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Questa mattina si è svolto in Comune il primo incontro del Forum per il trasporto pubblico locale, condotto dall'assessore alle infrastrutture Mirko Tutino. Sicurezza, efficienza, orari e tempi di percorrenza: le questioni sul tavolo sono tante. Quasi come gli attori del Forum, ovvero Comune, sindacati, Provincia, Agenzia per la Mobilità e aziende.

Reggio Emilia, 21 luglio 2014 – di Ivan Rocchi

Quello del trasporto pubblico locale è un tema sempre più attuale, e non solo dopo gli incidenti (uno dei quali mortale) che hanno coinvolto due giovani studenti nei mesi scorsi. Come annunciato nei giorni scorsi, questa mattina dalle 9 alle 13 si è svolto in Municipio il primo incontro del Forum per il trasporto pubblico locale. All'appuntamento, convocato e presieduto dall'assessore alle Infrastrutture del territorio e ai beni comuni Mirko Tutino, erano presenti i rappresentanti di sindacati, Provincia, Agenzia per la Mobilità e delle aziende Seta, Til e Act.

Ed è proprio a Seta, gestore unico del Tpl nelle province di Piacenza, Modena e Reggio, che l'assessore Tutino lancia il suo ultimatum. "Seta deve assumere, nero su bianco, impegni precisi riguardo ai mezzi aggiuntivi che da settembre avremo sul trasporto urbano e sulla difficile situazione del trasporto scolastico. Auspico che i tecnici presenti agli incontri vengano con un mandato chiaro da parte degli amministratori". Parole dure, che testimoniano di un clima acceso tra i vari attori del Forum. "Il clima in generale è positivo – smentisce però l'assessore -: durante la mattinata ci siamo confrontati sulle questioni e sui problemi che ognuno di noi voleva portare all'attenzione dei presenti e sui quali ha qualche competenza. Domani invece si entrerà sulle questioni operative, con l'obiettivo di dare risposte immediate a chi utilizza il servizio di trasporto pubblico locale, con particolare attenzione al servizio scolastico".

Nell'incontro di oggi è stata delineata la situazione complessiva del sistema di trasporto pubblico locale, non certo rosea, e le organizzazioni sindacali hanno esposto le loro proposte per favorirne il rilancio, nel breve e nel medio periodo. L'Agenzia per la Mobilità, invece, ha illustrato le iniziative di potenziamento dei controlli su Seta, che saranno attivate nella stagione autunnale. In particolare, verranno effettuati controlli a sorpresa su orari, tempi di percorrenza e guasti ai mezzi. Il Comune, da parte sua, ha posto il tema di una riforma delle sanzioni che incida sui manager ai quali sono state affidate responsabilità dirette, non sul bilancio generale del trasporto pubblico locale.

Come detto, domani si terrà un altro incontro del Forum, alle 14.30 e sempre in Comune. Seta illustrerà le sue proposte per affrontare il problema del fermo dei mezzi a causa del calore. Infatti, capita sempre più spesso di imbattersi in autobus fermi sul ciglio della strada o nei pressi di un benzinaio, con il cofano del radiatore aperto e l'autista fermo a terra che prova a farlo ripartire. Ma si parlerà anche di orari e tempi di percorrenza del servizio autunnale e invernale, che partirà il 15 settembre. Infine, l'Agenzia per la Mobilità dovrebbe proporre un rimedio al sovraffollamento dei mezzi che portano i ragazzi a scuola, da presentare poi agli istituti superiori reggiani.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Positivi gli stanziamenti per le ditte che dovranno occuparsi delle scuole, il governo ed il PD dimenticano che molti docenti sono sulla soglia della povertà -

Parma, 7 luglio 2014 -

La Gilda degli Insegnanti di Parma nell'accogliere positivamente la notizia dello stanziamento di fondi per remunerare le ditte edili, che si occuperanno di lenire alcune carenze degli edifici scolastici Parmensi, ricorda che la politica sembra continuare a fare spallucce di fronte al fatto che lo stipendio di un docente di scuola statale si aggira spesso intorno ai 1200 euro e che molti insegnanti, in particolare quelli incaricati a tempo determinato, ricevono queste elemosine chiamate "stipendi" anche con mesi di ritardo. Il contratto di lavoro è scaduto nel lontano 2009 e di fronte ad uno scenario di questo tipo, autorevoli esponenti del PD, azionista di maggioranza del governo, in queste ore stanno proponendo di trasformare i docenti della scuola statale in "badanti" e baby sitter".
Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Federazione Gilda Unams, a tal fine precisa: "Stiamo ricevendo segnali molto preoccupanti dall'attuale maggioranza di governo con gli esponenti del PD che evitano i tavoli di confronto ufficiali con le legittime rappresentanze dei dipendenti pubblici, fanno solo convegni che servono fino ad un certo punto, ma per firmare accordi ci vogliono tavoli di trattativa e non comportamenti unilaterali da vecchi padroni delle ferriere".

(Fonte: ufficio stampa Federazione Gilda Unams Parma)

Fra le questioni problematiche della scuola in territorio montano c'è la presenza di pluriclassi nelle quali si mettono insieme studenti di età e di livello di apprendimento diversi


Bologna, 10 febbraio 2014

Nei 102 comuni montani dell'Emilia-Romagna si trovano 156 scuole primarie, 86 secondarie e 35 secondarie di secondo grado, frequentate da circa 27mila studenti. Fra le questioni problematiche della scuola in territorio montano, derivate dai numeri limitati di studenti, c'è la presenza di pluriclassi nelle quali si mettono insieme studenti di età e di livello di apprendimento diversi, con evidente danno della qualità e della continuità dell'offerta didattica. Sulla questione è stata presentata una risoluzione sottoscritta da 14 consiglieri del Partito Democratico, primo firmatario Tiziano Alessandrini.

Il documento fa riferimento al progetto della Regione denominato Scuola@Appennino, con il coinvolgimento dell'Ufficio scolastico regionale, e di altri soggetti: sono stati finanziati 300mila euro per programmi di formazione, metodologica e tecnologica, degli insegnanti. Si fa inoltre riferimento a un documento di indirizzo dell'Anci, finalizzato a contrastare la chiusura delle scuole nei territori montani, e si chiede alla Giunta di agire in tutte le sedi affinché venga adottata una normativa nazionale per abbassare il parametro di costituzione della pluriclasse nelle scuole di ogni ordine e grado dei comuni montani. La risoluzione chiede alla Giunta di definire una fascia entro la quale individuare l'ottimale dimensionamento della rete scolastica, di investire nella formazione degli insegnanti che operano nelle pluriclassi, garantendo una loro continuità pluriennale nelle scuole di montagna. Infine, si chiede alla Giunta di promuovere progetti volti a superare le "sofferenze" di organico nelle piccole scuole, così da sostenere, potenziare e valorizzare questi presidi educativi, e i rispettivi territori.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
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