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E’ da poco trascorso il 3 dicembre, giornata internazionale dedicata alle persone con disabilità. Nel 1981 è stata proclamata tale giornata con l’obiettivo di promuovere i diritti ed il benessere dei disabili.

Oggi, in Italia, secondo l’Istat, vi sono 3,1 milioni di persone con disabilità, che rappresentano il 5,2 per cento della popolazione.
Per quanto riguarda l’ambito lavorativo, il 44,9 per cento delle aziende non sono in regola con l’obbligo dell’inclusione lavorativa. A quest’ultimo dato, è da aggiungere quello riportante le oltre 770.000 persone con disabilità, iscritte ai Centri per l’Impiego, in attesa di un lavoro.

Ma i Servizi di inserimento lavorativo per i disabili sono essi stessi sott’organico. Il vulnus non è di poco conto, se si considera che i Servizi, deputati all’inserimento lavorativo di coloro che appartengono alle categorie protette e degli individui con disabilità, svolgono un delicato compito, che è l’offerta di percorsi specifici e mirati.

Se questi percorsi non funzionano alla perfezione, le inefficienze che ne derivano vanno a gravare sulle famiglie, le quali restano schiacciate dal pesante fardello di una gestione in solitudine dei propri cari disabili.
Pertanto, è corretto affermare che, a vent’anni dall’approvazione della legge 168/99 sul collocamento mirato, l’inclusione dei disabili nel mondo del lavoro è ancora un traguardo lontano. Anche perché non si investe in una adeguata e mirata formazione, che valorizzi il diversamente abile. Il sistema dovrebbe diventare premiante: tanto più le aziende assumono disabili, tanto maggiori dovrebbero essere le agevolazioni fiscali e gli incentivi.

E’ auspicabile il potenziamento del fondo nazionale per la non autosufficienza, a cui devono essere aggiunte maggiori risorse economiche, per una migliore efficacia di risposta alle sempre più numerose esigenze. Il decreto legge 101/2019, all’articolo 8, prevede che il fondo per il diritto al lavoro delle persone con disabilità possa essere ampliato con donazioni volontarie di privati.

Ma l’attuale stallo che l’Esecutivo sta vivendo, non fa ben sperare. L’ immobilismo che lo caratterizza è conseguenza della difficoltà di conciliare posizioni troppo spesso contrastanti. Ed a rimarcare la sconfortante situazione del nostro Paese, ecco la recente analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop): un genitore su tre che lascia il suo posto di lavoro, lo fa per incompatibilità fra i propri impegni professionali e le esigenze di cura dei figli. Nel più vasto quadro europeo, l’Italia risulta agli ultimi posti per risorse destinate alla protezione sociale delle persone con disabilità. Vi è stato un progressivo indebolimento dei servizi sociali causato sia dai tagli alla spesa pubblica, sia dagli sperperi di una classe politica poca attenta alle vere esigenze dei cittadini.

Bisogna agire ed in fretta. Perché, principalmente per la persona con disabilità, il lavoro rappresenta la fine di un percorso caratterizzato dall’assistenza e l’inizio di un nuovo percorso di autonomia e libertà.

Parma, 24.12.2019

Matteo Impagnatiello
Segretario Ugl Utl Parma

(Foto: Cooperativa Sociale Il Cigno Verde)

Pubblicato in Lavoro Parma

Parma, 4 dicembre 2019 – Quasi 200 persone hanno ieri affollato l'auditorium dell'Assistenza Pubblica per rendere omaggio ad Annalisa Dall'Asta ed Emilia Wanda Caronna che hanno ricevuto, rispettivamente nelle sezioni “Persona con disabilità” e “Persona abile”, il Premio Anmic Parma 2019.

In occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità, e all'interno della “Parma disAbility Week”, la sezione provinciale dell’Anmic, la più grande associazione di tutela e rappresentanza di persone con disabilità, ha dato vita alla quarta edizione del Premio Anmic Parma, che viene destinato a persone che hanno accresciuto il valore culturale e civile della nostra comunità grazie alle loro azioni sul fronte dei diritti delle persone con disabilità. 

Annalisa Dall'Asta è coordinatrice didattica della Scuola di Edith di Parma; Emilia Wanda Caronna è delegata per il Rettore a fasce deboli, studenti con disabilità e con disturbi specifici di apprendimento dell'Università di Parma. Entrambe si battono da anni, con grandi risultati, sul fronte dell'integrazione sociale delle persone disabili.

La cerimonia, presentata dalla giornalista Ilaria Notari, è stata introdotta dal presidente di Anmic Parma, Walter Antonini: “Il mio augurio è che le Istituzioni guardino alla disabilità non come un dovere, ma come una scelta; spero che possano scegliere di aiutare e valorizzare le persone con disabilità, perché sono una risorsa per tutta la comunità. Le due premiate sono persone speciali. Ad Annalisa voglio dire che la sua luce illumina ogni persona che ha incontrato: sei l'emblema della persona che mette a disposizione, per la nostra gente, la propria ricchezza d'animo e di spirito, unita ad una eccezionale professionalità. Ad Emilia invece voglio dire che è un esempio per tutti noi: il suo essere sanguigno forte e rigoroso, nel rispetto dei nostri diritti, è motivo di ispirazione e di aspirazione. Senza di lei la nostra società sarebbe un po' più povera”.

Tanti i rappresentanti delle Istituzioni che hanno voluto portare un messaggio: il Prefetto di Parma Giuseppe Forlani; il Rettore dell'Università di Parma, Paolo Andrei; la consigliera regionale Barbara Lori; il vice presidente della Provincia di Parma, Alessandro Garbasi, l'assessora al Welfare del Comune di Parma, Laura Rossi, la direttrice generale dell'Ausl di Parma, Elena Saccenti; il direttore generale dell’azienda ospedaliero-universitaria, Massimo Fabi. Non è voluto mancare nemmeno il delegato del sindaco di Parma alla disabilità, Mattia Salati.

Commossi gli interventi delle premiate. Annalisa Dall'Asta, che ha ricevuto il riconoscimento dalle mani del Prefetto Forlani, da Antonini e da Fabio Faccini, presidente del Consorzio Solidarietà Sociale, ha detto: “Sono molto felice, qui ci sono tutti i miei mondi, tutti i miei affetti: la parrocchia, Azione Cattolica, le associazioni, la cooperativa Eidè, il progetto Calamaio, i miei amici, la mia famiglia. Da soli non si va da nessuna parte: sogno un mondo di interdipendenza gli uni dagli altri. Il pregiudizio più fastidioso? Essere donna e disabile è una discriminazione doppia che ho vissuto sulla mia pelle”.

La professoressa Emilia Wanda Caronna, che è stata invece premiata dal Rettore Andrei, dal presidente Antonini e da Alberto Mutti, coordinatore del Centro studi nazionale Anmic, ha detto: “Ho ricevuto diversi premi nazionali, mentre Parma sembrava essersi voltata dall'altra parte, per questo il Premio Anmic mi riempie di gioia ed emozione. Anche quest'anno abbiamo 848 studenti da seguire, sono davvero tanti. Questo lavoro è la mia vita, ho lavorato con sei Rettori diversi, prima sono stata al fianco di Mario Tommasini per le battaglie per l'integrazione di chi era tagliato fuori dalla società. La disabilità appartiene a tutti, perché nell'arco di una vita a tutti può succedere di viverla. Per il 2020 spero che passi il messaggio che la cultura significa anche sociale”.

Tanti gli applausi e i riconoscimenti di affetto e stima per le premiate per un'edizione speciale del Premio Anmic Parma. Nel 2016 il Premio è stato assegnato alla sportiva Giulia Ghiretti, nel 2017 al medico Giancarlo Izzi (menzione speciale alla scrittrice Maria Teresa Rinaldi), nel 2018 all'imprenditore Gerardo Malangone (menzione al Cai di Parma per il progetto “Montagnaterapia”).

 

(Foto Francesca Bocchia)

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Emozioni a non finire per l’inaugurazione della sesta tappa: a Parma, anche la calciatrice dell’AC Milan, Martina Capelli.
 
Parma, 9 luglio 2019 
 
Un’inaugurazione da “ciuff”. Il “ciuff” nel basket è quel rumore meraviglioso che fa la retina quando la palla entra perfettamente nel canestro, pulita, senza toccare il ferro. Ed è il rumore che provoca grandi emozioni nei cestisti. L’inaugurazione della tappa di Parma del Candido Junior Camp OSO – la sesta del progetto finanziato da Fondazione Vodafone Italia dopo Firenze, Livigno, Porto Torres, Reggio Calabria, Pontecagnano Faiano – è stata una grande emozione per tutti i 22 partecipanti, provenienti dall’Italia intera: alcuni totalmente neofiti, altri già inseriti nel movimento del basket in carrozzina. Non solo. Anche per i 20 volontari, per lo staff tecnico e quello medico è stata un’esperienza molto forte quella provata al PalaCiti di via Lazio dove si svolgeranno due allenamenti al giorno fino all’11 luglio. Una squadra preparata e motivata quella del “Candido” che ha accolto, nell’emozione, prima Martina Capelli, calciatrice 27enne in forza all’AC Milan, con una pluriennale esperienza all’estero, e poi il vicesindaco e assessore allo sport di Parma, Marco Bosi; il rappresentante regionale dell’Emilia Romagna del Comitato Italiano Paralimpico, Andrea Grossi; il presidente della Polisportiva GiocoParma, Marco Tagliavini; Jacopo Stefanini della Tigers Academy Basket e Ileana Ramazzina, docente di scienze motorie dell’Università di Parma.
 
Martina Capelli, originaria di Parma, ha raccontato la propria storia, di quando ha iniziato a giocare tanti anni fa nella Crociati Noceto per poi accettare sfide importanti all’estero. Ha risposto alle domande dei ragazzi e si è seduta in carrozzina desiderosa di imparare le basi della pallacanestro paralimpica: “Essere qui, per me, è un’occasione unica: anzitutto perché mi affascina molto questo mondo che ho già avuto il piacere di conoscere quando sono andata a vedere la Briantea84 a Cantù. Ritrovare questo ambiente a Parma è per me una grande gioia, anche perché credo che ci voglia davvero tantissima forza, penso che ci vogliano le palle per giocare a basket in carrozzina!”. E dopo aver provato e riprovato, ascoltando le indicazioni di coach Marco Bergna e dei due assistenti Stefano Rossetti e Primo Fior (centrando anche due canestri), ha ammesso: “È completamente diverso tirare a canestro da seduta o in piedi – ha detto ai ragazzi la centrocampista rossonera – mi sono accorta di non avere poi così tanta forza nelle braccia, come credevo. I miei sogni per il futuro? Sto facendo anche l’università perché bisogna essere realistici e, dopo una carriera da atleta, bisogna trovare anche altre strade. Sto frequentando scienze motorie, curriculum calcio, al San Raffaele e, ovviamente, spero di rimanere nel mondo dello sport. Giocherò finché le gambe reggeranno. Oh, scusate…”. Martina pensava di aver fatto una gaffe, avendo davanti tanti ragazzi con disabilità, ma, invece, ha strappato un sorriso a tutto il gruppo con il quale poi ha affrontato un allenamento vero.
 
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“Fare l’assessore allo sport a Parma è tutto sommato facile – ha detto il vicesindaco e assessore alla partita Marco Bosi – perché c’è tanto movimento, tanto interesse e c’è sempre stato, a prescindere dal colore politico. Lo sport a Parma è da sempre sviluppo ed inclusione. Vorrei ringraziare la Fondazione Candido Cannavò e tutti i partner per aver scelto la nostra città. Se oggi siamo qui è perché negli anni sono stati posti un mattoncino sopra l’altro dalla Polisportiva GiocoParma ma anche da tante altre iniziative come questa. Vogliamo essere una città dove tutti si sentano accolti e dove possa uscire il talento di tutti”. 
 
Felice anche il presidente della Polisportiva GiocoParma, Marco Tagliavini: “Siete uno spettacolo – ha detto – e non possiamo far altro che ringraziarvi per averci dato la possibilità di partecipare e di diventare sempre più grandi. Se oggi sono qui a parlare ad un microfono è perché ci sono tante persone che lavorano dietro a questa realtà. Questo Palazzetto ha visto partite di categorie importanti, del basket femminile per esempio, ma credo che una fotografia così bella, come la vostra oggi, non si sia mai vista. Penso che se oggi siamo qui con più di venti atleti, son sicuro che un paio, magari cinque o dieci, o ancora, perché no, tutti e venti, potrò incontrarli di nuovo tra dieci anni nelle serie più importanti. Penso che continueremo a divertirci”.
 
Ogni Sport Oltre (OSO) è il progetto di Fondazione Vodafone volto a promuovere e diffondere la cultura della pratica sportiva tra le persone con disabilità. Lanciata a giugno 2017, OSO è la prima piattaforma digitale che mette a disposizione online tutte le informazioni utili a chi vuole praticare sport e ha l’obiettivo di creare una vera e propria comunità digitale coinvolgendo persone con disabilità, le famiglie, gli istruttori e tutti coloro che sono appassionati di sport. OSO è aperta a tutte le associazioni che vogliono far conoscere il proprio progetto e accedere a una raccolta fondi da parte degli utenti della community.
 
LE TAPPE del 2019 DEL CJC
 
Già nel 2017, l’edizione siciliana – che propose anche il nuoto ai piccoli partecipanti - aveva ampliato il raggio di azione e la diffusione sportiva del camp, nato a Livigno nel 2015, insieme agli incalcolabili benefici sui partecipanti e nei confronti delle famiglie coinvolte. Con OSO, in questi anni, i risultati sono stati e saranno ancora più massicci, nel segno della continuità con il passato ma senza perdere di vista le sfide future. Oltre alla sede storica del camp estivo, ossia Livigno (dal 19 al 23 luglio 2018), l’estate scorsa si sono aggiunte una tappa nel centro Italia (Firenze, 5-8 luglio 2018) e una sulle isole (Porto Torres, 2-5 settembre 2018). Nel 2019, invece, due le tappe del Sud: una a Reggio Calabria (2-5 gennaio) e una a Pontecagnano Faiano – Battipaglia (25-28 giugno), concludendo con Parma (8-11 luglio). Il progetto può contare su un team rodato composto dalla Briantea84, dalla Federazione Italiana Pallacanestro in Carrozzina, da ASBI (Associazione Spina Bifida Italia) e dalla Fondazione Candido Cannavò per lo Sport. Braccio destro operativo sul territorio emiliano è stata la Polisportiva Gioco Parma.

 

La collaborazione tra Centro San Girolamo e Giocampus offrirà, da fine giugno a inizio settembre, una straordinaria opportunità rivolta ai ragazzi disabili.

Giocampus è un campo estivo che si svolge da ormai molti anni, molto conosciuto e apprezzato, ma è anche un progetto che promuove il benessere dei ragazzi attraverso un percorso formativo che unisce educazione motoria ed educazione alimentare, attraverso un’alleanza educativa pubblico-privata che coinvolge diverse istituzioni e aziende del tessuto cittadino e provinciale di Parma.

Tra queste anche Centro San Girolamo, presidio sanitario d’avanguardia per la medicina fisica e la riabilitazione, che porta avanti la propria attività nell’ambito di diversi settori specifici: fisiochinesiterapia post-intervento, ginnastica preventiva per il mal di schiena, trattamento di patologie metaboliche, palestra riabilitativa a seguito di traumi sportivi, e due aree ad alto contenuto tecnologico; il laboratorio del movimento e l’area dedicata alla robotica verso la fisioterapia 4.0, con l'ausilio dell'esoscheletro HAL prodotto dalla giapponese Cyberdyne. Proprio quest’ultimo servizio di estrema avanguardia è alla base del progetto “HAL Summer Camp” che il Centro San Girolamo proporrà in collaborazione con Giocampus. Dalla fine di giugno all’inizio di settembre ragazzi e ragazze con disabilità fisica, a partire dai 13 anni circa potranno usufruire di questa opportunità: accanto alle attività ludiche e formative proposte dal Giocampus, potranno svolgere delle sedute quotidiane con l’esoscheletro HAL, di cui il Centro San Girolamo è dotato nelle quattro misure S, M, L e XL, che consentono al cyborg di essere calzato da persone con una altezza compresa tra i 150 ed i 200 centimetri e con un peso tra i 40 e i 100 chili. Proprio grazie alla misura S i trattamenti con HAL possono essere di grande efficacia anche su adolescenti affetti da esiti di paralisi cerebrali infantili. 

Ogni giornata dell’“HAL Summer Camp” proporrà, presso Centro San Girolamo, dalle 8.30 del mattino fino alle 14 trattamenti riabilitativi robotizzati con l’ausilio di HAL; nel pomeriggio i ragazzi saranno trasferiti e presi in carico dal personale Giocampus fino al termine delle attività. Non mancheranno momenti di tempo libero per scoprire le bellezze della città di Parma o partecipare a gite organizzate direttamente dal Centro San Girolamo.
Per i ragazzi che parteciperanno sarà davvero un’occasione unica e mai proposta in Italia. Iniziative simili sono state attivate da Cyberdyne in Giappone: unire divertimento e la terapia riabilitativa più avanzata. 

Il Centro San Girolamo di Parma è il primo ambulatorio in Italia di riabilitazione assistiva al cammino mediante HAL; non un semplice ausilio alla deambulazione, come gli altri esoscheletri, bensì un cyborg il cui aspetto caratterizzante è la capacità di connettersi con il sistema nervoso del paziente, mediante semplici placche adesive da elettrocardiogramma. Grazie alla lettura dei segnali bioelettrici si crea un interscambio di informazioni che consente un graduale recupero dello schema del cammino, sfruttando la neuroplasticità. E questo interscambio offre migliori risultati in pazienti giovani, in cui la neuroplasticità è maggiore. 

Per ricevere informazioni su “HAL Summer Camp” è possibile contattare il Centro San Girolamo, tel. 0521 713144, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.http://lnx.centrosangirolamo.it.

 

 

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Mercoledì 8 maggio, alle ore 17.30,  presso la sala-convegni Ascom, in strada Abbeveratoia 67/c, si terrà una conferenza dibattito, avente il seguente titolo: “I diritti dei disabili. Dalla Convenzione Onu all’attuazione nell’ordinamento nazionale italiano”. 

Parma

L’evento è organizzato dall’Ugl di Parma, sarà moderato dal segretario provinciale Ugl Matteo Impagnatiello, e vedrà al tavolo dei relatori l’on. Elisabetta Gardini, parlamentare europeo; Laura Pineschi, docente presso l’Università di Parma; l’avvocato Federico Gennari, del foro di Parma e Laura Schianchi, responsabile regionale Ugl Politiche per la Disabilità.

“La disabilità non può restare un pregiudizio; - così dichiara Matteo Impagnatiello, in merito al tema della conferenza- sono ancora molte le città che limitano i diritti umani alle persone disabili. Sono così tante che si inizia a parlare di città disabilitanti”. 

Solo in Italia, 13.000 persone vivono con una disabilità. Di loro, tante sono segregate nelle proprie abitazioni o escluse dai processi sociali, culturali e lavorativi.

Il più delle volte sono cittadini senza diritti, impigliati negli astrusi regolamenti delle politiche sanitarie. Cittadini privati, nei momenti di crisi economica, dei deboli diritti, quasi a voler stigmatizzare la “colpa” della disabilità.

Per tale ragione, la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità delle Nazioni Unite ribadisce che “la disabilità è il risultato dell’interazione tra persone con menomazioni e barriere comportamentali ed ambientali, che impediscono la loro piena ed effettiva partecipazione alla società su base di uguaglianza con gli altri”.

“Il sindacato estende l’invito a tutta la cittadinanza, data l’importanza della tematica - conclude il segretario provinciale.

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Presentata la guida turistica "Itinerari accessibili Parma & dintorni": in distribuzione gratuita, realizzata da Jessica Borsi e Matteo Salini di Parmaccessibile, in collaborazione con Anmic. I due ragazzi con disabilità motoria hanno testato personalmente dieci itinerari tra Parma e provincia, realizzando un utile supporto per turisti con difficoltà motoria.

Parma -

Una guida turistica speciale per persone con disabilità motoria che vogliano visitare, con la loro carrozzina, le meraviglie del territorio di Parma e provincia. Questo è il risultato del lavoro di Jessica Borsi e Matteo Salini, ragazzi con disabilità motoria, curatori della guida "Itinerari accessibili Parma & dintorni", da oggi in distribuzione gratuita sul territorio parmense e realizzata grazie al contributo di un'ottantina di sostenitori, attraverso un crowdfunding, e alcuni sponsor.

La guida, realizzata in doppia lingua italiano e inglese, voluta da Parmaccessibile e Anmic, la più grande associazione di tutela delle persone con disabilità, è stata presentata questa mattina nella Sala Tommasini di Anmic, alla presenza dei curatori Borsi e Salini, di Diego Rossi, presidente della Provincia, Cristiano Casa, assessore al Turismo del Comune di Parma, Walter Antonini, presidente di Anmic.

La pubblicazione contiene dieci itinerari di Parma e provincia: la Parma monumentale del centro storico, le magie del Correggio, la Parma ducale, la natura metropolitana, l'Oltretorrente, la Bassa tra i luoghi verdiani, il Po, le abbazie e Colorno sono solo alcuni dei punti di interesse trattati dalla guida, con descrizioni accurate, piantine aggiornate e belle foto, nonché tutte le indicazioni necessarie in merito all'accessibilità dei luoghi di interesse turistico, di bar, ristoranti e hotel lungo i percorsi. Ulteriori dettagli sul grado di accessibilità degli itinerari sono specificati sul portale www.parmaccessibile.org, gestito già dal 2013 da Jessica Borsi e Matteo Salini.

La guida, che presenta una selezione degli itinerari turistici accessibili, vuole essere una prima edizione di un lavoro che possa in futuro coinvolgere l'intero territorio. Patrocinato dai Comuni di Parma, Polesine-Zibello, Borgo Val di Taro, Calestano, dall'Unione Pedemontana Parmense, da Pedemontana Sociale, Iat e Proloco di Sala Baganza, il volume ha visto il contributo di un'ottantina di cittadini sostenitori tramite un crowdfunding (sostenuto, nella fase di avviamento, da Fondazione Cariparma) di Tep, Privatassistenza Langhirano Collecchio Traversetolo, ristorante pizzeria La Barchetta, Frigomeccanica e Associazione Voglia di Leggere "Ines Martorano". In particolare, Tep ha curato un inserto all'interno della guida con indicazioni riguardanti l'accessibilità di linee e fermate degli autobus.

La guida è già a disposizione, gratuitamente, all'Anmic di Parma, allo Iat di piazza Garibaldi, alParma Point di strada Garibaldi.

Nel 2020 Parma sarà capitale italiana della cultura e vedrà un numero crescente di turisti: tra questi anche persone con ridotta mobilità che avranno un utile strumento per visitare la città e orientarsi al meglio tra le molte proposte che il territorio parmense offre, grazie ad una guida realizzata da persone che hanno testato, con la loro carrozzina, sul campo, ogni particolare degli itinerari proposti.

Jessica Borsi e Matteo Salini, curatori della guida: "È stato un lavoro lungo e faticoso, ma molto gratificante. Ci teniamo a ringraziare i sostenitori del crowdfunding e gli sponsor, senza i quali la guida non si sarebbe potuta realizzare. È stato un lavoro certosino, realizzato sul campo: ogni percorso, ogni luogo e ogni attività sono stati personalmente testati da noi. Speriamo possa essere un utile strumento per chi ha difficoltà motoria come noi".

Walter Antonini, presidente Anmic Parma: "Il tema delle barriere architettoniche è fondamentale perché bisogna immaginare la frustrazione di una persona con disabilità che rimane fuori da un luogo che vorrebbe visitare. Jessica e Matteo, che sosteniamo da anni, hanno fatto un lavoro egregio, importante, da sostenere. Speriamo che si possano creare nuovi itinerari accessibili su tutto il territorio provinciale".

Diego Rossi, presidente della Provincia di Parma: "Oggi c'è un concetto di cui non si può non tenere conto, che è quello di sostenibilità: questo tema per me non significa solo ambiente, ma anche accessibilità, perché un mondo è sostenibile se è anche accessibile a tutti. Da sindaco di Borgotaro, ho avuto modo di apprezzare direttamente il lavoro di Jessica e Matteo che hanno sancito l'accessibilità della Fiera del Fungo".

Cristiano Casa, assessore al Turismo del Comune di Parma: "Questa guida sarà uno strumento molto utile per tutti coloro che vorranno visitare la nostra città. Il 2020, quando Parma sarà capitale italiana della cultura, non mi preoccupa: sarà sicuramente un successo, perché i dati sono tutti molto positivi. Ma la vera sfida è dal 2021 in poi e sarà vinta se saremo capaci di sfruttare questo titolo per il futuro. Mi farò portavoce per il miglioramento dell'accessibilità dei nostri luoghi".

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Si è rinnovato anche quest'anno l’appuntamento del Luna Park di largo Simonini con i ragazzi con disabilità di Parma e della sua provincia.

Circa 170 ospiti, con disabilità sia fisiche che psichiche, di tutti i centri socio occupazionali e socio riabilitativi del Distretto di Parma, insieme ai loro educatori e operatori, che hanno trascorso la mattinata nel divertimento delle giostre di San Giuseppe.

Al momento hanno partecipato il sindaco Federico Pizzarotti, insieme all'assessora ad Educazione e Inclusione Ines Seletti e a Mattia Salati, delegato del Comune alla disabilità, che hanno sottolineato la generosità dei gestori del Luna Park, rappresentati da Mario Maggi e Flavio Carletti, nel mettere a disposizione le giostre per la mattinata, terminata inoltre con una merenda offerta dagli esercenti a tutti i partecipanti.

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A Parma, emerge un nuovo male, il male di vivere. Da mercoledì 13 marzo, nella sede provinciale Ugl di Parma, in via Abbeveratoia 65/A, saranno attivi due Sportelli di ascolto, per la consulenza psicologica e la disabilità.

“Da noi,- dichiara il segretario provinciale Ugl - Unione Generale del Lavoro – Matteo Impagnatiello - nessuno deve restare indietro. Le persone non sono numeri che riempiono le statistiche, bensì essere umani e cittadini con una propria storia di aspirazioni, trionfi, sconfitte, idee e progetti”.

Nel territorio del ducato stanno emergendo tante solitudini, che determinano isolamento.

Tutti i mercoledì entrerà in funzione lo Sportello di consulenza psicologica, affidato a Giusi Cugini, esperta del settore. La psicologa clinica metterà a disposizione le sue competenze per sostenere e far fronte ai diversi disagi esistenziali, con colloqui psicologici individuali: problematiche scolastiche, lavorative, familiari e della salute.

Mentre, per offrire più servizi sindacali, tutti i giovedì aprirà lo Sportello per la Disabilità.

“La disabilità, nonostante il tanto parlare, resta un mondo in cui la persona è troppo spesso disinformata e sola”, denuncia Laura Schianchi, responsabile regionale Ugl Politiche sulla Disabilità. Schianchi, con Matteo Menozzi, responsabile provinciale, saranno a disposizione per ascoltare ed assistere le persone diversamente abili ed i loro familiari.

Con questa iniziativa, il sindacato Ugl vuole vivere la quotidianità della sua gente. 


Fonte: Ugl Utl Parma

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Sport e sanità: nasce in Emilia-Romagna, a Villanova sull'Arda (PC), il Centro nazionale paralimpico del Nord Italia, punto di riferimento per il Paese: pratica sportiva, soggiorno prolungato, attività riabilitative e sanitarie nello storico ospedale che fu donato alla comunità dal maestro Giuseppe Verdi. Oggi la firma del Protocollo d'intesa tra Regione, Comitato Italiano Paralimpico, Comune e Azienda Usl di Piacenza. La struttura diventerà punto di riferimento nazionale per gli atleti paralimpici, le persone con disabilità che vogliono fare sport e i pazienti dimessi dalle Unità spinali. Infrastrutture all'avanguardia, con un palazzetto e palestre multidisciplinari, piscine, una pista d'atletica, campi da tennis e da calcetto, ma anche un'area completamente rinnovata per le attività riabilitative e 50 posti letto per l'accoglienza. Un unicum nel panorama sportivo e sanitario del Nord Italia: p er realizzarlo, 10 milioni di euro e il lavoro di squadra delle istituzioni.

Villanova sull’Arda (Pc) -

Da presidio sanitario storico del territorio piacentino, voluto e donato alla comunità dal maestro Giuseppe Verdi, a moderno e innovativo Centro nazionale paralimpico del Nord Italia. Una struttura destinata a diventare, quindi, un punto di riferimento in ambito sportivo e sanitario non solo per l’Emilia-Romagna, ma per il Paese.

La trasformazione dell’ospedale di Villanova sull’Arda, attualmente sede dell’Unità Spinale dell’Azienda Usl di Piacenza, è ufficialmente iniziata con la sigla, oggi, del Protocollo d’intesa da parte dei quattro firmatari: per la Regione il presidente, Stefano Bonaccini, per il Comitato Italiano Paralimpico il presidente, Luca Pancalli, per il Comune di Villanova il sindaco, Romano Freddi, e per l’Azienda Usl di Piacenza il direttore generale, Luca Baldino.
Un accordo formale con cui tutti i soggetti coinvolti riconoscono il proprio ruolo e il proprio impegno nella realizzazione di questo avveniristico progetto, a compimento di quanto ha stabilito il Piano di riorganizzazione e sviluppo della sanità piacentina approvato dalla Conferenza Territoriale sociale e sanitaria. 

Il Centro, il primo a nascere in Italia settentrionale, potrà contare su un palazzetto palestre per la pratica di molti sport, dal basket alla pallavolo, dalla scherma al tiro con l’arco; un campo da tennis e da calcetto, una pista d’atletica all’aperto, una piscina semi-olimpionica coperta da 25 metri, e un’area dedicata alle attività riabilitative e sanitarie.

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Non solo: ci sarà, infatti, anche una struttura di soggiorno con circa 50 posti letto a disposizione di atleti paralimpici e istruttori,che potranno utilizzare infrastrutture sportive e servizi alberghieri per allenarsi in vista di competizioni nazionali e internazionali, e dei pazienti delle Unità Spinali (nel raggio di 200 chilometri ne sorgono 14 di tre diverse regioni: Lombardia, Liguria e Piemonte), che dopo le dimissioni potranno seguire percorsi di riabilitazione attraverso lo sport, assistiti dal personale sanitario presente nella struttura. Anche le persone con disabilità interessate a sperimentare uno o più sport potranno usufruire di istruttori qualificati, dei servizi alberghieri e degli impianti sportivi, questi ultimi disponibili anche per i cittadini del territorio.

Un complesso all’avanguardia, baricentrico rispetto a tutto il Nord Italia (a Roma esiste il Centro Preparazione Paralimpica Tre Fontane), che sorge quindi con un duplice obiettivo: offrire adeguati spazi di allenamento agli atleti paralimpici e rieducare alla vita quotidiana le persone con disabilità attraverso l’avviamento allo sport, garantendo al contempo un’ospitalità prolungata. Traguardo reso possibile grazie al finanziamento di 10 milioni di euro assegnati all’Ausl di Piacenza dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), e allavoro congiunto di tutte le istituzioni e i soggetti coinvolti.

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Da sinistra a destra i firmatari del protocollo: Romano Freddi, Stefano Bonaccini, Luca Pancalli, Luca Baldino.

Fonte: Regione ER

 

E' stato completato in questi giorni, il rinnovo dell'impianto semaforico di Sant'Antonio che regola l'attraversamento pedonale in via Emilia Pavese, nelle adiacenze della chiesa parrocchiale.

"Oltre alla sostituzione delle luci con un sistema a led che garantisce maggiore visibilità – sottolinea l'assessore alla Mobilità Paolo Mancioppi – il semaforo è stato dotato di due pulsanti che renderanno più sicuro l'attraversamento per le persone con disabilità: il tasto superiore accende un indicatore luminoso per i non udenti, con una scritta che conferma la necessità di attendere o la possibilità di procedere; quello inferiore, invece, avvia un segnale acustico che allerta già allo scattare del giallo".

"Se, come credo, la sperimentazione del nuovo sistema sarà positiva – aggiunge l'assessore – l'Amministrazione comunale potrà procedere all'installazione anche in altri punti della città, che richiedono particolare attenzione a tutela dei pedoni".

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