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Lunedì, 01 Febbraio 2016 16:06

Spacciano con il figlioletto di 1 anno: arrestati

Intensa attività di spaccio di cocaina scoperta grazie all'attività investigativa. La donna si serviva del bambino per non destare sospetti. Arrestati due coniugi 25enni per spaccio di stupefacenti residenti a Novi di Modena.

Modena, 1 febbraio 2016

I Carabinieri del Nucleo operativo di Carpi hanno arrestato una coppia di coniugi 25enni nordafricani residenti a Novi di Modena – frazione Rovereto, per spaccio di stupefacenti. Le attività investigative avevano fatto emergere un'intensa attività di spaccio di cocaina da parte dei due: il marito gestiva le richieste dei clienti mentre la donna, spesso accompagnata dal figlioletto di 1 anno per non destare sospetti, si occupava delle consegne. Ieri i Carabinieri hanno eseguito le 2 ordinanze di custodia cautelare emesse dal GIP del Tribunale di Modena Dott. Andrea Salvatore ROMITO, su richiesta del Pubblico Ministero dott. Sa Claudia NATALINI che ha coordinato le indagini.

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Domani - sabato 12 settembre - Unicapi riconsegna gli alloggi. Intervengono il senatore Stefano Vaccari (Pd), l'assessore regionale alla Ricostruzione post sisma Palma Costi, il sindaco di Novi Luisa Turci, il presidente di Unicapi Loris Bertacchini, il progettista Marco Toni e l'ad di Sistem Costruzioni Emanuele Orsini. -

Modena, 11 settembre 2015 -

È stata ricostruita in un anno la palazzina di Rovereto sulla Secchia (Novi di Modena) che la cooperativa Unicapi di Modena aveva demolito, nonostante i danni causati dal terremoto del maggio 2012 non fossero così gravi. La cooperativa ha deciso comunque di abbatterla e ricostruirla per dare al territorio una nuova casa qualitativamente migliore. La cerimonia di riconsegna degli alloggi ai soci è in programma domani – sabato 12 settembre – alle 11 a Rovereto in via Petrarca 43; intervengono il senatore Stefano Vaccari (Pd), l'assessore regionale alla Ricostruzione post sisma Palma Costi, il sindaco di Novi Luisa Turci, il presidente di Unicapi Loris Bertacchini, il progettista Marco Toni e l'ad di Sistem Costruzioni Emanuele Orsini.

«Questa nuova palazzina simboleggia la rinascita di Rovereto dopo i danni, economici ma soprattutto psicologici, provocati dal terremoto – afferma il presidente di Unicapi Loris Bertacchini - L'edificio viene riconsegnato ai nove soci a tempo di record grazie all'impegno organizzativo di Sistem Costruzioni, al contributo economico della Regione e allo sforzo finanziario sostenuto dalla nostra cooperativa». L'intervento è costato 1,7 milioni di euro; il contributo regionale copre circa il 66 per cento, il resto è finanziato da risorse di Unicapi. La nuova palazzina, che sorge su due piani più un pianoterra, è caratterizzata da una struttura prefabbricata in legno Xlam. La leggerezza della materia prima, unita con connessioni metalliche di acciaio, attribuisce alla costruzione ottime doti antisismiche. L'alloggio del piano terra è destinato a un nucleo familiare con due persone disabili, che sono state coinvolte nella progettazione per meglio rispondere alle loro esigenze. Il primo e secondo piano hanno quattro alloggi ciascuno, di dimensione diversa (65, 80 e 95 mq circa); tutti i nove alloggi sono in classe energetica A. La produzione del riscaldamento invernale e dell'acqua calda, nonché il raffrescamento estivo, avviene attraverso pompa di calore; all'interno degli alloggi vi sono dei terminali a ventilradiatori con pannello radiante e termoarredo nei servizi igienici. L'impiantistica prevede l'uso di fonti alternative (fotovoltaico per l'energia elettrica e solare termico per l'acqua calda). Con la riconsegna degli alloggi di Rovereto, Unicapi ha completato la ricostruzione post sisma, per la quale ha speso complessivamente oltre 5,7 milioni di euro. Ricordiamo che Unicapi, che aderisce sia a Confcooperative che Legacoop Modena, è la principale cooperativa modenese di abitazione a proprietà indivisa. Ha più di 3 mila soci tra assegnatari e non e gestisce 931 alloggi in quindici Comuni della nostra provincia.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Durante un diverbio dopo le percosse, l'uomo ha afferrato un coltello da cucina: la donna ha chiamato i Carabinieri che l'hanno arrestato. -

Modena, 17 luglio 2015 -

I Carabinieri della Stazione di Novi di Modena sono intervenuti ieri a seguito di una richiesta di aiuto formulata da una donna minacciata con un coltello dal proprio compagno. A seguito di un diverbio l'uomo ha percosso la donna con un pugno al volto e l'ha minacciata con un coltello da cucina, poi trovato e sequestrato dai Carabinieri in fase di sopralluogo. La donna (40enne) ha spiegato che ci sono state altre circostanze in cui era stata percossa dal convivente (45enne), dalla cui relazione ha avuto figli minori che non risulta, al momento, essere stati presenti durante i maltrattamenti.

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Giornata di incontri tra la struttura tecnica del Commissario e i professionisti per facilitare l'accesso ai contributi per le imprese. -

Modena, 14 luglio 2015 –

Oggi a Novi di Modena (Mo) è in corso di svolgimento il terzo "Liquidation Day", giornata di incontri dedicata a facilitare l'accesso ai contributi alle imprese danneggiate dal sisma del 2012.
 Dalle 10,30 e fino alle ore 17 tecnici della struttura commissariale, dopo una breve introduzione su temi generali, incontrano i professionisti nella sala Arci Taverna di Novi, su cinque punti di ascolto contemporanei per una quarantina di incontri prenotati su appuntamento.
I "Liquidation Day" sono organizzati da Struttura tecnica Commissariale, Regione Emilia-Romagna, Anci Emilia-Romagna e Comuni dell'area colpita dal sisma, in collaborazione con Ordini e Collegi professionali presenti al "Tavolo tecnico della ricostruzione post-sisma 2012".

(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

L'uomo deteneva illecitamente ben 4 pistole e più di 600 proiettili di vario calibro che sono state sequestrate dai Carabinieri. -

Modena, 26 maggio 2015 -

I Carabinieri della Stazione di Novi di Modena hanno arrestato un 70enne per detenzione illecita di armi da guerra. I militari si sono recati presso l'abitazione dell'uomo, titolare di porto d'armi per uso venatorio, in occasione di ordinarie verifiche sulla detenzione e la custodia dei cinque fucili da caccia regolarmente dichiarati e durante i controlli hanno trovato ben 4 pistole detenute illecitamente, di cui due da guerra (modelli Browning e P-38) e più di 600 proiettili di vario calibro come munizionamento per le stesse pistole, il tutto in una cassetta metallica. Le armi sono risalenti al periodo della Prima e Seconda guerra mondiale, ma in perfette condizioni d'uso. Sono in corso accertamenti per verificare se sono oggetto di furto e se possano essere state adoperate per commettere reati. L'uomo è stato arrestato e sottoposto ai domiciliari.

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Lunedì, 27 Aprile 2015 10:02

Vetrine vuote: reportage fra crisi e sisma

L'impatto della crisi e del sisma sulle attività commerciali della cosiddetta Bassa Reggiana e Modenese: reportage fra Reggiolo, Rolo, Novi e Rovereto sul Secchia. -

Reggio Emilia, 27 aprile 2015 - di Federico Bonati -

Una delle peculiarità delle province emiliane sono i negozi sotto i portici. Le vetrine affacciate sul camminamento espongono i prodotti agli occhi degli acquirenti o dei passanti di turno, proponendo a volte offerte a volte saldi. Tuttavia, è possibile imbattersi in negozi vuoti, corredati di un cartello informativo che dice: "Chiuso". È quanto è capitato in alcuni paesi della cosiddetta Bassa: Reggiolo e Rolo nel reggiano, Novi e Rovereto sul Secchia nel modenese.

Una duplice mannaia si è scagliata contro questi esercizi: da un lato la crisi economica cui si è dovuto far fronte dal 2008 sino ai timidi segnali di ripresa degli ultimi anni, dall'altro il sisma del 2012, il cui impeto ha provocato inagibilità e danni annessi.
Quest'ultimo, in particolare è molto visibile nella parte modenese teatro di questo reportage. Il centro di Novi presenta ancora i segni delle ferite del terremoto dell'Emilia, con impalcature e puntellature che lasciano trasparire una mesta somiglianza con le immagini che furono proiettate dopo il terremoto dell'Aquila. Oltre agli edifici lesionati, è possibile osservare negozi e attività attorniate da recinzioni metalliche. Lo stesso scenario si presenta ad otto chilometri di distanza, a Rovereto, dove i negozi si sono trasferiti nei container che costeggiano la strada d'ingresso del paese, quasi a fungere da centro commerciale all'aperto e al tempo stesso come luogo di ritrovo. Una scelta, quella dei container, condivisa in molti dei paesi colpita dal sisma, ma si tratta, nonostante siano passati tre anni, di situazioni provvisorie. C'è chi intende rientrare nei propri negozi, c'è chi ha cambiato location alla propria attività e c'è chi, invece, ha deciso di cambiare completamente aria.

Un cambiamento ben visibile sotto i portici di Rolo, dove numerose attività hanno deciso di chiudere pressate dalla morsa della crisi. È possibile riconoscerle, come spiega la titolare di uno dei bar del centro, grazie a delle foto della Rolo antica che coprono completamente le vetrine. Risulta desolante camminare e accorgersi di quante di queste foto sia tappezzato il centro. Ciò è riscontrabile anche a Reggiolo, dove ci sono sia negozi vuoti che appongono il cartello "Affittasi", sia attività che hanno dovuto trasferirsi dopo il sisma. Attività come il noto bar "Certe Notti", un tempo ritrovo per i giovani provenienti dai paesi limitrofi, ora solo un ricordo nella galleria di via Matteotti.
L'auspicio di tanti cittadini è che le impalcature e i negozi vuoti siano in un futuro molto prossimo solo il ricordo di un tempo andato, e ne è senza dubbio la riprova il progetto "Facciamo Centro" che prosegue il suo iter e la sua evoluzione nella città della Rocca. Una speranza che si nota negli occhi dei passanti e dei commercianti di tutte queste zone, speranza accostata tuttavia al timore che ciò resti solo un sogno. Un timore che può e deve essere spazzato via, dagli interventi delle autorità, delle associazioni, dei privati cittadini, al fine di poter rivivere davvero il centro dei propri paesi come un tempo e ancora meglio, per non ritrovarsi, magari tra altri tre anni, a dover ricommentare le stesse immagini.

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Fermato per un controllo, ha cercato di dileguarsi perchè alla guida sotto l'effetto di stupefacenti. Nell'abitazione: marijuana, hashish, una ventina di semi di canapa indiana oltre ad un bilancino di precisione e quasi 5.000 euro. -

Modena, 7 aprile 2015 -

Questa notte un 25enne novese, con precedenti per spaccio, è stato arrestato per detenzione illecita di stupefacenti. Durante il servizio perlustrativo notturno, i militari hanno individuato il ragazzo a bordo della propria autovettura mentre transitava con fare incerto lungo via Meucci. Con la perquisizione, sono stati trovati 3 grammi di cocaina e 4 di marijuana, un mix che poteva legittimamente far ritenere che stesse andando a consegnare lo stupefacente a qualche cliente.

Al momento del controllo, da cui ha tentato invano di svincolarsi accelerando la marcia, è fuoriuscito dall'abitacolo un denso odore di fumo di spinello. Il ragazzo si è rifiutato di eseguire l'esame tossicologico e gli è stata ritirata la patente e sottoposta l'auto a fermo, per guida sotto l'effetto di stupefacenti.

Perquisita l'abitazione, sono emersi altri 15 grammi di marijuana, 50 di hashish, una ventina di semi di canapa indiana oltre poi ad un bilancino di precisione e quasi 5.000 euro in banconote di vario taglio di cui non ha saputo fornire giustificazioni. E' stato quindi arrestato per detenzione ai fini di spaccio e questa mattina in direttissima convalidato l'arresto e disposti gli arresti domiciliari.

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Mercoledì, 18 Marzo 2015 10:00

Novi di Modena - Truffa del massaggio ad un'anziana

Dopo avere convinto l'anziana vittima della truffa a farsi fare un massaggio è scappata col bottino -

Modena, 18 marzo 2015 -

Sulla truffa ai danni di un' anziana stanno indagando i Carabinieri della Stazione di Novi di Modena dopo la denuncia per furto.

E' successo ieri pomeriggio, quando una donna di circa 50 anni si è presentata alla porta dell'abitazione per poi convincere la signora, che vive con il marito ed il figlio ma era sola in casa, a farsi fare un massaggio. Al termine del quale però ha chiesto all'anziana il pagamento del corrispettivo pari a 250 euro e al suo diniego, approfittando di un momento di distrazione, le ha preso il portafoglio, con all'interno 40 euro, oltre a collanina e orecchini tolti e messi sul tavolo per consentire il massaggio. Preso il bottino, la donna è fuggita a bordo di un'auto. 

I Carabinieri raccomandano che le vittime siano messe al corrente che persone senza scrupoli possono approfittare della loro buona fede e derubarli ed è importante che i parenti più prossimi svolgano nei loro confronti un'adeguata sensibilizzazione, convincendoli a non lasciar entrare in casa gli sconosciuti, anche se hanno modi gentili ed affabili.

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Oggi sono ancora occupati 453 Map, e vi abitano circa 1.400 persone. La vicepresidente Gualmini e l'assessore Costi a Mirandola e Novi di Modena in visita ai Map e alle strutture per anziani e disabili gestite dall'Asp Comuni modenesi Area Nord -

Modena, 13 marzo 2015 -

E' partita dal municipio di Mirandola, luogo d'incontro con i sindaci del cratere, per concludersi a Novi di Modena. Al centro della visita di oggi di Elisabetta Gualmini (vicepresidente della Regione e assessore alle Politiche di welfare) e Palma Costi (assessore alla Ricostruzione post sisma), i Map e una serie di strutture per anziani e disabili gestite dall'Asp Comuni modenesi Area Nord.

Tema prioritario dell'incontro in Comune a Mirandola, il welfare: il sindaco Maino Benatti, Luca Prandini (primo cittadino di Concordia) e Alberto Silvestri (sindaco di San Felice e presidente dell'Unione Area Nord) hanno illustrato la situazione socio-assistenziale e i progetti in corso, con particolare attenzione al welfare di comunità e ad esperienze di welfare aziendale. "Occorre potenziare gli interventi su infanzia e adolescenza – ha sottolineato Gualmini – . Per sostenere quest'impostazione, ho aumentato le risorse in bilancio per quest'anno" - si legge nella nota della Regione. 

A Mirandola sta proseguendo intanto lo smontaggio di una settantina di moduli abitativi provvisori, distribuiti tra il quartiere 29 Maggio e il quartiere Mazzone-Giolitti. Per le famiglie ancora ospitate in queste aree si stanno individuando diverse soluzioni: dall'assegnazione di un alloggio pubblico una volta conclusi i lavori di ripristino dell'agibilità degli stabili, gravemente compromessi con il sisma, all'individuazione di un alloggio di proprietà privata disponibile per l'affitto, per il periodo necessario al rientro nell'abitazione abitata al momento del sisma e danneggiata. "Al momento è stato svuotato il 40% dei Map – ha sottolineato l'assessore Costi – : stiamo rispettando in pieno la tabella di marcia, in pieno accordo e collaborazione con i Comuni, che prevede il totale smantellamento dei moduli entro il 2015". La vicepresidente Gualmini ha ricordato l'impegno, attraverso mezzo milione di euro del Fondo sociale regionale, a realizzare misure di contrasto della povertà e di sostegno al reddito, fra cui il prestito d'onore, in modo da consentire ai nuclei familiari terremotati "di riacquistare una progressiva autonomia e il ritorno alle normali condizioni di vita. Proprio grazie a queste risorse, un nucleo familiare di Mirandola è già uscito dai Map".

La visita di Gualmini e Costi è proseguita alla microresidenza "Le Azalee" di Mirandola: quest'ultima fa parte del gruppo di tre microresidenze – antisismiche ed ecosostenibili – già realizzate dall'Asp Comuni modenesi Area Nord dopo il terremoto (le altre due sono a Medolla e San Felice sul Panaro). L'impegno è di realizzare strutture analoghe anche a Concordia, Camposanto e San Possidonio. Tappe successive della visita, il nuovo centro diurno "I Gelsi" e la Casa residenza CISA (nucleo Alzheimer).

I Map: la situazione attuale

I moduli urbani realizzati sono stati 757, distribuiti in 7 comuni (Cavezzo, Concordia, Mirandola, Novi, San Possidonio, San Felice nel modenese e Cento nel ferrarese) dove il sisma ha provocato i danni maggiori e la disponibilità di case era insufficiente a fronteggiare l'emergenza. Oggi sono ancora occupati 453 Map, e vi abitano circa 1.400 persone. Numeri, questi, che variano settimanalmente, grazie al costante impegno degli uffici comunali alla ricerca di altre soluzioni abitative.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

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Gli arresti fra Novi di Modena, Camposanto, e San Prospero. Sequestrati oltre mezzo chilo di marijuana e 50 grammi di cocaina -

Modena, 6 marzo 2015 -

I Carabinieri della Compagnia di Carpi hanno arrestato nell'ultima settimana 5 persone per spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana.

A Novi di Modena è scattata la prima operazione nei confronti di una coppia di italiani. I militari hanno bloccato un 45enne a bordo della propria autovettura con 60 grammi di marijuana nascosti in un barattolo. Durante la perquisizione domiciliare, i militari hanno trovato più di mezzo chilo, sempre di marijuana, 40 grammi di cocaina e circa 2.000 euro in banconote di diverso taglio. La compagna dell'uomo, una 30enne pregiudicata è stata arrestata anch'essa per concorso in detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. È molto probabile che soprattutto la marijuana venisse spacciata a clienti molto giovani.

A Camposanto, i militari di San Prospero e San Salice sul Panaro hanno arrestato giovedì un 20enne italiano, sorpreso in flagranza mentre spacciava a due giovanissimi tra cui un minorenne, 10 grammi di marijuana. Quando i tre si sono incontrati in una zona appartata di Camposanto per effettuare lo spaccio, i militari, nascosti a pochi passi, li hanno sorpresi e bloccati. Durante la perquisizione domiciliare sono stati trovati quasi 1.000 euro verosimile provento di spaccio, considerato che l'indagato non lavora. I militari erano sulle tracce del giovane pusher già da tempo poiché bazzicava nei territori a confine tra San Prospero e Camposanto.

A San Prospero, infine questa notte sono stati arrestati 2 fratelli magrebini di 30 e 35 anni residenti a San Felice, con precedenti penali per spaccio di stupefacenti. I militari da alcuni giorni sulle loro tracce, hanno seguito uno dei due e lo hanno bloccato mentre cedeva una dose di cocaina ad un cliente italiano. Durante la perquisizione personale e presso le abitazioni sua e di suo fratello sono spuntati altri 10 grammi di cocaina, sostanza da taglio, un bilancino di precisione e 700 euro verosimile provento di spaccio.

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