Presentato a Macfrut il nuovo pallet Noè nato dall’idea imprenditoriale di CPR System e Lucart e già in fase di test operativo in Conad
All’inaugurazione di Macfrut e Fieravicola il Ministro all’Agricoltura visita i padiglioni della manifestazione dedicata alla filiera avicola e incontra i vertici delle associazioni di produttori Unaitalia e Assoavi
In occasione del Prime Day, l’evento annuale di Amazon che torna il 12 e 13 luglio per i clienti Amazon Prime, Amazon.it celebra le piccole e medie imprese italiane con un tour che vede protagonisti Giulia Salemi e Pierpaolo Pretelli. Un incredibile viaggio che la giovane coppia di influencer ha intrapreso alla scoperta delle eccellenze del Made in Italy, toccando con mano il talento, l’estro e il valore di alcune realtà rappresentative dell’artigianalità italiana
La mostra "ACCADDE OGGI: happy birthday made in Italy!", organizzata da Modenamoremio, continua a stupire il pubblico.
ECMOlife è il dispositivo prodotto da Eurosets in grado di dare supporto al sistema cardio-respiratorio di pazienti con gravi affezioni cardiache e polmonari, in arresto cardiaco o con compromissione della funzione polmonare dovuta ad infezione da Covid-19
di Mario Vacca, Parma 18 giugno 2019 - Con l'approvazione di un emendamento da parte delle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera al decreto Crescita (D.L. n. 34/2019), si introduce una modifica all'art. 31 "Marchi storici".
Le imprese del Made in Italy, titolari di marchi registrati da almeno 50 anni, dovranno notificare tempestivamente al Ministero dello Sviluppo Economico le informazioni relative al progetto di chiusura o delocalizzazione dello stabilimento, a pena dell'applicazione di una sanzione fino a 50 mila euro.
L'obbligo informativo "salva-posto di lavoro" non vale solo per le imprese titolari o licenziatarie di un marchio iscritto nel registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale, introdotto dal decreto Crescita, ma anche per marchi d'impresa registrati da almeno 50 anni o per i quali sia possibile dimostrare l'uso continuativo da almeno cinquanta anni. L'obbligo scatta in caso di cessazione dell'attività svolta o delocalizzazione della stessa al di fuori del territorio nazionale e vale per i marchi utilizzati per la commercializzazione di prodotti o servizi realizzati in un'impresa produttiva nazionale di eccellenza storicamente collegata al territorio nazionale.
Altri due emendamenti approvati dalle Commissioni prevedono contrariamente alcuni benefici per i produttori italiani che vendono all'estero tra i quali un credito d'imposta, pari al 50%, delle spese sostenute per la tutela legale dei prodotti, inclusi quelli agroalimentari, vittime del famigerato "Italian Sounding"