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Il consigliere della Lega vuole anche sapere quando sarà riformata la legge regionale sul settore. Caselli: obiettivo massima collaborazione possibile.

Durante l'informativa dell'assessore Simona Caselli sul piano faunistico venatorio regionale in seconda commissione Bilancio dell'Assemblea legislativa, Massimiliano Pompignoli (Ln) ha ammonito la Giunta a non contrapporre gli agricoltori ai cacciatori, come a suo avviso avvenuto per talune previsioni contenute nel Calendario venatorio regionale, dato che una gestione venatoria efficace va a vantaggio dell'attività agricola. Inoltre, ha chiesto quando la Giunta affronterà la riforma della legge regionale sulla caccia e quale sia l'orientamento politico in proposito. Infine, ha invitato la Regione a contrastare il preoccupante calo del numero dei cacciatori, a partire da una revisione dei costi dell'attività venatoria.

L'assessore Caselli ha risposto che l'obiettivo della Regione è la massima collaborazione possibile fra cacciatori, agricoltori e ambientalisti, dato che la gestione di un ecosistema è attività complessa. Il problema del calo del numero dei cacciatori e della loro età sempre più elevata – ha sottolineato – è connesso anche con un cambio di cultura e di connotazione della pratica venatoria, utile all'ecosistema perché la difesa dell'ambiente passa anche attraverso la caccia.

(Luca Govoni)

Allerta di protezione civile per maltempo diffuso nelle giornate di sabato 5 e domenica 6 novembre. Fase di preallarme e di attenzione in vaste aree del territorio regionale. Sul web aggiornamenti in tempo reale.

Bologna, 4 novembre 2016

L'Agenzia regionale di Protezione civile ha attivato un'allerta arancione (corrispondente alla fase di preallarme) e gialla (equivalente alla fase di attenzione) per piogge, criticità idraulica, criticità idrogeologica (frane e dissesti), vento e stato del mare, valida dalle 8 di sabato 5 novembre fino alle 18 di domenica 6 novembre, sulla base dei dati previsionali del Centro funzionale Arpae Emilia-Romagna.

Si prevedono precipitazioni diffuse e persistenti, superiori alla soglia di allerta (45 millimetri in 24 ore), sulle aree di crinale centro occidentali della regione e venti forti su tutto l'arco appenninico, con raffiche fino a 100 km/h. Inoltre, il mare sarà molto mosso al largo della costa ferrarese, con un'altezza stimata delle onde da 1,25 a 2,5 metri.

Viene dunque attivata l'allerta numero 94/2016, articolata in:
-Arancione (fase di preallarme) per pioggia, criticità idraulica e idrogeologica sui bacini del Reno; di Secchia e Panaro e del Trebbia e Taro. Arancione attivato anche per la forte intensità dei venti su tutti i rilievi dell'Emilia-Romagna.
-Gialla (fase di attenzione) per pioggia, criticità idraulica e idrogeologica sulla pianura di Bologna e Ferrara, Modena e Reggio Emilia, Parma e Piacenza. Sulla costa del ferrarese si raggiunge la soglia di attenzione (codice giallo) per quanto riguarda invece lo stato del mare al largo.

Nel territorio interessato dall'allerta arancione, sono possibili innalzamenti del livello dei corsi d'acqua (anche del reticolo minore e della rete di bonifica), con eventuali inondazioni delle aree limitrofe e delle zone golenali. Possono, inoltre, verificarsi fenomeni diffusi di scorrimento superficiale delle acque nelle strade e di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane. Il vento può causare cadute di rami o alberi, danni a tettoie e pergolati e alle strutture fissate provvisoriamente. La sospensione dell'erogazione di servizi telefonici e elettrici per danni alle linee è un'eventualità possibile. Possono poi verificarsi fenomeni di erosione, frane superficiali e colate di fanghi e detriti, con conseguenti danni alle infrastrutture.

Alla popolazione si raccomanda di non avvicinarsi agli argini dei corsi d'acqua, di non accedere a moli e dighe, nonché di fissare oggetti che possono essere divelti o danneggiati dalle raffiche di vento.

Ai sindaci dei Comuni interessati si raccomanda di predisporre la ricognizione delle strutture tecniche e di polizia urbana, anche al fine del concorso all'attività di vigilanza e di comunicare ai cittadini di mettere in atto le predefinite misure di autoprotezione.

Le previsioni del Centro funzionale Arpae indicano un'attenuazione dei fenomeni nella tarda giornata di domenica 6 novembre. Domani, sabato 5 novembre, con l'aggiornamento delle previsioni, si rivaluterà la situazione meteorologica, con un'eventuale integrazione o estensione della presente allerta.

Le evoluzioni della situazione possono essere seguite sul sito dell'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e Protezione civile, all'indirizzo protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/servizi/allerte-avvisi-protezione-civile/ultimi-avvisi 

Aggiornamenti meteo sul sito di Arpa.

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

Ricerca e innovazione in primo piano. A Bologna la seconda tappa dell'Italy-China science, technology and innovation week 2016, l'evento di punta del programma di cooperazione Italia-Cina. Caselli: "Ci sono le condizioni per avviare progetti comuni".

Bologna, 27 ottobre 2016

L'agrifood italiano incontra la Cina e lo fa dall'Emilia-Romagna, regione leader del made in Italy, prima in Europa per produzioni Dop e Igp, forte di un settore che vale oltre 20 miliardi e che con l'indotto dà lavoro a circa 300mila persone.
Si è svolta a Bologna, presso la sede della Regione, la seconda delle tre tappe tematiche dell'Italy-China science, technology and innovation week 2016, l'evento di punta del programma di cooperazione Italia-Cina firmato dai due Paesi nel 2010. Una tappa interamente dedicata al comparto agroalimentare, con un attenzione particolare ai temi della ricerca e dell'innovazione.

"Quello di oggi è un appuntamento molto importante – ha spiegato l'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli – Cina e Usa sono i due Paesi che orientano lo sviluppo del mondo e noi come Regione abbiamo relazioni dirette con il Guangdong, grazie al protocollo di intesa firmato dal presidente Stefano Bonaccini nel 2015. Ci sono le condizioni per avviare progetti comuni. Sicurezza alimentare e tracciabilità, sostenibilità delle tecniche di produzione, contrasto al cambiamento climatico, efficienza irrigua, sono i settori su cui lavorare". "Un impegno quello della Regione – ha ricordato Caselli – che passa anche dal World Food Research and Innovation Forum, una delle sedi principali di confronto istituzionale e del mondo della ricerca sui temi della food safety e della food security".

"Oggi sono presenti a Bologna tutte le principali istituzioni di ricerca e sviluppo cinesi – ha sottolineato l'assessore regionale all'università e alla ricerca Patrizio Bianchi - l'Italy-China Week è un forum di livello internazionale, per il quale ci è stato chiesto di essere punto di riferimento del settore agroalimentare, a riconoscimento non solo della qualità dei nostri prodotti, ma anche del forte contenuto di innovazione".

"Bologna e l'Emilia-Romagna sono in prima linea in molte iniziative nazionali e internazionali nel settore dell'agrifood - ha spiegato il rettore dell'Università di Bologna Francesco Ubertini - iniziative di cui l'Alma Mater è spesso promotore o attore di rilievo. Tra queste, oltre al tavolo regionale sull'agroalimentare e al cluster nazionale CLAN, è obbligo citare la proposta, ora in fase di valutazione, per avere a Bologna uno dei sei nodi europei della KIC Food - Knowledge and Innovation Community. La nostra Università del resto è il primo ateneo in Italia e tra i primi in Europa per attrazione di finanziamenti nel settore".

Al centro del forum la qualità dei prodotti e delle tecniche di produzione, la sicurezza dei cibi, la sostenibilità e competitività, le tecnologie per l'industria alimentare. Tutti temi su cui è impegnato anche il Cluster agrifood nazionale CLAN, un partenariato di imprese, centri di ricerca, istituzioni e stakeholder della filiera agroalimentare promosso da Federalimentare e Aster Emilia-Romagna. "Sicurezza alimentare – ha spiegato il presidente Paolo Bonaretti - nutrizione e ricerca clinica, sostenibilità ambientale e riutilizzo degli scarti, sono le tre direttrici fondamentali del nostro lavoro".
Il Forum bolognese sull'agrifood è stato organizzato da Università di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Istituto Confucio, Associazione Collegio di Cina, Cluster CLAN e dai maggiori player dell'agroalimentare nazionale.
L'appuntamento segue quello di Bergamo dell'altro ieri sui sistemi avanzati di manifattura e sulle tecnologie della salute e precede la tappa istituzionale conclusiva di Napoli di domani con il Sino-Italian Exchange Event e l'Italy-China Innovation Forum.

La provincia cinese del Guangdong

ll Guangdong, prima provincia cinese per Pil e commercio estero, con una popolazione di oltre 104 milioni di abitanti è partner privilegiato della Regione Emilia-Romagna, grazie a un protocollo d'intesa siglato nel 2015. Obiettivo: realizzare iniziative di scambio e cooperazione nei settori del commercio e degli investimenti, della sicurezza alimentare, della tecnologia, della tutela ambientale, della cultura e del turismo. L'intesa con il Guangdong si affianca agli altri due accordi strategici siglati dal presidente Stefano Bonaccini con la California sul cambiamento climatico e recentemente, con la Provincia del Gauteng, l'area economica più avanzata del Sud Africa.

(Fonte: ufficio stampa ER)

Legge regionale: per poter accedere ai nidi d'infanzia occorrerà essere in linea con quanto previsto dal calendario vaccinale. Bonaccini: "Le parole del presidente Mattarella sono importantissime, non possiamo lasciare la salute persone alla disinformazione. Il progetto di legge della Giunta sta per arrivare in Aula, andiamo verso l'approvazione di una legge regionale secondo cui per poter accedere ai nidi d'infanzia occorrerà essere in linea con quanto previsto dal calendario vaccinale per l'età da 0 a 3 anni".

Bologna, 25 ottobre 2016

"Le parole del presidente Mattarella sulle vaccinazioni sono importantissime, non possiamo infatti lasciare la salute delle persone alla disinformazione o, per usare le parole del Capo dello Stato, a sconsiderate affermazioni prive di fondamento. Per quanto ci riguarda, ribadisco che in Emilia-Romagna sarà obbligatorio vaccinare i bambini per la loro ammissione agli asili nido, una misura a tutela della salute pubblica, e quindi delle nostre comunità, e, soprattutto, dei bambini più deboli, quelli che per gravi motivi di salute non possono essere vaccinati e che quindi sono più esposti a contagi. Il progetto di legge della Giunta è stato approvato in commissione e sta per arrivare in Aula, andiamo verso l'approvazione di una legge regionale secondo cui per poter accedere ai nidi d'infanzia occorrerà essere in linea con quanto previsto dal calendario vaccinale per l'età da 0 a 3 anni".

Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, conferma la strada scelta dall'Emilia-Romagna, "e ci fa piacere- sottolinea- che altre Regioni siano intenzionate a seguirla. Anche se negli ultimi decennile malattie infettivesono diminuite, principalmente grazie alle vaccinazioni, è anche vero che la globalizzazione ha determinato l'emergere o il riemergere di malattie infettive importanti, che sembravano ormai sconfitte. Molte malattie, non più presenti nel nostro Paese, come ad esempio la poliomielite e la difterite, circolano ancora in altre parti del mondo. I confini nazionali non sono più una barriera per la diffusione delle malattie infettive e, pertanto, la battaglia deve continuare con impegno per non perdere quello che si è conquistato in questi decenni".

"L'atteggiamento dei genitori verso le vaccinazioni pediatriche è molto cambiato- prosegue il presidente della Regione- in particolare a causa delle informazioni non corrette e prive di basi scientifiche che vengono diffuse da alcuni anni a questa parte, in particolare on-line. Ciò ha portato ad un aumento considerevole dei rifiuti e, di conseguenza, ad un calo delle coperture vaccinali".

In Emilia-Romagna la percentuale di bambini vaccinati è notevolmente diminuita negli ultimi anni e dal 2014 è scesa al di sotto del livello di sicurezza del 95%, soglia che garantisce la miglior protezione a tutta la popolazione. Nel 2015 la copertura per le quattro vaccinazioni obbligatorie ha raggiunto il 93,4%. In alcune aree, poi, tali coperture sono al di sotto del 90%, rappresentando un potenziale rischio per la salute della collettività. Peraltro, hanno destato preoccupazione gli episodi di morbillo registrati dall'inizio dell'anno che nella nostra regione hanno registrato tassi di incidenza elevati e gravi complicazioni.

"Le vaccinazioni, oltre a proteggere le persone vaccinate- chiude Bonaccini- proteggono indirettamente anche quei bambini che per gravi motivi di salute non possono essere vaccinati (bambini immunodepressi, con gravi patologie croniche, ecc.), per i quali l'unica possibilità di frequentare l'asilo è che tutti gli altri siano vaccinati per evitare che le malattie circolino e possano contagiarli".

(Fonte: ufficio stampa Regioen Emilia Romagna)

Tommaso Foti (Fdi-An) ha rivolto un'interrogazione alla Giunta regionalo per richiedere chiarimenti anche "sulla procedura di cassa integrazione per trenta dipendenti di Sogeap".

Bologna, 20 ottobre 2016

Tommaso Foti (Fdi-An) ha rivolto un'interrogazione alla Giunta regionale per sapere se è a conoscenza della ventilata apertura della procedura di cassa integrazione che interesserebbe una trentina di dipendenti di Sogeap, la società che gestisce l'aeroporto Verdi di Parma, e, in caso di risposta affermativa, quale ne sia il giudizio. Il consigliere chiede anche di sapere se la Giunta "è in possesso del testo dell'accordo sottoscritto con la compagnia Etihad, intenzionata a fare di Parma la base logistica delle sue spedizioni, e quale ne è il contenuto".

Foti, infine, chiede di conoscere in quale strumento di pianificazione sia prevista la realizzazione di un centro commerciale nell'area ex Salvarani, quali ne siano le dimensioni (comprensive di aree parcheggio e della viabilità relativa) e a quale destinazione specifica sia vincolata l'erogazione del contributo regionale, visto che la Regione ha deciso "di investire fino a 12 milioni di euro per sostenere il piano industriale che prevede un rilancio dello scalo parmense come hub".

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell'Assemblea legislativa al link: www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(fonte: ufficio stampa Regione ER)

Sulla base delle previsioni meteo di Arpae, l'Agenzia regionale di Protezione civile ha attivato la fase di preallarme e attenzione per criticità idraulica, idrogeologica e stato del mare per tutta la giornata di venerdì. Dalle ore 00:00 del 14 ottobre per 24 ore nelle province di Rimini, Parma, Reggio Emilia, Ravenna, Piacenza, Modena, Forli'-Cesena, Ferrara e città metropolitana di Bologna.

Bologna, 13 ottobre 2016

Sono previste per domani piogge e temporali diffusi e persistenti, anche di forte intensità, superiori alla soglia di allerta nelle aree collinari e montuose in particolare delle province di Piacenza e Parma. Per questo, sulla base dei dati previsionali del Centro funzionale Arpa Emilia-Romagna, l'Agenzia regionale di Protezione civile ha attivato la fase di preallarme e attenzione per criticità idraulica (piogge e temporali), idrogeologica (frane e dissesti) e stato del mare per tutta la giornata di domani.

In particolare la fase di preallarme interessa i bacini del Trebbia e del Taro, mentre quella di attenzione i bacini del Secchia e Panaro, del Reno e la pianura di Modena-Reggio Emilia e Bologna. Interessate anche, per lo stato del mare, i comuni costieri di Forlì-Ravenna e Ferrara.

In particolare, nel territorio interessato dalla "fase di preallarme", sono possibili innalzamenti del livello dei corsi d'acqua, allagamenti localizzati e danni per effetto del vento. Possono, inoltre, verificarsi fenomeni diffusi di scorrimento superficiale delle acque nelle strade e di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane, con coinvolgimento delle aree urbane.

Le raccomandazioni sono di non avvicinarsi agli argini dei corsi d'acqua e di prestare la massima attenzione nel percorrere strade montane e in prossimità di fiumi e torrenti, soprattutto di notte, per il rischio di frane e smottamenti.

Al momento, le previsioni del Centro funzionale Arpa indicano un'attenuazione dei fenomeni già nella giornata di sabato 15.

Informazioni aggiornate su"Allerte di protezione civile" e sul sito di Arpae.

Martedì, 11 Ottobre 2016 10:28

Al Campus di Parma inaugurato il nuovo Tecnopolo

L'apertura col presidente della Regione e il rettore dell'Ateneo di Parma, Borghi. La struttura è costata 6,9 milioni di euro, di cui 4,8 di fondi Fesr programmati dalla Regione. La Rete Alta Tecnologia dell'Emilia-Romagna con 10 Tecnopoli, 37 laboratori di ricerca, 11 centri per l'innovazione e 1.600 ricercatori, per un investimento da 240 milioni.

Bologna, 11 ottobre 2016

Un edificio, il nuovo Tecnopolo di Parma, con una superficie interna di circa 3.800 metri quadri, su tre piani, che ospita tre centri interdipartimentali per la ricerca applicata e i primi "Temporary Lab", gli spazi per accogliere in via temporanea aziende partner dell'Ateneo nelle attività di ricerca. La struttura, che fa parte della Rete Alta Tecnologia dell'Emilia-Romagna che riunisce i tecnopoli per la ricerca industriale e il trasferimento tecnologico promossi dalla Regione, è stata inaugurata ieri mattina nel Campus di Parma, presenti il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, il rettore dell'Università di Parma, Loris Borghi, il pro rettore con delega a edilizia, infrastrutture e insediamento urbano, Carlo Quintelli, e il pro rettore con delega per l'area ricerca e il sistema bibliotecario e museale, Furio Brighenti e l'assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli.

"Innovazione e ricerca sono le direttrici principali delle politiche di sviluppo regionale- ha detto il presidente Bonaccini-, politiche anticicliche fatte di cospicui investimenti pubblici, a partire proprio dai 240 milioni di euro, di cui 141 regionali, gli altri fondi da università, enti di ricerca e enti locali, destinati alla rete regionale fatta di 10 Tecnopoli, previsti nei territori, che coinvolgono 1.600 ricercatori, di cui 560 nuovi giovani ricercatori. Il Tecnopolo di Parma, in tal senso, è esempio di quell'innovazione insieme economica, sociale e tecnologica che vogliamo sempre più identifichi il nostro territorio a livello internazionale. Questa struttura è un centro strategico per far vivere l'economia della conoscenza che rafforza e qualifica gli investimenti realizzati in questi anni da Regione, istituzioni locali e Ateneo".

"Strategico- prosegue Bonaccini- perché internazionale per approccio e potenzialità. Il caso di enorme successo di VisLab, nato da uno spin-off dell'Università di Parma per la ricerca su sistemi intelligenti per l'aiuto alla guida dei veicoli e da un colosso leader della Silicon Valley come Ambarella, dimostra come il nostro territorio sia in grado di competere nel mercato globale. Bisogna quindi insistere in questa relazione virtuosa tra Università, ricerca, Rete regionale Alta tecnologia, start up e mondo delle imprese, perché sperimenta un'idea di quartiere urbano, attrattivo, fondato sulle migliori espressioni del cambiamento in corso a livello globale: comunità e conoscenza per creare un ecosistema forte, aperto, globalizzato".

Nuovo Tecnopolo Parma ricerca

Il Tecnopolo – nato da un investimento complessivo di circa 6,9 milioni di euro (4,8 di fondi Fesr 2007-2013 programmati dalla Regione Emilia-Romagna e circa 2 dell'Università di Parma) - costituisce un tassello fondamentale per la realizzazione della strategia Mastercampus, il "piano regolatore" di cui si è dotato l'Ateneo per programmare investimenti in strutture moderne collegate ai temi della gestione intelligente di mobilità, energia e servizi. L'obiettivo è sviluppare in modo integrato la presenza di aziende e attività di ricerca applicata complementari alla didattica e alla ricerca di base già presenti nei dipartimenti scientifici del Campus.

Si inserisce in questo contesto anche il progetto del Polo dell'Innovazione Innohub, la struttura che sorgerà a pochi metri dal Tecnopolo e cui hanno già aderito 68 aziende, partner attuali o futuri dell'Università, manifestando il loro interesse a essere presenti con un loro laboratorio per favorire gli scambi con l'Ateneo nell'ambito della ricerca e per il reperimento di personale altamente qualificato.

La ricerca nel Tecnopolo di Parma


La ricerca industriale dell'Università di Parma si svolge nei sei centri interdipartimentali del Tecnopolo, appartenenti alla Rete Alta tecnologia dell'Emilia-Romagna, cui si aggiunge il centro accreditato Cidea (Centro interdipartimentale di ricerca per l'energia e l'ambiente). Sono Biopharmanet-Tec (Centro interdipartimentale di ricerca per l'innovazione dei prodotti per la salute), Cim (Centro Interdipartimentale Misure "G. Casnati"), Cipack (Centro interdipartimentale di ricerca per il Packaging), Comt (Centro di oncologia molecolare e translazionale), Future Technology Lab e Siteia.Parma (Centro interdipartimentale sicurezza tecnologie innovazione agroalimentare).
Nell'ambito del Por Fesr (Programma operativo regionale Fondo europeo sviluppo regionale) 2014-2020 il Tecnopolo di Parma ha reperito 3,68 milioni di euro per cinque progetti guidati dai centri Biopharmanet-Tec, Siteia.Parma e Cidea, e per la partecipazione in ulteriori 9 progetti in qualità di partner. In prevalenza le ricerche si concentrano sul tema "Agroalimentare" (10 progetti su 14), e in particolare 3 progetti sono coordinati dall'Università di Parma e riguardano il risparmio idrico in agricoltura (Cidea), nuovi paradigmi per le macchine alimentari (Siteia.Parma con il contributo del Cipack) e l'individuazione di varietà di frumento per prevenire la celiachia (Siteia.Parma con il contributo di Biopharmanet-Tec).
Si aggiungono i temi "Salute e benessere" con il progetto di cui è capofila Biopharmanet-Tec, partner interno il Cim, sullo sviluppo di nuovi medicinali in forma di polvere; "Edilizia e Costruzioni", con il progetto guidato da Cidea sullo studio di nuovi sistemi di riscaldamento evoluti; "Meccatronica e Motoristica", con un contributo sempre del Cidea, in qualità di partner, nell'ambito di un progetto sulla refrigerazione magnetica, ricerca guidata dal laboratorio Mist E-R; "Energia e Ambiente", anche in questo caso con un progetto di cui è partner Cidea, nell'ambito del recupero energetico da biomasse provenienti dagli alvei fluviali, ricerca guidata dal laboratorio Intermech-More.

La rete dei Tecnopoli in Emilia-Romagna


Si tratta di una rete di infrastrutture, dislocate in 10 sedi nel territorio dell'Emilia-Romagna, che ospitano e organizzano attività, servizi e strutture per la ricerca industriale, lo sviluppo sperimentale e il trasferimento tecnologico. Sono promossi dalla Regione Emilia-Romagna insieme a università, enti di ricerca ed enti locali.
Nei 10 tecnopoli trovano spazio 37 laboratori di ricerca industriale collegati a 11 centri per l'innovazione, che coinvolgono circa 1.600 ricercatori, di cui 560 nuovi giovani ricercatori.
Il valore complessivo degli investimenti è pari a oltre 240 milioni di euro, di cui 68 milioni per le infrastrutture, 48,8 milioni per le attrezzature scientifiche e 123,6 milioni per i contratti dei nuovi ricercatori. In totale il contributo regionale è di 141 milioni di euro, di cui 94 milioni dal Programma Fesr e 43 milioni da altre risorse regionali, mentre 90 milioni di euro provengono da università ed enti di ricerca e 14 milioni di euro dagli enti locali.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

In cartellone 25 eventi nell'undicesima edizione della kermesse, che si svolge dal 27 ottobre al 20 novembre non solo nel capoluogo. Mezzetti: "Una rassegna unica nel costruire relazioni e link con elementi culturali e territoriali".

Bologna, 8 ottobre 2016

Incroci di jazz puro, musica contemporanea e suoni dalla forte connotazione geografica (latina, africana) daranno un tono di creativa sperimentazione al Bologna Jazz Festival 2016, che propone 25 eventi dal 27 ottobre al 20 novembre.
L'undicesima edizione del Bologna Jazz Festival si svolgerà nel segno di grandi esclusive concertistiche, con un gruppo 'trasgressivo' e di culto come il Kronos Quartet, Steve Coleman col vasto organico orchestrale Council of Balance, Paolo Fresu con Uri Caine e il Quartetto Alborada: saranno tutti in data unica per l'Italia. Impossibile ascoltarli altrove.
Anche la grande tradizione jazzistica sarà vista da una prospettiva che ne coglie in pieno il movimento verso l'attualità, con due band all stars come il quartetto Aziza (ovvero Dave Holland, Chris Potter, Lionel Loueke ed Eric Harland) e i Cookers (con, tra gli altri, Billy Harper, George Cables, Cecil McBee, Billy Hart).
Tra gli altri artisti in cartellone ci saranno il travolgente e magistrale trombettista Randy Brecker, che flirterà con le sonorità brasiliane del suo gruppo Balaio; nomi storici del jazz afroamericano come il pianista Barry Harris (in trio) e il contrabbassista Buster Williams (in quartetto); la squisita chitarra di Julian Lage; il quintetto del trombettista Jeremy Pelt; il trio del trombonista Samuel Blaser; il fervore brasiliano degli Azymuth e quello cubano di Horacio "El Negro" Hernandez con i suoi Italuba; il pianismo modernista di Myra Melford. In rappresentanza del jazz italiano arriveranno Daniele di Bonaventura e Giovanni Guidi; la band Frontal del pianista Simone Graziano, che accoglie nella sua front line il sax di Dave Binney; il duetto tutto percussivo con Pasquale Mirra e Hamid Drake; il trio di Matteo Bortone e il Trio Bobo (con Faso e Christian Meyer delle Storie Tese).

Il programma del Bologna Jazz Festival 2016 è stato presentato a palazzo d'Accursio, presenti tra gli altri gli assessori alla Cultura della Regione, Massimo Mezzetti, e del Comune di Bologna Bruna Gambarelli, oltre Federico Mutti, presidente del Bologna Jazz Festival, Francesco Bettini, direttore artistico e rappresentanti degli sponsor privati.
"Sono veramente contento di salutare anche quest'anno uno degli eventi di eccellenza della nostra programmazione regionale- ha dichiarato l'assessore Mezzetti-, da noi sostenuto nell'ambito dei finanziamenti correlati alla Legge 13. Di questo festival voglio sottolineare la crescente capacità di creare link con le altre realtà culturali e territoriali: la rete creata non solo con teatri ma anche con musei, scuole musicali, jazz club, altri festival dimostra la capacità unica di questa rassegna nell'invadere positivamente la città".

Oltre a toccare i principali teatri bolognesi (Teatro Auditorium Manzoni, Teatro Duse, Unipol Auditorium), il Bjf 2016 sarà diffuso a largo raggio sul territorio cittadino: i più celebri jazz club (Cantina Bentivoglio, Bravo Caffè e Barazzo Live) e altre location ospiteranno i numerosi live, il progetto didattico, le master class e gli altri eventi che formeranno il vasto programma del festival. Immancabile la trasferta del festival a Ferrara, dove anche quest'anno il Torrione Jazz Club accoglierà diverse serate musicali, mentre è una novità lo spostamento per una serata al Teatro Dadà di Castelfranco Emilia.
Un altro artista coinvolto nel Bjf 2016, in collaborazione con BilBOlBul e Cheap on Board, è il pittore e illustratore Gianluigi Toccafondo, al quale è stata affidata la creazione di numerose opere originali per l'immagine visiva del festival: lavori che verranno esposti in una mostra oltre che vere e proprie opere d'arte per l'affissione stradale. Toccafondo sarà anche protagonista del prologo del festival: alcuni suoi cortometraggi d'animazione saranno sonorizzati dal vivo dal collettivo afro-jazz C'mon Tigre (27 ottobre al Teatro Antoniano, in collaborazione con Il Covo e Bpm Concerti).

Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall'Associazione Bologna in Musica con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol e del main partner Gruppo Hera.

In allegato: il programma nel dettaglio e un'immagine creata per il festival dall'artista Gianluigi Toccafondo

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

Casi di legionellosi segnalati a Parma nel quartiere Montebello. L'assessore Venturi: "I controlli e la prevenzione in Emilia-Romagna garantiscono standard di sicurezza adeguati, ma vogliamo che un'Unità di esperti sia immediatamente attiva per individuare le cause del focolaio e ulteriori misure per risolvere rapidamente questa situazione".

Bologna, 30 settembre 2016

Un'Unità di crisi, con competenze tecnico-scientifiche elevate e specifiche, come ulteriore misura di sicurezza per ridurre il rischio di infezione da legionellosi: è stata attivata dalla Regione Emilia-Romagna in seguito ai casi segnalati a Parma nel quartiere Montebello.

"In Emilia-Romagna- ha sottolineato l'assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi- è attivo da tempo un piano di controllo e prevenzione della legionellosi tra i più avanzati che, in linea con l'attuale normativa, garantisce standard di sicurezza adeguati. Questa Unità di crisi costituisce una misura ulteriore di sicurezza per individuare le cause del focolaio e risolvere rapidamente la situazione. Una decisione presa- ha aggiunto Venturi- considerando la complessità di questa tematica, che richiede interventi molteplici e il coinvolgimento di diversi soggetti".

L'Unità è composta, oltre che dalle Aziende sanitarie di Parma, da esperti dei servizi regionali che si occupano di prevenzione e controllo delle malattie infettive e da esperti di Arpae (l'Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'Emilia-Romagna). Si avvarrà, inoltre, del supporto qualificato di esperti dell'Istituto superiore di sanità (Iss). Le Aziende sanitarie di Parma, che stanno operando sul campo fin dai primi casi riscontrati, svolgendo approfondimenti epidemiologici e indagini ambientali sulle possibili fonti di esposizione, "saranno quindi supportate dal lavoro di esperti in materia- ha concluso Venturi- con l'obiettivo di individuare eventuali, ulteriori azioni di controllo e prevenzione".

La legionellosi: cos'è e come si contrae l'infezione

E' un'infezione, causata da un batterio chiamato legionella, che colpisce l'apparato respiratorio e può manifestarsi in forme anche gravi. La legionella è un microrganismo molto diffuso in natura, dove è associato principalmente alla presenza di acqua (laghi e fiumi, sorgenti termali, ambienti umidi in genere). Da qui, la legionella può "colonizzare" gli ambienti idrici artificiali, come le reti di distribuzione dell'acqua potabile nelle città, impianti idrici dei singoli edifici, impianti di umidificazione, piscine, fontane, e così via. Non si trasmette da persona a persona: l'infezione viene veicolata piuttosto da flussi di aerosol e di acqua contaminata, come nel caso di ambienti condizionati o con l'uso di umidificatori. La legionella, infatti, si riproduce soprattutto in ambienti umidi e tiepidi o riscaldati, come i sistemi di tubature, i condensatori, le colonne di raffreddamento dell'acqua, sui quali forma un film batterico.

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

Pubblicato in Comunicati Sanità Parma

Una re-industrializzazione che segue quella della Oppimitti di Bedonia e che coniuga rilancio produttivo di qualità e tutela dell'occupazione con circa 150 posti di lavoro complessivi salvaguardati. L'assessore Costi: "Un lavoro di squadra per la rinascita della valle".

Bologna, 28 settembre 2016

"E' l'Emilia-Romagna che cresce e riparte coniugando tutela dell'occupazione e rilancio produttivo di qualità": così l'assessore regionale Palma Costi commenta l'inaugurazione, ieri, della Laminam di Borgotaro (Pr) del gruppo System, stabilimento ceramico acquisito lo scorso dicembre da Kale Italia. Un investimento di 50 milioni di euro per la realizzazione di lastre ceramiche con tecnologie innovative e completamente made in Italy.

Il rilancio ha coinvolto in primo luogo i lavoratori con percorsi di formazione ospitati presso il Comune di Borgo Val di Taro (Pr) e la realizzazione del collegamento con la banda larga operato dal servizio Lepida della Regione Emilia-Romagna. Intanto prosegue positivamente anche il confronto con l'assessorato regionale ai Trasporti e Ferrovie dello Stato, per l'implementazione dello scalo merci utilizzando il raccordo ferroviario.

"Sono molto soddisfatta del risultato raggiunto- aggiunge l'assessore Costi- perché è frutto della lungimiranza di un gruppo industriale e di un positivo gioco di squadra tra istituzioni Regione, amministrazioni locali, sindacati e imprenditoria per consentire il rilancio di questo nuovo sito produttivo ceramico totalmente made in Italy, efficiente e altamente automatizzato. Con questa inaugurazione- prosegue- che segue quella della Oppimitti di Bedonia, possiamo parlare di re-industrializzazione della valle".

La Laminam, gruppo industriale guidato da Franco Stefani, sorge su un'area di 44.000 metri quadrati e occupa 86 persone. All'interno dello stabilimento viene utilizzata la tecnologia Lamgea by System, di ultima generazione, che permette di costruire, in modo altamente automatizzato, grandi superfici ceramiche adatte ad applicazioni in architettura e arredamento. L'azienda potrà accogliere tre impianti di lavorazione ulteriori moltiplicando così la capacità produttiva.
L'inaugurazione di ieri segue quella della Oppimitti Energy del 10 settembre scorso. Negli spazi dell'ex Fincuoghi, l'azienda ha presentato la riconversione dalla produzione di mattonelle al recupero di plastica per i rifiuti. Ora i dipendenti sono circa 60 ma i vertici aziendali ipotizzano fino a un raddoppio dell'occupazione, grazie a un nuovo piano industriale. /BB

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)