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Sabato, 28 Giugno 2014 07:40

Modena - Festa Matildica di Sorbara

Questo pomeriggio ritorna la sesta edizione della Festa Matildica di Sorbara. La frazione famosa per il suo vitigno di Lambrusco DOC si appresta a celebrare la figura della Grancontessa, all'interno di una cornice storica, culturale e culinaria.

Modena, 28 giugno 2014 -

L'iniziativa, coordinata dal Comune di Bomporto, è stata realizzata e gestita da oltre settanta Commercianti e Aziende della frazione, riuniti nell'associazione di promozione territoriale "Porto delle Idee", nonché dal Comitato "Festa del Lambrusco", dalla Polivalente sorbarese, dall'Auser, dal Gruppo Scout e dalla Parrocchia di Sorbara e Banca del Tempo.

La giornata di festeggiamenti inizierà alle ore 18.00 con l'apertura degli stand dei Commercianti e dei banchi del Mercato storico. Intorno alle 19,30 prenderà vita uno degli elementi caratterizzanti della Festa: l'apertura del Gran Banchetto di Matilde. Su oltre 140 metri di tavolata sarà possibile gustare ricette della tradizione, organizzate in due distinti menù, cui si accompagneranno l'immancabile Lambrusco (offerto dalle Cantine vinicole del Sorbara), la Frutta e la "Torta Matildica". La serata si chiuderà con lo spettacolo di fuochi e danze dal titolo "Belfagor e lo fuoco" e da suggestive fantasie pirotecniche.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Bomporto)

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La rassegna giunta quest'anno alla nona edizione, ritorna nonostante l'alluvione, che ha pesantemente colpito il territorio comunale lo scorso gennaio.

Modena, 29 maggio 2014 -

Ospitati da 5 Cantine del Lambrusco di Sorbara, presenti sul territorio bomportese, "Rosso Rubino" sarà incentrata sulle "meraviglie" del nostro prodotto d'eccellenza: mantenere al centro dell'attenzione la tipicità del territorio, esaltandone le qualità ed il valore, quei profumi e sapori che lo hanno reso celebre e riconoscibile in tutto il mondo. Saranno poi la musica, la poesia, la danza ed il canto poetico a condurre gli intervenuti in un viaggio di grande suggestione.
La rassegna conoscerà quest'anno una "premiere": "Rosso Rubino" incontra infatti il "Festival delle Abilità differenti", curata dalla cooperativa sociale "Nazareno" di Carpi, il 1 giugno, presso la Cantina di Carpi e Sorbara.
Il calendario prevede poi questi appuntamenti: il 5 giugno presso la Cantina della Volta di Bomporto; il 10 giugno presso la Cantina Garuti di Sorbara; il 17 giugno presso la Cantina Paltrinieri di Sorbara; il 20 giugno presso la Cantina Divinja di Sorbara. Tutti gli appuntamenti avranno inizio alle ore 21.00.
Le serate saranno allietate dalla degustazione dei vini della Cantina ospitante, accompagnati da alcune specialità culinarie. Sarà dunque l'occasione giusta per conoscere ed assaporare la qualità del nostro Lambrusco, anche nei possibili accostamenti con la gastronomia locale e nazionale.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Bomporto)

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Intorno alle 13.30 un violento temporale, seguito da una violenta grandinata e da quattro trombe d’aria ha colpito la zona tra Modena, Nonantola e Castelfranco. Danneggiate le colture, alberi sradicati e ingenti danni a capannoni e abitazioni. Cinque feriti lievi. 

 

Modena, 30 aprile 2014 - di Manuela Fiorini -  Foto di Claudio Vincenzi

Non c’è pace per la Bassa modenese. Dopo il terremoto, un tornado e l’alluvione, attorno alle 13.30 di oggi, mercoledì 30 aprile una violenta combinazione di pioggia, grandine e una serie di trombe d’aria ha colpito la zona tra Nonantola, Gaggio e Castelfranco Emilia. In pochi minuti sono caduti 65 mm di acqua, seguiti da una violenta grandinata di oltre 15 minuti, che ha messo in ginocchio le colture tra Bastiglia, Bomporto, Sorbara, San Prospero, Cavezzo e Nonantola e danneggiato centinaia di auto.

 

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Le violente raffiche di vento hanno purtroppo trovato le condizioni ideali per volgere in trombe d’aria. Ben quattro, secondo il sito MeteoWeb, quelle che avrebbero agito in contemporanea sul territorio modenese.  L’occhio del ciclone sarebbe stato individuato a Campazzo di Nonantola , dove una casa è stata scoperchiata e molti alberi sono stati sradicati, creando disagi alla circolazione. Colpita anche la zona industriale di Nonantola, con diversi capannoni scoperchiati. I danni maggiori si registrano presso l’azienda Bosch, dove ci sono stati anche  alcuni feriti lievi, colpiti dalla caduta di parti del tetto dell’azienda. Cartelli stradali divelti, alberi sradicati, antenne piegate, auto con i vetri infranti e danni agli edifici anche a Castelfranco Emilia. In località Sant’Anna, tra Nonantola e Castelfranco, un albero caduto su un’autocisterna ha paralizzato il traffico. Alberi sradicati e allagamenti si sono registrati anche nel territorio di Carpi, San Prospero e Campogalliano.

 

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I Vigili del Fuoco e la Protezione Civile sono tutt’ora al lavoro per verificare i danni e le condizioni di sicurezza di capannoni e abitazioni, mentre i tecnici della viabilità provinciale stanno ripulendo le strade da lamiere, alberi e detriti. Resta ancora alta l’attenzione sulle condizioni meteo. Fino alle 23 di oggi, infatti, sono previsti temporali tra Piacenza e Bologna con precipitazioni localmente intense associate a raffiche di vento, fulmini e grandine. Qualche schiarita nella giornata di domani. 

 

 

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Il salone internazionale dei vini e dei distillati, ha confermato che, nonostante la crisi, il Lambrusco resta uno dei vini più apprezzati e richiesti sui mercati internazionali -

 

Modena, 11 aprile 2014 -

Anche la 48 esima del Vinitaly ha regalato soddisfazione alle cantine modenesi aderenti a Confcooperative. Il salone internazionale dei vini e dei distillati, chiuso mercoledì 9 aprile a Veronafiere, ha confermato che, nonostante la crisi, il Lambrusco resta uno dei vini più apprezzati e richiesti sui mercati internazionali. Sono positivi, pertanto, i commenti delle quattro cantine aderenti a Confcooperative Modena, le quali lavorano il 60 per cento dell'uva coltivata in provincia di Modena.

«Il padiglione dell'Emilia-Romagna e, in particolare, lo stand dei Consorzi dei lambruschi modenesi e reggiani, ha registrato una forte affluenza di pubblico – conferma Carlo Piccinini, vicepresidente della Cantina di Carpi e Sorbara – Abbiamo parlato con molti operatori stranieri, soprattutto extraeuropei, interessati a promuovere il Lambrusco nei loro Paesi». «Dopo il ProWein di Duesseldorf, anche il Vinitaly ha confermato il grande interesse per il Lambrusco – dichiara Matteo Torelli, export manager della Cantina Formigine Pedemontana – Abbiamo allacciato rapporti con importatori svizzeri, della Repubblica Ceca, Corea del Sud e Vietnam; si tratta di operatori specializzati che riconoscono la qualità dei nostri prodotti. Continua, poi, il successo del Lambrusco in Giappone, paese nel quale vanno bene il Grasparossa secco e il Pignoletto». «Il Vinitaly è sempre una bella vetrina per il Lambrusco – aggiunge Fabrizio Amorotti, della Cantina Settecani di Castelvetro – Ci conoscono e apprezzano dalla Spagna al Messico al Giappone, anche se abbiamo il problema del prezzo. Per questo dobbiamo spiegare bene le differenze tra i prodotti e far capire agli operatori stranieri che le nostre zone garantiscono il massimo della qualità. Ci chiedono il Lambrusco anche enoteche toscane e lombarde». «Anche per la nostra cantina Vinitaly ha avuto un esito positivo – conclude Villiam Friggeri, direttore della Cantina S. Croce di Carpi – Non sono mancati i contatti con agenti interessati sia al mercato nazionale che ai mercati esteri. La formula che riteniamo vincente per il Lambrusco è l’adesione congiunta delle cantine emiliane che, sotto il patrocinio dei Consorzi del Lambrusco di Modena e di Reggio Emilia, ha permesso a molti visitatori, grazie a un clima accogliente e professionale, di conoscere, degustare e apprezzare liberamente senza limitazioni i nostri Lambruschi nelle loro più differenti proposte territoriali e qualitative».

 

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

 

Sono sei i premi conquistati dalle cantine aderenti a Confcooperative Modena al 21esimo concorso enologico internazionale di Vinitaly, svoltosi alla Fiera di Verona dal 27 al 31 marzo.

 

Modena, 4 aprile 2014


Sono sei i premi conquistati dalle cantine aderenti a Confcooperative Modena al 21esimo concorso enologico internazionale di Vinitaly, svoltosi alla Fiera di Verona dal 27 al 31 marzo. La Cantina S. Croce di Carpi ha ottenuto tre gran menzioni: una per il Lambrusco Igt Emilia frizzante secco "Il Castello" 2013, una per il Lambrusco Salamino di Santa Croce doc frizzante secco e una per il Lambrusco Salamino di Santa Croce doc frizzante amabile 2013. La Cantina Formigine-Pedemontana ha vinto una medaglia di bronzo con il Lambrusco Igt Emilia rosato frizzante "Tramontino" 2013 e una gran menzione con il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro doc frizzante amabile "Rosso Fosco" 2013. Infine la Cantina Settecani di Castelvetro, che ha ottenuto una gran menzione per il Pignoletto di Modena doc spumante brut "7 note" 2013. I vini premiati potranno fregiarsi di una speciale etichetta identificativa. Sono quasi 3 mila i campioni di vini (tranquilli, frizzanti e spumanti) arrivati da trenta Paesi e sottoposti al vaglio di 21 commissioni di valutazione presiedute da Giuseppe Martelli, direttore generale di Assoenologi e presidente del Comitato nazionale Vini del Ministero dell'Agricoltura. Intanto le quattro cantine aderenti a Confcooperative Modena (Cantina di Carpi e Sorbara, Cantina S. Croce di Carpi, Cantina Formigine-Pedemontana e Cantina Settecani di Castelvetro) partecipano alla 48 esima edizione di Vinitaly, il salone internazionale dei vini e distillati in programma a Verona da dopodomani - domenica 6 aprile - a mercoledì 9 aprile.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

 

La nuova struttura è stata inaugurata alla presenza del Presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi a Sorbara, frazione del Comune di Bomporto. Ospiterà iniziative per promuovere la cultura della legalità e contrastare i fenomeni delle infiltrazioni mafiose sul territorio. 

Di Manuela Fiorini

Il più grande inganno della mafia è stato quello di farci credere che la mafia non esiste. Per tanto, troppo tempo, il Nord Italia si è sentito “immune” dalle infiltrazioni mafiose . Invece, a poco a poco, la criminalità organizzata ha cominciato a gettare i suoi semi e a mettere radici anche in ambiti prima “insospettabili”. Ed è arrivata anche nella Bassa modenese, in un territorio dall’economia ricca, appetibile, ultimamente anche fragile, a causa del terremoto del maggio 2012 e dell’alluvione del gennaio di quest’anno. Ha cavalcato le debolezze degli imprenditori, ha sfruttato la loro necessità di capitali, spesso negati dai canali legali, si è giudicata appalti attraverso aziende prestanome e riciclato il denaro sporco, proveniente da attività illecite, come lo sfruttamento della prostituzione, il gioco d’azzardo illegale e il commercio di sostanze stupefacenti, in altre attività che di pulito hanno solo la facciata. Tuttavia, la mafia vive e si nutre anche di altri aspetti, di cui tutti possiamo, più o meno consapevolmente, diventare complici: facendo finta di non vedere, voltandoci dall’altra parte, negando l’evidenza, consentendo o tollerando certi atteggiamenti che vanno ad alimentare le cosiddette “zone grigie”, situazioni in cui il confine tra ciò che è legale e quello che non lo è diventa sempre più sfumato. Proprio per cambiare questa mentalità, partendo dal “basso”, quindi dall’educazione della cittadinanza attraverso la conoscenza dei fenomeni e il loro contrasto, ha aperto i battenti a Sorbara di Bomporto (Modena), la Casa delle Legalità, una struttura di 250 mq realizzata con il contributo della Regione Emilia Romagna e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Una vera e propria “spina nel fianco” per le organizzazione mafiose, che terrà alta l’attenzione su di loro anche attraverso la collaborazione con associazioni come Libera e Gruppo Abele, da sempre attive sul territorio nazionale nella lotta contro la criminalità organizzata. 

Una scelta non casuale, quella di costruire la “Casa della Legalità” a Sorbara, una piccola frazione con circa 5000 abitanti, conosciuta per la produzione del suo ottimo Lambrusco. Nel 2011, qui arriva Egidio Coppola, legato alle cosche casalesi della Nuova Famiglia prima e al Clan Bardellino, poi. Coppola, dopo aver scontato la pena in carcere, chiede di stabilire il suo “soggiorno obbligato” nella casa presa in affitto dalla moglie, ufficialmente per ricongiungersi alla sua famiglia. Subito la popolazione e le istituzioni si sollevano. La scelta di Coppola non pare essere stata casuale, dal momento che proprio la Bassa modenese è sotto la lente delle Forze dell’Ordine per la concentrazione di affiliati, o sospetti tali, ai clan camorristici. Egidio Coppola torna in carcere dopo una nuova condanna a 7 anni per associazione a delinquere di stampo mafioso, ma la presa di coscienza da parte di cittadini e istituzioni porta alla decisione di costruire proprio a pochi metri dalla casa di Coppola, su un terreno di proprietà comunale, la Casa della Legalità. 

Rosy Bindi 4 gde

Al taglio del nastro ha presenziato anche la Presidente della Commissione Nazionale Antimafia Rosy Bindi, che nel suo intervento ha sottolineato come l’Italia sia sì, il paese delle mafie ma anche “il paese della lotta alle mafie, grazie anche alla reazione civile che da qualche anno a questa parte c’è nel nostro paese e che ogni giorno trova interlocutori più consapevoli nel tessuto economico e sociale”. Nel suo intervento la Bindi ha parlato anche degli strumenti e delle strategie da mettere in atto per un contrasto sempre più forte e capillare al fenomeno delle infiltrazioni mafiose. Primo tra tutte la legge 416 ter sul voto di scambio, per fare sì che, soprattutto in vista delle prossime elezioni amministrative del 25 maggio, la politica  si renda “indisponibile” alle mafie. Una riflessione ha riguardato anche riguardo alla cosiddetta “White list”, la lista delle imprese dichiarate “pulite” che, alla prova dei fatti, si è rivelata un’iniziativa buona a metà e da completare e con strumenti più dinamici,  poiché “qualche volta rischia di dare la patente di “bianco” a chi nel giro di poco tempo bianco non lo è più, oppure lo è nella prima fase”, perché “i mafiosi non partecipano agli appalti, hanno chi partecipa per loro e ha il bollino blu” e “. quando si interdice un’azienda la si leva dal mercato”. E la “chiamata alla responsabilità” è rivolta anche ai notai e ai direttori di banca, ai quali non si chiede di “diventare eroi” ma di “fare il proprio dovere” segnalando le operazioni sospette o rimandando la decisione di finanziamenti o mutui di immobili o attività che presumono derivanti da attività illecite” .

All’inaugurazione della Casa della Legalità c’erano anche tanti cittadini, famiglie e bambini e ragazzi delle scuole. Vincenza Rando dell’Ufficio legale di Libera, nel suo intervento ha citato il giudice Antonino Caponnetto che sosteneva quanto la mafia abbia più paura della scuola, dei ragazzi dal pensiero libero, che dell’ergastolo e dei sequestri dei loro beni. Più volte citato anche il caso di Giovanni Tizian, il giornalista modenese minacciato dalle cosche e messo sotto scorta per aver portato alla luce, con i suoi articoli di inchiesta, gli affari sporchi e le dinamiche mafiose sul territorio, facendo nomi e cognomi delle persone coinvolte. Un caso emblematico, in quanto il processo, tutt’ora in corso,contro il gruppo malavitoso che ha minacciato il giornalista, ha visto la costituzione parte civile, oltre che di Libera, anche della Regione Emilia Romagna, del Comune e della Provincia di Modena, mentre hanno intenzione di seguire questa strada anche Confindustria Nazionale e lo Stato italiano a dimostrazione che le istituzioni sono dalla parte dei cittadini che perseguono la strada della legalità e dell’onestà. 

 

 

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