Redazione

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Nel pomeriggio di ieri, personale della Squadra Volante ha arrestato un cittadino tunisino di anni 33, clandestino, per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali aggravate.

Durante il servizio di controllo del territorio, gli agenti, che transitavano in via Tamburini, hanno intimato l'ALT al tunisino, noto alle forze dell'ordine, che si trovava in sella ad una bicicletta, per procedere ad un controllo dello stesso. Per tutta risposta lo straniero, anziché fermarsi, ha investito uno degli operatori, che nel frattempo era sceso dall'autovettura di servizio, colpendolo al ginocchio sinistro.
Tra i due è nata una colluttazione e il tunisino per guadagnarsi la fuga, ha cercato di estrarre un coltello dalla cintura dei pantaloni. L'intervento in ausilio dell'altro agente ha consentito di disarmare e bloccare lo straniero.
Il coltello da cucina, dotato di filo e punta con lama fissa di cm. 8, è stato sottoposto a sequestro.
Il tunisino, che annovera precedenti penali e di Polizia per reati contro il patrimonio e la persona, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che hanno medicato l'agente ferito e lo hanno trasportato presso il locale Pronto Soccorso, ove gli è stato diagnosticato un trauma contusivo al ginocchio sinistro con prognosi di 10 giorni.
Subito dopo il processo, che si è svolto questa mattina, in occasione del quale è stata disposta dal giudice la custodia cautelare in carcere, il Questore Santarelli, ha voluto incontrare personalmente i due agenti per assicurarsi sul loro stato di salute ed esprimere loro il proprio apprezzamento per l'arresto portato a termine con coraggio e determinazione.

"Give me 5 for charity". Il punto vendita KIABI di Parma ed HUMANA di nuovo insieme per regalare attimi di felicità a chi ha più bisogno di aiuto!

Da lunedì 16 aprile nello store KIABI di Parma (Centro Commerciale Parma Retail) riparte la raccolta di abiti destinati alle famiglie in difficoltà. Tutti i clienti KIABI hanno tempo fino al 6 maggio per donare i propri abiti inutilizzati e aiutare le persone in difficoltà.

Attenzione e sostegno alle iniziative legate al territorio sono da sempre tra le priorità di KIABI. Anche quest'anno l'azienda di abbigliamento rinnova la sua collaborazione con HUMANA People To People Italia Onlus nel progetto "Give me 5 for chariy".

L'iniziativa di raccolta abiti permette ai clienti dello store KIABI di Parma di donare i propri capi d'abbigliamento inutilizzati e destinarli a tutte le famiglie che si trovano in condizioni di difficoltà. Mamme e bambini, grazie alla generosità dei clienti KIABI, riceveranno un kit personalizzato per poter rinnovare il proprio guardaroba.

Nel punto vendita della città da lunedì 16 aprile a domenica 6 maggio i clienti possono donare i propri capi usati. Per ogni 5 indumenti donati, riceveranno un buono sconto di 10€ spendibile dal 16 aprile al 20 maggio (a fronte di un acquisto minimo di 50€). Per ogni buono registrato KIABI destinerà 1€ della vendita alla Fondazione HUMANA.

Donare è un gesto piccolo e semplice ma che rende grande il cuore di chi lo fa!

KIABI è il brand nato in Francia nel 1978 per iniziativa della famiglia Muliez, gruppo che ha fondato Auchan, Decathlon, Leroy Merlin e Pimkie. Da 40 anni a fianco delle famiglie di tutto il mondo con un'offerta di moda originale, divertente e accessibile, con un eccellente rapporto qualità prezzo. KIABI, oggi, veste i momenti più belli della vita dei propri clienti, uomo, donna, bambino, bebè, premaman e taglie comode. Servizi personalizzati e pensati per le diverse esigenze dei propri clienti rendono il momento dell'acquisto un'esperienza sempre più innovativa e fresca, da condividere con chi si ama. Per un primo giorno di scuola o un appuntamento di lavoro semplicemente perfetti e firmati KIABI.

KIABI, LA FELICITÀ TI DONA

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Martedì, 24 Aprile 2018 09:41

Nuovo scandalo sulla carne in Italia?

Nuovo scandalo sulla carne in Italia? In carne di manzo venduta in macelleria trovati residui di medicinali veterinari. RASFF lancia l'allerta sanitaria.

In data 23 aprile 2018, attraverso il sistema di allerta RASFF, è stata pubblicata la NEWS 2018.1116 riguardante il ritiro volontario per misura precauzionale di carne di manzo refrigerata prodotta in Italia. Tale informazione è stata diramata in relazione al campionamento avvenuto in Italia. I prodotti ritirati sono stati distribuiti in alcuni Paesi europei tra cui oltre l'Italia, Monaco e Romania.

Nell'avviso, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", si parla solo nella voce carne e prodotti a base di carne (diversi dal pollame) della "carne di manzo refrigerata" senza che siano stati comunicati i riferimenti della filiera alimentare del distributore in Italia. Il prodotto (presumibilmente) non è più sul mercato anche se il paese notificante è l'Italia cioè il nostro Ministero della salute. Il nostro dicastero ha, perciò, avvisato i Paesi membri della UE coinvolti nelle liste di distribuzione oltre gli Assessorati alla Sanità, per la verifica sulla distribuzione dei prodotti e per l'adozione delle misure sanitarie di competenza ritenendo il rischio grave.

Le evidenze prodotte dalle indagini condotte in Italia, e che sono state oggetto del follow-up utilizzando il RASFF, sono state decisive per rivelare la natura e la fonte che ad oggi non è stata ancora resa pubblica sul nuovo portale del Ministero della salute dedicato ai richiami dei prodotti alimentari da parte degli operatori nella sezione "Avvisi di sicurezza".

Le indagini, effettuate sull'alimento hanno confermato il sospetto avanzato dagli operatori della ASL circa la probabile presenza di residui di medicinali veterinari nella carne di manzo refrigerata. Per tali evidenti ragioni il Sistema di Allerta Rapido per Alimenti e Mangimi (RASFF), un sistema di scambio rapido di informazioni creato nel 1979 all'interno della Comunità Europea, ha diramato un avviso di sicurezza, a scopo precauzionale, rivolto ai consumatori.
(23 aprile 2018)