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Controllo del territorio: 4 denunce, 2 segnalazioni alla prefettura e sostanza stupefacente sequestrata

Pubblicato in Cronaca Parma

Carpi (MO) 22 settembre 2020  - Nella giornata odierna, la Polizia di Stato di Carpi ha denunciato in stato di libertà due fratelli di 46 e 57 anni, residenti in provincia di Varese, per il reato di truffa in concorso.

Pubblicato in Cronaca Modena

Roma 10 agosto 2020 - Se è vero che non bisogna mai abbassare la guardia dalle truffe online, la settimana di Ferragosto, lo ripetiamo ogni anno noi dello “Sportello dei Diritti”, è una di quelle nelle quali s’intensificano i tentativi di frode. Ed è così che la Polizia Postale nell’augurarci “Buone Vacanze”

Pubblicato in Cronaca Emilia

Occhio agli sms che chiedono informazioni bancarie: sono truffe. La Polizia rilancia l’allerta. Lo “Sportello dei Diritti”: cancellate questi messaggi e utilizzate solo i canali istituzionale del vostro home banking

Pubblicato in Cronaca Emilia

Lo scorso mese di gennaio, un carpigiano aveva denunciato presso gli uffici del Commissariato di P.S. di Carpi di aver subito una truffa on – line; in particolare, l’uomo aveva acquistato una autovettura Fiat 500 usata su una piattaforma di vendite tra privati, senza mai entrarne in possesso.

Pubblicato in Cronaca Modena

Nuove frodi online: falso sito del marchio GEOX nel mirino dei truffatori telematici. L’azienda ha denunciato e la Polizia Postale invita all’attenzione. Lo “Sportello dei Diritti”: diffidate da siti che vendono prodotti a prezzi irrisori. Sono truffe. 

Dopo il falso sito civetta “Primigi” segnalato anche dallo “Sportello dei Diritti” nei giorni scorsi, anche il noto marchio di calzature e abbigliamento GEOX finisce incolpevolmente a diventare uno specchietto per le allodole.

Pubblicato in Cronaca Emilia

La truffa “Wangiri” o dello squillo telefonico. L’allarme della Polizia Postale: attenzione agli squilli dall’estero da numeri non esteri conosciuti. Non richiamare. Lo “Sportello dei Diritti”: la gran parte delle chiamate da prefissi + 216 (Tunisia) e + 44 (Gran Bretagna). Addebiti fino ad un euro e 50 al secondo

 Una delle truffe più frequenti è quella degli squilli che provengono da numeri esteri sconosciuti soprannominata con l’esotico nome “Wangiri”. Lo abbiamo segnalato solo qualche giorno fa noi dello “Sportello dei Diritti”, ma lo rilancia anche la Polizia Postale con un nuovo post sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia”:

“E’ bene ricordare spesso alcune delle truffe più insidiose: la truffa dello squillo. Arriva una telefonata da un numero estero. Poco dopo ne arriva un’altra. A quel punto la curiosità spinge alcune persone a richiamare il numero, cadendo nella trappola dei truffatori. Può sembrare uno scherzo, ma arriva a costare anche 1,5 euro al secondo. Si tratta della truffa “Wangiri”, quindi attenzione alle telefonate che arrivano dall’estero, in particolare dalla Tunisia (+216) e dall’Inghilterra (+44), ma anche da altri paesi. Non richiamate i numeri sconosciuti, e, se non ne avete necessità, chiedete al vostro operatore di inibire le telefonate all’estero, in modo da non cadere nella rete dei truffatori nemmeno per sbaglio. Se doveste avere sospetti su eventuali squilli dall’estero segnalatecelo su (https://www.commissariatodips.it/segnalazioni/index.html )”.

Non solo attenzione alla navigazione online, ai messaggini via social o via posta elettronica, ma la truffa corre anche con la classica linea telefonica del cellulare, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Ovviamente, l’unico modo per evitare la spiacevole sorpresa di vedersi scalato il credito o un pesante addebito in bolletta è di non richiamare e se si ha qualsiasi sospetto di segnalarlo alla Polizia Postale. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

(26 aprile 2020)

 

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Venerdì, 28 Febbraio 2020 08:24

Acquista Play Station su E-Bay e viene truffato.

Acquista Play Station su E-Bay e viene truffato. Individuato e denunciato dalla Polizia di Stato.

Personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Carpi ha deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di truffa un cittadino italiano di anni 33 con a carico numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.

Le indagini hanno avuto inizio a seguito della denuncia sporta presso i locali del Commissariato da parte di un uomo che aveva acquistato una consolle giochi marca Sony, modello Play Station 4, sul noto sito di e-commerce E-Bay e di non averla mai ricevuta.

Dopo aver acquisito tutti gli elementi utili alla conclusione dell’indagine, è stato individuato l’autore della truffa online il quale è stato identificato e deferito all’A.G.
Sono in corso ulteriori indagini volte all’individuazione di altre possibili vittime del raggiro.

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Carpi, 26 settebre 2019 - Lo scorso mese di marzo, il titolare di un’azienda di GO – Kart ha sporto denuncia presso gli Uffici del Commissariato di P.S. di Carpi per aver subito una truffa on – line.

In particolare, dopo aver acquistato un “tornio-parallelo” su una piattaforma di compravendita on line, non ha mai ricevuto il macchinario.

Personale del Commissariato ha svolto accurate indagini, riuscendo a risalire all’identità dei truffatori: un cittadino italiano di anni 36 e un 60enne di nazionalità rumena, entrambi gravati da numerosi precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio.

I due, al termine dell’attività di indagine, sono stati deferiti all’autorità Giudiziaria per il reato di truffa in concorso.

Sono in atto ulteriori accertamenti al fine di verificare se altri cittadini carpigiani sono caduti vittime dei predetti truffatori.

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Nuova truffa online: in circolazione pericolosa imitazione di FaceApp. Per non cadere nella trappola, occhio all'applicazione che tra le opzioni invecchia anche i volti. Lo “Sportello dei Diritti” lancia l'allerta: "è stata sviluppata da malintenzionati un'app «fake», un'imitazione, che infetta le vittime facendo visualizzare pubblicità indesiderata è un modo per prelevare denaro dai nostri conti.

E' in circolazione un nuovo tipo di frode online approfittando della popolarità di FaceApp. A rilanciare l’allerta dei ricercatori della società russa di sicurezza informatica Kaspersky è lo “Sportello dei Diritti”, che invita a prestare la massima attenzione a una pericolosa imitazione di FaceApp.

In tal senso, è bene riportare la descrizione della nuova truffa indicata dagli esperti russi: “Una volta che l'applicazione viene scaricata da fonti non ufficiali e installata, spiegano, simula un guasto e questa è successivamente rimossa". "In seguito, un modulo malevolo dell'applicazione rimane nascosto nel dispositivo dell'utente, facendo visualizzare annunci pubblicitari". La versione finta di FaceApp infetta i dispositivi delle vittime con un «adware» (virus progettato per lanciare messaggi pubblicitari sul display) denominato MobiDash. Secondo i dati di Kaspersky, circa 500 utenti unici hanno riscontrato questo problema negli ultimi due giorni, mentre la prima rilevazione del modulo adware è datata 7 luglio. Sono stati identificate quasi 800 diverse modifiche ai moduli. Seguire i nostri consigli è il miglior viatico per non cadere in queste vere e proprie trappole, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

(21 luglio 2019)

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