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A tre anni dal terremoto sabato 27 giugno l'inaugurazione della nuova sede della cooperativa Muratori di S. Felice sul Panaro. -

Modena, 25 giugno 2015 -

A distanza di tre anni dal terremoto, un'altra impresa rinasce dalle macerie, pur non essendosi mai fermata. È la cooperativa Muratori di S. Felice sul Panaro che dopodomani - sabato 27 giugnoinaugura la nuova sede, dopo che quella storica aveva dovuto essere demolita a seguito dei gravi danni provocati dal sisma.

La cerimonia comincia alle 9.45 al Pala Round Table (piazza Italia) con il saluto del presidente della cooperativa Gianfranco Finelli e gli interventi di Gaetano De Vinco (presidente Confcooperative Modena), Lauro Lugli (presidente Legacoop Modena), Maurizio Torreggiani (presidente Unioncamere Emilia-Romagna e Camera commercio), Alberto Silvestri (sindaco di S. Felice e presidente Unione Comuni Modenesi Area Nord), Gian Carlo Muzzarelli (presidente della Provincia e sindaco di Modena), Alan Fabbri (consigliere regionale), Palma Costi (assessore regionale Attività produttive e ricostruzione post-sisma), Stefano Bonaccini (presidente Regione) e Maurizio Gardini (presidente nazionale Confcooperative).

Il taglio del nastro è previsto alle 12 in via Campo di Pozzo 171, dove è stata ricostruita la sede della Muratori di San Felice. Si tratta di un edificio progettato e realizzato in modo totalmente diverso dal precedente, con caratteristiche di elevata efficienza energetica e in modo da richiedere nel tempo una manutenzione minima. Tra primo (uffici tecnici) e secondo piano (uffici amministrativi) la nuova sede si estende per 1.200 metri quadrati; gli uffici sono "open space", con pareti mobili attrezzate.

Il sisma ha causato danni per oltre due milioni di euro; la stessa cifra che è stata spesa per la nuova sede. «Il nostro timore era di non poter ricostruire - spiega Gianfranco Finelli, presidente della Muratori San Felice - Sotto le nostra fondamenta si era verificato il fenomeno della liquefazione delle sabbie, così come successo al campo sportivo: un caso rarissimo che ha fatto il giro del mondo. Abbiamo realizzato sondaggi con geologi, dal momento che la sabbia mista ad acqua appariva a macchia di leopardo. Alla fine è stato necessario progettare un sistema "a platea" innovativo per istituire una base omogenea sulla quale abbiamo potuto ricostruire con tranquillità».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

In Emilia Romagna c'è ancora chi decide di scommettere su sé stesso, seppure la la base imprenditoriale giovanile continui a contrarsi.

Bologna - Esistono ancora imprese giovanili
Ma sono solo 31.294, il 7,6 per cento del totale. In un anno perse 1.115 (-3,4 per cento). La contrazione è determinata da ditte individuali (-1.240 unità) e società di persone (-10,9%), all'opposto è boom per le società di capitali (+12,2%). Settori produttivi: giù costruzioni (-10,6%), agricoltura (-6,1%) e industria (-4,4%); tengono i servizi (+0,3%), con attività di ristorazione e alloggio (+2,4%).

In Emilia-Romagna, c'è tra i giovani chi ancora scommette su di sé e decide di aprire una impresa. La base imprenditoriale giovanile regionale continua però a contrarsi più rapidamente rispetto a quanto avviene a livello nazionale. A marzo 2015, le imprese attive giovanili sono 31.294, ovvero il 7,6 per cento delle imprese regionali. Questo emerge dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio di fonte InfoCamere elaborati dal Centro studi e ricerche di Unioncamere Emilia-Romagna. Gli effetti della crisi economica e della restrizione del credito continuano a colpire duramente. In un anno hanno chiuso 1.115 (-3,4 per cento).

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Va meno peggio per le altre imprese, diminuite dell'1,0 per cento. La tendenza in regione è, da tempo, più pesante di quella nazionale. In Italia la contrazione delle imprese giovanili (503.798, il 9,8 per cento del totale) è meno ampia (-2,1 per cento), come anche per le altre imprese (-0,4 per cento). Le imprese giovanili aumentano solo nel Lazio (+1,4 per cento) e in Trentino-Alto Adige (+0,7 per cento). Segno rosso ovunque altrove. L'Emilia-Romagna è in fondo a questa classifica, quindicesima. Tra le regioni con le quali l'Emilia-Romagna si confronta va peggio in Piemonte (-4,1 per cento), meglio in Lombardia (-1,6 per cento) e in Veneto (-1,7 per cento).

La forma giuridica

La riduzione è da attribuire principalmente alla flessione delle ditte individuali (-1.240 unità, -4,8 per cento), prese tra congiuntura negativa e indisponibilità del credito, ma è molto più intensa per le società di persone (-10,9 per cento, pari a 318 unità). Queste risentono in negativo dell'attrattività della nuova normativa delle società a responsabilità limitata di cui si avvantaggiano le società di capitale, che hanno messo a segno un vero boom (+433 unità, +12,2 per cento).

Settori di attività economica

La riduzione delle imprese giovanili è sempre determinata dai settori produttivi, soprattutto dal crollo delle imprese delle costruzioni (-939 unità, ossia -10,6 per cento), un settore in continua grande difficoltà. È forte anche la riduzione delle attività agricole (-120 unità, -6,1 per cento) e di quelle dell'industria (-4,4 per cento, -112 unità). Tiene l'insieme del settore dei servizi (+0,3 per cento), con tendenze contrapposte al suo interno. Si riducono le imprese del commercio e le attività immobiliari, crescono quelle dei servizi di alloggio e ristorazione e le imprese di noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese.

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5(fonte Unioncamere Emilia Romagna Bologna 15 giugno 2015)

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Il Coordinamento provinciale dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, riunito per discutere delle recenti inchieste giudiziarie nazionali e mettere a punto un piano di attività che coinvolgerà tutte le cooperative associate. -

Modena, 19 giugno 2015

«Tradiscono gli ideali cooperativi e mutualistici quegli amministratori che perseguono il risultato con mezzi illegali. Quando succede, bisogna chiedersi se quella cooperativa è autentica». Lo ha detto il presidente di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco presiedendo il coordinamento provinciale dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, riunito per discutere delle recenti inchieste giudiziarie nazionali e mettere a punto un piano di attività che coinvolgerà tutte le cooperative associate.

«Non nascondo il disagio mio e di tanti altri cooperatori di fronte a quanto emerge quasi quotidianamente dalle inchieste della magistratura – ha affermato De Vinco – C'è stata una sottovalutazione e acritica accettazione di prassi sbagliate da parte di alcune cooperative, a causa delle quali l'ombra dell'illecito è calata su decine di migliaia di cooperative oneste. Dobbiamo ricordarci che siamo un movimento di persone e un sistema di imprese che ha l'obbligo morale e giuridico di agire in modo trasparente e nella piena legalità».

Il coordinatore provinciale dell'Alleanza delle Cooperative Italiane ha aggiunto che il movimento cooperativo deve ripensare il suo modello organizzativo, la selezione dei gruppi dirigenti e i rapporti con la politica. «Evidentemente non per tutti è finito il tempo del collateralismo che ci ha accompagnati per tutto il '900, con ragioni anche alte, ma superate. Oggi – ha sottolineato De Vinco - le cooperative devono presentarsi alle istituzioni e al mercato come imprese mutualistiche e gestite democraticamente». A questo proposito il presidente di Confcooperative Modena ha ricordato che l'Alleanza delle Cooperative Italiane ha depositato in Corte di Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare per mettere fuori gioco le false cooperative.

Agci, Confcooperative e Legacoop hanno sei mesi di tempo per raccogliere un minimo di 50 mila firme, che verranno consegnate al Parlamento. «A livello nazionale abbiamo già raccolto 20 mila firme – ha detto il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti, che fa parte anche del vertice dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, presente all'incontro modenese – Se vogliamo essere credibili nella nostra battaglia per un mercato più pulito e trasparente, dobbiamo affrontare e risolvere la crisi di valori che ci ha investito, coinvolgendo anche i sindacati, che sono i nostri naturali alleati in questa iniziativa forte contro le false cooperative». Sono intervenuti anche altri dirigenti cooperativi, tra i quali i presidenti di Legacoop Lauro Lugli e Agci Mauro Veronesi che, parlando della costruzione dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, hanno detto che essa si realizza solo attraverso il pieno e convinto coinvolgimento delle cooperative e dei cooperatori.

(fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

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Ecco come è cambiata la vita dell'agricoltore. Appassionatamente radicato alla sua terra e alle cose semplici, ama però hi-tech, informatica, e-commerce... Ma c'è un validissimo motivo... -

Parma, 21 giugno 2015 -

Non ci sono più i contadini di una volta. E non ci sono più i sistemi per coltivare la terra di una volta.
Se, per fortuna, esistono ancora paesaggi placidi e sterminati di campi di grano dorati e balloni di fieno a punteggiare l'orizzonte è anche vero, attraversando e osservando attentamente le nostre campagne, da Nord a Sud, magari in una tranquilla domenica d'estate, che qualcosa è cambiato anche in questi luoghi antichi.
Oggi chi lavora la terra è un tecnico esperto, sempre più informato e informatizzato, dotato di strumenti altamente tecnologici.
Questo perché siamo entrati nella cosiddetta era della "agricoltura di precisione".

Come non rimanere affascinati dai tradizionali trattori – emiliani quelli più amati – che, oggi, inquinano meno e hanno piloti automatici che programmano da soli le operazioni da svolgere. Come non rimanere incuriositi da macchine agricole che montano computer di bordo, sensori elettronici e sistemi satellitari, aria condizionata per l'estate e sedili riscaldabili per l'inverno. Non solo, questo rende più agevole un mestiere duro.

Perchè il contadino 2.0 fa spesa online? Le nuove tecnologie non costano poco e possono essere difficili da trovare. E quindi a chi lavora la terra, proprio come per chi vive in città, anche in campagna i siti e-commerce permettono di ricevere direttamente a casa e in poco tempo ciò che si cerca, evitando anche qualche costo d'intermediazione.

Lavorazione terreno  Serra pomodoro

In Emilia, per esempio, nel 2008 è nato www.Agristore.it, sito che offre una gamma completa di accessori e ricambi per soddisfare le esigenze di agricoltori, allevatori, vivaisti e possessori di giardini.
Ritmi e dedizione di una volta e tecnologia futuristica si incontrano per la salvaguardia di quello che sembra rimasto uno degli ultimi baluardi di un mondo sempre più veloce e caotico.
Questo è un esempio di come la tecnologia si sposa perfettamente con la tradizione di mestieri antichi e 'sani' .

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Le imprese parmensi che hanno partecipato al Laboratorio Responsabilità Sociale d'Impresa, promosso da Camera di commercio e Provincia di Parma con il finanziamento della Regione Emilia-Romagna, hanno lavorato su iniziative per l'innovazione green, il welfare aziendale e le partnership con il territorio. Il 23 giugno forum pubblico di presentazione delle attività svolte e dei progetti futuri. -

Parma, 19 giugno 2015 -

Il 23 giugno, dalle 9 alle 12.30, si svolgerà in Camera di commercio di Parma il Forum pubblico di presentazione della attività e del Piano d'azione frutto del lavoro delle imprese che hanno partecipato al "Laboratorio Imprese parmensi per la Responsabilità Sociale d'Impresa (RSI)", promosso da Camera di Commercio e Provincia di Parma con il coordinamento tecnico di Focus Lab (società di esperti nell'elaborazione di strategie di RSI e nell'ideazione di attività di Green Economy Management) e il supporto finanziario della Regione Emilia-Romagna.

Il Laboratorio, attivato nel febbraio scorso e concluso, come prima sperimentazione, in questi giorni, ha permesso ai 30 partecipanti di confrontarsi su tematiche di welfare aziendale, green management, partnership territoriale creando un primo repertorio di best practices divulgabile ad altre imprese della provincia. Sono stati inoltre progettati gli interventi che saranno approfonditi nei prossimi mesi.

Ad anticiparne i contenuti sono stati il presidente della Camera di commercio Andrea Zanlari e il Consigliere delegato per la Provincia di Parma Maurizio Vescovi, che ha dichiarato: "La Provincia di Parma insieme alla Camera di Commercio ha portato avanti l'organizzazione di questo progetto sulla responsabilità sociale delle imprese che riteniamo molto strategico per il nostro territorio, nonostante i tempi di crisi. Anzi proprio a causa della crisi dobbiamo perseguire a maggior ragione e con maggior sforzo queste finalità. Lo abbiamo fatto sia con la partecipazione del Servizio Attività Produttive, sia con la partecipazione del Servizio Inserimento Lavorativo Disabili, in quanto uno degli esempi più concreti di responsabilità sociale delle imprese che si sono avuti nel nostro territorio è stato valorizzato dal Premio SILD Luisa Sassi, che ha portato alla luce, nei 5 anni scorsi, una serie di esperienze oltre gli obblighi di legge sull'assunzione delle persone disabili".

Per il presidente della Camera di commercio di Parma Andrea Zanlari la "Responsabilità sociale sembra un concetto astratto se non ci soffermiamo su quanto invece le nostre azioni, i nostri comportamenti influenzano l'ambiente e le relazioni sul territorio.Tutte le nostre azioni lasciano un segno e ne siamo responsabili. Ci siamo proposti con questo progetto di dare un segnale, come Camera di commercio, e chiamare a raccolta diversi attori, dalle imprese alle cooperative alle scuole, per creare collaborazione e sinergie, ospitando nei laboratori aziende "maestre" nell'attivare con successo azioni di responsabilità sociale. Abbiamo coinvolto le scuole, perchè? Il futuro è lì, e siamo noi che dobbimo ricordare a i ragazzi che hanno diritto ad avere un territorio dove costruirsi un futuro in maniera responsabile".

Al Laboratorio hanno partecipato 30 referenti di 24 realtà del territorio tra imprese di vari settori e dimensioni, cooperative sociali, associazioni di volontariato, associazioni di categoria e referenti della Pubblica Amministrazione. Il 23 giugno saranno presentati direttamente dai protagonisti del Laboratorio i risultati raggiunti e i progetti futuri. I temi di RSI sui quali sono emerse progettualità maggiori riguardano il benessere dei dipendenti, l'innovazione green, l'inclusione sociale e l'inserimento disabili, l'innovazione nella catena di fornitura, la misurazione degli impatti sociale-ambientali, la partnership con il territorio e le istituzioni. Sempre nell'ambito del Forum verranno allestiti una serie di corner informativi delle imprese partecipanti che presenteranno le proprie attività, i prodotti e i progetti di RSI realizzati.

A chiudere il Forum con un commento conclusivo sarà il Direttore Generale Attività Produttive della Regione Emilia-Romagna, Morena Diazzi.

(Fonte: ufficio stampa Camera di commercio di Parma)

Si parla di innovazione sociale nell'incontro organizzato domani – venerdì 19 giugno – dall'Associazione Giovani Cooperatori di Confcooperative Modena. -

Modena, 18 giugno 2015 -

L'iniziativa, aperta a tutti (studenti compresi) si svolge dalle 17.30 alle 19.30 presso la cooperativa sociale Scai (via del Sagittario 1, Modena). Intervengono Francesca Corrado, vicepresidente dei Giovani Cooperatori di Confcooperative Modena, e il ludologo Andrea Ligabue. Segue aperitivo. Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

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"Non è un'impresa", l'innovativo strumento ideato e realizzato da Confesercenti Parma offre una formazione personalizzata grazie a Maestri d'eccezione che da anni operano nel settore. -

Parma, 18 giugno 2015 - di Sara Bondani - 

Riscoprire la professionalità che si nasconde dietro la lavorazione e il taglio a mano di un buon Prosciutto di Parma. Quel processo antico, che solo un vero "Maestro salumiere" conosce e può trasmettere alle nuove generazioni. Maurizio Setti, grande esperto del mondo dei salumi, è uno dei tutor che metterà la professionalità acquisita negli anni al servizio delle imprese interessate a questo nuovo processo di formazione. Proprio dal concetto di professionalità di una volta, dalla figura del Maestro di Mestiere e dalla più che mai attuale necessità di avere la consulenza di professionisti di livello, è nato "Non è un'impresa".

La nuova piattaforma per il tutoring aziendale ideata e realizzata da Confesercenti Parma con il suo Confesercenti LAB, è stata presentata questa mattina, presso il ristorante Parma Rotta dal presidente di Confesercenti Corrado Testa, dalla vicepresidente Francesca Chittolini, da Stefano Cantoni, coordinatore settore Ristorazione di Confesercenti Parma e da Antonio Vinci, responsabile Marketing di Confesercenti.

Un nuovo mezzo grazie al quale ora è possibile tramandare quel valore aggiunto che deriva da anni di esperienza sul campo. "Siamo partiti dall' idea dell'antica figura del Maestro di Mestiere, poiché la formazione richiede professionisti selezionati che grazie alla loro esperienza e competenza possano accompagnare le piccole e medie imprese del territorio. Da qui è nato questo innovativo progetto che mette a disposizione in maniera semplice e rapida i tutor per consulenze ad hoc, che vanno oltre le lezioni in aula, dando vita ad un vero e proprio affiancamento per rilanciare la propria attività". - ha spiegato il Presidente Corrado Testa, ringraziato alcuni dei tutor che erano presenti oggi, lo chef Antonio Di Vita, il Barman Michele Bia e il Mastro Salumiere Maurizio Setti.

"La piattaforma realizzata da Francesco Lia è uno strumento innovativo ma essenziale, di facile utilizzo, pensato per le piccole e medie imprese da cui si possono contattare direttamente i tutor per una programma di formazione in aula e affiancamento personalizzato su luogo di lavoro." - ha continuato Antonio Vinci, ideatore e responsabile marketing di Confesercenti Parma. Aggiungendo che il progetto partito da Parma per il settore alimentare sarà presto ampliato ad altri settori, su scala nazionale, con nuovi tutor di comprovata esperienza.

I neo imprenditori o le imprese già avviate che cercano validi consigli per specializzarsi, possono mettersi facilmente in contatto coi tutor sul sito www.noneunimpresa.com. Le consulenze vengono poi studiate ad hoc in base alle esigenze specifiche e dopo un'attenta analisi della gestione aziendale.
Un percorso di formazione in grado di mostrare cosa si nasconde dietro un'attività che funziona e far ritrovare l'arte di un mestiere, grazie alla passione che muove un grande professionista.

Pubblicato in Cronaca Parma
Giovedì, 18 Giugno 2015 13:45

Piacenza - My Telling, domani l'evento conclusivo

Un programma di sostegno realizzato su misura per consentire a coloro che non lavorano né studiano, di acquisire preziose soft skills e competenze che facilitino la ricerca di lavoro e la motivazione allo studio. Domani, venerdì 19 giugno alle ore 19 presso lo Spazio 2 di Via XXIV Maggio 51/53, un evento aperto al pubblico sull'esito del progetto -

Piacenza, 18 giugno 2015 -

Il Comune di Piacenza in collaborazione con Tice e alle dott.sse Francesca Derba e Silvia Bersani presenta la conclusione di "MyTelling", uno dei progetti vincitori del bando "Giovani Progetti" promosso dall'assessorato alle Politiche Scolastiche e Giovani del Comune di Piacenza.
L'esito del progetto verrà presentato da Derba e Bersani durante un evento aperto al pubblico il giorno 19 Giugno alle 19:00 nelle sale di Spazio 2 di via XXIV Maggio 51/53 a Piacenza, alla presenza dell'Assessora alle Politiche Giovanili Giulia Piroli, della presidente del centro Tice Francesca Cavallini, della video giornalista Diletta Grella e dei ragazzi di BeWonder, che hanno realizzato il sito Internet ed il video per l'evento finale che sintetizza tutto il progetto.

MY TELLING

MyTelling è un programma di sostegno realizzato su misura per consentire ai NEET (Not being in Employment, Education or Training), ossia coloro che non lavorano né studiano, di acquisire preziose soft skills e competenze che facilitino la ricerca di lavoro e la motivazione allo studio.
L'obiettivo del progetto era quello di migliorare le opportunità di istruzione e formazione professionale per i giovani di Piacenza e provincia attraverso:
• La riconquista della fiducia e della motivazione;
• La creazione di opportunità di occupazione e la promozione del concetto di mobilità attraverso attività di volontariato;
• L'aumento della capacità di attrazione delle opportunità di istruzione e formazione professionale.

Le proponenti Francesca Derba e Silvia Bersani, in collaborazione con Tice (centro di apprendimento e ricerca), il Comune di Piacenza e Diletta Grella (video giornalista professionista, specializzata nella tecnica dello story telling, formatasi alla Columbia University di New York), hanno realizzato il progetto, attraverso le competenze di tutoraggio ed educative, che è partito l'11 Aprile e si concluderà venerdì 19 Giugno con la restituzione finale.

UNA METODOLOGIA INNOVATIVA

L'elemento innovativo del progetto ha consistito in:
- creazione di Career Circles (circoli di carriera), conosciuti come discussioni di gruppo mediate da peer mentoring, che favoriscono lo scambio di conoscenze tra i giovani, consentendo loro di imparare dai coetanei in un ambiente che favorisce il confronto e la nascita di idee;
- attività di Story Telling, la metodologia che prevede la realizzazione di un video-curriculum personale in maniera creativa e la valutazione delle proprie attitudini e aspettative personali rivisitata e adattata alle esigenze progettuali per la creazione di Curriculum Vitae attraverso video automonitorati;
- attività di Role Playing, che consentono di acquisire capacità utili per simulare contesti di vita reali e migliorare la propria assertività a livello relazionale e lavorativo.

I RISULTATI

Hanno partecipato al progetto MyTelling 10 ragazzi dai 17 ai 27 anni e i risultati, positivi, sono i seguenti:
4 ragazzi hanno creato il loro video curriculum, che è stato poi caricato sul sito www.mytelling.it, consentendo così alle imprese piacentine di visualizzarli;
tutti i ragazzi hanno creato il loro curriculum vitae cartaceo e l'hanno poi inviato alle imprese;
2 ragazzi hanno trovato un'occupazione in stage attraverso il supporto e l'iscrizione a Garanzia Giovani. La ditta in cui lavorano di occupa di grafica e stampa (Grafiche Lama);
4 ragazzi hanno iniziato a svolgere lavori saltuari e sono in attesa di assunzione presso una ditta di logistica e attività commerciali;
Un ragazzo ha ripreso lo studio presso l'istituto Alberghiero di Piacenza.

PROSPETTIVE FUTURE

Tra le prospettive future si è ipotizzata:
- la creazione di reti di collaborazione con Università ed Enti Pubblici e Privati già presenti nel nostro territorio per ampliare la conoscenza di questa realtà (NEET) e sensibilizzare la comunità ad iniziative per coinvolgere giovani in cerca di lavoro;
- la possibilità di creare spin-off aziendali con l'obiettivo di garantire un sostegno ai giovani che non vogliono continuare a studiare o che faticano a trovare lavoro, permettendo a loro di vivere esperienze concrete che possano motivarli nuovamente alla ripresa dello studio o guidarli nella definizione della propria attività lavorativa;
- creare reti di collaborazione con il Comune di Piacenza e Spazio 2 "cittadella del lavoro e della creatività".

INFO E CONTATTI

Info Progetto MyTelling:
Francesca Derba Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  www.mytelling.it 

Info Evento:
Valentina Pacella| Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Spazio 2, Via XXIV Maggio 51/53, Piacenza

(fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

Una piattaforma di matching tra imprese provenienti da più di ottanta paesi diversi. CNA Reggio Emilia diventa soggetto aggregatore delle pmi reggiane per dare massima visibilità alle eccellenze del territorio in tre semplici mosse. -

Reggio Emilia, 17 giugno 2015 -

In via Maiella firmato un importante protocollo d'intesa tra CNA e Expo Business Matching (EBM), una piattaforma di matching tra imprese provenienti da più di ottanta paesi diversi, creata appositamente per incoraggiare e facilitare il dialogo tra gli operatori durante il loro soggiorno in Italia in occasione di Expo Milano. CNA Reggio Emilia giocherà un ruolo fondamentale in qualità di soggetto aggregatore per le proprie imprese per dare la massima visibilità alle produzioni di eccellenza del nostro territorio.

"Abbiamo voluto aderire alla piattaforma EBM – ha dichiarato il Presidente provinciale CNA Nunzio Dallari - perché lo consideriamo un modo concreto per ogni piccola o media azienda di Reggio Emilia di rendersi appetibile per un gigante economico come Expo tramite tre semplici passi: presentare i propri prodotti ed i propri servizi; cercare altre imprese, provenienti da ottanta paesi diversi, che siano utili in un'ottica di relazione acquisto – vendita o filiera – rete; incontrarsi ed approfondire l'opportunità di scambio commerciale".

Come ha ricordato anche Fabrizio Ferrarini, responsabile CNA Area Economica, da 18 mesi CNA è impegnata su tutti i tavoli di riflessione e di progetto sulle possibilità utili alle imprese che l'esposizione universale può offrire: "Facciamo parte del progetto "We-A-RE Reggio Emilia per Expo", abbiamo sviluppato due eventi da portare a Milano per un vero e proprio Cna Expo Day, uno sul tema della panificazione e l'altro riprenderà lo show cooking che si svolgerà venerdì 19 giugno in Piazza Prampolini per la valorizzazione dei prodotti tipici del nostro territorio, simboleggiati dall'aceto balsamico tradizionale DOP di Reggio Emilia. Inoltre, CNA è attiva con incontri di presentazione alle imprese delle singole opportunità paese, come la Moldavia il prossimo 26 giugno".

Prima della firma del protocollo d'intesa ci sono stati gli interventi del Prof. Carlo Penati di Eupolis Lombardia, che ha parlato del mondo Expo e delle opportunità per le imprese, e dei professionisti di Price Waterhouse dott. Vincenzo Grassi e dott. Cristian Celoria, che hanno illustrato in dettaglio le funzionalità della piattaforma EBM.

L'iniziativa Expo Business Matching è promossa direttamente da Expo Milano 2015 in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano, Promos, Fiera Milano e PWC, e rappresenta un'occasione concreta di internazionalizzazione per offrire alle imprese concrete possibilità di crescita all'estero.

La piattaforma facilita le relazioni tra gli operatori di business sulla base della loro compatibilità e indice di affinità. Dopo Expo, il portale rimarrà uno strumento operativo e completo per le imprese che vorranno avviare o continuare il processo di internazionalizzazione, coadiuvate e supportate dalle politiche e dai servizi di tutti i promotori.
"Sappiamo tutti che Expo può rappresentare il punto di partenza – ha concluso il Presidente Dallari - di ogni impresa verso l'internazionalizzazione, un'opportunità che va coltivata con attenzione e nella maniera giusta perché avviare relazioni con paesi stranieri può risultare non facile, soprattutto per un'impresa di piccole e medie dimensioni, meno strutturata. CNA è al loro fianco in questa sfida ambiziosa, ma possibile".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Incontri dedicati dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia alle questioni inerenti la tutela della proprietà intellettuale. - 

Reggio Emilia, 16 giugno 2015 -

Proseguono gli incontri dedicati dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia alle questioni inerenti la tutela della proprietà intellettuale, con specifiche iniziative seminariali aperte agli operatori ed all'utenza in generale. Il prossimo appuntamento di un lungo percorso finalizzato alla tutela di un patrimonio immateriale che rappresenta, però, uno dei principali fattori di competitività delle imprese, essendo legato a marchi, brevetti e invenzioni, è in programma 19 giugno nella Sala Convegni della Camera di Commercio, con inizio alle ore 9.00, dove si parlerà del "Come tutelare la forma di un prodotto: design, marchio di forma e diritto d'autore".

I lavori saranno condotti dal dr. Federico Corradini e dall'Ing. Emanuele Tollari dello Studio Ing. C. Corradini & C. Srl, esperti della materia.
Nell'incontro saranno affrontati i temi relativi alla protezione della forma di un prodotto, in relazione ai modelli registrati ed ai marchi di forma, con particolare attenzione inoltre ai diritti d'autore sulle forme (Copyright) ed alle strategie di deposito ed estensione ultra nazionale dello stesso.
Il programma del seminario e l'iscrizione on line sono disponibili sul sito www.re.camcom.gov.it

Per maggiori informazioni, segreteria del seminario (Ufficio Marchi e Brevetti: tel. 0522 796207, e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)