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Nuovi spazi per l'unità operativa di Clinica e Terapia medica dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Da lunedì 8 agosto la sezione di degenza della struttura, diretta da Riccardo Volpi, si sposta al 3° piano del padiglione Ortopedia.

Parma, 8 agosto 2016

Nuovi spazi per l'unità operativa di Clinica e Terapia medica dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, diretta dal professor Riccardo Volpi.
Da oggi,  lunedì 8 agosto i posti letto della degenza, attualmente collocati al padiglione 26 di "Clinica medica" saranno trasferiti al 3° piano del padiglione 2 "Ortopedia".
Il trasferimento si inquadra nell'ambito del più ampio ridisegno organizzativo delle strutture di area medica del Maggiore. Al trasferimento della degenza, dotata di 36 letti, si accompagnerà il trasferimento nei prossimi mesi delle attività ambulatoriali della struttura che al momento restano nell'attuale collocazione al piano rialzato del Padiglione 26.
La nuova sistemazione della Clinica e Terapia medica avviene con la contestuale conclusione dei lavori per l'adeguamento degli impianti, in base alle ultime e aggiornate norme sulla prevenzione degli incendi, effettuati al 2° e al 3° piano del padiglione.
Le opere di manutenzione stanno progressivamente interessando tutti gli spazi dell'Ortopedia e riguardano gli impianti di rivelazione incendi, l'illuminazione di emergenza, gli impianti elettrici e gas medicali, oltre ad interventi di tinteggio pareti. Attualmente i lavori di riqualificazione, finanziati complessivamente con 1 milione e 500 mila euro, sono in corso di svolgimento al 4°piano dell'edificio, in una delle due sezioni di degenza dell'unità operativa di Ortopedia, proseguiranno poi, nel 2017, al 1° e al 5° piano del padiglione, coinvolgendo rispettivamente il comparto operatorio ortopedico e la seconda sezione di degenza ortopedica.

(Fonte: ufficio stampa Usl Parma)

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Decesso della ragazza di Roma al rientro dalla Giornata mondiale della gioventù. I Servizi di Igiene e sanità pubblica delle singole Aziende sono a disposizione per fornire informazioni ai giovani dell'Emilia-Romagna provenienti da Cracovia e alle rispettive famiglie. In base alle ricostruzioni degli spostamenti, è improbabile che possano esserci state occasioni di contatto stretto con i gruppi di Roma.

Bologna, 3 agosto 2016

Il Sistema di sorveglianza regionale dell'Emilia-Romagna è stato attivato dopo il decesso avvenuto a Vienna, per meningite meningococcica, della giovane originaria di Roma, durante il suo viaggio di rientro da Cracovia, dove aveva partecipato alla Giornata mondiale della gioventù. I Servizi di Igiene e sanità pubblica delle singole Aziende Usl stanno effettuando infatti la profilassi nei casi ritenuti opportuni e sono a disposizione per fornire informazioni a ragazzi e ragazze provenienti da Cracovia e alle rispettive famiglie.

La meningite meningococcica si trasmette da persona a persona attraverso contatti stretti, tramite goccioline di saliva; il batterio responsabile sopravvive solo per pochi minuti fuori dell'organismo. I sintomi sono rappresentati generalmente da febbre alta, cefalea intensa, vomito e rigidità alla nuca. Il rischio di contagio è basso e sono rari i casi di trasmissione della malattia. Per ridurre ulteriormente il rischio è importante che le persone a venute a stretto contatto con i malati si sottopongano a profilassi antibiotica.

Per "contatti stretti" si intendono quelli tra persone che sono state esposte alle goccioline di saliva del malato; in questo caso, per esempio, chi ha viaggiato nello stesso pullman, dormito negli stessi locali, pranzato allo stesso tavolo o avuto comunque contatti stretti con la persona malata. In base alle ricostruzioni degli spostamenti che i ragazzi e le ragazze dell'Emilia-Romagna hanno effettuato durante il soggiorno in Polonia, per la Giornata mondiale della gioventù, risulta improbabile che possano esserci state occasioni di contatto stretto con i gruppi di giovani provenienti da Roma.

I Servizi di Igiene e sanità pubblica delle Aziende Usl restano a disposizione per chiunque abbia dubbi o chieda approfondimenti: i recapiti nella Guida ai servizi di ER Salute.

(fonte: ufficio Stampa Regione ER)

Si comunica che, a partire da lunedì 1 Agosto 2016, il Servizio di continuità assistenziale (guardia medica) di via Belgio sarà trasferito presso la Casa della salute Ovest, in via Brigata Reggio 22 - Reggio Emilia. La Casa della salute Ovest è raggiungibile con i bus n. 3 e 12 - fermata Centro Kennedy.

Reggio Emilia, 18 luglio 2016

Il Servizio di continuità assistenziale (guardia medica), che assicura interventi medici per le urgenze notturne, festive e prefestive, è attivo dalle ore 20.00 alle ore 8.00 di tutti i giorni feriali e dalle ore 10.00 del sabato (o giorno prefestivo) alle ore 8.00 del lunedì (o giorno successivo al festivo)
Il Servizio di continuità assistenziale viene attivato telefonicamente (Numero Verde 800.231.122), il medico di guardia fornisce indicazioni telefoniche e valuta l'opportunità di effettuare una visita domiciliare, in base al quadro clinico prospettato dall'utente.
Nel Distretto di Reggio Emilia sono attive tre sedi di continuità assistenziale (Castelnuovo Sotto, Albinea, Reggio città) dove operano 26 medici.
Nel corso del 2015 sono state effettuate nell'intero Distretto 3.475 visite domiciliari, 5.030 visite ambulatoriali e 6.732 consulti telefonici, in particolare nella sede di Reggio Emilia 2.626 visite domiciliari,1.374 visite ambulatoriali e 5.371 consigli telefonici.

Nella sede della guardia medica di Reggio Emilia è presente un ambulatorio di continuità assistenziale, dedicato a quelle prestazioni comunemente di competenza del medico di medicina generale e non di pertinenza del Pronto Soccorso e dei Servizi di Emergenza, ai quali per urgenze gravi occorre rivolgersi.
L'ambulatorio segue i seguenti orari:
feriali (da lunedì a venerdì) dalle 20.00 alle 24.00
festivi e prefestivi dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 16.00 alle 24.00
Nel corso del 2015 l'ambulatorio di continuità assistenziale ha effettuato 10.473 visite.

L'inserimento del Servizio di continuità assistenziale all'interno di una Casa della salute risponde all'esigenza di una maggiore integrazione dei medici di guardia medica con i medici di medicina generale in un'ottica di effettiva presa in carico e continuità delle cure rivolte ai cittadini.

Si ricorda che presso la Casa della salute Ovest sono già attivi:
lo sportello CUP
il centro Prelievi
il Servizio infermieristico domiciliare
il consultorio, trasferitosi da viale Monte S. Michele
l'ambulatorio screening per la diagnosi precoce del tumore del colon retto
gli specialisti cardiologi ed ecografisti trasferiti da viale Monte San Michele e l'ambulatorio di psichiatria
i medici di medicina generale associati in gruppo, dr. Bassi Tiziano, dr. Foroni Vittorio, dr.ssa Meglioli Lorena e dr. Saracchi Paolo

Via Brigata Reggio cambio sede ausl casa della salute

(Fonte: Ufficio Comunicazione Azienda USL di Reggio Emilia)

Da lunedì 11 luglio 2016 il centro prelievi di Pieve Modolena sarà attivo presso la Casa della salute Ovest, in via Brigata Reggio 22 - Reggio Emilia. Per organizzare il trasloco, il punto prelievi di Pieve resterà chiuso il 7/8/9 luglio 2016.

Reggio Emilia, 6 Luglio 2016

A partire da lunedì 11 luglio 2016 il centro prelievi di Pieve Modolena sarà attivo presso la Casa della salute Ovest, in via Brigata Reggio 22 - Reggio Emilia.
La Casa della salute è raggiungibile con i bus n. 3 e 12 - fermata Centro Kennedy.

l prelievi si eseguiranno solo su appuntamento e sono prenotabili presso tutti gli sportelli CUP e le Medicine di Gruppo abilitate.
Il Centro prelievi rimane ad accesso diretto dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 9.30 esclusivamente per: urgenze consegna campione urine per la medicina dello sport.

Per organizzare il trasloco, il punto prelievi di Pieve resterà chiuso il 7/8/9 luglio 2016.

(Fonte: Ufficio Comunicazione Azienda USL di Reggio Emilia)

I giovani pallanuotisti della Waterpolo Soul hanno fatto visita questa mattina ai pazienti della struttura di Pediatria e Oncoematologia dell'Ospedale dei Bambini di Parma "Pietro Barilla". 

Parma, 1 luglio 2016

I giovani pallanuotisti della Waterpolo Soul, associazione di volontariato che collabora con diverse società sportive, hanno fatto visita questa mattina ai pazienti della struttura di Pediatria e Oncoematologia dell'Ospedale dei Bambini di Parma "Pietro Barilla". Un momento di scambio tra gli atleti e i pazienti ha costituito il motivito dell'incontro. Gadget colorati come magliette, palloni autografati e calotte sono arrivati all'ospedale con gli atleti, mentre i pazienti del Day hospital hanno ricambiato con vetrofanie realizzate nei giorni precedenti. Una mattinata spensierata all'insegna dello sport e della condivisione dei valori che caratterizzano la pallanuoto, quali senso di squadra, costanza, dedizione e sacrificio, occasione di incontro tra bambini e ragazzi che praticano questo sport e i loro coetanei presenti nel reparto. L'appuntamento è stato organizzato grazie alla collaborazione di "Coloriamo Vivere di colori", associazione onlus che realizza le vertofanie assieme ai bambini dell'Ospedale.

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(Fonte: ufficio stampa Usl Parma)

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Grande novità alla Cardiologia del Policlinico nel campo delle Aritmie. Impiantato un Micropacemaker grande come una moneta da un euro e privo di fili che fornisce una nuova possibilità di cura ai pazienti con problemi clinici complessi.

Modena, 21 giugno 2016

Un nuovo Micro-Pacemaker è stato installato nei giorni scorsi al Policlinico di Modena, dall'equipe della Cardiologia diretta dal Professor Giuseppe Boriani, attuale Presidente dell'Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione. Grande come una moneta da un euro, 10 volte più piccolo di un pacemaker tradizionale, il Micro-Pacemaker è stato posizionato direttamente dentro il cuore, ancorato con particolare alette, il tutto con il paziente sveglio e collaborante. Si è trattato del primo impianto del genere nella nostra Provincia.

"Abbiamo applicato il micro pacemaker a un paziente di 73 anni con problemi clinici particolarmente complessi e con episodi ricorrenti di svenimento nel quale le tecniche di impianto tradizionali erano ad alto rischio. Abbiamo pertanto scelto la strada dell'innovazione più avanzata." ha commentato il Professor Giuseppe Boriani. I pacemaker tradizionali vengono posizionati sottopelle e collegati al cuore da un catetere; il Micro-Pacemaker, invece, è un sofisticato esempio di microtecnologia che permette di racchiudere tutto l'occorrente in un oggetto grande come una moneta che, quindi, può essere impiantato direttamente nel cuore. La batteria dura circa dieci anni, trascorsi i quali il Pacemaker va sostituito. "La procedura di impianto è molto particolare e impegnativa, ma tutto è andato bene e il paziente è andato a casa oggi" ha aggiunto il Dottor Edoardo Casali che ha eseguito l'impianto con il Professor Boriani.

Alla procedura ha partecipato anche il dottor Mauro Zennaro della Cardiologia di Baggiovara diretta dal dottor Stefano Tondi, nell'ambito della sempre più stretta collaborazione fra le due Cardiologie, già in atto per l'Emodinamica e in fase di avvio per l'Elettrofisiologia. In tale prospettiva, la dotazione tecnologica della Elettrofisiologia del Policlinico si sta potenziando con nuove apparecchiature all'avanguardia per il trattamento delle aritmie e ciò permetterà di curare un maggior numero di pazienti con disturbi del battito cardiaco con tecniche di precisione (ablazione transcatetere) in grado di colpire zone critiche del cuore che determinano aritmie cardiache.

(Fonte: ufficio stampa Usl MO)

 

Giovedì, 19 Maggio 2016 13:43

Sanità, sciopero del 24 maggio

Le Direzioni Generali di Azienda USL e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma informano i cittadini che, in occasione dello sciopero indetto dalle Segreterie regionali di FP-CGIL, CISL FP, UIL FPL e UIL PA nella giornata del 24 maggio si potrebbero verificare disagi nella consueta attività.

Saranno, comunque, garantiti i servizi sanitari urgenti.

Gli Uffici stampa
Azienda USL di Parma
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma

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L'Unicef vicino ai bambini ricoverati al Policlinico. Tradizionale appuntamento con la consegna delle "Pigotte": 50 bambole donate ai piccoli degenti per sostenere i bambini meno fortunati.

Modena, 5 maggio 2016

Appuntamento tradizionale con le Pigotte dell'UNICEF ieri mattina, mercoledì 4 maggio nelle degenze di Pediatria e Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Modena. La delegazione dell'UNICEF, guidata dalla prof. Fiorella Balli è stata accolta dal prof. Lorenzo Iughetti, Direttore della Struttura Complessa di Pediatria e Oncoematologia Pediatrica e dalla dottoressa Monica Cellini, referente per l'Oncoematologia Pediatrica, dalle maestre dello Spazio Scuola e Spazio Incontro, da Mirella Cantaroni, referente aziendale del volontariato. Erano presenti Anna Mucciarini in rappresentanza dell'Associazione Regina Elena Onlus e Giovanna Vignoli. Presidente di Curare il Dolore Onlus. Quest'anno saranno 50 le Pigotte donate al Policlinico da UNICEF.

La donazione di una Pigotta a tutti i bambini e le bambine ricoverati al Policlinico di Modena rientra in una lunga e proficua collaborazione tra la Pediatria, l' Onco-Ematologia Pediatrica e UNICEF, che, anche quest'anno, come di consueto, si è ripetuta nell'approssimarsi della festa della Mamma, che si celebrerà domenica 8 maggio. Le 50 Pigotte, che verranno donate, sono le classiche bambole di pezza fatte in casa, che dal 1988 sono diventate un simbolo per le campagne di raccolta fondi promosse dall'UNICEF. "Adottando una Pigotta – spiega Fiorella Balli dell'UNICEF - si ha modo di finanziare la vaccinazione di bambini meno fortunati, contro alcune delle più diffuse malattie che causano l'alta mortalità infantile in tante zone del mondo: poliomielite, difterite, pertosse, morbillo, tetano e tubercolosi". Regalando la bambola UNICEF ai bimbi malati si vuole donare loro un sorriso e associarlo al sorriso di bambini di altri Paesi che saranno preservati da gravi malattie infettive.

Quest'anno UNICEF ha beneficiato della vicinanza di due importanti sodalizi modenesi, noti per le loro attività benefiche: l'Associazione Internazionale Regina Elena Onlus (AIRH) e l'Associazione Curare il Dolore (CID) che con una donazione a UNICEF consentiranno ai bambini in difficoltà del mondo di ricevere un sostegno per l'attuazione dei loro diritti. Quest'anno i fondi ricavati dalla vendita delle Pigotte saranno destinati al progetto di UNICEF "Vogliamo zero" che contrasta la mortalità infantile.

L'ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE REGINA ELENA ONLUS sezione di MODENA L'associazione è nata nel novembre 1985, apartitica ed apolitica ed è presente in 56 diversi paesi. Il suo scopo principale è di aiutare concretamente e direttamente chi ha davvero bisogno. Lo scopo dell'Associazione Internazionale Regina Elena si può riassumere nel moto di Elena di Savoia "Regina della Carità", insignita dalla Rosa d'oro della Cristianità da Papa Pio XI: "SERVIRE".

CID - CURARE IL DOLORE ONLUS
Associazione di volontariato attiva nel modenese dal 1998 con sede a Castelfranco Emilia presso l'Ospedale Regina Margherita. Nel 2015 è stata aperta inaugurata una seconda sede a Modena.
L'Associazione favorisce, sostiene e promuove iniziative e progetti solidali per diffondere su tutto il territorio provinciale il livello minimo di cura del dolore. Il dolore è ancora considerato solo un sintomo, spesso da accettare o comunque da curare in via secondaria rispetto alla malattia principale. Con la legge 38 del 2010 finalmente, anche nel nostro Paese, si afferma il diritto alla cura del dolore. Da questo assioma – curare il dolore – nasce CID che sviluppa la propria azione secondo diverse direttrici: dalle iniziative di sensibilizzazione alla lotta contro il dolore alle azioni a sostegno delle persone malate, passando per l'aiuto alle famiglie nei percorsi di assistenza.

(Fonte: ufficio stampa USL MO)

"Innovazione digitale in sanità: non più miraggio, non ancora realtà" promosso dalla School of Management del Politecnico. L'Azienda USL di Reggio Emilia si aggiudica un importante premio relativo alla innovazione tecnologica in sanità.

Reggio Emilia, 4 maggio 2016

Il 4 maggio 2016 a Milano, in occasione del convegno nazionale dal titolo "Innovazione digitale in sanità: non più miraggio, non ancora realtà" promosso dalla School of Management del Politecnico, che si è svolto all'Istituto Mario Negri, l'Azienda Usl di Reggio Emilia è stata premiata, nell'ambito delle aziende aderenti a FIASO (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere), per il progetto "Sistema integrato per la trasparenza e l'anticorruzione".
Il progetto, avviato nel 2014 e ora operativo, si inserisce nel lavoro fortemente sostenuto dalla Direzione Generale per lo sviluppo di progettualità e strumenti a supporto della trasparenza e prevenzione di episodi corruttivi.
L'Azienda USL infatti, in qualità di ente pubblico, ogni anno adotta atti e delibere, inseriti in database aziendali e documentali e pubblicati automaticamente nella sezione del sito internet "Amministrazione trasparente".
In questo modo tutte le operazioni sono registrate a più livelli, sistemistico e applicativo; questo consente di ricostruire, in completa trasparenza, qualunque evento collegato alla gestione di un dato, alla visualizzazione di un documento o all'applicazione di una autorizzazione aggiuntiva sul documento stesso.
L'adozione di questo sistema permette anche di ridurre la possibilità di eludere le procedure di controllo o di commettere negligenze nella condivisione di informazioni importanti ai fini della trasparenza e della prevenzione alla corruzione.
Il progetto, coordinato da Roberto Ligabue, project manager del Servizio interaziendale tecnologie informatiche, ha visto il coinvolgimento di diverse professionalità con competenze legali, archivistiche e informatiche, che hanno lavorato insieme per l'analisi dei processi, delle norme e della relativa declinazione informatica.
Ha ritirato il premio Fausto Nicolini, Direttore Generale dell'Azienda Usl di Reggio Emilia, che ha commentato:"Questo riconoscimento premia la qualità del lavoro del Servizio Interaziendale tecnologie informatiche, che ringrazio per l'impegno costante nell'individuazione di soluzioni informatiche e digitali all'avanguardia per l'azienda e i cittadini. In questo ambito siamo ormai al terzo riconoscimento nazionale, avendo vinto, sempre qui a Milano, nel 2011 con la cartella clinica informatizzata e nel 2015 con la fatturazione elettronica del magazzino farmaceutico AVEN. Questo nuovo riconoscimento è un ulteriore stimolo per procedere in futuro sulla via dell'innovazione tecnologica, del cambiamento organizzativo e del miglioramento continuo della qualità".

(Fonte: Ufficio Comunicazione Usl RE)

Mercoledì, 20 Aprile 2016 16:25

Importante nomina per la dr.ssa Lucia Mangone

La Dott.ssa Mangone, dipendente del Servizio di Epidemiologia interaziendale dell'Azienda Usl di Reggio Emilia e Responsabile scientifico del Registro Tumori Reggiano è stata designata Presidente AIRTum.

Reggio Emilia, 20 aprile 2016

Il 13-14-15 aprile scorso, al Centro Internazionale "Loris Malaguzzi", si è svolta la XX Riunione Scientifica Annuale dell'Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTum) che ha visto la presenza di oltre 250 partecipanti provenienti da tutta Italia.

In tale occasione è stato eletto il nuovo consiglio direttivo dell'Associazione e la Dott.ssa Lucia Mangone è stata designata Presidente AIRTum.
La Dott.ssa Mangone, dipendente del Servizio di Epidemiologia interaziendale dell'Azienda Usl di Reggio Emilia e Responsabile scientifico del Registro Tumori Reggiano, è originaria della Basilicata ma vive e lavora da lungo tempo in Emilia-Romagna.
In Emilia ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia, la Specializzazione in Oncologia Medica, il Master in Epidemiologia per i Servizi Sanitari regionali e il Master sulla Governance della Ricerca.
Coinvolta in numerosi studi e progetti di ricerca nazionali internazionali, ha pubblicato oltre 120 articoli scientifici e partecipato a numerosi convegni e congressi.
Dal 2007 è stata componente del Consiglio direttivo dell'AIRTum e dal 2013 è stata vice-segretario dell'Associazione.

(Fonte: ufficio stampa USL RE)