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Funzionari del Dipartimento di nazionale di Protezione civile, accompagnati da Provincia e sindaci, sulla frana di La Vecchia e alla Pietra nell'ambito delle procedure previste per la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale -

Reggio Emilia, 24 febbraio 2015 -

Ieri pomeriggio sull' Appennino, funzionari del Dipartimento nazionale di Protezione civile hanno verificato lo stato dei dissesti provocati dalla grande nevicata di inizio febbraio. I controlli a campione si inseriscono nell'ambito delle procedure previste per l'attesa dichiarazione di stato di emergenza nazionale.

"Un provvedimento che auspichiamo venga adottato al più presto, considerando che solo nel nostro territorio i danni hanno superato i 40 milioni di euro", ricorda il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi.

Il sopralluogo dei due funzionari del Dipartimento nazionale ha riguardato dapprima Vezzano sul Crostolo, poi la Pietra di Bismantova. Presenti la responsabile della Protezione civile della Provincia Federica Manenti con il geologo Alessio Campisi, i funzionari dell'Agenzia regionale di Protezione civile Venturoli e Benatti e i tecnici dell'Stb Sartini, Bertolini, Malaguti e Truffelli. Ad accogliere la missione, i sindaci e i responsabili degli Uffici tecnici dei Comuni di Vezzano sul Crostolo e Castelnovo Monti e, sulla Pietra, anche vigili del fuoco e rappresentanti di Soccorso alpino e Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano.

"A Vezzano – spiega Federica Manenti – l'attenzione dei funzionari del Dipartimento nazionale è stata richiamata sulla frane storica di La Vecchia, che si è riattivata minacciando di raggiungere abitazioni e Statale 63, ma anche di ostruire il torrente Crostolo. Sulla Pietra di Bismantova, gli uomini del Dipartimento hanno invece potuto constatare la grave situazione creatasi dopo l'ultimo, consistente distacco, per il quale nei pressi dell'eremo continua a permanere il divieto di accesso".

Vezzano rid

(Fonte: Provincia di Reggio Emilia)

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

In seguito a una perquisizione, ieri sera i Carabinieri di Castelnovo ne' Monti hanno arrestato uno spacciatore di eroina residente a Reggio Emilia. Il 32enne marocchino era già conosciuto alle forze dell'ordine, e sempre per lo stesso reato. Infatti era sottoposto all'obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.

Reggio Emilia, 28 luglio 2014 – di Ivan Rocchi

Nonostante vivesse a Reggio Emilia, il 32enne marocchino arrestato ieri sera dai Carabinieri aveva allargato il suo giro fino in montagna. Infatti i clienti scendevano appositamente dall'Appennino reggiano per rifornirsi di eroina da lui. Ma l'uomo era già sottoposto all'obbligo di presentazione periodica alla Polizia giudiziaria, e quando i carabinieri si sono resi conto che i suoi traffici non si erano interrotti, hanno deciso di fare irruzione nella sua abitazione.

La perquisizione ha così consentito di recuperare e sequestrare circa mezzo etto di eroina, già confezionata in dosi. Oltre alla droga, gli uomini dell'Arma hanno anche trovato 1.000 euro, ritenuti provento di attività di spaccio, e il materiale necessario per la pesatura e il confezionamento dello stupefacente. Con questi elementi a suo carico, il 32enne è stato condotto nella caserma di Castelnovo Monti, dove è stato dichiarato in arresto per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Al termine delle formalità di rito, l'uomo è stato trattenuto a disposizione dell'autorità giudiziaria.

L'attività investigativa dei Carabinieri di Castelnovo Monti, supportati nel blitz di ieri sera da quelli di Carpineti, si protraeva già da qualche settimana. I militari avevano scoperto il traffico di stupefacente seguendo i movimenti di alcuni assuntori residenti nell'Appennino reggiano, che per rifornirsi di droga si spostavano fino in città.

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