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Lunedì, 16 Dicembre 2019 09:03

Vittime da violenza, se ne è parlato a Colorno

Convegno a Colorno, a tutela delle vittime di violenza e delle loro famiglie, spesso abbandonate.

Venerdì 13 dicembre, presso la Venaria di Colorno, si è svolto l'evento a tutela delle vittime di violenza e delle loro famiglie, dal titolo "Dai diritti dei carnefici al silenzio per le vittime".
Titolo quantomai emblematico su cui si è articolata l'intera conferenza, con lo scopo di trovare reali soluzioni atte a garantire certezza della pena e l'istituzione di un fondo governativo atto ad aiutare le famiglie delle vittime a sostenere le spese legali, ad oggi spesso costrette a sostenerle di propria tasca.


L'evento organizzato dall'Associazione Vittime Riunite d'Italia (Avri) e patrocinato dal comune di Colorno, grazie alla proposta e alla partecipazione del gruppo Amo - Colorno), ha visto tra i relatori illustri personalità tra cui l'avvocato Marco Valerio Verni, zio di Pamela Mastropietro, 18enne con problemi psicologici, brutalmente stuprata, torturata e uccisa, sezionata e nascosta in una valigia abbandonata in strada, con ogni probabilità dalla mafia nigeriana. Verni ha voluto ricordare come la sofferenza e la morte di Pamela sia stata "screditata" da alcuna stampa che ha sostenuto il suo essere "tossicodipendente o addirittura prostituta". Ha voluto ricordare che l'efferatezza di tale assassinio non può e non deve trovare giustificazioni di nessun tipo.


Durante l'evento a seguito dell'introduzione di Domenico Muollo, referente Avri Emilia che ha ribadito la necessità di trattare questi argomenti al fine di tenere alta l'attenzione, hanno interloquito con il pubblico in sala, dopo i saluti dell'assessore dell'amministrazione comunale di Colorno, Ivano Zambelli, il presidente di Amo Colorno, Nicola Scillitani e la coordinatrice al sociale di Amo Colorno, Luisa Fiamma. Scillitani ha voluto ricordare alla presenza della sorella Rosangela e della loro mamma le cui lacrime hanno commosso il pubblico e i relatori, il terribile episodio di cronaca avvenuto a San Polo di Torrile, quando Filomena Cataldi venne brutalmente picchiata e uccisa da un vicino di casa, ad oggi assolto per totale incapacità d'intendere volere e detenuto in una Rems (residenza per le esecuzioni di sicurezza), chiedendo ai relatori di dare risposte a tutte queste famiglie massacrate dal dolore. Famiglie come quella Cataldi, che da sole stanno sostenendo tutte le spese legali e medico - psicologiche. Una beffa che si aggiunge all'incolmabile dolore per la perdita di una persona cara e amata alla follia.


Luisa Fiamma ha parlato di bullismo, altro grosso problema dell'attuale società sostenendo l'importanza della formazione nelle scuole come possibile soluzione per arginare il fenomeno. Il presidente dell'Avri, Angelo Bertoglio ha espresso la necessità di istituire un "garante delle vittime" ricordando la necessità di lavorare per rivedere il sistema delle strutture alternative al carcere, come le Rems, che non dovrebbero ospitare soggetti ad alta pericolosità sociale e assassini.

La d.ssa Lucia Mosca, direttore del giornale LaNotizia.net ha moderato l'evento, ricordando come ormai troppo frequenti siano le ingiustizie della legge Italiana. La Criminologa Manuela Marchetti, l'avvocato cassazionista Mario Pavone, e la psicologa e opinionista tv Francesca Cenci, hanno elargito al pubblico importanti spunti delle loro attività, sia a livello giuridico che psicologico, ricordando l'importanza di portare alla società il messaggio della sacralità del "corpo della donna" che non deve essere visto come oggetto, ma come fonte di vita.


Infine sono state ricordate le tante vittime delle forze dell'ordine che hanno perso la vita cercando di proteggerci, ricordando anche l'ingiusta revoca della scorta al capitan Ultimo. Ultimo che ha combattuto per una vita intera le mafie e che quotidianamente è costantemente a rischio della vita.


Uno Stato dovrebbe difendere i propri servitori e i propri cittadini, non abbandonarli come purtroppo sempre più spesso avviene.

 

 

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Pubblicato in Cronaca Parma

Al fine di garantire vera tutela per tutte le vittime di violenza e per quelle famiglie che hanno perso i loro cari, ad oggi costrette a pagarsi addirittura le spese legali, Amo Colorno, in collaborazione con AVRI (Associazione Vittime Riunite d'Italia) e con l'associazione Source of emotions, organizza venerdì 13 dicembre dalle ore 17:00 alle ore 19:00, presso la Venaria di Colorno di via Suor Maria (nei pressi della casa della salute), un'iniziativa dal titolo "Dai diritti dei carnefici al silenzio delle vittime".

Tale importante incontro, patrocinato anche dal comune di Colorno, il quale si ringrazia per la sensibilità sul tema, non sarà il solito evento - conferenza. L'incontro prevederà ampio spazio al dialogo con il pubblico e si prefigge l'obbiettivo di evidenziare alcune situazioni paradossali come quella dei carnefici che spesso non finiscono in galera e che sono il più delle volte liberi di reiterare il reato. Dall'assurdo "pass" dell'incapacità d'intendere e volere, che concede ai criminali di non andare in galera, ma in strutture alternative (le Rems) per poi uscire dopo pochi anni, alla mancanza di un reale fondo governativo in favore delle famiglie delle vittime, che spesso sono costrette a sostenere da sole anche le spese legali. 

Dedicato a chiunque oggi soffre situazioni di violenza e abbandono. A chi non vede la luce, e vede solo buio. Quest'evento è dedicato a tutte queste persone e noi dobbiamo far sentire loro la nostra vicinanza. Non possiamo rimanere sull'uscio a guardare.

Parteciperanno all'iniziativa personaggi illustri, che si sono contraddistinti per la sensibilità e l'impegno costante su questo tema: "la d.ssa Lucia Mosca, direttrice del giornale LaNotizia.net; l'Avv. Marco Valerio Verni, zio di Pamela Mastropietro (giovane fiore brutalmente reciso e sezionato per essere poi nascosto in una valigia); La bravissima criminologa Manuela Marchetti; la psicologa Francesca Cenci, volto noto alla Tv come opinionista, abilissima scrittrice sul tema; l'avvocato Mario Pavone, avvocato di cassazione; l'attore e regista James La Motta, autore di film sul tema, di livello internazionale; Il presidente dell'Avri, Angelo Bertoglio; il referente dell'Avri Emilia Romagna, Domenico Muollo e Il presidente del gruppo locale Amo Colorno, Nicola Scillitani. Porteranno inoltre i loro saluti gli amministratori del comune di Colorno.

Tratteremo anche il tragico evento avvenuto a San Polo di Torrile (Pr), quando un mostro e vicino di casa uccise brutalmente Filomena Cataldi, giovane donna fragile e amata da un'intera comunità. L'assassino di Filomena è stato rinchiuso in una Rems per dieci anni (poi verrà rivalutato il suo stato di salute mentale e potrebbe tornare in libertà) e la famiglia Cataldi è stata costretta a sostenere addirittura le spese legale. Assurdità dell'italica giustizia.

 

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Mercoledì, 11 Dicembre 2019 09:13

Colorno, una stazione delle "Brutte Arti"

Per chi l'avesse dimenticato, la stazione di Colorno è ancora tutelata dalle belle arti, o meglio dovrebbe... Dopo una serie ininterrotta di atti vandalici più o meno gravi, avvenuti in poco meno di un anno, ci torna in mente la frase di Dante Alighieri, nella sua Divina Commedia: "Lasciate ogni speranza, o voi che entrate".

La nostra bella e caratteristica stazione, sempre accessibile a chiunque negli orari notturni, e sempre senza videosorveglianza, nei giorni scorsi è stata utilizzata come "lavagna" da graffitari di bassa levatura, che hanno trasformato la sala d'aspetto in un unico grande scarabocchio. Mentre ciò avveniva, tra l'altro, venivano spezzate alcune maniglie delle porte e sia i binari che la sala d'aspetto, venivano deturpati con spazzatura di vario genere.
Non smetteremo di documentare questo scempio, fino a quando non si faranno le cose più semplici del mondo: "Chiudere la stazione in orario notturno e installare un sistema di videosorveglianza". In qualche modo bisogna pure iniziare a tutelarla davvero, oppure Rfi vuole continuare a spendere denaro per reimbiancare i muri per la 4a volta di fila, e restituire i "muri lavagna" puliti ai pittori in erba?...

Il gruppo
Amo Colorno

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Cavandoli (Lega) al question time: “Solo per noi era infrastruttura prioritaria”.


Roma, 4 dicembre 2019 - "Solo la Lega al Governo ha messo i ponti sul Po tra le priorità infrastrutturali del Paese creando un fondo di 250 milioni di euro per ristrutturarne alcuni e realizzarne di nuovi in sostituzione di quelli vecchi con problemi strutturali, a partire dal Colorno-Casalmaggiore, per la cui realizzazione erano stati stanziati oltre 64 milioni. L’attuale Governo PD-5Stelle ha dirottato altrove i soldi stanziati e il Ministro De Micheli ha oggi confermato che le risorse le dovrà trovare Anas, chissà quando, perché il MIT intende finanziare la sola progettazione. I cittadini sanno che il vecchio ponte durerà ancora qualche anno e che, grazie a questo Governo, dovranno rassegnarsi a nuove interminabili chiusure”, lo ha detto Laura Cavandoli, deputata parmigiana della Lega dopo la deludente risposta del Ministro De Micheli alla sua interrogazione nel question time odierno.


“Non sono soddisfatta della risposta del Ministro – spiega Cavandoli – e non lo sono nemmeno i cittadini delle zone con infrastrutture precarie, perché grazie alla Lega il ponte di Colorno era il primo dei nuovi ponti da realizzare e oggi si trova privato delle risorse stanziate sempre dalla Lega. Il ministro ha confermato che l’unico finanziamento previsto è quello del progetto di fattibilità tecnico-economica, mentre la realizzazione passerà in capo ad Anas che dovrà trovare le risorse. Siamo passati da risorse certe già stanziate dalla Lega alle promesse generiche di questo Governo. Un bel passo indietro per tutto il territorio”.


“L’unica buona notizia è che la graduatoria che vede il collegamento Colorno-Casalmaggiore in cima alla lista delle nuove opere da realizzare, dopo mesi di attesa finalmente domani andrà in Conferenza Unificata e di questo ci prendiamo il merito – conclude Cavandoli -. Ma nel frattempo l'attuale maggioranza ha regalato oltre 110 milioni di euro al Concessionario delle autostrade dei Parchi, togliendoli ad Anas, che li vedrà forse nel 2030, mentre molti dei ponti del bacino del Po non riusciranno ad arrivare al 2030!”

 

Mercoledì, 04 Dicembre 2019 11:23

Auto vandalizzata nel parcheggio di via Suor Maria

La giornata di ieri è stata caratterizzata da un tiepido sole molto atteso dai colornesi, arrivato dopo un periodo di pioggia che è sembrata infinito.
La giovane mamma ha così deciso di approfittarne, e nel primo pomeriggio ha accompagnato la sua bambina per la somministrazione del vaccino antinfluenzale presso gli studi medici della casa della salute di via Suor Maria.
A intervento sanitario terminato, verso le 15:00/15:30, sono tornate al parcheggio e lì ecco l'amara sorpresa. La loro autovettura è stata vandalizzata, e il vetro anteriore lato guida è stato sfondato. Amara sorpresa per questa mamma e la sua piccola avvenuta in pieno giorno e in pieno sole. Ennesimo episodio avvenuto a poco tempo di distanza da quello del parcheggio adiacente il parco della reggia di Colorno.

Non siamo in grado di dire se altre autovetture siano stato vandalizzate o meno, ma ciò che è certo, è che questo non dovrebbe mai succedere dinanzi al parcheggio di un ospedale. Va' detto ad onor del vero, che ultimamente all'ingresso della casa della salute, si verificano situazioni non proprio trasparenti. Sovente c'è qualcuno che chiede "l'elemosina" anche con un pò d'insistenza, e nelle ore notturne ci segnalano di persone che a volte dormono in auto nel parcheggio di via Suor Maria, oppure che si "imboscano" in qualche anfratto dell'ex rudere - manicomio adiacente, per abbeverarsi di alcolici.

Nell'attesa che questi vandali vengano riconosciuti e puniti, vogliamo esprimere solidarietà alla mamma colornese che ci ha contattati immediatamente dopo l'odioso fatto. Non è possibile recarsi in ospedale in pieno giorno ed avere l'auto distrutta!!

Il gruppo
Amo Colorno

 

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Pubblicato in Cronaca Parma

Sconfitta a testa alta contro la capolista Florentia per l’Amatori Valorugby Emilia che in terra toscana cade 38 a 21 contro la squadra di Ferraro e in classifica viene superata dalla Capitolina, oggi vincente contro Siena.

Troppo forti i fiorentini per i ragazzi di Zanichelli e Manici che comunque giocano a testa per gran parte della gara, pagando oltremodo i 10 minuti di amnesia del primo tempo quando il Florentia va in meta 3 volte segnando 19 punti che alla fine della gara risulteranno decisivi.

3 le mete segnate dalla squadra di capitan Rossi, la prima dell’under 18 Martin Granieri nella prima frazione e quelle di Mattioli, alla sua seconda gara in serie B, e Tonelli nel finale a 10 minuti dal termine.

Nonostante la sconfitta contro un avversario di spessore con obiettivi di promozione, buone indicazioni si sono viste in campo, dal pacchetto di mischia ma soprattutto dal punto di vista disciplinare, problema principale in queste prime giornate.

Prossimo appuntamento per l’Amatori Valorugby arriveranno i Lyons Amaranto.

 

Florentia Rugby vs Amatori Valorugby Emilia 38 - 21 (Pt 19 - 3)

Marcatori: Pt 11’m Palmiotto tr Valente (7-0), 15’m Bastiani (12-0), 20’m Timperanza tr Valente (19-0), 30’m Granieri tr Ferrari (19-7); St 45’m Ardori tr Valente (26-7), 51’m Mattioli tr Ferrari (26-14), 48’m A. Nannini tr Valente (33-14), 70’m Tonelli tr Ferrari (33-21), 80’m Ferrara (38-21)
Florentia Rugby: Zappitelli; Noviro (55’ Martini), Ghini, A. Nannini, Bastiani (58’ Nistri); Valente (60’ Bernacchioni), Ferrara; Baggiani, Timperanza (60’ Guidotti), Gatta; Zonta, Palmiotto (75’ Gianassi); Tangredi (45’ Ciaramelletti), Ardori, Vicentini (45’ F. Nannini). All. Ferraro.
Amatori Valorugby Emilia: Ferrari; Tonelli, Spagnoli (70’ Gherri), Bianconi (41’ P. Dodi), Pozzi; Colli, F. Dodi; Rossi (Cap.) (65’ Sandri), Ciusa (66’ Scarica), Colombo (46’ Braglia); Granieri, Corradi; Calì (41’ Mattioli), Ciasco, Bertozzi (41’ Amin Fawzi). All.: Zanichelli - Manici
Arbitro: Carmine Marrazzo (Bo)
Ammonito: 63’ Palmiotto (Florentia)
Punti conquistati in classifica: Florentia 5; Amatori Valorugby 0

Pubblicato in Sport Parma

Il gruppo Amo Colorno intende ringraziare pubblicamente il sindaco di Casalmaggiore, dott. Filippo Bongiovanni per la prontezza atta a segnalare alle forze dell'ordine un trasporto eccezionale, a nostro avviso diretto proprio sull'incerottato ponte tra Colorno e Casalmaggiore. Un impegno civico importante avvenuto presumibilmente in orario notturno, atto a tutelare la struttura che è stata chiusa per ben 21 mesi, causando enormi disagi al territorio di Colorno e Casalmaggiore.

Non è la prima volta che questo accade. Nel mese di ottobre 2019 un altro trasporto eccezionale con tanto di scorta, bandierine e lampeggianti, oltrepassò il ponte in orario tardo, per non incorrere in controlli da parte delle forze dell'ordine.

"Trasporto eccezionale" così come si evince dal nome, vuol significare la movimentazione su gomma, di materiale molto ingombrante e/o molto pesante. Sul ponte vige il limite delle 44 tonnellate di peso per i mezzi, e seppur non sempre un trasporto eccezionale lo supera, la cosa desta grande preoccupazione. Viene facile pensare che alcuni "furbetti" possano approfittare di fasce orarie senza controllo di polizia, solitamente in orario notturno, per trasportare in maniera rapida del materiale più pesante di quanto previsto. Fare ciò mette a rischio la stabilità del ponte, giudicato tra i viadotti più pericolosi in Italia, e mette a rischio l'incolumità propria e degli altri.
Diviene necessario prevedere al momento dell'installazione dei sensori di monitoraggio, anche mezzi atti alla prevenzione e al sanzionamento, in grado di far rispettare i limiti imposti di peso e velocità. Autovelox e mezzi in grado di pesare singolarmente in maniera dinamica ogni singolo mezzo che attraversa il ponte, e di multarli se non rispettano le regole.

A tal proposito continuiamo a chiedere ad entrambe le province di interfacciarsi rapidamente con le prefetture, al fine di individuare le migliori soluzioni. Un milione di euro investiti per il monitoraggio diventerebbero mal spesi se non vi fossero strumenti di dissuasione. Il ponte nuovo è ancora molto lontano e come è stato già più volte dimostrato, le regole spesso non vengono rispettate.

Il gruppo
Amo Colorno

La panchina rossa. Simbolo del sangue versato ingiustamente da tante donne vittime di violenza. Simbolo di impegno per tutelarle e di rispetto.

Rispetto che in tante piazze d'Italia si è ribadito il giorno 25 di novembre. Rispetto che purtroppo a Colorno è mancato nel parco di via Pasini. Proprio in prossimità della panchina rossa installata nell'area verde, qualcuno ha scelto di bivaccare e di organizzare un festino all'aperto a base di alcool e fumo. Il parco è già stato più volte oggetto di vandalismi frequenti, ma questa volta si è oltrepassato il limite.

Questa mattina il simbolo della "violenza sulle donne" è stato trovato accerchiato dal rudo. Grossi bicchieri trasparenti di plastica, tantissimi mozziconi di sigaretta e persino una grossa bottiglia di spumante. Il tutto è stato abbandonato nell'erba e sulla panchina senza alcun pentimento.

Un brutto gesto che speriamo non avvenga di nuovo. Se non si vuole rispettare il "bene comune" o l'ambiente, che almeno si rispettino tutte quelle donne che hanno perso la vita, le loro famiglie e tutte coloro che stanno soffrendo anche in questo istante, abusi fisici e psicologici.

il gruppo
Amo Colorno

Pubblicato in Costume e Società Parma

Lo scorso 22 novembre si è svolta una conferenza stampa, in provincia di Parma, per  presentare il sistema di monitoraggio per il ponte sul Po, tra Colorno e Casalmaggiore, realizzato e studiato dall'università di Parma. Il costo dell'opera è stato previsto per l'importo di 1 milione di euro, comprensivi di manutenzione per la durata del ponte (10 anni). Sarà effettuata l'installazione di sensori atti al monitoraggio del peso complessivo sul ponte, della stabilità di ogni singolo suo componente e attraverso un cartello elettronico (come per le autostrade), il conducente sarà informato di eventuali violazioni commesse, senza però poter ricevere sanzioni.

I dati dei sensori saranno trasmetti attraverso la fibra ottica. Un sistema che visto il suo alto costo, prevederà ovviamente l'emissione di un bando. La durata prevista dei lavori, sarà di circa 100 giorni. Una bella somma di denaro utile a monitorare il ponte, che prevederà anche la presenza di un semaforo che in caso di problemi alla struttura, diventerà rosso segnalando l'impossibilità di percorrerlo.

Amo Colorno ritiene utile questo sistema, ma ancor più importante è la PREVENZIONE.

Prevenzione che in quest'opera di monitoraggio, seppur molto utile purtroppo non esiste. I limiti di peso dei mezzi pesanti di 44 tonnellate, e di velocità di 50 km/h vanno fatti rispettare, e il rispetto si ottiene solo con le vere sanzioni (multe). Speriamo che le due province Parma e Cremona, si interfaccino rapidamente con le prefetture e che riescano ad installare sistemi di sanzionamento (sia per la velocità che per il peso di ogni singolo mezzo pesante in maniera dinamica).

Il ponte deve durare il più possibile in attesa del nuovo e per far si che ciò accada, occorre garantire il rispetto delle regole imposte.
Monitorando solamente il ponte, si rischia di avere dati su dati, utili all'università per esperimenti e studi e di intervenire alla chiusura del ponte, ove necessaria, prima che si verifichi un disastro. Ciò però non da nessuna tutela alla struttura del ponte.

Il gruppo
Amo - Colorno

Presentato oggi nella sede della Provincia di Parma dai proff. Montepara e Vanali dell’Università di Parma, alla presenza del Presidente Rossi, del Delegato alla Viabilità Bertocchi e del dirigente Monteverdi, degli esponenti dei Comuni di Colorno e Casalmaggiore, della Provincia di Cremona e del Comitato TrenoPonteTangenziale.

Parma,

E’ ormai stato completato il progetto del nuovo sistema di monitoraggio del Ponte sul Po di Colorno - Casalmaggiore elaborato dall'Università di Parma su incarico della Provincia di Parma.
Si tratta di un insieme di strumenti, omologati e del tutto innovativi, che permette di rilevare sia lo stato della struttura, sia le caratteristiche del traffico: la massa dei veicoli in transito sul ponte, la velocità e la targa, con la possibilità di collegare il tutto ad apposito impianto semaforico. 
I dati rilevati potranno essere forniti alle forze di polizia per mettere a punto un sistema di controllo e sanzionatorio più efficace.
La Provincia di Parma pubblicherà il bando per l’affidamento della fornitura ed installazione di queste tecnologie entro dicembre 2019.
Il costo, di circa un milione di euro, compresa la manutenzione del sistema per 10 anni, è già finanziato.
Per il montaggio occorreranno circa 100 giorni.

Questo nuovo sistema di monitoraggio è stato illustrato stamattina a Palazzo Giordani i prof. Antonio Montepara e Marcello Vanali dell’Ateneo di Parma, alla presenza del Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi, con il Delegato alla Viabilità Giovanni Bertocchi, il dirigente ing. Gianpaolo Monteverdi e la responsabile Infrastrutture ing. Elisa Botta, il Vice presidente della Provincia di Cremona Rosolino Azzali, il Sindaco di Colorno Cristian Stocchi, l'ing. Enrico Rossi responsabile Lavori pubblici del Comune di Casalmaggiore, gli esponenti del Comitato TrenoPonteTangenziale.

“Siamo lieti di annunciare che l’Università ha finalmente concluso questo studio particolarmente complesso e innovativo, che ci metterà in grado di avere un controllo continuo della situazione del ponte, che ci metterà in condizione di avere un controllo continuo dello "stato di salute" del ponte - ha dichiarato  il Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi - Un controllo importante, che darà sicurezza e garanzie ai cittadini e accompagnerà il lavoro di progettazione del nuovo ponte, che abbiamo chiesto al Ministero resti in capo alla Provincia di Parma, per facilitare i rapporti con tutti gli enti del territorio coinvolti." 

IL SISTEMA DI MONITORAGGIO

Prevede un piano di monitoraggio continuativo, con:
- misura ed analisi senza interruzione di grandezze utili a identificare lo stato della struttura, con monitoraggio continuativo delle inclinazioni delle parti strutturali più significative e dilatazione delle fessurazioni significative
- controllo del regolare utilizzo del manufatto: con un sistema pesatura dinamica dei veicoli agli ingressi del ponte, e una rilevazione della velocità 
- pannelli a messaggio variabile con controllo remoto per notizie in real-time
- regolazione del traffico con apparato semaforico interlacciato con sistema di pesatura e PMV
- intervento immediato in caso di valori ritenuti pericolosi
- ispezione visiva periodica e misura topografica semestrale sul ponte.

Il monitoraggio in continuo dei parametri strutturali si basa sull’acquisizione con continuità dei segnali provenienti da una serie di sensori installati sul ponte:
- Inclinometri (selle gerber e travi campate)
- LVDT o potenziometri lineari (fessurazioni)
- Correlazione con i dati sul traffico transitante

Comunicazione agli utenti
- Messaggio a pannello variabile in caso di superamento carico massimo o altre allerte
- Semaforo chiusura ponte nel caso si verifichino eventi che lo richiedano


Fonte: Provincia di Parma