Sabato, 21 Marzo 2015 09:27

Il lavoro non si trova? E' l'epoca fortunata dello street food e quindi perché non aprire una cucina su quattro ruote? In evidenza

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Dal salone del Camper - Parma Dal salone del Camper - Parma

Se ami il cibo e vuoi aprire un food truck lo puoi fare in poche mosse. In barba alla burocrazie delle autorizzazioni. Ecco tutto quello che serve.

Di Alessandra Ardito Parma 21 marzo 2015 - Basta qualcosa che assomigli a un mezzo a quattro ruote, che sia, naturalmente, abbastanza capiente. Non importa che sia nuovo di pacca. Tipo un'ape, un carretto o un rimorchio, se proprio non c'è di meglio. E poi lo si deve allestire con i classici pezzi di una cucina. Infine, bisogna studiare le rifiniture con un tocco di personalità: una rimodellata alla carrozzeria, una vericiatina, qualche applicazione, secondo l'idea che richiama il marchio.

Ecco che prende forma il veicolo speciale per il cibo da strada. Chef e non chef sono pronti a mettersi in gioco per le vie delle città. Nel mondo, sempre di più, dagli aperitivi al dessert, dal cibo poco costoso, etnico o tradizionale, molti professionisti del gusto offrono prelibatezze, all'ora della pausa pranzo o dello snack pomeridiano. E in effetti, già da tempo, stanno spopolando e dettano questa nuova moda del mangiare al volo anche anche agli italiani.

Chef stellati a 4 ruote hanno inaugurato la stagione fortunata del cibo al volo.

Basta fare un giro nelle piazze principali d'Italia per apprezzare questa tendenza. Sono già scesi da mesi in strada, a dare l'esempio, gli stellati: Mario Uliassi con la Uliassistreetgood gang prepara nella sua cucina mobile panini e porchetta, ali di pollo piccanti e dolci, trippa del canaparo, spuma di tirami su a 6 euro. L' Ape Romeo di Cristina Bowerman propone a Roma, in zona Prati, pizza e mortadella artigianale, ciabattina con coppa di testa cotta, panino di pastrami. Martini e Aperol sono in strada a Milano per gli aperitivi, con tanto di postazione dj. Nella Capitale imperversa Pizza e Mortazza (il mezzo è rosa a pois) e Mozao (tigelle e gnocco fritto). L'Ape Scottadito fa tappa ad Ascoli Piceno, la Toraia a Firenze è specializzata in hamburger di chianina, mentre un pulmino Wolksvagen del '67 è la location vintage di Farinel on the road, per miasse e panini ruspanti.

Volete aprire un food truck? Tra budget e burocrazia, si fa così

Se siete dei neofiti, per prima cosa fissate il budget, sapendo che l'allestimento di un mezzo certificato varia dai 20.000 ai 40.000 euro. Per un equipaggiamento di un veicolo bisogna avere chiaro in mente cosa, come e dove vendere. In Italia la burocrazia non aiuta: i food truck sono regolati dal "commercio al dettaglio su area pubblica", ovvero strade, canali, piazze, comprese quelle di proprietà privata gravate da servitù di pubblico passaggio. Anche ogni altra area di qualunque natura destinata ad uso pubblico. Si tratta di commercio ambulante (disciplinato dal Decreto Legislativo n. 114 del 31 Marzo 1998 (artt. 27-30) Riforma Bersani) che può essere esercitato esclusivamente da persone fisiche o da società di persone.

Requisiti e autorizzazioni per ditte individuali e società
Per ottenere le autorizzazioni bisogna essere in possesso dei requisiti soggettivi (anche morali, art 71 – commi da 1 a 5) previsti dalle norme legislative in materia, e dai requisiti oggettivi, a seconda del tipo di commercio che si desidera effettuare.
Per le ditte individuali è richiesta iscrizione al Rec, dimostrando la frequenza di un corso riconosciuto dalla Regione. E' sufficiente anche provare di aver esercitato per 2 anni, nell'ultimo quinquennio, analoga attività, in qualità di titolare, socio, dipendente qualificato o collaboratore. In alternativa, basta il diploma di scuola alberghiera o titoli di studio attinenti.
Per le società (ammesse solo di persone, in nome collettivo, in accomandita semplice) serve indicare un preposto che abbia i requisiti professionali.

Ambulanti o itineranti?
La licenza di tipo "A" è per il commercio ambulante con posteggio fisso: è concessa per un preciso giorno in un specifico mercato o fiera. Semestralmente (tra marzo-aprile e settembre-ottobre) la Regione pubblica sul Bur l'elenco dei posteggi liberi di ogni Comune.
L'autorizzazione viene rilasciata dal municipio in cui si svolgerà l'attività, insieme al contratto di concessione del posteggio. Tale autorizzazione consente anche la vendita in forma itinerante nell'ambito della Regione e la partecipazione alle fiere in tutto il territorio nazionale. Nei Comuni sprovvisti di posteggio, si può ottenere la licenza subentrando nell'autorizzazione con atto notarile di cessione di azienda o di ramo di azienda o tramite scrittura privata legalizzata da un notaio.
Il commercio ambulante in forma itinerante, invece, prevede la licenza di tipo "B" : viene rilasciata, su richiesta dell'interessato, con lettera raccomandata, dal Comune di residenza e consente il commercio in tutto il territorio nazionale, comprese fiere e mercati, limitatamente ai posteggi non assegnati o provvisoriamente non occupati per assenza dei titolari. Si svolge con mezzi mobili e con soste limitate a 120 minuti. Abilita anche alla vendita al domicilio del consumatore.
L'autorizzazione del Comune è sempre gratuita. Per info più approfondite su concessioni di posteggi o trasferimenti rivolgersi al municipio in cui si intende avviare l'attività.

Autorizzazione igienico-sanitaria e immatricolazione
I veicoli utilizzati per la vendita dei prodotti alimentari devono rispondere anche ai requisiti indicati dal Ministero della Sanità. La Asl rilascia l'autorizzazione sanitaria. I mezzi sono immatricolati secondo il codice della strada come veicoli speciali per uso negozio.
Ottenuta l'autorizzazione amministrativa e sanitaria, basterà richiedere l'apertura della Partita IVA all'Agenzia delle Entrate, aprire una posizione presso Inps e Inail e procedere all'iscrizione alla Camera di Commercio.
Per semplificare le procedure, può essere utile consultare il sito sui servizi per la Comunicazione Unica:http://www.registroimprese.camcom.it.