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Il giovane operaio originario di Sorbolo, si trovava all'interno dell'azienda Tecnoelettra di Guastalla, impegnato nel collaudo di un quadro elettrico -

Parma, 11 febbraio 2014 -

Un tragico incidente sul lavoro e a farne le spese, un ragazzo di soli 29 anni. E' accaduto questa mattina, mentre il giovane operaio originario di Sorbolo, si trovava all'interno dell'azienda Tecnoelettra di Guastalla, nel reggiano, impegnato nel collaudo di un quadro elettrico. Sono ancora in corso di accertamento le cause, ma secondo una prima ricostruzione al vaglio dei carabinieri e della Medicina del lavoro, l'uomo era impegnato nella verifica di un apparato prodotto, quando è rimasto colpito da una scarica, che ne ha provocato la morte sul colpo. Sul posto sono intervenuti i soccorsi, che hanno provato a rianimarlo, ma il giovane non c'è stato niente da fare; è morto dopo l'arrivo all'ospedale di Guastalla.

 

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Ieri pomeriggio un 24enne residente in paese ha cominciato ad andare in escandescenze urlando e offendendo i clienti del bar e una volta in caserma ha colpito due militari -

Reggio Emilia, 10 febbraio 2014 - Ivan Rocchi

Complice probabilmente l'uso smodato di alcolici, ha cominciato ad andare in escandescenze urlando e offendendo i clienti del bar. Poi, all'arrivo dei carabinieri ha insultato anche loro e ha cercato di aggredirli. E' stata una domenica piuttosto movimentata per gli avventori e la titolare di un bar di Boretto, nella Bassa reggiana.
Verso le 15, dopo le prime offese del 24enne L. S., l'esercente impaurita ha chiesto l'intervento degli uomini dell'Arma. Il locale è stato subito raggiunto da una pattuglia dei carabinieri di Boretto, il cui solo arrivo ha mandato su tutte le furie il giovane. Una volta bloccato, il 24enne residente in paese è stato allora condotto in caserma. Ma neanche qui è riuscito a darsi una calmata. Infatti ha pensato bene di continuare nella sua condotta violenta, prendendo a calci due militari e danneggiando il divano della sala d'attesa. I due carabinieri colpiti dal giovane esagitato sono dovuti ricorrere alle cure mediche presso l'ospedale di Guastalla e sono stati dimessi con una prognosi di 5 giorni.
Alla luce dei fatti, il 24enne è stato arrestato e ristretto a disposizione della procura reggiana. Dopo la convalida del processo, l'uomo è stato rimesso in libertà, ma è stato sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di presentazione ai Carabinieri. Ora dovrà rispondere dei reati di danneggiamento e di resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

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Gli studenti dell'Istituto Mario Carrara di Novellara e Guastalla hanno partecipato ieri mattina all'incontro con Giovanni Impastato, fratello di Peppino Impastato, giornalista e attivista vittima della mafia, inserito nella rassegna "Teatro e Legalità" organizzato dall'associazione NoveTeatro e sostenuto dall'amministrazione comunale di Novellara e dalla Provincia di Reggio Emilia.

 

- Novellara 9 febbraio 2014 - 

Con alcune letture tratte dal libro "Resistere a Mafiopoli. La storia di mio fratello Peppino impastato", scritto da Giovanni Impastato e Franco Vassia, gli attori di NoveTeatro hanno raccontato la vita e l'impegno civile di Giuseppe nella lotta alla mafia: la sua intuizione di organizzare Radio Aut da dove sferrava i gli attacchi ai mafiosi e politici corrotti, le provocazioni lanciate sui giornali, con i comizi, cineforum e con i volantini. Qualcosa di così dirompente che lo portò ad essere ucciso per mano mafiosa il 9 maggio 1978.

In conclusione le domande degli studenti sulla paura, la rassegnazione, il rapporto con la famiglia, l'evoluzione della mafia. In particolare Giovanni ha voluto sottolineare che l'esecuzione del fratello non ha mai suscitato in lui e nella sua famiglia odio o vendetta: "La mia era una rabbia diversa. Con molta razionalità ho capito che quei mafiosi potevano essere sconfitti con l'impegno quotidiano, con la costante ricerca della verità, seguendo giorno dopo giorno le vicende giudiziarie" ed ha invitato tutti i giovani a leggere, informarsi, conoscere per contrastare i soprusi e le ingiustizie. Infine Giovanni Impastato ha ricordato la straordinaria potenza del film "I cento passi" di Marco Tullio Giordana che in 48 ore ha fatto quanto non erano riusciti a realizzare lui ed i suoi collaboratori in ventidue anni di sensibilizzazione e informazione dalla morte di Peppino.

Proseguono in questo modo gli incontri di Teatro e Legalità lo afferma l'assessore Salmi Youssef che ricorda: "I cento passi è stato il primo film proiettato al cineforum e da allora sono seguiti dibattiti, le edizioni di Teatro Legalità e tanti progetti con i più giovani che hanno fatto nascere nuove iniziative e gruppi. Desidero ringraziare ed incoraggiare che mi ha aiutato a realizzare tutto questo, in particolare l'associazione NoveTeatro e l'associazione la Fi-Umana".

Infine Giovanni Impastato è stato portato sulla nuova strada provinciale SP3 che collega Novellara a Bagnolo in Piano dove il Prefetto di Reggio Emilia Antonella De Miro ha recentemente autorizzato l'intitolazione dei due tratti della nuova strada provinciale 3 a Giuseppe Impastato e al film "I Cento Passi". La proposta della Giunta Comunale di Novellara è stata ampiamente condivisa dal Prefetto De Miro per "l'altissimo valore morale della figura di Giuseppe (Peppino) Impastato, barbaramente ucciso dalla mafia e divenuto incontrovertibile simbolo della lotta contro cosa nostra, in difesa della legalità e dei valori etici e morali della convivenza civile; ed anche al bellissimo fil di Marco Tullio Giordana "I cento passi" che ha portato all'attenzione del grande pubblico, fissandone la memoria, l'appassionato eroico impegno civile di Peppino Impastato".

(fonte Comune di Novellara)

Spacciava a numerosi giovani della provincia, ma anche a ragazzi che venivano appositamente 'in trasferta' da Modena e Mantova -

Reggio Emilia, 6 febbraio 2014 -

Tagliava e confezionava l'eroina in diversi casolari abbandonati della Bassa reggiana. Poi la spacciava a numerosi giovani della provincia, ma anche a ragazzi che venivano appositamente 'in trasferta' da Modena e Mantova. E per battere la concorrenza aveva anche approntato una strategia di marketing aggressiva: come i supermercati, infatti, praticava il classico 2 X 1. L'uomo, un cittadino pakistano 32enne domiciliato a Cadelbosco Sopra, è stato sottoposto ieri sera al provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso dal Gip del tribunale di Reggio con l'accusa di spaccio di stupefacenti aggravato dalla continuazione del reato.
Quello ricostruito dai Carabinieri del nucleo operativo di Guastalla era un giro d'affari molto redditizio. L'indagine era iniziata alla fine dello scorso ottobre, quando i militari avevano appreso che un cittadino pakistano dedito allo spaccio di eroina perfezionava la droga nei casolari in stato di abbandono posizionati in zone isolate della Bassa reggiana.
Per verificare la fondatezza della notizia, gli uomini dell'Arma hanno quindi predisposto in uno dei casolari un servizio di sorveglianza, che alla fine ha consentito di fermare un cliente subito dopo l'acquisto della droga. Il giovane reggiano aveva acquistato due dosi di eroina e Alì - questo il nome di battaglia con cui il pusher era conosciuto nell'ambiente – gliene aveva regalate altre due come promozione.
Dal telefono del cliente i Carabinieri sono poi risaliti a quello del pusher, che è stato intercettato. Le attività tecniche hanno permesso di ricostruire una proficua attività di spaccio: una volta interrogati numerosi clienti, i militari hanno infatti potuto accertare centinaia di cessioni di eroina, per un business di svariate migliaia di euro.Le risultanze investigative dei Carabinieri, concordate dalla Procura reggiana e recepite dal GIP, hanno quindi portato all'odierno provvedimento restrittivo, che ha visto il pusher finire in carcere.
Durante la perquisizione eseguita nell'abitazione di Cadelbosco Sopra, dove il pusher è stato arrestato, sono stati rinvenuti una decina di cellulari per i contatti con i clienti, circa 10 grammi tra hashish e cocaina, oltre 2.000 euro in contanti - provento dello spaccio visto che il pakistano era nullafacente – insieme a un'agenda che fungeva da libro contabile, ora al vaglio degli inquirenti.

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Le apparecchiature sono state sequestrate dalla Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione di Reggio Emilia -

Reggio Emilia, 31 gennaio 2014 -

Un' indagine che riguarda l'intero territorio nazionale su furti e riciclaggio d'auto, compiuti grazie ad apparecchiature in grado di inibire i segnali Gps di antifurti, di telefoni mobili, di impulsi dei telecomandi delle chiusure centralizzate e di acquisire i codici immobilizer delle chiavi. Un sistema studiato per impossessarsi tranquillamente delle automobili parcheggiate. L'operazione della Polizia Giudiziaria della sezione di Reggio Emilia, con il personale del distaccamento di Guastalla ha portato all'arresto di un trentenne reggiano. Otre ai suddetti dispositivi sono state sequestrate serie di targhe clonate e contraffatte che avrebbe favorito il riciclaggio sui mercati esteri.

 

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Rinnovata la convenzione, Saliera: "Uno strumento eccellente per aiutare le persone". Nel 2013 il sostegno a 87 vittime o loro familiari -

Bologna, 29 gennaio 2014 -

La Regione Emilia-Romagna ha rinnovato la convenzione triennale con la Fondazione per le vittime dei reati, l'istituzione creata dalla Regione, dalle Province e dai Comuni capoluogo per dare un sostegno immediato alle vittime dei crimini dolosi di maggiore gravità.
"E' uno strumento eccellente per aiutare le persone e siamo molto grati al senatore Sergio Zavoli che svolge, fin dalla nascita della Fondazione, con passione e impegno il ruolo di presidente", spiega Simonetta Saliera, vicepresidente e assessore alle Politiche per la sicurezza della Regione Emilia-Romagna.
La Fondazione nel 2013 ha aiutato 87 persone con 34 interventi pari a 237.271 euro. "Si conferma - sottolinea Saliera - che la Regione è al fianco di chi subisce un torto e opera concretamente con risposte efficaci e tempestive".
Nello specifico, 37 delle 87 persone aiutate sono minorenni (17 ragazze e 20 ragazzi) e 50 adulti (38 donne e 12 uomini). Tenendo conto dei reati, la fattispecie maggiore di intervento ha riguardato vittime di femminicidio con 8 casi, segue quella di casi di violenza domestica (cioè maltrattamenti avvenuti all'interno della sfera familiare e affettiva) con 7 casi. Sono stati 6 sia gli interventi per sostenere familiari di vittime di omicidi sia gli aiuti a chi ha subìto una violenza sessuale, 3 i casi di sostegno a vittime di tentato omicidio, 2 di tentato femminicidio e 2 di aggressione.
Venendo, invece, alla ripartizione territoriale, 11 interventi sono stati realizzati nella provincia di Bologna per un importo complessivo di 77 mila euro (6 dal Comune di Bologna, 1 da Casalecchio di Reno, 1 da Pianoro, 1 da Monghidoro, 1 da Budrio e 1 da San Lazzaro di Savena); 7 nella provincia di Modena per 42.770 euro (3 dal Comune di Modena, 2 da Novi di Modena e 2 da Sassuolo); 3 nella provincia di Parma per un importo complessivo di 22 mila euro (1 dal Comune di Parma, 1 da Sorbolo e 1 da Tizzano Val Parma); 6 nella provincia di Reggio Emilia per 32.500 euro (2 dal Comune di Reggio Emilia e 1 rispettivamente da Rubiera, Guastalla, Castelnovo di Sotto e Rio Saliceto); 2 nella provincia di Ravenna per 15 mila euro (1 dal Comune di Ravenna e 1 dal Comune di Faenza); 2 nella provincia di Piacenza per 25 mila euro (1 dal Comune di Fiorenzuola d'Arda e 1 da Alseno); 2 nella provincia di Ferrara per un importo complessivo di 20.500 euro (1 dal Comune di Argenta e 1 da Comacchio);1 nella provincia di Forlì-Cesena per un importo complessivo di 2.500 euro (dal Comune di Civitella di Romagna).

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

Un percorso alla scoperta del territorio che parte dalla provincia di Parma e non solo, per spingersi oltre i confini nazionali, attraverso un uso consapevole della bicicletta: Bicinsieme presenta il Programma 2014 -

Parma, 24 gennaio 2014 -

Esplorare il territorio immersi nella natura, scoprire tragitti poco battuti e trafficati, solo per il piacere di pedalare insieme, senza agonismo. Tante escursioni aperte a chiunque voglia partecipare e non solo; un programma ricco di sfaccettature, quello che l'Associazione Bicinsieme, che rappresenta a Parma, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta, organizza per il 2014, per promuovere il concetto di mobilità sostenibile.
Pedalate insieme, alla scoperta del territorio utilizzando la bicicletta come mezzo di promozione per un turismo sostenibile, dolce e lento, che sarà sviluppato con varie iniziative, in collaborazione con altri settori del territorio, dalla Provincia, alla Confesercenti, a Viaggi Verdi nell' ambito del Festival ITACA sul turismo sostenibile. Dal 2 marzo a fine novembre, un ricco programma di biciclettate per tutti i gusti e per "tutte le gambe" dalle gite di poche ore, a quelle di alcuni giorni, vedranno la scoperta di luoghi della provincia di Parma e non solo. Dalla Bassa alle montagne del Trentino, dalla ciclabile della Fata Bema a Montechiarugolo, per spostarsi poi in Toscana, dal Chianti alle crete senesi, da Colorno e Torrecchiara alla Costa Adriatica. Biciclettate di gruppo, per il piacere di stare insieme, che partono principalmente da Parma, ma non solo, e si spingono anche oltre i confini nazionali, prediligendo il treno sui cui trasportare tranquillamente la propria bicicletta, per una mobilitazione sostenibile. Una fitta rete di percorsi, ciclo-turistici caratterizzati da due principali assi: la "Ciclo-Po" che da Piacenza attraversa tutta la provincia di Parma passando sull'argine del Po per arrivare a Guastalla e la "Ti-Bre-Dolce" che da Sacca passa a Colorno, Parma, Sala Baganza, Calestano, Berceto per arrivare al Passo della Cisa e proseguire in Lunigiana.
Tante le mete, con itinerari culturali o eno-gastronomici, tra cui il November Porc, divenuta tappa fissa dell'associazione negli anni e l'introduzione per il 2014 dell'escursione natalizia ai presepi di Bazzano.
Escursioni consapevoli, punto di arrivo di un percorso teorico-pratico, che inizia dalla conoscenza del mezzo, dagli effetti benefici per l'ambiente e per la salute che ne derivano e dalle regole da seguire per un utilizzo appropriato, con incontri che l' associazione organizza per preparare i partecipanti alle ciclo-escursioni. L'importanza del tema della sicurezza è messo in risalto nel nuovo programma, in semplici regole che Bicinsieme invita a seguire per viaggiare in maniera consapevole. L'associazione ha in programma inoltre, molte attività in cui verranno coinvolte l'ACI, l'AVIS e la Polizia Municipale con la collaborazione dell' amministrazione comunale proprio per collaborare sul tema della sicurezza stradale e realizzare una mobilità sostenibile e sicura.

In allegato scaricabile il programma 2014

 

I capi erano stati acquistati e mai pagati: sequestrati 1600 maiali in un allevamento della bassa reggiana e 600 in un allevamento modenese -

Reggio Emilia, 17 gennaio 2014 -

Quattro imprenditori, un 42enne allevatore bresciano, un 44enne imprenditore agricolo modenese, un 32enne reggiano e un 50enne intermediario bergamasco, sono stati denunciati con l'accusa di concorso in truffa, ai danni di un'azienda umbra. I capi erano stati acquistati e mai pagati dagli indagati. L' Ansa riporta che i carabinieri di Guastalla, al termine delle indagini, hanno denunciato i quattro imprenditori e sequestrato oltre duemila maiali, dei quali 1600 capi in un allevamento della bassa reggiana. Altri 600 maiali sono stati invece sequestrati in un allevamento modenese, acquistati da un ignaro imprenditore, da uno degli indagati.

 

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La donna è stata colta in flagranza del reato e arrestata con l'accusa di estorsione -

Reggio Emilia, 9 gennaio 2014 -

Avevano avuto una relazione un anno prima, poi la donna, 60enne reggiana, ha iniziato a minacciarlo che l'avrebbe accusato di violenza sessuale. Da lì sono iniziate richieste continue di danaro ai danni di un pensionato di 66 anni, per "comprare" il suo silenzio. Dopo la denuncia, ieri mattina i carabinieri di Guastalla hanno arrestato la donna, colta in flagranza del reato, con l'accusa di estorsione.

 

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La stazione AV di Reggio Emilia vedrà raddoppiare il numero dei treni, tra Piacenza e Cremona invece le ultime due coppie di treni rimaste verranno sostituire con servizi su bus -

Bologna, 13 dicembre 2013 -

La Regione, nonostante i forti tagli imposti a livello centrale al trasporto ferroviario è riuscita a salvaguardare l'offerta complessiva di trasporto pubblico locale su ferro e gomma, intervenendo con risorse proprie (pari a circa 50 milioni euro per un valore complessivo di circa 410 milioni di euro).

In sostanza, l'orario invernale conferma la quasi totalità delle corse del trasporto ferroviario regionale, compresi i nuovi sevizi attivati nel corso di quest'anno 2013 tra Bologna e Milano, Rimini, Ravenna.

Le novità riguardano, in particolare, alcuni servizi in più che completano, ad esempio, il cadenzamento orario lungo tutta la giornata dei collegamenti tra Bologna e Ravenna. In particolare, ci saranno tre nuove coppie di treni veloci tra Bologna e Ravenna con le sole fermate di Imola e Lugo: in partenza alle 8.52, 12.52 e 16.52 da Bologna e arrivo rispettivamente alle 9.51, 13.51 e 17.51 a Ravenna; e in partenza alle 10.09, 14.09 e 18.09 da Ravenna e arrivo alle 11.08, 15.08 e 19.08 a Bologna. Sempre tra il capoluogo e Ravenna è prevista anche una coppia di treni in più con tutte le fermate, da Bologna alle 12.06 e da Ravenna alle 14.33.

Una coppia di treni in più viaggerà anche tra Ferrara e Bologna, partendo da Ferrara alle 16.15 e da Bologna alle 22.33

Per quanto riguarda le velocizzazioni sul nodo di Bologna, vengono confermate quelle attivate nel settembre scorso e ne vengono aggiunte ulteriori con il viaggio tra Bologna-Poggio Rusco ridotto di 5 minuti nell'80% dei casi e un recupero di 2 minuti per molti treni delle linee per Porretta e Prato.

Tra Bologna e Ferrara la riorganizzazione dei servizi da parte della Regione Veneto comporterà alcune limitate modifiche di orario soprattutto nella prima mattinata.

Verranno inoltre inserite sulla linea Ferrara-Codigoro la nuova fermata di Via Boschetto e sulla linea Reggio Emilia Guastalla la nuova fermata Reggio Mediopadana in corrispondenza della nuova stazione dell'alta velocità.

Infine, la riorganizzazione dei servizi da parte della Regione Piemonte, avrà come effetto l'attestamento a Voghera delle 4 coppie di treni che in precedenza arrivavano a Torino da Bologna.

Le linee Parma-Fornovo e Fornovo-Fidenza, già in parte servite con bus sostitutivi, saranno gestite direttamente dall'Agenzia della mobilità e affidati all'azienda di Trasporto pubblico locale con un programma che prevede un aumento dei collegamenti nella giornata. In particolare, poi, il servizio dei treni Parma-La Spezia fermerà anche nella stazione di Ozzano Taro.

Tra Piacenza e Cremona, le ultime due coppie di treni rimaste verranno sostituire con servizi su bus a seguito della decisione di Trenitalia di non garantire più queste corse per indisponibilità di materiale rotabile. Dal 16 dicembre e fino a quando anche per questo servizio subentrerà la gestione dell'Agenzia della mobilità locale, i viaggiatori già abbonati di Seta e Trenitalia potranno accedere a tutti i bus, sia di Seta che di Trenitalia, per la tratta per cui possiedono l'abbonamento.

Per quanto riguarda il trasporto nazionale, è stata scongiurata l'ipotizzata eliminazione di 6 coppie di treni IC tra Bologna-Firenze. La salvaguardia del servizio comporterà però il mantenimento di 4 minuti di allungamento nei tempi di viaggio dei treni regionali che collegano Bologna e Prato e che si sovrappongono ai treni IC. La stazione AV di Reggio Emilia vedrà raddoppiare il numero dei treni, che diventano 31 al giorno.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)