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I droni sono ormai una realtà consolidata. L’impiego di queste macchine si è diffuso in numerose applicazioni e nelle più diverse professioni, compreso l’ambito della sicurezza e della vigilanza. Il fenomeno è destinato a crescere, con l’attuazione del nuovo Decreto Sicurezza e delle nuove norme europee.

Un drone viene definito tecnicamente un aeromobile a pilotaggio remoto, in poche parole un velivolo senza un pilota umano a bordo. Il suo volo, infatti, è controllato da remoto attraverso un computer da un navigatore che si trova a terra o su un altro veicolo.

L’utilizzo dei droni è ormai consolidato in ambito militare e attira sempre più appassionati e professionisti anche in applicazione civili, come in operazioni di prevenzione e intervento in emergenza incendi, per usi di sicurezza non militari, per sorveglianza di oleodotti, con finalità di telerilevamento e ricerca, ma anche a scopo ricreativo per scattare fotografie e girare filmati.

Utilizzo dei droni
In Italia, la normativa per l’utilizzo dei droni è responsabilità dell’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile). Le regole cambiano a seconda delle diverse fasce di peso, che sono fondamentalmente quattro:

- pari o sotto i 300g;
- tra i 300g e i 2kg;
- tra i 2kg e i 25kg;
- sopra i 25kg.


Con i SAPR (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto) si possono effettuare due tipi di operazioni:

- operazioni specializzate non critiche (per cui è necessario richiedere il riconoscimento);
- operazioni specializzate critiche (per cui è necessario richiedere l’autorizzazione).


L’utilizzo dei droni nelle attività di sicurezza
Questa tipologia di velivolo si è dimostrata una vera e propria rivoluzione tecnologica nel campo della sicurezza (sicurezza del volo, sicurezza degli ambienti e dei lavoratori, ispezioni industriali, ispezioni e rilievi di impianti di produzione industriale ed energetico), della security (sicurezza dei cittadini, in ambito urbano ed extraurbano per società specializzate e forze dell’ordine o di prevenzione), e della privacy (impatto sul trattamento e conservazione dei dati raccolti).

Questa rivoluzione viene accompagnata da aggiornamenti delle normative necessari a rendere più semplice l’utilizzo di queste apparecchiature. Infatti, finora, con il regolamento ENAC, gli aeromodelli erano i droni utilizzati per scopi ludico, mentre SAPR erano i droni operati per qualunque altra funzione/operazione di tipo professionale (sicurezza pubblica e privata). Invece, con il nuovo regolamento europeo dal 2018 aeromodelli e droni vengono classificati univocamente sotto la sigla UA: Unmanned Aircraft.

A Torino è già stato sviluppato un progetto pilota, coordinato dal dipartimento di ingegneria meccanica del Politecnico, nel quale l’uso dei SAPR è risultato un valido aiuto alle operazioni di polizia contro lo spaccio di droga, permettendo di scovare i nascondigli degli spacciatori anche in ambienti molto piccoli e insospettabili.

Droni e sicurezza: cosa prevedono le nuove regole
Come abbiamo accennato, delle recenti regole volute dal Consiglio Europeo, hanno aggiornato i regolamenti degli Stati UE. D’ora in poi, i droni dovranno essere progettati in modo da poter essere utilizzati senza pericoli per le persone. In base al rischio, ad esempio al peso del drone o all’area operativa, il drone avrà bisogno di dotarsi di caratteristiche specifiche, come l’atterraggio automatico, nel caso in cui l’operatore perda il contatto con il drone, o i sistemi anticollisione.

Gli operatori dei droni dovranno conoscere le normative, per cui alcuni di loro dovranno seguire corsi di formazione ad hoc. Inoltre, i piloti dovranno essere iscritti in registri nazionali e i loro droni contrassegnati per l’identificazione, tranne per i velivoli di dimensioni più piccole.

Per quanto riguarda l’utilizzo dei droni nell’ambito della sicurezza, vanno recepite le disposizioni contenute nei recenti decreti legge sulla sicurezza. Infatti, se prima l’utilizzo degli aeromobili a pilotaggio remoto era focalizzato sulle attività di monitoraggio al largo delle coste italiane, adesso verrà massicciamente esteso per le attività di polizia delle forze dell’ordine.

Anche per scopi diversi dal contrasto al terrorismo ed alla prevenzione dei reati di criminalità organizzata e ambientale, quali, ad esempio sicurezza stradale, sicurezza ferroviaria sicurezza delle frontiere; sicurezza postale e delle comunicazioni, sicurezza in materia di sanità, igiene e sofisticazioni alimentari, sicurezza in materia forestale, ambientale e agroalimentare; sicurezza in materia di lavoro; sicurezza del patrimonio archeologico, storico, artistico e culturale nazionale.

( di Coopservice 30 maggio 2019 )

Pubblicato in Nuove Tecnologie Emilia

La Polizia di Stato esegue misura cautelare nei confronti di un pregiudicato straniero di Mirandola. 

Personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Mirandola, sabato scorso, ha dato esecuzione alla misura coercitiva della custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino marocchino di 41 anni con dimora in città.
Il provvedimento, emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Modena, si è reso necessario per i delitti di rapina e lesioni personali commessi a Mirandola pochi giorni prima ai danni di un avventore di una sala scommesse.


Nello specifico, al fine di appropriarsi della somma di Euro 450, lo straniero ha ripetutamente aggredito con calci e pugni un cliente di una sala scommesse procurandogli delle ferite al volto per una prognosi di gg.10, per poi darsi alla fuga.

Dopo una attenta e scrupolosa indagine, mantenendo il riserbo investigativo, i poliziotti hanno individuato l'aggressore traendolo in arresto e dando quindi seguito all'esecuzione cautelare.
Il pregiudicato è stato quindi associato presso la Casa Circondariale di Modena a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

Pubblicato in Cronaca Modena
Lunedì, 19 Agosto 2019 08:41

Fermato col cadavere della moglie in una valigia

Violenza sulle donne: fermato col cadavere della moglie in una valigia nel bagagliaio dell'auto su cui viaggiava con i suoi due figli di 6 e 7. L'uomo un cittadino francese era di ritorno dall'Italia in Francia

La polizia francese ha arrestato questa mattina un uomo dopo aver rinvenuto in cadavere di sua moglie chiuso in una valigia nel bagagliaio dell'auto su cui viaggiava, con i suoi due figli.

L'arresto è stato effettuato dai gendarmi intorno alle 05:00 del mattino a Doussard, una città al confine con il lago di Annecy. I due figli della coppia, di 6 e 7 anni, erano addormentati sul sedile posteriore del veicolo e sono "in buona salute".

Lo riferisce il quotidiano Le Parisien nel suo sito online, aggiungendo che l'uomo, un francese conosciuto alla giustizia, era di ritorno dall'Italia in Francia, dove risiede. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, con l'arresto dell'omicida si è chiuso un altro capitolo di un triste libro, quello che ogni giorno vede aggiungersi una pagina nuova e che parla di violenze sulle donne, vittime inermi di una furia che esplode dovunque.

In Francia, nel 2018, 121 donne sono state uccise dal coniuge o dall'ex compagno, una ogni tre giorni, secondo il Ministero degli Interni.

(18 agosto 2019)

Pubblicato in Cronaca Emilia

Un uomo di 30 anni lotta tra la vita e la morte questa domenica, 18 agosto, dopo essere caduto da 3,50 m con la sua partner mentre la coppia era in piena attività sessuale.

La storia sfortunatamente ha preso una svolta drammatica. Una coppia si è messa a fare sesso sul balcone, appoggiandosi al davanzale. All'improvviso, però, un movimento inconsulto li ha fatti precipitare di sotto. L'uomo, di 30 anni, di origine britannica, lotta tra la vita e la morte, lei, di 28 anni, di origine canadese si è salvata. L'assurdo incidente è avvenuto oggi, 18 agosto, sulla Costa Azzurra, in una villa a Canet, dove la coppia, in vacanza, villeggiava.

La donna si è salvata dalla caduta da 3,50 m perché il corpo dell'uomo ha attutito l’impatto al suolo. Come riportato da Nice-morning, la coppia è stata trasportata all'ospedale Pasteur 2 di Nizza. Sono in corso le indagini della polizia per ricostruire nei minimi dettagli la vicenda. Gli inquirenti indagano, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti, per determinare le circostanze della caduta e per verificare se le vittime fossero sotto l'effetto di droghe o alcol.

(18 agosto 2019)

 

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Allarme calabroni killer in Europa: un 65enne morto nel Comune di Alta Val d'Intelvi in Italia  e un ferito grave a Candamo, in Spagna 
 
Torna l'incubo calabroni asiatici. Un uomo di 65 anni è morto sulla strada provinciale a Ramponio Vernia, nel Comune di Alta Val d'Intelvi, in provincia di Como, dopo essere stato punto da un calabrone asiatico poco prima delle 16. Sul posto sono arrivati i soccorsi del 118, anche con l'elisoccorso ma non c'è stato nulla da fare per il pensionato che è morto in pochi istanti.

Sempre oggi ma in Spagna, un operaio della società Serpa, specializzato nella rimozione dei nidi di vespe, è stato punto alle 14:00 a Candamo da una vespa asiatica. Il lavoratore ha subito una grave reazione allergica, quindi è stato trasferito al Central University Hospital of Asturias (HUCA) nell'elicottero dei vigili del fuoco. Il morso è avvenuto proprio mentre l'operatore insieme ai suoi compagni cercavano di distruggere un nido di questo tipo di vespe. Dopo aver subito uno shock anafilattico, i suoi compagni che erano insieme a lui hanno cercato di soccorrerlo iniettandoli una dose di adrenalina, ma viste le sue condizioni hanno chiesto aiuto trasferendolo al centro sanitario più vicino, il Grado. Lì, le sue condizioni sono peggiorate tanto da rendere necessario il suo trasferimento all'Hospital Universitario Central de Asturias (HUCA) di Oviedo a bordo dell'elicottero dove sono riusciti a stabilizzarlo.

Quegli di oggi sono gli ultimi casi di una ormai lunga serie. Il primo agosto una turista francese di 60 anni, originaria di Essonne, è morta a Grayan-et-l’Hôpital (Gironda) in Francia, dopo essere stata punta da un calabrone asiatico. A stroncarla quasi certamente è stato uno shock anafilattico che le ha causato irreversibili problemi respiratori.

Anche in Italia, dopo quella di oggi, i calabroni asiatici hanno fatto delle vittime. Il 18 ottobre 2015, un anziano di 87 anni morì e la moglie fu ricoverata in ospedale per le punture di uno sciame di calabroni, che li aveva attaccati, mentre cercavano funghi nei boschi tra Lenta e Gattinara, in provincia di Vercelli. Si tratta molto probabilmente di calabroni giganti provenienti da Asia,  Giappone e Cina che sarebbero arrivati in Europa all’interno di un container di ceramiche cinesi e si sarebbero diffusi in Francia, Portogallo, Spagna e anche in Inghilterra. Queste creature giganti sono simile alle comuni vespe ma misurano la grandezza di un pollice umano. La loro puntura inietta una potente sostanza che contiene ben 8 sostanze chimiche altamente tossiche per l’uomo. La Francia conta, con quella di ieri, ben sette vittime per la puntura di questi calabroni giganti ben noti come Vespa Mandarini. Una di queste vittime è un signore di 54 anni che è stato attaccato da uno sciame di calabroni dopo averli disturbati nel loro nido, sicuramente senza volerlo.

La sostanza che viene iniettata provoca uno shock anafilattico che se non è tamponato immediatamente con una iniezione di cortisone è letale. Quando la vespa mandarini punge il dolore che si prova è simile ad un chiodo rovente nella pelle, come hanno descritto alcuni malcapitati.

L’allerta in Europa è massima, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello Sportello dei Diritti” e purtroppo, dopo l'episodio di ieri in Francia, anche in Italia. Questi predatori sono terribili a tal punto da non temere l'uomo e cibano le loro larve con gli insetti comuni che uccidono senza pietà. Gli interventi per presenza di nidi di calabroni e vespe velutine da parte dei Vigili del fuoco e di squadre specializzate della Protezione civile nelle ultime settimane sono cresciuti in modo esponenziale non soltanto in campagna, ma anche all’interno di abitazioni. In caso di presenza di nidi di dimensioni significative il suggerimento è quello di dare l’allarme e non tentare di eliminarli con i metodi tradizionali.

(16 agosto 2019)
 

 

 

Intensa attività dei Carabinieri di Parma nel dare esecuzione a custodie cautelari in carcere. 

Il 14 agosto scorso i Carabinieri della Sezione Operativa del NORM della Compagnia CC di Monza hanno eseguito un’ Ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP di Parma nei confronti di un 37enne monzese, incensurato, per violenza sessuale aggravata a danno di un minore degli anni 14, anch’egli residente a Monza. La misura di custodia trae origine da conforme richiesta formulata dai militari operanti, coordinati dalla Procura della Repubblica di Parma, a seguito di denuncia presentata il 6 agosto agli Uffici del Nucleo Operativo dei Carabinieri di Monza dai genitori dell’11enne.

L’attività investigativa scaturita a seguito di quanto enucleato in denuncia, consentiva di raccogliere elementi incontrovertibili circa un episodio esecrabile consistito in abusi sessuali posti in essere dall’uomo nei confronti del minore ed avvenuto in provincia di Parma nel mese di luglio 2019 .
L’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Monza a disposizione dall’Autorità Giudiziaria Parmense che nei prossimi giorni fisserà l’interrogatorio di garanzia dell’indagato come previsto dalla Legge 

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I Carabinieri della stazione di Parma Oltretorrente hanno dato esecuzione ad un ordine per la carcerazione emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Reggio Emilia il 12.08.2019 al fine di sospendere in via cautelare la misura dell’affidamento al Servizio Sociale nei confronti di un soggetto parmigiano:

- ERMINI GAVARINI/ERIKA, nata a Parma il 25.04.1989, domiciliata in Parma.
Durante il periodo in prova il soggetto violava ripetutamente le prescrizioni impostegli. Madre di un bambino in tenera età, continuava in sua presenza la frequentazione e ospitava cittadini extracomunitari in orario notturno presso il proprio domicilio. Inoltre le condizioni igieniche dell’alloggio non risultano consone alla presenza di un minore. Infine il soggetto ha anche interrotto il tirocinio formativo previsto presso un ristorante di Parma.

In particolare, le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma, hanno permesso di accertare che il soggetto in questione, più volte assentatosi dal proprio domicilio senza fornire giustificazione alcuna, si sia reso responsabile dei reati di furto e truffa.

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I Carabinieri della stazione di Parma Oltretorrente hanno dato esecuzione ad un ordine per la carcerazione emesso dal tribunale Penale – Ufficio esecuzioni penali emesso il 10.08.2019 al fine di dare esecuzione alla sentenza definitiva nei confronti di un soggetto libanese ed un parmigiano:

- EL MOGHARBEL Mohamad, nato in Libano il 10.06.1997, domiciliato in Parma;
- DAIU Roberto, nato a Parma il 27.06.1988, domiciliato in Parma.
in relazione ad una serie di rapine e furti aggravati nonché lesioni personali commessi congiuntamente, in un arco temporale che va dal luglio 2018 sino a settembre 2018.

In particolare sono stati condannati ad una pena definitiva di anni 4 e 2000 euro di multa (singolarmente), dovranno scontare in carcere ancora 3 anni e 11 mesi circa, oltre che provvedere al pagamento della multa. Entrambi erano già sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

In particolare, le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma, hanno permesso di accertare che i soggetti in questione, gravitanti nel territorio di Parma dal 2012, si sono resi responsabili del reato di:

- Rapina e lesioni personali commessi in data 03.07.2018;
- Rapina e lesioni personali commesso in data 14.07.2018;
- rapina commesso in data 19.07.2018;
- furto con strappo commesso in data 19.09.2018;
- furto aggravato commesso in data 20.09.2018;
- furto aggravato commesso in data 22.09.2018;
- furto aggravato commesso in data 23.09.2018.

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I Carabinieri della Stazione di Parma Centro hanno dato esecuzione ad un ordine per la carcerazione emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Reggio Emilia emesso il 09.08.2019 al fine di sospendere in via cautelare la misura dell’affidamento in prova al Servizio Sociale nei confronti di un soggetto marocchino:

- Amile Zouhair, nato in Marocco il 20.07.1986, domiciliato in Parma.
Durante il periodo in prova il soggetto, violava ripetutamente le prescrizioni impostegli. Inoltre non ha preso parte alle attività di gruppo della comunità terapeutica “Betania”, nonostante i vari solleciti da parte dei membri.

In particolare, le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma, hanno permesso di accertare che il soggetto in questione, gravitante sul territorio di Parma dal 2002, si sia reso responsabile dei reati di furto, evasione e spaccio di sostanze stupefacenti.

 

 

 

Pubblicato in Cronaca Parma

Oltre 20 unità dei Carabinieri della compagnia di Parma, durante la notte di Ferragosto, hanno svolto un servizio coordinato nelle zone di Oltretorrente, via Langhirano e quartiere San Leonardo.


I risultati dell'operazione sono così riassumibili:
⁃ denunciati per spaccio
un cittadino nigeriano classe 82 perché trovato in possesso di sostanza stupefacente del tipo cocaina e a seguito di perquisizione domiciliare di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
⁃ segnalati alla locale prefettura per uso di sostanze stupefacenti
un cittadino parmigiano classe 98
Un cittadino napoletano classe 84
un cittadino mantovano classe 85
un cittadino albanese classe 97
Un cittadino napoletano classe 84
⁃ Deferito alla locale procura
perché sorpreso la guida senza patente, violazione ritirata nel biennio, un cittadino ghanese classe 59 residente a Parma.
⁃ Deferito in stato di libertà per guida in stato di ebrezza alcolica
un cittadino parmigiano classe 84 in quanto sottoposto a controllo in via Bologna alla guida dell’autovettura aveva un tasso alcolemico superiore a quello consentito (1,33)
⁃ segnalati alla locale prefettura per Guida in stato di ebrezza alcolica

Una cittadina milanese classe 84 perché sottoposto a controllo sulla strada provinciale massese alla guida della propria autovetTura aveva un tasso alcolemico superiore al consentito
un cittadino ucraino classe 77 perché sottoposto a controllo in via Fleming alla guida della propria vettura con un tasso alcolemico superiore al consentito

Sono state identificate 60 persone di cui 25 extracomunitari e sono state effettuate oltre sette perquisizioni

 

Pubblicato in Cronaca Parma

Rapina impropria: 39enne ghanese pregiudicato arrestato dalla Polizia di Stato
Un cittadino ghanese di 39 anni, clandestino e censurato, è stato tratto in arresto dagli agenti della Squadra Volante per il reato di rapina impropria.
Lo straniero, a seguito di un furto perpetrato ai danni del supermercato Conad, era stato fermato da due Guardie Particolari Giurate in servizio di vigilanza antitaccheggio presso il Centro Commerciale “La Rotonda”; per guadagnarsi la fuga le aveva spintonate e graffiate.


Grazie all’intervento degli agenti, allertati tramite linea di emergenza 112NUE, il malvivente è stato definitivamente bloccato.


Il ghanese aveva sottratto, occultandolo all’interno di una borsa, diverso materiale tra cui due power bank e cinque auricolari bluetooth, che non essendo stati danneggiati, sono stati restituititi al responsabile dell’esercizio commerciale. Nel corso della perquisizione, sono stati rinvenuti dentro un borsello un paio di forbici da sarta, una lametta da rasoio ed una astina in metallo (tipo grimaldello).


Numerosi i precedenti di Polizia e penali, a carico del 39enne, in particolare per reati contro il patrimonio. Principale bersaglio della sua attività criminale i centri commerciali.
Il malvivente, che è stato anche denunciato per immigrazione clandestina e possesso di oggetti atti ad offendere, sarà processato con rito direttissimo questa mattina.
Le due Guardie Particolari Giurate sono state refertate presso il locale Pronto Soccorso e dimesse con prognosi di tre giorni per graffi e percosse.

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Furto ai danni del Centro di Promozione Sociale “Gorizia” a Carpi: denunciato dalla Polizia l’autore del reato Personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha denunciato in stato di libertà un cittadino marocchino di 22 anni per il reato di furto aggravato ai danni del Centro di Promozione Sociale Gorizia.

Al termine di una approfondita e scrupolosa attività di indagine, effettuata anche attraverso l’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza del locale, gli agenti sono riusciti a risalire al giovane straniero, imputandogli la paternità del furto. Il giovane, nella tarda serata del 18 maggio scorso, aveva forzato una prima porta di sicurezza esterna per introdursi nel Centro e, dopo aver danneggiato un’altra porta i, frantumandone il vetro, aveva raggiunto il locale adibito a bar, asportando il fondo cassa. A questa denuncia se ne aggiunge un’altra a suo carico per il reato di atti osceni in luogo pubblico in presenza di minori.

La Squadra Volante il 24 giugno scorso, era intervenuta in via Lucrezio in quanto un condomino aveva segnalato la presenza di un uomo - per l’appunto il 22enne marocchino - completamente nudo, con una bottiglia di vino in mano, in piedi sopra una panchina, che saltava e ballava, cantando a squarciagola, all’interno del parco pubblico, frequentato da bambini intenti a giocare. Il marocchino pregiudicato, con numerosissimi precedenti di Polizia per svariati reati, tra cui ricettazione, danneggiamento e furto aggravato, porto di armi ed oggetti atti ad offendere, si trova al momento in carcere a seguito di ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P presso il Tribunale di Modena in relazione ad un furto commesso dallo stesso nella notte tra il 24 e il 25 maggio scorsi ai danni dell’esercizio commerciale “Mercatone A.C.E.” di Carpi.

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Nella giornata odierna è stato effettuato un controllo straordinario di avventori degli esercizi pubblici e luoghi di aggregazione nella città di Parma e nelle zone di competenza territoriale delle stazioni di Parma centro, Parma oltretorrente, Monticelli terme, San Pancrazio e Vigatto.

Parma 13 agosto 2019 - Il controllo è stato effettuato unitamente ai carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) e del NAS di Parma. Quest’ultimi hanno elevato tre violazioni amministrative nei confronti di una macelleria di Parma sita in via Albertelli:
- Carenze igienico sanitarie dei locali sanzione di euro 1000,
- mancato approntamento delle procedure di autocontrollo sanzione di euro 2000,
- mancanza attestato di formazione per alimentaristi consolazione di euro 100.

Durante le operazioni di controntrollo sono state identificate 92 persone di cui 31 extracomunitarie, sono state inoltre effettuate 6 perquisizioni personali e sono stati rinvenuti 10 g circa di marijuana e s4 soggetti segnalati alla Prefettura per uso di sostanze stupefacenti.

Infine, un nigeriano, classe 95, è stato denunciato in quanto sorpreso a cedere una dose di marijuana all’interno del Parco Ducale.

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Carpi: impegno costante della Polizia di Stato sul fronte della prevenzione e repressione dei reati.

Modena 13 agosto 2019 - Nella giornata di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha effettuato un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressioni dei reati predatori, dell’immigrazione clandestina e dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Sono stati controllati cinque parchi cittadini, la stazione Ferroviaria e quella delle autocorriere. Verifiche anche all’interno di tre esercizi pubblici, ove non sono state rilevate irregolarità amministrative.

69 le persone complessivamente identificate, di cui 52 di nazionalità straniera.

Con l’ausilio della locale Polizia Municipale sono stati eseguiti accertamenti in quattro appartamenti locati a cittadini stranieri, nei quali era stata segnalata la presenza di occupanti non in regola con le norme in materia di immigrazione. Nel corso del servizio sono state identificate 20 persone, tutte titolari di permesso di soggiorno.

Gli agenti hanno anche effettuato controlli a otto soggetti sottoposti a misure di prevenzione e sicurezza, alternative alla detenzione, e misure cautelari personali.

 

 

Pubblicato in Cronaca Modena