Lunedì, 24 Novembre 2014 13:40

Parma - LDV, tre lettere e un grande obiettivo: Liberiamoci Dalla Violenza

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L'AUSL organizza un convegno il 28 novembre al Polo didattico di via del Prato e apre un servizio, dedicato agli uomini autori di violenza alle donne, alla Casa della Salute Parma Centro -

Parma, 24 novembre 2014 -

Si scrive LDV e si legge "Liberiamoci Dalla Violenza". E' il progetto che l'Azienda USL e la Regione Emilia-Romagna presentano al convegno del 28 novembre e che avrà la sua realizzazione con la prossima apertura del "Centro di accompagnamento al cambiamento per uomini autori di atti di violenza di genere ed intrafamiliare", alla Casa della Salute Parma Centro.

Iniziativa concreta che testimonia un ulteriore passo avanti nella lotta alla violenza: non solo la prevenzione e l'attenzione a come prestare la necessaria assistenza alle donne che subiscono violenza maschile, ma anche un servizio dedicato agli aggressori, perché si spezzi la spirale di violenza. Una spirale che sembra davvero non aver fine: con 179 donne uccise in Italia nel 2013, una ogni due giorni. Senza contare le violenze fisiche e sessuali. Dati ISTAT del 2006 evidenziano che, su un campione di donne di età tra i 16 e i 70 anni, quasi 7 milioni di esse (il 31,9 %) hanno subito nel corso della propria vita una violenza fisica o sessuale, di cui la prima è avvenuta più spesso ad opera del partner; il 93% di queste violenze non è stata denunciata, il 34% delle donne non ne ha parlato con nessuno, il 34,5% ha ritenuto che la violenza sia stata "molto grave" e in molte situazioni i figli vi hanno assistito.

Iniziativa che l'Azienda USL di Parma realizza in occasione della giornata internazionale contro la violenza alle donne, che si celebra il 25 novembre.

IL CONVEGNO

L'appuntamento è per il 28 novembre, nell'aula Magna del Polo didattico dell'Università, in via del Prato, con l'evento "La responsabilità del cambiamento. Le esperienze dei Centri per uomini che usano violenza". Con inizio alle 8.30, dopo i saluti delle Autorità in rappresentanza di Prefettura, Università, Provincia, Comune di Parma e Azienda USL, Festina Lente Teatro-Associazione Vagamonde presenta "NON PER AMORE - Non un incidente dell'amore, ma il suo rovescio, la sua profanazione", intervento teatrale ideato da Andreina Garella. La mattinata di lavori è occasione per presentare il Centro dell'AUSL rivolto agli aggressori: il secondo a gestione pubblica in Italia, dopo quello di Modena, che segue l'esperienza ventennale di Oslo. Sono previsti gli interventi di Carla Verrotti, (Responsabile Salute Donna dell'AUSL di Parma); Marco Deriu (Ricercatore, Università di Parma e Associazione Maschile Plurale); Per Isdal (executive director Alternative to Violence di Oslo); Monica Dotti (Coordinatrice Centro LDV dell'AUSL di Modena); Francesco Ciusa, Direttore U.O. Salute Penitenziaria, Ilaria De Amicis, Psicologa, U.O. Salute Penitenziaria. Alle 11 e 30 la tavola rotonda con: Vincenza Pellegrino, Lucia Russo, Alessia Frangipane, Cristina Karadole, Samuela Frigeri, Giuseppe Racca, Massimo Zuccher, Antonella Vezzani e Roberto Fiorini. Le conclusioni sono affidate a Teresa Marzocchi, Assessore Politiche Sociali Regione Emilia-Romagna.

IL CENTRO LDV, promosso dalla Regione Emilia-Romagna, dopo Modena, l'esperienza si replicherà anche a Parma in rete con tutte le "Agenzie" del territorio che si occupano di violenza di genere, in particolare con l'Università, il Centro Antiviolenza, i Servizi Sociali, le Forze dell'Ordine... Il nuovo servizio sarà operativo presso la Casa della Salute Parma Centro, aperto anche ai cittadini delle province vicine (Piacenza e Reggio Emilia). Il servizio si basa sull'adesione volontaria, certi che la motivazione sia la vera molla in grado di far iniziare il cambiamento: l'uomo deve contattare direttamente il servizio e iniziare il percorso terapeutico. Saranno attivi un numero di telefono cellulare e un indirizzo e-mail, per il primo contatto. Finalità del Centro è fare assumere all'uomo la consapevolezza e il senso di responsabilità verso il proprio comportamento violento, per aiutarlo a "disapprenderlo", sostituendolo con capacità relazionali basate sul riconoscimento dell'uguaglianza di genere e sul rispetto dell'integrità e dell'autonomia delle donne. Il Centro è gestito da tre psicologi dell'Unità Operativa Salute Donna/Consultorio Familiare del Distretto di Parma. Il trattamento proposto si può riassumere in 4 fasi: la prima centrata sul riconoscimento del paziente della propria violenza; la seconda sulla piena assunzione di responsabilità rispetto alla violenza messa in atto; la terza sulla storia personale del paziente; la quarta sugli effetti e sulle conseguenze della violenza attraverso lo sviluppo della capacità di cogliere la paura e il dolore dei familiari che la subiscono - sia direttamente che assistendovi - quindi acquisendo l'attitudine a porsi dal punto di vista delle vittime.

(Fonte: Ufficio stampa Ausl Parma)