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La celebre soprano presenta i cantanti del suo master class nel concerto promosso da Modenamoremio nel calendario di eventi per EXPO 2015 -

Modena, 13 giugno 2015 -

Quattro promesse del bel canto allievi di Raina Kabaiwanska saranno i protagonisti del concerto di lunedi 15 giugno alle 20.30 nella Chiesa di San Carlo in uno degli eventi più attesi nel programma di Modenamoremio per EXPO 2015. Sarà la stessa Kabaiwanska in occasione della serata a presentare gli esiti del lavoro intrapreso negli anni dai giovani talenti della lirica nel suo master class di formazione al bel canto all'Istituto Superiore di Studi Musicali "Vecchi Tonelli" di Modena.

"L'obiettivo – dichiara la celebre soprano – è quello di instradarli nella carriera artistica, con un bagaglio di studio, esperienza e "mestiere" che consenta di portare risultati e soddisfazioni al loro talento". Gli interpreti in scena saranno il soprano Gioia Crepaldi, il mezzo soprano Cinzia Chiarini, il tenore Matteo Desolè e il basso di origine bulgara Costadin Mechov, quest' ultimo in Italia grazie alla borsa di studio della Fondazione che la Kabaiwanska segue in Bulgaria, sua patria d'origine, da oltre vent'anni. Giovani ma già con diversi e importanti palcoscenici al loro attivo, i cantanti del master class si esibiranno in un programma di celebri arie dalle opere più amate: Boheme, Trovatore, Don Giovanni, Rigoletto, Turandot. Ad accompagnarli al pianoforte il maestro Paolo Andreoli.

L'ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti. La serata è un omaggio all'arte del bel canto nel percorso di "contaminazione" fra le arti che fa da tema conduttore alle iniziative di Modenamoremio per il centro storico fino al 19 luglio. Il fulcro è alla Chiesa di San Carlo dove la mostra "Il gusto della contaminazione – percorsi di stile nelle arti italiane" ha già superato nelle giornate di apertura (giovedi/venerdi dalle 16 alle 19.30, sabato domenica e festivi 10/13 e 16/19.30) le 3.700 presenze.

"E' un segnale di rinnovato richiamo verso il centro storico – sottolinea Maria Carafoli, organizzatrice delle iniziative di Modenamoremio – che vede in EXPO 2015 un'occasione da non perdere. Noi abbiamo scelto le arti italiane, quelle della pittura, quelle della moda, quelle della musica, non ultima l'arte del cibo, che a Modena hanno protagonisti eccellenti, come dimostra la riapertura della Galleria Estense". Prossimo appuntamento in programma per gli amati del bello il 18 giugno alle 18 con la storica Patrizia Curti che parlerà, sempre alla Chiesa di San Carlo, dell' arte del banchetto.

(fonte: ufficio stampa Modenamoremio)

Venerdì, 12 Giugno 2015 15:29

Che gusto la Storia!

Domenica 14 giugno, a Lama Mocogno, sull'Appennino modenese, si svolge il pranzo storico "Una battaglia a tavola tra Celti e Romani", promosso dall'Associazione I Semi Neri. Alle ricette tipiche delle due popolazioni si alterneranno momenti di letture di fiabe e leggende del Frignano e intermezzi storici. -

Modena, 12 giugno 2015 - di Manuela Fiorini -

Lama Mocogno (Modena) - Come si nutrivano gli antichi popoli dell'Appennino? Che cosa resta delle ricette delle genti del Frignano? E i nostri gusti attuali quanto sono influenzati dai ricordi di pietanze e ingredienti delle tavole dei nostri avi? Sono solo alcune delle domande a cui si cercherà di dare una risposta, domenica 14 giugno, presso il Ristorante Vecchia Lama di Lama Mocogno, durante "Una battaglia a tavola tra Celti e Romani", un originale pranzo storico promosso dall'Associazione I Semi Neri. I commensali potranno assaggiare ricette ispirate a quelle di origine celtica e romana, elaborate dallo chef Angelo Ori e da Loredana Picchietti. Il tutto intervallato da intermezzi storici di Gabriele Sorrentino e letture di fiabe e tradizioni del Frignano di Daniela Ori che, per l'occasione, vestiranno i panni rispettivamente di Gavius Mutinensis Romanus e della nobildonna celtica Brianna.

Daniela ORI rid

Proprio a Daniela, presidente dell'Associazione I Semi Neri, abbiamo chiesto come nasce questo progetto, che unisce la cucina alla storia e alla tradizione dell'Appennino, e non solo.
"La mission della nostra associazione è quella di promuovere la cultura attraverso eventi che includono sia la letteratura che altre forme di arte. Uno dei nostri soci, Gabriele Sorrentino, poi, è autore dell'interessante saggio storico "Quando a Modena c'erano i Romani" (Ed. Terra e Identità) che tratta non solo della conquista da parte di Romani del nostro territorio, ma anche dei popoli che, prima di loro, hanno abitato le nostre terre. Così, ho pensato di coinvolgere Gabriele nella progettazione di un evento che avesse come fine la conoscenza della storia, anche culinaria, di una parte importante del nostro territorio, la montagna".

Con quale criterio sono stati elaborati i piatti del menù?
"Abbiamo scelto le ricette di tradizione romana avvalendoci del ricettario di Marco Gavio Apicio (25 a.C.-37 d.C), lo chef stellato della romanità, naturalmente rielaborandole per adattarle ai gusti attuali, ma mantenendo intatti gli ingredienti base delle ricette antiche. Per le ricette celtiche non abbiamo trovato specifici ricettari, così abbiamo studiato le fonti e siamo venuti a conoscenza dei piatti che venivano proposti nei banchetti che i Celti erano soliti organizzare dopo la vittoria in battaglia o in ogni altra occasione in cui il capo tribù voleva manifestare la propria potenza e grandezza".

Come si svolgerà questa "Battaglia a tavola tra Celti e Romani"?
"Verrà proposto un menù fisso composto da piatti romani e da piatti celtici: su di essi ciascun commensale potrà esprimere un voto, senza sapere a che cultura appartenga il piatto. Alla fine si svelerà l'arcano e si vedrà se sono piaciuti di più i piatti di tradizione celtica, o quelli legati alla tradizione romana. Non solo: la presentazione dei piatti sarà arricchita da brevi spiegazioni storiche sulla storia del Frignano, sui riti e miti dei popoli che l'hanno abitato nei secoli passati, evidenziando come i nomi delle località, i luoghi e le leggende hanno ancora molto in comune con gli antichi popoli. Io invece leggerò alcune fiabe, tratte da leggende su esseri magici ancora vive e conosciute nella montagna".

Modena e l'Appennino, dal punto di vista culinario, sono più celtiche o romane?
"Quando i popoli si alternano nella conquista di un territorio portano con sé le proprie tradizioni, le proprie leggi e la propria religione, ma anche la propria cultura del nutrirsi. Tuttavia, il patrimonio culturale e anche culinario dei Celti non è stato eliminato dalla conquista romana, piuttosto si sono mescolati gli usi, i riti e anche le ricette di cucina. Durante la nostra ricerca, ci siamo resi conto che le materie prime dell'Appennino erano usate come ingredienti base sia per i piatti dei Celti che per quelli dei Romani, sebbene con delle varianti. Alcune di quelle ricette sono giunte fino a noi. A tavola, domenica, scopriremo poi se il nostro palato è più affine ai gusti de Celti o a quelli dei Romani".

Il pranzo si tiene a Lama Mocogno, dove è ancora possibile vedere testimonianze della presenza delle popolazioni celtiche. Una scelta non casuale, suppongo.
"Tutto il Frignano ha radici celtico-liguri e Lama Mocogno conserva ancora misteri, tradizioni, riti, notizie storiche specifiche con la presenza, ad esempio, del Ponte del diavolo, della Fonte della Brandola e inoltre il nome stesso di Mocogno rimanda a una antica divinità celtica, il dio Mappone. Tuttavia, per me, c'è anche un legame affettivo. La mia famiglia paterna ha origini antiche, probabilmente, proprio di discendenza celtica. In tempi più recenti, i fratelli e le sorelle di mio nonno Americo, hanno gestito la Trattoria di Serpiano, punto di sosta per i viaggiatori che transitavano sulla via Giardini. Una tradizione che si è tramandata nel tempo, grazie a mio cugino Angelo e al ristorante Vecchia Lama".

Il Menù

Antipasti:
Pane abbrustolito con aromi del tempo perduto
Torta salata di zucca e formaggio con crema di latte del mattino

Primi piatti:
Zuppa di rapa e bianco di suino
Orzo agli asparagi di primavera

Secondi piatti:
Stufato alla bevanda di luppolo
Maialino al lauro con erbe rustiche e carote roventi

Dolci:
Torta al limone e profumi dorati
Frittelle al miele dei monti

Il costo del pranzo a menù fisso è di 25,00 euro (bevande escluse)- E' richiesta la prenotazione

INFO:
Ristorante Vecchia Lama, (via XXIV maggio 24 Lama Mocogno, MO), tel 0536/44662, www.ristorantevecchialama.it 
Associazione I Semi Neri, www.semineri.it 

Pubblicato in Dove andiamo? Modena
Mercoledì, 10 Giugno 2015 09:32

Il coro Orfeò Atlàntida da Barcellona a Novellara

Secondo appuntamento di "Armonie dal mondo": la rassegna musicale tra sacro e profano. Venerdì 12 giugno alle ore 21.00 si esibirà nel cortile della Rocca. -

Reggio Emilia, 10 giugno 2015 –

L'Orfeó Atlàntida, una delle associazioni corali più antiche della Catalogna, fondata nel 1926 nel quartiere oepraio di Hostafrancs, arriva a Novellara. Un repertorio ricco che si è evoluto negli anni, che verrà proposto all'interno della rassegna musicale tra sacro e profano "Armonie dal mondo" a cura dell'amministrazione comunale. Venerdì 12 giugno alle ore 21.00 si esibirà nel cortile della Rocca (in caso di maltempo Collegiata di S. Stefano) diretto da Milén P. Panaytov.

Le opere interpretate si estendono dal Rinascimento fino all'attualità, passando per i "negro spirituals", la musica sacra, i grandi autori classici (Mozart, Schubert, Vivaldi, Brückner, Puccini), cori d'opera, musiche del XX secolo e cori da musical di Broadway, con una attenzione particolare per la musica tradizionale catalana.

Questo gruppo sarà anticipato dall'esibizione del coro Giaches de Wert diretto da Francesca Canova, con la partecipazione di Francesca Galeotti al piano e di Marica Rondini al flauto traverso e dalla corale G. Savani di Carpi diretta da Giampaolo Violi che proporrà una sintesi del loro repertorio che si è profondamente evoluto e ampliato dalla polifonia sacra e liturgica, si è progressivamente ampliato comprendendo anche brani del folklore italiano e internazionale, madrigali, musica "leggera" dagli anni '40 ai giorni nostri.

Si prosegue con la musica domenica 14 giugno alle ore 17.00 con il coro Giaches De Wert e il coro della città di Castellarano diretto da Marco Guidorizzi in "Notturni d'amore" al Casino di Sopra (via Casino di Sopra).

Pubblicato in Cultura Reggio Emilia

Composto da esperti di livello internazionale, ha il compito di indirizzare l'attività dell'ente. Darà nuovo impulso alla didattica e suggerirà strategie per acquisizioni e mostre future. -

Modena, 8 giugno 2015 -

Michiko Kasahara, curatore capo del Metropolitan Museum of Photography di Tokyo, Sandra Phillips, curatore senior di fotografia del Museo d'Arte Moderna di San Francisco (SFMOMA), Olivier Richon, capo del Dipartimento di fotografia del Royal College of Art di Londra, Bas Vroege, direttore dell'istituzione olandese Paradox: è un team di grandi esperti di livello internazionale quello chiamato ad indirizzare l'attività di Fondazione Fotografia Modena.

Insediatosi all'inizio del 2015 e presieduto da Filippo Maggia, già direttore della Fondazione, il Comitato Scientifico ha il compito di dettare le linee guida e le strategie future dell'ente, fornendo un contributo determinante alla programmazione nell'ambito della didattica, dell'attività espositiva, così come delle nuove acquisizioni, della gestione delle collezioni di fotografia e degli archivi storici: un patrimonio che Fondazione Fotografia Modena, in qualità di società strumentale della Fondazione Cassa di risparmio e del Comune di Modena, ha il compito di valorizzare.

I membri del Comitato si sono incontrati a Modena in occasione della prima riunione ufficiale, dal 5 al 6 giugno: in quest'occasione, hanno potuto conoscere da vicino la realtà di Fondazione Fotografia, attiva dal 2007, visitandone la sede didattica, in via Giardini 160, e quella espositiva, il Foro Boario.

Momento centrale dell'incontro è stata la discussione su come impostare le attività future dell'ente. Se per quanto riguarda le nuove acquisizioni si è proposto di coprire le aree geografiche del mondo fino ad ora non comprese nelle collezioni (Europa centrale e sudovest, Oceania, Centro America, Canada e Stati Uniti d'America, dagli anni ottanta al contemporaneo), la novità più importante suggerita dal Comitato Scientifico è stata di dar vita a una serie di 'missioni' affidate a fotografi internazionali e italiani. A loro verrà richiesto di lavorare in specifiche aree del mondo in collaborazione con organizzazioni, associazioni e istituzioni locali che sviluppino progetti di sostegno e divulgazione del sapere, secondo forme di integrazione di culture ed esperienze artistiche diverse per origine, ma convergenti nella ricerca di una comune e libera interpretazione artistica. Fondazione Fotografia coprirà la produzione delle opere per ogni missione, parte delle quali entrerà poi in collezione secondo precisi accordi di volta in volta stabiliti con gli artisti.

Per quanto riguarda l'attività didattica, è significativa l'attivazione di un nuovo corso, che andrà ad affiancare quelli già collaudati (master e corso curatori): si chiama High PROfile e si rivolge a chi desidera sviluppare le competenze necessarie per fare della fotografia una vera e propria professione. Obiettivo del corso, la cui prima edizione partirà a gennaio 2016, sarà formare figure professionali in grado di muoversi nei diversi ambiti della fotografia commerciale: dalla fotografia di moda e pubblicitaria al reportage, dalla fotografia di architettura all'utilizzo della tecnologia video, senza dimenticare forme attuali e contemporanee della figura del fotografo di oggi, come la fotografia di eventi e l'impiego dell'immagine fotografica nei new media.

Fondamentale per l'attività di Fondazione Fotografia Modena per la stagione 2015/2016 sarà il sostegno di UniCredit. Con il gruppo bancario, da sempre impegnato in favore dell'arte e delle iniziative culturali dei territori in cui è presente, è stato sottoscritto un accordo di partnership che accompagnerà l'attività espositiva e didattica per tutto il periodo.

Nel corso della stagione 2015/2016 entreranno nel vivo inoltre i progetti speciali in collaborazione con Sky Arte HD: il Premio Internazionale per la Fotografia, il Premio per la Fotografia Italiana Under40 e il tutorial televisivo Foto Factory Modena. Mentre per quest'ultimo è stata appena definita la classe dei nove candidati che parteciperanno alla prima edizione e partiranno a breve le riprese, l'iter di selezione dei vincitori dei Premi è tuttora in corso e avrà il suo culmine nelle mostre della prossima primavera.

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

La Filiale di Modena di Poste Italiane, in occasione della Emissione di un francobollo ordinario serie tematica "le Eccellenze del sistema produttivo ed economico" dedicato alla Ciliegia di Vignola IGP (€ 0,80) ha approntato un servizio temporaneo con speciale annullo postale giorno di emissione. -

Modena, 5 giugno 2015 -

L'annullo postale e i prodotti filatelici allestiti per l'occasione, si potranno ottenere sabato 6 giugno dalle 8.20 alle 12:30 presso lo Sportello filatelico dell'ufficio postale di Vignola, in via della Pace 306 e dalle 10 alle 17 nello spazio allestito presso il Municipio di Vignola, in via Bellucci 1.
Nei giorni successivi alla manifestazione, i marcofili e coloro che non volessero perdere l'annullo possono inoltrare le commissioni filateliche allo sportello filatelico dell'ufficio postale di Modena Centro, in via Modonella 8 (tel. 059 2053939).

Poste Italiane attiva Servizi Filatelici Temporanei dotati di bolli speciali che riproducono con scritte e immagini il tema di manifestazioni legate ad eventi di notevole interesse culturale, economico e sociale: convegni, congressi, raduni, fiere, mostre, celebrazioni di eventi storici, manifestazioni filateliche, sportive, culturali, umanitarie, anniversari di personalità non viventi, inaugurazioni di opere pubbliche di particolare rilevanza locale o nazionale.
Il servizio è rivolto a chi intenda pubblicizzare e storicizzare il proprio evento con la realizzazione del bollo speciale (Enti Pubblici o privati, Associazioni, Società, Partiti Politici, Organizzazioni sindacali, comitati promotori o organizzatori di manifestazioni).

(Fonte: ufficio stampa Poste Italiane)

"Giorni di magro e giorni di grasso riflessi nei dipinti di natura morta". Nel programma di Modenamoremio per EXPO l'incontro con la storica dell'arte Lucia Peruzzi. -

Modena, 5 giugno 2015 -

Prende il via giovedi 11 giugno il ciclo di incontri con gli esperti d'arte in programma per "Il gusto della contaminazione", il calendario di iniziative per EXPO 2015 promosso da Modenamoremio intorno alla omonima mostra su moda, arte e cibo alla Chiesa di San Carlo fino al 19 giugno.

Sarà proprio la sede della mostra, all'interno della chiesa, ad ospitare giovedi alle 18 la conferenza di Lucia Peruzzi "Giorni di magro e giorni di grasso riflessi nei dipinti di natura morta".

Curatrice della raccolta di dipinti antichi della Banca Popolare dell'Emilia Romagna, autrice del catalogo di dipinti antichi del Museo Civico e autrice della mostra monografica su Ludovico Lana del 2003, la storica dell'arte modenese proporrà un percorso attraverso la rappresentazione del cibo nelle nature morte, sia quelle di carattere rustico, raffiguranti cibi "poveri", che quelle a carattere aristocratico, dove prelibatezze come selvaggine, carni e pesci venivano imbandite sulla tela in modo sfarzoso. Un racconto anche a carattere "sociale" del cibo nell'arte, che partirà dai primissimi esempi dei medievali "Tacuina sanitatis" per arrivare alla pittura emiliana del '600 e '700, i cui maggiori interpreti furono Paolo Antonio Barbieri, Pierfrancesco Cittadini, Nicola Levoli e Arcangelo Resani. Di Barbieri e Cittadini si possono ammirare due opere anche nella mostra alla Chiesa di San Carlo, così come, sempre in mostra, sono esposte quattro tele del faentino Giovanni Rivalta raffiguranti nature morte con cibi "magri" e cibi "grassi" provenienti proprio dalla collezione della Banca Popolare curata dalla dott.ssa Peruzzi.

Registra intanto numeri lusinghieri l'affluenza alla mostra "Il gusto della contaminazione", che ha già raggiunto circa 2000 visitatori nelle giornate di apertura (giovedi/venerdi dalle 16 alle 19.30, sabato domenica e festivi 10/13 e 16/19.30), mentre prosegue il programma di appuntamenti dedicati all'arte in tutte le sue espressioni. Il 15 giugno sarà la volta dell'arte del bel canto, con il concerto alle 20.30 dei cantanti dell'Istituto Superiore di Studi Musicali "Vecchi – Tonelli" allievi di Raina Kabaiwanska. L'appuntamento è sempre alla Chiesa di San Carlo in centro a Modena.

(Fonte: ufficio stampa Modenamoremio)

Giovedi 4 giugno visita guidata tra il verde e sfilata di moda con aperitivo "green". Un'iniziativa di Modenamoremio nel calendario di eventi "Il gusto della contaminazione" per EXPO 2015. -

Modena, 3 giugno 2015 -

Arte moda cibo e natura entrano in "contaminazione" nella insolita location dell'Orto Botanico, gioiello universitario di conservazione e studio nel cuore di Modena. Il 4 giugno in questa suggestiva cornice andrà in scena Orti di Stile, un pomeriggio in omaggio all'Arcimboldo, immaginifico artista della natura nell'arte divenuto icona dell'esposizione universale di Milano. E' il primo degli eventi in centro storico promosso da Modenamoremio nel calendario modenese per EXPO 2015, dopo l'apertura il 28 maggio della mostra "Il gusto della contaminazione" alla Chiesa di San Carlo. Alle 17 sarà il Prefetto dell'Orto Botanico prof. Daniele Dallai ad accogliere gli ospiti per condurli in una passeggiata/conversazione fra essenze e profumi delle raccolte botaniche. Si passerà poi ad un viaggio fra i sapori, in omaggio al tema del cibo e dell'ambiente, con l'aperitivo "green" curato da Mario Neri Catering. Sarà quindi la volta della boutique Volpi Donna, che proporrà in prossimità della vasca delle ninfee una sfilata di moda tutta ispirata ai temi della natura, dalle collezioni di abiti sui toni delle stagioni, alle acconciature di Peluqueria, alle creazioni di fiori ed erbe di Free 'n Joy per gli accessori e i gioielli. L'arte sarà rappresentata dall'illustratrice Ann Blumberg che ritrarrà nelle sue chine persone, luoghi e sensazioni. I biglietti invito si possono ritirare alla boutique Volpi Donna in largo S. Giorgio e al ristorante La Secchia Rapita in C.so Canalgrande.

(Fonte: ufficio stampa Modenamoremio)

Si è conclusa la XX edizione della rassegna artistica internazionale “Padus Amoenus”. Il premio per la categoria “giornalismo web” va al nostro direttore Lamberto Colla

Di Chiara Marando – 02 Giugno 2015

Si è svolta domenica 31 Maggio, presso il teatro comunale di Sissa, la cerimonia conclusiva di premiazione della rassegna artistica internazionale "Padus Amoenus". Un’edizione importante, la ventesima di questo appuntamento che guarda con apertura e coinvolgimento al mondo artistico e culturale in tutte le sue manifestazioni: pittorica, poetica, letteraria, fotografica, giornalistica e musicale.

Ad idearla e curarla sono stati Luciano Martelli e sua moglie Silvia Ragazzini Martelli, noti per il loro profondo impegno intellettuale e la loro spinta verso l’artisticità più genuina.

Tanti i nomi dei premiati, da Mauro Adorni, Enrico Maletti ed Ivo Campanini per il loro contributo nel recuperare le radici dialettali del territorio, alla fotografa genovese Giuliana Traverso per la sua carriera lavorativa, fino allo stimato scrittore e giornalista Rodolfo Baldassarri.

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Ma tra i riconoscimenti c’era anche il nostro direttore Lamberto Colla, per l’importante e continuo contributo giornalistico ed informativo nell’ambito del web: “Sono veramente onorato di essere stato scelto per questo importante riconoscimento ed il mio primo pensiero fu che ci fosse stato un errore. Quando ho ricevuto la notizia da Silvia le avrei voluto dire che il “premio” è immeritato, ma avrei messo in cattiva luce una giuria che invece ha dimostrato grande sensibilità selezionando e premiando pezzi di poesia come quelli che abbiamo ascoltato. Una fresca macedonia di poesie che raggiungono dirette il cuore – ed ha aggiunto - Di fronte a tanto spessore culturale mi sento ancora più piccolo ma molto orgoglioso di poter vedere scritto il mio nome sull’albo d’oro del premio giornalistico  “Luciano  Castaldini". Non un punto d’arrivo ma uno stimolo a fare sempre meglio per me stesso, per il pubblico e per non disonorare questo riconoscimento, inaspettato quanto gradito”.  

Pubblicato in Cultura Parma

Domenica  31 Maggio si è svolta a Sissa la cerimonia di premiazione della rassegna artistica internazionale “ Padus Amoenus”, giunta alla sua XX edizione.

Di Chiara Marando – 02 Giugno 2015

Vent’anni di “Padus Amoenus”, la rassegna internazionale nata con lo scopo di celebrare l’arte in tutte le sue forme da quella poetica, a quella pittorica, fotografica,  giornalistica, letteraria e saggistica. Un premio che guarda alla parte più vera delle differenti discipline artistiche, ricerca l’anima, le radici profonde che raccontano il mondo intenso di donne e uomini liberi da paure e pregiudizi. Uno slancio positivo verso l’umanità in grado di immortalare la bellezza, i sentimenti e la parte più nascosta dell’essere.

Ideata dai coniugi sissesi Silvia Ragazzini Martelli e Luciano Martelli con la volontà di lanciare un segnale importante di apertura e ricerca nel campo intellettuale, la manifestazione è arrivata quest’anno alla sua XX edizione e, proprio per sottolineare questo traguardo, le è stata data l’etichetta di “Padus D’oro”.

Premio Organizzatori XXanni

Domenica 31 Maggio, all’interno del teatro comunale di Sissa, si è svolto il cerimoniale conclusivo di premiazione. Un totale di 60 premiati tra artisti, provenienti da Italia e dall’Austria, portavoce dei vari settori della narrativa e saggistica, edita ed inedita. A questi si è aggiunta l’istituzione di un nuovo “Premio Speciale” intitolato a Maria Grazia Cavanna, Sindaco di Sissa recentemente e troppo presto scomparsa, in onore della sua integrità, tenacia, nonché del suo sorriso aperto e sincero. Il premio è andato a Manuela Amadei ex sindaco di Zibello.

Prima di lasciare spazio alle premiazioni Silvia Ragazzini Martelli ha voluto ricordare l’amica Grazia Cavanna che “seppur d’origine di Alessandria si è sempre voluta distinguere come Sissese” – ed ha aggiunto - “ha fatto la sua carriera politica dalla base, prima come consigliere, quindi come assessore e infine come sindaco”. Quindi, ha concluso leggendo la sua poesia “Donna” quale simbolo di forza e volontà.

Poi è stata la volta dei vari premi suddivisi per categorie, un momento di pura cultura, tra letture, citazioni ed interventi che ben riassumono lo spirito di crescita e divulgazione che da sempre ispira questa manifestazione.

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Tra gli altri anche il regista ed attore Mauro Adorni, Enrico Maletti ed Ivo Campanini, per la loro capacità di mantenere vive e recuperare le radici dialettali del territorio, Giuliana Traverso, fotografa genovese insignita per la carriera, Angelo Fiorot, brigadiere dei Carabinieri da poco in congedo, lo scrittore Rodolfo Baldassarri di Kufstein (Austria), che non ha potuto presenziare, ed al giornalista Lamberto Colla, direttore de “La Gazzetta dell’Emilia e dintorni” per la categoria dedicata all’informazione web.

Infine, a sorpresa, sono stati assegnati due riconoscimenti agli ideatori e curatori di questa importante rassegna da parte dell’amministrazione e delle organizzazioni coinvolte in questi anni. A consegnare il premio a Luciano Martelli e sua moglie  Silvia, è stato l’assessore Tiziana Tridente ed il Presidente dell’Associazione Anziani Bruno Robuschi.

A chiudere il musica questo intenso pomeriggio fatto di emozioni e scambio intellettuale, ci ha pensato il pianoforte magicamente suonato dal prof. Fulvio Bianchi di Savona, che ha ricevuto il Gran Trofeo del Padus d’oro.  

Pubblicato in Cultura Parma

Il primo Recital verdiano nei giardini della dimora del Maestro. Per l'occasione sarà aperta al pubblico anche la casa-museo. -

Parma, 30 maggio 2015 - di Alexa Kuhne -

Una serata imperdibile nei giardini di Villa di Sant'Agata, sita nelle campagne piacentine di Villanova d'Arda. Un recital, ovviamente tutto verdiano, animerà quegli spazi immersi nel verde e nel silenzio. Gli stessi che furono attraversati per anni dal Maestro e dove compose opere quali il Rigoletto, il Trovatore, Otello, Don Carlos.

Domani, domenica 31 maggio dalle 17.00, la villa in cui Giuseppe Verdi visse con la compagna Giuseppina Strepponi, ospiterà l' evento dedicato al più grande compositore del mondoGrazie alla tenacia e alla passione del suo discendente Angiolo e di sua moglie Manuela, lo stupendo scenario del parco della villa farà da sfondo al Recital verdiano, interpretato dal baritono Valentino Salvini.

Oltre all'eccezionalità del recital verdiano, il pubblico potrà fare la visita guidata nelle stanze in cui visse, compose, amò, invecchiò Giuseppe Verdi.

 

Pubblicato in Cultura Emilia