Redazione

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Giubbotti, maglioni, jeans e scarpe recanti marchi contraffatti, diverranno materiale di conforto per i più bisognosi.

La Guardia di Finanza di Reggio Emilia, al termine di vicende giudiziarie ed a seguito di autorizzazione della competente Autorità Giudiziaria, ha donato alla Caritas Diocesana di Reggio Emilia numerosi capi di abbigliamento riportanti marchi contraffatti di note griffes, sequestrati sul territorio in occasione dei mercati settimanali, nell'ambito delle attività di servizio svolte contro i fenomeni dell'abusivismo commerciale e della contraffazione.

Tali prodotti di abbigliamento, complessivamente oltre 50 pezzi, per lo più giubbotti, maglioni, jeans e scarpe, erano stati oggetto di sequestro e successiva confisca nel corso di distinte operazioni di polizia poste in essere da Reparti della Guardia di Finanza di Reggio Emilia, in quanto riportanti marchi contraffatti. Gli stessi erano destinati alla distruzione ma, su iniziativa delle Fiamme Gialle, con il parere conforme della locale Procura della Repubblica, sono stati donati alla Caritas affinché diventino materiale di conforto per le persone più bisognose.

Il Direttore della Caritas Diocesana di Reggio Emilia-Guastalla, nel ricevere in consegna il materiale ha ringraziato la Guardia di Finanza ed ha assicurato che si riveleranno prezioso ausilio ed aiuto per chi versa in stato di bisogno.

Il Vescovo di Reggio Emilia - Guastalla, Massimo Camisasca, appreso della donazione ha voluto porgere il suo apprezzamento per l'iniziativa ed ha fatto pervenire al Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Emilia: Col. Roberto Piccinini, il seguente messaggio: "Il Vescovo Massimo esprime la sua gratitudine al Comando provinciale della Guardia di Finanza per la donazione alla Caritas Diocesana, segno di una reale collaborazione, di fronte alla necessità della nostra gente, che stringe in connessione autorità e comunità."

L'iniziativa vuole sensibilizzare ancora una volta i cittadini sul disvalore rappresentato dalla vendita di prodotti con marchi contraffatti, ma anche sulla opportunità di trasformare in risorsa positiva il frutto dell'azione di contrasto svolta dalla Guardia di Finanza, esaltando così il proprio ruolo di polizia economica e finanziaria a forte vocazione sociale.
(N. 15/2018)

Da inizio anno, in attuazione di un "Dispositivo Operativo" messo a punto dal Comando Provinciale di Parma, i militari della Guardia di Finanza hanno intensificato i controlli finalizzati di contrastare il fenomeno dell'abusivismo commerciale e della contraffazione.

Piazza Ghiaia, via Garibaldi, i borghi del centro storico ed i principali mercati rionali della provincia i luoghi maggiormente ispezionati dalla Fiamme Gialle con l'obiettivo di identificare i soggetti dediti al commercio di merce illecita e risalire la filiera della contraffazione.

Numerosi gli interventi effettuati con esito positivo.
In un caso i militari, impegnati in un'attività di appostamento nei pressi della stazione ferroviaria di Parma, individuavano un soggetto sospetto che aveva con sé un grosso borsone e che tentava di darsi a precipitosa fuga: nel corso della successiva perquisizione presso i luoghi di abitazione, erano rinvenute decine di valigie e borsoni contenenti centinaia di articoli contraffatti.

A Salsomaggiore, invece, i militari della Tenenza di Fidenza, a seguito di una segnalazione pervenuta al servizio di pubblica utilità "117", individuavano un soggetto dedito alla vendita di merce contraffatta anche tramite la creazione di un account fittizio su un famoso social network. I finanzieri, riscontrata la reale identità del proprietario di tale profilo, procedevano ad effettuare una perquisizione d'iniziativa all'interno della sua autovettura e nel suo appartamento, dove rinvenivano, occultati, numerosi capi di abbigliamento recanti marchi contraffatti, già pronti per essere venduti nel loro packaging abilmente riprodotto.

Nel complesso, nel corso delle attività di controllo economico del territorio, sono stati sottoposti a sequestro quasi 1000 articoli contraffatti e denunziati alla locale Autorità Giudiziaria 7 soggetti di nazionalità senegalese e marocchina, per i reati di contraffazione e ricettazione. Sono state inoltre irrogate sanzioni amministrative nei confronti di due venditori abusivi, di origine bengalese, intercettati al mercato di piazza Ghiaia nell'intento di vendere oggettistica di vario genere, non conformi alla normativa comunitaria sulla sicurezza dei prodotti.

I beni sottoposti a sequestro sono principalmente articoli di abbigliamento, scarpe ed accessori riportanti i marchi contraffatti delle più note griffe della moda italiana e internazionale.

La contraffazione ed il commercio di prodotti non genuini ed insicuri nonché la violazione del diritto d'autore danneggiano il mercato, sottraggono opportunità di lavoro alle imprese che rispettano le regole e spesso mettono in pericolo la salute dei consumatori

Negli ultimi due giorni, personale della Squadra Volante con l'ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, ha effettuato servizi straordinari di controllo del territorio nelle aree della città soggette a maggiori critiche sul fronte sicurezza, con particolare attenzione al parco Novi Sad, al Parco XXII aprile, alla zona della stazione ferroviaria e di via Gramsci.

136 le persone complessivamente identificate e 54 le autovetture sottoposte a verifiche.

Un cittadino di origine sinti, di anni 26, fermato sulla Strada Canaletto Sud, nella serata di ieri, è stato deferito all'Autorità Giudiziaria per i reati di guida in stato di ebbrezza, inosservanza delle norme sugli stranieri e oltraggio a Pubblico Ufficiale.

Un tunisino, classe 1989, identificato per un controllo in via Piave, è stato denunciato in stato di libertà in quanto irregolare sul territorio nazionale.