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Mail intimidatoria giunta al Sindaco Pizzarotti dal sedicente "Comitato anti immigrazione e anti rom della zona Nord Italia", seguita ad alcuni minuti in cui sito del Comune è stato oscurato. -

Parma, 10 agosto 2015 -

Nel testo della mail intimidatoria, pubblicato ieri sulla pagina Facebook del Sindaco, si fa riferimento alla situazione profughi: "vergognoso atto di ospitare immigranti in una ex scuola" a cui seguono le minacce di disservizi al sito del Comune. "Il nostro consiglio mi amministrazione ha deciso di attaccarvi, dando disservizio al vostro sito" - si legge. Per poi continuare con la richiesta di un comunicato di risposta da parte del Sindaco - "Avvisate il sindaco che smetteremo di attaccarvi quando vedremo sul vostro sito un comunicato che dica che gli immigranti a baganzola non arriveranno mai più."
La mail termina poi con la minaccia di intensificare gli "attacchi" con "gravi conseguenze alle infrastrutture" entro 48 ore.

Nella risposta del Sindaco Pizzarotti su Facebook si legge: "Questa è la conseguenza di quella politica che non cerca soluzioni alle problematiche, ma che semina odio e intolleranza. È la conseguenza di chi garantisce scelte facili per situazioni difficili, parlando a slogan o di ruspe. Non so se questa email sia una bufala o una realtà, ma sta di fatto che è comunque sconcertante qualsiasi sia la finalità. Di certo i razzisti questa volta hanno sbagliato a indirizzare minacce a #Parma: siamo la città medaglia d'oro alla Resistenza, e con una lunga tradizione di accoglienza e dal grande spirito civico. Il fenomeno che stiamo vivendo è epocale, non funzionano le soluzioni già utilizzate in passato perché è una situazione completamente diversa. Milioni di persone che scappano da guerre, violenze e fame, non saranno certo dei divieti o delle leggi a fermarle. Giusto discutere di proposte e soluzioni, senza farsi influenzare da paure e minacce. Di certo non ci intimidiscono le minacce dei razzisti che hanno scritto questa email."

mail minacce parma

immagine tratta dal profilo Fb del Sindaco Pizzarotti

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Denunciati due 20enni perché rifiutavano di mostrare i documenti con precedenti penali per furto e spaccio di stupefacenti che sono stati provvisti di foglio di via con divieto di ritorno nel comune di Mirandola. -

Modena, 10 agosto 2015 -

I Carabinieri della Stazione di Mirandola stanno svolgendo in questi giorni numerosi controlli volti a rimarcare il controllo del territorio e migliorare la vivibilità della città di "Pico". Alcuni giorni fa l'attenzione è stata rivolta all'apertura notturna dei locali aperti al pubblico di cui uno è stato contravvenzionato per la violazione delle autorizzazioni agli orari di apertura e alla mescita di bevande alcoliche. Controllo a tappeto di quartieri e vie ritenute sensibili alla luce di una serie di preliminari servizi di osservazione, che ha consentito di denunciare all'autorità giudiziaria 4 persone per ricettazione. Infatti 3 giovani nomadi erano stati fermati a bordo di un'autovettura nel cofano della quale è stato trovato un compressore e alcuni attrezzi da lavoro risultati rubati, e un 30enne nordafricano era stato sottoposto a perquisizione durante la quale nello zainetto erano stati trovati due smartphone, diverse cover e accessori per telefonia mobile provento di furti commessi nei centri commerciali della città.

Venerdì e sabato mattina, i Carabinieri hanno puntato l'attenzione al fenomeno dell'accattonaggio, più volte oggetto di lamentela dei cittadini infastiditi dalla pressante richiesta di soldi da parte di giovani stranieri che stazionano davanti ai centri commerciali e davanti alla stazione dei treni, richiedendo anche con insistenza denaro. A seguito delle utili indicazioni che la cittadinanza ha fornito all'Arma locale, i militari hanno pertanto predisposto servizi preliminari di osservazione a cui hanno fatto seguito controlli in massa presso la stazione ferroviaria, dove hanno fermato e controllato in due giorni una ventina di stranieri originari dell'Africa centrale, risultati provenire dal Veneto ove risiedono, che giungono nei giorni di mercato e il fine settimana a Mirandola per praticare l'accattonaggio. Tra questi, che peraltro risultano in regola con il permesso di soggiorno, sono stati denunciati due 20enni perché rifiutavano di mostrare i documenti. I due condotti in Caserma e compiutamente identificati, sono anche risultati avere a proprio carico precedenti penali per furto e spaccio di stupefacenti e pertanto sono stati provvisti di foglio di via con divieto di ritorno nel comune di Mirandola. Gli altri, a seguito dei controlli presso la stazione ferroviaria hanno preferito abbandonare subito la città e prendere il primo treno utile per tornare in Veneto. I controlli che hanno fornito un ottimo risultato, saranno eseguiti anche nei prossimi giorni.

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Primo caso di quest'anno di malattia conclamata di West Nile Disease, infezione virale trasmessa attraverso la puntura di zanzara. -

Reggio Emilia, 7 agosto 2015 -

Le Direzioni dell'Azienda Usl e dell'Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova informano che si è registrato nel Comune di Reggio Emilia il primo caso di quest'anno di malattia conclamata di West Nile Disease, infezione virale trasmessa attraverso la puntura di zanzara e che ha l'uomo tra i possibili ospiti finali, assieme al cavallo.
Il paziente, un uomo di 69 anni residente a Reggio Emilia, è attualmente ricoverato all'Ospedale Santa Maria Nuova con diagnosi confermata dagli esami di laboratorio. Le sue condizioni sono in progressivo miglioramento grazie alla terapia antivirale.

West Nile Disease

La West Nile Disease o Malattia del Nilo Occidentale è un'infezione virale trasmessa dalle zanzare, che trova negli uccelli (corvidi) il serbatoio naturale. Può essere contratta dall'uomo e dal cavallo, se punti da una zanzara portatrice del virus. Con maggiore frequenza i vettori della malattia del Nilo occidentale sono le zanzare del genere culex, (zanzara comune), anche se non è possibile escludere che anche le zanzare tigre, che vivono prevalentemente di giorno e che sono considerate i principali vettori delle forme di malattia Chikungunya e Dengue, possano trasmettere la malattia del Nilo Occidentale.
Le zanzare del genere culex pungono più frequentemente nelle ore crepuscolari e serali, e si sviluppano vicino a terreni ricchi di vegetazione in prossimità di grandi raccolte di acqua.
La maggior parte delle persone infette malattia del Nilo occidentale non mostra alcun sintomo. Circa nel 20% dei casi si manifesta nella forma conclamata con tosse, eruzioni cutanee, diarrea, linfadenopatia (linfonodi ingrossati) e difficoltà a respirare. Questi sintomi durano solitamente 3-5 giorni e possono variare molto a seconda dell'età della persona.
In pochi casi, negli anziani e nei soggetti più deboli (immunodepressi), possono aggiungersi gravi complicazioni neurologiche quali meningite o encefalite; i sintomi più gravi (malattia neuro invasiva di West Nile) si presentano in media in meno dell'1% delle persone infette (1 persona su 150). Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un'encefalite letale o esiti permanenti. Come già detto la forma grave della malattia interessa principalmente le persone anziane o con ridotta efficienza del sistema immunitario.
Anche gli animali possono essere colpiti da questo virus, in particolare uccelli selvatici e cavalli. Nel cavallo il decorso della malattia è simile a quello dell'uomo: di solito si notano febbre, difficoltà di movimento degli arti posteriori, fino ad arrivare all'impossibilità ad alzarsi da terra. La zanzara rappresenta l'unico vettore del virus e quindi l'unica possibilità di contrarre l'infezione.

Nel 2009 La Regione ha emanato il Piano di sorveglianza e controllo malattia di West Nile Disease, Chikungunya e Dengue e altri arbovirus in Emilia-Romagna. Nel 2015 Il sistema regionale di sorveglianza ha rilevato il virus in zanzare comuni e uccelli selvatici e conseguentemente sono state attivate tutte le misure previste dal Piano regionale.
Ai Comuni è stato chiesto di continuare gli interventi straordinari contro gli insetti adulti, in caso di manifestazioni all'aperto in ore serali che comportino la presenza di molte persone, e di potenziare l'informazione e la comunicazione sulla necessità di proteggersi dalle punture delle zanzare:

  • rimuovere con frequenza ogni raccolta di acqua permanente da sottovasi, bidoni, ciotole per animali, teli e quanto altro. L'acqua va gettata nel terreno, dove le larve moriranno, e non nei tombini, dove invece sopravvivono fino a diventare zanzare adulte
  • consigliabile trattare ogni 20 giorni con prodotti antilarvali tombini e caditoie di grondaia.
  • all'interno degli edifici il metodo più efficace è l'utilizzo di zanzariere, a maglie strette, applicate a porte-finestre e finestre, ma anche direttamente sul letto; in alternativa, è possibile utilizzare, sempre con le finestre aperte, zampironi o apparecchi elettroemanatori di insetticidi liquidi o a piastrine.
  • nei luoghi all'aperto dovrebbero essere indossati indumenti di colore chiaro – quelli scuri o colorati sono più attrattivi per gli insetti - che coprano il più possibile (con maniche lunghe e pantaloni lunghi).
  • vanno evitati i profumi, le creme e i dopobarba in quanto attraggono gli insetti.
Un buon livello di protezione è assicurato dall'uso di repellenti cutanei per uso topico (direttamente sulla pelle). Le sostanze repellenti applicate sulla cute ostacolano, infatti, il raggiungimento della pelle da parte della zanzara, impedendo ai sensori delle zanzare di intercettare i vasi sanguigni.
  • questi prodotti vanno applicati sulla cute scoperta, compreso il cuoio capelluto. Occorre ripetere il trattamento dato che i prodotti evaporano rapidamente e vengono eliminati con la sudorazione.
  • nell'uso di questi prodotti bisogna seguire scrupolosamente le indicazioni riportate sulla confezione e va adottata grande cautela con i bambini o su pelli sensibili. I repellenti non vanno applicati sulle mucose (labbra, bocca), sugli occhi, sulla cute abrasa; possono essere invece spruzzati sui vestiti per aumentarne l'effetto protettivo.
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Maiali a spasso sull'A1 e curiosi in fila dopo una notte di fuoco causata da due incidenti, di cui uno mortale. Ulteriore incidente avvenuto tra Piacenza e Fiorenzuola sempre in direzione di Bologna. -

Parma, 7 agosto 2015 - di A.K. -

La situazione sull'A1, sul tratto tra Parma e Piacenza, a diverse ore dall'incidente mortale della notte scorsa, rimane caotica. Ieri notte, poco dopo mezzanotte, una donna ha perso la vita in seguito a un tamponamento e tre viaggiatori, tra cui una bambina, sono rimasti feriti. A complicare questo tragico incidente si è aggiunto un tamponamento che ha coinvolto alcuni mezzi pesanti. Un grosso autoarticolato si è ribaltato disperdendo decine di maiali sulla carreggiata. Ci sono volute ore di lavoro incessante per recuperare gli animali.
La situazione rimane difficile perché si è formata una fila di 11chilometri, anche nel lato opposto, visto che i curiosi hanno deciso di fermarsi a fotografare l'accaduto.

A1 Milano-Napoli code verso Bologna aggiornameto delle ore 13:31

Sulla A1 Milano-Napoli, verso Bologna, è stato riaperto il tratto tra il bivio con la A21 Torino-Brescia e Parma precedentemente chiuso per due distinti incidenti, ora risolti. Rimangono code a tratti per traffico intenso tra Fidenza ed il bivio per la A15 Parma-La Spezia, con tempi di percorrenza di 25 minuti. Inoltre per un altro incidente avvenuto all'altezza del km 71+500 ci sono 3 km tra Piacenza e Fiorenzuola sempre in direzione di Bologna. Sul luogo dell'evento sono presenti tutti i mezzi di soccorso ed il personale di Autostrade per l'Italia a segnalare la coda.

Aggiornamenti sulla viabilità

Costanti aggiornamenti sulla situazione della viabilità e sui percorsi alternativi sono diramati tramite: i notiziari "my way" in onda sul canale 501 di SKY Meteo24; su RTL 102.5; su Isoradio 103.3 FM; attraverso i pannelli a messaggio variabile e sul network TV Infomoving in Area di Servizio. Per ulteriori informazioni si consiglia di chiamare il Call Center Autostrade al numero 840.04.21.21. Webcam www.autostrade.it/autostrade-gis/webcam.do 

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Nella notte due gravi incidenti hanno coinvolto mezzi pesanti: una vittima e tre feriti. Dalle 2 chiuso il tratto tra Piacenza sud e Parma, in direzione di Bologna. Riapertura prevista per le 12. Lunghe code e Protezione Civile sul posto per distribuire acqua. -

Parma, 7 agosto 2015 -

Autostrade per l'Italia comunica che sulla A1 Milano - Napoli é stato chiuso dalle ore 2 circa il tratto tra Piacenza sud e Parma, in direzione di Bologna, a causa di due gravi e complessi incidenti avvenuti nel corso della notte. Tragico il bilancio: vittima del primo incidente una donna che ha perso la vita e tre feriti fra cui una bambina.

"Nel primo incidente, avvenuto poco prima di mezzanotte all'altezza del km 102 con il coinvolgimento di una autovettura e di più mezzi pesanti, si é verificato il decesso di una persona ed é stato necessario chiudere il tratto tra l'allacciamento con la A15 e Parma.

Successivamente, intorno all'1.30, si é verificato un tamponamento in coda al primo incidente, regolarmente segnalato, con il coinvolgimento di 3 mezzi pesanti e un'autovettura. In questo secondo evento uno dei mezzi pesanti che trasportava maiali vivi si è ribaltato occupando gran parte della carreggiata con conseguente dispersione del carico. Dei 3 occupanti dell'autovettura coinvolta, 2 sono stati soccorsi in condizioni gravi, una bambina invece é rimasta ferita in modo lieve.

Gli utenti coinvolti all'interno del tratto chiuso, quasi completamente defluiti, sono stati assistiti dal personale Aspi e della Protezione Civile, subito coinvolta, con distribuzione di acqua refrigerata. Tale operazione è ora in atto sulla coda per l'uscita obbligatoria, ora arretrata fino a Piacenza sud, per consentire l'utilizzo di un percorso alternativo di lunga percorrenza completamente autostradale." - fa sapere Autostrade per l'Italia.

I consigli per chi è in viaggio

Autostrade per l'Italia consiglia agli utenti già in viaggio sulla A1 in direzione di Bologna di seguire per la A21, poi proseguire per A7, A12, A11, con successivo rientro in A1 all'altezza di Firenze.
Agli utenti non ancora in viaggio e diretti verso Bologna si consiglia di ritardare le partenze, o in alternativa di percorrere la A4 fino al bivio con la A22 per poi proseguire sulla stessa autostrada in direzione sud fino al bivio con la A1.

In corso le operazioni di messa in sicurezza

Attualmente sul luogo dell'incidente sono ancora in corso le operazioni di messa in sicurezza e recupero dei maiali dispersi da parte dei veterinari dell'ASL e delle imprese specializzate intervenute, oltre alle attività di rimozione dei mezzi coinvolti.
All'interno del tratto chiuso, tra Piacenza sud e Parma, si registrano al momento 13 km di coda per effetto della precedente uscita obbligatoria disposta all'altezza di Fidenza. Le code all'uscita obbligatoria attuale di Piacenza sud sono invece inferiori ad 1 km.
Fin dal primo incidente è stata attivata la distribuzione di acqua agli utenti in coda da parte del personale della Protezione Civile e della Direzione secondo Tronco di Milano di Autostrade per l'Italia.

Aggiornamenti sulla viabilità

Costanti aggiornamenti sulla situazione della viabilità e sui percorsi alternativi sono diramati tramite: i notiziari "my way" in onda sul canale 501 di SKY Meteo24; su RTL 102.5; su Isoradio 103.3 FM; attraverso i pannelli a messaggio variabile e sul network TV Infomoving in Area di Servizio. Per ulteriori informazioni si consiglia di chiamare il Call Center Autostrade al numero 840.04.21.21. Webcam www.autostrade.it/autostrade-gis/webcam.do 

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Nel mirino un negozio del centro: due marocchini arrestati per furto aggravato consumato, il terzo è riuscito a far perdere le proprie tracce. -

Modena, 7 agosto 2015 -

Martedì notte personale della Squadra Volante, ha sorpreso tre cittadini di nazionalità marocchina mentre mentre uscivano da un esercizio commerciale di generi alimentari arabi di via Selmi. Due dei tre sono stati bloccati da due diversi equipaggi ed in due distinte zone del centro storico. Il terzo, invece, è riuscito a far perdere le proprie tracce.

E.Z.H., nato nel 1995 ed E.K.A., minorenne, nato nel 1997, sono stati accompagnati in Questura in stato di arresto, non prima di aver posto sotto sequestro uno "smartpad", un orologio, due telefoni cellulari in pessime condizioni ed un pacchetto di sigarette contenente 9,5 grammi di "hashish", tutti probabili oggetti di furto poiché non riconosciuti da uno dei due giovani che li deteneva.
Entrambi i soggetti, da accertamenti effettuati sul posto, hanno a proprio carico precedenti di Polizia per furto aggravato e violazione delle norme che regolano la permanenza in Italia.

Ritornati nei pressi dell'esercizio commerciale, gli operatori di Polizia hanno constatato la serratura della saracinesca danneggiata e il vetro della porta d'ingresso infranto mediante l'utilizzo di un tombino rinvenuto a poca distanza. Nella giornata di ieri, il proprietario del negozio si è presentato in Questura per denunciare quanto accaduto e per segnalare un ammanco pari a € 1.350,00 prelevati furtivamente dai tre uomini.

E.K.A., dopo gli accertamenti, è stato accompagnato presso l'istituto penale presente presso la città di Bologna, come disposto dal magistrato di turno presso il Tribunale dei Minorenni; E.Z.H., invece, è stato trattenuto presso le celle di sicurezza della Questura di Modena, in attesa del processo che è stato celebrato a proprio carico con rito direttissimo ed al termine del quale lo stesso è stato condannato ad 8 mesi di reclusione, pena sospesa e € 200,00 di multa.

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I Carabinieri non escludono possa trattarsi della medesima banda, a quanto sembra composta da italiani. In entrambi i casi la banda è fuggita a mani vuote. Sono in corso le indagini. -

Modena, 7 agosto 2015 -

In atto le indagini dei Carabinieri su due tentativi di rapina in banca falliti nel Modenese. Il primo si è verificato a mezzogiorno di ieri a Limidi di Soliera e il secondo alle ore 15.00 a Massa Finalese. In entrambi i casi, mentre un uomo si recava in cassa per chiedere informazioni sull'apertura di un conto corrente gli altri due complici, con volto parzialmente travisato con cappellino, sono entrati per minacciare i dipendenti con un taglierino e farsi consegnare il denaro.

Tuttavia qualcosa è andato storto in entrambi i casi. A Limidi è transitato inaspettatamente un veicolo delle guardie giurate e i malviventi, temendo di essere sorpresi, hanno desistito e sono usciti dalla banca prelevando l'auto del direttore parcheggiata lì davanti per allontanarsi. Il mezzo è stato trovato dai carabinieri a poche decine di metri di distanza. A Massa Finalese, invece, i dipendenti hanno fatto scattare immediatamente l'allarme e i tre sono fuggiti, desistendo anche in questo caso. Non si esclude possa trattarsi della medesima banda, a quanto sembra composta da italiani. I Carabinieri delle Stazioni di Soliera e Finale, coadiuvati dal nucleo operativo della Compagnia di Carpi, hanno repertato tracce utili alle indagini e stanno visionando i filmati dei sistemi di videosorveglianza.

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La giovane addescata con una scusa è stata portata in un appartamento e picchiata da tre giovani che poi hanno abusato di lei sessualmente. -

Parma, 6 agosto 2015 -

Un episodio sconcertante, che risale al giugno scorso, quello accaduto in provincia di Parma, ad una sedicenne vittima di un branco di giovani. Addescata da un conoscente mentre si stava recando ad una cena di classe, è stata portata in un appartamento dove tre giovani dopo le percosse, avrebbero abusato di lei. Prima il racconto fatto ad un'amica, poi l'aiuto dei genitori hanno portato alla denuncia. In carcere sono finiti un 23enne e un 19enne di origini straniere e un 17enne italiano. Alla denuncia sono seguite anche le minacce per cercare di farla ritrattare. I tre dovranno rispondere della accusa di violenza sessuale di gruppo. La posizione del quarto giovane è al vaglio degli inquirenti.

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Giovedì, 06 Agosto 2015 10:32

Lutto cittadino a Sassuolo

Oggi cordoglio e solidarietà alla famiglia Louhabi, da parte dell'intera Comunità. In municipio e nelle sedi pubbliche Bandiere istituzionali esposte, in segno di lutto, a mezz'asta. -

Sassuolo, 6 agosto 2015 -

A seguito della tragedia avvenuta nel Fiume Secchia, in cui hanno perso la vita per annegamento una ragazza di 18 anni e la sorellina di nove, Sassuolo piange le due giovani vittime. L'Amministrazione comunale, ribadendo i sentimenti del più profondo cordoglio per la terribile tragedia avvenuta in prossimità della zona di Borgo Venezia, dove sono annegate le due sorelline originarie del Maghreb, cittadine di Sassuolo, ed una terza è tutt'ora ricoverata in gravi condizioni, ha deciso di proclamare per tutta la giornata di oggi, il Lutto cittadino, per interpretare i sentimenti dolore, cordoglio e solidarietà alla famiglia Louhabi, da parte dell'intera Comunità.

Oltre all'annullamento della festa del Sassuolo calcio già sospesa e rinviata a data da destinarsi dalla Società stessa, l'Amministrazione invita per l' intera giornata ad un comportamento consono, per quanto concerne le attività ludico-ricreative, al rispetto del sentimento di cordoglio generale.
In municipio e nelle sedi pubbliche le Bandiere istituzionali verranno esposte, in segno di lutto, a mezz'asta.

Ai genitori, a tutti i familiari delle vittime, vengono ribadite le più sincere e sentite condoglianze da parte di tutta l'Amministrazione comunale, rappresentata dal Vicesindaco Maria Savigni, che si è recata presso la famiglia così gravemente colpita, per esprimere loro i sentimenti di vicinanza e solidarietà per la tragedia accaduta.

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Sono critiche ma stazionarie le condizioni di Kahoula Louhabi, la ragazza di origine marocchina sopravvissuta alle correnti del Secchia che hanno ucciso le sue due sorelline. -

Sassuolo, 6 agosto 2015 - 

Khaoula ha lottato contro il fiume mentre cercava di salvare le sue sorelline dall'abbraccio mortale delle acque.
Ora sta lottando anche contro la morte. Le sue condizioni, a due giorni dall'incidente che ha provocato la morte delle sue sorelle, di otto e diciotto anni, sono ancora molto critiche, ma sono stabili, fanno sapere i medici dell'ospedale Sant'Agostino-Estense di Modena.
La ventidueenne, studentessa di Ingegneria all'università di Modena, è rimasta molti minuti sott'acqua dopo aver fatto l'inutile tentativo di portare con sé in salvo le sorelle, che sono state trascinate dall'acqua apparentemente placida del fiume. Sulla riva era rimasta la quarta sorella, di undici anni, che ha chiesto aiuto. I soccorritori sono arrivati subito, ma a poco è servito. Le due più piccole sono decedute. Per Kahoula ci sono voluti quaranta minuti di rianimazione. La giovane donna è grave ma, inevitabilmente, la sua vita non sarà più la stessa. Ci potrebbero infatti essere gravi ripercussioni sul suo fisico a causa di quell'interminabile periodo di incoscienza causato dalla tragedia.

A.K.

Pubblicato in Cronaca Modena