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Presso il ristorante La Cueva – Abbazia di Pomposa, sabato sera uno speciale menù degustazione con i prodotti del Pastificio Andalini e a seguire musica jazz con i Gipsy Strike Quintet, in collaborazione con Jazz Club Ferrara. -

Codigoro (FE), 23 luglio 2015 -

Sabato 25 luglio, dalle ore 20.00 presso il ristorante La Cueva una serata unica, in cui si gustare i prodotti del Pastificio Andalini a ritmo di jazz, in collaborazione con Jazz Club Ferrara.

Un connubio perfetto fra musica e alta gastronomia. I sapori prelibati di un menù degustazione ricercato si accompagneranno alle sonorità dei Gipsy Strike Quintet nell' incantevole giardino estivo del ristorante.

La Cueva, si sa, ama il gipsy jazz. Ecco perché, seguendo le orme del celebre Quintette du Hot Club de France formato da Django Reinhardt, propone le travolgenti sonorità manouche del Gipsy Strike Quintet che, oltre al contrabbasso magistralmente 'manipolato' da Pietro Cavalieri D'Oro, vede ben tre chitarre imbracciate rispettivamente da Martino Salvo, Diego Rossato e Carlo Stupiggia, atte a sostenere le rapinose iperboli del clarinetto di Michele Uliana in prima linea.

MENU DEGUSTAZIONE

Aperitivo:
Crocchette di patate e branzino e chips di pasta (Fusilli Andalini)
Franciacorta Saten "Barone Pezzini"

Entrèe dello chef:
Pasticcio di pasta Andalini, ragù di seppie
e besciamella al basilico (Tubetti rigati Andalini)

Primo:
Pasta mantecata, frutti di mare,
crostacei e bottarga di Muggine (Avena Andalini)

Secondo:
Mazzancolle , passata di ceci,
chips di guanciale e grattini soffiati (Grattini Andalini)

INFORMAZIONI
Infoline e prenotazione cena 0533 719121 – 347 8742694
www.lacuevapomposa.it 

DOVE
Ristorante La Cueva
Via Centro, 26
Abbazia di Pomposa – Codigoro (FE)

In caso di maltempo i concerti si svolgeranno all'interno

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Premiati oggi in Comune gli esercenti vincitori del concorso: Trattoria Omer, Via Taglio 12 e Happy Yo. -

Modena 16 luglio 2015 –

Vengono premiati oggi dal Sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dagli Assessori Tommaso Rotella e Ingrid Caporioni presso la Sala di Rappresentanza del Comune di Modena, i tre esercenti più votati dal pubblico di Stuzzicagente: Omer Caiumi, titolare Trattoria Omer, Roberto Moncata, titolare Via Taglio 12 Eat & Drinks e Daniele Antonello, titolare Happy Yo. Sono loro i tre vincitori dei menu legati a Stuzzicagente 2015, la famosa maratona culinaria modenese tenutasi domenica 7 giugno.

Il primo ha conquistato le migliaia di partecipanti alla manifestazione con i gustosi Stricchetti all'ortolana, il secondo ha stregato tutti con il tradizionale Gnocco da Favola ed infine l'ultimo ha deliziato i partecipanti con una Fantasia di yogurt gelato. I tre sono stati i preferiti tra i trentatrè che hanno dato vita, domenica 7 giugno, alla tredicesima edizione della manifestazione organizzata da Modenamoremio, società di promozione del Centro Storico di Modena, insieme a bar, gastronomie, ristoranti e forni nelle vie del quartiere Pomposa, Taglio, Battisti e Borgo Sant'Eufemia e Novi Sad.

Una folla di modenesi e turisti si è riversata lungo tutto il centro storico per assaggiare piatti della tradizione e prelibatezze di alta cucina. Misura del successo, la vera e propria caccia al biglietto che si è scatenata già nelle settimane di prevendita e nel giorno della manifestazione. I commensali di questo ristorante itinerante avevano l'opportunità di votare il preferito tra tutti gli esercizi che hanno preso parte all'evento, esprimendo un giudizio per qualità e servizio.

I fortunati partecipanti del concorso "VOTA IL PIATTO PIU' GOLOSO" sono:
- Valentina Baisi
- Francesca Crugliano
- Alice Ghelfi
Questi tre affezionati vincono 2 biglietti a testa per partecipare all'edizione autunnale di Stuzzicagente, che si terrà Domenica 4 ottobre. Complimenti!

Ricordiamo che la manifestazione è stata organizzata da Modenamoremio, con il patrocinio del Comune di Modena, e l'importante sostegno della Banca Popolare dell'Emilia Romagna.
Un ringraziamento particolare va a Casa Modena, ai Consorzi Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e Parmigiano-Reggiano che hanno messo a disposizione i premi per i tre ristoratori.
Un ringraziamento speciale va anche a Water Time isole d'acqua, e Gruppo Sem naturalmente acqua, Cleto Chiarli e alle quattro Associazioni di Categoria del territorio Ascom-Confcommercio, Cna, Confesercenti e Lapam, Casa Modena

Per informazioni Modenamoremio:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Tel. 059 212714

(Fonte: ufficio stampa Modenamoremio)

"Un mercoledì da food blogger - Cuciniamo sotto la Zolla". A Piazzetta Piacenza appuntamento con i sapori e i valori del territorio. Otto appuntamenti con le ricette della tradizione. Ad aprire gli incontri, la food blogger Giulia Golino, volto del canale tematico QVC e autrice del blog "Cook Eat Love". -

Piacenza, 16 luglio 2015 -

I food blogger e la cucina del territorio protagonisti a Piazzetta Piacenza, con le ricette della tradizione. La food blogger Giulia Golino, volto del canale tematico QVC e autrice del blog "Cook Eat Love", ha dato il via ieri, agli otto appuntamenti di "Un mercoledì da food blogger - Cuciniamo sotto la Zolla".

Cucina e sapori del territorio piacentino in mostra a Expo. In una postazione cucina allestita all'ombra della Zolla, simbolo di Piacenza a Expo, otto food blogger realizzeranno altrettante ricette. Ogni piatto dovrà interpretare il valore della settimana: materiale, profumo, gesto, musica, formula, immagine, parola, oggetto. L'iniziativa, ideata e realizzata dal Vivaio Giovani, è rivolta proprio ai più giovani per coinvolgerli nei temi del cibo e della cucina anche attraverso la condivisione dei contenuti e delle performances attraverso i social network. Ognuna delle food blogger che partecipano al format è infatti presente sui principali canali social come Facebook, Twitter, Instagram, Pinteres e Youtube.

Per il primo appuntamento, Giulia Golino con "Cook Eat Love" è stata protagonista di uno showcooking nel quale ha illustrato passo dopo passo la ricetta del "Latt in pè", dolce tipico della tradizione culinaria piacentina, presso la cucina Qbetto, messa a disposizione dall'azienda Steellart di Piacenza. Lo showcooking è seguito poi da una degustazione sensoriale con l'ingrediente principale della ricetta.

Oltre a Giulia si cimenteranno ai fornelli Daniela Sippi (Mani in pasta quanto basta), Paola Mazzocchi (Ipocucino con Paola), Katia Baldrighi (Pappa e Cicci), Sara Fortunati (Il circolo della cucina), Ivana Ripoli (Il giardino delle delizie), Elena Broglia (Zibaldone Culinario), Gloria Tonani (Glo Ricetta)

Ogni performance potrà essere seguita in streaming attraverso l'account Periscope di Branding Piacenza e le ricette, corredate da una gallery fotografica, saranno pubblicate su www.piacenzaterradivalori.com.

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Soddisfare il palato e scoprire le peculiarità di Pils, Lager, Ale e Weiss sarà facile con gli accostamenti gourmet più accattivanti proposti ogni mese nella nuova rubrica Beer Club promossa da Bormioli Rocco.

Parma 15 Luglio 2015 -

Recenti indagini stimano che gli italiani amanti della birra sono in continuo aumento: circa 36 milioni* in totale. Una passione crescente testimoniata anche dalla nascita sul territorio di numerosi birrifici artigianali, nonché dalla maggior consapevolezza con la quale i consumatori si avvicinano al mondo dei luppoli e della fermentazione.

Ma non basta bere una buona birra, per assaporarla al meglio è necessario scegliere il bicchiere giusto, quello che sia in grado di esaltarne al massimo aromi e sapori. Ecco perché Bormioli Rocco ha creato Beer Club, una linea di bicchieri e calici studiati appositamente per completare ogni sorso di birra, renderlo un esperienza sensoriale coinvolgente.

Tre nuovi modelli che si vanno ad aggiungere alla vasta gamma di bicchieri già esistente, tre nuove forme disegnate per valorizzare le caratteristiche organolettiche delle diverse tipologie di birra.

Beer Club è anche l’iniziativa con cui Bormioli Rocco ha scelto di raccontare ai consumatori questi nuovi prodotti. Grazie alla collaborazione di un birrificio artigianale, La Taverna Espumosa di Parma, e di due chef d’eccezione, Luca Mecchieri e Federico Di Chiara, sul sito Bormioli Rocco My Business una serie di lezioni illustreranno come abbinare birra e bicchieri, ma anche birre e cibi, suggerendo accostamenti gourmet di respiro internazionale.

A partire dal 15 luglio ogni mese un appuntamento per carpire i segreti degli esperti e conoscere tutte le peculiarità che contraddistinguono il mondo di Pils, Lager, Ale e Weiss.

*Fonte: Assobirra

 

(Fonte: Ufficio Stampa Zenzero Comunicazione)

"Dolcemente abili": le ricette dei disabili de "La Girandola" in un libro presentato a Eataly Piacenza. -

Piacenza, 15 Luglio 2015 -

Realizzare dolci è un'esperienza che coinvolge più sensi: il piacere di affondare le mani nella pasta morbida, l'abbraccio intenso del profumo di cannella oppure il tepore sprigionato da una delizia appena sfornata. Il tutto completato dal gusto appagante di una torta che esplode di sapore in bocca.

Anche per i ragazzi disabili che frequentano il Centro Socio Riabilitativo Diurno "La Girandola" di Piacenza è così: grazie al laboratorio di cucina, che un gruppo di operatori della cooperativa Coopselios ha deciso di proporre nei mesi passati.

Un lavoro intenso culminato con la presentazione del libro "Dolcemente Abili" in una location d'eccezione come Eataly di Piacenza: un libro di ricette dolci del laboratorio di cucina del "La Girandola" gestito da Coopselios.
Alla presentazione erano presenti gli assessori comunali Stefano Cugini e Tiziana Albasi insieme ad una nutrita delegazione di ospiti, operatori e familiari del centro. La pubblicazione è nata dall'idea di raccontare l'esperienza di un laboratorio di cucina speciale, che ha offerto ai ragazzi disabili nuove opportunità di espressione e gioia.

"E' bello - ha evidenziato l'assessore Cugini - vedere persone, come i familiari e gli operatori delle associazioni, che mettono animo, sforzo, professionalità e competenza anche in un momento non facile". Allo stesso modo la collega Albasi ha voluto mettere in luce l'idea di creare un testo "per testimoniare un lavoro fatto di piccoli gesti ma importantissimi che prevede amore, passione e fatica".
"Il libro rappresenta da un lato il ricordo dell'esperienza fatta, un segno tangibile dell'amore e della dedizione impiegate ma soprattutto si tratta di un arricchimento delle competenze dei ragazzi del centro. Il libro è in vendita nelle librerie e nelle edicole di Piacenza e il ricavato sarà utilizzato per acquistare attrezzature e materiale utile per il centro" ha spiegato Ester Schiaffonati, direttore di area Piacenza-Parma per Coopselios. Ventiquattro ragazzi divisi in gruppi da sei persone in base alle diverse disabilità che in tanti momenti gioiosi hanno imparato nuove attività manuali come mescolare, impastare e riconoscere nuovi gusti. "Tutti gesti che per noi possono essere scontati e quotidiani, ma che per una persona disabile non lo sono affatto".

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Sabato, 11 Luglio 2015 10:20

Apre il primo Campus Culinario di Milano

Apre il primo Campus Culinario di Milano: 1500 metri quadri, 7 aule e 1 auditorium per appassionati e professionisti di cucina e pasticceria. Direttore didattico è Roberto Carcangiu, presidente dell’APCI.

Di Chiara Marando – Sabato 11 Luglio 2015

Un centro polifunzionale in cui imparare non solo a cucinare, ma anche a degustare, studiare ed osservare  l’evoluzione del mondo delle arti legate al food: tutto questo è il Campus Culinario della Scuola di Cucina Congusto, il primo nell’area di Milano.

Nuovo punto di riferimento per tutti gli appassionati, i professionisti e le aziende del mondo enogastronomico, si sviluppa su una superficie di 1500 metri quadrati, con 7 aule e 1 auditorium all’interno dei quali ascoltare lezioni tenute da importanti nomi del panorama gastronomico italiano, ma anche apprendere e condividere esperienze che abbracciano il mondo della cucina.

Con questo nuovo progetto, la Scuola di Cucina Congusto, attiva dal 2003, amplia i suoi orizzonti verso un futuro che si rifà alla tradizione per esplorare nuove possibilità di sapore e conoscenza alimentare. Ciò che viene offerto è un luogo nel quale seguire corsi diversificati di cucina, pasticceria, panificazione e ristorazione che spaziano da quelli per principianti fino a quelli di alto livello specifici per professionisti, il tutto con zone studio comuni ed appartamenti per garantire l’ambiente più adatto e all’avanguardia in fatto di formazione.

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Il nostro obiettivo - spiega Federico Lorefice, presidente e fondatore della scuola Congusto - è quello di creare un luogo che diventi il riferimento per i corsi di cucina e di pasticceria in città. Accarezzavamo da un po’ il sogno di trovare uno spazio adeguato alle nostre esigenze, in grado di offrire percorsi a professionisti e appassionati con tutte le attrezzature e gli strumenti. E’ quindi una grande soddisfazione inaugurare la nostra nuova casa, in un contesto indipendente, che ci permetterà di diversificare le attività e di ospitare anche studenti fuori sede o internazionali, grazie all’area housing. E’ un risultato importante, che ci spinge a costruire sempre nuovi progetti con il mondo delle associazioni e delle aziende”.

Non a caso, per dirigere culturalmente e creativamente questo percorso è stato scelto Roberto Carcangiu, chef e consulente per molti locali e aziende, nonché attuale presidente dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani. Il suo ruolo sarà quello di ridefinire il piano dei corsi e delle attività della scuola, insieme alle collaborazioni ed ai sempre nuovi progetti.

Quella di Carcangiu è una filosofia affonda le sue radici nella continua ricerca e divulgazione alimentare, nella scoperta di  nuove cucine e tradizioni che racchiudono peculiarità uniche e dalle quali farsi ispirare: così ha imparato il mestiere del cuoco e così riesce a trasmettere e creare esperienze uniche. In altre parole un “Food and Design Studio”.

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Ho accettato con entusiasmo la proposta di Congusto - racconta Roberto Carcangiu - perché vedo grandi potenzialità nel progetto avviato. I nuovi spazi, la collaborazione con il mondo associativo, i progetti già in corso con le aziende, ci permetteranno di trovare sempre nuovi spunti e di offrire a diversi target percorsi ad hoc sempre all’avanguardia”.

Importanti le collaborazioni con grandi aziende che hanno reso e rendono possibile la realizzazione di molti progetti: Aeternum, Alce Nero, Alpro, Afinox, F.lli Bertazzoni, Besser Vacuum, Bialetti, Consorzio Latterie Virgilio, Fiskars, Pasta Lucio Garofalo, Mele Val Venosta e Rizzoli Emanuelli.

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Sabato, 04 Luglio 2015 10:09

Ad Ariccia si cena in Fraschetta

Di Chiara Marando – Sabato 04 Luglio 2015

Che siate di Roma oppure semplicemente di passaggio nella Capitale come turisti, non potete esimervi da una sosta serale ad Ariccia, una delle località più conosciute e popolari dei Castelli Romani. Ciò che veramente ne caratterizza la cultura gastronomica sono le tante fraschette che si susseguono lungo il corso principale, dei piccoli mondi dove la romanità più pura cattura gli avventori e dove  è possibile gustare la tradizionale porchetta, simbolo culinario per eccellenza del luogo.

Ogni locale ha le sue peculiarità e stravaganze che contribuiscono a creare un variegato pubblico di affezionati clienti. Qui l’allegria fa da padrona e non cercate la raffinatezza di un cibo curato, ma aspettatevi piuttosto la bontà di stuzzicherie tipiche e golose.

Questa è la filosofia di semplice accoglienza che attende chi decide di scegliere la “Fraschetta Guardie e Ladri”: tavolacci e sedie di legno, tovaglie di carta, fiaschi di vino, una vetrina piena di cibarie dove farsi venire l’acquolina e le immancabili voci allegre dei camerieri e dell’ormai famoso titolare Gianluca.

Se vi domandate con quale specialità iniziare, la risposta è l’antipasto della casa, ovvero un tagliere traboccante di porchetta, tortini salati, mozzarelline di bufala, carne salata, bruschette, mortadella cotta alla piastra, fagioli con le cotiche, provola con pancetta e verdure grigliate. Sarà un vero piacere farsi saziare da queste delizie bagnando il tutto con il vino della casa, che del vino ha ben poco ma aiuta comunque la digestione.

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I primi seguono la tradizione, quindi non fatevi mancare gli spaghetti cacio e pepe, alla carbonara oppure l’amatriciana, serviti in ampi vassoi, con porzioni più che generose e dal sapore intenso che soddisferà ampiamente il palato.

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Ed ora i secondi, un tripudio di carne: grigliate miste, la classica ed immancabile porchetta, oppure i profumati arrosticini per chi ama i gusti decisi.

Per finire, dolci caserecci, biscotti da intingere nel vino rosso ed amari per concludere in bellezza.

Il prezzo? Dai €20 ai €25 per il menù completo a persona.

Fraschetta Guardie e Ladri

Via dell’Uccelliera, 22

Ariccia, (RM)

Tel. 347 016 6239

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Di Chiara Marando – Sabato 27 Giugno 2015

New York, ovvero la città cosmopolita per eccellenza, la Grande Mela che fa sognare, che incanta e stordisce. Le sue bellezze monumentali  e la sua intensità architettonica sono ormai ben note, un tripudio di attrazioni che lascia senza fiato, il ritrovarsi increduli davanti a quei simboli di libertà tanto ostentati dalla cinematografia.

Ma quanto si sa della cultura gastronomica newyorkese? Quanto si conosce dell’identità culinaria di un luogo che ha fatto della multiculturalità il suo vessillo?

In realtà, anche in questo caso, non si può parlare di una vera e propria tradizione, ma più che altro di contaminazioni che nel corso del tempo si sono stabilizzate ed hanno portato ad una commistione vincente di sapori e profumi internazionali.

Bene, proviamo quindi a fare un breve excursus per scoprire alcune bontà  e ristoranti che proprio non possono mancare in un diario di viaggio newyorkese, tenendo presente che non ci sono orari, si mangia liberamente a qualsiasi ora del giorno e della notte. Questo significa che potrà capitare di ritrovarsi seduti ad una “Bakery” alle 10 del mattino, intenti a gustare un muffin gigante con l’irrinunciabile caffè americano, e di imbattersi in qualcuno che ha scelto di mangiare un’insalata oppure un hamburger con patatine fritte. Nessuna stranezza, ma solo una parte del fascino di questa città.

Quindi, cominciamo proprio dalla colazione, forse il pasto principale perché completo di tutto e quando si dice tutto si intende un piatto come la classica torretta di pancakes con sciroppo d’acero, salsa ai mirtilli, frutta e burro, oppure uova fritte con bacon croccante e patate, ed ancora i già citati muffin…veramente spettacolari.  Il ristorante Ruby Tuesday, a pochi passi da Time Square, saprà darvi il buongiorno al meglio (85 7th Ave, New York, NY 10036).

photo by Chiara Marando

Un'altra piacevole abitudine è quella di passeggiare sorseggiando uno Smoothie alla frutta, oppure lasciandosi tentare dal Pretzel gigante o da un delizioso hot dog  acquistato in uno dei tanti chioschi che animano le strade. E’ bene ricordare che lo street food a New York è ormai diventato una filosofia di vita, questo significa che sarà molto difficile non cadere in tentazione.

Sempre parlando di leccornie tipiche è impossibile non citare le golose Donuts, ciambelle fritte ricoperte di glassa, oppure i fragranti Bagel, ovvero sempre ciambelle ma questa volta di pane fragrante da imbottire con burro o salumi. Da provare il Murray’s Bagel(500 Avenue of the Americas, New York, NY 10011).

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Ed ora passiamo alla carne. Che sia buona non c’è alcun dubbio, l’unico problema è che la maggior parte delle volte risulta sparire sotto uno spesso strato di salsa BBQ che ne nasconde il sapore.  Se questo non spaventa ma anzi attira, allora il paradiso per gli amanti di Costine, hamburger, bistecche di manzo e maiale è il Dallas BBQ , nei pressi di Time Square: porzioni estremamente abbondanti e prezzi contenuti (241 West 42nd Street, NY).

Nel pieno centro di Time Square, invece, c’è un altro ristorante molto curioso che merita una visita: il Bubba Gamp, un locale ispirato al famoso film “Forrest Gump” dove poter mangiare sfiziosi gamberetti cucinati nei modi più disparati (1501 Broadway, New York, NY 10036).

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Infine, una menzione particolare va al P.J Clarcks, vicino a Lincoln Square, uno dei locali più antichi della città che ha aperto i battenti nel lontano 1884 ed ha attraversato i grandi momenti della storia cittadina. Da qui sono passati artisti, intellettuali e personaggi noti come Jakie O, Nat King Cole, Jhonny Depp e tanti altri.Un luogo dall’anima retrò nel quale poter assaporare delle vere prelibatezze, dalla carne al pesce fresco, cucinate in modo raffinato ma al contempo semplice. Non fatevi scappare il Tortino di granchio, l’hamburger al pepe verde con salsa a parte ed un’altra specialità newyorkese, ovvero la ricca Cheesecake (44 West 63rd Street, New York, NY 10023).

 

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Martedì, 23 Giugno 2015 16:36

Il Labirinto del Gusto con i Fratelli Spigaroli

L’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense nel Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci a Fontanellato

Parma 23 Giugno 2015 -

Luogo di grande interesse e curiosità, lo spettacolare Labirinto/Museo di Franco Maria Ricci a Fontanellato, il più grande al mondo, non solo incanta con la sua particolarità ma delizia anche il palato.

Questo perché la gestione della ristorazione e del servizio bar è stata affidata all’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR) dei Fratelli Spigaroli.

Nato dalle chiacchierate dell’editore e designer parmigiano con Jorge Luis Borges, il Labirinto della Masone – che ha aperto al pubblico lo scorso 29 maggio – occupa sette ettari di terreno ed ha richiesto sei anni di lavoro. Accanto ad esso, sono stati costruiti anche spazi culturali, una biblioteca e alcune sale espositive in cui si potrà ammirare una collezione d’arte che comprende circa 500 opere - tra pitture e sculture - che vanno dal Cinquecento al Novecento.

Luogo di cultura ed arte ma anche di bontà, nel quale lo stile, i piatti e la filosofia dell’Antica Corte Pallavicina divengono la risposta ideale per allietare i visitatori con un bar, una bottega ed un bistrot, con orario continuato dalle 12 fino alla chiusura notturna.

Un vero e proprio atelier gastronomico aperto a tutti, anche senza l’ingresso nel museo/labirinto.

Nella carta dei vini del Labirinto by Spigaroli, Vini dell’Antica Corte Pallavicina, Bollicine Italiane e Francesi, Bianchi, Rossi, Selezione d’Autore e Birre Artigianali. Nel menu del Bistrot, antipasti, primi piatti, secondi di pesce e di carne, dessert e piatti pensati appositamente per i più piccoli.

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Sabato, 20 Giugno 2015 10:52

Vino d'estate: il rosso si gusta freddo

D'estate il vino rosso si gusta freddo: 16 gradi è il consiglio che arriva direttamente dal Consorzio del vino Chianti

Di Chiara Marando – Sabato 20 Giugno 2015

Estate e vino, un binomio perfetto. Già, perché anche se in molti pensano di dover rinunciare al piacere di un buon bicchiere per via delle alte temperature, la realtà è un’altra.

No al vino rosso troppo caldo.

Cominciamo con lo sfatare il mito che il vino rosso debba essere servito sempre a temperatura ambiente. O meglio, tutto dipende dall’ambiente. Si tratta di un equivoco causato dal pensiero “vecchia scuola” che nega la possibilità di utilizzare il frigo come metodo di conservazione.

Invece il fresco, soprattutto durante l’estate, non solo aiuta a gustare al meglio tutti i sapori e gli aromi di un buon vino rosso, ma ne impedisce l’ossidazione e l’alterazione delle qualità sensoriali. Per non parlare del tipico Lambrusco, che può diventare anche un irrinunciabile aperitivo se servito ben ghiacciato.

vino rosso

La temperatura ottimale di servizio è tra i 16°-18C°, soprattutto per vitigni quali Lagrein, Teroldego, Schiava, Bardolino, Fumin e Chianti. Non a caso, proprio il Consorzio del vino Chianti ha lanciato l’iniziativa "Chianti Fresco" attraverso un particolare kit 'rinfresca vino' fornito a locali e vinerie utile per mantenere o raggiungere il livello termico ottimale. Il progetto, dal nome, "Chianti fresco: gustalo a 16 gradi", realizzato con la collaborazione di Co.Vi.Ro., l'Arte dei Vinattieri e l'Accademia della Cultura Gastronomica, desidera sfatare quello che fino ad ora era stato un tabù come ben spiega il Consorzio toscano: "Occorre seguire una semplice ma fondamentale regola, ovvero che la temperatura deve essere corretta come il clima che si trova in cantina". I famigerati16 gradi, quindi, sono perfetti per apprezzare la gradevolezza e la freschezza dei profumi che si sprigionano quando si sorseggia un calice di Chianti durante l'estate.

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Ed ora un consiglio per gli amanti del vino bianco: mai berlo eccessivamente freddo perché perderebbe quelle caratteristiche che ne contraddistinguono i sentori.

Quindi, appena versato nel bicchiere, è sempre meglio aspettare qualche istante per farlo scaldare così da poterlo assaporare al meglio.

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