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La consigliera sollecita la Giunta a seguire l'esempio della Regione Lombardia, che ha emanato un bando per incentivare la diffusione di sistemi di accumulo di energia elettrica a servizio degli impianti solari fotovoltaici destinati alle utenze domestiche

Incentivare la diffusione dei sistemi di accumulo di energia elettrica a servizio degli impianti solari fotovoltaici. A chiederlo, in un'interrogazione rivolta alla Giunta, è Silvia Piccinini del Movimento 5 stelle. In particolare, la consigliera sollecita l'esecutivo regionale, ad "adoperarsi, considerati i risultati ottenuti nel 2016 dalla Regione Lombardia, per studiarne approfonditamente i costi e i benefici, sia in termini economici che ambientali, al fine di capire se queste tecnologie possano incentivare la diffusione degli impianti fotovoltaici stessi e quindi concorrere al raggiungimento degli obiettivi fissati dal piano energetico regionale".

La Regione Lombardia, spiega la pentastellata, "nel 2016, al fine di promuovere l'autoconsumo dell'energia rinnovabile, ha emanato un bando di incentivi per la diffusione dei sistemi di accumulo di energia elettrica dagli impianti fotovoltaici".

Il bando, prosegue, "è stato replicato anche nel 2017, aumentando, visto il notevole successo, le risorse disponibili". L'incentivo, conclude Piccinini, "consiste in un contributo a fondo perduto, fino a un massimo di 3.000 euro, per l'acquisto e l'installazione di un sistema di accumulo a servizio di un impianto solare fotovoltaico di utenza domestica". (Cristian Casali)

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell'Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa )

Pubblicato in Ambiente Emilia

La giovane campionessa, ricevuta e premiata oggi dalla presidente Saliera e dal vicepresidente Rainieri, scherza: "Scena muta a scuola, allora capii che le due ruote erano il mio futuro".

Pentacampione di motocross femminile, giovane ed emiliana. Kiara Fontanesi ha ricevuto oggi, dalla Presidente dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna Simonetta Saliera e dal vicepresidente Fabio Rainieri, un riconoscimento per gli eccezionali risultati sportivi che ha raggiunto in questi anni.

Kiara, con l'ultimo successo ottenuto in Olanda ha scritto una pagina storica del motociclismo italiano. Mai nessuna atleta femminile aveva ottenuto cinque mondiali in altre specialità, e Kiara addirittura ha conquistato gli ultimi quattro mondiali consecutivamente.

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La campionessa ha sempre avuto le idee limpide sul suo futuro: "In seconda superiore ero già molto impegnata con gare e allenamenti. Dopo un'interrogazione di matematica in cui ho fatto scena muta ho capito che non avrei mai voluto fare un'altra figura del genere e ho deciso di abbandonare la scuola per dedicarmi al 100% alle due ruote". La famiglia, oggi in Assemblea con mamma Roberta e papà Massimo, ha sempre sostenuto il percorso della figlia, anche se sulla decisione di abbandonare la scuola la mamma inizialmente ha un pò storto il naso: "In quel momento ero restia alla decisione ma dopo la carriera che ha fatto sono ben felice della scelta che Kiara ha compiuto". (Giacomo Barducci)

 

 

 

 

 

 

Nel pomeriggio un seminario a Carpi per fare il punto sul provvedimento con associazioni di categoria, ordini professionali. La misura è aperta anche alle aziende del settore agricolo e agroalimentare. A oggi concessi contributi per oltre 43 milioni di euro a 1.231 imprese

Bologna – C'è ancora tempo fino al prossimo 16 ottobre per accedere ai contributi del quinto bando del fondo Inail. Possono partecipare imprese con sede nell'area del sisma del 20 e 29 maggio 2012, che presentino carenze strutturali nei capannoni e per le quali occorra aumentare la sicurezza. Il bando, per la prima volta, è aperto anche alle imprese del settore agricolo e agroalimentare.

Le richieste debbono essere inoltrate tramite lapiattaforma Sfinge.

Per approfondire le opportunità del bando Inail, avviato dal presidente della Regione Emilia-Romagna e commissario delegato alla Ricostruzione Stefano Bonaccini conl'ordinanza 13/2017, martedì 26 settembre a Carpi (auditorium biblioteca "Loria" in via Rodolfo Pio, 1) alle ore 15,30, si terrà un seminario tecnico che si inserisce nel quadro della consueta attività di informazione aperta a tutti i soggetti coinvolti nella ricostruzione post-sisma (progettisti, associazioni di categoria, ordini professionali e imprese).

Sulla dotazione messa a disposizione da Inail, a oggi si sono registrate quasi 1.600 domande, mentre sono stati già concessi contributi per oltre 43 milioni di euro a 1.231 imprese.

Pubblicato in Economia Emilia

Turismo. Verso un 2017 da record: oltre 46 milioni di presenze in Emilia-Romagna tra gennaio e agosto, 3 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2016 (+6,8%). Italiani (+6%) e sempre più stranieri (+9,7%). Volano Città d'arte (+12,7%), Appennino (+10,5%) e Riviera (+5,7%) Bonaccini: "Sempre più volano della nostra economia"

Bene anche le altre località, che non rientrano nei tradizionali prodotti turistici: 13,9%. E gli arrivi in regione salgono a 9,7 milioni (+8%). Forte incremento di quelli dall'estero in Riviera nei mesi estivi. I dati e i risultati di una ricerca sull'economia del comparto presentati in un convegno a Ferrara col ministro Franceschini. L'assessore Corsini: "Un settore strategico che vogliamo continuare a valorizzare"

Bologna – Si preannuncia un 2017 da record per il turismo dell'Emilia-Romagna.

Nei primi otto mesi dell'anno si registrano infatti oltre 46 milioni di presenze in regione, quasi 3 milioni in più (+ 6,8%) rispetto allo stesso periodo del 2016, mentre salgono a 9,7 milioni (+8%) gli arrivi. Una terra che scelgono sempre di più tanto i turisti italiani (+6% le presenze, +7,9% gli arrivi) quanto quelli stranieri, con incrementi vicini alla doppia cifra: +9,7% le presenze, +8,3% gli arrivi.
E alla Riviera, comparto tradizionale che continua a tirare (+5,7% le presenze, +7,5% gli arrivi), si affianca il boom delle Città d'arte con un +12,7% di presenze e un +8% di arrivi e l'impennata dell'Appennino: +10,5% le presenze, +8,7% gli arrivi. Molto bene anche le altre località, che non rientrano nei tradizionali prodotti turistici: +13,9% le presenze, +11,9% gli arrivi.

Un settore, quello turistico, nel quale a ogni 100 euro di valore aggiunto diretto se ne aggiungono altri 84 da attività indirette, che conta 220mila addetti e 55mila imprese (il 13,5% del totale).

Tutti numeri rilevati dall'Osservatorio turistico regionale in collaborazione con Trademark Italia. Numeri che tradotti in risultati economici significano più sviluppo e cura del territorio, più occupazione, più imprese. Obiettivi, dice una ricerca presentata oggi a Ferrara da Unioncamere Emilia Romagna, che possono essere raggiunti dando adeguato rilievo al settore turistico e considerandolo vero motore di crescita e sviluppo per l'intera economia nazionale. La ricerca e i dati sull'andamento turistico nei primi otto mesi in Emilia-Romagna sono infatti al centro di un convegno cui hanno partecipato, tra gli altri, il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, l'assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, il sindaco del capoluogo estense, Tiziano Tagliani, il direttore del Centro studi Unioncamere Emilia-Romagna, e autore della ricerca, Guido Caselli,il presidente della Camera di Commercio di Ferrara, Paolo Govoni.

"Lo abbiamo detto a inizio legislatura e ora i numeri ci danno sempre di più ragione- afferma Bonaccini-: il turismo è sempre più un volano della nostra economia con un valore aggiunto che supera i 16 miliardi di euro, ben oltre l'11% del Pil regionale. Dati estremamente positivi che fanno del turismo, insieme alla nostra manifattura, alla nostra innovazione e ai nostri saperi, alla cultura e alle bellezze della nostra terra, le fondamenta della regione che cresce di più nel Paese in termini di Pil e tasso di occupazione, con la disoccupazione scesa al 6,4% dal 9%di inizio legislatura. Abbiamo puntato sulla valorizzazione complessiva dei territori con la nuova legge sul turismo, su brand che ci rappresentano nel mondo - Motor Valley, Food Valley e Wellness Valley - e sulla collaborazione tra istituzioni e imprenditori. Scelte strategiche che ci stanno premiando, ma il nostro impegno non si ferma qui. Stiamo rendendo l'Emilia-Romagna una regione sempre più attrattiva- chiude il presidente della Regione- e il nostro sforzo continua a essere centrato sullo sviluppo e la crescita di tutto il territorio, da Piacenza a Rimini, perché solo uniti si può migliorare e vincere le sfide dei nuovi mercati, perché uniti già adesso siamo in grado di competere con le aree più avanzate in Europa e a livello internazionale".

"Il turismo si conferma ancora una volta un settore strategico della nostra regione- aggiunge l'assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini-, fondamentale per la crescita economica e per il raggiungimento della piena occupazione. Continuiamo a lavorare per far crescere ulteriormente il settore, anche nelle aeree storicamente meno vocate e che oggi possono essere decisive per aumentare l'attrattività regionale perché ricche di eccellenze, di destinazioni e di prodotti con un forte profilo internazionale".

"Al turismo- sottolinea il presidente della Camera di commercio di Ferrara, Paolo Govoni- si deve un peso importante nella ricchezza prodotta nel nostro Paese, con forti ricadute dirette e indirette. Performance economiche nelle quali si possono cogliere i segnali di un fermento turistico-culturale diffuso, che investe tutta la società e, per osmosi, l'economia. L'Italia in cammino che anima le pagine dello studio di Regione e Unioncamere Emilia-Romagna- conclude Govoni- non è da sola la soluzione ai mali antichi del Paese. Tuttavia proprio dal turismo, nostro più prezioso biglietto da visita nel mondo contemporaneo, si possono attingere le risorse necessarie per cavalcare la ripresa che oggi, con un certo ritardo, si affaccia finalmente anche nel nostro Paese".

Otto mesi record
Il settore turistico chiude col segno più il periodo da gennaio ad agosto 2017. Con oltre 46 milioni, aumentano del 6,8% le presenze turistiche (erano 43,1 milioni nel 2016), mentre gli arrivi passano a 9,7 milioni, con una crescita dell'8% rispetto ai 9 milioni del 2016.
In particolare, la Riviera presenta un incremento del +7,5% degli arrivi e del +5,7% delle presenze. In crescita sia la componente nazionale (+7,2% gli arrivi e +4,9% le presenze) che quella internazionale (+9% gli arrivi e +8,7% le presenze), complici anche le condizioni meteo favorevoli. Per quanto riguarda i mercati internazionali, nel periodo estivo da maggio ad agosto, si rileva una crescita significativa dalla Germania (oltre il +15%), dalla Russia e dalla Polonia (+25% circa), dalla Repubblica Ceca (+18% circa).

Le città d'arte e d'affari incrementano dell'8% gli arrivi e del 12,7% le presenze.

In crescita sia la clientela italiana (+7,6% degli arrivi e +12,1% delle presenze) che quella internazionale (+8,5% gli arrivi e +13,6% le presenze). L'aeroporto Marconi di Bologna è tra i protagonisti dell'ottimo risultato internazionale delle città della regione, con circa 5,5 milioni di passeggeri alla fine di agosto, in crescita del 6,8% sul 2016.

L'Appennino emiliano-romagnolo, condizionato a inizio anno dalle condizioni meteo sfavorevoli, presenta un bilancio invernale salvato parzialmente da una discreta seconda parte di stagione (febbraio e marzo). Positiva invece l'estate, grazie al bel tempo e il caldo, che ha spinto in quota numerosi turisti già dal mese di giugno. Complessivamente però il periodo gennaio-agosto si chiude positivamente per il comparto ricettivo appenninico, con una crescita del +8,7% degli arrivi e del +10,5% delle presenze. Aumentano sia i turisti italiani (+9,2% gli arrivi e +11,1% le presenze), che quelli internazionali (+6,1% gli arrivi e +8% le presenze), a conferma di una crescente attrattività del territorio in chiave ambientale-naturale e sportiva.

Per quanto riguarda l'offerta termale, in aumento gli arrivi (+2,7%), in calo le presenze nelle strutture ricettive (-2,4%), risultati in linea con quelli di tutte le città termali d'Italia dove tengono o aumentano i curandi a fronte di una contrazione dei turisti.
Infine, il comparto delle "Altre località" registra un ottimo incremento sia degli arrivi (+11,9%) che delle presenze (+13,9%) nelle strutture ricettive. In crescita sia gli italiani (+13,4% gli arrivi e +13,5% le presenze), che gli ospiti internazionali (+8,9% di arrivi e +14,9% di presenze).

16,2 miliardi di valore aggiunto
La ricerca, il cui titolo è un omaggio alle città invisibili di Calvino, è stata realizzata dal Centro studi e ricerche di Unioncamere Emilia-Romagna (promossa dall'Osservatorio regionale sul turismo di Regione e Unioncamere). La prima parte si concentra sull'analisi del modello di sviluppo, mentre le parti successive esaminano l'industria turistica italiana, tra numeri e riflessioni, partendo dal confronto internazionale per arrivare alle economie locali. In particolare, un capitolo è dedicato alla misurazione dell'incidenza dell'industria turistica nelle province e regioni italiane proponendo un'analisi realizzata con una metodologia innovativa che, attraverso l'incrocio di più fonti informative inerenti l'offerta e la domanda turistica diretta ed indiretta, fornisce una stima del valore aggiunto turistico locale e, per aggregazione, del dato nazionale.
Emerge quindi che in Emilia-Romagna il valore aggiunto turistico risulta pari a 16,2 miliardi di euro, l'11,8% di quello regionale. Il valore aggiunto diretto è di 8,8 miliardi, equivalente al 6,4 per cento del valore aggiunto complessivo; ogni cento euro di valore aggiunto diretto se ne aggiungono altri 84 da attività indirette. Gli addetti superano le 220mila unità (13,5 per cento del totale), le imprese sono 55mila (13,5 per cento).

La città maggiormente turistica in termini di valore aggiunto provinciale è Rimini (28%), seguita da Ravenna (23%), Forlì-Cesena (17,9%), Ferrara (15,6%) e Bologna (8,5%). Lungo la via Emilia, dove è più forte e prevale il radicamento industriale dei territori, si prosegue con Parma (6,2%), a Reggio Emilia (3,4%), Modena (4,2%) e Piacenza (4,8%).

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Il presidente della Regione oggi a Pavullo, nel modenese, al convegno 'Comunità e benessere dei cittadini fragili: un difficile equilibrio tra complessità e sostenibilità'. "Solo per la non autosufficienza, nel 2016 abbiamo investito oltre 470 milioni di euro".

22 settembre 2017

Qualità della vita delle persone, intesa come benessere fisico, sociale e ambientale, con particolare riguardo alle persone anziane e fragili. L'impegno di istituzioni e associazioni per sostenerlo e favorirlo. Di questo e delle politiche di assistenza, prevenzione e promozione della salute si è discusso oggi al convegno "Comunità e benessere dei cittadini fragili: un difficile equilibrio tra complessità e sostenibilità" che si è svolto a Pavullo nel Frignano, in provincia di Modena, al Centro servizi per la terza età "Francesco e Chiara". A parlare degli strumenti messi in campo dalla Regione Emilia-Romagna a favore delle persone più deboli, anziane in particolare, è stato, in apertura dei lavori, il presidente Stefano Bonaccini.

"In una regione come la nostra, con una forte presenza di anziani, il cui numero, secondo le previsioni demografiche, aumenterà nei prossimi vent'anni di oltre il 22%, credo sia compito della politica investire in un welfare in grado da una parte di coinvolgere e valorizzare le capacità e le aspirazioni che le persone non più giovani hanno in grande quantità, e dall'altra di garantire un invecchiamento attivo, buone condizioni di salute e servizi di cura e assistenza all'altezza dei bisogni. A questo obiettivo- ha aggiunto Bonaccini- guarda il nuovo Piano socio-sanitario, con cui abbiamo ridisegnato alcuni dei principali servizi rivolti agli anziani: in primo luogo l'assistenza domiciliare, la prevenzione dei rischi per la salute, il sostegno alle persone non autosufficienti e alle loro famiglie. In quest'ultimo ambito, solo considerando il 2016, abbiamo investito oltre 471 milioni di euro".

Il progressivo invecchiamento della popolazione rappresenta il trend demografico con cui deve misurarsi sempre più anche l'Emilia-Romagna, così come l'Italia e i Paesi occidentali. Allo stesso tempo, sempre in Emilia-Romagna si stima che i cittadini over 65 possano contare su un'aspettativa di vita in buona salute di circa 10 anni.

L'impegno della Regione

In Emilia-Romagna sono oltre 1 milione gli anziani residenti (23,4% della popolazione), di cui più di 565 mila gli ultra 75enni (12,7%); questi ultimi, secondo le previsioni attuali, nel 2035 supereranno i 625 mila. È il quadro demografico in cui si collocano le politiche della Regione, finalizzate a sostenere la partecipazione attiva di questi cittadini alla vita della comunità, favorire le opportunità di aggregazione e di scambi intergenerazionali, promuovere stili di vita sani e ricchi di relazioni nel corso di tutta la vita.

Sul piano dell'assistenza, tra gli strumenti più significativi c'è il Fondo regionale per la non autosufficienza, attraverso il quale la Regione, con oltre 471 milioni di euro investiti nel 2016, sostiene lo sviluppo della rete di servizi socio-sanitari, residenziali e semiresidenziali e la realizzazione di interventi di natura assistenziale ed economica per il mantenimento al domicilio degli anziani non autosufficienti. L'Emilia-Romagna, inoltre, è anche una delle pochissime Regioni ad avere avviato, già dal 1999, un Progetto demenze - al quale partecipano Ausl, Aziende ospedaliere, Comuni, associazioni dei familiari e di volontariato - che garantisce ai malati, non solo di Alzheimer, assistenza sanitaria, sociale e socio-sanitara.

Con il Piano regionale della prevenzione e Programmazione locale per il benessere sociale e la salute, la Regione sostiene da anni programmi e interventi specifici che vedono impegnate in modo diretto le comunità locali, non solo istituzionali, come le Case della Salute. Esse rappresentano per i cittadini un unico punto di riferimento per l'accesso alle cure primarie, gestione delle patologie croniche e percorsi diagnostici che non necessitano di ricorso all'ospedale. Proprio dalle equipe presenti nelle Case della salute - composte dal medico di medicina generale, infermiere dell'ambulatorio per la gestione integrata della cronicità, assistente sociale e, a seconda del bisogno emergente, dallo specialista - vengono elaborati i Profili di rischio di fragilità (Risk-ER) che consentono di identificare precocemente i cittadini in condizioni di salute più a rischio e quindi di intervenire in modo appropriato.

Infine, tra gli strumenti più innovativi messi in campo dalla Regione c'è il Progetto di telemedicina, che consente di offrire assistenza sanitaria e costante monitoraggio di parametri vitali, prevalentemente in caso di patologie a rischio, ai cittadini anziani o vulnerabili residenti in aree della regione particolarmente disagiate e difficili da raggiungere. /Ti. Ga.

(Fonte: Regione Emilia Romagna)

Il consigliere chiede maggiore autonomia alla nostra Regione in campo normativo per garantire più controlli sulla sicurezza. "Trend superiore alle altre realtà italiane", denuncia il pentastellato, "superiamo anche la Lombardia".

"Non mancano le norme e tantomeno le procedure, non mancano le dichiarazioni, gli organi ispettivi, le attività di formazione e informazione: quello che manca è la sicurezza insieme a interventi efficaci". A denunciarlo in un'interrogazione alla Giunta, Andrea Bertani (Movimento 5 stelle) che illustra i dati annuali presentati da Inail per l'anno 2016.

"Il numero di infortuni in Emilia-Romagna, spesso gravissimi, registrano un trend superiore a quello di altre realtà dove si segnala una debole ripresa di produzioni. La nostra regione, che occupa da sempre le prime posizioni nella tristissima classifica di morti sul lavoro, nel 2016 ha superato la Lombardia per numero di infortuni mortali".

Il consigliere ricorda come "da tempo venga rimarcata l'inadeguatezza delle strutture di controllo"; verrebbero svolte, si legge nell'atto, "circa 160mila ispezioni all'anno" così che moltissime aziende, anche piccole come quelle dell'Emilia-Romagna, non sono e non saranno mai oggetto di controllo. Secondo Bertani, "il tema dei controlli e della loro efficacia andrebbe poi collocato all'interno delle generali politiche per la sicurezza, prevedendo interventi sia a valle (nei luoghi di lavoro, nei cantieri, nelle attività subappaltate), ma anche a monte, con regole che impediscano l'aggiudicazione di lavori e servizi con offerte con ribassi eccessivi, ad esempio. Bertani chiede quindi misure per rafforzare e potenziare gli organi ispettivi e se siano state intraprese azioni per corrispondere all'obiettivo della qualità negli appalti.

"Le norme non mancherebbero", afferma anche il pentastellato che domanda alla Regione quali misure siano state attuate per corrispondere agli impegni stabiliti. Il pentastellato ricorda anche che la materia della tutela e sicurezza sul lavoro rientrerebbe tra quelle su cui Stato e Regioni esercitano competenze legislative concorrenti. Tuttavia l'articolo 116 della Costituzione consentirebbe ad una Regione come la nostra, con quadro "particolarmente grave", azioni e interventi specifici. Bertani chiede quindi di approfondire la questione, soffermandosi sui "possibili vantaggi che scaturirebbero da una maggiore autonomia regionale". (Francesca Mezzadri)

(Fonte: Regione Emilia Romagna)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia
Giovedì, 14 Settembre 2017 14:30

Al via domani l'anno scolastico 2017/18

Al via domani l'anno scolastico 2017/18: prima campanella in Emilia-Romagna per 548mila alunni, quasi 52mila insegnanti e oltre 14.300 collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici. Il presidente Bonaccini a Mondaino (Rimini) e Carpi (Modena) per i complessi scolastici riqualificati e ampliati, l'assessore Patrizio Bianchi all'Istituto Aldini Valeriani Sirani di Bologna. Il video messaggio agli studenti dell'assessore regionale alla Scuola

Bologna 14 settembre 2017  - Prima campanella in Emilia-Romagna. Tornano a scuola domani i 548 mila alunni, 362 dirigenti scolastici, 51.749 insegnanti e 14.320 collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici impegnati nel sistema regionale.

Un saluto e un augurio a tutti gli studenti e i docenti giunge dall'assessore regionale alla Scuola, Patrizio Bianchi, contenuto in un video messaggio pubblicato oggi sul sito della Regione: "L'inizio della scuola deve essere un momento gioioso perché si ritorna insieme, si ritrovano gli amici degli anni passati e se ne incontrano dei nuovi: bisogna vivere la scuola come un momento di comunità, perché le persone che si incontrano nella scuola poi rimangono di riferimento per tutta la vita. La scuola- aggiunge l'assessore- è il luogo in cui si deve apprendere e in cui si deve insegnare, e questa capacità è oggi straordinariamente importante. Oggi ci sono una quantità di strumenti per comunicare, e questo può aprire anche a modi nuovi di apprendere. Ma la scuola ora serve più di prima, perché serve per orientarsi, serve per avere le idee e le parole per dirlo. Perché a volte non basta un tweet, bisogna avere le parole e quelle ce le insegnano i secoli di letteratura e di storia che abbiamo alle spalle".

E domani, nel giorno d'inizio del nuovo anno scolastico, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, sarà alle 8,30 a Mondaino, in provincia di Rimini (via Fonte Leali) all'inaugurazione del complesso recentemente riqualificato che ospita la scuola elementare "Don Sebastiano Sanchini", la media "Fratelli Cervi" e la materna "Luigi Carnevali". Alle 11 si recherà poi a Carpi (Modena), all'istituto tecnico commerciale Meucci (via Sport 3), per l'inaugurazione della nuova palazzina con 15 aule, ampliamento realizzato grazie a un contributo di 1 milione e 680mila euro, attraverso i mutui Bei 2015, nell'ambito del piano regionale per l'edilizia scolastica.

L'assessore Patrizio Bianchi sarà invece presente alle ore 9,30 a Bologna all'istituto Aldini Valeriani Sirani (via Bassanelli 9), assieme al direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale per l'Emilia-Romagna, Stefano Versari, dove si parlerà di nuove tecnologie per la didattica per l'inclusione degli studenti. /BM

Il saluto del presidente Stefano Bonaccini al Patriarca e Arcivescovo di Costantinopoli, Bartolomeo I. L'autorità religiosa in visita a Bologna riceve dall'Assemblea legislativa la cittadinanza onoraria regionale con una lectio sul tema della salvaguardia dell'ambiente

Bologna 13 settembre 2017 – "Questa terra così vicina all'Oriente bizantino è felice di averla di nuovo qui, noi vediamo in lei una delle grandi voci che parlano a tutti. Amico di questa terra che proprio attraverso la via san Vitale che ha percorso unisce Bologna a Ravenna, scrigno della nostra storia bizantina, lei sa riconoscere le nostre ferite. E domani, con la visita a Monte Sole e alla tomba di Dossetti, dimostra di avere una conoscenza profonda di chi e cosa ci ha resi terra del sapere, del fare e del condividere".

Con queste parole il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha salutato il Patriarca ecumenico e Arcivescovo di Costantinopoli, Bartolomeo I, in visita a Bologna da oggi al 15 settembre, nel corso di un incontro che si è svolto nella sede della Fondazione per le scienze religiose di via San Vitale.

"Lei è uomo di pace e di dialogo- ha proseguito Bonaccini-. Insieme a papa Francesco ha dato da Lesbo una lezione solenne ai troppi che vogliono speculare sulle migrazioni per fini politici".

Bonaccini ha poi ringraziato monsignor Matteo Maria Zuppi, le autorità diplomatiche, gli ecclesiastici, il rabbino capo, oltre a Stefano Manservisi e Alberto Melloni che hanno presenziato, tra gli altri, all'incontro.

Bartolomeo I nel pomeriggio si è recato nella sede dell'Assemblea legislativa dove ha tenuto una lectio magistralis sul tema della salvaguardia dell'ambiente e ha ricevuto la cittadinanza onoraria regionale.

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Lectio Magistralis in Assemblea Legislativa

I pesci rappresentano la vita del Creato, la colomba con il ramoscello d'ulivo la pace. Lo stemma della Regione Emilia-Romagna e la croce ortodossa sono vela e pennone della nave che unisce oriente e occidente nel nome della fratellanza. I tasselli del mosaico riportano alla mente la Ravenna bizantina.

La consegna del "Mosaico Concittadino dell'Emilia-Romagna" da parte della Presidente dell'Assemblea legislativa regionale Simonetta Saliera e dell'Arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi è stato il momento che sancito il valore della visita di Sua Santità Bartolomeo I, Arcivescovo di Costantinopoli e Patriarca Ecumenico, nei locali del Parlamento di viale Aldo Moro in occasione della sua Lectio Magistralis "Salvaguarda dell'ambiente, salvaguardia della vita".

"Grande emozione e grande soddisfazione per la collaborazione con la Curia di Bologna: la presenza di Sua Santità ha arricchito la vita dell'Assemblea e ci ricorda come il mondo non è una nostra proprietà che lasciamo in eredità ai nostri figli, ma un bene che abbiamo in prestito da loro e come che non potremo mai dirci sicuri fino a quando ci saranno ingiustizie sociali e diseguaglianze", spiega Saliera.

Sulla stessa linea l'Arcivescovo Zuppi che ricorda come "La vera laicità è interrogarsi insieme sul futuro, ognuno nei proprio ruoli: la collaborazione odierna con l'Assemblea legislativa regionale è sia il frutto, sia un'indicazione per il futuro di questo importante lavoro". Dal canto suo Andrea Segrè, docente dell'Università di Bologna da molti anni impegnato nel contrasto allo spreco alimentare, ha invitato a lavorare per creare "un'economia che sia basata sull'ecologia e sul dare ai beni non solo un valore economico".

Parole, quelle di Saliera, Segrè e Zuppi che han fatto da cornice alla Lectio Magistralis del Patriarca. "Dobbiamo contrastare ogni forma di razzismo, fanatismo e di fondamentalismo", ha ricordato nel suo intervento Sua Santità Bartolomeo I. "C'è un forte legame tra la giustizia ambientale e la giustizia sociale: l'abominio del genere umano verso la creazione ha portato alle più gravi crisi mondiali che hanno fatto sì che i poveri siano sempre più poveri", spiega l'autorevole ecclesiastico, che sottolinea come "a causa della crisi economica, frutto della speculazione finanziaria sfrenata, della concentrazione economica ingiusta, ci sono sempre più poveri: serve - ha ammonito l'ecclesiastico - più giustizia sociale. Bisogna pentirsi per il peccato dello sfruttamento delle risorse naturali del pianeta".

Dal Patriarca, riprendendo le parole della Presidente Saliera, è arrivato l'invito a agire come se fossimo solo custodi del mondo e un ringraziamento per il mosaico donato dal Parlamento di viale Aldo Moro: "Lo accettiamo con rispetto come riconoscimento a tutto il nostro Patriarcato ecumenico che da anni lavora per la salvaguardia dell'ambiente naturale e di tutto ciò che esso contiene".

Parole importanti, pronunciate davanti a un uditorio attento e numeroso: quasi 200 persone, infatti, hanno affollato la Sala Fanti dell'Assemblea legislativa regionale, tra cui i rappresentanti delle Chiese ortodosse, gli arcivescovi cattolici di Ravenna e Cesena, il rabbino capo di Bologna Alberto Sermoneta e il Presidente della Comunità Islamica di Bologna Yassime Lafram. Numerose anche le autorità civili: dal Prefetto di Bologna Matteo Piantedosi al giudice costituzionale Augusto Barbera passando, tra gli altri, per il Presidente della Corte d'Appello Giuseppe Colonna, il Generale Fischione e il Comandante Giardina dei Carabinieri, il Comandante Luca Cervi della Guardia di Finanza, il dottor Desiata della Questura di Bologna e il tenente colonello Lombrado dell'Esercito. Poi ancora: numerosi consiglieri regionali e sindaci, il Presidente della Carisbo Leone Sibani, Mirto Bassoli della Cgil, Patrizia Zini della Camera di Commercio, Stefano Bollettinari e Marco Pasi della Confesercenti e rappresentanti di Confcommercio, Confcooperative e associazioni degli agricolotori.

La visita di Bartolomeo I al Parlamento di viale Aldo Moro è stata anche l'occasione per ricordare il Cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo emerito di Bologna scomparso la scorsa settimana e che per primo nel 2005 ospitò il Patriarca Ecumenico a Bologna.

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Pubblicato in Cronaca Emilia
Giovedì, 14 Settembre 2017 06:11

Il Patriarca di Costantinopoli in Parlamento regionale

Lectio magistralis del patriarca di Costantinopoli, a Bologna su invito dell'Arcivescovo. La presidente dona un mosaico ravennate al nuovo "Concittadino dell'Emilia-Romagna"

La salvaguardia dell'ambiente è la salvaguardia della vita stessa.

Su questo legame tra ambiente e società si è concentrata la lectio magistralis che ha tenuto oggi il patriarca ecumenico Bartolomeo I nella sala Guido Fanti del Parlamento regionale.

Ad accogliere l'arcivescovo di Costantinopoli, con monsignor Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, la presidente dell'Assemblea, Simonetta Saliera che ha donato il Mosaico Concittadino dell'Emilia-Romagna realizzato dall'Accademia delle Belle arti di Ravenna.

Il mosaico, come ha spiegato Saliera, raffigura una nave simbolo del viaggio; lo stemma della Regione Emilia-Romagna e la croce ortodossa sono vela e pennone dell'incontro tra Oriente e Occidente, una colomba, segno di pace, e un pesce rappresentante dei viventi del creato.

"L'uomo è custode e sacerdote del creato", ha ricordato il 'Papa d'Oriente' nella sua lectio ponendo l'accento sulla responsabilità dell'uomo nel tramandare alle nuove generazioni un ambiente vivibile e farsi promotore della vita che verrà.

"Gli eventi atmosferici che ci hanno toccato in questi giorni", ha ricordato Saliera, "ci hanno reso coscienti della drammaticità che stiamo vivendo. Una seria politica locale dovrebbe cercare sempre di più di risolvere le contraddizioni della nostra società. Curare la società vuol dire crescere economicamente e farsi carico dei disastri ambientali vuol dire crescita sociale". Parole riprese anche dalla lectio di Bartolomeo I, che ricorda il "profondo legame tra giustizia ambientale e giustizia sociale".

A causa della crisi economica, frutto della speculazione finanziaria sfrenata, ci sono sempre più poveri - ha ammonito l'ecclesiastico - bisogna pentirsi per lo sfruttamento delle risorse naturali del pianeta. Anche la nuova generazione ha diritto a godere dei beni naturali donati dal creatore".

E sulla cosiddetta 'generazione Z1', l'ultima, quella futura, si è soffermato il docente Andrea Segrè, padre della lotta allo spreco alimentare, che ha invitato a lavorare per creare "un'economia basata sull'ecologia e sul dare ai beni un valore non solo economico".

Sulla stessa linea l'Arcivescovo Zuppi che ha ricordato come "la vera laicità è interrogarsi insieme sul futuro, ognuno nei proprio ruoli: la collaborazione odierna con l'Assemblea legislativa regionale è sia il frutto, sia un'indicazione per il futuro di questo importante lavoro".

La visita di Bartolomeo I è stata anche l'occasione per Saliera per ricordare il Cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo emerito di Bologna, scomparso la scorsa settimana e che per primo nel 2005 ospitò il Patriarca ecumenico a Bologna.

Tra le 200 persone che hanno gremito la sala dell'Assemblea legislativa, i rappresentanti delle Chiese ortodosse, gli arcivescovi cattolici di Ravenna e Cesena, Lorenzo Ghizzoni e Douglas Regattieri, il rabbino capo di Bologna Alberto Sermoneta e il Presidente della Comunità Islamica di Bologna Yassine Lafram.

Numerose anche le autorità civili: dal Prefetto di Bologna Matteo Piantedosi al giudice costituzionale Augusto Barbera passando, tra gli altri, per il Presidente della Corte d'Appello Giuseppe Colonna, il Generale Fischione e il Comandante Giardina dei Carabinieri, il Comandante Luca Cervi della Guardia di Finanza. (Francesca Mezzadri)

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Scende ancora la disoccupazione in Emilia-Romagna: 6,4% a metà anno rispetto al 7,4% dello stesso periodo 2016. Bonaccini: "Il Patto per il Lavoro continua a dare i suoi frutti. Determinati ad arrivare al 4-5% entro il 2020"

I dati Istat sull'andamento del mercato del lavoro nel secondo trimestre 2017. Tasso di occupazione al 69,1%, oltre 65mila occupati in più rispetto al secondo trimestre 2015 (+3,4%). Il tasso di attività femminile al 67,4%, il più alto in Italia

Bologna 12 settembre 2017 - Continua a scendere la disoccupazione in Emilia-Romagna, arrivata al 6,4% a metà di quest'anno: -1% rispetto al 7,4% di un anno fa (media del periodo luglio 2015-giugno 2016). É quanto si ricava dai dati Istat sull'andamento del mercato del lavoro nel secondo trimestre 2017, diffusi oggi dall'Istituto nazionale di statistica.

Nei secondi tre mesi di quest'anno, gli occupati regionali sono 1 milione e 987mila: oltre 65mila in più (+3,4%) rispetto al medesimo periodo 2015.

Il tasso di occupazione 15-64 anni è al 69,1%, più alto sia rispetto alla media Italiana (58,1%) che a quella del Nord Est del Paese (67,6%). Si tratta del valore più elevato tra tutte le regioni, ad eccezione del Trentino Alto Adige (69,9%). Nella media degli ultimi 12 mesi - trimestri da luglio 2016 a giugno 2017 - il tasso di occupazione regionale risulta pari al 68,9% (57,6% a livello nazionale e 67,1% nel Nord Est).

Nel trimestre, il tasso di attività regionale, che misura il livello di partecipazione dell'intera popolazione al mercato del lavoro, è pari al 73,6%, dato più alto tra tutte le regioni italiane: la componente maschile è al 79,8%, mentre quella femminile ha un tasso pari al 67,4%, che rimane il più alto a livello nazionale.

"La disoccupazione ridotta di un altro punto percentuale in un anno, portandola al 6,4%, è un dato di grande importanza- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- unito al taglio di quasi tre punti rispetto al 9% di inizio legislatura, due anni e mezzo fa. Siamo di fronte alla dimostrazione che il Patto per il Lavoro continua a dare i suoi frutti e questo ci dà ulteriore spinta per non fermarci e continuare a lavorare tutti insieme - sindacati, imprese, enti locali, università, associazioni del Terzo settore - e con determinazione per arrivare al 4-5% entro il 2020, a una situazione cioè di sostanziale piena occupazione".

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