendersi il semaforo verde alle 18.10. Domenica 29 sarà la volta della prova endurance da 45' + 1 giro che vedrà i piloti sfidarsi a partire dalle 16.20. Tutte e tre le gare saranno trasmesse in diretta televisiva su DMAX e in live streaming su www.carreracupitalia.it 

Nello stesso ACI Racing Weekend di Imola, debutta la nuova Porsche Cayman Clubsport GT4 nell'omonimo trofeo inserito all'interno del Campionato Italiano Gran Turismo; anche Dinamic Motorsport ha accettato la sfida con la neonata GT4 di Weissach e sarà della partita insieme all'esperto Niccolò Mercatali e al giovane Jonathan Cecotto, quest'ultimo proveniente dalla Formula 4. Dopo i recenti test svolti a Misano, entrambi i piloti sono fiduciosi di ottenere sin da subito un buon risultato grazie alle performance e al feeling immediato riscontrato con la Cayman. Il programma del week end per quanto concerne il Campionato Italiano GT prevede i due turni di prove ufficiali nella giornata di sabato (dalle 9.40 alle 10.15), mentre alle 17 prenderà il via Gara 1. Domenica invece sarà la volta di Gara 2, prevista alle 12.40. Entrambe le gare, della durata di 48 minuti + 1 giro, saranno trasmesse in diretta TV su AutomotoTV e in web streaming sul sito www.acisportitalia.it /GT

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Mercoledì, 25 Maggio 2016 13:42

Anche GRADE in campo per la Color Run reggiana

Grande attesa per la corsa colorata più famosa al mondo del 28 maggio: 100 iscrizioni della tappa reggiana andranno in beneficenza al Gruppo Amici dell'Ematologia. 

Reggio Emilia, 25 maggio 2016

Manca ormai poco alla tappa reggiana di The Color Run. Quest'anno il tour della corsa colorata non competitiva prevede infatti un evento nella nostra città: appuntamento sabato 28 maggio al Campovolo, per una giornata all'insegna dell'amicizia e del divertimento.
Uno dei charity partner della manifestazione è la Fondazione GRADE Onlus: il ricavato di 100 iscrizioni alla gara di Reggio Emilia sarà destinato al Gruppo Amici dell'Ematologia.
Una donazione che verrà utilizzata per finanziare i progetti del reparto di Ematologia dell'Arcispedale Santa Maria Nuova - IRCCS.

Le iscrizioni per il coloratissimo evento reggiano sono ancora aperte e queste 100 quote assegnate a GRADE possono essere acquistate alla sede della Fondazione di viale Risorgimento 80, a Reggio Emilia.
I biglietti costano 20 euro l'uno e l'importo dovrà essere consegnato in contanti. Verrà quindi fornito un codice personale necessario per l'iscrizione, che potrà essere attivata online seguendo le istruzioni a questo link: www.enternow.it/iol/index.jsp?idms=1013.
Dopo aver effettuato la registrazione, sarà possibile accedere con le proprie credenziali e iscriversi alla Color Run di Reggio Emilia, inserendo il proprio codice nel campo "Codice Promozionale".

The Color Run, lunga 5 km, non ha alcun obiettivo sportivo: le regole sono ideate solo per il divertimento. Si parte vestiti di bianco e si arriva al traguardo completamente colorati. Il percorso prevede infatti a ogni chilometro una "zona colore", in cui gli addetti cospargono i partecipanti di polveri di diversi colori, al 100% naturali.
Alla fine della giornata è prevista poi una festa, che si terrà di fronte al palco del festival finale.

Questa iniziativa, definita "la 5km più divertente che ci sia", è nata quattro anni fa negli Stati Uniti e in poco tempo ha avuto un incredibile successo. Attualmente viene proposta in più di trenta nazioni e duecento città di tutto il mondo e hanno già partecipato diversi milioni di persone.
La prima Color Run italiana è stata quella di Marina di Pietrasanta, il 27 luglio 2013. Ogni anno si è riscontrato un incremento nel numero dei partecipanti, fino a toccare i 126.000 iscritti complessivi delle otto tappe 2015.
Gli eventi italiani programmati per il 2016 sono addirittura dieci: oltre a quella di Reggio Emilia e alle gare già svolte a Torino, Bari e Trento, The Color Run andrà in scena a Firenze, Genova, Venezia, Lignano Sabbiadoro, Rimini e Milano.

Per informazioni è possibile visitare il sito italiano della corsa al link www.thecolorrun.it

Circa 350 concorrenti del gruppo "Run Poste" aderiscono ai venti appuntamenti podistici del calendario ufficiale della Federazione di Atletica leggera (Fidal). Anche il portacolori della Filiale di Modena alla 41ª Camminata di Castenaso.

Modena, 25 maggio 2016

Si chiama Gaetano Frascella, dipendente postale dall' '85, il portacolori della Filiale di Modena al battesimo agonistico del "runners" di Poste Italiane. Sulla linea di partenza della tradizionale "Camminata di Castenaso", giunta quest'anno alla 41ª edizione, un gruppetto di una decina di dipendenti del comparto postale emiliano romagnolo - tra cui il rappresentante di Modena - hanno indossato la maglietta con i colori aziendali (gialla con scritte in blu) in questa manifestazione sportiva, nell'ambito della categoria 10 km. Fanno parte dei circa 350 concorrenti del gruppo "Run Poste" che aderiscono ai venti appuntamenti podistici del calendario ufficiale della Federazione di Atletica leggera (Fidal) distribuiti per regione e programmati negli ultimi due fine settimana di maggio in altrettante località italiane.

Oltre a partecipare alle varie gare, gli atleti postali disputeranno contestualmente una sorta di sfida interna: la prima edizione di Run Poste, il campionato di corsa su strada promosso dall'azienda e dedicato a tutti gli appassionati che intendono sfidarsi in una vera e propria competizione nazionale.
Ai fini della classifica di Run Poste per ciascuna gara sarà registrato il miglior tempo degli atleti uomini e donne di Poste Italiane per area di appartenenza. Saranno premiati 18 vincitori, 9 uomini e 9 donne. I vincitori di Run Poste riceveranno in premio un soggiorno di 3 giorni a Roma in cui potranno partecipare alla seconda edizione della Roma Urban Trail, del 1° giugno, e assistere al Golden Gala Pietro Mennea.

 

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E' stato più volte campione mondiale di skiroll. Viene dallo sci di fondo. Inarrestabile vincitore della passata edizione del Farm Run di Noceto e campione italiano Mud Run in carica. Ma Eugenio ha davvero molto altro da raccontare...

di Alexa Kuhne

Eugenio è un vulcano. Implacabile nella sua voglia di stravincere. E, ogni volta che accetta la sfida, ci riesce.
Eugenio Bianchi ha 30 anni. E' muscoli e volontà.
Campione nazionale in carica della Mudrun con una collezione invidiabile di trofei della categoria ma con allori mondiali anche in altre discipline.
Originario di Sormano, in provincia di Como, ora Eugenio vive a Lissone con Ilaria Paltrinieri, spartana anche lei, e fa l'autista privato. Lo sci di fondo e lo skyroll sono le sue passioni che lo hanno sempre accompagnato.

 Precisiamo: Eugenio è davvero un fuoriclasse, un atleta a tutto tondo, con una lunghissima serie di vittorie alle spalle. E' stato due volte campione del mondo e due volte vincitore della coppa del mondo di skiroll, per un totale di quattro titoli mondiali. E non finisce qui: ha vinto 26 medaglie in coppa del mondo (13 ori), 24 medaglie nei campionati Italiani, di cui 14 ori, ha raggiunto 14 podi nelle ski marathon, con 4 ori, 
15 podi spartan race, con 10 ori.


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Che sportivo è Eugenio?


"Sono nato sicuramente con una gran voglia di fare fatica!
Amo lo sport...amo praticarlo e amo insegnarlo...credo che lo sport si rifletta sulla persona che poi si è nella vita normale e sul lavoro.
 Ne sono certo, visto che anche sul lavoro le cose vanno benissimo...Quindi mi sento di essere la prova di questo...Peccato che in italia, soprattutto nelle scuole, questo non venga capito e lo sport venga visto come una perdita di tempo".

Qual è stata la molla che ti ha fatto orientare verso la MUD RUN, che tra l'altro sta raccogliendo sempre più consensi, visto che presto sarà disciplina dimostrativa alle Olimpiadi?



"La scintilla è nata nella palestra 'Crossfit Erba' dove mi alleno e oggi addirittura tengo dei corsi appositi...Un amico parlava di una gara strana e io subito ho controllato per poi iscrivermi al volo con gli occhi che mi brillavano come quelli di un bambino!".

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Parlaci del tuo calendario e delle differenze tra le mudder italiane e quelle estere...



"Le differenze tra gare italiane e gare all'estero sostanzialmente sono lo speaker che parla un'altra lingua e la percentuale degli atleti che ovviamente sono del posto...Per il resto le gare sono uguali...Si stanno organizzando sempre più competizioni di grande qualità, parlando di SPARTAN RACE, poi ci sono delle gare più di nicchia, come quelle del campionato italiano dove sono ancora poche le gare con un'organizzazione impeccabile.
 Bisogna crescere..imparare e migliorare...giusto così. 
Io quest'anno prenderò parte a diverse prove all'estero...Non nascondo che correre e, quando si riesce, vincere all'estero ha un gusto diverso!
 Comunque le mie tappe sportive saranno: Barcellona, Madrid, Vienna, il mondiale in California ad ottobre, poi Valencia, Francia...".

Lo scorso anno hai partecipato alla FARM RUN di Noceto. Quali sono state le tue considerazioni a caldo?


"La Farm Run l'ho vista come una di quelle gare che già aveva in sè un po' lo stile giusto che deve avere questo tipo di competizioni!".

eugenio bianchi IMG 5899

Quali suggerimenti vorresti dare agli organizzatori per migliorare il percorso e la manifestazione più in generale?


"Uso di pesi da trasportare, fango, ostacoli. Insomma, ci vorrebbero prove miste: non solo di agilità ma anche qualcosina di forza...Farm run è migliorabile ma è già su una buona strada!".

Vederti correre, saltare e fare dei versi da gatto sembra facile e divertente ma quante ore ti alleni alla settimana e qual è il tuo programma di training di mantenimento e pre-gara?



"Sinceramente non sono uno che si allena davvero tanto, un paio di ore al giorno e quando posso anche più. Sembra tanto ma i professionisti di questo sport contro i quali mi confronto si allenano molto di più...Io ho un lavoro e non posso e riesco a fare più di così! 
Ho dalla mia parte l'esperienza maturata negli anni, il controllo della tensione, ore di allenamenti sulle gambe da anni, e quindi vado un po' di inerzia ora.
 Avendo fatto sport sin da bambino e avendo passato diversi anni da semipro nello sci di fondo, ho davvero allenato il mio fisico all'impossibile... E lo sci di fondo non è certo molto delicato come sport!".

Eugenio Bianchi-Premiato rid

www.farmrun.it 

www.merrell.it 

FARMRUN ORIZZONTALE-Rid  

in collaborazione con:

Merrell solo logo

 

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I crociati si fanno raggiungere dai marchigiani dopo essere passati in vantaggio di due lunghezze ed escono dalla Poule Scudetto. Piccolo campanello d'allarme: in due gare contro le migliori, un pari ed una sconfitta.

Parma, 23 maggio 2016 - di Luca Gabrielli

Nelle ultime due gare il Parma non è stato all'altezza della fantastica cavalcata che li ha portati a vincere il proprio girone di Serie D e conquistare la promozione in Lega Pro. In un girone a tre squadre contro il Gubbio e la Sambenedettese, vincitrici anche loro dei rispettivi gironi, sono arrivate una sconfitta ed un pareggio che hanno decretato l'eliminazione dalla competizione. Niente scudetto quindi è arrivederci in Lega Pro contro ogni pronostico. I giocatori sono arrivati mentalmente e fisicamente scarichi ad affrontare questo mini torneo e non hanno potuto regalare un ulteriore soddisfazione ai tifosi presenti numerosi al Tardini.

Arrivederci ai tifosi con un ampio turnover di Apolloni

Il mister crociato, squalificato dopo l'espulsione a Gubbio, decide di far girare i propri giocatori e presenta un 4-2-3-1 con Zommers in porta, Messina e Ricci ai lati dell'inossidabile coppia Licarelli, Cacioli. Diga davanti alla difesa formata da Miglietta e Simonetti e Guazzo punto di riferimento supportato dalle tre mezzepunte Mazzocchi, Corapi, Melandri.
Passano solo sedici minuti ed il Parma si porta già in vantaggio con Guazzo: da calcio d'angolo il capitano Lucarelli colpisce la traversa ed il bomber, preferito oggi a Baraye, ribadisce in rete. Il primo tempo fila via liscio senza troppe emozioni con i tifosi sugli spalti a cantare e far baldoria ma al 41' arriva il raddoppio crociato con un splendido goal realizzato da Corapi su calcio piazzato. Il portiere piazzato male si fa sorprendere dalla traiettoria beffarda del piccolo regista.
La prima frazione si chiude quindi con il doppio vantaggio dei padroni di casa e partita apparentemente chiusa.

La beffa nel secondo tempo e Parma fuori

Inizia la ripresa ed è ancora Guazzo al 50' ad andare vicino alla terza marcatura ma al 70' la partita si riapre sorprendentemente: Sabatino accorcia le distanze da due passi su calcio d'angolo. I giocatori ducali sembrano perdere con il passare dei minuti lo smalto iniziale ed al 79' dopo una rissa viene espulso l'autore del goal degli ospiti. A questo punto non servirebbe altro che amministrare il gioco con un uomo in più ed invece nel recupero arriva la beffa: calcio di rigore per la Sambenedettese dopo una disattenzione generale della difesa del Parma, dal dischetto si presenta Titone che non sbaglia e regala il pareggio definitivo.
La squadra di Apolloni saluta a testa bassa la Poule Scudetto ma i tifosi applaudono ugualmente i propri beniamini che hanno riportato la squadra nel calcio che conta. Ora si apre il capitolo estivo del calciomercato e c'è da esserne certi che se ne sentiranno delle belle.

Il Tabellino

PARMA – SAMBENEDETTESE 2-2
Marcatori: pt 15′ Guazzo, 41′ Corapi; st 26′ Conson, 48′ Titone rig.
PARMA (4-2-3-1): Zommers; Messina, Cacioli (30′ st Saporetti), Lucarelli, Ricci; Corapi, Simonetti; Mazzocchi, Miglietta, Melandri (14′ st Sereni); Guazzo (27′ st Longobardi).
A disp. Fall, Adorni, Agrifogli, Rodriguez, Lauria, Baraye. All. Redolfi
SAMBENEDETTESE (4-3-3): Pegorini; Pettinelli, Barone, Salvatori, Pezzotti (41′ st Baldinini); Conson, Sabatino, Palumbo (16′ st Fioretti); Candellori, Sorrentino (38′ st Doua Bi), Titone.
A disp. Mazzoleni, Tagliaferri, Casavecchia, Gavoci, Raparo, Flavioni. All. Palladini
Arbitro: Tursi di Valdarno
Espulsi Sabatino al 35′ st per doppia ammonizione, al 48′ Messina sempre per doppia ammonizione. Ammoniti: Miglietta, Mazzocchi, Sabatino, Pitone.

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Dal 17 giugno all'8 luglio ben 32 squadre si affronteranno in un torneo di calcio a 5 open che si terrà presso il Centro Sportivo di Saliceta San Giuliano. Il giorno della finale è in programma anche un'asta di beneficienza.


MODENA – Terza edizione per la Modena Benny Cup, il torneo di calcio a 5 open dedicata alla memoria di Lorenzo "Benny" Benincasa, o, per tutti quelli che lo hanno conosciuto ed amato Benny Coach. Lorenzo ha dedicato tutta la sua vita allo sport e ai valori che esso è in grado di trasmettere nei ragazzi.
Il torneo si disputerà quest'anno dal 17 giugno all'8 luglio nel centro sportivo di Saliceta San Giuliano e vedrà coinvolte ben 32 squadre che dovranno incontrarsi a un ritmo di 4 gare all'ora, per la bellezza di 16 partite al giorno. Il tutto in diretta per creare ancora più unione e condivisione ma, soprattutto, per scendere in campo per una buona causa. Il ricavato dell'iniziativa sarà infatti devoluto alla LILT – Lega Italiana Lotta Tumori per sostenere la ricerca, le cure e la riabilitazione dei malati dopo gli interventi e le terapie. In occasione della finale, l'8 luglio, è in programma anche un'asta di beneficienza per incrementare le donazioni alla LILT. Già da ora, chi lo desidera può donare qualsiasi oggetto che possa essere messo a disposizione per l'asta.

Modena Benny Cup

L'evento è organizzato da Federico Benincasa in ricordo del padre Lorenzo, che, anche durante la malattia non ha mai smesso di mettere in pratica le sue idee e fare progetti. "Se si prende un impegno, lo si mantiene fino alla fine", era solito ripetere. E Benny Coach ha davvero fatto tanto per lo sport e la solidarietà. Per oltre 35 anni si è occupato di calcio, anche a livelli internazionali, partendo da piccolo campo della parrocchia, che curava come fosse una piccola Wembley. Qui i suoi primi allievi sono partiti dall'ABC per scoprire la bellezza di questo sport. Negli anni Ottanta, Lorenzo Benincasa è stato tra i primi a organizzare e poi a partecipare alla "Gothia Cup" a Goteborg, in Svezia, con due squadre modenesi. Successivamente, ha conquistato il titolo di campione alla Faow Cup, in Belgio.Negli anni Novanta, in seguito alla scomparsa di Enzo Ferrari, Benincasa decide di ideare un trofeo in onore del "Drake". Quella che doveva essere solo una competizione amichevole tra società locali, diventa ben presto un torneo internazionale. Nasce così il prestigioso "Trofeo Enzo Ferrari" prima per la Ferrari Auto di Maranello, poi come premio solidale UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare). Nel corso del tempo, il trofeo ha assunto il nome di "Memorial Claudio Sassi" ed è ancora oggi uno tra i trofei internazionali più importanti.
Ma Benny non si ferma. Nel 1994, insieme alla nazionale di Roberto Baggio e Arrigo Sacchi, riesce a portare la "sua" giovane Italia della San Faustino Rosselli negli Stati Uniti per partecipare alla USA Cup. Lorenzo porta i suoi ragazzi in Minnesota e insegna loro a vivere il calcio con la consapevolezza di poter imparare qualcosa per se stessi e poterlo condividere con gli altri. L'obiettivo, infatti, non era tanto alzare la coppa, ma valutare bene le scelte fatte, che vengono prima dei risultati, e impegnarsi a portarle a termine con spirito di sacrificio e forza di volontà.

maglia


Queste scelte non l'hanno portato solo sui campi da calcio ma lo hanno anche indotto a partecipare come volontario alla Protezione Civile. In più di un'occasione è stato un punto di riferimento sia per il terremoto a L'Aquila nel 2008 sia in occasione del sisma che ha colpito la Bassa Modenese nel 2012, dove ha coordinato i campi a Finale Emilia, di cui è diventato cittadino onorario il 23 maggio 2015, dopo la sua scomparsa.


Per informazioni sull'evento e donazioni: pagina Facebook "Modena Benny Cup" o contattare Federico Benincasa, tel 339/4821753, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Pubblicato in Sport Modena

A Farm run, l'anno scorso, si sono fatti conoscere per la loro prestazione, per la loro tenacia e perché hanno gareggiato con un simpatico travestimento. Cosa ci riserverà questa coppia affiatata per l'edizione 2016?

di Alexa Kuhne

Parma, 22 maggio 2016

Sono giovani, affiatati e ironici: Elisa Ferrari e il suo compagno Denis, nello sport come nella vita, sono una coppia piena di energia e di entusiasmo.
Nella passata edizione di Farm run, a Noceto, avevano sorpreso un po' tutti, presentandosi travestiti e con tanta voglia di affrontare le prove con un peso in più...quello delle maschere, non proprio agevolanti, visti la calura e il surplus di chili da portare addosso.
Ma i due infaticabili fidanzati ci riprovano anche quest'anno, più motivati che mai...

Elisa, lo scorso anno Supermario e TOAD sono stati tra i travestimenti più accattivanti... Di certo tu e il tuo compagno saprete come sorprenderci anche per quest'edizione 2016. Come mai questa voglia di camuffarvi?

"L'idea di realizzare i vestiti di super Mario e TOAD è venuta per caso una serata calda di estate. La nostra intenzione di partecipare con un travestimento fuori dalla norma è derivata dal fatto che volevamo rendere più ironica la nostra partecipazione alla gara. Abbiamo notato che la nostra presenza sul percorso ha anche riscontrato parecchio gradimento da parte del pubblico e fatto smorzare il clima teso e competitivo tra i partecipanti del campionato. Abbiamo già pronti i vestiti con tutte le modifiche apportate al caso per renderci più simpatici e comodi. Con accordo con la direzione farm run, quest 'anno parteciperemo alla Parmigiano Reggiano Hard run di Boves (tappa del campionato italiano di mad run) tra i non agonisti, nella quale saremo vestiti a tema fattoria per sponsorizzare la tappa di Noceto".

Già la disciplina è dura, in aggiunta a Noceto si corre sotto il sole agostano, ma come fate a resistere?

"Il caldo non ci ha fermati in quanto la bellezza di partecipare a questa tipologia di gare non ti fa pensare ai fattori esterni ma alla gioia che vivi al momento".

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Occorre quindi avere delle forti motivazioni per partecipare a queste gare e per di più "travestiti". Le vostre quali sono?

"Servono forti motivazioni e gran voglia di mettersi in gioco; la passione con cui creiamo i vestiti rende le gare particolari e ci aiuta ad affrontarle con più spensieratezza e auto-irona. La realizzazione di questi abiti ci ha fatto divertire facendoci tornare bambini per un pomeriggio. Ammettiamo che non sia stata una cosa semplice ma il risultato ottenuto ci ha permesso di ottenere un successo superiore rispetto a quello che pensavamo. Infatti siamo qui a rispondere (una cosa insolita per noi) ma gradevole. 
Con questa gara abbiamo raggiunto degli obiettivi importanti in quanto era la prima volta che affrontavamo una corsa ad ostacoli e l'averla percorsa con il 'sovrappeso' dei costumi ci ha ulteriormente gratificati".

Lo scorso anno a Noceto quali sono stati, se ci sono stati, i fattori di apprezzamento della gara?


"Il percorso e paesaggio molto caratteristici, gli ostacoli divertenti, seppur non semplici, il sole caldo e la giornata stupenda, hanno permesso di vivere una gara al di fuori della normalita'...quasi una favola. Tutto questo e' stato possibile grazie all'organizzazione".

Quali suggerimenti avreste da dare agli organizzatori per l'edizione 2016?


"Consigliamo un maggior ristoro per coloro che non gareggiano per la competitiva e che impiegano piu tempo a terminare il percorso, in quanto e' capitato di trovare poca idratazione verso la fine. Inoltre sarebbe stato carino per tutti ricevere la medaglia di arrivo al termine della gara e non per posta un mese dopo".

Visto che tornerete anche il prossimo 7 agosto, quali sono le motivazioni che hanno spinto a essere tra i primi a iscrivervi?
"Semplicemente rivivere i bellissimi momenti vissuti lo scorso anno!".

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Perché consigliereste l'iscrizione alla FARM RUN?


"Per vivere un esperienza fuori dal normale, in quanto insolito correre in una fattoria e nella campagna circostante. Noceto ci ha colpito parecchio".

Avete delle regole d'allenamento che rispettate in modo ferreo e, soprattutto, cosa ci potete raccontare della vostra "storia di atleti", cosa si nasconde sotto il travestimento?

"Dietro i travestimenti ci sono due giovani ragazzi che mettono passione in tutto cio' che fanno anche se la vita di tutti i giorni spesso non li gratifica. Non seguiamo regole ferree sugli allenamenti in quanto i nostri stili di vita non ci permettono di poterci schierare tra gli agonisti; il lavoro ci occupa troppo tempo nell'arco della giornata. Nonostate questo non ci arrendiamo e ritagliamo i nostri spazi da dedicare alla corsa nuoto e la domenica alle escursioni in montagna. Anche nel nostro piccolo abbiamo raggiunto piccoli obiettivi e ottenuti buoni risultati".

Parlaci del tuo compagno di gara, nonché compagno di vita...

"Denis ha gareggiato in diverse mezze maratone e gare in montagna, realizzando il suo record personale sulla mezza di 1h 32m. Questi suoi obiettivi sono stati raggiunti nonostante il duro lavoro di operaio tutti i giorni 10 ore in cava pur essendo geometra.
 Quest'anno, oltre alle due gare sopracitate, abbiamo scelto di iscriverci ad altre mud run similari per poter vivere una giornata alternativa con l'ironia dei nostri travestimenti".

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Chi c'è sotto i travestimenti da battaglia di Mario e Toad?

"Sotto i travestimenti spensierati e gioiosi ci sono due ragazzi insoddisfatti della vita lavorativa, che, per colpa della crisi, si sono dovuti adattare al primo impiego dove non sempre viene riconosciuto il proprio impegno e senza avere una buona aspettativa del futuro ed e' per questo che cerchiamo di scappare dalla vita di tutti i giorni partecipando a queste giornate che ci fanno accantonare anche per un pò i problemi quotidiani..."

Pubblicato in Sport Parma

Sempre di più, in diverse città italiane, stanno nascendo gruppi di allenamento attivi gratuiti, accomunati dalla passione per la corsa e dalla volontà di dire 'no' alla violenza...Manuela Barbieri, sportiva e giornalista, parla della meravigliosa avventura di Women in run...

Di Alexa Kuhne

Sperimentare con lo sport è il suo forte. 'Usarlo' per dire 'no' alla violenza sulle donne è diventata un' 'arma' potente che sempre più donne stanno imparando a conoscere.
Perché credono, come Manuela Barbieri, che l'unione faccia davvero la forza.
Lei è una delle anime di Women In Run, insieme a Jennifer Isella, fondatrice di questo running-network al femminile, e a Massimo Pileri.
Giornalista freelance, contributor di "amica.it" (scrive di sport al femminile e abbigliamento sportivo) e, da pochissimo, anche di "Running Magazine".

Manuela, quanto corri e dove vuoi arrivare?

"Corro con costanza da circa un anno e mezzo, da quando ho iniziato l'avventura con Women In Run, ma non amo farlo da sola, diciamo che ho trovato nel gruppo la mia dimensione da runner. Il gruppo fa la motivazione, ne sono davvero convinta! Nel mio curriculum sportivo da runner vanto solo una mezza maratona conclusa sotto le 2 ore alla scorsa Stramilano. Per ora non ho come obiettivo la maratona, ma solo migliorare il tempo della 21 km. Solo New York potrebbe convincermi a fare una 42 km...".

Quando hai scoperto lo sport?

"Sono sempre stata una sportiva. Ginnasta provetta da bambina (prima artistica e poi ritmica) e aspirante tennista da grande. Adoro il tennis ma purtroppo ho poco tempo per praticarlo, corro 3 volte a settimana e gli altri giorni li dedico a provare palestre, nuove attività/discipline sportive per lavoro o a riposare i muscoli mentre scrivo i miei articoli. Il sabato mattina durante gli allenamenti di RUN4ME dove Women In Run è supporter, seguo, come motivatrice perché non sono un coach, il gruppo delle 'diversamente veloci', in loro rivedo me all'inizio e le soddisfazioni che ho nel vedere i loro miglioramenti settimana dopo settimana sono immense".

Sembra che ti piaccia scoprire gli sport...

"Sperimentare con lo sport è il mio forte, sono davvero pochi quelli che non mi piacciono. Le endorfine sono il mio pane quotidiano. Non seguo nessuna dieta, ma ascolto solo il mio corpo che ha perennemente fame! Fortunatamente faccio movimento ogni giorno e ho un metabolismo velocissimo! Le corse le giudico anche in base ai ristori... Insomma, il cibo è insieme allo sport un'altra mia grande passione!"

women in run contro la violenza sulle donne

Parlaci di come è nato il progetto 'Women in run'

"Women In Run è un network di donne runner senza paura nato su facebook che corre contro la violenza, ma anche di uomini che le sostengono amandole e rispettando i loro diritti, i cosiddetti WIRangel. Un progetto ideato dall'atleta Jennifer Isella (socia con me e Massimo Pileri dell'ASD) nell'estate 2014 con l'obiettivo di creare gruppi di allenamento gratuiti per consentire alle donne di correre all'aperto in totale sicurezza e libertà, senza aver più paura. Il tema della sicurezza è centrale all'interno del progetto, soprattutto dopo gli ultimi tristi avvenimenti di violenza nei confronti di donne runner. Women in Run mira infatti a combattere la violenza sulle donne attraverso la passione per la corsa. 'Il branco siamo noi' – gridano le WIR (acronimo di Women In Run), ormai virali. Una frase forte, ma che esprime al meglio la necessità di unirsi e fare gruppo per dire basta alla violenza sulle donne".

Come funziona Wir?

"A Milano, in particolare, e in diverse città d'Italia (come Lecco, Verona, Cesena, Napoli, Trieste, Arezzo, Modena, Trento, Bari, Vicenza, Roma) abbiamo gruppi di allenamento attivi gratuiti. Sul nostro sito womeninrun.it cliccando su 'Mappa WIR' è possibile visualizzare tutti i gruppi attivi. A Milano che è la piazza più grande abbiamo anche un coach che ci allena: Roberto Nava, triatleta e blogger di runlikeneverbefore.it. Oltre alla fanpage nazionale su fb (Women In Run) ogni città ha la sua pagina fanpage locale: Women In Run Milano, Women In Run Verona..."

Women In Run è stata scelta anche da Rcs Sport come supporter del programma di training femminile RUN4ME (run4me.it)".

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I vostri flashmob solidali sono stati un successo...

"Dopo il primo running flash-mob benefico organizzato a gennaio 2015 in 40 città italiane con più di 3.000 partecipanti e quasi 4.000 euro raccolti a favore di più di 20 Onlus che si occupano di violenza sulle donne, a novembre 2015 Women In Run ha replicato con un altro running flash-mob benefico nazionale. In 30 città hanno corso 4.500 persone a sostegno del progetto "Nei Panni dell'Altra" di ActionAid, Charity Partner di Women In Run. Si tratta di un kit ludico-didattico per le scuole che vuole far riflettere i ragazzi tra i 12 e 15 anni sui diritti delle donne e l'uguaglianza di genere, in maniera interattiva e stimolante. Raccolta fondi: 12.000 euro, 100% devoluti ad ActionAid. Anche a fine 2016 faremo un evento nazionale, seguiteci su facebook per rimanere aggiornati"...

Women in run flash mob

Women in run sta facendo altri progetti...

"Women in run diventa una Asd, associazione sportiva dilettantistica. Da qualche mese siamo partiti con la campagna soci, perché abbiamo fatto il grande passo: diventare una ASD affiliata Fidal, ne siamo molti onorati. I nostri allenamenti continuano a essere gratuiti ma chi volesse può diventare socio sostenitore o socio agonista di Women In Run sul nostro sito nell'area 'Tesseramenti' ".

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Il carpigiano Gregorio Paltrinieri conquista l'oro. Detti vince l'argento. I gemelli diversi trionfano a Londra, entrando di diritto nella storia. Greg fa tris facendo il record europeo in 14'34"04, Gabriele lotta con l'ucraino Romanchuk e lo piega nel finale...

di Alexa Kuhne

Parma, 19 maggio 2016

Gregorio non delude mai! La medaglia d'oro nei 1500 è sua. Agli Europei, ieri, a Londra, ha battuto il suo compagno azzurro, il livornese Gabriele Detti. Una doppietta italiana che entra nella storia.
Fino ad ora il primato era di Brembilla e Rosolino che, nei 400 stile libero, erano riusciti a sbaragliare in una finale europea. Gregorio fa tripletta d'oro agli Europei con super crono battendo, in 14'34"04, Grant Hackett, timbrando il secondo tempo all-time dietro Sun Yang. Un record europeo che si lega a Kazan dove è stato campione del mondo nel 2015.
Paltrinieri e Detti erano i più attesi, essendo arrivati alla finale coi due migliori crono vantando il secondo e terzo miglior crono al mondo nel 2016.

Gregorio fa subito sognare: ai 500 metri è già sotto il passaggio del record europeo di Kazan (6'47"54), agli 800 metri passa in 7'46"24 (il mondiale del cinese Sun Yang è 7'45"45) e comincia ad attaccare il record mondiale (10'4"09 contro 10'41"73) con un margine di 10" su Detti.
Una evoluzione clamorosa in vista di Rio. L'argento di Gabriele Detti è a 14'48"75, il bronzo è dell'ucraino Romanchuk in 14'50"33, dopo una battaglia con Detti finita nelle ultime due vasche, quando Detti ha chiuso la pratica... E pensare che Paltrinieri ha ceduto qualcosa per il primato mondiale solo negli ultimi 200 metri, ma va detto, per chi non lo sapesse, che al mattino si era allenato nuotando quattro chilometri...

Greg dice ai giornalisti che non avrebbe immaginato di fare un tempo del genere: "E' venuto fuori un garone. Volevo vincere, volevo farlo bene. E' venuta una gara fantastica. Mi sto allenando bene, mi sto allenando duramente. Ho staccato la spina solo il martedì dopo la batteria, per il resto ho fatto tutti giorni serie a limite. Allenarsi tanto, duramente funziona. Rio? Beh: spero di fare bene anche lì... Questa era una tappa di passaggio per vedere come sarebbe andata con carichi di lavoro così alti. Anche vedendo che a Riccione, scaricando un po', mi sentivo 10 volte peggio. Sono cose che però in una stagione possono succedere. Devo arrivare a Rio mettendo in atto tutto quello che serve".

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Piazza Roma si è tinta di rosa in occasione dell'11° tappa del Giro. Grande festa per Bob Jungles in Maglia Rosa. Diego Ulissi è il più veloce nei 227 km del percorso Modena-Asolo e si aggiudica la tappa.

Di Manuela Fiorini – Foto di Claudio Vincenzi

Modena, 19 maggio 2016

Una Piazza Roma gremita e colorata, con il rosa come colore dominante, ha accolto questa mattina la partenza dell'11° tappa del Giro d'Italia. Applausi per l'arrivo di Bob Jungles, vincitore della 10° tappa, svoltasi ieri in Appennino, in Maglia Rosa. L'11° tappa parte alle 12.08 con destinazione Asolo. Ben 227 km separano le due città.

Alla fine, a spuntarla è il livornese Diego Ulissi che a 3 kn dal traguardo, scatta sulla rampa che porta ad Asolo affianca la maglia rosa Jungles e Amador, ai primi due posti della classifica generale e poi li lascia indietro con una fuga solitaria sull'ultimo rettilineo che porta al traguardo. E' la seconda vittoria di tappa, dopo quella di Praia a Mare. Ha percorso i 227 km in 4 ore, 56 minuti e 32 secondi, davanti ad Amador e Jungles.
Nibali tira il freno e arriva 21°, Doumolin si ritira all'88° km per problemi fisici. A funestare la gara anche una grossa caduta, che coinvolge alcuni ciclisti facendo finire una bici nel fossato. L'incidente non ha però fermato la corsa dei big.

La classifica generale vede il lussemburghese Bob Jungles al primo posto, al secondo Amador e al terzo lo spagnolo Valverde. Seguono Kruijwisk (4° posizione), Nibali (5°), Majka (6°), Zakarin (7°), Chaves (8°), Brambilla (9°) e Ulissi (10°).

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