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Martedì, 26 Maggio 2015 11:58

Lavoro, i primi dati sugli effetti della riforma

Ufficio economico Confesercenti Emilia Romagna: primi dati sugli effetti della riforma del lavoro nel commercio e nel turismo con saldo positivo di nuova occupazione tra gennaio e aprile 2015. -

Parma, 26 maggio 2015 -

L'ufficio economico di Confesercenti Emilia Romagna ha svolto una indagine presso le proprie Associazioni territoriali sui primi effetti della riforma del lavoro (jobs act e legge di stabilità) con riferimento a un campione di imprese associate del commercio, del turismo e dei servizi.
Da questa analisi risulta che i contratti di lavoro attivati dal 1 gennaio di quest'anno al 30 aprile a livello regionale dal sistema Confesercenti, che hanno usufruito della decontribuzione triennale prevista dalla normativa, sono stati 759 (33% nel turismo,58% nel terziario e per il 9% nei servizi), mentre i contratti a tutele crescenti attivati dall'entrata in vigore del jobs act (7 marzo) al 30 aprile 2015 sono stati 270.
Per quanto riguarda invece i contratti a progetto e a tempo determinato, trasformati nello stesso periodo in contratti a tempo indeterminato, sono stati 305.
La stessa indagine ha rilevato che, considerate anche le chiusure di contratti intervenute nello stesso periodo si è comunque creata, fino ad aprile di quest'anno, nuova occupazione nel settore con un saldo positivo di 276 unità.

"I primi dati che emergono sugli effetti della riforma del lavoro nel terziario e nel turismo in Emilia Romagna sono positivi- commenta Stefano Bollettinari direttore Confesercenti Emilia Romagna - è un monitoraggio effettuato dai nostri uffici dell'area lavoro e si riferisce ad aziende del sistema Confesercenti, ma il trend è complessivamente favorevole con un saldo positivo di nuova occupazione per 276 addetti e sono ben 759 i contratti di lavoro attivati tra gennaio ed aprile 2015, che hanno usufruito della decontribuzione introdotta con la legge di stabilità. Ma la prosecuzione del trend positivo, prosegue Bollettinari, dipenderà soprattutto dal consolidarsi di una vera ripresa economica che nel commercio e nel turismo stenta ancora ad avviarsi. E' inoltre necessario che la riduzione del costo del lavoro e quindi del cuneo fiscale diventi strutturale e occorre più attenzione al lavoro stagionale e a tempo determinato che nel nostro settore sono fattori di competitività fondamentale anche con riferimento all'economia turistica e non va assolutamente penalizzato".

dati riforma lavoro conf er

(Fonte: ufficio stampa Confeserecenti ER)

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Lunedì, 25 Maggio 2015 13:10

Modena - Sicurezza, istruzioni per l'uso

Un ciclo di incontri sulla sicurezza che entrerà nel vivo nel corso della settimana, a cominciare con la serata in programma questa sera alle 20.30 presso la sede provinciale di CNA, a Modena. L'iniziativa è aperta al pubblico. -

Modena, 25 maggio 2015 -

Sulla base di un sondaggio realizzato da CNA, senza pretese di rappresentatività statistica, il 67% delle imprese modenesi negli ultimi tre anni ha subito un furto, una realtà che porta nove imprenditori su dieci a ritenere la situazione odierna della criminalità più grave rispetto a cinque anni fa.

Considerazioni che hanno spinto l'Associazione modenese a organizzare un ciclo di incontri sulla sicurezza che entrerà nel vivo nel corso della settimana, a cominciare con la serata in programma oggi, lunedì sera alle 20.30 presso la sede provinciale di CNA, a Modena, in via Malavolti 27. Argomento al centro della serata la sicurezza, che sarà analizzata da ogni punto di vista: si parlerà della situazione sul territorio, delle proposte di CNA, delle soluzioni che consentono di minimizzare i rischi di esser vittime di episodi criminosi e della necessità di contemperare sicurezza e privacy.

Ad alternarsi al microfono saranno il presidente dell'Area di Modena Nicola Fabbri, il responsabile Andrea Tosi, poi l'esperto Dario Augelli (consulente di Sistemi Integrati) e l'avvocato Andrea Corradini, che analizzerà gli aspetti delle normative sulla privacy in materia di sistemi di sicurezza. A concludere i lavori sarà invece il presidente provinciale di CNA Umberto Venturi.

Il prossimo appuntamento è in programma martedì 26 a Carpi, mentre l'indomani sarà la volta di Vignola.
L'iniziativa è aperta al pubblico.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

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Domenica, 17 Maggio 2015 12:49

Lavoro. Diamo i numeri?

A seconda del punto di osservazione l'Italia è in ripresa o in profonda crisi. Ma la realtà è tangibile e inconfutabile ogniqualvolta che occorre metter mano al portafogli, sempre più scontrini e sempre meno banconote.

di Lamberto Colla - Parma, 17 maggio 2015 -
Il balletto dei numeri che quotidianamente ci vengono proposti è quantomeno imbarazzante, almeno per coloro che hanno ancora un po' di libertà di giudizio, e l'enfasi con la quale vengono declamati è a scopo meramente propagandistico.
Il Governo, nonostante gli sforzi e la stragrande maggioranza dei consensi parlamentari, stenta a trovare la strada giusta per ottenere i i risultati promessi, primo fra tutti il rilancio del lavoro e dell'occupazione.

OCCUPAZIONE SI, OCCUPAZIONE NO?
E' proprio sulla questione dell'occupazione che vorrei puntare l'attenzione a partire dalle notizie che si sono rincorse in questi giorni. Una sequenza quasi interminabile di numeri buttati quasi a caso. Dapprima i trionfalistici commenti seguiti alla diffusione dei dati dell'INPS secondo il quale sarebbero 470.785 i nuovi rapporti di lavoro stabili registrati nel primo trimestre dell'anno; il 24,1% in più rispetto all'analogo periodo del 2014. Parrebbe la conferma che l'opera del Governo stia maturando i suoi frutti.
Peccato che al contrario l'ISTAT abbia, nelle stesse ore, certificato che la disoccupazione, invece di scendere, sia ancora salita passando dal 12,7% d febbraio al 13% di marzo. Il tasso più alto dal 13,2% di novembre scorso. Ma la "balla" sta anche nel fatto che quei 470.000 nuovi contratti scendono a poco più di 91.000 se vengono conteggiate le solo nuove assunzioni a tempo indeterminato.

PIL, DEBITO e TASSE, GIU'?
Ciononostante Renzi, basandosi prevalentemente sui primi dati INPS, ha colto al volo l'occasione per affermare che si sono fatti "Passi in avanti" sostenuto anche da quel misero +0,3% d'incremento di PIL realizzato ad aprile. E' bastato questo umiliante indicatore positivo per "urlare" che l'Italia è uscita dalla recessione scordandosi di riconoscere il merito a Mario Draghi e alla manovra di Quantitative Easing varata lo scorso gennaio, dopo quasi un anno di duelli all'arma bianca con tutti i capi di governo e delle banche centrali delle potenti economie germanocentriche.
Le cose stanno andando così bene che, è sempre di questi giorni, che il debito pubblico è nuovamente salito raggiungendo quota 2.184,5 miliardi di Euro (il precedente era di 2169).

Il Codacons tra l'altro stima che il debito pubblico pesa oggi su ogni singolo cittadino addirittura per oltre 36.400 euro, soglia record mai raggiunta prima. In sostanza le tasse per gli italiani continuano a lievitare seppur di poco mentre il debito pubblico non accenna a diminuire.
Ed eccoci giunti a sfiorare l'altro punto dolente e le false riduzioni di tasse, tanto vantate dai vari governi. Come si può evincere dalla tabella (si veda galleria immagini) che segue (tratta da ESPRESSO-REPUBBLICA) gli unici periodi nei quali le tasse sono state ridotte corrisponde ai due periodi Berlusconiani. I Governi di centrosinistra e tecnici invece hanno immediatamente "corretto" l'errore.
E, se lo dice l'Espresso, c'è da crederci.

CONCLUSIONI
Un disastro. L'economia non gira e a decollare, invece del lavoro, sono disoccupazione, debito pubblico e tasse. E come potrebbe essere diversamente se le leve economiche investite per lo sviluppo non raggiungono la base sociale.

Sinora gli incentivi sono stati concessi alle banche che invece di distribuire i vantaggi a imprese e consumatori hanno provveduto a fare cassa per coprire le loro magagne, o a altri soggetti intermediari come dimostra, ad esempio, il progetto cofinanziato dall'UE "Garanzia Giovani".
Un macchinoso quanto astruso meccanismo di selezione, formazione e addestramento di giovani (15-29 anni), privo di coordinamento centrale tanto che le diverse regioni applicano le loro varianti. Prendendo spunto da questo esempio, ancora una volta, invece di incentivare con mezzi semplici, immediati e soprattutto diretti sui beneficiari, l'occupazione giovanile si di fatto sovvenzionati prevalentemente le società interinali e gli enti di formazione professionale senza produrre alcun risultato evidente e tangibile sull'occupazione e sull'economia.
Infatti, questo piano del governo ha generato offerte di lavoro per appena 3 su 100 dei giovani ai quali si rivolgeva.

Un flop talmente evidente da essere ammesso dallo stesso presidente del Consiglio Matteo Renzi in persona nel corso di un incontro all'Università Luiss: «I numeri della Garanzia giovani non sono quella botta di vita che ci aspettavamo, anzi che qualcuno si aspettava. Non a caso, io ne parlo abbastanza poco».

Non meglio però sono le proposte dell'opposizione parlamentare e nello specifico il cavallo, o meglio "asino", di battaglia del M5S: il reddito di cittadinanza. 800 euro da dare a tutti. Una proposta interessante e appetibile solo a livello teorico che porrebbe in contrapposizione, col medesimo reddito, i neo assunti e i disoccupati sovvenzionati.
Una proposta indecente che ben poco incentiverebbe a cercare un lavoro o a investire su una propria attività individuale (artigianale, commerciale o di servizi), narcotizzando ancor più i già storditi e ansiosi disoccupati o inoccupati o sottoccupati sempre più numerosi in questa bell'Italia.

E' ora di dire basta a balle, balline e demagogiche quanto inutili proposte.
Cari signori politici, siate seri e attivate le uniche leve possibili. Se non le conoscete andate a ripassare le teorie dei grandi dell'economia, per primo e applicatele pedissequamente senza alcuna vostra interpretazione o ancor peggio di qualche moderno luminare tecnico.

No Grazie, abbiamo già dato!
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(*) « Il capitalismo non è intelligente, non è bello, non è giusto, non è virtuoso e non mantiene le promesse. In breve, non ci piace e stiamo cominciando a disprezzarlo. Ma quando ci chiediamo cosa mettere al suo posto, restiamo estremamente perplessi. »
(John Maynard Keynes, Autosufficienza nazionale, 1933)

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Presentato il Rapporto sulla coesione sociale a Reggio Emilia realizzato dall'Osservatorio Economia, Coesione sociale e Legalità della Camera di Commercio. Mazzoli: "fenomeni non facilmente reversibili". Landi: "Serve un'azione congiunta di intensità inedita".-

Reggio Emilia, 15 maggio 2015 -

"Fuga da Reggio Emilia?". E' sicuramente questo il titolo più provocatorio tra i tanti contenuti nel Rapporto sulla coesione sociale a Reggio Emilia realizzato dall'Osservatorio Economia, Coesione sociale e Legalità della Camera di Commercio.
La spiegazione è nelle parole del sociologo Gino Mazzoli, che ha curato la raccolta dei dati e le analisi contenute nel ponderoso studio.
"Abbiamo un export invidiabile, un capitale sociale (organizzazioni del terzo settore e volontari) molto consistente, eppure - dice Mazzoli - la "fuga dei cervelli", le rimesse degli immigrati in calo verticale, i "quasi poveri" (14.000) raddoppiati in tre anni, i 70.000 lavoratori vulnerabili (34.000 disoccupati e 35.800 fruitori di ammortizzatori sociali) l'esplosione degli sfratti (passati dai 543 del 2001 ai 2.800 del 2013) e il 50% di pensionati poveri (il 54% è sotto la soglia dei 750 euro al mese) inducono a pensare che la nostra provincia, oltre a perdere attrattiva, stia producendo fenomeni di ritiro e di fuga".

Pochi anni fa, ricorda Mazzoli, parlavamo di una provincia ancora forte, ma più vulnerabile, e progressivamente questi fenomeni di fragilità si sono trasformati in povertà, tanto che oggi - dice Mazzoli - "ci si può chiedere se la povertà stia diventando una fuga".
Ma la risposta la offre lo stesso rapporto camerale: "Per ora - sottolinea il noto sociologo reggiano - niente di allarmante, ma al contempo il fenomeno non sembra facilmente reversibile".

Quello che il Rapporto sulla coesione sociale presenta è comunque sicuramente un territorio che soffre demograficamente (-1.000 abitanti nel 2014, e solo 133 bambini in più in un decennio), per la situazione delle famiglie (70.000 quelle composte da una sola persona e un reddito tornato ai livelli del 2004), per l'aumento dei giovani che non studiano nè lavorano (il 15,4% dei reggiani tra i 15 e i 24 anni), per un'economia che guadagna posizioni nella classifica della competitività (5° posto in Italia, migliorando di 26 posizioni tra le province Italiane rispetto al 2010) e delle esportazioni (quasi 9 miliardi nel 2014), ma che tra il 208 e il 2014 ha visto un aumento dei disoccupati pari a 18.400 unità.

Dati tra i quali, dice Mazzoli, spicca la "fuga dei cervelli reggiani all'estero", con 2.609 persone che in sei anni hanno assunto la residenza all'estero, salendo però a 10.500 se si considerano anche coloro che si sono trasferiti in cerca di lavoro senza cambiare residenza.

E dal fronte dei servizi sociali non arrivano notizie migliori. Per ogni 100 anziani sopra i 75 anni, nella nostra provincia vi sono 13 badanti e 1,2 posti in centro diurno, 2,9 posti in casa protetta, 3,8 prestazioni di assistenza domiciliare (1-2 ore settimanali per ogni anziano), con un nettissimo sbilanciamento a favore del badantato e famiglie sempre più in difficoltà (per ragioni economiche, ma fors'anche per la rigidità dell'offerta pubblica) nell'accesso al pubblico, come attesta il consistente calo -37.000 giornate dell'utenza dei centri diurni e degli asili nido.

Una situazione complessiva, quella rivelata dal Rapporto sulla coesione sociale, a fronte della quale, e pur senza allarme, "oggi occorre - afferma il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi - un'azione congiunta di intensità inedita da parte delle forze politiche e sociali, degli operatori economici e delle istituzioni, per rilanciare Reggio Emilia non banalmente come la città dei primati in una società complessivamente in crisi, ma come un territorio in cui la coesione è valore ed è azione, è principio fondativo ed obiettivo da ricercare costantemente.
"Serve fare squadra - scrive al proposito Mazzoli - tra i diversi attori locali per rendere più attraente questo nostro ancora ricco e vitale territorio".

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Uno spettacolo singolare, che coinvolge brillanti giovani imprenditori e artigiani creativi insieme a grandi imprenditori e personalità del mondo della cultura. Il tema portante che accomuna queste storie è l'innovazione e quella certa "rigenerazione culturale" che rende possibile creare imprese di grande successo (nonostante tutto). 

Parma, 12 maggio 2015 - in allegato il programma scaricabile

Dopo aver parlato di mutazioni (economiche, sociali e culturali) e di nuovi sentieri negli eventi pubblici degli scorsi anni – dai diversi "ParmaCamp" al più recente "CNA Next" – CNA vuole ora focalizzare l'attenzione su quelle storie di persone che questa mutazione l'hanno governata e che, attraverso di essa, hanno saputo costruire qualcosa di grande. Il titolo #impresapossibile lascia intendere molto chiaramente lo spirito di questo momento, che si terrà nel pomeriggio di giovedì 14 maggio alle ore 15 presso lo Spazio Bignardi del Teatro Due di Parma.

Sul palco si alterneranno grandi e affermati imprenditori, giovani talenti del territorio che hanno reso concreto e tangibile il proprio sogno d'impresa di successo e alcuni ospiti speciali che porteranno all'attenzione dei presenti la loro storia e la loro esperienza.
Ad aprire formalmente il pomeriggio saranno i saluti di Gualtiero Ghirardi, Presidente CNA Parma, e di Paola Donati, Direttore Fondazione Teatro Due.

A seguire il panel "La grande bellezza" che ospiterà grandi personalità del mondo imprenditoriale del nostro territorio quali Andrea Pontremoli, Dallara Automobili Spa, e Gianpaolo Ghilardotti, FoodLab Srl. Successivamente le storie delle "imprese (davvero) possibili" narrate dagli stessi protagonisti, Eleonora Deidda (Loppis), Stefano Guizzetti (Ciacco), Chiara Allegri (Fogg Art Photo Gallery), Sonia Valente, Luigi Pizzuti (Studio AFA), Paolo Cerri (MEET Hamburger Gourmet), Maria Lamanna (Maria Lamanna Handbags), Alessandro Mercadanti (Ciclofabbro Bagaj), Chiara Berta (Laboratorio Crea), Luca Cavina (Social Cities), Giorgia Barabaschi, Carlo Pignatti (Freekar). Dieci storie esemplari di successo e di passione, una risposta forte e chiara per tutti coloro che si stanno chiedendo se Parma può ancora essere il territorio fertile da cui possono germogliare percorsi imprenditoriali di grande successo.

Successo che CNA augura ai quattro "sogni d'impresa" che si racconteranno attraverso i visionari Alex Salvarani, Leonardo Benecchi (Maringò), Luca Rebecchi (Tank U), Giorgio Toderi, Marco Monegatti (UniPR Racing Team), Francesco Cibati, Matteo Scalfani (C.a.c.c.a.).
Tutti questi racconti saranno interrotti, di tanto in tanto, da interventi tenuti da ospiti speciali, portatori di altre storie positive da cui trarre ispirazione: Matteo Fini, giornalista e scrittore, con l'intervento "Che fine hanno fatto i bamboccioni?", Barbara Fragogna, artista, curatore ed editore, con l'intervento "Maneggiare con cura", Alessandro Tassi Carboni, Presidente Ordine degli Architetti di Parma, con l'intervento "Abitare la città dimenticata" per chiudere con il talento di Mirko Leraghi, Rico Montanini, Danilo Barozzi, Luca Conti, con l'intervento "Io Parlo (e mangio) Parmigiano".

A tirar le somme e a concludere questo pomeriggio speciale sarà Stefania Milo, Presidente Nazionale CNA Giovani Imprenditori, che – insieme a Andrea Mareschi, Responsabile Comunicazione CNA – tesserà le fila di tutti gli interventi con la conduzione dell'evento.
#impresapossibile è realizzato grazie al prezioso sostegno di Banca Popolare di Lodi, Hera Comm, concessionaria Citroen Chierici.

Info: www.cnaparma.it/news/items/impresapossibile-le-storie-di-impresa-in-scena-al-teatro-due.html 

(Fonte: ufficio stampa CNA Parma)

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Domani Associazione Giovani Cooperatori insegna come promuovere propria attività attraverso social media. L'iniziativa è aperta a tutti. -

Modena, 11 maggio 2015

Si parla di strategie di promozione digitale nell'incontro organizzato domani – martedì 12 maggio – dall'Associazione Giovani Cooperatori di Confcooperative Modena. L'iniziativa, aperta a tutti (studenti compresi) si svolge dalle 17 alle 20 presso la cooperativa sociale Scai (via del Sagittario 1, Modena). Intervengono esperti di social media che spiegano come utilizzare correttamente i nuovi strumenti digitali per promuovere la propria attività. Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

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Focus su crescita economica e opportunità per le imprese del territorio. Lunedì 11 maggio, presso la sede della CNA provinciale di Ravenna, alle ore 9.30, gli esperti del Gruppo bancario incontreranno i rappresentanti di numerose aziende locali nell'ambito di un appuntamento volto a fornire strumenti e conoscenze necessari per aprire la propria attività imprenditoriale a nuovi mercati. -

Parma, 8 maggio 2015 -

Turchia e Azerbaijan: due mercati in forte sviluppo e amanti del made in Italy. Entrambi rappresentano un "trampolino di lancio" ideale per avviare o intensificare l'export in aree ad elevato tasso di crescita e UniCredit con CNA Ravenna intendono proporsi come partners privilegiati nel supporto allo sviluppo del business delle imprese italiane all'estero.

Con questo obiettivo è stato pensato e sviluppato il "Forum Turchia e Azerbaijan" in programma lunedì 11 maggio, con inizio alle 9.30, presso la Sala Bedeschi della CNA Provinciale di Ravenna, in viale Randi 90. Un appuntamento realizzato grazie all'unione delle competenze degli esperti dei mercati esteri di UniCredit. Non un semplice convegno, ma un incontro operativo rivolto agli imprenditori del territorio che avranno la possibilità di confrontarsi sulle caratteristiche e le potenzialità di mercati che crescono a ritmi straordinari.

La giornata si aprirà con i saluti di Massimo Mazzavillani, direttore della CNA provinciale di Ravenna, e di Marco Nanetti, Area Manager Ravenna UniCredit. A seguire gli interventi di Nicola Longo Dente, responsabile International & Multinational Banking - YapiKredi (UniCredit) sul tema: "Turchia: un'opportunità per le aziende italiane"; e di Emmy Di Gioia dello Studio Postacioglu Istanbul, su "Investimenti in Turchia: aspetti pratico legali". "Fare business in Azerbaijan" sarà l'argomento trattato da Giacomo Luccisano, Partner Diacron Istanbul. In chiusura, le relazioni, Nuran Kerimov Managing Partner Deloitte & Touche LLC Deloitte Baku; Orhan Gultekin Sales AGM in Yapi Kredi Azerbaijan; e la testimonianza di Valerio Molinari, AD Ecogest Srl.

La partecipazione all'evento è gratuita, inviando una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Il progetto di Confcooperative per formare nuovi cooperatori sociali si conclude domani parlando di fundraising, crowdfunding e finanziamenti europei. -

Modena, 7 maggio 2015

Si conclude domani "Socialmente", il progetto formativo per amministratori e dirigenti di cooperative sociali organizzato e gestito da Federsolidarietà, l'organismo che rappresenta le cinquanta cooperativa sociali aderenti a Confcooperative Modena. Domani – venerdì 8 maggio si parla di fundraising, crowdfunding e finanziamenti europei; all'incontro, che si svolge dalle 8.30 alle 13 a Modena (settimo piano di palazzo Europa), intervengono Agnese Agrizzi (Ideaginger) e Francesco Baruffi (Fondazione Democenter-Sipe).

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

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Un percorso formativo per avvicinare il mondo della didattica a quello delle imprese. I migliori 10 alunni avranno l'opportunità di svolgere uno degli stage messi a disposizione da CNA Modena. -

Modena, 05 maggio 2015 -

Sono quasi 250 i ragazzi dell'Istituto Commerciale Barozzi di Modena, che hanno preso parte con grande interesse, al progetto "A scuola di 730". Percorsi formativi ed esercitazioni pratiche con casi reali, per avvicinare i giovani che presto termineranno il percorso di studi, al mondo del lavoro. L'iniziativa si inserisce nei progetti di alternanza scuola-lavoro organizzati da CNA per la Scuola e ha permesso, al termine del percorso formativo, agli alunni delle classi 4^ dell'istituto ITC Barozzi, di acquisire competenze specifiche in tema di dichiarazioni dei redditi 730.

Al termine del percorso formativo, si sono sottoposti volontariamente a una prova pratica finale per dimostrare le competenze acquisite. I migliori 10, premiati giovedì scorso, davanti a un'aula magna dell'istituto gremita di ragazzi, avranno l'opportunità di svolgere uno degli stage messi a disposizione da CNA Modena, per mettere in pratica nel mondo lavorativo quanto imparato a scuola.

"Esprimo grande apprezzamento per tutti i ragazzi e le ragazze che hanno voluto mettersi alla prova. È importante che gli studenti del 4° anno, ormai prossimi al mondo del lavoro, dimostrino spirito d'iniziativa e intraprendenza". Sottolinea il Direttore del Personale di CNA Modena, Mauro Roncaglia.

premiazione rid

Finanziamenti a fondo perduto fino a 50.000 euro per progetti di ricerca di nuovi prodotti e servizi, modelli di gestione e processi produttivi innovativi. Aperta da oggi la possibilità per le imprese reggiane di presentare le domande per l'accesso ai finanziamenti. -

Reggio Emilia, 4 maggio 2015 -

Si apre oggi, lunedì 4 maggio, per le imprese reggiane, la possibilità di presentare le domande per l'accesso ai finanziamenti (700.000 euro, quasi il doppio rispetto al 2014) destinati dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia alla ricerca e sviluppo delle imprese.
Le risorse messe a disposizione dalla Camera di Commercio sono destinate alle piccole e medie imprese e ai consorzi d'impresa per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo tecnologico realizzati in collaborazione con Università ed enti pubblici di ricerca italiani e con i centri per l'innovazione e i laboratori di ricerca industriale accreditati dalla Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna.

"Questo intervento – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – mira ad accrescere la competitività delle nostre imprese agendo su un fattore importante quale è la ricerca, perché in presenza di un buon andamento delle esportazioni e di una pesante stagnazione del mercato interno è evidente il bisogno di favorire e concorrere a nuovi investimenti per progetti che possano incidere sullo sviluppo di nuovi prodotti innovativi e, contemporaneamente, sui modelli organizzativi e sui processi produttivi".
Gli interventi ammessi sono proprio quelli relativi allo sviluppo di prodotti e servizi con caratteristiche di elevata innovatività, all'introduzione di processi produttivi innovativi, con particolare riferimento ai "processi puliti", all'introduzione di nuovi modelli organizzativi di gestione e controllo incentrati sull'utilizzo delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione, al sostegno alla protezione brevettuale internazionale di tecnologie, prodotti e modelli proprietari sviluppati dalle imprese.

I progetti vengono finanziati – e i contributi sono a fondo perduto – fino al 50% della spesa ammissibile (la possibilità sale al 60% per le imprese femminili e giovanili) e comunque fino ad un valore massimo pari a 50.000 euro.
Il valore minimo di ogni progetto non dovrà essere inferiore ai 15.000 euro, e le domande (il cui ordine cronologico potrà influire sull'ammissione al contributo a parità di punteggio e ammontare investimento) vanno presentate alla Camera di Commercio esclusivamente in modalità telematica (web Telemaco) con firma digitale, corredate da una lettera di intenti/accordo con l'Università o il centro o il laboratorio incaricato dell'assistenza personalizzata alle imprese.
La presentazione, come si è detto, è possibile da lunedì 4 maggio e sino al 31 luglio.
Maggiori informazioni su: www.re.camcom.gov.it 

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)