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Nuovo incontro dell'Unità di crisi istituita dalla Regione. L'assessore Venturi: "Pronta a inizio gennaio la relazione finale". L'epidemia si è ufficialmente conclusa a fine ottobre. Prosegue il lavoro per "caratterizzare" i ceppi umani e ambientali del batterio.

Bologna, 7 dicembre 2016

Nuova riunione, ieri, dell'Unità di crisi istituita dalla Regione per far fronte all'epidemia di Legionella che ha interessato un'area residenziale del quartiere Montebello di Parma, compresa tra le vie Montebello, Traversetolo e Pastrengo. Epidemia che si può ritenere ormai conclusa, dal momento che l'ultimo caso accertato, riconducibile al focolaio, ha manifestato i primi sintomi a partire dal 9 ottobre.

"Entro la fine di dicembre- ha commentato l'assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi- disporremo di tutti gli elementi epidemiologici, microbiologici e ambientali per ricostruire l'evento e, per quanto possibile, identificare la fonte di esposizione del contagio. L'Unità di crisi si è data come scadenza l'inizio di gennaio 2017 per consegnare la relazione finale".

Prosegue infatti il lavoro delle Aziende sanitarie di Parma, del Laboratorio dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) per dettagliare nel modo più preciso possibile le caratteristiche - cliniche ed epidemiologiche - delle persone che hanno contratto la malattia nell'ambito dell'evento epidemico, e "caratterizzare" i ceppi umani e ambientali di Legionella.

Intanto, a partire dal 30 novembre, il Dipartimento di Sanità pubblica di Parma ha iniziato a richiamare, con un'apposita lettera inviata a domicilio, tutte le persone che si sono ammalate per proporre il test sierologico, utile a valutare l'andamento anticorpale, e un questionario mirato a rilevare informazioni in più sulle esposizioni ambientali. Il Laboratorio dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena prosegue nell'identificazione dei ceppi isolati dai pazienti, mentre l'Istituto Superiore di Sanità sta caratterizzando i ceppi ambientali. /CV

(Fonte: Regione Emilia Romagna)

1° Dicembre 2016 - Giornata mondiale contro l'AIDS. Giovedì 1 e Sabato 3 Dicembre a Reggio Emilia e Provincia 
TEST DAY - TEST COMBINATO per HIV HBV HCV SIFILIDE.

Reggio Emilia, 29 novembre 2016

Il 1°dicembre di ogni anno si celebra la giornata mondiale per la lotta contro l'AIDS.
I dati elaborati dalla Regione Emilia Romagna mostrano che a Reggio Emilia il numero di nuovi casi di HIV è stabile, analogamente a quanto accade nelle altre Provincie della Regione.
Nel 2015 i nuovi casi in Provincia di Reggio sono stati 24, dato analogo a quello del 2014, positivo se raffrontato ai 45 casi degli anni precedenti.
Le attività di prevenzione, educazione, informazione rivolte alla popolazione e agli operatori dei Servizi socio-sanitari sembrano dare, finalmente, i loro frutti.

Nonostante i risultati incoraggianti, persistono lo stigma e la paura nei confronti di questa malattia. Stigma e paura che portano a rimuovere il problema, a non eseguire o rimandare l'esecuzione del test, ritenendo che sia un problema che non riguarda noi "normali": in realtà sono anni che è normale avere rapporti con più persone durante la nostra vita, nel corso di relazioni sentimentali o al di fuori di esse, anche con persone conosciute da poco. Se questo comportamento non ci riguarda direttamente, può aver riguardato la persona con la quale conviviamo o abbiamo rapporti sessuali. Il fatto che il numero delle altre infezioni sessualmente trasmissibili non sia in calo conferma che questa è spesso la normalità.

giornata nazionale contro AIDS prevenzione test gratuito


Rimane fondamentale la prevenzione sia attraverso l'astensione da rapporti a rischio che con l'uso regolare del profilattico.
Il desiderio di concepire un figlio, l'inizio di una nuova relazione o anche semplicemente il dubbio di avere contratto l'infezione rende fondamentale l'effettuazione del test, anonimo a gratuito, da parte della persona che ha avuto rapporti non protetti.
Conoscere la propria situazione è importante, sia per proteggersi in caso di esito negativo, che per cercare aiuto dalle cure, prima che compaia la malattia, in caso di esito positivo.
Giovedì 1 e sabato 3 dicembre Azienda Usl, Azienda Ospedaliera e Comune di Reggio Emilia offrono ai cittadini il test gratuito per HIV, sifilide, epatite B e C a Reggio Emilia in Piazza Prampolini e in Piazzale Europa, e in altri punti prelievo della Città e della Provincia.

Per fare il test gratuito non è necessario il digiuno né la prenotazione.

Luoghi e orari dove sarà possibile eseguire il test

GIOVEDÌ 1 DICEMBRE 2016

REGGIO EMILIA
Piazza Prampolini dalle 10.00 alle 14.00 presso Ambulanza e gazebo della Croce Verde (test rapido HIV)
Centro per la Famiglia Straniera (Via Monte San Michele, 8) dalle 10.00 alle 14.00
SERT Ambulatorio Via Bocconi dalle 9.00 alle 12.00 (test rapido HIV)
Ambulatorio Malattie Infettive Ospedale S. Maria Nuova (V.le Risorgimento, 80) dalle 10.00 alle 12.00

PROVINCIA
Ospedale Civile di Guastalla - Via Donatori di sangue, 1 - Poliambulatori (piano terra stanza 6) | ore 10.00-14.00
Montecchio - Casa della Salute Via Saragat, 11 | ore 10.00-14.00
Ospedale S. Anna di Castelnovo ne' Monti - Servizio Igiene Pubblica (piano terra) |ore 10.00-14.00
Correggio, Servizio di Igiene Pubblica - Piazza San Rocco 4 (2 piano) | ore 10.00-14.00
Scandiano, Ambulatorio Igiene Pubblica - Via Martiri della Libertà, 8 | ore 10.00-14.00

SABATO 3 DICEMBRE

REGGIO EMILIA CITTÀ
Piazza della Vittoria di fianco al Teatro Municipale, Tendone della Croce Rossa dalle 10.00 alle 18.00
Piazzale Europa sede Arci dalle 10.00 alle 16.00
Ambulatorio Malattie Infettive dalle 8.00 alle 13.00
Centro per la Famiglia Straniera, Via Monte San Michele, 8 dalle 9.00 alle 12.00
Ambulatorio SerT Via Bocconi (test rapido HIV) dalle 9.00 alle 12.00
Ambulatorio SerT Via Amendola (test rapido HIV) dalle 9.00 alle 12.00

Programma completo e orari su www.helpaids.it  www.asmn.re.it  www.ausl.re.it  o contattando il Numero verde gratuito 800856080

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(Fonte:ufficio stampa USL RE)

Nel mondo un neonato su dieci nasce prematuro. In occasione della Giornata del prematuro, che si celebra il 17 novembre, i calciatori di Modena, Sassuolo e Carpi hanno visitato la Neonatologia del Policlinico.

Modena, 17 novembre 2016

Nel mondo 1 neonato su 10 nasce prematuro. Basterebbe questo dato a spiegare l'importanza della Giornata Mondiale della Prematurità che si festeggia in tutto il mondo oggi, 17 novembre. "Nella nascita prematura, anche i genitori sono prematuri" sono queste le parole di una mamma di un neonato prematuro, ci ricorda Giovanna Cuomo, Coordinatore Infermieristico della Neonatologia del Policlinico, diretta dal prof. Fabrizio Ferrari. Le iniziative promosse in questa giornata servono a sensibilizzare l'attenzione su questi neonati e le loro famiglie, che come sottolineava questa mamma sono assolutamente impreparati a questo evento. La Neonatologia del Policlinico ha ricevuto in questi giorni la gradita visita dei calciatori della prima squadra del Modena, del Sassuolo e del Carpi che hanno regalato magliette autografate e gagliardetti.

Nel mondo e nella nostra provincia, edifici e monumenti significativi vengono illuminati di viola. L'illuminazione con la luce viola, coinvoldge anche alcuni importanti monumenti nella nostra provincia; il Comune di Modena illuminerà la Torre Ghirlandina; il Comune di Formigine l'orologio del Castello, il Comune di Castelfranco Emilia l'edificio del Comune, inoltre il Comune di Maranello illuminerà la Fontana del Cavallino, il Comune di Savignano illuminerà l'edificio del Comune, il Campanile di Savignano Alto, e la Chiesa di San Marco. L' obiettivo dell'illuminazione, è quello di diffondere le informazioni relative ai piccoli prematuri e alle loro famiglie; e inoltre sostenere gli operatori della Terapia Intensiva di Modena l'Associazione Pollicino e Vivere Onlus.

In occasione di questa Giornata speciale, numerose sono le iniziative organizzate dalla Neonatologia del Policlinico, che è anche l'unico centro italiano di formazione nel metodo NIDCAP, (Neonatal Individualized Developmental Care and Assessment Program), il metodo più completo ed articolato per le cure individualizzate del neonato prematuro.

giornata prematuro giocatoricarpi

Oggi, giovedì 17 novembre in tarda mattinata, alcuni calciatori del Sassuolo Calcio e del Modena Calcio hanno visitato il reparto insieme al prof. Fabrizio Ferrari, Direttore della Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico di Modena, accolti dal Direttore generale del Policlinico Ivan Trenti e dal Direttore Amministrativo Ivan Cavallo che hanno voluto ringraziare i giocatori per la sensibilità mostrata. Per i gialloblù erano presenti mister Simone Pavan, i centrocampisti Wilfred Osuji e Simone Basso, portiere Nicolò Manfredini e il terzino Simone Aldovrandi accompagnati dal team manager Andrea Russo. Il Sassuolo aveva schierato, è proprio il caso di dirlo, i difensori Federico Peluso, Francesco Acerbi e Marcello Gazzola, centrocampisti Davide Biondini e Francesco Magnanelli l'attaccante Alessandro Matri. La squadra era accompagnata dall'addetto stampa Massimo Paroli.

Ieri, mercoledì 16 novembre gli operatori, insieme all'Associazione Pollicino e all'associazione Cuore di Maglia hanno festeggiato l'evento a partire dalle ore 15.00, con il una rappresentanza della squadra del Carpi – il portiere Simone Colombi e il difensore Aljaž Struna – che hanno indossato le magliette dell'iniziativa e visitato il reparto, accolti da medici e infermieri della Neonatologia, concedendosi per foto e autografi.

giornata prematuro policlinico modena 2016

Uno dei supporti più importanti nella crescita del prematuro è il latte materno. Per questo motivo, quindici anni fa, al Policlinico di Modena nasceva la Banca del Latte Materno, una struttura che consente di donare il latte in favore delle mamme che non ne hanno abbastanza. Dalla sua apertura sono state 160 le donne che hanno donato il proprio latte alla Banca del Latte, che ha raccolto 600 litri di latte.Il Policlinico ha realizzato un video per promuovere la donazione. Tra gli attori, molti dei bambini che sono cresciuti grazie al latte donato alla Banca del Latte. Il video, disponibile sulla pagina www.policlinico.mo.it/neonatologia  è ospitato dal canale You Tube dell'Azienda Ospedaliero – Universitaria youtu.be/xIQ1q8yd_-Y  e sarà diffuso sui social network aziendali.

(Fonte: Policlinico Modena)

 

L'impresa parmigiana Pizzarotti firma il contratto per la costruzione del "New maternity hospital", il secondo ospedale più grande tra quelli in via di realizzazione in Kuwait.

Parma, 28 ottobre 2016

L'impresa parmigiana Pizzarotti - tra le prime quattro imprese di costruzioni italiane - si aggiudica un nuovo importante progetto di edilizia sanitaria. E' stato infatti firmato il contratto per il nuovo maxi cantiere che sorgerà in Kuwait per la costruzione del "New maternity hospital", il secondo ospedale più grande tra quelli in via di realizzazione in Kuwait. Un edificio di oltre 200.000 metri quadrati destinato ad accogliere giovani madri degenti e neonati che richiedano un trattamento di terapia intensiva. Una struttura che consolida l'esperienza a livello internazionale nel settore dell'edilizia ospedaliera dell'azienda parmigiana. Il valore complessivo e' di 220 milioni di dinari kuwaitiani, pari a circa 660 milioni di euro e ospiterà più di 800 posti letto.

Pubblicato in Economia Parma

Legge regionale: per poter accedere ai nidi d'infanzia occorrerà essere in linea con quanto previsto dal calendario vaccinale. Bonaccini: "Le parole del presidente Mattarella sono importantissime, non possiamo lasciare la salute persone alla disinformazione. Il progetto di legge della Giunta sta per arrivare in Aula, andiamo verso l'approvazione di una legge regionale secondo cui per poter accedere ai nidi d'infanzia occorrerà essere in linea con quanto previsto dal calendario vaccinale per l'età da 0 a 3 anni".

Bologna, 25 ottobre 2016

"Le parole del presidente Mattarella sulle vaccinazioni sono importantissime, non possiamo infatti lasciare la salute delle persone alla disinformazione o, per usare le parole del Capo dello Stato, a sconsiderate affermazioni prive di fondamento. Per quanto ci riguarda, ribadisco che in Emilia-Romagna sarà obbligatorio vaccinare i bambini per la loro ammissione agli asili nido, una misura a tutela della salute pubblica, e quindi delle nostre comunità, e, soprattutto, dei bambini più deboli, quelli che per gravi motivi di salute non possono essere vaccinati e che quindi sono più esposti a contagi. Il progetto di legge della Giunta è stato approvato in commissione e sta per arrivare in Aula, andiamo verso l'approvazione di una legge regionale secondo cui per poter accedere ai nidi d'infanzia occorrerà essere in linea con quanto previsto dal calendario vaccinale per l'età da 0 a 3 anni".

Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, conferma la strada scelta dall'Emilia-Romagna, "e ci fa piacere- sottolinea- che altre Regioni siano intenzionate a seguirla. Anche se negli ultimi decennile malattie infettivesono diminuite, principalmente grazie alle vaccinazioni, è anche vero che la globalizzazione ha determinato l'emergere o il riemergere di malattie infettive importanti, che sembravano ormai sconfitte. Molte malattie, non più presenti nel nostro Paese, come ad esempio la poliomielite e la difterite, circolano ancora in altre parti del mondo. I confini nazionali non sono più una barriera per la diffusione delle malattie infettive e, pertanto, la battaglia deve continuare con impegno per non perdere quello che si è conquistato in questi decenni".

"L'atteggiamento dei genitori verso le vaccinazioni pediatriche è molto cambiato- prosegue il presidente della Regione- in particolare a causa delle informazioni non corrette e prive di basi scientifiche che vengono diffuse da alcuni anni a questa parte, in particolare on-line. Ciò ha portato ad un aumento considerevole dei rifiuti e, di conseguenza, ad un calo delle coperture vaccinali".

In Emilia-Romagna la percentuale di bambini vaccinati è notevolmente diminuita negli ultimi anni e dal 2014 è scesa al di sotto del livello di sicurezza del 95%, soglia che garantisce la miglior protezione a tutta la popolazione. Nel 2015 la copertura per le quattro vaccinazioni obbligatorie ha raggiunto il 93,4%. In alcune aree, poi, tali coperture sono al di sotto del 90%, rappresentando un potenziale rischio per la salute della collettività. Peraltro, hanno destato preoccupazione gli episodi di morbillo registrati dall'inizio dell'anno che nella nostra regione hanno registrato tassi di incidenza elevati e gravi complicazioni.

"Le vaccinazioni, oltre a proteggere le persone vaccinate- chiude Bonaccini- proteggono indirettamente anche quei bambini che per gravi motivi di salute non possono essere vaccinati (bambini immunodepressi, con gravi patologie croniche, ecc.), per i quali l'unica possibilità di frequentare l'asilo è che tutti gli altri siano vaccinati per evitare che le malattie circolino e possano contagiarli".

(Fonte: ufficio stampa Regioen Emilia Romagna)

Attivo da lunedi' 24 ottobre nel corridoio tra l'ingresso 1 e l'ingresso 2 al piano terra del Policlinico: 400mq, 13 sportelli. Un'area centrata sull'accoglienza e sulla presa in carico personalizzata, con una particolare attenzione alle persone con disabilità.

Modena, 24 ottobre 2016

A partire da oggi, lunedì 24 ottobre 2016, i cittadini che si rivolgono al Policlinico di Modena avranno a disposizione QuiFacile, un'area dedicata al cittadino dove svolgere le pratiche amministrative di accoglienza e accettazione, richiedere documentazione sanitaria, prenotare visite e pagare il ticket. L'area si trova al piano terra con accesso dall'ingresso 1 o dall'ingresso 2, è dotata di comodi spazi di attesa, di servizi, di totem eliminacode e di riscuotitrice automatica.

QuiFacile è uno spazio di circa 400mq dedicato all'utenza dotato di 13 sportelli, 7 dedicati alle prenotazioni delle prestazioni e ai pagamenti, 6 all'accoglienza, alle pratiche amministrative e al ritiro dei referti. Grazie a una piattaforma informatica unica di accesso, la gestione dell'attesa risulterà semplificata, perché questo sistema organizza automaticamente la priorità di accesso e la presa in carico in modo ordinato. QuiFacile si trova al piano terra, in una zona accessibile dagli ingressi principali e consente di fruire di una serie di servizi integrati, evitando che il paziente debba girare per l'ospedale.

La nuova area è stata idealmente consegnata alla città con la visita dell'Assessora Coesione sociale, Sanità, Welfare, Integrazione e Cittadinanza del Comune di Modena, Giuliana Urbelli, accolta dal Direttore generale del Policlinico, Ivan Trenti, dal Direttore Amministrativo Ivan Cavallo, dal Responsabile di QUIfacile Nicoletta Posa e dagli operatori della struttura. "Oggi è una bella giornata – osserva Giuliana Urbelli – perché ho potuto visitare un luogo funzionale, elegante, pensato per tutti i cittadini con una particolare attenzione a quelli più fragili. Un'area dove anche gli operatori hanno a disposizione postazioni funzionali e confortevoli. In questo spazio, che il Policlinico ha messo a disposizione della città, esistono quindi le migliori condizioni organizzative, logistiche e di ambiente per il rapporto tra operatori e cittadini".

 

Pubblicato in Cronaca Modena

L'apparecchiatura che consente di operare in condizioni di emergenza-urgenza è stata acquistata dal gruppo Zio Pluto grazie a una lunga e meticolosa raccolta di fondi che i dieci componenti hanno realizzato nell'ultimo anno.

Parma, 21 ottobre 2016

E' arrivata all'Ospedale dei Bambini Pietro Barilla dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Parma la sonda mobile Samsung che il gruppo Zio Pluto ha voluto donare, tramite l'Associazione Giocamico, grazie a una preziosa raccolta fondi. La sonda, del valore di circa settemila euro, consente la diagnosi salvavita durante l'intervento o in condizioni di emergenza-urgenza nella zona addominale o toracica del ragazzo o del giovane adolescente. La sonda, da utilizzare in supporto a un apparecchio Tac, permette di velocizzare i tempi della diagnosi, grazie alla sua trasportabilità in sala operatoria o in altri ambienti ospedalieri. La sua versatilità concede inoltre all'anestesista-rianimatore che opera in sala operatoria di praticare l'anestesia eco-guidata.

L'apparecchio, consegnato all'Ospedale dei bambini "Pietro Barilla", alle Unità operative di Chirurgia pediatrica e di 1°Anestesia e rianimazione, è stato acquistato dal gruppo Zio Pluto grazie a una lunga e meticolosa raccolta di fondi che i dieci componenti hanno realizzato nell'ultimo anno. In particolare, il gruppo ha ideato spiritose magliette, vendute con banchetti e passa parola tra un folto gruppo di amici che, in modo diretto e indiretto, sostengono i professionisti e i pazienti dell'Ospedale dei bambini di Parma. Dieci sono i componenti del gruppo Zio Pluto: Mario Anelli, Monica Borrini, Claudia Cattellani, Lisa Coruzzi, Roberto Gazza, Marina Grossi, Massimo Povesi, Katia Reggiani, Luciano Saccani e Lorenzo Veneri.

"La sonda donata - come ha precisato Luciano Bortone, medico anestesista pediatrico – facilita la diagnosi su addome, torace e fasce muscolari e consente di vedere fino a una profondità di dieci, quindici centimetri". Il direttore del dipartimento Materno-infantile Gian Luigi de' Angelis, da parte sua, ha sottolineato l'importanza della donazione "perché dimostra quanto le persone siano affezionate alla struttura ospedaliera, ai pazienti e agli operatori". "Un'iniziativa esempio per i cittadini che si uniscono per gioco e solidarietà alla missione del nostro Ospedale", ha aggiunto infine Giovanna Campaniello, della direzione sanitaria.

DONAZIONE SONDA OSPEDALE BAMBINI 2016 011

DONAZIONE SONDA OSPEDALE BAMBINI 2016 018

Pubblicato in Cronaca Parma
Martedì, 18 Ottobre 2016 16:14

Campagna Nastro Rosa

Campagna Nastro Rosa dedicata alla prevenzione e alla diagnosi precoce dei tumori alla mammella, sabato 22 e 29 ottobre mammografie gratuite al Maggiore.

Parma, 18 ottobre 2016

Prosegue per tutto il mese di ottobre la campagna "Nastro rosa", dedicata alla prevenzione e alla diagnosi precoce dei tumori alla mammella, con iniziative di sensibilizzazione e informazione, visite ed esami gratuiti.
Le donne tra i 45 e i 74 anni che non hanno fatto la mammografia negli ultimi due anni, possono effettuarla gratuitamente, nel Centro senologico dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria il 22 e il 29 ottobre, chiamando entro il 20 di ottobre il numero 0521/704308 dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 14.
Mammografie gratuite sono garantite anche dall'Azienda USL: al Centro senologico "V. Bagnasco" (presso l'Ospedale Maggiore), nelle mattine del 22 e 29 ottobre, previa prenotazione al numero 0521/988886 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00.
Per le donne dai 20 ai 44 anni sarà possibile prenotare una visita senologica presso gli ambulatori della LILT, peraltro aperti, sia a Parma che in provincia, tutto l'anno per queste visite. Le prenotazioni potranno essere effettuate telefonando al n. 0521/988886 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00.
Per ricordare l'importanza della prevenzione monumenti ed edifici pubblici di Parma e provincia si sono tinti di rosa. A Parma sono illuminati: la fontana di Barriera Garibaldi, il padiglione d'ingresso dell'Ospedale Maggiore in Via Gramsci e il polo sanitario USL di Viale Basetti.
La campagna Nastro Rosa è organizzata da LILT sezione provinciale di Parma con la collaborazione delle due Aziende sanitarie – AUSL e Azienda Ospedaliero-Universitaria. Tutte le informazioni sulla campagna sono disponibili sul sito dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria www.ao.pr.it e sul sito dell'Azienda Usl www.ausl.pr.it

(Fonte: ufficio stampa Ausl Parma)

Pubblicato in Comunicati Sanità Parma

Sale a 41 il numero complessivo delle persone risultate positive alla legionella: 15 i pazienti ricoverati all'Ospedale Maggiore per polmonite e risultate positive batterio.

Parma, 12 ottobre 2016 

La nota dell'Azienda USL di Parma e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma rende noto che sale a 41 il numero complessivo delle persone risultate positive alla legionella, dopo che tra la tarda serata di lunedì e ieri sono stati confermati due nuovi casi. Si tratta di 2 pazienti uno ultraottantenne residente nella zona del Montebello e uno ultranovantenne. Per quest'ultimo sono ancora in corso le inchieste epidemiologiche.
Sono 15 i pazienti ricoverati all'Ospedale Maggiore per polmonite e risultate positive al batterio della legionella, dopo le 3 dimissioni in programma nella giornata di ieri e i ricoveri dei due nuovi casi effettuati uno nella serata dell'altro ieri e uno nel pomeriggio di ieri. Attualmente nessuna delle persone sotto le cure dei medici dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria risulta in condizioni particolarmente critiche. Per 9 pazienti lo stato di salute è in netto miglioramento, mentre resta stabile per gli altri 6, compresa la ragazza di 27 enne le cui condizioni sono date dai sanitari in progressivo miglioramento. Sono in netto miglioramento le condizioni di salute della persona ricoverata al Santa Maria di Borgotaro, prossima alle dimissioni.

L'ordinanza del Sindaco di Parma

Il 7 ottobre, il Sindaco di Parma ha emesso ordinanza con la quale impone "ai proprietari e gestori delle attività presso le quali sono installate apparecchiature per il raffreddamento dell'acqua riconducibili alla tipologia "Torri di raffreddamento ad umido e condensatori evaporativi" installate nel territorio comunale, di comunicare immediatamente al Comune di Parma e all'AUSL la presenza di tali apparecchiature, accompagnata dalla relazione tecnica descrittiva del funzionamento, planimetria e prospetti dell'insediamento, in cui sia messa in evidenza la collocazione delle suddette apparecchiature". Inoltre, ordina di "provvedere ad immediati interventi di pulizia, disinfezione e trattamento finalizzato al controllo del rischio di diffusione del batterio legionella, avvalendosi di tecnici specializzati e nel rispetto della normativa di tutela dei lavoratori." Entro 15 giorni a partire dal 7 ottobre i gestori degli impianti dovranno documentare la tipologia degli interventi effettuati, mettendo la suddetta documentazione a disposizione degli organi di controllo (AUSL e Polizia Municipale), che verificheranno il rispetto dell'ordinanza, relazionando al Sindaco e comunicando eventuali inottemperanze all'autorità giudiziaria. Il provvedimento vale per gli impianti ubicati sull'intero territorio comunale.

A chi rivolgersi se compaiono i sintomi

I sintomi più frequenti della legionellosi o Malattia dei Legionari sono: polmonite, febbre, raffreddore, tosse, mal di testa, dolori muscolari, astenia (stanchezza), perdita d'appetito, occasionalmente diarrea e disturbi renali. In questi casi è bene rivolgersi con fiducia al medico di famiglia.

Numero verde ed e-mail dedicata

Per chiedere informazioni sulle precauzioni da tenere contro la diffusione della malattia e per avere informazioni sull'accesso ai servizi sanitari, i cittadini possono chiamare il numero verde del Servizio Sanitario Regionale 800.033.033 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.30 e il sabato dalle 8.30 alle 13.30 oppure scrivere all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..  Non verranno fornite indicazioni terapeutiche o di cura, per queste, il riferimento rimane il medico di famiglia. Per aggiornamenti è possibile consultare il sito www.ausl.pr.it  e la pagina Facebook @auslparma.

La legionellosi: cos'è e come si contrae l'infezione

E' un'infezione, causata da un batterio chiamato legionella, che colpisce l'apparato respiratorio e può manifestarsi in forme anche gravi. La legionella è un microrganismo molto diffuso in natura, dove è associato principalmente alla presenza di acqua (laghi e fiumi, sorgenti termali, ambienti umidi in genere). Da qui, la legionella può "colonizzare" gli ambienti idrici artificiali, come le reti di distribuzione dell'acqua potabile nelle città, impianti idrici dei singoli edifici, impianti di umidificazione, piscine, fontane, e così via. Il batterio della legionella si trasmette solo per inalazione (aerosol) di acqua contaminata, non si trasmette bevendo acqua infetta, non si trasmette da persona a persona.
La legionella si moltiplica in ambienti acquatici tra i 25 e i 42 gradi. Al di sotto dei 20 gradi la legionella non cresce e pertanto non è pericolosa. Di norma, l'acqua fredda dei rubinetti di abitazioni, scuole, ospedali, alberghi, ecc. esce ad una temperatura inferiore ai 20 gradi.

Come si previene la diffusione

E' necessario: far scorrere l'acqua (sia calda che fredda) per qualche minuto prima dell'uso, mantenendosi distanti; rimuovere e pulire in modo accurato (con utilizzo di prodotto anticalcare) i frangi–getto (filtrino del rubinetto) e cipolle delle docce. In caso di doccia "a telefono", non riporla, ma lasciarla pendente, in modo da evitare ristagni d'acqua; non utilizzare le vasche idromassaggio se non viene applicato un corretto sistema di manutenzione. L'acqua del rubinetto può essere utilizzata per lavarsi, per preparare e lavare i cibi, per lavare gli indumenti, le stoviglie e le superfici della casa, purché si seguano le indicazioni sopraindicate. Non ci sono pericoli nell'utilizzo di elettrodomestici che scaldano l'acqua come ad es. lavastoviglie, lavatrice, ferro a vapore, macchina del caffè, caffettiera, ecc. Per gli apparecchi di aerosolterapia, umidificatori e nebulizzatori si devono utilizzare esclusivamente soluzioni fisiologiche sterili. Si ribadisce che l'acqua del rubinetto può essere bevuta tranquillamente.

Pubblicato in Cronaca Parma

Prossimi alle dimissioni oltre un terzo dei pazienti in cura all'Ospedale Maggiore. Si registra però un nuovo caso di positività alla legionella: sale dunque a 39 il numero complessivo delle persone risultate positive.

Parma, 11 ottobre 2016

Sono 16 le persone ricoverate all'Ospedale Maggiore di Parma per polmonite e risultate positive al batterio della legionella: ad oggi nessuna di queste risulta in condizioni critiche. Attualmente 11 dei 16 pazienti sotto le cure dei medici dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria sono in miglioramento e per 6 di questi sono previste le dimissioni già nei prossimi giorni; 4 pazienti sono stabili, con un normale decorso della patologia, tra questi anche la ragazza 27 enne. In deciso miglioramento anche le condizioni di salute della persona ricoverata all'ospedale Santa Maria di Borgotaro, un caso di positività correlato sempre alla zona del Montebello a Parma.

A chi rivolgersi se compaiono i sintomi

I sintomi più frequenti della legionellosi o Malattia dei Legionari sono: polmonite, febbre, raffreddore, tosse, mal di testa, dolori muscolari, astenia (stanchezza), perdita d'appetito, occasionalmente diarrea e disturbi renali. In questi casi è bene rivolgersi con fiducia al medico di famiglia.

Numero verde ed e-mail dedicata

Per chiedere informazioni sulle precauzioni da tenere contro la diffusione della malattia e per avere informazioni sull'accesso ai servizi sanitari, i cittadini possono chiamare il numero verde del Servizio Sanitario Regionale 800.033.033 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.30 e il sabato dalle 8.30 alle 13.30 oppure scrivere all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Non verranno fornite indicazioni terapeutiche o di cura, per queste, il riferimento rimane il medico di famiglia. Per aggiornamenti è possibile consultare il sito www.ausl.pr.it  e la pagina Facebook @auslparma 

La legionellosi: cos'è e come si contrae l'infezione

E' un'infezione, causata da un batterio chiamato legionella, che colpisce l'apparato respiratorio e può manifestarsi in forme anche gravi. La legionella è un microrganismo molto diffuso in natura, dove è associato principalmente alla presenza di acqua (laghi e fiumi, sorgenti termali, ambienti umidi in genere). Da qui, la legionella può "colonizzare" gli ambienti idrici artificiali, come le reti di distribuzione dell'acqua potabile nelle città, impianti idrici dei singoli edifici, impianti di umidificazione, piscine, fontane, e così via. Il batterio della legionella si trasmette solo per inalazione (aerosol) di acqua contaminata, non si trasmette bevendo acqua infetta, non si trasmette da persona a persona.
La legionella si moltiplica in ambienti acquatici tra i 25 e i 42 gradi. Al di sotto dei 20 gradi la legionella non cresce e pertanto non è pericolosa. Di norma, l'acqua fredda dei rubinetti di abitazioni, scuole, ospedali, alberghi, ecc. esce ad una temperatura inferiore ai 20 gradi.

Come si previene la diffusione

E' necessario: far scorrere l'acqua (sia calda che fredda) per qualche minuto prima dell'uso, mantenendosi distanti; rimuovere e pulire in modo accurato (con utilizzo di prodotto anticalcare) i frangi–getto (filtrino del rubinetto) e cipolle delle docce. In caso di doccia "a telefono", non riporla, ma lasciarla pendente, in modo da evitare ristagni d'acqua; non utilizzare le vasche idromassaggio se non viene applicato un corretto sistema di manutenzione. L'acqua del rubinetto può essere utilizzata per lavarsi, per preparare e lavare i cibi, per lavare gli indumenti, le stoviglie e le superfici della casa, purché si seguano le indicazioni sopraindicate. Non ci sono pericoli nell'utilizzo di elettrodomestici che scaldano l'acqua come ad es. lavastoviglie, lavatrice, ferro a vapore, macchina del caffè, caffettiera, ecc. Per gli apparecchi di aerosolterapia, umidificatori e nebulizzatori si devono utilizzare esclusivamente soluzioni fisiologiche sterili.

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