Le oscillazioni dell'indice valutario stanno vanificando i vantaggi derivanti dai cali di certe materie prime a seguito del miglioramento delle condizioni meteo in Argentina.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 07 febbraio 2018 - aggiornamento serale e stamattina - 
Come sempre le sorprese non tardano a arrivare. Il miglioramento delle previsioni meteo in Argentina sta portando in calo il mercato da tre sedute consecutive, i fondi hanno di nuovo ripristinato le loro posizioni di corto, vendendo quanto la settimana scorsa avevano messo in posizione di copertura.
A questo aggiungiamo quanto da ieri accade sulle piazze finanziarie dovute al forte calo di Wall Street, quasi il 5%, seguito al calo di venerdì del 2,50%. Una situazione che ha innescato le flessioni negative nelle borse Asiatiche e infine Europee.

Le materie prime come reagiranno? La finanza dove si sposterà? Una risposta potrebbe giungere dall'Usda dI DOMANI 8 febbraio.

AGGIORNAMENTO IERI SERA E TELEMATICO STAMATTINA

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Per il comparto bioenergie poco da segnalare se non una anomala e momentanea superiore disponibilità di farinetta di mais. Continuano ad essere reperibili i cruscami di grano anche se più cari, spezzati e farine di mais ricostruite, cascami di riso, bucce di cacao, mentre i cereali tossinati sono ormai introvabili.
Momento di mercato non facile, la stabilità di alcuni comparti, specie quello cerealicolo, fa sì che gli scambi vivano alla giornata.

Indicatori internazionali 06 febbraio 2018


l'Indice dei noli è sceso sino a 1.082 punti, il petrolio flette attorno 64$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,24175 ma era salito anche a 1,25 e poi in calo a 1,23.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Deciso ridimensionamento per il latte spot mentre i listini di burro e crema restano stabili così come il Parmigiano Reggiano. -5 centesimi per il Grana Padano.

di Virgilio Parma 6 febbraio 2018 -

LATTE SPOT Prosegue tendenza discendente dei listini del latte spot. Alla borsa merci di Verona il latte crudo spot nazionale, si è adagiato tra 35,05€ e 36,09€ /100 litri di latte (-1,43%). Il latte intero pastorizzato spot estero il ridimensionamento del listino (-2,94%) e il 5 febbraio il prezzo si è collocato tra 24,74€ e 26,29€/100 litri latte). Pesante la perdita del latte scremato pastorizzato spot estero che per la terza settimana consecutiva perde circa un euro/100 litri. Il prezzo si colloca perciò tra 8,28-9,32€/100 litri latte (-10,53%).

BURRO E PANNA Una settimana all'insegna della stabilità per il burro, la panna e la crema. Unica variazione rilevata riguarda il rimbalzo dello zangolato parmense che adegua il listino alla borsa reggiana.

Borsa di Milano 5 febbraio 2018:
BURRO CEE: 3,85 €/Kg (=)
BURRO CENTRIFUGA: 4,10 €/Kg. (=)
BURRO PASTORIZZATO: 2,55 €/Kg. (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,35 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,90 €/Kg. (=)
MARGARINA Gennaio 2018: 1,02 -1,08€/kg (=)

Borsa Verona 5 febbraio 2018: (=)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,70 -1,80 €/Kg. (=)

Borsa di Parma 2 febbraio 2018 (+)
BURRO ZANGOLATO: 1,95 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 6 febbraio 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,95 - 1,95 €/kg.

GRANA PADANO 5/02/2018 - Nuova flessione per il Grana Padano DOP. I listini cedono altri 5 centesimi tutte e tre le referenze rilevate.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,20 - 6,30 €/Kg. (-)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 6,95 - 7,55 €/Kg. (-)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,00-5,30€/Kg. (-)

PARMIGIANO REGGIANO 2/02/2018 Prima settimana di febbraio all'insegna della stabilità per il Parmigiano Reggiano.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,70-10,00 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,30 - 10,75 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,95 - 11,45 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 11,75 - 12,05 €/Kg. (=)

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Nel corso del primo incontro organizzato dal CAE ad Imola un centinaio di viticoltori ha vivamente apprezzato la lectio del guru del settore Attilio Scienza che non ha risparmiato consigli utili e pratiche virtuose per migliorare rese e qualità del nostro prodotto.

Imola (Bo) - (Febbraio 2018) - Conoscere e approfondire scenari di mercato globale con inevitabili riflessi locali, tecniche di produzioni di avanguardia e le ultimissime applicazioni tecnologiche che consento ai numerosi viticoltori intervenuti di poter migliorare le loro rese e la qualità intrinseca del loro prodotto. E' stato questo l'obiettivo che il Consorzio Agrario dell'Emilia ha centrato davanti ad un centinaio di imprenditori agricoli del territorio con il workshop "La nostra viticoltura: futuro e prospettive", uno dei primi appuntamenti itineranti del 2018 - organizzato dal CAE in collaborazione con Gowan - volto a diffondere consapevolezza, strumenti utili e qualità dei servizi per ottimizzare il frutto del proprio lavoro quotidiano. Il ricco focus su vino, vite e vitigni ha beneficiato di un elemento di grande richiamo per gli addetti ai lavori e non solo ovvero la lectio tenuta dal professor Attilio Scienza, decano dell'Università Statale di Milano dal curriculum invidiabile, ma soprattutto vero e proprio guru europeo e sicuramente italiano di questo settore.

Il professore, che proprio negli ultimi anni ha attivato alcune start-up di successo di giovani laureati che supportano con le applicazioni digitali l'attività in campo dei viticoltori, ha intrattenuto il pubblico presentando l'intero mosaico articolato dell'universo vino, mercato e qualità della materia prima.

"In un contesto globale - generalmente fluttuante – ha commentato l'accademico Scienza - in cui le criticità per il prodotto italiano arrivano dagli immensi quantitativi "semi-anonimi" prodotti in paesi extraeuropei gettati su tutti i mercati a prezzi bassi ma anche da un clima inaridito che muta alla radice le condizione di coltivazione gli scenari sono delineati e diventano quasi obbligati".

Per il docente - in Europa ed in particolar modo nel nostro paese - la stretta relazione tra territorio e produzione, natura e qualità del vitigno, valore storico e ambientale e prezzo adeguato rappresentano il punto di partenza che consente , attraverso l'impiego dei dati statistici satellitari, di arrivare alla definizione di una filiera in grado di autopromuoversi proprio per tutto ciò che rappresenta.

Il workshop è stato aperto dal presidente del Consorzio Agrario dell'Emilia Antonio Ferro che ha ribadito la sempre più marcata necessità di organizzare questo tipo di incontri sul territorio non solo per offrire una informazione completa sui servizi consortili, ma per dare tutte le più utili cognizioni di merito per effettuare alla vigilia della stagione la scelta più intelligente e redditizia per la propria coltura in un mondo che cambia a ritmi rapidissimi e che non può vederci immobili. Degno di particolare menzione il pacchetto di difesa fitosanitaria del vigneto nel nostro comprensorio, illustrata dall'esperto Andrea Bagnalasta di Gowan Italia, e naturalmente tutto quanto il Consorzio Agrario dell'Emilia può fornire in termini di sostegno diretto e di counseling in campo grazie alla relazione del responsabile Ricerca e Sviluppo CAE Claudio Cristiani. Ecco di seguito un breve abstract delle possibili strategie adottabili per il vigneto evidenziate dal professor Scienza nella Sala Convegni dell' Hotel Molino Rosso di Imola:
- Sviluppare una viticoltura di vitigno con varietà italiche che veicolino al contempo un mirato riferimento territoriale sui mercati esteri (marketing, naming, ecc.)
- Praticare una viticoltura sostenibile e certificata con bassi costi di produzione (viticoltura di precisione)
- Valorizzare le DOC/DOCG più note e con capacità di penetrazione sui mercati esteri (amarone, barolo, brunello, prosecco, ecc.)
- Prevedere investimenti elevati in tecnologia di supporto, comunicazione e reti di impresa e partnership

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Le oscillazioni dell'indice valutario stanno vanificando i vantaggi derivanti dai cali di certe materie prime a seguito del miglioramento delle condizioni meteo in Argentina.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 06 febbraio 2018
Come sempre le sorprese non tardano a arrivare. Il miglioramento delle previsioni meteo in Argentina sta portando in calo il mercato da tre sedute consecutive, i fondi hanno di nuovo ripristinato le loro posizioni di corto, vendendo quanto la settimana scorsa avevano messo in posizione di copertura.
A questo aggiungiamo quanto da ieri accade sulle piazze finanziarie dovute al forte calo di Wall Street, quasi il 5%, seguito al calo di venerdì del 2,50%. Una situazione che ha innescato le flessioni negative nelle borse Asiatiche e infine Europee.

Le materie prime come reagiranno? La finanza dove si sposterà? Una risposta potrebbe giungere dall'Usda del prossimo 8 febbraio.
Il telematico di stamane aveva un andamento misto, e i giochi dei fondi sono difficilmente interpretabili con quanto sta succedendo nella Finanza. Di merce non ne manca e i consumi mondiali sono sufficientemente stabili.

Ieri sul mercato interno le farine di soya quotavano per il gennaio marzo 318-328 euro (normale e proteica) mentre maggio-giugno quota 318-327, il luglio dicembre 309-318 partenza Venezia. Il 2019 lo si calcola base i premi 314. Mentre a Ravenna il caricabile quota 326 per la normale e 332 per la proteica, sino a marzo, l'aprile 331, maggio giugno 329, luglio dicembre 321 e il 2019 314 (comunque quotazioni molto instabili). La farina di soya convenzionale ogm free quotava 390 per la 44 e 453 per la proteica.

Le chiusure ieri sera sono state pesanti, ma l'effetto del rafforzamento del Dollaro sull'Euro sta assorbendo una parte di queste.

SEMI mar 969,6 (-9) mag 981,2 (-9) lug 991,2 (-8,4)
FARINA mar 327 (-4,4) mag 331 (-4,4) lug 333,3 (-4,8)
OLIO mar 32,5 (-0,01) mag 32,71 (0) lug 32,92 (0)
CORN mar 358,6 (-2,6) mag 366,4 (-3) lug 374,2 (-3)
GRANO mar 440,2 (-6,4) mag 452,4 (-7,2) lug 467 (-6,4)

Oggi vedremo come reagirà il mercato fisico-commerciale. I proteici meno cari, i cereali cedenti, i cruscami che cominciano a rincarare, i fibrosi sempre "stellari" - belli o brutti che siano -. Una situazione che si suppone si protrarrà sino ad aprile, maggio. Anche le polpe di bietola 190 euro partenza, le bucce di soya 200 euro partenza, mantengono valori inusuali. Diversi consumatori hanno fatto ricorso a prodotti fibrosi diversi, quali la farina di girasole bassa di proteine, a paglia pellet e a foraggi vari in pellet.

Per il comparto bioenergie poco da segnalare se non una anomala e momentanea superiore disponibilità di farinetta di mais. Continuano ad essere reperibili i cruscami di grano anche se più cari, spezzati e farine di mais ricostruite, cascami di riso, bucce di cacao, mentre i cereali tossinati sono ormai introvabili.
Momento di mercato non facile, la stabilità di alcuni comparti, specie quello cerealicolo, fa sì che gli scambi vivano alla giornata.

Indicatori internazionali 06 febbraio 2018


l'Indice dei noli è sceso sino a 1.082 punti, il petrolio flette attorno 64$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,24175 ma era salito anche a 1,25 e poi in calo a 1,23.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Editoriale: - Quella strana benevolenza verso la Germania e i test con scimmie e umani - Lattiero caseari. Primo rimbalzo 2018 per il burro. - Verona - inaugurata la 113esima edizione di fieragricola. Numeri in crescita. - Prezzo "a riferimento" del latte industriale per la campagna casearia: III quadrimestre 2016 - Operazione "Acqua Cheta": canoni idrici non versati per quasi 7 milioni di euro. 31 dipendenti pubblici segnalati alla Corte dei Conti - Test dei gas di scarico non solo sulle scimmie -

1.1 editoriale
Quella strana benevolenza verso la Germania e i test con scimmie e umani
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Primo rimbalzo 2018 per il burro.
3.1 fieragricola dal 31/1 al 3/2 Verona - inaugurata la 113esima edizione di fieragricola. Numeri in crescita.
3.2 latte parmigiano reggiano Prezzo "a riferimento" del latte industriale per la campagna casearia: III quadrimestre 2016
4.1 bonifica Operazione "Acqua Cheta": canoni idrici non versati per quasi 7 milioni di euro. 31 dipendenti pubblici segnalati alla Corte dei Conti
4.2 scandalo test gas Test dei gas di scarico non solo sulle scimmie
5.1 fieragricola "Tour" Fieragricola: il premio innovazione punta su sostenibilità e tecnologia.
5.2 parmigiano reggiano Nasce uno dei più grandi produttori dell'intero comprensorio
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La soia tiene e anche il Super Euro.
7.1 eventi acqua "Il valore dell'acqua: coltiviamo insieme il nostro futuro". Appuntamento al 13 febbraio .
7.2 bovini da carne Ismea - tendenze dl bovino da carne
8.1 sicurezza alimentare Frammenti di vetro finiti nel sugo
9.1 promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

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Parmigiano Reggiano: fusione tra i caseifici La Cappelletta di S. Possidonio e S. Paolo di Concordia. L'obiettivo è abbattere i costi e garantire più reddito alle 47 aziende associate.

Modena 29 gennaio 2018 - Le immagini delle scalere rovesciate dal terremoto e delle forme di Parmigiano distrutte fecero il giro del mondo, suscitando una gara di solidarietà.

20180130- CAPPELLETTA TERREMOTO 1A cinque anni e mezzo dal sisma che nel maggio 2012 causò danni per 4 milioni di euro, la società agricola cooperativa La Cappelletta di S. Possidonio è ancora più forte di prima. È stata perfezionata, infatti, la fusione per incorporazione tra La Cappelletta (fondata nel 1929) e il caseificio sociale S. Paolo di Concordia (costituito nel 1965).

A seguito di questa operazione, approvata a larga maggioranza dai soci delle due cooperative (entrambe aderenti a Confcooperative Modena), La Cappelletta conta ora 47 aziende agricole socie. Distribuiti in dieci Comuni modenesi e sei mantovani, i soci conferiscono complessivamente 370 mila quintali di latte. Con quasi 70 mila forme l'anno e un fatturato di 25 milioni di euro, il caseificio di S. Possidonio diventa uno dei maggiori produttori di Parmigiano Reggiano dell'intero comprensorio.

«Ci siamo messi insieme perché l'unione fa la forza – spiegano i presidenti dei due caseifici Luciano Dotti (La Cappelletta) e Ruggero Savioli (S. Paolo) - La fusione ci permette di abbattere i costi di produzione e far guadagnare un po' di più le aziende agricole conferenti, confermando la qualità che ha sempre contraddistinto il nostro prodotto».

I due stabilimenti di S. Possidonio e Concordia, nei quali sono occupate 25 persone, mantengono sia la lavorazione del latte che la produzione e stagionatura del formaggio, così come i punti per la vendita diretta.

«La frammentazione delle imprese è stata storicamente una causa di debolezza strutturale del settore lattiero-caseario – commenta il direttore di Confcooperative Modena Cristian Golinelli – Per questo motivo la nostra politica ha sempre puntato a favorire, laddove economicamente vantaggiosa per i soci, l'aggregazione tra le cooperative. Questo permette ai caseifici di realizzare economie di scala e sfruttare al meglio il favorevole andamento dei prezzi all'origine del Parmigiano Reggiano. Dopo aver attraversato un periodo difficile, infatti, il mercato sta riconoscendo ai caseifici la remunerazione dovuta a un prodotto unico al mondo».

20180130- LA CAPPELLETTA 1 1

Domenica, 04 Febbraio 2018 08:09

Ismea - tendenze del bovino da carne

Roma 29 gennaio 2018 - Le aspettative per il mercato nei prossimi mesi da parte degli operatori sono piuttosto positive, come confermato dai maggiori acquisti dall'estero di capi da ristallo.

Dopo la progressiva flessione registrata nel quinquennio 2011-2015 e l'accenno di ripresa nel 2016, le importazioni di bovini vivi destinati all'ingrasso hanno segnato un deciso aumento nel 2017 (+3% nei primi nove mesi 2017), in particolare si nota l'aumento del segmento dei capi superiori ai 300 Kg (+11%), pari a circa 26 mila capi in più nei 9 mesi in esame.

Importante notare che il picco massimo degli ultimi tre anni si ritrova proprio in questo terzo trimestre 2017, con oltre 103 mila capi importati, che potrebbero apportare una crescita delle macellazioni nazionali, già a partire dal primo trimestre 2018.

Import Italia - Paesi

(In allegato il documento Ismea completo in PDF)

Domenica, 04 Febbraio 2018 07:54

Frammenti di vetro finiti nel sugo

RASFF da poche ore ha attivato un avviso di sicurezza per frammenti di vetro in pomodori setacciati dall'Italia. Prodotto ritirato dal mercato europeo ma non in Italia

30 gennaio 2018. Tra le esportazioni di prodotti alimentari dall'Italia, scatta di nuovo un'allerta alimentare per pomodori setacciati con conseguente comunicazione di richiamo immediato da parte del distributore. Il sistema di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi europeo (RASFF), infatti, poche ore fa, ha attivato un avviso di sicurezza per presenza di frammenti di vetro in pomodori setacciati provenienti dall'Italia e commercializzati in Germania, segnalando l'allerta sul sito web del sistema di allarme rapido europeo oltre ad avere diffuso un comunicato stampa.

Nell'avviso 245.2018 del 30/01/2018 però, si parla solo di "pomodori setacciati provenienti dall'Italia e distribuiti in Germania" senza che siano stati comunicati nè il produttore nè il distributore in Italia, evidenzia lo "Sportello dei Diritti".

In attesa che il Ministero della salute comunichi sul suo sito web, nella sezione "Avvisi di sicurezza" la provenienza del prodotto in questione con la corretta identificazione della marca, si coglie l'occasione per ricordare che è sempre bene prestare attenzione quando si apre una confezione di pomodori, poiché c'è la possibilità concreta che diversi lotti di prodotto siano già nelle dispense di casa nostra e vengano consumati nei prossimi giorni, senza poter reagire. Infatti, ingerire un corpo estraneo, può costituire sempre un pericolo per la salute umana.


In ogni caso, per chi si trova in cucina, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" è sempre bene verificare visivamente il contenuto dei prodotti acquistati per evitare qualsiasi tipo di conseguenza di questo tipo. Per tali evidenti ragioni, diffondere la notizia è una questione di rispetto nei confronti dei cittadini. In altri Paesi europei le notizie di allerta vengono divulgate in rete da parte delle stesse aziende o da parte delle autorità sanitarie che le raccolgono e le diffondono.
Ma in Italia ciò non accade con la stessa velocità. Il caso fipronil docet.

Verona -  Sono 42 le "Foglie dell'Innovazione" assegnate da L'Informatore Agrario-Fieragricola per la seconda edizione del Premio Innovazione, il riconoscimento dedicato alle aziende espositrici della 113^ rassegna (Veronafiere, 31 gennaio – 3 febbraio) che nel corso del 2017 hanno lanciato sul mercato le più interessanti novità per il comparto.

Dalle macchine operatici elettriche all'utilizzo di microrganismi per ridurre il ricorso alla chimica, dai sistemi di guida automatica a quelli per la trasformazione in energia o del clima, dalla gestione del parco macchine all'impiego di sensori che modulano il funzionamento della macchina in base alle caratteristiche del terreno, il premio fotografa un settore sempre più alla ricerca di soluzioni sostenibili, dal punto di vista sia ambientale che economico, e sempre più tecnologiche.

Tra i trend più interessanti, l'Internet of Things (Iot) applicato all'agricoltura per lo sviluppo di sistemi di monitoraggio e previsione sempre più accurati.
Le 15 "foglie d'oro" e le 27 "foglie d'argento" sono state assegnate da una commissione di esperti nominata dallo storico settimanale veronese, che ha valutato il carattere innovativo e originale delle macchine e tecnologie candidate anche in base alla funzionalità dei prodotti per l'utilizzatore finale.
Durante la manifestazione sarà possibile esaminare le "Foglie dell'Innovazione" segnalate dal Premio 2018 con delle visite guidate dagli esperti de L'Informatore Agrario.

Il "tour rosso" (31 gennaio e 2 febbraio, ore 14.00) attraverserà i padiglioni 1, 6, 9, e l'area esterna B, con 11 aziende premiate (ADR; Biolectric Italia; BST Group; Case IH; DeLaval; John Deere; Manitou Italia; Maschio Gaspardo; New Holland; SIP Strojna Industrija; Storti Ecofarm), mentre il "tour blu" (1 e 3 febbraio, ore 11.30) visiterà le 18 aziende nei padiglioni 2, 3, 4, 5 e 7 (Antonio Carraro; ARVAtec; Atomizzatori Tornado; BCS; Caeb International; Carraro Divisione Agritalia; CET Electronics; Ferrari Costruzioni Meccaniche; Forigo Roter Italia; Gowan Italia; Ideal; M.O.M Moretto Officine Meccaniche; Massey Ferguson; McCormick - Argo Tractors; MDB; Pessl Instruments; SDF; Startec).

Per info e prenotazioni al tour: http://ediaeventi.it/fieragricola/workshop/innovation-tour 

In allegato il pdf con le INNOVAZIONI PREMIATE

20180131-P1060639

Dal 31 gennaio al 3 febbraio Verona ospita la 113esima edizione della fiera internazionale dell'agricoltura. Biennale dal 2004, la manifestazione a ogni edizione sfonda i record della precedente a conferma della bontà della sua formula.

Di Lamberto Colla 31 gennaio 2018 -
Oltre 1.000 espositori, dieci padiglioni occupati con una superficie netta di 57mila metri quadrati (+4,4% sull'edizione precedente), un'area demo esterna di 7.500 metri quadrati allestita per gli Special Show, 980 animali (+63%), più di 120 convegni in calendario e delegazioni commerciali estere da 33 Paesi del mondo.
I numeri di presentazione della 113esima edizione di Fieragricola confermano quanto sia apprezzata la formula della manifestazione, dall'impronta "tradizionale" ma con l'introduzione continua di nuovi elementi e servizi.

Per facilitare gli incontri, è stato messo a punto il sistema B2Meet, ua piattaforma gratuita di matching online già sperimentata con successo in altre manifestazioni di Veronafiere. Un servizio che consente agli operatori di settore di massimizzare l'efficienza organizzando preventivamente gli appuntamenti.
Fieragricola Innovation Tour è una delle novità 2018. Tutti i giorni un esperto dei diversi segmenti di cui si compone la manifestazione guiderà i visitatori che si sono iscritti alla scoperta delle novità premiate, suddivise per filiera produttiva.

P1060661Un'altra novità di questa edizione riguarda Fieragricola Night. Una serata che l'organizzazione ha voluto dedicare ai propri espositori nel Palazzo della Gran Guardia alla vigilia della 113esima edizione.

+63% di presenza zootecnica. 980 animali esposti a dimostrazione dell'interesse che riscuote il settore che, a livello nazionale, esprime un valore superiore ai 16 miliardi di euro, pari a un terzo dell'agricoltura nel suo complesso.

Ben due i padiglioni occupati dalla zootecnia. Nel 9 si possono trovare le tecnologie e i prodotti per la zootecnia, l'area Fieragricola Milk, le tecnologie e prodotti per la produzione le agroenergie. Il padiglione 10 invece è dedicato alle mostre e ai concorsi animali, agli animali da allevamento, alla genetica e alla genomica, ultima frontiera della ricerca e sviluppo in ambito zootecnico, in grado di assicurare alla filiera una crescita più rispondente al benessere dell'animale, alla qualità e salubrità delle produzioni all'esigenza di di tutela ambientale e miglioramento della sostenibilità.

Il 2 febbraio alle 18,00, nel padiglione 10, è in programma l'asta di cinque lotti (20 capi) di animali di razza bruna, Frisona, Jersey dall'alto valore genomico.

Ma la vera regina della Fieragricola è la meccanica agricola. Sei padiglioni dedicati alla meccanica, un'area dinamica ancora più ampliata e tutti i grandi marchi presenti all'appello.

Sono 42 le "Foglie dell'innovazione" (15 foglie d'oro e 27 foglie d'argento) assegnate dall'Informatore Agrario-Fieragricola per la seconda edizione del premio, il riconoscimento dedicato alle aziende espositrici che nel corso del 2017 hanno lanciato sul mercato la più interessante novità del comparto.

20180131-P1060653

 

Presso la Camera di Commercio di Reggio Emilia, in conformità a quanto previsto dal regolamento e dagli accordi interprofessionali tra le Associazioni dei produttori assistiti dalle Organizzazioni professionali agricole da una parte, gli industriali ed artigiani trasformatori dall'altra, si è pervenuti alla determinazione - a valere per tutta la provincia di Reggio Emilia - del prezzo "a riferimento" del latte ad uso industriale conferito ai caseifici nel periodo 1/09-31/12/2016 nella misura di:

€ 60,75 il q.le, IVA compresa e  stalla


Il pagamento del latte sarà corrisposto:

- 60 giorni dalla pubblicazione (31/01/2018)

Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia

Prosegue la discesa dei listini del latte spot mentre il burro registra una leggera risalita. Leggera flessione per il Grana Padano e piccolo rimbalzo per il "parmigiano" di più giovane stagionatura.

di Virgilio Parma 30 gennaio 2018 -

LATTE SPOT Prosegue la caduta dei listini del latte spot. Alla borsa merci veronese il latte crudo spot nazionale, ha ripreso la fase discendente e si collocano tra 35,57€ e 36,60€ /100 litri di latte (-2,10%). Il latte intero pastorizzato spot estero continua la discesa anche in questa quarta settimana dell'anno cedendo il -5,56% (25,78€ e 26,81€/100 litri latte). Infine, dopo due settimane di forte rimbalzo, il latte scremato pastorizzato spot estero scende pesantemente (-9,52%) e i prezzi si adagiano tra 9,32-10,35€/100 litri latte.

BURRO E PANNA Primo rimbalzo nell'anno nuovo per il burro che, a Milano, guadagna 5 centesimi.
Stabile la Crema a uso alimentare mentre la panna veronese cede ulteriori 5 centesimi. Resta fermo lo zangolato parmense con potenziale risalita di 5 centesimi per adeguarsi al rimbalzo registrato a Reggio Emilia questa mattina.

Borsa di Milano 29 gennaio 2018:
BURRO CEE: 3,85 €/Kg (+)
BURRO CENTRIFUGA: 4,10 €/Kg. (+)
BURRO PASTORIZZATO: 2,55 €/Kg. (+)
BURRO ZANGOLATO: 2,35 €/Kg. (+)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,90 €/Kg. (=)
MARGARINA Gennaio 2018: 1,02 -1,08€/kg (=)

Borsa Verona 29 gennaio 2018: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,70 -1,80 €/Kg. (-)

Borsa di Parma 26 gennaio 2018 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,90 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 30 gennaio 2017 (+)
BURRO ZANGOLATO: 1,95 - 1,95 €/kg.

GRANA PADANO 29/01/2018 - Flessione per il Grana Padano DOP. Cedimento di 5 centesimi per tutte le referenze salvo per il fuori sale che mantiene la posizione.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,25 - 6,35 €/Kg. (-)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,00 - 7,60 €/Kg. (-)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,05-5,35€/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO 26/01/2018 Leggero rimbalzo per il Parmigiano Reggiano limitatamente al 12 mesi di stagionatura. Gli aumenti produttivi, che si sono registrati in questi ultimi due anni, stanno preoccupando gli operatori ma la nuova dirigenza del Consorzio, guidata da Nicola Bertinelli, ha avviato un programma articolato per fronteggiare le nuove sfide dei prossimi due anni.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,70-10,00 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,30 - 10,75 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,95 - 11,45 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 11,75 - 12,05 €/Kg. (=)

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Il "Super Euro" continua a essere protagonista della Borsa e i Fondi speculano sulle condizioni Meteo di Argentina e Brasile.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 30 gennaio 2018
LA SOYA TIENE. I fondi speculano sull'andamento meteo in Argentina e Brasile, nel primo stato si prevedono in gran parte del paese scarsità di piogge e alte temperature sino alla metà di febbraio, nel secondo eccessive piogge nel centro e nel nord. A riprova di quanto sopra il comportamento dei fondi d'investimento che hanno assunto forti posizioni "corte" per corn e grano. Hanno invece ridotto il "corto" del seme e hanno aumentato il lungo della posizione della farina. Il "corto" del corn è di - 219.676 contro - 226.876 della settimana prima. Il "corto" del grano è di -145.408 contro -142.939. Il "corto" del seme è di -81.538 contro -103.397. Il "lungo" della farina è passato a +33.221 contro +8.704. Il "corto" dell'olio è di -21.496 contro - 5.832.

Il telematico (ore 8,30) ha un andamento misto, difficile da interpretare anche perché nonostante le previsioni meteo, e i giochi dei fondi di merce non ne manca se anche l'Argentina dovesse produrre 2-3 milioni di tonnellate in meno (stima di un analista) queste sarebbero rimpiazzate dal Brasile e dal Paraguay.

Ieri sul mercato interno le farine di soya quotavano per il gennaio marzo 329-339 euro (normale e proteica) mentre maggio-giugno a 322-331, il luglio dicembre 317-326 partenza Venezia. Il 2019 lo si calcola in base ai premi 322. Mentre a Ravenna il caricabile quota 332 per la normale e 341 per la proteica, sino a marzo, l'aprile 340, maggio giugno 335 luglio dicembre 327 e il 2019 322 (comunque quotazioni molto instabili)
La farina di soya convenzionale ogm fre quotava 399 per la 44 e 462 per la proteica. Il mercato sta tentando di entrare in una fase "auto referenziante" e gli aumenti potrebbero risultate stabili.

Quindi proteici più cari, i cereali cedenti, i cruscami sono forse a fine corsa del loro ridimensionamento, i fibrosi sempre più "stellari" belli o brutti che siano. E' una situazione che presumibilmente si protrarrà sino ad aprile, maggio. Aanche le polpe di bietola 190 euro partenza, le bucce di soya 205 euro partenza, mantengono valori inusuali e diversi consumatori hanno fatto ricorso a prodotti fibrosi diversi, quali la farina di girasole bassa tasso di proteine.

Persevera l'anomalia commerciale del mercato dove il mais 103 sino a 20 ppb risulta essere più difeso di quello 5-4000.

Momento di mercato non facile, la stabilità di alcuni comparti, specie quello cerealicolo, fa sì che gli scambi vivano alla giornata, il rialzo dei proteici è vissuto con preoccupazione ma anche con un certo scetticismo.

Per il comparto bioenergetico poco da segnalare se non l'abilità di cogliere il momento più propizio per l'acquisto dei cruscami, i cereali tossinati sono praticamente introvabili, mentre sono reperibili farinette e spezzati e farine di mais ricostruite, cascami di riso e bucce di cacao.

Indicatori internazionali 30 gennaio 2018


l'Indice dei noli è salito a 1.214 punti, il petrolio rincara attorno 65$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,23575 ma era salito anche a 1,25.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 17 - n° 4 28 gennaio 2018 -
Editoriale: - -35 giorni e già minacciano di "spread" - Lattiero caseari. Stabili il Padano e il Parmigiano. - Imprese, è ancora flessione in Emilia Romagna - La conoscenza invisibile delle persone fa crescere la redditività dell'azienda - Cereali e dintorni. La soia sembra prendere il volo.

SOMMARIO Anno 17 - n° 04 28 gennaio 2018

1.1 editoriale
-35 giorni e già minacciano di "spread"
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Stabili il Padano e il Parmigiano.
3.1 imprese e competenze La conoscenza invisibile delle persone fa crescere la redditività dell'azienda
3.2 ismea qualivita XV Rapporto Ismea-Qualivita: DOP e IGP patrimonio da 15 miliardi di euro
4.1 innovazione L'agricoltura 4.0 in Italia vale già 100 milioni di euro
4.2 vino eventi Bollicine in villa, 2° edizione
5.1 economia e imprese Imprese, è ancora flessione in Emilia Romagna
5.2 eventi parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: a FICO il Consorzio celebra Sant'Antonio Abate
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La soia sembra prendere il volo.
7.1 artigianato in rete ALAB, L'ITALIA S'È DESTA... DA PALERMO.
7.2 eventi SIA-Paris #SIA2018 Il Salone Internazionale dell'Agricoltura accoglie ogni anno circa 30.000 visitatori professionali
8.1 eventi Fromage - paris Parigi: Il Salone del Formaggio e dei Prodotti Lattiero Caseari svela i suoi 10 colpi di fulmine 2O18
9.1 Fieragricola Verona Fieragricola: a Verona il Focus innovazione de L'Informatore Agrario
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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Roma 23 gennaio 2018 - È stato presentato oggi a Roma il Quindicesimo Rapporto Ismea - Qualivita sulle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane DOP IGP STG, l'indagine annuale che analizza i più importanti fenomeni socio-economici del comparto della qualità alimentare certificata.

Principali numeri del comparto
Si rafforza il primato mondiale dell'Italia per numero di prodotti DOP IGP con 818 Indicazioni Geografiche registrate a livello europeo. Il comparto esprime i risultati più alti di sempre anche sui valori produttivi con 14,8 miliardi di valore alla produzione e 8,4 miliardi di valore all'export. Dati che testimoniano una crescita del +6% su base annua e un aumento dei consumi nella GDO del +5,6% per le vendite Food a peso fisso e del +1,8% per il Vino.

Il settore Food, che nel 2016 conta 83.695 operatori (+5% sul 2015), vale 6,6 miliardi di euro alla produzione e 13,6 miliardi al consumo, con una crescita del +3% sul 2015, con l'export che continua a crescere (+4,4%) e un trend che nella Grande Distribuzione supera il +5,6% per il secondo anno consecutivo. Il comparto Wine - oltre 3 miliardi di bottiglie - vale 8,2 miliardi di euro alla produzione con una crescita del +7,8% e sfiora i 5 miliardi di valore all'export (su un totale di 5,6 miliardi del settore). Anche il trend degli ultimi 10 anni mostra una crescita continua del sistema DOP IGP che ha così affermato il proprio peso economico nel Paese fino a rappresentare l'11% dell'industria alimentare e il 22% dell'export agroalimentare nazionale (nel 2015 era il 21%). Il Sistema delle DOP IGP in Italia garantisce qualità e sicurezza anche attraverso una rete che, alla fine del 2017, conta 264 Consorzi di tutela riconosciuti dal Mipaaf e oltre 10mila interventi annui effettuati dagli Organismi di controllo pubblici.

"I dati presentati oggi ci confermano il successo di un modello produttivo tipicamente italiano che fa perno sulla qualità, sulla distintività e sulla valorizzazione dei prodotti tipici e dei saperi locali. L'apprezzamento sui mercati esteri, principale volano di sviluppo nel nostro sistema delle Indicazioni Geografiche, cresce a ritmo esponenziale: negli ultimi dieci anni l'export è aumentato del 140%, quasi il doppio se guardiamo al solo segmento del food"- ha dichiarato Raffaele Borriello, Direttore Generale dell'ISMEA -

"La domanda mondiale di eccellenze agroalimentari Made in Italy è prevista in crescita e sono sempre più numerose le categorie di consumatori che si riconoscono all'interno di un modello alimentare di qualità e non necessariamente massificato e di basso livello. In uno scenario internazionale in continua evoluzione, è necessario rafforzare le politiche di valorizzazione delle nostre eccellenze alimentari, per potenziare le loro capacità di penetrazione sui mercati esteri, e di difesa dei prodotti italiani contro la concorrenza sleale delle imitazioni e delle contraffazioni".

DOP Food

DOC WINE

Tra i 630.000 visitatori attesi al Salone Internazionale dell'Agricoltura (24 febbraio-4marzo 2018), quasi 30.000 sono operatori professionali del settore agricolo e agroalimentare: responsabili d'azienda, allevatori, ristoratori, compratori e decision maker. Per accoglierli, il Salone continua a rafforzare i contenuti e i servizi a loro disposizione.

Parigi, 24 gennaio 2018 - «Oltre alla sua vocazione pedagogica rivolta al grande pubblico, il Salone Internazionale dell'Agricoltura rappresenta un appuntamento professionale. Ogni anno, accoglie circa 30.000 operatori del settore agricolo che si incontrano per rafforzare le loro relazioni commerciali», dichiara Jean-Luc Poulain, agricoltore e presidente del Salone Internazionale dell'Agricoltura.

Salon animaliI visitatori professionali si recano al salone parigino per diverse ragioni. Molti allevatori che sono anche compratori, s'informano sull'attualità del settore e concludono rapporti di lavoro nel settore della genetica animale. L'esposizione delle diverse filiere allevamento, federata intorno al tradizionale Concorso Generale Agricolo degli Animali, rende il Salone l'unico appuntamento in Francia in cui è presentata la maggior parte delle razze di animali da allevamento.
Gli operatori sono alla ricerca di animali le cui performance serviranno ad assicurare la produttività delle loro mandrie.

Il Salone Internazionale dell'Agricoltura, strumento di comunicazione al servizio della professione agricola, è un luogo privilegiato di incontri e di condivisione. Gli agricoltori, e soprattutto i responsabili delle organizzazioni professionali, visitano il salone per trovare le soluzioni che permettono di rispondere alle sfide della professione.

Altro evento importante, lo spazio AGRI 4.0 accoglie gli operatori che desiderano scoprire le nuove tecnologie del mondo agricolo e informarsi sull'offerta proposta dalle start-up. Per rispondere a questa domanda in aumento, il Salone Internazionale dell'Agricoltura aumenta sensibilmente quest'anno la superficie di questo spazio, che passa da 300 a 500 mq e il numero degli espositori che saranno presenti.
L'aumento dell'utilizzo degli strumenti digitali e soprattutto, la diversità dell'offerta digitale nell'agricoltura sarà presentata con, per esempio, protagonisti chiave del finanziamento partecipativo, della progettazione di software e della gestione della volatilità dei prezzi.

1045FOUCHA DHERINES 1«Oggi, grazie a tutti i nostri espositori, esiste una componente professionale in ognuno dei 4 universi del Salone rappresentati dal polo animale, dal polo vegetale, dai servizi e dalle professioni dell'agricoltura, dalle regioni. Gli espositori ricevono nei loro stand i loro clienti, provenienti dal mondo agricolo. Tutto ciò rende il Salone Internazionale dell'Agricoltura il più grande appuntamento del mondo agricolo in Francia e in Europa», spiega Valérie Le Roy, direttrice del Salone Internazionale dell'Agricoltura.

Per tutte queste ragioni, il Salone ha deciso di rafforzare la sua comunicazione verso i visitatori professionali. È la ragione per la quale il Villaggio degli operatori nel Padiglione 1 si sviluppa e accoglie nuovi espositori.

È previsto un programma completo di laboratori pratici, con contenuti in linea con l'attualità agricola. Con un formato breve e concreto, questi laboratori permettono di fare delle presentazioni su temi d'attualità.

Strumenti d'aiuto alla visita del Salone vengono messi a loro disposizione: una guida del visitatore professionale e 2 percorsi di esperti, uno sul tema delle filiere vegetali, l'altro sul tema delle filiere animali. Tutte queste informazioni sono disponibili on line per gli operatori da gennaio 2018.

Salon Logo

Sapete che il Salone è anche l'appuntamento degli operatori?
Guardate il nostro video
https://youtu.be/OYRL4hUocXc 

24 febbraio - 4marzo 2018

https://www.salon-agriculture.com 

1030FOUCHA DHERINES 1

Lanciato nel 2016, il Concorso dei Colpi di Fulmine premia i migliori prodotti iscritti secondo diversi criteri : gusto, originalità, struttura... Per questa nuova edizione, 56 espositori provenienti da 8 paesi hanno partecipato mettendo in lizza 140 formaggi, prodotti lattiero caseari, prodotti gastronomici a base di formaggio e packaging.

L'8 dicembre scorso, una giuria composta da 15 professionisti e da appassionati gourmet si è riunita per assaggiare ed eleggere i 10 prodotti Colpi di Fulmine 2018.

Appuntamento dal 25 al 28 febbraio a Parigi Expo Porte de Versailles, Padiglione 7.3 per scoprire e degustare i Colpi di Fulmine del salone.

10 colpi di fulmine-rid

(scaricabile in formato pdf)

 

La giuria era composta da: Marwen Armor – Rivenditore Formaggi, Didier Bossu, Rivenditore Formaggi presso le Folies Fermières, Camille Brossard – Blogger specializzata Iconocheese, Michel Daho, Rivenditore Formaggi presso La Ferme de Passy, Jonathan Deitch - Blogger specializzato M Fromage, Guillaume Dewet – Professore presso il Liceo Alberghiero Belliard, Marco Lubrano – Fondatore della Cooperativa La Louve, Manu Gault – Fondatore del Collettivo Fromaginaire, Delphine Jegou – Responsabile degli acquisti La Maison Plisson, Sara Lacomba – Produttore di formaggi Ottanta, Périco Legasse – Cronista gastronomico Marianne, Claire Sicard – Blogger specializzata Les Fromages de Clairette e 3 consumatori più che esperti Yannick Bouet, Pierre-Yves Gauthier et Iza Alves.

Giuria-colpidifulmine
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Il Salone del Formaggio e dei Prodotti Lattiero Caseari Appuntamento dal 25 al 28 febbraio 2018 Paris Expo Porte de Versailles, padiglione 7.3
www.salon-fromage.com  - #SalonduFromage 

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Focus innovazione. 28 appuntamenti tra formazione e prove dinamiche. Ventotto appuntamenti di cui 17 seminari guidati da oltre 20 relatori specializzati, 8.500 metri quadrati di Dynamic Show di macchine agricole e il Premio Innovazione.

La storica casa editrice veronese L'Informatore Agrario consolida così la collaborazione con Fieragricola (Veronafiere, 31.01-3.02) e mette a tema la sfida dell'innovazione in agricoltura, dalle tecniche colturali, fino alle novità per le macchine agricole e i mezzi tecnici.

Sul fronte della formazione, focus sulle agrotecniche per le grandi colture con i workshop sulla sostenibilità nella coltivazione del mais e sulla redditività connessa all'agricoltura di precisione e alla fertirrigazione. Spazio anche alle opportunità del biologico e all'analisi degli effetti sul diserbo delle aree a greening e a interesse ecologico (Efa) a seguito del regolamento n. 1155/2017. Sei i filoni tematici dedicati alla vigna, con approfondimenti su nutrizione, tecniche di potatura e strategie per difendersi da gelate, insetti emergenti e botrite. Atteso anche il workshop con Simonit&Sirch sulla dendrochirurgia, la tecnica innovativa per risanare la vite dal mal dell'esca.

Tra gli appuntamenti firmati da L'Informatore Agrario a Fieragricola anche il Dynamic Show, un programma di esibizioni dedicato alle novità di mercato in tema di macchine e attrezzature agricole, organizzato con Mad-Macchine Agricole Domani in collaborazione con Veronafiere e il dipartimento di Territorio e Sistemi agro-forestali dell'Università di Padova.

Sempre per valorizzare le innovazioni del comparto già presenti sul mercato, nel corso della manifestazione verranno consegnate anche le 'foglie dell'innovazione', i riconoscimenti assegnati da L'Informatore Agrario-Fieragricola alle aziende nell'ambito del Premio Innovazione, quest'anno alla sua seconda edizione. Durante la manifestazione L'Informatore Agrario e Fieragricola organizzano le visite guidate da esperti della Casa Editrice a tutte le novità premiate con la "foglia dell'innovazione".

Segue programma dettagliato degli appuntamenti (in allegato il formato pdf)

 

screenshot

Settimana  all'insegna della stabilità. Cedono terreno solo il latte spot e la Margarina, mentre il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano mantengono invariati i listini.

di Virgilio Parma 23 gennaio 2018 -

LATTE SPOT Caduta generale per i listini del latte spot. Alla borsa merci veronese il latte crudo spot nazionale ha ripreso la fase discendente e si colloca tra 36,09€ e 37,63€ /100 litri di latte (-0,69%). Il latte intero pastorizzato spot estero continua la discesa anche in questa quarta settimana dell'anno cedendo il -3,57% (26,81€ e 28,87€/100 litri latte). Infine, dopo due settimane di forte rimbalzo, il latte scremato pastorizzato spot estero torna a perdere valore (-8,70%) e i prezzi si sono adagiati tra 10,35-11,39€/100 litri latte.

BURRO E PANNA Finalmente una frenata per il burro milanese. Frena anche la Crema a uso alimentare mentre la panna veronese cede altri 5 centesimi. Perde 5 centesimi anche lo zangolato parmense.

Borsa di Milano 22 gennaio 2018:
BURRO CEE: 3,80 €/Kg (=)
BURRO CENTRIFUGA: 4,05 €/Kg. (=)
BURRO PASTORIZZATO: 2,50 €/Kg. (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,30 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,90 €/Kg. (=)
MARGARINA Gennaio 2018: 1,02 -1,08€/kg (-)

Borsa Verona 22 gennaio 2018: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,75 -1,85 €/Kg. (-)

Borsa di Parma 19 gennaio 2018 (-)
BURRO ZANGOLATO: 1,90 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 23 gennaio 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,90 - 1,90 €/kg.

GRANA PADANO 22/01/2018 - Settimana stabile per il Grana Padano DOP per tutte e tre le classi rilevate.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,30 - 6,40 €/Kg. (=)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,05 - 7,65 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,05-5,35€/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO 19/01/2018 Nessuna variazione registrata per il Parmigiano Reggiano anche in questa quarta settimana. Gli aumenti produttivi stanno preoccupando gli operatori ma la nuova dirigenza del Consorzio, guidata da Nicola Bertinelli, ha avviato un programma articolato per fronteggiare le nuove sfide dei prossimi due anni.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,65-10,00 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,30 - 10,75 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,95 - 11,45 €/Kg. (=)

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Quinto aumento consecutivo per i proteici. Il "Super Euro" continua a essere protagonista della Borsa. Meteo instabile in Argentina.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 23 gennaio 2018

E LA SOYA SEMBRA ANDARE...
Purtroppo o per fortuna, nonostante lo scetticismo generale il mercato, nel comparto dei proteici, sta continuando il suo Rally inanellando il quinto aumento consecutivo:
SEMI mar 977,2 (+4,2) mag 988,4 (+4,2) lug 998,2 (+4,2)
FARINA mar 331,6 (+3,2) mag 335,1 (+3,1) lug 337,6 (+2,9)
e il telematico, nel pomeriggio di ieri, è ancora in territorio positivo con il seme da + 6 a + 7 punti e la farina da 2 a 3,90 dollari la tonnellata corta.

Motivi: i dati dell'Usda e il meteo ondivago in Argentina, oltre ovviamente a un poco di voglia di speculazione e operazioni in difesa per la perdita di valore del Dollaro. Un mix di condizioni che tende a consolidarsi con il passare dei giorni.

Ieri, sul mercato interno le farine di soya quotavano per il gennaio marzo 330-340 euro (normale e proteica) mentre maggio-giugno 323-332, il luglio dicembre 316-325 partenza Venezia. il 2019 lo si calcola base i premi 318. Mentre a Ravenna il caricabile quota 338 euro maggio giugno, 332 luglio dicembre 323 e il 2019 321 (comunque quotazioni molto instabili).
La farina di soya convenzionale ogm fre quota 400 per la 44 e 460 per la proteica.

Se il mercato dovesse tenere ancora qualche giorno entrerà in una fase "auto referenziante" quindi gli aumenti potrebbero essere stabili e anche più sensibili.

Quindi proteici decisamente più cari, i cereali cedenti, i cruscami sono in ridimensionamento ma cominciano a circolare notizie di esportazione quindi i valori potrebbero essere già arrivati al punto di svolta. I fibrosi sempre più "stellari" belli o brutti che siano e quindi anche questi indirettamente sosterranno i cruscami oggi trattati sul febbraio giugno intorno ai 123 euro arrivo in farina e 5-7 euro in più in pellets. Mercato anomalo per il mais 103 sino a 20 ppb che risulta essere più difeso di quello 5-4000.

Per il comparto bioenergetico poco da segnalare se non l'abilità di cogliere il momento più propizio per l'acquisto dei cruscami, i cereali tossinati sono praticamente introvabili, mentre sono reperibili farinette e spezzati e farine di mais ricostruite.

Indicatori internazionali 23 gennaio 2018


l'Indice dei noli è sceso a 1.225 punti, il petrolio ruota attorno 63,5$ e l'indice di cambio €/$ segna 1,22559.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 17 - n° 23 21 gennaio 2018 -

Editoriale: -Nuovo sgambetto UE al tricolore alimentare - Lattiero caseari. Il mercato lattiero comincia a dare segnali contrastanti. - LACTALIS. Il latte per l'infanzia contaminato approda finalmente anche in TV - More dal Messico - Allerta alimentare da Norovirus - Consorzio di Bonifica Centrale: rinvio delle elezioni - Cereali e dintorni. La reazione ai dati USDA -

SOMMARIO Anno 17 - n° 03 21 gennaio 2018
1.1 editoriale
Nuovo sgambetto UE al tricolore alimentare
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Il mercato lattiero comincia a dare segnali contrastanti.
3.1 imprese e competenze l'azienda presenta il proprio curriculum: la Conoscenza Condivisa entra in azienda e le persone sono felici
3.2 Allerta alimentare LACTALIS. Il latte per l'infanzia contaminato approda finalmente anche in TV
4.1 Sicurezza Alimentare More dal Messico - Allerta alimentare da Norovirus
4.2 Eventi Assemblea elettiva provinciale di CIA Agricoltori Italiani di Reggio Emilia
5.1 Eventi formaggi Il Parmigiano Reggiano eletto miglior formaggio al mondo a latte crudo
5.2 Bonifica Emilia centrale Consorzio di Bonifica Centrale: rinvio delle elezioni
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La reazione ai dati USDA
7.1 pomodoro OI Pomodoro da Industria del Nord Italia: deliberato il programma triennale
7.2 MIPAAF Siccità in Italia, avviato un piano d'azione da parte del MIPAAF.
8.1 salute e benessere Bere vino prima di dormire aiuta a perdere peso.
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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È allerta alimentare da Norovirus nelle more provenienti dal Messico. Rasff (il sistema di allerta rapido dell'UE) lancia l'allarme per rischio grave per la salute.

17 gennaio 2018 - Attenzione alle more provenienti dal Messico, spesso abbinate a torte e biscotti, dove è stata sospesa la commercializzazione di una partita in seguito alla presenza di norovirus, ovvero la causa più comune di gastroenteriti acute di origine non batterica.

Per questo motivo la partita messicana ha subìto uno stop da parte del sistema di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi europeo (RASFF) su segnalazione del Ministero della salute italiano, anche se nessuno scrive che migliaia di confezioni di more anche surgelate contaminate potrebbero essere nel freezer di ignari consumatori.

Il lotto incriminato (presumibilmente) è stato ritirato dal mercato, occorre però, essere prudenti e quando si va nei supermercati o negozi, controllare sempre la provenienza.

È stato proprio il sistema di allerta comunitario a segnalarlo, avviando una campagna di ritiro e di richiamo, fra i prodotti contaminati distribuiti anche in Italia.

Nello specifico nella notifica numero 110/2018 del 16/01/2018, si segnalano le more in confezioni da 25 gr, analizzate il 12/12/2017, collegate ad un'epidemia di origine alimentare.

I Norovirus (NoVs) sono particolarmente aggressivi e sono ritenuti in tutto il mondo una delle principali cause di gastroenteriti nell'uomo e negli animali.

Questi virus si diffondono attraverso le feci e tramite contatto da persona a persona, oppure assumendo cibo e acqua contaminati. Nel caso delle more la situazione è più complessa perché raramente vengono ingerite da sole essendo spesso abbinate a torte e biscotti, contenenti latte e derivati.

Le epidemie associate a Norovirus nelle more sono un rischio emergente, anche se ancora non è chiaro in quale fase della filiera questi focolai prendono origine.
Il Norovirus è uno degli agenti patogeni più sfuggenti, ma anche uno dei più diffusi tra la popolazione. Il periodo di incubazione del virus è di 12-48 ore, mentre l'infezione dura dalle 12 alle 60 ore. I sintomi sono: nausea, vomito, diarrea acquosa, crampi addominali. In qualche caso c'è anche la febbre.
Negli ultimi anni l'ipotesi che questo virus abbia un'incidenza comparabile a quella di batteri come Escherichia coli o Salmonelle è sempre più una certezza. Potrebbe essere la causa delle gastroenteriti che spesso vengono confuse con altre infezioni e non sono riconosciute.
I virus, inoltre, sono estremamente più difficili da individuare rispetto ai batteri e a differenza ai batteri che si riproducono con grande velocità negli alimenti, i virus non si ridiffondono, ma si impossessano della cellula dell'ospite sfruttandone il potere replicante. Per questo motivo basta ingerirne una piccola quantità per provocare danni.

In attesa che il Ministero della salute comunichi sul suo sito web, nella sezione "Avvisi di sicurezza" la corretta identificazione del prodotto, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", si invitano le catene di supermercati e i produttori a dare notizie chiare sui loro siti, ricordando che è un obbligo previsto dalla legge informare i consumatori. In questa fase di incertezza l'unico consiglio che si può dare è di non consumare more anche surgelate colpite dal provvedimento di richiamo, non mangiare macedonia di frutta fuori casa con frutti di bosco, non gustare dolci o torte guarnite con frutti di bosco crudi.

OI Pomodoro da Industria del Nord Italia: deliberato il programma triennale delle attività 2018/2020. L'OI supporterà la filiera nella programmazione produttiva ed incrementerà l'impegno nella ricerca.

Parma 18 gennaio 2018 - Ci sono importanti novità nel programma triennale delle attività 2018/2020 dell'OI Pomodoro da industria del Nord Italia.

L'OI, dalla prossima campagna, supporterà l'attività di programmazione produttiva della filiera, incrementerà il proprio impegno in ambito di ricerca, avrà maggior capacità di intervento in caso di emergenze e valorizzerà ulteriormente la produzione del Nord Italia.

Il via libera dell'assemblea

Il via libera alla pianificazione, che comprende ed amplia gli obiettivi del precedente piano 2015/2017, è giunto dall'assemblea dell'OI, l'Organizzazione Interprofessionale che raggruppa tutti gli operatori – parte agricola e parte industriale – della filiera del pomodoro da industria del Nord Italia svolgendo le attività che l'Unione Europea ritiene proprie di un'Organizzazione Interprofessionale.

L'assemblea si è aperta con l'apprezzamento da parte dei soci per l'attività svolta dall'OI nel corso del triennio 2015/2017, ritenuta una base solida dalla quale partire per raggiungere nuovi traguardi, ancor più ambiziosi, in un quadro generale nel quale all'OI è stata confermata piena fiducia nel ruolo di garante tra gli associati e di punto di riferimento per la governance dell'intera filiera.


Il supporto per la programmazione produttiva
"Quello che faremo in più rispetto al passato – spiega il presidente dell'OI Tiberio Rabboni – sarà, su richiesta dei soci, elaborare i dati necessari nella fase di programmazione delle superfici da coltivare e delle quantità di materia prima da trasformare in vista della stipula del Contratto quadro d'area e dei successivi contratti di fornitura ed impegni di conferimento. In sostanza l'OI, che resterà comunque fuori dalla trattativa per la determinazione del prezzo, non essendo questa un'attività di sua competenza, raccoglierà i dati relativi alle intenzioni di coltivazione delle Op (organizzazioni di produttori) e di trasformazione della componente industriale, sulla base delle condizioni di mercato della campagna precedente. Questi dati saranno elaborati in modo da ottenere un valore aggregato ed anonimo che sarà messo a disposizione degli associati, che potranno così prendere in sede di contratto quadro, al di fuori dell'OI come previsto dalle norme, le decisioni per la campagna 2018 sulla base di elementi analitici ed oggettivi".

Confermato, poi, il compito di verificare gli impegni presi dalle parti in base al Contratto quadro e alle Regole condivise. "Anche qui c'è un'importate novità – aggiunge Rabboni – visto che qualora il Contratto quadro, in fase di definizione tra parte agricola ed industriale, prevedesse accordi dedicati alla produzione biologica, che come noto è in forte espansione, l'OI potrà svolgere le necessarie verifiche anche per questo comparto produttivo".

L'impegno sul fronte della ricerca
Sarà incrementato l'impegno per il coordinamento di attività di ricerca e sperimentazione. "Cercheremo nuove forme di collaborazione e di confronto con altri enti – specifica Rabboni – in primis con il Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, che opera anche relativamente al settore del pomodoro. Sarà interessante ed utile per tutta la filiera confrontarsi sull'attività di ricerca che sia l'OI, in particolar modo in merito alle prove varietali, che il Crea stanno svolgendo".

In agenda c'è anche uno studio sistematico sui costi di produzione della filiera del Nord Italia in modo che sia possibile compiere un raffronto con le altre filiere del pomodoro da industria nel mondo al fine di capire quali sono le differenze, dove l'OI sta facendo bene e dove sarebbe invece necessario migliorare.

L'impegno in caso di emergenze
L'OI potrà attivarsi in caso di emergenze o problematiche straordinarie riguardanti la filiera. L'Organizzazione potrà ricorrere a specifici strumenti – come accaduto nel corso del 2017 con l'istituzione di un fondo straordinario per anticipare gli indennizzi previsti per agricoltori colpiti dalla batteriosi Ralstonia Solanacearum – grazie ai quali poter intervenire in un contesto di emergenza per poter mitigare le problematiche.

Valorizzazione delle produzioni
Proseguirà l'impegno nello sviluppare progettualità, anche grazie a forme di finanziamento pubblico, per valorizzare e promuovere le produzioni dell'area del Nord Italia. "Ci impegneremo – conclude Rabboni – a fornire le informazioni e svolgere le ricerche necessarie per innovare, razionalizzare, migliorare e orientare la produzione, la trasformazione e la commercializzazione di prodotti più adatti ai fabbisogni del mercato e ai gusti e alle aspettative dei consumatori comunicando anche il valore della sostenibilità ambientale, sociale ed economica delle nostre produzioni".

Il 4 dicembre 2017 l'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche ha confermato che il 2017 è stato l'anno più secco degli ultimi due secoli. Il mese peggiore è stato ottobre con precipitazioni ridotte del 79% rispetto alla media degli stessi mesi nel periodo 1971-2000, mentre novembre ha segnato una timida ripresa del 10%.

A fronte di questi dati, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha attivato un bando per migliorare le infrastrutture irrigue con una dotazione finanziaria di circa 600 milioni di euro, chiuso entro il 31 agosto 2017. A questo si aggiunge un investimento di 107 milioni di euro su 6 opere irrigue già cantierabili e i cui lavori partiranno nei primi mesi del 2018. Fonti: http://www.georgofili.info/detail.aspx?id=5593  ; https://www.politicheagricole.it/  ; https://www.agriligurianet.it

Assemblea elettiva provinciale di CIA Agricoltori Italiani di Reggio Emilia: si eleggono i dirigenti, focus sul Parmigiano Reggiano e innovazione in agricoltura

Sabato 20 gennaio dalle 9.30 del mattino presso la Cantina Albinea Canali

Sabato 20 gennaio alle 9.30 si tiene alla Cantina Albinea Canali la 7^ Assemblea elettiva di CIA Agricoltori Italiani di Reggio Emilia; un tempo si sarebbe chiamata "congresso", perché la sostanza della giornata è la discussione delle linee operative future e l'elezione dei dirigenti agricoltori che rappresenteranno CIA per i prossimi quattro anni.

Sono oltre cento i delegati che partecipano a questa Assemblea, eletti nel corso di 5 assemblee zonali e dall'Associazione pensionati, più – di diritto – i dirigenti uscenti. I criteri di scelta dei delegati sono stati regolati da criteri di rappresentanza tra agricoltori, pensionati, giovani e rappresentanza di genere di almeno il 30%.

La mattina è dedicata alla parte pubblica che vedrà la relazione del presidente Antenore Cervi dedicata al tema congressuale: "Agricoltura: innovare per un futuro sostenibile", quindi seguiranno i saluti delle autorità, poi il focus sul Parmigiano Reggiano introdotto da un intervento del presidente del Consorzio di tutela Nicola Bertinelli, quindi spazio al dibattito ed a fine mattinata conclusioni affidate a Cristiano Fini, attuale vice presidente della CIA regionale Emilia-Romagna e candidato a diventarne presidente.

Nel pomeriggio, dalle 14.30 la parte privata dell'assemblea, riservata ai soli delegati, dovrà procedere a modifiche statutarie, elezione delegati Assemblea regionale, elezione presidente ed organi direttivi provincia CIA di Reggio Emilia.

Mercoledì, 17 Gennaio 2018 18:31

Cereali e dintorni. La reazione ai dati USDA

Il mercato sta reagendo con elevata sensibilità ai dati Usda della scorsa settimana e alle previsioni meteo riferite al Sud America.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 17 gennaio 2018
Il mercato dei proteici sta cercando un Rally di rialzo e come dimostrano le chiusure sotto riportate:

Venerdì

SEMI gen 944 (+3,4) mar 960,4 (+10,4) mag 972 (+11) lug 981,2 (+10,6)
FARINA gen 309,8 (+0,2) mar 317 (+3,9) mag 320,8 (+4,1) lug 323,6 (+4)
OLIO gen 32,93 (-0,04) mar 33,13 (-0,02) mag 33,30 (-0,02) lug 33,49 (-0,02)
CORN mar 346,2 (-2,4) mag 354,6 (-2,2) lug 362,6 (-2,2)
GRANO mar 420,4 (-12,6) mag 434,2 (-12,4) lug 446,4 (-12,2)

Martedì

SEMI mar 968 (+7,4) mag 979,4 (+7,4) lug 989 (+7,6)
FARINA mar 322,8 (+5,8) mag 326,3 (+5,5) lug 329,1 (+5,5)
OLIO mar 32,79 (-0,34) mag 32,97 (-0,33) lug 33,17 (-0,32)
CORN mar 348,2 (+2) mag 356,6 (+2) lug 365 (+2,2)
GRANO mar 416,4 (-4) mag 430 (-4,2) lug 443,6 (-2,6)

Sul mercato interno le farine di soya quotano per il gennaio marzo 314-324euro (normale e proteica) mentre l'aprile-giugno quota 309-318 e infine il luglio dicembre 308-317 partenza Venezia. A Ravenna il caricabile quota 325 euro, maggio giugno 320, luglio dicembre 316 e il 2019 a 314.
Il differenziale fra proteica e normale continua a variare fra i 7-9 euro tonnellata. Mentre tra geneticamente modificata e non il differenziale continua ad essere intorno ai 75 euro

Difficile prevedere se gli aumenti saranno mantenuti, specialmente se il cambio terrà questo valore, totalmente escluso dalle previsioni degli operatori finanziari. Merce sul mercato non manca è però quasi sicuro che i fondi sono corti e, presto o tardi, dovranno ricoprire le loro posizioni. Per questa ragione si può ipotizzare che il fondo del mercato si già stato visto nei giorni scorsi e spazi per ulteriori ribassi difficilmente si potranno trovare.

Quindi in sintesi, proteici più cari mentre i cereali cominciano a dare i primi segnali di cedimento e i cruscami sono in ridimensionamento ma hanno ancora spazi di compressione. I fibrosi sempre più "stellari".

Per il comparto bioenergie poco da segnalare se non l'abilità di cogliere il momento più propizio per l'acquisto dei cruscami, i cereali tossinati sono praticamente introvabili, mentre sono reperibili farinette e spezzati e farine di mais ricostruite.

Indicatori internazionali 17 gennaio 2018


l'Indice dei noli è sceso a 1.221 punti, il petrolio ruota attorno 64$ e l'indice di cambio segna 1,22290.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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            Andalini Pasta dal 1936

Andalini logo ritaglio

Cede il burro e il Grana padano. Stabile il Parmigiano Reggiano mentre il latte spot mostra tre segnali tutti diversi.

di Virgilio Parma 16 gennaio 2018 -
LATTE SPOT Segnali contrastanti per il latte. Frenata del latte spot nazionale. Alla borsa merci veronese il latte crudo spot nazionale, dopo 5 settimane ininterrotte di fase discendente, arresta la caduta e conferma i listini tra 36,09€ e 37,15€ /100 litri di latte. Il latte intero pastorizzato spot estero invece prosegue la discesa anche in questa terza settimana dell'anno cedendo il -1,75% (27,84 e 29,90€/100 litri latte). Infine resta in controtendenza , seppure con minore intensità, il latte scremato pastorizzato spot estero che si porta tra 11,39-12,42€/100 litri latte.

BURRO E PANNA Non accenna a rallentare la tensione sul burro. Leggero deprezzamento della Crema a uso alimentare milanese così come la panna veronese cede ancora il 5,13%. Nuovo crollo dello zangolato parmense che cede il -7,14%.

Borsa di Milano 15 gennaio 2018:
BURRO CEE: 3,80 €/Kg (-)
BURRO CENTRIFUGA: 4,05 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 2,50 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,30 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,90 €/Kg. (-)
MARGARINA Dicembre 2017: 1,07 -1,13€/kg (=)

Borsa Verona 15 gennaio 2018: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,80 -1,90 €/Kg. (-)

Borsa di Parma 12 gennaio 2018 (-)
BURRO ZANGOLATO: 1,95 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 09 gennaio 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 1,95 - 1,95 €/kg.

GRANA PADANO 15/01/2018 - Nuova flessione per il Grana Padano DOP (-5 centesimi) per tutte e tre le classi rilevate.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,30 - 6,40 €/Kg. (-)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,05 - 7,65 €/Kg. (-)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,05-5,35€/Kg. (-)

PARMIGIANO REGGIANO 12/01/2018 Nessuna variazione registrata per il Parmigiano Reggiano anche in questa terza settimana. Gli aumenti produttivi stanno preoccupando gli operatori ma la nuova dirigenza del Consorzio, guidata da Nicola Bertinelli, ha avviato un programma articolato per fronteggiare le nuove sfide dei prossimi due anni.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,65-10,00 €/Kg. (=)
- Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,30 - 10,75 €/Kg. (=)
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,95 - 11,45 €/Kg. (=)

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20180108-BurroCee 

 

 

Dopo i trionfi di Londra, oggi in sala del tricolore premiata la Nazionale del Re dei Formaggi. Prestigioso riconoscimento della Oldways Cheese Coalition per la Latteria San Pietro di Valestra. Con altre 38 medaglie conquistate a Londra, il Re dei Formaggi si è confermato il formaggio DOP più premiato al mondo. Salgono così a 180 i riconoscimenti ottenuti dalla Nazionale del Parmigiano Reggiano in 17 anni di vita. I 40 casari che hanno preso parte ai World Cheese Awards sono stati ricevuti oggi in Sala del Tricolore a Reggio Emilia.

Reggio Emilia, 16 gennaio 2018

Il miglior formaggio al mondo a latte crudo è il Parmigiano Reggiano della Nazionale. A decretarlo, è stata la prestigiosa associazione internazionale The Oldways Cheese Coalition che, tra i 16 finalisti dei recenti World Cheese Awards (3.001 formaggi da 25 Paesi del mondo), ha recentemente ufficializzato la scelta del Re dei Formaggi presentato nel team azzurro dalla Latteria San Pietro di Valestra (Valestra, Reggio Emilia). Questo riconoscimento, insieme con le altre 38 medaglie conquistate a Londra dalla Nazionale del Parmigiano Reggiano, è stato festeggiato oggi in Sala del Tricolore, a Reggio Emilia, alla presenza di tutti i caseifici coinvolti nel progetto della Nazionale.

«Questo titolo è una pietra miliare per il nostro prodotto - afferma il Presidente del Consorzio Nicola Bertinelli - perché attribuito da The Oldways Cheese Coalition, associazione internazionale promossa da produttori, rivenditori e appassionati che lottano per preservare il diritto a gustare il latte crudo e altri formaggi tradizionali. Questo premio è il riconoscimento più prestigioso ottenuto dalla Nazionale del Parmigiano Reggiano: porta a 180 il totale degli awards vinti dal gruppo nei suoi 17 anni di vita. Il Parmigiano Reggiano è il formaggio DOP più premiato al mondo e rappresenta un sistema che, quotidianamente, vede impegnate migliaia di allevatori e centinaia di casari nella ricerca di sempre più elevati livelli qualitativi».

Oggi, martedì 16 gennaio, a Reggio Emilia, nella splendida cornice della Sala del Tricolore, si è tenuta una festa per celebrare il successo della spedizione della Nazionale del Parmigiano Reggiano a Londra, in occasione dei World Cheese Awards di fine novembre. Sono intervenuti i vertici del Consorzio di Tutela, dal Presidente Nicola Bertinelli al Vice Presidente vicario Guglielmo Garagnani, passando per l'ideatore della Nazionale del Parmigiano Reggiano, Gabriele Arlotti, e rappresentanti istituzionali e del mondo economico, come il Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, il Presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi, il Commissario della Camera di Commercio Emilia, Michelangelo Dalla Riva, oltre a una vasta delegazione di Sindaci del comprensorio, in fascia tricolore.

Ai World Cheese Awards di Londra la Nazionale del Parmigiano Reggiano, era il più importante raggruppamento di caseifici in competizione: 40 produttori in rappresentanza di tutte le province del territorio di produzione della DOP, 18 caseifici reggiani, 11 parmensi, 7 modenesi, 3 mantovani e un bolognese. Ma il dato più importante riguarda i riconoscimenti conseguiti dalla Nazionale del Parmigiano Reggiano: ben 38 medaglie, di cui 11 d'oro, 16 d'argento, 8 di bronzo e 3 Super Gold. Queste ultime medaglie sono tra i premi più ambiti, perché designano i migliori formaggi dei singoli tavoli di giuria. Come detto, a questi premi si aggiunge poi il titolo di Miglior Formaggio al Mondo a Latte Crudo assegnato da The Oldways Cheese Coalition.

Durante la cerimonia in Sala del Tricolore a Reggio Emilia, le Istituzioni presenti hanno consegnato una pergamena ai 40 casari che, sotto l'egida della Nazionale del Parmigiano Reggiano, hanno preso parte all'edizione 2017 dei World Cheese Awards di Londra. Un riconoscimento speciale è andato al 4 Madonne Caseificio dell'Emilia (Lesignana, Modena), al Caseificio La Traversetolese (Traversetolo, Parma) e alla Latteria San Pietro di Valestra (Valestra, Reggio Emilia), premiati a Londra con le tre Medaglie Super Gold.

Di seguito il dettaglio delle medaglie vinte dalla Nazionale del Parmigiano Reggiano a Londra:

Reggio Emilia:
Antica Fattoria Caseificio Scalabrini, oro (oltre 30 mesi)
Azienda Agricola Grana d'Oro Vacche Rosse, argento (24 mesi)
Caseificio Milanello - Terre di Canossa, oro (24 mesi), argento (oltre 30 mesi)
Caseificio Sociale Castellazzo, tre bronzi (18, 24, oltre 30 mesi)
Caseificio sociale Minozzo, argento (18 mesi) e bronzo (24 mesi)
Fattoria Fiori di Fiori Pier Paolo, oro (oltre 30 mesi)
Latteria Sociale di Migliara, argento (oltre 30 mesi)
Latteria La Grande, argento (oltre 30 mesi)
Latteria Sociale Barchessone, oro (18 mesi), argento (oltre 30)
Latteria Sociale Roncadella, argento (18 mesi)
Latteria sociale San Giorgio, oro (oltre 30 mesi)
Latteria San Giovanni di Querciola, oro (oltre 30 mesi)
Latteria Sociale San Pietro di Valestra, oro (oltre 30 mesi), Super Gold, Premio Miglior Formaggio al Mondo a Latte Crudo

Parma:
Caseificio aziendale Fratelli Boldini, bronzo (24 mesi)
Caseificio La Traversetolese, oro (oltre 30 mesi) e Super Gold
Caseificio Sociale di Urzano, oro (18 mesi)
Caseificio Sociale Palazzo, bronzo (oltre 30 mesi)
Società Agricola Giansanti, bronzo (24 mesi), argento (oltre 30)
Latteria Sociale Santo Stefano, due argenti (24 mesi e oltre 30 mesi)

Modena:
4 Madonne Caseificio dell'Emilia, oro (24 mesi) e Super Gold
Caseificio Dismano, argento (18 mesi)
Latteria di Campogalliano, argento (oltre 30 mesi)
Caseificio Razionale Novese, argento (24 mesi)

Mantova:
Latteria Agricola Venera Vecchia, bronzo (18 mesi), argento (24 mesi), argento (oltre 30 mesi)
Latteria sociale Gonfo, argento (24 mesi), oro (oltre 30 mesi)

La cerimonia che si è tenuta in Sala del Tricolore è stata anche l'occasione per la Nazionale del Parmigiano Reggiano di consegnare a Suor Alessia, della Famiglia Religiosa del Verbo Incarnato, e a Padre Aurelio Gazzera, missionario dei Carmelitani Scalzi nella Repubblica Centrafricana, le risorse raccolte con il progetto "La forma del cuore". La somma, circa 3.000 euro, è destinata a finanziare missioni rurali e sanitarie in Africa.

(Fonte: Consorzio Parmigiano Reggiano)

Editoriale: - Il diritto a essere sedotte - Lattiero caseari. Prosegue il crollo del latte e del burro - Quando le competenze scompaiono nell'azienda liquida - Fonterra rivede le proiezioni della produzione di latte - Cereali e dintorni. Sorpresa seme di soia. -

SOMMARIO Anno 17 - n° 02 14 gennaio 2018
1.1 editoriale
Il diritto a essere sedotte
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Prosegue il crollo del latte e del burro.
3.1 imprese e competenze Quando le competenze scompaiono nell'azienda liquida
3.2 allerta alimentare Candeggina in un omogeneizzato per neonati prodotto in Italia
4.1 maltempo Maltempo. Dalla Giunta sì ai 350 mila euro per i negozi, i ristoratori e piccoli artigiani colpiti da alluvione
5.1 mercato latte Fonterra rivede le proiezioni della produzione di latte
5.2 mercati e consumi Italiani sempre più Bio in GDO
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Persiste la fase di stabilità. Domani i dati USDA.
7.1 bonifica Consorzio dell'Emilia Centrale: per il 2018 oltre 10 milioni di euro per la difesa o lo sviluppo del territorio
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Sorpresa seme di soia.
9.1 scenario macroeconomico 2018 Scenario macroeconomico. Uno scenario 2018 di tranquillità quasi irreale
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI

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Siccità in Nuova Zelanda: Fonterra rivede le proiezioni della produzione di latte [News Oceania n°1/2018]

Di CLAL Team 8 Gennaio 2018 -
Periodo: 11 Dicembre 2017 – 5 Gennaio 2018

Dopo un lento avvio dell'attuale stagione lattiero-casearia, la produzione di latte in Australia ha preso slancio e nel periodo Luglio-Novembre 2017 è stata superiore del 3,07% rispetto allo stesso periodo del 2016. A Dicembre si sono concluse le piogge irregolari che hanno colpito l'Australia settentrionale, lasciando il fieno in buone condizioni. Aumenta l'ottimismo per quanto riguarda le condizioni metereologiche e dei pascoli.

In Nuova Zelanda la produzione di latte è aumentata dell'1,85% nella prima metà della stagione lattiero-casearia, da Giugno a Novembre 2017, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Fonterra prevede una diminuzione del 3% della produzione di latte in questa stagione rispetto alla stagione precedente, a causa delle attuali condizioni di siccità che si prevede influiranno negativamente sulla qualità del pascolo.

A seguito del calo iniziato ad Ottobre, i prezzi del Burro nella prima settimana del 2018 sono in lieve aumento.

La revisione della previsione di Fonterra genera incertezza nei Buyer circa la disponibilità di Burro.

La leggera ripresa dei prezzi della SMP ad inizio 2018, in seguito alla diminuzione di fine anno, potrebbe significare un aggiustamento della tendenza.
Fonterra ha recentemente annunciato la riduzione delle offerte di Cheddar e WMP alle aste GlobalDairyTrade.

Prosegue l'indebolimento dei prezzi del Cheddar, attribuito alla minore necessità dei Buyer di ricostituire gli stock e alla minore domanda globale. Ci si attende a breve un rafforzamento dei prezzi, come conseguenza della recente decisione di Fonterra di ridurre le offerte di Cheddar agli eventi GDT.

Nella prima settimana del 2018 i prezzi della WMP si sono rafforzati, invertendo una tendenza di prezzi deboli alla fine del 2017. L'aumento riflette le proiezioni di Fonterra di una minor produzione di latte e l'annuncio di minore offerta di WMP agli eventi GDT.

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Domenica, 14 Gennaio 2018 11:46

Italiani sempre più Bio in GDO

Roma, 10 gen. (Labitalia) - Cresce sempre di più la fiducia degli italiani nei confronti dei prodotti biologici e non soltanto per quanto riguarda i negozi specializzati ma anche la grande distribuzione (supermercati e ipermercati) che dal 2011 fa registrare incrementi annuali delle vendite dal 10 al 19%. Il 2017, fa sapere infatti con una nota AssoBio, l'associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione dei prodotti biologici, si è chiuso più che positivamente per quanto riguarda le vendite del biologico anche nella Gdo facendo registrare un +16% rispetto al 2016, a fronte di un +4,1% del settore alimentare in generale.

Questa la top ten dei prodotti bio più venduti attraverso la Gdo: confetture spalmabili a base di frutta; uova di gallina; panetti croccanti; sostitutivi del latte Uht; pasta di semola integrale-farro-kamut; olio extravergine di oliva; latte fresco; frutta secca senza guscio; biscotti; yogurt intero.
Questa, invece, la top five dei prodotti bio per tasso di crescita: uova di gallina; olio extravergine di oliva; confetture spalmabili a base di frutta; verdura; frutta secca senza guscio.

"Sono oltre 20 milioni le famiglie italiane che consumano prodotti bio, un milione in più solo nell'ultimo anno, sempre più consapevoli -commenta il presidente di AssoBio, Roberto Zanoni- che mangiare bio vuol dire mangiare sano e sicuro: l'esclusione degli Ogm e dei pesticidi dall'intero ciclo produttivo, la drastica riduzione degli additivi, la riscoperta dei sapori autentici, un sistema di controllo che certifica la conformità a norme europee sono gli elementi cardine che spingono i consumatori ad acquistare bio?".

"Ma contano anche - continua Zanoni - la qualità complessiva, indicata come motivo d'acquisto dal 34% di chi mette prodotti bio nella borsa della spesa, e il rispetto dell'ambiente, fondamentale per il 29% di chi li sceglie. Il forte aumento del consumo di prodotti biologici favorisce economie di scala: nell'ultimo anno il prezzo dei prodotti biologici è diminuito di oltre il 6%, riducendo il differenziale nei confronti dell'offerta standard, rendendo la scelta bio sempre più accessibile, in una spirale virtuosa".

"Quel che è certo -sostiene il presidente di AssoBio- è che il treno biologico è partito (e nessuno lo ferma più), come abbiamo intitolato il convegno con cui il 17 gennaio alle 14,30, al Marca di Bologna (la Mostra convegno internazionale dedicata alla marca commerciale), presenteremo con Nomisma i dati definitivi per il 2017 sul mercato retail (profilo egli acquirenti, ripartizione geografica, peso delle aree merceologiche, prodotti più venduti e in più forte sviluppo, analisi degli assortimenti). Alla presenza dei più grandi marchi del food bio d'Italia analizzeremo come salire a bordo di questo treno e come coglierne tutte le opportunità".
Introduce Roberto Zanoni, a seguire interventi di Silvia Zucconi, responsabile market intelligence Nomisma, su 'Il mercato italiano dei prodotti biologici', e di Paolo Carnemolla, presidente FederBio Servizi, su 'Gli strumenti al servizio delle aziende'.
(Assobio 10 gennaio 2018)

Domenica, 14 Gennaio 2018 11:33

Cereali e dintorni. Sorpresa seme di soia.

Alla riapertura dei mercati di lunedi si potranno meglio valutare le reazioni a fronte dei dati USDA pubblicati ieri venerdi 12 gennaio.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 gennaio 2018
I dati USDA di ieri hanno riservato qualche sorpresa, e il mercato dalla posizione del mese di marzo ha risposto:
- per il Grano gli stock di fine campagna in USA sono risultati più alti del previsto, inoltre le cifre inerenti il seminativo invernale non hanno avuto la contrazione che era ipotizzata quindi il mercato ha chiuso in negativo;
- per il Corn-Mais nessuna sorpresa confermati gli stock e il mercato anche in tal caso ha chiuso in negativo;
- la sorpresa è arrivata sul seme di Soya dove ci si aspettavano stock più pesanti e invece non è stato così e questo ha ridato tono al mercato che ha chiuso sia per il seme che per la farina in rialzo: seme + 10 cents per bushel, e farina +3,90 dollari per tonnellata corta;

20180113-USDA-cereali

Lunedì 15/1/18 vedremo come reagirà il mercato a fronte comunque di cifre non certo sconvolgenti me che potrebbero aver messo un freno al calo dei proteici, e dare il via ad una erosione di valori sui cereali.

Indicatori internazionali 11 gennaio 2018


l'Indice dei noli è rimasto a 1.366 punti, il petrolio ruota attorno 63,5$ e l'indice di cambio segna 1,19454.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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