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Lunedì, 12 Ottobre 2015 17:12

Il Gran Galà del Tortèl Dòls delizia i palati

152mila tortelli venduti, 12mila ospiti, più di 80 volontari e 2 contest gastronomici, tutto questo è stata la VIII edizione del Gran Galà del Tortèl Dòls. -

Di CM – Lunedì 12 Ottobre 2015 – (Guarda la gallery in fondo all'articolo)

Un totale di 52mila tortelli venduti, 12mila visitatori e più di 80 volontari al lavoro senza sosta, questi sono i numeri che ben raccontano l’ultimo Gran Galà del Tortèl Dòls, una due giorni all’insegna della bontà e della tradizione che nel weekend del 10 ed 11 di ottobre ha animato la cittadina di Colorno.

Un’ottava edizione che ha visto la Confraternita del Tortél Dóls ed il Comune di Colorno operare in sinergia, una festa che si è snodata tra un variopinto mercato delle eccellenze alimentari, artigianato, piante e fiori in Piazza Garibaldi, per poi continuare all’interno dei cortili della Reggia, dove è stato possibile gustare le specialità locali ed assistere alle lezioni di cucina tenute da vere rezdore della Confraternita.  

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Ma oltre all’ormai collaudata Gara delle Rezdore, durante la giornata di sabato si è svolta la finalissima del X Campionato Italiano del Salame, contest organizzato dall’Accademia delle 5 T, patrocinato del Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari, sostenuto da ALMA e da molti altri soggetti di rilievo nel panorama gastronomico nazionale.

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La vittoria 2015 è andata alla Sopressa veronese all’Amarone della Macelleria Tommaso Caprini di Negrar (VR), già onorata di questo premio nella II edizione. L’Oscar alla carriera è andato invece alla Macelleria Salumeria Zivieri.

Un momento per conoscere le caratteristiche delle eccellenze nazionali, ma anche un momento per degustarle, grazie al contributo di ALMA, in un pranzo esclusivo ad opera dello chef Antonio di Malta. Un menù a base dei più rinomati salumi italiani, prodotti a Km zero e dolci Rinascimentali nati dalla riscoperta di antiche ricette recuperate nella storia. Ecco allora che oltre a salame, soppressata, culatello, coppa e capocollo, hanno fatto il loro ingresso in tavola un primo a base di spaghetti con ‘Nduja e ricotta, una battuta di selvaggina in purezza, per concludere con pasticceria secca come Sfogliatelle con marasche, “Spiumini” ed, ancora, Tortelli di Marzapane.

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Sempre durante il sabato, e sempre all’interno di ALMA, si sono svolti, con grandissimo successo, i laboratori per Piccoli Chef di ALMA: decine di bimbi interessati e divertiti hanno alle prese con pasta fresca e pasticceria.  

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Cibo e motori si incontrano dando vita ad un laboratorio d’eccellenza: questa è la nuova idea che vede Lapo Elkann e lo chef Carlo Cracco insieme per un nuovo esclusivo locale

Di Chiara Marando – Sabato 10 Ottobre 2015 -

Il cibo incontra i motori dando vita ad un luogo che reinventa il concetto di lifestyle in una Milano pronta ad accoglierlo, parlarne ma anche…sparlarne.

Di cosa si tratta?

Della nuova idea che ha unito l’estro di Lapo Elkann con l’arte culinaria dello chef Carlo Cracco, il tutto condito con la maestria dell’architetto Michele De Lucchi ed il regista e direttore artistico Davide Rapallo.

La nuova sede di Garage Italia Customs,  specializzata nella customizzazione di aerei e barche, oltre che di auto e moto, rappresenterà uno spazio unico nel suo genere, un laboratorio nel quale trovare il meglio del Made in Italy: “officina d’eccellenza sartoriale” al piano terra ed “officina d’eccellenza gastronomica” al piano superiore, regno indiscusso dello chef Cracco.

Lo stesso Lapo Elkann definisce questa novità un progetto che guarda al futuro dell’Italia, ne riesce a trasmette la frizzante vitalità. Non a caso, anche la scelta della location si dimostra simbolica e cade sulla stazione di servizio di Piazzale Accursio, struttura realizzata negli anni '50 dall'architetto Marco Baciocchi su commissione di Enrico Mattei, una delle più frequentate nel passato dai milanesi che vi si fermavano prima di partire per il weekend. Un punto di incontro, una sorta di “muretto” dove chiacchierare, darsi appuntamento e prendere un caffè mentre si faceva benzina o si lavava l’auto. Erano gli anni del boom economico, anni nei quali si respirava l’energia della rinascita e la voglia di godersi la vita. Sensazioni che dovrebbero appartenere anche al nostro futuro, questo è ciò che ha convinto Lapo Elkann, e questo è quello che si vuole trasmettere.

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Garage Italia Customs è il luogo nel quale creatività, cura del dettaglio, tecnologie, avanzate ed esperienza si intrecciano per offrire un’esperienza particolare e coinvolgente, un luogo «in cui sotto lo stesso tetto, eccellenze italiane riunite sono la dimostrazione che il nostro Paese e il fare squadra possono essere vincenti», come sostiene il Presidente di Italia Indipendent.

Ed il menù?

Carlo Cracco non si sbottona, è ancora presto per scoprire le carte, ma anticipa che punterà su piatti a tema, personalizzati ed originali, una cucina che ricorderà l’arte Futurista. Ma c’è un’altra curiosità da sottolineare, ovvero che non si tratterà di un ristorante per pochi fortunati, ma un ritrovo per tutti coloro che desiderano provare qualcosa di diverso, un’esperienza da ricordare: assaggiare specialità italiane a prezzi accessibili.

Bisognerà attendere ancora qualche mese prima che le porte di questa nuova avventura si possano aprire al pubblico, l’idea dei protagonisti è di partire ad aprile 2016, in occasione del Salone del Mobile.

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E’ iniziato un weekend all’insegna della tradizione, due giorni per gustare l’eccellenza: a Colorno con il Gran Galà del Tortél Dòls

Parma 10 Ottobre 2015 -

E’ iniziato un weekend all’insegna della tradizione, oggi e domani i borghi e la Reggia di Colorno si vestiranno a festa in occasione dell’ottava edizione del Gran Galà del Tortél Dóls, l’evento gastronomico dedicato al primo piatto in pasta fresca con ripieno di vin cotto, pangrattato e mostarda di frutti antichi.

Due giorni nei quali la buona tavola e la riscoperta delle ricette passate fanno da padroni, coinvolgendo l’intera città, dalle vie del centro storico ai cortili della Reggia. Ad accogliere gli ospiti sarà Piazza Garibaldi, con un variopinto giardino a cielo aperto, espositori di piante e fiori, artigianato artistico e specialità alimentari. In particolare, le Casette in legno delle Aziende Agricole, una selezione di produttori provenienti da diverse regioni d’Italia, eccellenze gastronomiche assolute quali: il miglior zafferano nazionale dell’Aquila, olio extravergine di olive taggiasche (primo mosto) come esclusiva primizia dalla Liguria, i grandi vini del Piemonte, il prelibato prosciutto di maiale nero e molto ancora.

Entrando nel primo cortile della Reggia si potrà assistere a dimostrazioni di realizzazione dei Tortél Dóls da parte delle rezdore della Confraternita. Per gustare e testare la loro bravura basterà recarsi presso il ristorante-Palatenda nel secondo e terzo cortile. Il ristorante, coperto e riscaldato, sarà sempre aperto a pranzo e cena. Dopo il primo, spazio alla fantasia con i secondi proposti dallo chef del ristorante Al Vèdel, in particolare una ricetta della memoria: anatra all’arancia con verdure brasate e mostarda.

Ma le sorprese gastronomiche non finiscono qui. Oltre all’ormai attesissima Gara delle Rezdore, quest’anno anche il sabato sarà dedicato a una competizione food: la finale del Campionato Italiano del Salame organizzato dall’Accademia delle 5T, in cui si sfideranno ben 27 salami e 4 ‘nduje. Questa tappa conclusiva, che arriva dopo un lungo percorso di selezione dei migliori produttori, non poteva che trovare casa in ALMA – la Scuola Internazionale di Cucina Italiana.

Nell’ambito della manifestazione ALMA organizzerà anche, pressole aule didattiche nella Reggia, lezioni di cucina e pasticceria per i bambini. Oltre al divertimento di giocare e cucinare con i maestri della Scuola, tutti i piccoli partecipanti riceveranno un simpatico cappello da chef, grembiulino e attestato finale.

Iniziativa prevista nella giornata di sabato, info,costi e orari delle lezioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e 0521 525261.

APERITIVO OFFERTO DALLA CONFRATERNITA – Dopo le lezioni di cucina e le premiazioni del Campionato Italiano del Salame, dalle 18.30 di sabato 10 ottobre gli ospiti potranno intrattenersi fino all’apertura del ristorante con un piacevole aperitivo offerto dalla Confraternita, che sancirà l’inizio ufficiale dell’ottavo Gran Galà del Tortél Dóls.

GARA DELLE REZDORE – Nel pomeriggio di domenica 11 ottobre, invece, ci sarà il cuore dell’evento: la Gara delle Rezdore, una sfida fra le massaie dei Comuni del comprensorio di produzione del Tortél Dóls (Mezzani, Sissa-Trecasali, Torrile) per eleggere il miglior tortello 2015.

Quest'anno la competizione avrà una presentatrice d’eccezione, Nicole Fouquè di Tv Parma, affiancata dal giornalista ed esperto gastronomico Francesco Fadda, organizzatore dell’evento Gustòvago. Premio dell’edizione 2015 sarà il dipinto realizzato dall’imprenditore e artista colornese Tito Tortini. In più, mentre i giudici degusteranno i tortelli in gara e si attenderà la premiazione, divertimento per tutti con Io Parlo Parmigiano: quiz a tema dialetto-cucina, giochi televisivi che vedranno la partecipazione del pubblico ed ovviamente i doppiaggi più amati.

VEGETARIAN FRIENDLY – Un pensiero anche agli ospiti vegetariani, che potrebbero temere di faticare a trovare piatti friendly in un evento gastronomico della Bassa Emiliana. Il Tortél Dóls di Colorno è di per sé un tortello di magro, quest’anno però si è deciso di introdurre a fianco dei tradizionali salumi anche un antipasto vegetariano: sformato di ricotta con crema alla zucca, una vera prelibatezza dal gusto autunnale, delicato preludio al piatto forte cui è dedicato il Gran Galà.

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Sabato, 03 Ottobre 2015 11:37

Food Truck: la tradizione si cucina su strada

Colorati, divertenti e tremendamente invitanti: sono i Food Truck, ovvero le cucine su ruote che propongono prelibatezze della tradizione a costi low

Di Chiara Marando –  Sabato 03 Ottobre 2015 -

Food Truck, la nuova frontiera dello Street Food, una realtà che ormai si sta facendo sempre più strada tra le tendenze enogastronomiche in voga al momento

Ma cos’è esattamente?

Semplice, una sorta di “ristorante” su ruote che in poco spazio riesce a concentrare la preparazione di vere e proprie golosità da addentare o mangiare leccandosi le dita. Già, perché leccarsi le dita dopo aver gustato qualcosa di succulento, capace di stimolare l’acquolina, è d’obbligo. Poco importa se il galateo storce il naso a tanta rusticità, ciò che conta è il reale valore dei piatti che vengono proposti.

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Non c’è una regola, ma solo la volontà di offrire qualcosa di genuinamente tipico, la riscoperta e l’attenzione verso i piatti locali, le materie prime  e le tradizioni. Ecco quindi, che proprio grazie al Food Truck l’imprenditoria giovanile ha cambiato faccia, ha aperto le porte ad un nuovo concetto di ristorazione, un modo più semplice, facile e “friendly” di assaporare stuzzicanti spezza-fame, ma anche pasti veloci.

Non è un caso se, sempre più spesso, nelle piazze, durante manifestazioni a volte studiate ad hoc, oppure fuori da alcuni locali, si incontrano le classiche Ape ed i furgoncini riadattati ed allestiti come cucine mobili, generalmente decorati con grande fantasia proprio per richiamare l’attenzione e farsi ricordare.

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La loro filosofia è quella di servire buon cibo, anche a km zero ed a prezzi contenuti, una filosofia che è già moda, l’attenzione sulla qualità che diventa tendenza.

Poi è proprio il caso di dirlo, ad ognuno il suo Food Truck perché ce n’è per tutti i gusti: dalle romagnole piadine, alla parmigiana torta fritta con salume ed anolini da passeggio, alle friselle pugliese, ed ancora al cuppetiello napoletano, al cartoccio di fritto misto, fino alla schiacciata romana imbottita.

Basta saperli trovare! Ed è qui che si inserisce “StreetEat”, la prima app che permette di geolocalizzare i diversi veicoli, consultarne il menù, leggere le recensioni dei clienti per farsi un’idea più completa e, una volta provati i diversi piatti, esprimere una propria opinione attraverso una recensione.

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Ma StreetEat è anche qualcosa di più: un progetto che supporta i futuri imprenditori che desiderano entrare a far parte del mondo food truck. In altre parole, li accompagna prendendoli per mano e fornendo loro una serie di risposte sull’attività.

Dietro questa app lavora un team composto da 10 persone che di questo universo conosce ogni sfaccettatura, rappresentando in tal modo un punto di riferimento anche per quelle aziende che cercano qualcosa di particolare in occasione di eventi e serate: basta scegliere il truck che si preferisce ed indicare la tipologia di cucina desiderata. StreetEat farà il resto.

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Mangiare sano e bio: martedì 6 ottobre 2015 tornano i corsi organizzati dall’ECOgastronomia vegetariana e vegana del centro di Parma: l’idea è quella di portare in tavola piatti gustosi e genuini.

Di CM - Parma 19 Settembre 2015 -

Chi lo dice che per mangiare sano sia necessario rinunciare al gusto?

Molti quando sentono parlare di vegetariano, vegano o bio storcono il naso, ma la realtà è un’altra: questa alimentazione non solo porta numerosi benefici al nostro organismo, ma è anche buona.

Impossibile? Assolutamente no.

Basta seguire i consigli di MANGIA LA FOGLIA bio, l’ECOgastronomia che dal 6 ottobre al 1° dicembre 2015 torna con 6 nuove lezioni della Scuola di cucina naturale.

Tante idee per ricette leggere e genuine, realizzate utilizzando ingredienti vegetali e nutrienti: cereali integrali, legumi, verdure di stagione, frutta fresca e secca, che mixati in originali ricette sono in grado di trasformare la tavola in un mondo di colori e sapori da scoprire.

Protagonista del primo appuntamento, martedì 6 ottobre, sarà la zucca, ortaggio versatile nonché principe dei menù autunnali.

Durante il secondo appuntamento, previsto per il 20 ottobre, si parlerà di cereali imparando a valorizzare la ricchezza nutrizionale di questi preziosi alimenti, da combinare con verdure fresche e altri ingredienti per preparazioni bio insolite e originali.

Martedì 10 novembre sarà la volta delle proteine vegetali di legumi e derivati, per scoprirne caratteristiche organolettiche e nutrizionali, metodi di cottura e condimenti utili ad esaltarne sapore e proprietà.

Poi, il 17 novembre, arriveranno i dolci con l’incontro “Dolci tentazioni per chiudere in dolcezza” : solo con ingredienti vegetali e dolcificanti naturali come malto di riso, succo d’agave, stevia e sciroppo d’acero.

Ma anche tante idee per chi desidera mangiare piatti sani ma proprio non ha tempo da dedicare ai fornelli. Questo sarà l’argomento  della serata “Cucina sana in 30’”.

Infine, Martedì 1° dicembre l’incontro “Naturalmente Natale” insegnerà,  in vista del periodo festivo, come preparare pranzi e cene “veg” anche per occasioni più speciali.

Ogni lezione (al costo di 40 euro) si svolgerà dalle 19,30 alle 22,30 nei locali dell’ECOgastronomia Mangia la foglia bio, in via Bixio, 17, a Parma. Iscrizioni entro il venerdì precedente.

Per informazioni: 0521282249, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Sito web: www.mangialafogliabio.com

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Sabato, 12 Settembre 2015 10:43

Cucina ed Eros: ecco i cibi killer del desiderio

Una serata romantica inizia soprattutto dalla tavola, quindi fate attenzione ad alcuni cibi che potrebbero risultare nemici del desiderio.

Di Chiara Marando – Sabato 12 Settembre 2015 -

Il connubio cucina-eros è da sempre uno di quegli argomenti che attira l’attenzione, poco importa se i cibi consigliati abbiano realmente proprietà afrodisiache: ciò che conta è il risultato.

Ma quello che raramente viene detto, è che esistono alcuni alimenti che del sesso sono veri e propri nemici, e non si parla solo di aglio o cipolla cruda…sarebbe troppo facile e riduttivo.

Il vero rischio per la perfetta riuscita di una cena romantica non si trova esclusivamente in aromi e sapori forti e persistenti, ma si nasconde anche nei piccoli dettagli. Le cause vanno oltre i semplici effetti fisiologici:  quantità e modalità di assunzione sono determinanti. Quindi, via libera ad un pasto curato e ricercato ma senza esagerare, pena la palpebra calante istantanea.

Lo stesso problema di sonnolenza precoce può essere provocato dalla carne rossa, prelibatezza gustosa e succulenta, purtroppo difficoltosa da digerire. Questo riduce drasticamente le idee per un secondo appetitoso, ma può salvare il dopocena.

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Stesso discorso per i formaggi che, seppur stuzzicanti, lasciano un senso di pesantezza che sarebbe meglio evitare. Certamente, se serviti come aperitivo, magari accompagnati con qualche composta originale, non avranno altra colpa se non quella di deliziare il palato e stimolare l’appetito.

Attenzione anche alle diverse cucine tipiche tradizionali. Già, proprio quelle tanto goderecce e capaci di allietare una serata in compagnia, basti citare la Bagna Caôda piemontese, la Ribollita toscana oppure il Macco di fave siciliano.

Tra gli insospettabili anche un alimento che non può mancare fra gli ingredienti della cucina vegana: il Tofu. La realtà è che, seppur ottimo dal punto di vista nutrizionale, contiene sostanze come i fitoestrogeni responsabili di ridurre il livello di testosterone.

Come già detto, a fare la differenza sono anche le modalità e le quantità con le quali il menù viene affrontato. Infatti, più per una questione psicologica che per un effettiva reazione corporea, i cibi troppo leggeri non incontrano il favore degli uomini perché richiamano immagini eccessivamente salutiste e tutt’altro che sexy. Bandite quindi le insalatine, i germogli di soia, i passati di verdura e gli ortaggi al vapore serviti al naturale.

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Ed ora il vino, piacevolmente inebriante se gustato con moderazione, ma vero killer dell’eros quando bevuto alzando troppo il gomito. La spiegazione è semplice: l’alcool ha un effetto inibitorio sulle strutture cerebrali quindi, a dosi ridotte, un bicchiere di vino riesce a lenire lo stato d’ansia provocando un temporaneo incremento della libido in persone solitamente più timide. L’eccesso, al contrario, può determinare l’effetto opposto, deprimendo lo stato fisico generale. Inutile dire che la reattività sessuale è inclusa nel fenomeno.

A stilare una lista completa dei cosiddetti cibi-assassini del desidero è stata la nutrizionista Elouise Bauskis: “Il cibo che consumiamo può influenzare la vita sessuale in direzione sia positiva che negativa. In genere il cibo fresco, la frutta e la verdura colorate aiutano a dare le maggiori opportunità di migliorare l’umore ed incrementare in maniera naturale i livelli di energia. Ma, nella scelta, anche i meccanismi digestivi svolgono un ruolo fondamentale”

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Nella sua black-list spuntano anche hot dog e patatine fritte, eccessivamente elaborate e dall’alto indice glicemico, liquirizia, che sembra abbassare i livelli di testosterone, broccoli, troppo amici dell’intestino e addirittura la cioccolata, che rimane uno degli alimenti sensuali per eccellenza, ma è preferibile se fondente al 70%.

A partire da settembre, otto golosi appuntamenti tra Lombardia ed Emilia Romagna in compagnia di imperdibili ospiti

Parma 12 Settembre 2015 -  

Un viaggio letterario tra eros, poesie, cinema fino alla grande canzone d’autore, un percorso che ben si sposa con l’arte culinaria ed il piacere di conversare assaporando ottimi piatti. Tutto questo è Mangia come scrivi, la rassegna diretta e creata dal giornalista Gianluigi Negri, che lo scorso aprile ha festeggiato un importante traguardo: le sue cento cene, per un totale di 300 scrittori e 100 artisti messi a tavola a chiacchierare nel corso di questi 9 anni.

Questa decima edizione arriva parallelamente in Lombardia ed Emilia Romagna, riconfermando il desiderio di intrattenere e divulgare in un modo divertente ed accattivante, nonché assicurando la presenza di nomi importanti e tante novità. Gli appuntamenti si svolgeranno un giovedì al mese al Ristorante Il Garibaldi di Cantù, in provincia di Como, ed un venerdì al mese all’interno dell’Antica Tenuta Santa Teresa di Parma.

Tra i protagonisti della rassegna, Sara Bilotti, Flavio Oreglio, Marco Ferradini, Sara Rattaro, Simona Sparaco, Paolo Roversi, Enzo Gentile, Guido Conti, Danilo Arona, Bruno Bassetto.

Il primo appuntamento con “Mangia come scrivi” è per venerdì 25 settembre a Parma nella splendida Antica Tenuta Santa Teresa.

Per tutti i dettagli consultare il sito www.mangiacomescrivi.it, scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure chiamare il  347-6961251

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Domani alle 21.00 Massimo Bottura incontrerà lo chef Carlo Cracco, Oscar Farinetti, imprenditore fondatore della catena Eataly, e la celebre conduttrice e autrice TV Serena Dandini. Per l'occasione verrà presentata la Festa dedicata allo Zampone e al Cotechino Modena IGP. -

Modena, 12 settembre 2015 -

Massimo Bottura, lo chef simbolo della città di Modena, ogni domenica ha un appuntamento fisso alla Palazzina dei Giardini Ducali di Modena, Corso Cavour angolo Corso Canalgrande, con amici illustri, esperti, chef, artisti, professori e giornalisti per disquisire di arti culinarie, prodotti, eccellenze e passioni.

Domenica 13 settembre alle 21.00 ci sarà una combinazione esplosiva da non perdere: Massimo Bottura incontrerà lo chef Carlo Cracco, Oscar Farinetti, imprenditore fondatore della catena Eataly, e la celebre conduttrice e autrice TV Serena Dandini.
L'incontro sarà l'occasione per presentare la Festa del Consorzio Zampone Modena Cotechino Modena, che quest'anno si terrà a Modena, in Piazza Roma, dal 4 al 6 dicembre. Festa giunta alla quinta edizione e di cui Massimo Bottura è sempre stato il prestigioso testimonial. Per entrare ancora meglio nel clima della festa e trasmettere la versatilità delle due IGP in cucina, si assaggerà l' Emilia Burger, l'hamburger che è stato creato in omaggio alla regione Emilia Romagna e al suo territorio. Pane casereccio, hamburger di manzo, Cotechino Modena IGP e parmigiano reggiano 30 mesi, salsa verde e maionese di Aceto balsamico. Ma non solo. I quattro "Big" affronteranno durante la serata il tema "Talento e Imprenditoria in cucina" illustrando ai presenti, attraverso la loro esperienza, cosa vuol dire davvero avere spirito imprenditoriale in cucina. Presenti anche i ragazzi della scuola di eno-gastronomia Spallanzani di Castelfranco Emilia.

Agli sgoccioli di un festival lungo cinque mesi dal titolo "I Giardini del Gusto e delle Arti" - rassegna che ha voluto raccontare la vocazione gastronomica della città di Modena, leader indiscussa dell'alimentazione con la sua tradizione e i suoi prodotti DOP e IGP - non poteva mancare un appuntamento dove lo Zampone Modena e il Cotechino Modena, prodotti tipici della tradizione fossero protagonisti.
"Ringrazio Piacere Modena, che ha organizzato questa importante Festival, e Massimo Bottura per la passione con cui ci segue. Averlo come nostro testimonial per noi è ormai una garanzia di successo. La Festa quest'anno sarà sicuramente emozionante e divertente, grazie al coinvolgimento delle Scuole alberghiere che saranno in gara per la ricetta più innovativa" ha affermato Paolo Ferrari, Presidente del Consorzio Zampone Modena Cotechino Modena.

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Sabato, 05 Settembre 2015 10:55

Visit Expo 2015: ecco perché prepararsi è meglio

Visitare Expo: più facile a dirsi che a farsi. Ecco una carrellata di situazioni per capire cosa aspettarsi veramente da una giornata tipo tra i padiglioni di questa Esposizione Universale.

Di Chiara Marando – Sabato 05 Settembre 2015 - (guarda la gallery in fondo all'articolo)

Decidere quando andare ad Expo è un po’ come scegliere il giorno e l’ora giusti per una ”partenza intelligente”: si tirano i dadi e si tenta la fortuna. Solo che la fortuna non è utile esclusivamente all’ingresso, che anzi può essere addirittura rapido, bensì nel corso dell’intero giro turistico.

Ma andiamo con ordine e proviamo ad analizzare una giornata tipo da visitatore all’interno di questo enorme “parco giochi” mediatico.

Non si discute sull’impatto scenico che conquista già ad una prima occhiata, ci si trova catapultati in un universo parallelo che racchiude parte del mondo, un brulicare di nazionalità che si avvicendano tra i vari padiglioni, bandiere di culture che si esprimono in architetture originali e fantasiose. La parola d’ordine non è tanto “essere”, piuttosto “stupire” per raccontare l’eccezionalità racchiusa in ogni Paese.

Quindi, ecco che dopo un momento di panico da smarrimento si afferra la cartina e si decide da dove cominciare. Bene, prima di buttarsi nel turbinio di gente il percorso quasi obbligato giunge in aiuto e conduce nel Padiglione 0, quello dell’ONU. Un’enorme biblioteca in legno a parete accoglie i visitatori e mostra loro una metafora visiva del “Sapere Universale” per poi lasciare spazio, nelle sale successive, ad un excursus sul genere umano ed il suo rapporto con il cibo: conservazione, coltivazioni protette, consumismo e spreco.

Ma la cartina con l’elenco delle “attrazioni” è ancora lì tra le mani e, terminato questo giro iniziale, è praticamente impossibile non consultarla, pena l’essere recuperati chissà dove da un cane San Bernardo verso l’orario di chiusura.

Photo by Lorenzo Moreni

Certamente chi decide di esplorare Expo ci arriva già con qualche idea su quali padiglioni visitare ma, ahimè, la realtà potrà dimostrarsi molto più crudele: le code non perdonano.

No, non si tratta di un bollettino di guerra ma è giusto evidenziare una mancanza estremamente importante in fatto di organizzazione, ovvero che non può essere umanamente sostenibile il sopportare ore di coda in piedi sotto il sole per riuscire ad entrare in quelli che vengono considerati i padiglioni più meritevoli. Tutto questo non solo riduce drasticamente le possibilità di visita, ma è causa di veri e propri collassi. E poi diciamolo, che cosa ci sarà mai di così strepitoso da vedere per meritare una tale fatica?

A onor del vero, molti Paesi sono riusciti a realizzare dei veri e propri capolavori emozionali, racconti che parlano di territori, usi e costumi, popolazioni ed , ovviamente, cibi tipici e specialità strettamente legate alla loro terra. Per farlo sono stati scelti strumenti diversi:  pannelli descrittivi, foto, filmati, ologrammi, musica, composizioni create con elementi naturali, proiezioni e spettacoli. L’innovazione si sposa con la tradizione e da vita ad un viaggio della conoscenza.

Quindi quali sono i padiglioni da visitare?

In realtà non c’è una vera e propria regola, ma il consiglio è di non escludere a priori i meno vistosi e monumentali perché possono regalare piacevoli esperienze, nonché far scoprire caratteristiche meno conosciute delle diverse nazionalità. E’ il caso dell’Inghilterra che ha scelto un alveare gigante per raccontare l’importanza delle api nel suo ecosistema, oppure dell’Austria che propone una camminata tra i boschi che caratterizzano le sue montagne, un inno all’aria pura ed all’attenzione verso la natura.

Inutile dire che la via dedicata alle regioni italiane non può mancare. La carrellata si conclude con il Padiglione Italia e, soprattutto, con l’ormai famoso Albero della Vita, simbolo di questa Esposizione Universale. Ecco, il vederlo illuminato ed assistere allo spettacolo serale di luci, acqua e musica fa venire la pelle d’oca.

Albero della Vita - Photo by Lorenzo Moreni

Ritornando al tour, una menzione particolare, anche per l’organizzazione e le tempistiche, va alla Corea del Sud che, grazie a straordinarie trovate tecnologiche, è riuscita a trasformare poeticamente il suo personale concetto della filosofia “Nutrire il Pianeta”. Segue il Marocco che, con grande sensibilità, narra la storia delle sue tradizioni passando tra i vari territori e prodotti che ne rappresentano l’identità.

Corea del Sud - Photo by Lorenzo Moreni

Poi ci sono i più ricercati, e qui la pazienza per l’attesa non è mai troppa: parlo ad esempio del Giappone, dove la delicatezza di una narrazione ricercata accompagna in un cammino alla scoperta delle radici culturali e gastronomiche; degli Emirati Arabi Uniti, la cui struttura ha pareti in sabbia increspata dal vento alte 12 metri; della Francia, che ricorda nella forma quella del mercato coperto, luogo simbolo della cultura alimentare francese; della  Cina, il cui padiglione rispecchia l’atteggiamento di integrazione e rispetto del popolo nei confronti della natura.

Padiglione Cina - Photo by Lorenzo Moreni

A tutto questo si aggiunge la possibilità di gustare le diverse specialità perché, alla fine di ogni tour, ad attendere gli avventori ci sono ristoranti e bar che propongono cibo tipico take away, oppure pietanze più elaborate da mangiare comodamente seduti al tavolo.

Purtroppo, anche in questo caso, una scelta meticolosa  è d’obbligo perché alla domanda frequente «Offrono qualcosa da mangiare giusto come assaggio?», la risposta è un secco «NO». Fin qui però nulla di strano, solo che i prezzi esposti risultano veramente esagerati a fronte di porzioni estremamente ridotte che possono essere considerate dei veri finger food. Quindi, un controsenso in piena regola che ben dimostra la volontà di sfruttare in tutto e per tutto quella che costituisce la “gallina dalle uova d’oro” del momento.

Ma poi, sarà oro zecchino oppure splendida e vistosa bigiotteria?

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Il piatto, capace di unire le tre tipologie di pasta tipica del territorio piacentino, è stato preparato dello chef Isa Mazzocchi sotto lo sguardo attento del Maestro Gualtiero Marchesi, ospite d'eccezione. -

Piacenza, 2 settembre 2015 -

E' stato un successo il secondo appuntamento del ciclo "Chef & Friends", format tutto dedicato ai cuochi piacentini e ai loro ospiti d'eccezione, che ieri ha visto cimentarsi ai fornelli Isa Mazzocchi, chef del ristorante La Palta di Bilegno (Piacenza) con la partecipazione, in qualità di ospite d'onore, di Gualtiero Marchesi, Maestro della cucina italiana e Ambassador di Expo Milano 2015.

Nel corso della serata, moderata da Andrea Sinigaglia, Direttore Generale di Alma, la Scuola Italiana di Cucina Internazionale Isa Mazzocchi ha proposto al pubblico i "Tortelli di pisarei ripieni di anolini", un piatto preparato per l'occasione e capace di unire le tre tipologie di pasta tipica del territorio piacentino. Al piatto, rinominato Oro di Piacenza, lo chef piacentino ha aggiunto una foglia d'oro, in onore dell'amico e maestro Gualtiero Marchesi.

Il format "Chef & Friends" nasce dalla volontà di accendere un riflettore su Piacenza e sulla sua ricca cultura enogastronomica e prevede il coinvolgimento di uno chef e di un ospite di rilevanza nazionale e internazionale piacentino di nascita o di adozione che ricordi qual è il sapore di Piacenza che lo riporta a casa.

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"E' un'emozione indescrivibile essere a Expo, una delle cose più belle al mondo e di cui dovremmo essere molto fieri - dichiara Isa Mazzocchi - sono felice di poter proporre un piatto che unisce i tipi di pasta del territorio in questa splendida cornice e di fronte al grande Gualtiero Marchesi".

"Sono stato molto onorato di poter moderare questo incontro - afferma Andrea Sinigaglia, Direttore Generale di Alma - avvenuto, alla presenza del maestro Marchesi, in un'eccezionale cornice di unicità all'interno del quale Piazzetta Piacenza rappresenta una nicchia di eccellenza e di valori territoriali molto forti".

Piazzetta Piacenza a Expo 2015

Piazzetta Piacenza è la vetrina di Piacenza – tra le poche provincie italiane ad avere uno spazio dedicato all'Esposizione Universale di Milano – e del Piacentino a Expo 2015. Un luogo che ha come fulcro la "Grande Zolla", progettata da un gruppo di giovani architetti piacentini under 35 del Politecnico di Milano e dell'Ordine degli Architetti di Piacenza, che riproduce idealmente una zolla di terreno locale con le stratificazioni geologiche e il cui pavimento mette al centro il fiume Po e i suoi affluenti, offrendo ai visitatori l'impressione di poterci camminare sopra. Piazzetta Piacenza è lo spazio in cui il territorio piacentino si racconta, svelando al mondo le sue eccellenze enogastronomiche, il suo patrimonio storico-culturale e un tessuto economico-sociale pulsante. La Piazzetta è il cuore del progetto "Piacenza per Expo per Piacenza" ideato dall'Associazione Temporanea di Scopo Piacenza per EXPO 2015, composta da 18 Associazioni di categoria del sistema economico piacentino, e a cui partecipano Istituzioni Pubbliche, Enti, Istituti Bancari, Organizzazione economiche e Università con l'obiettivo di promuovere il territorio piacentino sfruttando l'irripetibile opportunità offerta da Expo 2015.
Per saperne di più: www.experiencepiacenza.it 

(Fonte: Ufficio stampa Piacenza per Expo)

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