Giovedì 4 dicembre 250 modenesi a Milano per mobilitazione su lavoro, fisco, sviluppo -

Modena, 2 dicembre 2014 -

Saranno almeno 250 i cislini modenesi che parteciperanno alla manifestazione nazionale della Cisl in programma dopodomani – giovedì 4 dicembre - al Carroponte di Sesto San Giovanni (Milano). L'iniziativa fa parte delle tre manifestazioni nazionali che la Cisl ha organizzato il 2, 3 e 4 dicembre a Firenze, Napoli e Milano, e arrivano subito dopo lo sciopero nazionale dei servizi pubblici proclamato ieri – lunedì 1 dicembre – dalla Cisl.

«Si tratta di tre giornate di mobilitazione e dialogo con i lavoratori all'insegna dello slogan "Per il lavoro, per il sociale" – spiega il segretario provinciale Cisl William Ballotta – Sono state annunciate con un tam tam su tutti i social network e sono articolate sui temi di nuove politiche per il lavoro, lotta alla precarietà dei giovani, tutela dei redditi dei lavoratori e dei pensionati, sblocco dei contratti del pubblico impiego, estensione del bonus di 80 euro anche ai pensionati. L'obiettivo è l'apertura di un confronto serio e costruttivo con il governo, le istituzioni locali e le altre parti sociali».

La Cisl si mobilita anche per avere un sistema di ammortizzatori sociali universalistico; un contratto a tutele crescenti che sostituisca tutti contratti precari; una drastica riduzione delle tasse per lavoratori e pensionati anche per sostenere i consumi; più investimenti per creare occupazione; una nuova politica industriale, un piano nazionale per la messa in sicurezza del territorio; revisione dei tagli ai fondi dei patronati e delle misure sul tfr in busta paga.

«Sono temi – continua Ballotta - che coincidono con l'esigenza di avere nuove politiche per lo sviluppo, con la lotta alla precarietà dei giovani e la tutela dei redditi di lavoratori e pensionati. Temi che la Cisl vuole affrontare con la contrattazione, in un rapporto propositivo e di confronto con il governo e gli altri interlocutori, chiedendo cambiamenti al Jobs act e alla legge di Stabilità. Vogliamo un patto sociale per il Paese sul modello – conclude il segretario provinciale della Cisl – del Patto per la crescita firmato a Modena il 29 ottobre scorso».

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)

Festeggia trent'anni di attività, cambia nome e lancia una start up. Le novità presentate domani - mercoledì 3 dicembre – alla Tenda a Modena -

Modena, 2 dicembre 2014

Festeggia trent'anni di attività, cambia nome e lancia una start up. Non stiamo parlando di una multinazionale, bensì della cooperativa sociale Cooperattiva, che gestisce e avvia al lavoro oltre cento persone l'anno e collabora stabilmente con una trentina di aziende.

Fondata a Modena nel 1984 per iniziativa della Caritas diocesana e del Centro di primo ascolto, aderente a Confcooperative, Cooperattiva ha due sedi operative a Modena e Pavullo. Il trentennale viene festeggiato domani - mercoledì 3 dicembre - a Modena (ore 16.30 La Tenda). Durante l'evento, che rappresenta un'occasione per fare cultura sul disagio e sul lavoro come opportunità di riscatto, vengono presentate la prima edizione del bilancio sociale, case studies di aziende clienti, il nuovo marchio, la start up, un video e una mostra fotografica sulla cooperativa. L'attività di Cooperattiva, che è una cooperativa sociale di tipo A e B, avviene in due tipologie di laboratori (socio-occupazionale e di inserimento lavorativo) che operano in stretta relazione con la direzione commerciale, i servizi e le famiglie. Sia a Modena che a Pavullo Cooperattiva è convenzionata per l'inserimento lavorativo a fini terapeutici e riabilitativi di persone con disabilità medio-gravi.

«La nostra peculiarità è offrire ai lavoratori un'occupazione stabile e, con essa, un'occasione di integrazione sociale - spiega il responsabile commerciale di Cooperattiva Giorgio Sgarbi – All'impresa, invece, forniamo un servizio personalizzato con un buon rapporto qualità-prezzo e un elevato valore sociale aggiunto».

Nata sette anni prima della legge regionale sulla cooperazione sociale (che risale al 1991), Cooperattiva opera esclusivamente con il mercato privato profit; svolge lavorazioni per conto terzi nell'ambito della meccanica, ceramica, gomma plastica, grande distribuzione, elettrotecnica e artigianato. La cooperativa ha 65 soci, 55 dipendenti e nel 2013 ha fatturato oltre 1,2 milioni di euro. In coincidenza con il trentennale Cooperattiva lancia il nuovo marchio "Coopattiva - cooperativa sociale onlus" e presenta la start up "Puntilinea - contenuti digitali". Si tratta di un nuovo ramo d'azienda della cooperativa sociale, attivato con un bando della Provincia di Modena e specializzato in comunicazione digitale e digitalizzazione. Puntilinea vuole affiancare enti e aziende nella salvaguardia digitale e valorizzazione del loro patrimonio (cartaceo e multimediale) e offrire la miglior consulenza per rafforzare la propria immagine. Uno dei primi progetti gestiti riguarda un progetto pilota con l'archivio della Curia Arcivescovile di Modena.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca -

Modena, 1 dicembre 2014

Prosegue il percorso formativo per i trentadue progetti d'impresa che hanno chiesto di partecipare a Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca. Domani – martedì 2 dicembre – è in programma il secondo seminario, intitolato "Sviluppare idee di business innovativo per le imprese cooperative e renderle sostenibili".

Il seminario si svolge dalle 17 alle 19.30 presso la cooperativa sociale Ceis (via Toniolo 5, Modena); interviene Bernardo Balboni, docente alle Università di Modena-Reggio Emilia e di Trieste. Sono un centinaio gli aspiranti imprenditori che, partecipando a Imprendocoop, hanno la possibilità di usufruire di un percorso formativo di alto livello, assistenza, consulenza e servizi gratuiti per un anno. Il progetto si sviluppa tra l'autunno 2014 e la primavera 2015. Al termine del percorso è prevista la selezione finale di tre idee d'impresa che saranno premiate con 2.500, 1.500 e 1.000 euro. L'erogazione dei premi e servizi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa aderente a Confcooperative Modena.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Bando Inail per la sicurezza sul lavoro dedicato espressamente alle aziende agricole. Lo segnala agli agricoltori reggiani la Cia di Reggio Emilia: scadenza il mercoledì 3 dicembre -

Reggio Emilia, 1 dicembre 2014 -

E' in scadenza un bando Inail per la sicurezza sul lavoro dedicato espressamente alle aziende agricole. Lo segnala agli agricoltori reggiani la Cia di Reggio Emilia, secondo la quale "Si tratta di un'opportunità importante e da cogliere per adeguare il parco dei trattori agricoli del nostro territorio provinciale alle norme per la sicurezza sul lavoro".
Ci sono a disposizione oltre 850mila euro riservati alle imprese emiliano-romagnole del settore primario. Obiettivo: erogare un contributo, in conto capitale, fino ad un massimo del 65% dei costi sostenuti e documentati per l'adeguamento di un trattore agricolo o forestale di proprietà dell'azienda richiedente (uno solo per ogni azienda!). Il contributo minimo erogabile è pari a 1.000 euro, entro il massimo del regime "de minimis" stabilito dall'Unione Europea per il settore (15.000 euro in totale nell'ultimo triennio). Dal 3 novembre scorso e fino alle ore 18.00 del 3 dicembre 2014, le imprese interessate dovranno presentare la domanda attraverso un'apposita procedura on-line sul sito Inail. Entro la stessa data va spedita all'Inail con posta elettronica certificata la documentazione richiesta, tra cui il progetto dei lavori di adeguamento con un preventivo dettagliato dei costi.
L'accesso ai finanziamenti avviene sulla base di una graduatoria per punteggio che si ottiene dalla somma di tre parametri; da notare che vengono privilegiati le immatricolazioni più vecchie, nonché i costi inferiori.

(Fonte: Ufficio stampa Cia di Reggio Emilia)

Lunedì, 01 Dicembre 2014 13:17

Oggi sciopero nazionale dei servizi pubblici

Cisl: "Basta denigrare i lavoratori pubblici, il governo apra il confronto" -

Modena, 1 dicembre 2014

Oggi il pubblico impiego si è fermato anche a Modena per lo sciopero nazionale proclamato dalla Cisl. Hanno aderito i lavoratori della scuola, sanità, enti locali, Stato, parastato, università e sicurezza. Sono complessivamente 26 mila i dipendenti pubblici modenesi, tutti accomunati dal blocco dei rispettivi contratti nazionali, fermi dal 2009.

«Chiedendo i rinnovi contrattuali di questo fondamentale settore del mondo del lavoro, diamo sostanza al ruolo e alla funzione fondamentale del sindacato – afferma il segretario provinciale della Cisl William Ballotta - Non è accettabile che un contratto resti ancora bloccato, nonostante siano passati sei anni dall'ultimo rinnovo; non è accettabile che tanti lavoratori si vedano negare la possibilità di un confronto sulle trasformazioni che, in tempi di così rapidi cambiamenti, investono le loro professionalità; non sono accettabili l'ostilità, il disprezzo, l'arroganza con cui da troppo tempi viene trattato chi lavora nel pubblico».

Stamattina la Cisl di Modena ha organizzato un presidio davanti alla prefettura; una delegazione, composta dal segretario provinciale Ballotta, Monica Barbolini (segretaria provinciale Cisl Scuola) e Patrizia De Cosimo (segretaria provinciale Cisl Funzione pubblica) ha incontrato il capo di gabinetto della prefettura Mario Ventura e Renato Sodano, della segreteria della prefettura, per illustrare ragioni e obiettivi dello sciopero.

«Le motivazioni sono le stesse che hanno visto concludere con la manifestazione nazionale unitaria dell'8 novembre a Roma una prima fase di mobilitazione che indicava nel rinnovo del contratto la risposta credibile per un'attenzione che non può essere fatta solo di parole e di annunci – ricorda Ballotta - Una richiesta avanzata in modo chiaro, con fermezza e con responsabilità, dalle lavoratrici e lavoratori e dalle loro organizzazioni di rappresentanza. Una richiesta che il governo, nell'incontro del 17 novembre, diversamente che su altri aspetti, non ha voluto prendere minimamente in considerazione. Da qui la risposta necessaria e inevitabile dello sciopero che avrebbe potuto e dovuto essere unitario. Non è stato così perché altri non hanno ritenuto che valesse la pena lasciare al tema del lavoro pubblico la stessa centralità che ha permesso di impostare e seguire percorsi di mobilitazione ampiamente condivisi. Il pluralismo sindacale, che è nella storia e nella cultura del nostro paese, impone a tutti di saper vivere anche i momenti in cui prevalgono le differenze, come passaggi difficili, ma comunque utili a individuare poi i punti comuni e forti che – conclude il segretario provinciale Cisl - ci uniscono nella difesa del lavoro e delle sue tutele».

(Fonte: ufficio stampa Cisl Mo)

Martedì 2 dicembre l'incontro di CNA al Tecnopolo tra strumenti, strategie operative e testimonianze di impresa -

Reggio Emilia, 1 dicembre 2014 -

Illustrare dal punto di vista giuridico, strategico ed operativo il tema delle reti con importanti testimonianze di aggregazione di impresa, illustrando le opportunità e le potenzialità di questo strumento. Sono questi i temi al centro del prossimo incontro promosso da CNA Produzione e CNA Industria per domani, martedì 2 dicembre, alle ore 17.30 presso il Tecnopolo di Reggio Emilia, in Piazzale Europa 1 ( Area Ex Reggiane).

L'obiettivo è quello di illustrare, attraverso casi concreti, le finalità delle reti di impresa, al fine di affrontare il mercato, migliorando la competitività di impresa, per accrescere individualmente e collettivamente la propria capacità innovativa, incrementando la propria redditività, declinando un piano di azione comune, con azioni e obiettivi specifici.

Mettersi insieme, quindi, per affrontare il mercato, cercando di superare i limiti dimensionali delle singole imprese migliorando la propria specializzazione produttiva, collaborando e condividendo informazioni e attività.

CNA promuove da tempo la creazione delle reti di impresa e si impegna per: "Far conoscere agli imprenditori tutte le opportunità offerte da questo strumento – spiega Sauro Maccorin, Presidente provinciale CNA Produzione - che consente di sfruttare la multidisciplinarietà, mantenendo la propria autonomia e individualità per aumentare il grado di differenziazione produttiva e diventare più competitivi. Solo mettendo in comune le risorse finanziarie per realizzare innovazioni tecnologiche, di processo e di prodotto, è possibile facilitare l'internazionalizzazione, l'innovazione delle imprese e accrescere il loro impatto sul mercato".

Il programma della serata prevede, dopo i saluti del Presidente Maccorin, l'intervento di Michelangelo Dalla Riva, Segretario Generale CCIAA di Reggio Emilia, della Dott.ssa Raffaella Rametta, Ricercatrice di Diritto privato presso 'Universitas Mercatorum', e della Dott.ssa Maily Anna Maria Nguyen, Responsabile dei contratti di rete per Unioncamere Emilia Romagna.

Alle 19 si terrà una tavola rotonda coordinata da Rodolfo Manotti, Presidente provinciale CNA Industria, sulle testimonianze di imprenditori che hanno fatto della rete un progetto di sviluppo. Interverranno Lorenzina Falchieri per Spinbow, Mauro Aleotti per Yoomee Technologies e Franca Popoli per Vmech.

"La nostra Regione – conclude il Presidente CNA Industria Manotti - si colloca al secondo posto a livello nazionale, dopo la Lombardia, con 1107 imprese che hanno sottoscritto un contratto di rete e CNA vuole sostenere le dinamiche di aggregazione, per farne conoscere le grandi potenzialità nate dalla collaborazione tra imprese. Con questo convegno e con molte altre azioni che abbiamo in programma, chiediamo alle Istituzioni a tutti i livelli, di supportare le imprese che investono nelle reti, attraverso la leva fiscale e che vengano rese operative, con i necessari provvedimenti attuativi, le risorse previste dal DEF dell' 8 aprile 2014 destinate alla sospensione di imposta di una quota degli utili destinati ad alimentare il fondo patrimoniale comune, quale dotazione patrimoniale rivolta all' attuazione del programma di rete.

Per maggiori informazioni e adesioni contattare la segreteria organizzativa Fosca Bonaretti Tel. 0522.356350 oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Lunedì 1 dicembre, dalle ore 15, incontro di CNA in collaborazione con Collegio Periti Industriali, Ordine Ingegneri, ANACI Modena, BNL Artigiancassa: come risparmiare sull'energia

Modena, 28 novembre 2014 -

Professionisti del mestiere riuniti insieme in un incontro targato CNA lunedì 1 dicembre, dalle ore 15, presso la Camera di Commercio di Modena: Periti Industriali, Ingegneri, Impiantisti, funzionari di Artigiancassa e consulenti finanziari Finimpresa Serfina CNA. Questo il team che CNA ha costruito per riuscire a fornire risposte concrete e un servizio completo ai condomini, a partire dai loro amministratori riuniti nella loro organizzazione (ANACI) sul tema termoregolazione e contabilizzazione del calore.

Un incontro operativo nel quale sarà analizzata la normativa, recepita anche dalla Regione Emilia Romagna, sull'efficienza energetica che prevede l'obbligo di installare (entro dicembre 2016) sistemi di termoregolazione e contabilizzazione individuale dei consumi in tutti i condomini esistenti, serviti da impianti centralizzati di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria.

Tecnicamente si parla di termoregolare e contabilizzare il consumo di combustibile; in "soldoni" significa pagare in base a quello che effettivamente ogni singolo condomino consuma per riscaldamento, acqua calda sanitaria e raffrescamento, invece che in base ai millesimi.
La prospettiva del Convegno di CNA è quella di costruire un sistema di relazioni stabili e trasparenti tra i vari attori della filiera (amministratori, progettisti, installatori e manutentori, consulenti finanziari) in modo tale che quest'obbligo, che rappresenta un'opportunità per la comunità a livello di risparmio energetico e di denaro, possa essere applicato con quella consapevolezza da parte di tutti (non ultimi i cittadini) e possa favorire interventi realmente efficienti.

In quest'ottica di collaborazione, si alterneranno come relatori Laurent Socal (Presidente Nazionale di ANTA) con "Verso la termoregolazione e la contabilizzazione obbligatoria: servono competenza e gioco di squadra", Edoardo Riccio (Centro Studi ANACI) con "La Contabilizzazione del calore: poteri dell'Assemblea, delibera e riflessi sui regolamenti contrattuali"), Mauro Braga (Viessmann, partner tecnico di CNA) con "Termoregolazione e Contabilizzazione: simbiosi perfetta con le nuove tecnologie per l'efficienza energetica", Nicola Tarini (Finimpresa Serfina CNA) con "I prodotti finanziari per gli interventi d'efficienza energetica nei condomini") e Stefano Belleggia di Artigiancassa – BNL.

Ad aprire l'incontro, i saluti di Gennaro Petrillo (Presidente Unione Installazione e Impianti CNA Modena), Mauro Bignardi (Presidente Provinciale ANACI Modena) e Alberto Bevini (Presidente Provinciale Periti Industriali), a testimonianza della forte collaborazione tra le tre parti.
La partecipazione è gratuita e aperta al pubblico. Per i Periti Industriali, la presenza all'incontro ha valore di tre crediti formativi.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Offerta di lavoro per Tecnico di laboratorio chimico per inserimento presso laboratorio Ceramico in provincia di Modena -

Parma, 27 novembre 2014 -

Offerta di lavoro sulla pagina Facebook di "Cerco e Offro Lavoro" www.facebook.com/groups/378941982176215/754056951331381/?notif_t=group_activity

Cod. 292/2014 valida fino al 30/11/2014
Mansione Tecnico di laboratorio chimico
Qualifica ISTAT 3112008 tecnico di laboratorio chimico
Contenuti del lavoro: Inserimento presso laboratorio Ceramico
Luogo di lavoro Comune di CASTELLARANO e FIORANO MODENESE
Formazione Laurea Chimica 
Contratto APPRENDISTATO (20/29)
Orario TEMPO PIENO
Per candidarsi Contattare il CPI di SCANDIANO - Servizio di Preselezione
Annalisa Marmiroli
Tel:0522/852112 fax al 0522-855045
E-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Giovedì, 27 Novembre 2014 11:58

Tari meno salata per le imprese

Una nota del Ministero dell'Economia e delle Finanze dichiara intassabili ai fini dello smaltimento dei rifiuti le aree dove avviene la produzione aziendale. I comuni ora recepiscano il pronunciamento ministeriale. La soddisfazione di CNA -

Modena, 27 novembre 2014 -

E' un risultato importante quello raggiunto a favore delle imprese: il Ministero dell'Economia e delle Finanze, infatti con una nota, ha fornito alcuni decisivi chiarimenti in merito alla determinazione della superficie tassabile ai fini dell'applicazione della TARI (tassa sui rifiuti solidi urbani) a carico delle imprese.
Il parere espresso dal MEF va a confermare principi che CNA sta sostenendo da parecchi anni, per contrastare una prassi che ha portato a un'ingiustificata duplicazione dei costi a carico delle aziende.

Il pronunciamento, infatti, definisce intassabili le aree occupati dai macchinari dove si svolgono le lavorazioni industriali o artigianali, poiché per loro natura sono generalmente produttive in via prevalente di rifiuti speciali che le aziende conferiscono già a proprie spese.
Ma la nota ministeriale fa anche chiarezza rispetto all'assoggettabilità o meno delle superfici adibite a magazzini e le aree scoperte, precisando che tali superfici "devono essere considerate intassabili, anche a prescindere dell'intervento regolamentare del comune, qualora siano produttive di rifiuti speciali; nello specifico si delinea un divieto di assimilazione ai rifiuti che si producono sulle superfici adibite a magazzini funzionalmente collegati all'esercizio delle attività produttive".

Con questo pronunciamento le imprese, a seconda del settore e delle loro caratteristiche produttive, potrebbero ritrovarsi a risparmiare fino a diverse migliaia di euro, vedendo ridursi l'importo della TARI.
Un passo avanti verso un costo di avvio al recupero dei rifiuti che si adegui a quanto effettivamente prodotto dalle imprese.
CNA scriverà da oggi a tutti i sindaci chiedendo di rivedere i regolamenti comunali per la disciplina della TARI, adeguandoli all'interpretazione autentica delle norme.

"Si tratta – commenta Umberto Venturi, presidente di CNA Modena – del superamento delle incongruenze presenti nel regolamento in vigore, che hanno fin qui determinato ingiustificati maggiori esborsi da parte delle aziende. Un risultato importante ottenuto dall'azione di rappresentanza, che da tempo va portando avanti la nostra Associazione".
Di fatto, la nota del ministero dell'Economia evita che le imprese siano gravate dalla doppia tassazione sui rifiuti speciali, che già sono conferiti a spese dei produttori, e mette fine a una situazione di confusione normativa.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Mercoledì, 26 Novembre 2014 16:37

Carpi - CNA, più servizi più efficienza

Domani (giovedì) in via Ugo da Carpi, un'iniziativa per presentare i nuovi servizi dell'Associazione -

Carpi, 26 novembre 2014 -

Più funzioni, più servizi specialistici, più efficienza: la CNA di Carpi razionalizza la propria presenza sul territorio ed unifica le sedi Carpi Nord e Carpi Sud presso gli uffici di quest'ultima, in via Ugo da Carpi, 62.
"Vogliamo offrire ai nostri associati servizi sempre più innovativi – racconta Barbara Bulgarelli, responsabile CNA per l'Area Terre d'Argine – e per fare questo abbiamo razionalizzato la nostra offerta. Da domani, infatti, le imprese potranno trovare nella sede di via Ugo da Carpi, oltre che negli uffici della nostra sede comunale, in Via Peruzzi 2, tutti servizi, da quelli per adempimento alle consulenze più specialistiche. Peraltro, con sei sedi sull'intero distretto CNA, è l'Associazione più rappesentata dal territorio".

L'unificazione degli uffici verrà festeggiata domani sera, giovedì 27 novembre con una sorta di visita guidata agli uffici di via Ugo da Carpi, una no stop dalle 17 alle 20 per conoscere tutti i servizi erogati da CNA, anche dal punto di vista... logistico.
Una visita, quella alla CNA, che non sarà fine a sé stessa, ma che consentirà anche di "imparare" qualcosa. Infatti, Simona Lodolo e Gianni Vacca, consulenti di marketing e comunicazione ed autori del libro "Chi ha ucciso il mio cliente" si confronteranno con i visitatori sulle esperienze e le strategie per fronteggiare il difficile contesto economico. I due esperti, in pratica, presenteranno i killer di mercato e, soprattutto, le armi per abbatterli.
All'iniziativa, aperta al pubblico, con tanto di immancabile buffet, interverranno anche Alberto Bellelli, sindaco di Carpi, il presidente provinciale CNA Umberto Venturi e quello dell'Area Terre d'Argine Claudio Saraceni.

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

Il volume d'affari affonda: -6,7 per cento. Colpite le imprese di tutte le dimensioni. Non c'è domanda e il credito è ancora assente. In un anno scomparse 1.669 imprese, la gran parte ditte individuali, mentre aumentano le società di capitali -

Parma, 26 novembre 2014 -

E' allarme per una crisi senza fine nel settore delle costruzioni. In Emilia-Romagna, nel terzo trimestre del 2014, il volume d'affari affonda: -6,7 per cento. A essere colpite sono le imprese di tutte le dimensioni. In un anno scomparse 1.669 imprese, la gran parte ditte individuali, mentre aumentano le società di capitali. Queste indicazioni emergono dall'indagine sulla congiuntura delle costruzioni realizzata in collaborazione tra Camere di commercio, Unioncamere Emilia-Romagna e Unioncamere.

Come si ricordava, il volume d'affari a prezzi correnti è crollato del 6,7 per cento rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, una contrazione tra le più ampie mai sperimentate e ben maggiore di quella del trimestre precedente (-3,0 per cento), che aveva fatto sperare in un contenimento. Manca la domanda e il credito non è disponibile. Il 47 per cento delle imprese rileva un volume d'affari in calo rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Era andata peggio solo nel primo trimestre del 2012. Il crollo colpisce le imprese di tutte le dimensioni, senza sostanziali differenze. Non ci consola che la tendenza sia peggiore a livello nazionale.

Lavoro Secondo Istat nel secondo trimestre gli occupati nelle costruzioni erano 115 mila: il 4,8 per cento in meno rispetto a un anno prima.

Il registro delle imprese A fine settembre 2014 le imprese attive nelle costruzioni sono 70.309, quindi 1.669 in meno in un anno (-2,3 per cento). La riduzione è più ampia tra quelle operanti nei lavori di costruzione specializzati (-949 unità, -1,8 per cento) e più rapida per le attive nella costruzione di edifici (-3,7 per cento, -702 unità). La diminuzione è determinata dalle imprese individuali (-2,8 per cento, 1.428 unità) e dalle società di persone (-2,9 per cento). Risulta lievemente più contenuta la flessione per i consorzi e le cooperative (-2.4 per cento). Le società di capitali, invece, aumentano leggermente (+0,3 per cento).

(Fonte: ufficio stampa Unioncamere Emilia Romagna)

Successo per il progetto che favorisce occupazione e imprenditorialità -

Modena, 24 novembre 2014 -

Dalle nuove tecnologie ai servizi alla persona, dalla coltivazione e trasformazione di prodotti agricoli alla produzione alimentare. Guardano a settori innovativi, ma anche tradizionali, i trentadue progetti d'impresa che hanno chiesto di partecipare a Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca.

L'altro giorno si è chiusa la raccolta delle candidature; sono un'ottantina gli aspiranti imprenditori che, partecipando a Imprendocoop, hanno la possibilità di usufruire di un percorso formativo di alto livello, assistenza, consulenza e servizi gratuiti per un anno. Il progetto si sviluppa tra l'autunno 2014 e la primavera 2015. Il primo seminario, intitolato "Come costituire e avviare un'impresa cooperativa", si svolge domani – martedì 25 novembre – dalle 17 alle 19.30 a palazzo Europa (sala C, primo piano), a Modena. Al termine del percorso è prevista la selezione finale di tre idee d'impresa che saranno premiate con 2.500, 1.500 e 1.000 euro. L'erogazione dei premi e servizi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa aderente a Confcooperative Modena.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Domani, martedì 25 novembre, un incontro in CNA Provinciale per tutelare l'innovazione e le idee -

Modena, 24 novembre 2014 -

L'economia della globalizzazione ha reso sempre più frequenti i casi di plagio e, quindi, reso ancor più necessario il ricorso a strumenti di protezione come i brevetti, le registrazione del marchio o quella di disegni e modelli. L'innovazione e la differenziazione di prodotto sono, oggi più che mai, un'arma vincente e un valore aggiunto per l'impresa, perché permettono di guadagnare un vantaggio competitivo in un mercato sempre più affollato e vittima dell'imitazione.

Questa strategia di difesa e tutela deve essere inseguita anche e soprattutto dalle piccole imprese, che spesso vedono questi strumenti solo come un costo aggiuntivo. Sulla base di queste considerazioni CNA ha organizzato un incontro martedì 25 novembre, alle ore 17 in CNA Provinciale, per offrire un supporto concreto a chi vuole ampliare le proprie conoscenze in materia di tutela dei prodotti e proprietà industriali.

Relatore d'eccellenza di questo seminario operativo sarà Stefania Fiorini dello Studio Modiano & Partners, uno dei maggiori studi europei specializzati in questa tematica, con il quale CNA ha stipulato un'importante convenzione riservata ai propri associati. Durante la serata saranno forniti tutti gli elementi di base per riuscire ad approcciare in modo semplice il tema della proprietà industriale e intellettuale, dell'ottenimento, tutela e sfruttamento dei diritti esclusivi che da essi si possono acquisire. Oltre ai concetti chiave di che cos'è un marchio, un brevetto, un disegno o modello e dei relativi requisiti di registrabilità illustrati da Fiorini nel primo intervento, Armando Cassanelli, del Servizio Incentiviamo di Finimpresa Serfina CNA, spiegherà nel dettaglio, nella seconda parte della serata, tutti i finanziamenti al momento disponibili per la tutela delle opere d'ingegno.
L'incontro è gratuito e aperto al pubblico interessato. Si tratterà di una serata dai contenuti molto operativi e che lascerà spazio alle domande dei partecipanti.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Terzo appuntamento, martedì 25 novembre, con il ciclo di incontri promosso dalla Camera di Commercio per approfondire gli strumenti e le agevolazioni in campo per lo sviluppo d'impresa e, contemporaneamente, per l'avvio di nuove esperienze imprenditoriali -

Reggio Emilia, 24 novembre 2014 -

Proprio ai neo imprenditori è indirizzato il seminario di martedì prossimo, in programma alle 14,00 nella sede dell'Ente camerale (P.zza della Vittoria, 3).
Nel corso dei lavori saranno approfonditi, in particolare, gli elementi sui quali si deve concentrare l'esame della fattibilità del progetto imprenditoriale, sul business plan e sul come valorizzare al meglio l'idea imprenditoriale, con l'esame dei principali strumenti qualitativi e quantitativi per la redazione di un piano di sviluppo.

Sotto i riflettori saranno temi quali il fabbisogno finanziario, il piano delle vendite e dei ricavi, la pianificazione dei costi di produzione e dei costi operativi, le analisi di mercato e della concorrenza, le strategie di marketing, le risorse umane ed organizzative.
A parlarne, insieme al segretario generale della Camera di Commercio, Michelangelo Dalla Riva, sarà Marco Curti, consulente Ifoa (ente che collabora all'evento) ed esperto in materia di avvio d'impresa.

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Domani, giovedì 20 novembre ore 20.30 assemblea interprovinciale di CNA e Lapam, presso l'hotel Carpi, in via delle Magliaie a Carpi -

Modena, 19 novembre 2014 -

Autocarrozzieri di CNA e Confartigianato delle provincie di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza insieme per la presentazione del disegno di legge in materia di assicurazioni RC auto, con l'obiettivo di intervenire sui rapporti tra compagnie e imprese del settore, queste ultime spesso vittime dalle attuali norme. L'appuntamento è previsto per domani (giovedì 20 novembre) alle 20.30 all'Hotel Carpi, in via delle Magliaie 2/4 a Carpi, con l'obiettivo di discutere del disegno di legge depositato alla Camera dei Deputati, il cui primo firmatario è l'on. Sara Moretto (Pd). Proprio per ottenere un appoggio bipartisan a questa importante iniziativa, alla serata carpigiana sono stati invitati i parlamentari eletti nel territorio.

Un disegno di legge, questo, che vuole soddisfare l'esigenza di mettere d'accordo le diverse necessità di consumatori e imprese con soluzioni equilibrate, perseguendo l'obiettivo della riduzione dei premi assicurativi, senza compromettere il livello qualitativo delle riparazioni e la conseguente sicurezza della circolazione stradale. La riduzione dei premi assicurativi rappresenta, infatti, un interesse generale dei consumatori: tra il 2007 e 2011, il comparto assicurativo è cresciuto del 6,8%, in controtendenza rispetto all'autoriparazione, che registra un calo dell'11,3%. Ciò significa che il problema dei rincari delle Rc auto non sta tanto nell'incidenza dei costi della riparazione, ma piuttosto nella struttura obsoleta del mercato delle assicurazioni. Ecco perché i punti qualificanti del disegno di legge Moretto sono incentrati sulla difesa dei diritti degli automobilisti e sulla tutela delle imprese di carrozzeria, come da richiesta delle stesse Associazioni di categoria.

Dopo i saluti di Livio Carbognani (Presidente Regionale CNA Unione Autoriparazione) e di Antonio Malpeli (Presidente Regionale Confartigianato Autoriparazione), Mario Turco (segretario Nazionale CNA Autoriparazione) si soffermerà nell'analisi dei punti salienti del disegno di legge. Si parlerà di: libertà di scelta della carrozzeria cui affidare la riparazione del veicolo, revisione delle auto riparate dopo un incidente che ne ha compromesso la sicurezza, obbligo della fatturazione di tutti gli interventi riparativi, utilizzo pieno della cessione del credito, difesa della concorrenza nel mercato dell'autoriparazione e risarcimento integrale dei danni subiti, compresi i servizi aggiuntivi e complementari della riparazione quali, ad esempio, il soccorso stradale e l'auto di cortesia durante il periodo della riparazione. Chiuderà la serata l'intervento di Silvano Fogarollo, Presidente Nazionale Confartigianato Carrozzieri.

(Fonte: ufficio stampa CNA MO)

Quattro appuntamenti: a Fidenza, Borgotaro, Traversetolo e Parma per fare il punto della situazione, tracciare un primo bilancio dell'attività del Governo Renzi, valutare la legge di stabilità per il 2015 e, infine, verificare se con la protesta del 18 febbraio qualcosa è cambiato -

Parma, 18 novembre 2014 -

Il 18 febbraio in piazza del Popolo a Roma circa 70.000 imprenditori, provenienti da tutta Italia, hanno chiesto al Governo misure concrete di sostegno per evitare di chiudere. Di questi, 350 erano associati Apla, accorsi da tutta la provincia.

A distanza di nove mesi Confartigianato Imprese Apla, insieme ai propri associati, ma l'invito è aperto a tutti gli imprenditori, vuole fare il punto della situazione, tracciare un primo bilancio dell'attività del Governo Renzi, valutare la legge di stabilità per il 2015 e, infine, verificare se con la protesta del 18 febbraio qualcosa è cambiato.

Gli appuntamenti si terranno tutti alle 20.45 e si svolgeranno a Fidenza, martedì 18 novembre, in via Musini, 5, a Borgotaro giovedì 20 novembre, sede della Comunità Montana in piazza 11 febbraio, a Traversetolo martedì 25 novembre, nella sala riunione Avis di via Verdi e a Parma, martedì 2 dicembre, nella sede centrale dell'associazione (ingresso da via Muggia).

(Fonte: Ufficio stampa Confartigianato Apla Parma)

C'è anche un'azienda modenese che sta sperimentando un "super-tir" di diciotto metri, quasi un 10% in più rispetto a quelli standard -

Modena, 17 novembre 2014 -

Un progetto innovativo e una sperimentazione mai vista prima: sono trentadue in tutta Italia gli esemplari di semirimorchi di lunghezza superiore alle misure standard omologate circolanti in via sperimentale, e uno di questi è targato Modena. Unitrans, società cooperativa di autotrasporto di Medolla, ha infatti deciso di aderire al programma di sperimentazione denominato "PROGETTO 18", grazie all'investimento di un proprio associato, Alessio Scione, di un semirimorchio di lunghezza complessiva di diciotto metri (contro i 16,5 metri che ne rappresentano invece la misura standard). L'allungamento del semirimorchio di un metro e mezzo è, peraltro, l'unica variante prevista rispetto ai veicoli standard, perché tutte le altre caratteristiche di base restano invariate.

Costruito da Omar SPA Fano con professionalità e materiali di ottima qualità, dovuta da anni di esperienza nel settore e la presenza di personale qualificato, questo rimorchio seguirà un programma di sperimentazione in territorio esclusivamente nazionale per un periodo di tre anni, incrementabili di ulteriori due.

L'obiettivo del Progetto è raccogliere dati per documentare e verificare sul campo i vantaggi dell'utilizzo di combinazioni superiori a quelli standard, attraverso una ricostruzione delle missioni lavorative quotidiane fatte in parallelo con i veicoli dalle diverse dimensioni.
"La sperimentazione del PROGETTO 18 - afferma Franco Casadei, Presidente di FITA CNA Modena e di Unitrans - rappresenta un importante passo in avanti verso l'evoluzione di questo mondo, basta pensare a come potrebbe aumentare l'efficienza del trasporto stesso, con la riduzione del costo medio di trasporto per unità di merce trasportata".

Nel dettaglio, il Ministero dei Trasporti, assieme alle aziende coinvolte nella sperimentazione, analizzerà la possibile convenienza economica, i consumi, l'effettiva compatibilità degli autoarticolati di 18 metri con le infrastrutture stradali e la manovrabilità dello stesso. Non di minore importanza, sarà preso in esame anche l'impatto del mezzo sulla sicurezza stradale, tarata al momento sui mezzi standard.
"Va dato grande merito al collega Scione – continua Franco Casadei - che in un momento di crisi come questo non si è lasciato scoraggiare dalle difficoltà quotidiane che minacciano il lavoro. Con coraggio, ha deciso di investire le sue forze in un progetto sperimentale a lungo raggio, impegnandosi in un piano di lavoro innovativo, sostenuto dalla speranza di migliorare e incrementare il lavoro futuro".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Venerdì, 14 Novembre 2014 17:32

Piacenza - Patronati mobilitati contro i tagli

I patronati aderenti al Cepa contrastano i tagli inferti ai patronati dall'ultima legge di stabilità: domani presidio in Piazza Cavalli e lunedì a Bologna dal Prefetto -

Piacenza, 14 novembre 2014 -

Presidio in piazza Cavalli angolo via XX Settembre per domani, sabato 15 e tutti i patronati chiusi lunedì 17. Sono queste le azioni che i patronati aderenti al Cepa (Patronato Acli, Inca Cgil, Inas Cisl, Italuil Uil) metteranno in campo nelle prossime ore per contrastare i tagli inferti ai patronati dall'ultima legge di stabilità. A Piacenza saranno presenti anche i vertici di Cgil, Cisl e Uil locali per la raccolta della firme sulla petizione che punta a salvaguardare questi servizi per lo più gratuiti che permettono ai cittadini di accedere a servizi e prestazioni previdenziali.

Mentre il 17 novembre tutti i Patronati della regione Emilia Romagna aderenti al CE-PA saranno CHIUSI al pubblico, per partecipare ad una manifestazione-presidio di operatori – lavoratori e pensionati davanti al prefetto di Bologna, dove una rappresentanza incontrerà il Prefetto per consegnare una comunicazione. Per poter garantire una partecipazione adeguata del territorio di Piacenza, aperta a tutti, sono stati prenotati due pullman con partenza: ore 7,30 parcheggio stadio Galleana e alle ore 8,00 al parcheggio Barabasca a Fiorenzuola. Un altro pullman partirà alle ore 7,00 da Borgonovo (presso Municipio) ore 7,09 a Castel San Giovanni quindi Sarmato, S.Nicolo' stadio Galleana Piacenza; Pontenure, Roveleto, Fiorenzuola.

(Fonte: ufficio Stampa CGIL Piacenza)

La risposta di CNA: "Interverremo per evitare che dietro alla lotta all'evasione del canone si nasconda una nuova tassa per le imprese" -

Reggio Emilia, 14 novembre 2014 -

E' notizia ripresa sui giornali di oggi come il Governo si stia apprestando a inserire un'importante novità che interesserà le modalità di pagamento del canone Rai.

Il presidente di CNA Comunicazione e Terziario Avanzato, Giuliano Ferrari, commenta così questa notizia: "Quanto si legge oggi appare ancora come una notizia di stampa non confermata ufficialmente, tuttavia se la proposta diventerà legge il rischio è di tornare alla confusione denunciata dalla CNA nel 2012 quando la RAI inviò in modo massivo alle imprese una lettera in cui si richiedeva il pagamento del canone speciale RAI anche solo per il possesso di computer".

Sul problema dell'evasione del canone RAI e sul principio di pagare tutti per pagare meno si può essere d'accordo, ma vogliamo ancora una volta ricordare che il mondo delle imprese e delle professioni e l'inevitabile innovazione tecnologica portano tutti ad utilizzare strumenti informatici legati alla rete. Quindi non bisogna cadere ancora nell'equivoco perché questi sono strumenti indispensabili di lavoro e non di svago, che nulla hanno a che vedere con la visione dei programmi Rai.

Come CNA seguiremo attentamente lo sviluppo di questa proposta intervenendo già da ora per evitare che nel segno della lotta all'evasione si nascondano nuove tasse per le imprese.

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Scade lunedì 17 novembre termine per partecipare a Imprendocoop, progetto per occupazione e imprenditorialità -

Modena, 14 novembre 2014

Ultimi giorni per partecipare a Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca. Lunedì 17 novembre scade il termine per inviare la propria candidatura. A oggi sono una ventina le idee imprenditoriali che hanno chiesto di partecipare a Imprendocoop e usufruire del supporto offerto dai promotori: percorso formativo di alto livello, assistenza, consulenza e servizi gratuiti per un anno. Il progetto si sviluppa tra l'autunno 2014 e la primavera 2015. È prevista la selezione finale di tre idee d'impresa che saranno premiate con 2.500, 1.500 e 1.000 euro. L'erogazione dei premi e servizi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa aderente a Confcooperative Modena. Info: www.modena.confcooperative.it; www.democentersipe.it

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Al confronto sono particolarmente interessati i giovani tra i 15 e i 29 anni che intendono avviare un percorso formativo/lavorativo e le imprese che vogliono accedere ai bonus occupazionali erogati dall'Inps a fronte dell'inserimento lavorativo di giovani - 

Reggio Emilia, 14 novembre 2014 -

Le opportunità che derivano nel nostro territorio dal Piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile (garanzia Giovani) e il ruolo della Camera di Commercio nell'attuazione del programma saranno al centro del seminario promosso dalla stessa Camera di Commercio per martedì 18 novembre nella sala convegni dell'Ente (piazza della Vittoria, 3).

Al confronto sono particolarmente interessati i giovani tra i 15 e i 29 anni che intendono avviare un percorso formativo/lavorativo e le imprese che vogliono accedere ai bonus occupazionali erogati dall'Inps a fronte dell'inserimento lavorativo di giovani.
I lavori, in programma alle 14,00 e realizzati in collaborazione con Ifoa, saranno aperti dal segretario generale della Camera di Commercio, Michelangelo Dalla Riva, cui seguirà l'intervento di Luciana Borellini (consulente Ifoa ed esperta in materia di politiche pubbliche e servizi per il lavoro) che, a partire dal progetto europeo, parlerà della Garanzia Giovani e delle sue ricadute in Italia e in Emilia-Romagna.

Francesca Lusenti parlerà poi dello sportello Ifoa dedicato al piano per la lotta alla disoccupazione giovanile.
Info e iscrizioni: www.re.camcom.gov.it

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

L'Associazione Confesercenti Terre dei Castelli solleva la questione rivolgendosi alle Amministrazioni dell' area: "Il meccanismo di calcolo per determinare la tassa grava sulle imprese. Opportuno concordare col gestore costi inferiori per il servizio erogato" -

Modena, 15 novembre 2014 -

"Si può e si deve fare di più, visto e considerato il periodo di forti difficoltà economiche. I costi sono ancora troppo elevati e ci sono categorie che risultano molto penalizzate". È Confesercenti Terre dei Castelli a sollevare la questione rivolgendosi alle Amministrazioni dell' area. Aggiungendo: "Crisi dei consumi ed incremento dell'imposizione fiscale stanno mettendo in ginocchio le attività imprenditoriali. Riconosciamo l'attuazione di alcune agevolazioni in proposito, messe in campo dai Comuni. Ma dato l'evolversi della situazione generale si tratta di misure che al momento incidono purtroppo poco."

La tassa sui rifiuti, è dovuta da chiunque a qualsiasi titolo occupa locali, indipendentemente dall'uso: siano uffici, capannoni, negozi, etc. Viene calcolata in base ai metri quadri della struttura o dell'area e alla categoria di appartenenza dell'attività svolta nei medesimi spazi. E' composta da una quota fissa legata ai costi sostenuti per l'erogazione del servizio e una quota variabile, legata alla quantità di rifiuti prodotti e smaltiti. "Non è certo un mistero che il meccanismo di calcolo scelto per la determinazione della TARI – fa notare Confesercenti - finisce per gravare su alcune tipologie di imprese in modo molto significativo. Senza contare la disomogeneità di applicazione che varia da Comune a Comune sia per le tariffe applicate alle stesse categorie, sia per i meccanismi adottati per calmierare le categorie particolarmente penalizzate dalla tassa sui rifiuti. Basti pensare che le differenze tariffarie in alcuni casi sono anche di oltre 14 €/mq per le stesse categorie."

"Anche se, su richiesta in particolare della nostra associazione, sono stati apportati nei vari regolamenti comunali diverse agevolazioni, i costi restano troppo alti per alcune tipologie d'imprese. La priorità pertanto - continua l'Associazione - diventa quella di un impegno, oltre che di una capacità oggettiva, da parte dei Comuni dell'Unione Terre dei Castelli, di arrivare a concordare col gestore, è solo Hera) costi inferiori per il servizio erogato. Non può esserci e qui ribadiamo la nostra ferma e netta contrarietà, un riversamento automatico di questi costi sui cittadini e le imprese. Il problema non è destinato ad esaurirsi, quanto piuttosto ad riaprirsi nuovamente in sede di predisposizione dei Bilanci Comunali di previsione per il 2015. Da parte nostra ci attiveremo unitamente alle altre Associazioni imprenditoriali nei confronti delle Amministrazioni Comunali, al fine di evitare ulteriori e nuovi aumenti ed arrivare ad una riduzione per le categorie più penalizzate", conclude Confesercenti.

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)

Venerdì, 14 Novembre 2014 10:23

Patronati, cosa prevede la legge di Stabilità

Acli, Inas, Inca e Ital dicono no al taglio del fondo patronati previsto dalla legge di Stabilità: "L'insieme delle norme proposte è viziato da pesanti limiti di costituzionalità, perché comporta la sostanziale eliminazione del sistema patronato" -

Modena, 14 novembre 2014 -

La legge di Stabilità prevede un taglio al fondo patronati articolato in tre punti: abbattimento dell'aliquota dallo 0,226 allo 0,148 per cento a partire dal gettito contributivo dell'anno 2014; decurtazione di 150 milioni di euro del fondo per l'esercizio finanziario dello Stato dell'anno 2015; diminuzione dell'acconto dall'80 al 45 per cento dall'esercizio finanziario dello Stato dell'anno 2016. Dal 2016, con il venir meno dei 150 milioni di euro, il valore del fondo subirà una riduzione del 34,51 per cento.

«L'insieme delle norme proposte è viziato da pesanti limiti di costituzionalità, perché comporta la sostanziale eliminazione del sistema patronato, che non potrà più garantire né la gratuità nell'accesso alle prestazioni che rendono esigibili i diritti sociali, né il supporto agli enti previdenziali che oggi consente il funzionamento degli stessi, non in grado di gestire le istanze dei cittadini – denunciano Salvatore Ferraro (Acli), Cristiano Marini (Inas-Cisl), Maura Romagnoli (Inca-Cgil) e Angela Vicenzi (Ital-Uil)A livello nazionale sono 4-5 mila gli operatori di patronato che potrebbero perdere il lavoro; a Modena e provincia i nostri quattro patronati occupano complessivamente un centinaio di addetti. Il sistema è a rischio chiusura anche perché le norme che restringono l'anticipazione delle risorse per l'attività svolta strangoleranno finanziariamente i nostri istituti, portandoci di fatto a un'impossibilità operativa a partire dal prossimo anno. Con un taglio di questo tipo i patronati verrebbero privati di liquidità sufficiente, bloccata dal ritardo di minimo tre anni nei saldi del finanziamento».

Acli, Inas, Inca e Ital dicono no al taglio perché i cittadini pagano le tasse per un servizio che dovrebbe essere erogato dall'Inps, che a partire dal 2009 ha progressivamente chiuso gli sportelli al pubblico e informatizzato tutte le procedure. La tensione sociale che sarebbe potuta scaturire dalla mancanza di interlocuzione diretta tra cittadini e Inps-Inail-Ministero del Lavoro è stata contenuta grazie ai patronati, che hanno svolto un ruolo suppletivo rispetto agli enti. Il fondo per il 2013 ammonta a 430 milioni di euro, mentre il sistema dei patronati garantisce complessivamente al bilancio dello Stato un risparmio annuo stimato in circa 657 milioni di euro, così suddivisi: 564 milioni di euro per l'Inps, 63 milioni di euro per l'Inail e 30,7 milioni di euro per il Ministero degli Interni.

Cosa fanno i patronati

I patronati sono soggetti privati di pubblica utilità che, per legge, devono fornire assistenza gratuita ai cittadini per 92 tipologie di servizi, sotto il controllo del Ministero del Lavoro. Previdenza e salute sul lavoro, prestazioni socio-assistenziali, tutela dei cittadini immigrati e degli italiani all'estero sono le aree di competenza di queste strutture, presenti in tutta Italia e all'estero.

«Le nostre attività hanno l'unico obiettivo di aiutare tutte le persone, senza alcuna distinzione, a orientarsi tra le tante normative e iter burocratici, facilitando il loro rapporto con la pubblica amministrazione – spiegano Salvatore Ferraro (Acli), Cristiano Marini (Inas-Cisl), Maura Romagnoli (Inca-Cgil) e Angela Vicenzi (Ital-Uil) – Il nostro compito è agevolare i cittadini nella compilazione e presentazione delle domande agli enti previdenziali e assicurativi, accompagnandoli fino al riconoscimento dei diritti, anche con l'assistenza legale e medico-legale necessaria».

Le pratiche aperte dal 1° gennaio al 31 ottobre di quest'anno dai quattro patronati modenesi sono complessivamente quasi 135 mila e rappresentano il 61 per cento delle pratiche inviabili telematicamente all'Inps per la provincia di Modena. Il finanziamento delle attività e dell'organizzazione degli istituti di patronato, regolato dall'articolo 13 della legge 152/2001, avviene attraverso il "Fondo patronati". Gestito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, il fondo è alimentato da una quota parte (lo 0,226 per cento) dei contributi previdenziali che tutti i lavoratori versano alle casse previdenziali, per assicurare tutele fondamentali – previste dall'art. 38 della Costituzione – anche a chi non può permettersele. Il fondo copre circa 1/3 delle prestazioni che i patronati forniscono. I restanti 2/3 delle prestazioni non prevedono recupero economico e sono a carico delle organizzazioni promotrici dei patronati. 

(Fonte: ufficio stampa Cisl MO)

La protesta dei patronati contro i tagli delle risorse contenuti nella legge di Stabilità: sabato 15 novembre giornata nazionale di protesta e lunedì 17 novembre chiusura dei propri uffici e sportelli, con manifestazione regionale davanti alla Prefettura di Bologna -

Modena, 13 novembre 2014

Non si ferma la protesta dei patronati contro i tagli delle risorse contenuti nella legge di Stabilità. Per iniziativa del Ce.Pa. (il coordinamento che raggruppa i patronati Acli, Inas, Inca e Ital), dal 29 ottobre è stata avviata la raccolta delle firme di adesione alla petizione "No ai tagli ai patronati", a cui hanno già aderito decine di migliaia di cittadini. La mobilitazione promossa da Acli, Inas, Inca e Ital proseguirà per tutto l'iter parlamentare di approvazione della legge di Stabilità.

Per dopodomani - sabato 15 novembre – è stata organizzata una giornata nazionale di protesta. A Modena e provincia Acli, Inas, Inca e Ital saranno presenti dalle 10 alle 12 nelle piazze dei Comuni capi-distretto: Modena, Carpi, Vignola, Castelfranco, Mirandola e Pavullo, oltre al mercato di Formigine. A Modena il gazebo sarà allestito in piazza XX Settembre, dove saranno presenti anche i segretari provinciali di Cgil-Cisl-Uil; attraverso incontri, volantinaggi e flash mob, gli operatori dei patronati spiegheranno ai cittadini i possibili effetti dei tagli.

Inoltre Acli, Inas, Inca e Ital, insieme alle rispettive confederazioni, hanno deciso per lunedì prossimo 17 novembre una giornata di chiusura dei propri uffici e sportelli, con manifestazione regionale davanti alla Prefettura di Bologna.

«Coinvolgeremo nuovamente i parlamentari modenesi, con i quali i segretari provinciali di Cgil-Cisl-Uil avevano già discusso del tema nell'incontro del 6 ottobre – affermano i responsabili dei patronati modenesi Salvatore Ferraro (Acli), Cristiano Marini (Inas), Maura Romagnoli (Inca) e Angela Vicenzi (Ital) - Ribadiamo con forza che la sottrazione delle risorse al fondo patronati, se approvata così com'è, si tradurrebbe in un'altra tassa occulta ai danni delle persone socialmente più deboli costrette, dietro pagamento, a rivolgersi al mercato selvaggio di sedicenti consulenti, che operano senza alcun controllo e senza regole. Infatti, mentre i lavoratori dipendenti continueranno a pagare integralmente i contributi previdenziali all'Inps, lo Stato incamererà la quota oggi destinata alla tutela gratuita per destinarla ad altri scopi non precisati. Il governo, quindi, finirà per appropriarsi di soldi che sono dei lavoratori, senza specificarne l'utilizzo. Una beffa a cui si aggiunge un danno economico che aggraverà le già precarie condizioni di coloro che – concludono i responsabili dei patronati modenesi – pagano con la disoccupazione e la povertà le conseguenze di una crisi pesantissima».

(Fonte: ufficio stampa Cisl Mo)

 

Nuova norma per titolari e preposti alle sale da gioco: corsi di formazione avviati entro il 2014. Gli esercenti devono assolvere l'obbligo di formazione entro l' 11 marzo 2015, pena la somministrazione di sanzioni amministrative pecuniarie -

Parma, 13 novembre 2014 -

Un ulteriore passo avanti per il Piano regionale di contrasto e prevenzione alla dipendenza dal gioco d'azzardo, che ora si rivolge direttamente al personale delle sale da gioco.
Dopo la diffusione, negli esercizi commerciali che aderiscono, delle vetrofanie con il marchio "Slot Free ER", ora la LR 5/2013 "Norme per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate", ha previsto l'obbligo per gli esercenti delle sale da gioco ed i propri preposti di frequentare corsi di formazione sui rischi del gioco patologico e sulla rete di sostegno.

Secondo i dati della Regione Emilia Romagna sono infatti in costante aumento le persone assistite nella nostra regione per dipendenza da gioco d'azzardo. Al 31 dicembre 2013 quelle seguite nei Sert, i Servizi per le dipendenze delle Aziende Usl, erano 1.102, il 37% in più rispetto all'anno precedente (802 nel 2012) e più del doppio rispetto al 2010 (512).

Il corso di formazione si inserisce in un percorso culturale teso a favorire responsabilità sociali condivise verso la tutela di soggetti fragili, nei confronti dei rischi di dipendenza connessi ai comportamenti di gioco d'azzardo. Il corso permetterà inoltre di rendere più visibile la rete dei Servizi di cura dei giocatori d'azzardo patologici.

La norma come riportata sul sito Confesercenti di Parma stabilisce che "i corsi debbano essere avviati entro il 2014 e che gli esercenti assolvano l'obbligo di formazione entro l' 11 marzo 2015, pena la somministrazione di sanzioni amministrative pecuniarie".

In allegato il pdf scaricabile

Al primo e secondo posto nelle rispettive categorie nell'Area Centro Nord per qualità del servizio e attenzione alla clientela -

Piacenza, 12 novembre 2014 -

Grazie ai risultati di eccellenza raggiunti, la Filiale di Piacenza ha ottenuto importanti riconoscimenti in occasione del Meeting di Poste Italiane che si è tenuto a Bologna. Nella classifica assoluta, che ha premiato i successi conseguiti dagli uffici postali dell'Area Centro Nord (Emilia Romagna e Marche), il primo posto è andato a Niviano Castello e Perino, e il secondo ad Alseno e Roncaglia.

Partecipanti all'evento, oltre al responsabile Area Territoriale Doriano Bolletta, 15 direttori di Filiale e numerosi collaboratori selezionati tra le strutture di staff e commerciali, oltre 350 direttori degli uffici postali più rappresentativi dell'intera Area. Per un totale di circa 460 invitati.
Per la provincia di Piacenza erano presenti, oltre al responsabile Enrico Carini, 20 direttori degli uffici postali che si sono particolarmente distinti per la qualità del lavoro svolto, gli obiettivi raggiunti e la soddisfazione dimostrata dalla clientela. La Filiale di Piacenza abbraccia un bacino territoriale in cui sono presenti complessivamente 82 uffici postali (di cui due interamente dedicati a professionisti e imprese), distribuiti nelle varie località della provincia, e 27 sportelli automatici Postamat, in funzione 24 ore su 24.

Il successo riportato dai quattro uffici del Piacentino è stato determinato dallo spirito di squadra che ha permesso di raggiungere risultati e obiettivi prefissati. Proprio sull'importanza del ruolo che rivestono il direttore e ogni singolo operatore all'interno dell'ufficio si è soffermato il responsabile dell'Area Centro Nord: «Libretti e Buoni Fruttiferi, tradizionali prodotti di Cassa Depositi e Prestiti legati al risparmio postale - ha ricordato Doriano Bolletta -, e l'insieme di persone, di conoscenze e di strutture che ne permettono la diffusione testimoniano come il gruppo Poste Italiane contribuisca al finanziamento dello sviluppo e della crescita del sistema Paese".

(Fonte: ufficio stampa Poste Italine)

Il peso della burocrazia è ritenuto dal 75% delle imprese una causa della crisi: i risultati di un'indagine CNA su un campione di 2.400 imprese. Riforma di fisco, lavoro e PA sono le azioni prioritarie per incrementare la competitività del Sistema-Italia -

Reggio Emilia, 12 novembre 2014 -

Non solo fisco, credito, costo del lavoro, energia e innovazione: a pesare sulla capacità delle imprese di agganciare la ripresa incide pesantemente anche il carico burocratico. Un sondaggio CNA ha cercato di "misurare" l'impatto sulle aziende della burocrazia non tanto in termini economici, ma di percezione degli imprenditori. 2.400 le imprese coinvolte, molte di queste sul nostro territorio, per i tre quarti delle quali la burocrazia è tra i principali fattori responsabili della decrescita economica dell'Italia.

Burocrazia intesa, per la maggioranza degli intervistati (il 72%) come complessità degli adempimenti.

"A soffrire la burocrazia sono soprattutto le micro imprese (fino a 10 addetti) - spiega il Presidente provinciale CNA Nunzio Dallari - per le quali l'assolvimento degli adempimenti appare spesso insostenibile e non proporzionato rispetto alla loro dimensione. Tra queste hanno maggiori difficoltà soprattutto le imprese che operano nei settori gravati da una maggiore regolamentazione, come istallazione e impianti, autoriparazione e servizi alle imprese, e/o che hanno sofferto di più la crisi, anche perché svolgono la loro attività prevalentemente nel mercato domestico, come le costruzioni".

La difficile comprensibilità delle norme sottrae un tempo rilevante all'attività aziendale: per il 41,8% delle imprese, si arriva fino a tre giorni al mese (24 ore lavorative) ma nel 30,7% dei casi, vengono impiegate fino a 5 giornate al mese (40 ore lavorative). Tempo che significa maggiori costi. Sistri, responsabilità solidale negli appalti e spesometro sono considerati gli adempimenti più odiosi e complicati (soltanto per l'adempimento degli obblighi inerenti responsabilità solidale le imprese affrontano un costo calcolato in 1,2 miliardi di euro).

"Una situazione che negli ultimi anni non è certo migliorata - continua Dallari - visto che il 75% delle imprese ha una percezione negativa delle presunte operazioni di semplificazioni introdotte dai governi che si sono succeduti negli ultimi sei anni. Ma c'è fiducia nel futuro, considerando che un'impresa su due ritiene che l'attuale governo potrà ridurre significativamente il carico burocratico che grava sul sistema produttivo".

Di certo c'è che il livello di informatizzazione delle PA è giudicato del tutto inadeguato rispetto alle necessità delle imprese da circa il 53% di esse. L'inadeguatezza del livello di informatizzazione della PA si evince anche dalla capacità di interagire on-line con l'operatore pubblico: in media, solo un'impresa su tre (quasi il 30%) riesce a sbrigare più della metà delle pratiche per via telematica. Ecco perché gli imprenditori sono concordi nel ritenere che la riforma della Pubblica Amministrazione sia tra gli obiettivi da perseguire prioritariamente nei prossimi mesi e che l'innalzamento del livello di informatizzazione non sia rinviabile.

Il giudizio critico sulla burocrazia trova conferma quando agli imprenditori viene chiesto di elencare le riforme dell'agenda di Governo ordinandole per priorità in un ventaglio ristretto di materie cruciali nella vita delle imprese: il fisco, il lavoro, la giustizia e, per l'appunto, la PA. In cima alle aspettative delle imprese ci sono le riforme del fisco e del lavoro.

Per il Presidente CNA: "Si tratta di un risultato scontato: il peso del fisco sulle imprese italiane, che secondo stime CNA può raggiungere in alcuni casi il 74,4%, è tra i più alti d'Europa e lo stesso vale per il costo del lavoro. È invece sorprendente che la necessità di riformare in tempi brevi la PA trovi il consenso di una quota non irrilevante di imprenditori (il 14,4%), a conferma della consapevolezza che lo snellimento della pubblica amministrazione rappresenti un fattore strategico per incrementare la competitività del Sistema-Italia".

Insomma, abbattere la burocrazia non è solo un atto dovuto, ma un'azione concreta per contribuire ad uscire dalla crisi e ridare fiducia alle imprese. La risposta di CNA è in un decalogo presentato nei giorni scorsi dal Presidente nazionale CNA Daniele Vaccarino al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Marianna Madia.

Le dieci proposte CNA per la semplificazione:

Riforma del Titolo V della Costituzione
Istituzione di un'Agenzia per la qualità della legislazione come negli USA, in Germanio e in Gran Bretagna
Revisione dello stock legislativo per eliminare norme complesse e disorganiche
Rendere la "legislazione amica" con tre interventi annuali in favore delle pmi
Riformare le ispezioni e i controlli per renderli più efficienti, più efficaci, meno onerosi
Realizzare a pieno le "Agenzie per le imprese"
Standardizzare i sistemi informatici e la modulistica per la piena efficienza degli Sportelli Unici per le Attività Produttive
Realizzare l'Agenda digitale e la digitalizzazione dell'amministrazione
Rendere la giustizia più efficiente
Usare il credito d'imposta per evitare il ribaltamento sulle PMI degli oneri amministrativi

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Fiepet Confesercenti Emilia Romagna lancia l'allarme e chiede interventi immediati: "Continua inarrestabile la cessazione di attività di servizi di ristorazione nella nostra regione. Tra le attività cessate, 1550 e quelle iscritte, 1.110, nei primi nove mesi del 2014 sono 440 quelle che hanno chiuso le saracinesche" -

Parma, 11 novembre 2014 -

Nonostante nel nostro territorio il cibo e la buona tavola abbiano sempre maggiore attrattiva, continua inarrestabile la cessazione di attività di servizi di ristorazione nella nostra regione: secondo l'elaborazione Confesercenti su dati Infocamere, tra le attività cessate, 1550 e quelle iscritte, 1.110, nei primi nove mesi del 2014 sono 440 quelle che hanno chiuso le saracinesche.

La provincia con il maggior numero di chiusure è Bologna (-258) che però è anche quella che registra il maggior numero di nuove iscrizioni (+220); segue Modena (209 cessazioni e 156 iscritti), Rimini (201 cessazioni e155 iscritti), Ravenna (176 chiusure e 113 iscritti), Parma (169 chiusure contro 95 iscrizioni) Reggio Emilia (165 cessazioni contro 129 iscrizioni), Forlì Cesena (143 chiusure e 93 iscrizioni), Ferrara (139 chiusure e 96 aperture) e Piacenza (90 chiusure e 53 iscrizioni).

Su questi dati pesano naturalmente la crisi che persiste ormai da anni, ma soprattutto la tassazione eccessiva e una concorrenza anomala esercitata da attività che, pur essendo autorizzate, godono di "regimi agevolati", beneficiando di tutta una serie di facilitazioni che rendono impari la competizione tra imprese.

Secondo una ricerca di Nomisma commissionata da Confesercenti E.R. i pubblici esercizi nella nostra regione sono 25.725. Di questi 10226 subiscono concorrenza sleale. Alla domanda sulla diffusione del fenomeno dei "regimi agevolati", il 58% dei pubblici esercizi ha risposto che è "molto diffuso" e il 60% ritiene che negli ultimi due, tre anni il fenomeno sia aumentato.
Alla domanda su quale siano le attività che influiscono negativamente sulle loro attività, hanno risposto il 73% fiere, sagre, circoli e associazioni e agriturismi, il 15% l'abusivismo commerciale, il 9% le attività agevole di vendita di prodotti nei mercatini.
La soluzione per il 54% sarebbe garantire lo stesso sistema fiscale per tutte le attività di somministrazione di cibi e bevande.

"La Fiepet Confesercenti E.R.- spiega Andrea Cavallina presidente della Federazione pubblici esercizi - ritiene che per contrastare questi fenomeni si debba intervenire sulla normativa nazionale, rivede la semplificazione introdotta per coloro che fanno ristorazione in sagre, fiere etc. garantendo anche i requisiti di sicurezza e salute per i consumatori; in più è necessario ridurre significativamente il limite massimo delle 30 giornate per la somministrazione temporanea per ogni evento e che i tempi di presentazione dei requisiti siano tali da garantirne l'accertamento."

Per Stefano Bollettinari, direttore di Confesercenti Emilia Romagna: "questi dati confermano quanto andiamo dicendo ormai da tempo: senza un'equa concorrenza l'economia della nostra regione rischia di perdere colpi, con il conseguente impoverimento del tessuto imprenditoriale. Occorre mettere tutti in grado di competere nel mercato con le stesse condizioni di partenza: sarà poi la qualità ad essere premiata. Inoltre la tassazione eccessiva non solo non consente più di investire nella propria attività, ma è diventata tale da far chiudere anche imprese consolidate da tempo. Sembra inoltre incredibile che in queste condizioni si possa solo immaginare di aumentare ancora l'Iva: sarebbe un vero e proprio autogoal per la nostra economia."

Nelle zone in cui esercita la sua attività o in generale nella sua città, il fenomeno dei "regimi agevolati" nella ristorazione lo ritiene:

dati fiep regimi agevolati

Pensa che negli ultimi due tre anni il fenomeno dei "regimi agevolati" nella ristorazione sia:

dati fieb regimi agevolati 2

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Regione Emilia Romagna)

Una delegazione di funzionari pubblici e cooperatori delle Fiandre (Belgio) ha visitato nei giorni scorsi tre cooperative modenesi per vedere da vicino come funziona la cooperazione italiana, in particolare quella sociale e agroalimentare.

Modena, 11 novembre 2014 -

Una delegazione di funzionari pubblici e cooperatori delle Fiandre (Belgio) ha visitato nei giorni scorsi tre cooperative modenesi per vedere da vicino come funziona la cooperazione italiana, in particolare quella sociale e agroalimentare. Il gruppo si è recato a Finale Emilia e Mirandola per visitare strutture per disabili adulti gestite dalla cooperativa sociale Domus Assistenza di Modena. A Finale Emilia gli ospiti belgi, accolti dall'assessore ai Servizi sociali Lisa Poletti, hanno visitato il laboratorio socio-occupazionale "Arcobaleno 2", in cui gli utenti svolgono lavori di assemblaggio, etichettatura e imballaggio per conto di aziende del territorio, attività di tipo artigianale e artistico (bigiotteria, piccoli oggetti di arredo, materiale di riciclo ecc.).

A Mirandola la delegazione fiamminga ha incontrato il sindaco Maino Benatti e la responsabile dell'Ufficio di Piano dell'Unione Comuni Modenesi Area Nord Daniela Mazzali; quindi si è recata in visita al centro socio-riabilitativo semiresidenziale "La Nuvola", una struttura che persegue il benessere psico-fisico di disabili adulti attraverso attività educative e assistenziali personalizzate. Sia a Finale che a Mirandola i visitatori belgi hanno incontrato gli ospiti delle strutture e gli operatori, che hanno spiegato come avviene la collaborazione tra servizi pubblici e privato sociale nella cura e assistenza dei disabili. La delegazione delle Fiandre è poi stata accompagnata al 4 Madonne Caseificio dell'Emilia a Lesignana di Modena e all'acetaia di Mirco Casari (presidente della cooperativa La Tradizione) a Nonantola, per degustare e vedere "dal vivo" come si producono il Parmigiano Reggiano e l'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

FIAB-Confesercenti Modena aderisce alla protesta nazionale indetta per domani, Mercoledì 12 novembre: "Rifiutando la moneta elettronica, vogliamo denunciare il monopolio bancario dei costi inaccettabili a carico dei Gestori, con transazioni che arrivano anche al 2%" -

Modena, 11 novembre 2014 -

"Mercoledì 12 novembre 2014. In questo esercizio non saranno accettati pagamenti con carte di credito e bancomat, ma solo contanti. Per protestare contro il sistema bancario che impone costi insostenibili per l'acquisto del carburante". È quello che si troveranno domani gli automobilisti modenesi presso le stazioni di servizio e rifornimento carburanti di città e provincia. "E' una protesta più che legittima. In questo modo vogliamo denunciare il monopolio bancario ed i costi inaccettabili di carte di credito e pagobancomat a carico degli operatori delle stazioni di servizio", spiega Franco Giberti, presidente di FAIB-Confesercenti Modena preannunciando che in ambito nazionale a tal proposito ci saranno ricorsi alla Commissione europea e all'Antitrust Italiana.

I Gestori degli impianti di distribuzione carburanti hanno l'obbligo di accettare pagamenti, attraverso la cosiddetta moneta elettronica. Ma il costo delle commissioni imposte dal sistema bancario è talmente spropositato da assorbire l'intero margine di gestione. "I gestori operano con margini, a seconda delle modalità di vendita, variabili dal 1% al 2% del prezzo finale pagato dal consumatore, mentre i costi per le transazioni elettroniche variano, a seconda degli istituti bancari e dei territori, dallo 0,5% all'1,2%, con punte che arrivano a sfiorare il 2%. È questo il risultato dei provvedimenti Governativi. Provvedimenti che hanno finito per penalizzare, ancora una volta, piccole imprese, lavoratori e consumatori ad esclusivo vantaggio degli istituti bancari e dei consorzi interbancari. Quelli – tiene a precisare Giberti - che gestiscono sostanzialmente in regime di oligopolio l'emissione e l'utilizzo delle carte di credito e del pagobancomat. Semplificando: mentre il Governo impone ad esercenti e consumatori l'utilizzo delle carte, dall'altro lascia assolutamente libero il sistema bancario di fissare condizioni e costi a proprio piacimento e in ragione delle proprie esigenze. E tutto questo nonostante 'l'Europa delle Banche' stia per adottare una normativa che contiene il costo massimo del servizio fra lo 0,2 e lo 0,3%."

"Per queste ragioni si è deciso che il 12 novembre 2014, i gestori al momento del saldo del pieno di carburante o quant'altro, non accetteranno alcuna carta di credito né bancomat per manifestare lo stato di disagio della Categoria che è avviata, se non interverranno fatti nuovi, ad una vera e propria disobbedienza civile, rifiutando la moneta elettronica in pagamento. Nessuna autorità può obbligare una piccola impresa a vendere in perdita. Ci attendiamo che l'Unione Europea da una parte, e l'AGCM nazionale dall'altra, a seguito della denuncia, intervengano per ripristinare certezza del diritto e libertà di concorrenza. E' giunto il momento di dire basta allo strapotere delle banche che speculano sulle piccole imprese a favore di chi fa speculazione", conclude Giberti.

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)