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Secondo round della Porsche Carrera Cup Italia che si è corso nel week end a Imola. Un appuntamento molto positivo per Dinamic Motorsport grazie alla vittoria assoluta di Mattia Drudi e quella in Michelin Cup di Alex De Giacomi, Stefano Zanini e Marco Pellegrini nella Michelin Cup. Anche nel Campionato Italiano GT, è arrivato un ottimo 2° posto al debutto con la Porsche Cayman Clubsport GT4 curata dal team reggiano e portata in gara da Jonathan Cecotto e Niccolò Mercatali.

Reggio Emilia, 31 maggio 2016

Dinamic Motorsport esce anche da Imola a testa alta: il team reggiano è stato acora una volta protagonista nella Porsche Carrera Cup Italia, al secondo round stagionale sui sette in programma. Sul circuito del Santerno, dopo una buona qualifica, è stato Mattia Drudi (Centro Porsche Modena) a chiudere ad un passo dalla vittoria, cercata insistentemente per tutto l'arco della gara senza però riuscire a trovare il sorpasso vincente nei confronti di Come Ledogar; a rimanere impassibile da una bagarre serratissima è stato il giovane bresciano Eric Scalvini, quarto e ad un passo dal podio nonostante gli attacchi del canadese Grenier e del compagno di colori Daniele Di Amato, sesto sotto la bandiera a scacchi. Ottimo successo in Gara 1 Michelin Cup per Alex De Giacomi mentre l'altro alfiere Dinamic Motorsport, il monegasco Stefano Zanini, è salito sul terzo gradino del podio chiudendo davanti alla 991 GT3 Cup di Marco Pellegrini, sfortunato protagonista di un testacoda quando occupava le posizioni di vertice tra i gentlemen drivers. In Gara 2 arriva il capolavoro di Mattia Drudi: il giovane romagnolo centra infatti la vittoria assoluta, la second ain carriera con i colori Dinamic Motorsport, una performance di rilievo quella mostrata da Drudi, che è riuscito a tenere a bada un pilota di grande esperienza come Giraudi. Non da meno è stata la prestazione di un altro pilota del team emiliano e dello Scholarship Programme, Daniele Di Amato, autore di una seconda gara dalla condotta perfetta che lo ha visto transitare sotto la bandiera a scacchi a ridosso del podio; il romano adesso ha nel proprio mirino un risultato ancora migliore date le potenzialità messe in mostra in queste prime battute stagionali. Peccato per Eric Scalvini, penalizzato da un contatto alla variante Villeneuve che lo ha costretto ad una uscita nella ghiaia, che lo ha retrocesso in decima piazza. Bel duello in Michelin Cup tra i due alfieri Dinamic Motorsport, con Stefao Zanini che è riuscito a prevalere su Alex De Giacomi, formando così una doppietta per la squadra diretta da Maurizio Lusuardi.

Gara 3, quella Endurance, è stata caratterizzata dalle mutevoli condizioni meteo che hanno colpito il circuito intitolato a Enzo & Dino Ferrari, con Mattia Drudi costretto al ritiro dopo un'uscita di pista alla Rivazza, dove ha purtroppo danneggiato splitter e radiatore della sua 991 GT3 Cup. A salire così sul podio è stato Daniele Di Amato grazie ad un'ottima condotta di gara in condizioni non facili e al perfetto setup della sua vettura, mentre il compagno Eric Scalvini ha chiuso al 5° posto; doppietta Dinamic Motorsport in Michelin Cup, con Marco Pellegrini alla sua prima vittoria e Alex De Giacomi subito alle sue spalle, bravi entrambi a gestire una gara assolutamente non facile.

A Imola Dinamic Motorsport ha debuttato anche nel Campionato Italiano GT con la nuova Porsche Cayman Clubsport GT4: dopo l'ottima qualifica, con la pole position per Gara 2 conquistata dal giovanissimo Jonathan Cecotto, la prima gara non si è rivelata particolarmente fortunata a causa del ritiro a seguito di un incidente causato da un altro concorrente. In Gara 2 invece, il duo Mercatali-Cecotto ha colto un ottimo secondo posto nonché il giro più veloce in assoluto (fatto segnare da Cecotti), un risultato arrivato nonostante qualche piccolo problema elettrico derivato dal contatto subito in precedenza; una prestazione positiva che fa ben sperare in vista del prossimo appuntamento sul tracciato di Misano Adriatico, dove Mercatali e Cecotto hanno già avuto modo di effettuare dei test con la Cayman GT4.

Giuliano Bottazzi (Team Manager Dinamic Motorsport): "A Imola abbiamo vissuto un fine settimana direi piuttosto positivo ma non facile, soprattutto nella giornata di domenica quando la pioggia ci ha scombinato i piani. Purtroppo lo zero di Mattia pesa in ottica campionato e dovremo lavorare sodo per colmare il gap. Ciò non toglie che siamo molto contenti di tutti i nostri piloti che hanno fatto un lavoro eccellente, ad iniziare da Zanini e Pellegrini che hanno finalmente trovato il feeling giusto con la 991 GT3 Cup e saranno sicuramente ancora protagonisti nella Michelin Cup a Misano."

(Fonte: Dinamic Motorsport)

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Il Gran Premio di Monaco 2016 ci consegna una Formula 1 spettacolare. L'inglese torna alla vittoria nel giorno nero di Rosberg. Vettel solo quarto, Raikkonen fuori. Ferrari, anche quest'anno vincerà il prossimo?

Di Matteo Landi

Un giro. E' quanto ha separato il vincitore Hamilton dal compagno di squadra Rosberg. Due settimane. Il tempo trascorso fra la vittoria del baby Verstappen ed il suo schianto contro il guard rail a Montecarlo. Un weekend in cui ha messo in mostra la sua giovane età, stavolta nel suo lato peggiore. Dodici. Sono invece le gare consecutive senza vittoria Ferrari. Un'eternità se si considerano gli obiettivi mondiali dichiarati dal suo Presidente Marchionne.

Montecarlo: spettacolo e ritorni illustri

Il Gran Premio di Monaco 2016 ci consegna una Formula 1 spettacolare, grazie ad una gara iniziata su pista bagnata, poi divenuta asciutta e terminata con qualche goccia di pioggia a disturbare gli ultimi km di una corsa durata due ore. Ci consegna, soprattutto, il ritorno alla vittoria di Lewis Hamilton. L'inglese, su un circuito da sempre ritenuto l'università dell'automobilismo, ricorda a Rosberg chi si è laureato campione del mondo, e per ben tre volte. Per contro Rosberg incappa in una "domenica no", di quelle che non gli capitavano da tempo. Alla guida di una Mercedes con la quale avrebbe dovuto ottenere almeno il podio arriva addirittura settimo, facendosi sopravanzare dalla Force India di Hulkenberg negli ultimi metri di gara. Proprio gli uomini della squadra indiana, insieme ad Hamilton, alla fine hanno festeggiato di più visto lo strepitoso Perez, giunto addirittura terzo davanti a Vettel.

Ferrari, dove sei?

Per la Ferrari si è trattata ancora di una gara condizionata da qualifiche terribili, con il tedesco che è arrivato al traguardo nella stessa posizione dalla quale era partito. Di Raikkonen invece è meglio non parlare: dopo avere scontato una penalità di cinque posizioni in griglia di partenza per la sostituzione del cambio, ad inizio gara ha colpito le barriere. Con pista bagnata avrebbe dovuto far valere la sua lunga esperienza nel Circus per avere la meglio sugli avversari, invece ha commesso un errore analogo a quello del 18enne Verstappen, passato dalle stelle della vittoria spagnola ad un weekend "horror", condito da svariati errori. Il suo talento cristallino ha solo bisogno di un pò di esperienza ed alla guida di una vettura adesso al top potrà quest'anno aspirare ad altre vittorie di tappa. Sempre che in Red Bull non commettano errori di strategia come quello che è costato la gara a Ricciardo: al comando della gara, praticamente senza avversari, ha visto spegnersi le sue speranze di vittoria a causa di un cambio gomme disastroso. Il box Red Bull ha fatto tornare alla mente le immagini del lontano 1999, con la Ferrari di Irvine ferma al Nurburgring in attesa che i meccanici trovassero la "ruota fantasma".

Ricciardo: fregato dal proprio box ma Red Bull adesso balla coi grandi

Un'altra beffa per l'australiano, dopo che in Spagna la sua squadra aveva riservato al giovane compagno olandese la strategia vincente. Ricciardo, secondo a gara ultimata, non ha potuto fare a meno di esternare parole di disapprovazione nei confronti della pessima gestione strategica Red Bull. Con Raikkonen probabilmente a fine carriera ed una Red Bull innamorata di Verstappen chissà che il prossimo anno Vettel non si ritrovi in squadra ancora Ricciardo. Anche se al momento all'australiano potrebbe convenire rimanere in Red Bull: ora l'ottimo telaio progettato dalla squadra austriaca è ben supportato dal motore Renault ed in vista del cambiamento regolamentare del 2017, che stravolgerà l'aspetto aerodinamico delle monoposto, c'è da credere che gli ottimi progettisti Red Bull faranno ancora la differenza.

Ferrari: forse è già finita

Per contro, in Ferrari, sembrano aver perso il bandolo della matassa. Problemi di affidabilità, prestazioni incostanti e progressi che tardano ad arrivare stanno portando la squadra dal ruolo di principale sfidante dell'armata Mercedes a prima degli outsider. Il campionato è ancora lungo ed i punti in palio ancora tanti. Adesso che Hamilton ha allontanato la sfortuna e la Red Bull è tornata ai vertici, la rimonta Ferrari non sembra però agevole. L'incubo che l'anno della consacrazione si dimostri come il ritorno alla mediocrità, al momento, sembra potersi concretizzare più del sogno mondiale.

 

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Era nell'aria da qualche giorno e finalmente è arrivata l'ufficialità. Lo storico capitano rinnova per un'altra stagione e promette impegno e umiltà nel prossimo campionato di Lega Pro.

Parma, 27 maggio 2016

di Luca Gabrielli

Fresco di rinnovo, il primo acquisto della stagione è Alessandro Lucarelli. Probabilmente il più importante per dare un segno di continuità alla squadra che verrà e soprattutto quel carisma e quello spirito da combattente che il livornese sta mostrando a Parma da nove anni a questa parte.
Aveva detto che quella appena trascorsa sarebbe stata l'ultima della sua carriera ma stamattina ha fugato ogni dubbio spiegando che fisicamente si sente ancora un ragazzino e che mentalmente è ancora molto carico.

Essere ancora la squadra da battere e vincere la Lega Pro

L'intenzione è una sola e molto chiara nella testa del capitano.
"L'obiettivo sarà quello di vincere il campionato. Le difficoltà aumenteranno, le squadre saranno più forti e le tifoserie più calde ma noi siamo il Parma e anche in Lega Pro saremo la squadra da battere.
Siamo ripartiti da vincenti e dobbiamo continuare così".
Nel corso della conferenza ha lasciato intendere che molti giocatori lasceranno la squadra il prossimo anno ma che lo spirito del gruppo sarà sempre lo stesso. Chi arriverà dovrà prendere esempio dai giocatori che in questa annata hanno gettato le basi per il futuro.

Squadra non da rivoluzionare ma solo da rinforzare

Secondo Lucarelli la base è già ottima, e da lì bisognerà prendere uomini con dei valori e giocatori tecnicamente bravi. I nuovi acquisti dovranno arrivare con umiltà per cercare di raggiungere l'obiettivo. Non è ancora giunto il momento di acquistare giocatori blasonati ma è forse più giusto concentrarsi su giocatori di categoria che abbiano fame e voglia di mettersi in mostra.

Piccola chiusura quindi alle chiacchiere da bar fatte nelle ultime settimane. I vari Gilardino, Brienza e Reginaldo avevano destato clamore tra i tifosi crociati ma a tenere i piedi per terra ci ha pensato il capitano, convinto che lo staff tecnico troverà gli elementi giusti da integrare in questa squadra.
Nel frattempo la prima colonna del Parma 2016-17 è stata confermata ed il prossimo anno il Tardini vedrà ancora una volta il capitano Lucarelli guidare la difesa, con la consueta grinta e voglia di vincere.

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L'esperienza di Agnese Soncini, giovane nutrizionista appassionata di tanti sport e soprattutto di Mud run. Dopo il terzo posto al campionato di Farm run dell'ultima edizione, si accinge ad affrontare anche quello di quest'anno, a Noceto.

di Alexa Kuhne

Parma, 28 maggio 2016

Basta con questa storia che una donna non possa correre fino allo stremo delle forze, superare ostacoli durissimi, gareggiare nel fango! Il lato femminile può cedere il posto alla forza maschia. Ed è così, da questo mix, che nasce una spettacolare atleta di mud run.
Agnese Soncini, giovane, performante, agguerrita e... assai femminile, racconta di come si è appassionata a gare come la Farm run, dopo che l'anno scorso ha vinto il terzo posto....
Il mondo femminile è ben rappresentato anche in questa disciplina che, all'apparenza, sembrerebbe destinata al mondo maschile. Agnese, 29 anni, bresciana di Corticelle Pieve, ci dimostra che proprio così non è...

Cosa, di questa competizione, attrae le donne?

"In realtà, è l'idea di partenza che è sbagliata. Fin da piccole ci viene insegnato di "comportarci bene", "non sporcarci", 'non agitarci', 'non litigare', 'non essere aggressive', insomma ci viene imposto di essere delle 'bambole di porcellana', reprimendo quello che è il nostro istinto primordiale. Basti pensare a una cucciolata di qualsiasi animale: sia maschi che femmine corrono, rotolano, si mordono, si sporcano. Le donne che si avvicinano a questo sport, o meglio, che fanno la prima gara, lo fanno o per gioco o per mettersi in gioco oppure ancora ci capitano per l'addio al nubilato e allora il futuro maritino se la dovrà vedere con una moglie rambo!".

Come hai scoperto questo sport?

"Sostituendo un amico. Dopo la prima gara (Monza power run, gara di beneficienza) non fu un colpo di fulmine, ma un ritorno di fiamma della mia infanzia: da bambina ero una piccola peste, perché sono cresciuta assieme ai tre figli di un'amica di mia mamma, con i quali si giocava sempre a costruire casottini e percorsi avventura".

Provieni da altri sport o ti sei è appassionata da subito a questo?

"Fino ad un anno fa giocavo a calcio, uno sport di squadra... E' stato difficile lasciare il gruppo, ma le mud run sono un'altra vita e alla fine qualcuna di queste me le trascino in qualche gara non agonistica. Altri sport che pratico sono lo snowboard e il wakeboard".

Quanto ti impegnano gli allenamenti e quale è il tuo programma di allenamento di mantenimento e di pre gara?

"Attualmente mi alleno cinque volte alla settimana: due allenamenti sono di crossfit e tre allenamenti prevedono la corsa. In programma c'e' l'idea di essere seguita anche dal punto di vista della della corsa per migliorare il gesto atletico. insommo sto cercando di diventare un'atleta nel mio piccolo".

IL TEAM MERRELL rid

Come riesci a conciliare l'attività sportiva con gli altri impegni?

"Lavorando da libero professionista, come nutrizionista, non mi risulta difficile gestire gli allenamenti e nemmeno le gare, dato che sono single, e gli amici veri ci sono sempre e io ho sempre tempo per loro!"

A quali gare parteciperai quest'anno e quale è il tuo obiettivo 2016?

"L'obiettivo di quest'anno è ampio! Potrei dire tutte quelle in italia: tutte le tappe del campionato mud run, Fisherman strong run di Rovereto di cui sono l'ambasciatrice, qualche gara del circuito estero in Olanda e poi tutte le gare fuori campionato sparse per l'Italia organizzate da cari amici (Monteorfano cross race, Dirty run, la Verona force race e la Monza power run).

Lo scorso anno hai partecipato alla FARM RUN di Noceto. Quali sono state le tue considerazioni a caldo della gara di Noceto?

"In quella gara sfiorai il podio. Fu una esperienza fantastica! La natura contadina di quella gara è quella che più mi ha ricordato i percorsi che facevo da piccola. Credo che se tutti gli amici con cui ho corso l'anno scorso si annusassero le mani sentirebbero ancora l'odore di melassa.. Mamma mia che schifo!"

agnese soncini uno farm run

Quali suggerimenti vorresti dare agli organizzatori per migliorare il percorso e la manifestazione più in generale?

"Se la gara comprende una versione competitiva servirebbero giudici a fiumi per 'bannare' chi bara! E fiumi di nastro per tracciare il percorso. Ma per il resto tutto perfetto, anche nelle gare alle prime edizioni che ho incontrato l'anno scorso".

Perché consiglieresti a qualcuno di correre una Mud Run?

"Perche', oltre ad essere divertente, nel momento in cui tu riesci a superare un ostacolo fisico, una barricata di due metri, ad esempio, acquisisci una forza interiore e un'autostima che non ti abbandona più. Ti possono aiutare a superare i problemi mentali della vita comune. A volte ci si ritrova ad avere paura per nulla, beh, pensa a quando sei arrivato in cima a quella barricata e ti passa tutto!"

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Secondo della Porsche Carrera Cup Italia, in programma questo fine settimana all'Autodromo Enzo & Dino Ferrari di Imola, dove il team Dinamic Motorsport sarà presente con sei Porsche 991 GT3 Cup affidate al romagnolo Mattia Drudi, al romano Daniele Di Amato, al bresciano Eric Scalvini, tutti e tre selezionati da Porsche Italia per lo Junior Scolarship Programme; in Michelin Cup, le altre tre GT di Stoccarda saranno portate in gara da Alex De Giacomi, Marco Pellegrini e Stefano Zanini, tutti con l'obiettivo di replicare i podi conquistati nel primo appuntamento di Monza, forti anche delle ottime performance riscontrate sul circuito in riva al Santerno nei test invernali.

Reggio Emilia, 26 maggio 2016

Sarà un week end decisamente impegnativo quello che si appresta ad affrontare il team Dinamic Motorsport in quel di Imola, a partire da venerdì 27 Maggio. Sul circuito di casa, la squadra reggiana sarà infatti divisa su due fronti, accomunati da un unico brand, quello di Porsche.

Nella Porsche Carrera Cup Italia, Dinamic Motorsport torna all'attacco con le sue sei Porsche 991 GT3 Cup nel secondo appuntamento stagionale: dopo il positivo esordio di Monza, dove ha colto due secondi posti assoluti, Mattia Drudi (Centro Porsche Modena) punta al successo sul tecnico tracciato emiliano dove nei test aveva mostrato ottime performance; anche gli altri due giovani, il romano Daniele Di Amato e il bresciano Eric Scalvini, ambiscono a migliorare i risultati ottenuti nel round di apertura, dove lo stesso Scalvini aveva ottenuto un'ottima terza piazza in Gara 1. Tra i gentleman della Michelin Cup, occhi puntati sul veterano Alex De Giacomi, voglioso di riscattare il weekend monzese dove la sfortuna non gli ha permesso di concretizzare al meglio la competitività dimostrata al volante della GT tedesca; feeling in crescendo per Stefano Zanini (Centro Porsche Bologna) e Marco Pellegrini che saranno al via per incamerare ulteriore esperienza e punti importanti in ottica campionato, con il monegasco che attualmente occupa la terza posizione tra i gentlemen drivers.
Il fine settimana imolese per i protagonisti della Porsche Carrera Cup Italia si aprirà venerdì 27 Maggio con le due sessioni di prove libere (ore 9.10 e 13.05) a cui seguiranno le qualifiche (18.25 e 18.55); sabato le due gare sprint da 25' + 1 giro, con la prima che scatterà alle 11.10 mentre la seconda vedrà accendersi il semaforo verde alle 18.10. Domenica 29 sarà la volta della prova endurance da 45' + 1 giro che vedrà i piloti sfidarsi a partire dalle 16.20. Tutte e tre le gare saranno trasmesse in diretta televisiva su DMAX e in live streaming su www.carreracupitalia.it 

Nello stesso ACI Racing Weekend di Imola, debutta la nuova Porsche Cayman Clubsport GT4 nell'omonimo trofeo inserito all'interno del Campionato Italiano Gran Turismo; anche Dinamic Motorsport ha accettato la sfida con la neonata GT4 di Weissach e sarà della partita insieme all'esperto Niccolò Mercatali e al giovane Jonathan Cecotto, quest'ultimo proveniente dalla Formula 4. Dopo i recenti test svolti a Misano, entrambi i piloti sono fiduciosi di ottenere sin da subito un buon risultato grazie alle performance e al feeling immediato riscontrato con la Cayman. Il programma del week end per quanto concerne il Campionato Italiano GT prevede i due turni di prove ufficiali nella giornata di sabato (dalle 9.40 alle 10.15), mentre alle 17 prenderà il via Gara 1. Domenica invece sarà la volta di Gara 2, prevista alle 12.40. Entrambe le gare, della durata di 48 minuti + 1 giro, saranno trasmesse in diretta TV su AutomotoTV e in web streaming sul sito www.acisportitalia.it /GT

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Mercoledì, 25 Maggio 2016 13:42

Anche GRADE in campo per la Color Run reggiana

Grande attesa per la corsa colorata più famosa al mondo del 28 maggio: 100 iscrizioni della tappa reggiana andranno in beneficenza al Gruppo Amici dell'Ematologia. 

Reggio Emilia, 25 maggio 2016

Manca ormai poco alla tappa reggiana di The Color Run. Quest'anno il tour della corsa colorata non competitiva prevede infatti un evento nella nostra città: appuntamento sabato 28 maggio al Campovolo, per una giornata all'insegna dell'amicizia e del divertimento.
Uno dei charity partner della manifestazione è la Fondazione GRADE Onlus: il ricavato di 100 iscrizioni alla gara di Reggio Emilia sarà destinato al Gruppo Amici dell'Ematologia.
Una donazione che verrà utilizzata per finanziare i progetti del reparto di Ematologia dell'Arcispedale Santa Maria Nuova - IRCCS.

Le iscrizioni per il coloratissimo evento reggiano sono ancora aperte e queste 100 quote assegnate a GRADE possono essere acquistate alla sede della Fondazione di viale Risorgimento 80, a Reggio Emilia.
I biglietti costano 20 euro l'uno e l'importo dovrà essere consegnato in contanti. Verrà quindi fornito un codice personale necessario per l'iscrizione, che potrà essere attivata online seguendo le istruzioni a questo link: www.enternow.it/iol/index.jsp?idms=1013.
Dopo aver effettuato la registrazione, sarà possibile accedere con le proprie credenziali e iscriversi alla Color Run di Reggio Emilia, inserendo il proprio codice nel campo "Codice Promozionale".

The Color Run, lunga 5 km, non ha alcun obiettivo sportivo: le regole sono ideate solo per il divertimento. Si parte vestiti di bianco e si arriva al traguardo completamente colorati. Il percorso prevede infatti a ogni chilometro una "zona colore", in cui gli addetti cospargono i partecipanti di polveri di diversi colori, al 100% naturali.
Alla fine della giornata è prevista poi una festa, che si terrà di fronte al palco del festival finale.

Questa iniziativa, definita "la 5km più divertente che ci sia", è nata quattro anni fa negli Stati Uniti e in poco tempo ha avuto un incredibile successo. Attualmente viene proposta in più di trenta nazioni e duecento città di tutto il mondo e hanno già partecipato diversi milioni di persone.
La prima Color Run italiana è stata quella di Marina di Pietrasanta, il 27 luglio 2013. Ogni anno si è riscontrato un incremento nel numero dei partecipanti, fino a toccare i 126.000 iscritti complessivi delle otto tappe 2015.
Gli eventi italiani programmati per il 2016 sono addirittura dieci: oltre a quella di Reggio Emilia e alle gare già svolte a Torino, Bari e Trento, The Color Run andrà in scena a Firenze, Genova, Venezia, Lignano Sabbiadoro, Rimini e Milano.

Per informazioni è possibile visitare il sito italiano della corsa al link www.thecolorrun.it

Circa 350 concorrenti del gruppo "Run Poste" aderiscono ai venti appuntamenti podistici del calendario ufficiale della Federazione di Atletica leggera (Fidal). Anche il portacolori della Filiale di Modena alla 41ª Camminata di Castenaso.

Modena, 25 maggio 2016

Si chiama Gaetano Frascella, dipendente postale dall' '85, il portacolori della Filiale di Modena al battesimo agonistico del "runners" di Poste Italiane. Sulla linea di partenza della tradizionale "Camminata di Castenaso", giunta quest'anno alla 41ª edizione, un gruppetto di una decina di dipendenti del comparto postale emiliano romagnolo - tra cui il rappresentante di Modena - hanno indossato la maglietta con i colori aziendali (gialla con scritte in blu) in questa manifestazione sportiva, nell'ambito della categoria 10 km. Fanno parte dei circa 350 concorrenti del gruppo "Run Poste" che aderiscono ai venti appuntamenti podistici del calendario ufficiale della Federazione di Atletica leggera (Fidal) distribuiti per regione e programmati negli ultimi due fine settimana di maggio in altrettante località italiane.

Oltre a partecipare alle varie gare, gli atleti postali disputeranno contestualmente una sorta di sfida interna: la prima edizione di Run Poste, il campionato di corsa su strada promosso dall'azienda e dedicato a tutti gli appassionati che intendono sfidarsi in una vera e propria competizione nazionale.
Ai fini della classifica di Run Poste per ciascuna gara sarà registrato il miglior tempo degli atleti uomini e donne di Poste Italiane per area di appartenenza. Saranno premiati 18 vincitori, 9 uomini e 9 donne. I vincitori di Run Poste riceveranno in premio un soggiorno di 3 giorni a Roma in cui potranno partecipare alla seconda edizione della Roma Urban Trail, del 1° giugno, e assistere al Golden Gala Pietro Mennea.

 

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E' stato più volte campione mondiale di skiroll. Viene dallo sci di fondo. Inarrestabile vincitore della passata edizione del Farm Run di Noceto e campione italiano Mud Run in carica. Ma Eugenio ha davvero molto altro da raccontare...

di Alexa Kuhne

Eugenio è un vulcano. Implacabile nella sua voglia di stravincere. E, ogni volta che accetta la sfida, ci riesce.
Eugenio Bianchi ha 30 anni. E' muscoli e volontà.
Campione nazionale in carica della Mudrun con una collezione invidiabile di trofei della categoria ma con allori mondiali anche in altre discipline.
Originario di Sormano, in provincia di Como, ora Eugenio vive a Lissone con Ilaria Paltrinieri, spartana anche lei, e fa l'autista privato. Lo sci di fondo e lo skyroll sono le sue passioni che lo hanno sempre accompagnato.

 Precisiamo: Eugenio è davvero un fuoriclasse, un atleta a tutto tondo, con una lunghissima serie di vittorie alle spalle. E' stato due volte campione del mondo e due volte vincitore della coppa del mondo di skiroll, per un totale di quattro titoli mondiali. E non finisce qui: ha vinto 26 medaglie in coppa del mondo (13 ori), 24 medaglie nei campionati Italiani, di cui 14 ori, ha raggiunto 14 podi nelle ski marathon, con 4 ori, 
15 podi spartan race, con 10 ori.


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Che sportivo è Eugenio?


"Sono nato sicuramente con una gran voglia di fare fatica!
Amo lo sport...amo praticarlo e amo insegnarlo...credo che lo sport si rifletta sulla persona che poi si è nella vita normale e sul lavoro.
 Ne sono certo, visto che anche sul lavoro le cose vanno benissimo...Quindi mi sento di essere la prova di questo...Peccato che in italia, soprattutto nelle scuole, questo non venga capito e lo sport venga visto come una perdita di tempo".

Qual è stata la molla che ti ha fatto orientare verso la MUD RUN, che tra l'altro sta raccogliendo sempre più consensi, visto che presto sarà disciplina dimostrativa alle Olimpiadi?



"La scintilla è nata nella palestra 'Crossfit Erba' dove mi alleno e oggi addirittura tengo dei corsi appositi...Un amico parlava di una gara strana e io subito ho controllato per poi iscrivermi al volo con gli occhi che mi brillavano come quelli di un bambino!".

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Parlaci del tuo calendario e delle differenze tra le mudder italiane e quelle estere...



"Le differenze tra gare italiane e gare all'estero sostanzialmente sono lo speaker che parla un'altra lingua e la percentuale degli atleti che ovviamente sono del posto...Per il resto le gare sono uguali...Si stanno organizzando sempre più competizioni di grande qualità, parlando di SPARTAN RACE, poi ci sono delle gare più di nicchia, come quelle del campionato italiano dove sono ancora poche le gare con un'organizzazione impeccabile.
 Bisogna crescere..imparare e migliorare...giusto così. 
Io quest'anno prenderò parte a diverse prove all'estero...Non nascondo che correre e, quando si riesce, vincere all'estero ha un gusto diverso!
 Comunque le mie tappe sportive saranno: Barcellona, Madrid, Vienna, il mondiale in California ad ottobre, poi Valencia, Francia...".

Lo scorso anno hai partecipato alla FARM RUN di Noceto. Quali sono state le tue considerazioni a caldo?


"La Farm Run l'ho vista come una di quelle gare che già aveva in sè un po' lo stile giusto che deve avere questo tipo di competizioni!".

eugenio bianchi IMG 5899

Quali suggerimenti vorresti dare agli organizzatori per migliorare il percorso e la manifestazione più in generale?


"Uso di pesi da trasportare, fango, ostacoli. Insomma, ci vorrebbero prove miste: non solo di agilità ma anche qualcosina di forza...Farm run è migliorabile ma è già su una buona strada!".

Vederti correre, saltare e fare dei versi da gatto sembra facile e divertente ma quante ore ti alleni alla settimana e qual è il tuo programma di training di mantenimento e pre-gara?



"Sinceramente non sono uno che si allena davvero tanto, un paio di ore al giorno e quando posso anche più. Sembra tanto ma i professionisti di questo sport contro i quali mi confronto si allenano molto di più...Io ho un lavoro e non posso e riesco a fare più di così! 
Ho dalla mia parte l'esperienza maturata negli anni, il controllo della tensione, ore di allenamenti sulle gambe da anni, e quindi vado un po' di inerzia ora.
 Avendo fatto sport sin da bambino e avendo passato diversi anni da semipro nello sci di fondo, ho davvero allenato il mio fisico all'impossibile... E lo sci di fondo non è certo molto delicato come sport!".

Eugenio Bianchi-Premiato rid

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I crociati si fanno raggiungere dai marchigiani dopo essere passati in vantaggio di due lunghezze ed escono dalla Poule Scudetto. Piccolo campanello d'allarme: in due gare contro le migliori, un pari ed una sconfitta.

Parma, 23 maggio 2016 - di Luca Gabrielli

Nelle ultime due gare il Parma non è stato all'altezza della fantastica cavalcata che li ha portati a vincere il proprio girone di Serie D e conquistare la promozione in Lega Pro. In un girone a tre squadre contro il Gubbio e la Sambenedettese, vincitrici anche loro dei rispettivi gironi, sono arrivate una sconfitta ed un pareggio che hanno decretato l'eliminazione dalla competizione. Niente scudetto quindi è arrivederci in Lega Pro contro ogni pronostico. I giocatori sono arrivati mentalmente e fisicamente scarichi ad affrontare questo mini torneo e non hanno potuto regalare un ulteriore soddisfazione ai tifosi presenti numerosi al Tardini.

Arrivederci ai tifosi con un ampio turnover di Apolloni

Il mister crociato, squalificato dopo l'espulsione a Gubbio, decide di far girare i propri giocatori e presenta un 4-2-3-1 con Zommers in porta, Messina e Ricci ai lati dell'inossidabile coppia Licarelli, Cacioli. Diga davanti alla difesa formata da Miglietta e Simonetti e Guazzo punto di riferimento supportato dalle tre mezzepunte Mazzocchi, Corapi, Melandri.
Passano solo sedici minuti ed il Parma si porta già in vantaggio con Guazzo: da calcio d'angolo il capitano Lucarelli colpisce la traversa ed il bomber, preferito oggi a Baraye, ribadisce in rete. Il primo tempo fila via liscio senza troppe emozioni con i tifosi sugli spalti a cantare e far baldoria ma al 41' arriva il raddoppio crociato con un splendido goal realizzato da Corapi su calcio piazzato. Il portiere piazzato male si fa sorprendere dalla traiettoria beffarda del piccolo regista.
La prima frazione si chiude quindi con il doppio vantaggio dei padroni di casa e partita apparentemente chiusa.

La beffa nel secondo tempo e Parma fuori

Inizia la ripresa ed è ancora Guazzo al 50' ad andare vicino alla terza marcatura ma al 70' la partita si riapre sorprendentemente: Sabatino accorcia le distanze da due passi su calcio d'angolo. I giocatori ducali sembrano perdere con il passare dei minuti lo smalto iniziale ed al 79' dopo una rissa viene espulso l'autore del goal degli ospiti. A questo punto non servirebbe altro che amministrare il gioco con un uomo in più ed invece nel recupero arriva la beffa: calcio di rigore per la Sambenedettese dopo una disattenzione generale della difesa del Parma, dal dischetto si presenta Titone che non sbaglia e regala il pareggio definitivo.
La squadra di Apolloni saluta a testa bassa la Poule Scudetto ma i tifosi applaudono ugualmente i propri beniamini che hanno riportato la squadra nel calcio che conta. Ora si apre il capitolo estivo del calciomercato e c'è da esserne certi che se ne sentiranno delle belle.

Il Tabellino

PARMA – SAMBENEDETTESE 2-2
Marcatori: pt 15′ Guazzo, 41′ Corapi; st 26′ Conson, 48′ Titone rig.
PARMA (4-2-3-1): Zommers; Messina, Cacioli (30′ st Saporetti), Lucarelli, Ricci; Corapi, Simonetti; Mazzocchi, Miglietta, Melandri (14′ st Sereni); Guazzo (27′ st Longobardi).
A disp. Fall, Adorni, Agrifogli, Rodriguez, Lauria, Baraye. All. Redolfi
SAMBENEDETTESE (4-3-3): Pegorini; Pettinelli, Barone, Salvatori, Pezzotti (41′ st Baldinini); Conson, Sabatino, Palumbo (16′ st Fioretti); Candellori, Sorrentino (38′ st Doua Bi), Titone.
A disp. Mazzoleni, Tagliaferri, Casavecchia, Gavoci, Raparo, Flavioni. All. Palladini
Arbitro: Tursi di Valdarno
Espulsi Sabatino al 35′ st per doppia ammonizione, al 48′ Messina sempre per doppia ammonizione. Ammoniti: Miglietta, Mazzocchi, Sabatino, Pitone.

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Dal 17 giugno all'8 luglio ben 32 squadre si affronteranno in un torneo di calcio a 5 open che si terrà presso il Centro Sportivo di Saliceta San Giuliano. Il giorno della finale è in programma anche un'asta di beneficienza.


MODENA – Terza edizione per la Modena Benny Cup, il torneo di calcio a 5 open dedicata alla memoria di Lorenzo "Benny" Benincasa, o, per tutti quelli che lo hanno conosciuto ed amato Benny Coach. Lorenzo ha dedicato tutta la sua vita allo sport e ai valori che esso è in grado di trasmettere nei ragazzi.
Il torneo si disputerà quest'anno dal 17 giugno all'8 luglio nel centro sportivo di Saliceta San Giuliano e vedrà coinvolte ben 32 squadre che dovranno incontrarsi a un ritmo di 4 gare all'ora, per la bellezza di 16 partite al giorno. Il tutto in diretta per creare ancora più unione e condivisione ma, soprattutto, per scendere in campo per una buona causa. Il ricavato dell'iniziativa sarà infatti devoluto alla LILT – Lega Italiana Lotta Tumori per sostenere la ricerca, le cure e la riabilitazione dei malati dopo gli interventi e le terapie. In occasione della finale, l'8 luglio, è in programma anche un'asta di beneficienza per incrementare le donazioni alla LILT. Già da ora, chi lo desidera può donare qualsiasi oggetto che possa essere messo a disposizione per l'asta.

Modena Benny Cup

L'evento è organizzato da Federico Benincasa in ricordo del padre Lorenzo, che, anche durante la malattia non ha mai smesso di mettere in pratica le sue idee e fare progetti. "Se si prende un impegno, lo si mantiene fino alla fine", era solito ripetere. E Benny Coach ha davvero fatto tanto per lo sport e la solidarietà. Per oltre 35 anni si è occupato di calcio, anche a livelli internazionali, partendo da piccolo campo della parrocchia, che curava come fosse una piccola Wembley. Qui i suoi primi allievi sono partiti dall'ABC per scoprire la bellezza di questo sport. Negli anni Ottanta, Lorenzo Benincasa è stato tra i primi a organizzare e poi a partecipare alla "Gothia Cup" a Goteborg, in Svezia, con due squadre modenesi. Successivamente, ha conquistato il titolo di campione alla Faow Cup, in Belgio.Negli anni Novanta, in seguito alla scomparsa di Enzo Ferrari, Benincasa decide di ideare un trofeo in onore del "Drake". Quella che doveva essere solo una competizione amichevole tra società locali, diventa ben presto un torneo internazionale. Nasce così il prestigioso "Trofeo Enzo Ferrari" prima per la Ferrari Auto di Maranello, poi come premio solidale UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare). Nel corso del tempo, il trofeo ha assunto il nome di "Memorial Claudio Sassi" ed è ancora oggi uno tra i trofei internazionali più importanti.
Ma Benny non si ferma. Nel 1994, insieme alla nazionale di Roberto Baggio e Arrigo Sacchi, riesce a portare la "sua" giovane Italia della San Faustino Rosselli negli Stati Uniti per partecipare alla USA Cup. Lorenzo porta i suoi ragazzi in Minnesota e insegna loro a vivere il calcio con la consapevolezza di poter imparare qualcosa per se stessi e poterlo condividere con gli altri. L'obiettivo, infatti, non era tanto alzare la coppa, ma valutare bene le scelte fatte, che vengono prima dei risultati, e impegnarsi a portarle a termine con spirito di sacrificio e forza di volontà.

maglia


Queste scelte non l'hanno portato solo sui campi da calcio ma lo hanno anche indotto a partecipare come volontario alla Protezione Civile. In più di un'occasione è stato un punto di riferimento sia per il terremoto a L'Aquila nel 2008 sia in occasione del sisma che ha colpito la Bassa Modenese nel 2012, dove ha coordinato i campi a Finale Emilia, di cui è diventato cittadino onorario il 23 maggio 2015, dopo la sua scomparsa.


Per informazioni sull'evento e donazioni: pagina Facebook "Modena Benny Cup" o contattare Federico Benincasa, tel 339/4821753, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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